Libeccio (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
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|Categoria=cacciatorpediniere
|Immagine=Nave_libeccio.jpg
||Didascalia=Foto ufficiale del ''Libeccio''
|Bandiera=
|Tipo=[[cacciatorpediniere]]
|Classe=[[Classe Maestrale (cacciatorpediniere)|Maestrale]]
|Numero_unità=
|Costruttori= [[Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti|CNR]]
|Cantiere= [[Cantiere navale di Riva Trigoso|Riva Trigoso]]<ref>
|Identificazione='''LI'''
|Intitolazione=[[Libeccio]], vento
|Ordine=
|Impostazione=29 settembre 1931
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|Completamento=
|Entrata_in_servizio=23 novembre 1934
|
|Radiazione=
|Destino_finale=silurato ed affondato dal sommergibile {{nave|HMS|Upholder|P37|6}} il 9 novembre 1941
|Dislocamento=1615 o 1680 [[tonnellata|t]]<ref>
|Stazza_lorda=
|Lunghezza=fuori tutto: 106,7
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|Artiglieria=Alla costruzione:
* 4 pezzi da [[Odero-Terni-Orlando|OTO]] [[120/50 Mod. 1926|120/50 Mod. 1931]]
* 2 obici illuminanti da 120/15
* 2 [[mitragliera|mitragliere]]
* 4 mitragliere da [[
Dal 1940:
* 4 pezzi da OTO 120/50 Mod. 1931
* 2 obici illuminanti da 120/15
* 6 [[mitragliera|mitragliere]] da [[Breda 20/65 Mod. 1935]]
|Siluri=
* 6 tubi
|Altro_armamento=
* 2 tramogge per [[bomba di profondità|bombe di profondità]] (''dal 1940'')
* attrezzature per il trasporto e la posa di 52 [[mina navale|mine]]
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|Ref=[https://web.archive.org/web/20090330064429/http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Venti.html Classe Venti], [http://www.warshipsww2.eu/shipsplus.php?language=E&id=61085 Warships 1900-1950], [http://www.navypedia.org/ships/italy/it_dd_maestrale.htm Navypedia], [http://www.trentoincina.it/dbunita.php?unit=Libeccio Trentoincina]
}}
Il '''''Libeccio''''' è stato un [[cacciatorpediniere]] della [[Regia Marina]].
== Storia ==
Nel 1937-1938 il ''Libeccio'' prese parte alla [[guerra
Nel 1939 la nave partecipò alle operazioni di [[sbarco]] in [[Albania]] nel corso dell'[[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|invasione dello stato balcanico]] (operazione «OMT», ossia «Oltremare Tirana»): il ''Libeccio'', insieme a ''Grecale'' e ''Scirocco'', fece parte del III Gruppo, al comando dell'[[ammiraglio]] [[Arturo Riccardi]] ed avente obiettivo [[Valona]], composto dalle [[nave da battaglia|corazzate]] ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'' e ''[[Conte di Cavour (nave da battaglia)|Conte di Cavour]]'', dal cacciatorpediniere ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'', dalle [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Cigno (torpediniera)|Cigno]]'', ''[[Castore (torpediniera
▲Nel 1937-1938 il ''Libeccio'' prese parte alla [[guerra di Spagna]]<ref name="Ct classe Venti">[http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Venti.html Classe Venti] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090330064429/http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Venti.html |data=30 marzo 2009 }}</ref>: nel 1937, in particolare, il cacciatorpediniere, insieme ai tre gemelli ed a numerose altre unità, ebbe base a [[Tangeri]], con il compito di controllare il traffico navale connesso alla guerra civile spagnola<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=18057&st=30&p=153670&#entry153670 La Guerra Civile Spagnola - Gli Eventi e le Battaglie - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici - Pagina 2<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Tra il 1939 ed il 1940 il ''Libeccio'', al pari delle unità gemelle, venne sottoposto a lavori di modifica dell'armamento: vennero eliminate le due [[mitragliera|mitragliere]] singole Vickers-Terni 1917 da 40/39
▲Nel 1939 la nave partecipò alle operazioni di [[sbarco]] in [[Albania]] nel corso dell'[[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|invasione dello stato balcanico]] (operazione «OMT», ossia «Oltremare Tirana»): il ''Libeccio'', insieme a ''Grecale'' e ''Scirocco'', fece parte del III Gruppo, al comando dell'[[ammiraglio]] [[Arturo Riccardi]] ed avente obiettivo [[Valona]], composto dalle [[nave da battaglia|corazzate]] ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'' e ''[[Conte di Cavour (nave da battaglia)|Conte di Cavour]]'', dal cacciatorpediniere ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'', dalle [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Cigno (torpediniera)|Cigno]]'', ''[[Castore (torpediniera 1937)|Castore]]'', ''[[Centauro (torpediniera)|Centauro]]'' e ''[[Climene (torpediniera)|Climene]]'', dal posamine ''[[Azio (posamine)|Azio]]'', dalla [[nave cisterna|cisterna]] militare ''[[Isonzo (torpediniera)|Isonzo]]'' e dal trasporto truppe ''Sannio''<ref name="2w">{{collegamento interrotto|1=[http://www.marina.difesa.it/documentazione/editoria/marivista/Documents/2011/09_settembre/La_Regia_Marina.pdf La Regia Marina tra le due guerre mondiali.] |date=ottobre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
▲Tra il 1939 ed il 1940 il ''Libeccio'', al pari delle unità gemelle, venne sottoposto a lavori di modifica dell'armamento: vennero eliminate le due [[mitragliera|mitragliere]] singole Vickers-Terni 1917 da 40/39 mm e le due mitragliere binate da 13,2/76 mm, sostituite con sei più moderne mitragliere singole Breda da 20/65 mm, e furono inoltre imbarcati due scarica [[bomba di profondità|bombe di profondità]]<ref name="navypedia">[http://www.navypedia.org/ships/italy/it_dd_maestrale.htm Navypedia]</ref>.
Al momento dell'ingresso dell'[[Italia]] nel [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], il 10 giugno 1940, il ''Libeccio'' formava la X Squadriglia Cacciatorpediniere unitamente ai gemelli ''[[Maestrale (cacciatorpediniere)|Maestrale]]'', ''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]'' e ''[[Scirocco (cacciatorpediniere)|Scirocco]]''. Tale formazione era assegnata alla II Divisione incrociatori, composta dagli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] ''[[Giovanni delle Bande Nere (incrociatore)|Giovanni delle Bande Nere]]'' e ''[[Bartolomeo Colleoni (incrociatore)|Bartolomeo Colleoni]]'', in seno alla II Squadra navale, avente [[base navale|base]] a [[La Spezia]].
[[File:RN Libeccio1.jpg|thumb|left|upright=1.5|Il ''Libeccio'' in una fotografia del 1936.]]▼
Nel corso della guerra il cacciatorpediniere fu impiegato sia con le forze da battaglia, sia nell'attività della scorta ai [[convoglio navale|convogli]] per il [[Nord Africa]]<ref name="Ct classe Venti"/>.
Lo stesso 10 giugno 1940 le quattro unità della X Squadriglia, insieme agli incrociatori pesanti della III Divisione (''[[Pola (incrociatore)|Pola]]'', ''[[Trento (incrociatore)|Trento]]'' e ''[[Bolzano (incrociatore)|Bolzano]]''), lasciarono [[Messina]] per la prima missione di guerra, una infruttuosa ricerca di unità nemiche<ref>
Dal 2 al 4 luglio 1940 il ''Libeccio'' fu in mare insieme ai gemelli, agli incrociatori leggeri ''Bande Nere'' e ''Colleoni'', alla I Divisione ([[incrociatore pesante|incrociatori pesanti]] [[Zara (incrociatore)|Zara]], [[Fiume (incrociatore)|Fiume]] e ''[[Gorizia (incrociatore)|Gorizia]]'') ed alla IX Squadriglia Cacciatorpediniere (''[[Vittorio Alfieri (cacciatorpediniere)|Alfieri]]'', ''[[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]]'', ''[[Vincenzo Gioberti (cacciatorpediniere)|Gioberti]]'', ''[[Giosuè Carducci (cacciatorpediniere)|Carducci]]'') in funzione di scorta indiretta ad un convoglio in rientro dalla [[Libia]] ([[trasporto truppe|trasporti truppe]] ''[[Esperia (piroscafo)|Esperia]]'' e ''Victoria'', scortati dalle [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Procione (torpediniera)|Procione]]'', ''[[Orsa (torpediniera)|Orsa]]'', ''[[Orione (torpediniera)|Orione]]'' e ''[[Pegaso (torpediniera
Il 6 luglio l'unità fece parte della scorta del primo grande convoglio per la [[Libia]] (operazione «TCM»): il convoglio, salpato da Napoli alle 19,45, era formato dai trasporti truppe ''Esperia'' e ''Calitea'' (con a bordo rispettivamente 1571 e 619 uomini) e dalle moderne [[motonave|motonavi]] merci ''Marco Foscarini'', ''Vettor Pisani'' e ''Francesco Barbaro'' (che trasportavano complessivamente 232
Rientrata ad [[Augusta (Italia)|Augusta]], la X Squadriglia ne ripartì per unirsi alle forze navali che parteciparono alla [[battaglia di Punta Stilo]] del 9 luglio, nella quale tuttavia questa formazione non ebbe un ruolo rilevante<ref>
Il 27 luglio il ''Libeccio'' e le unità gemelle lasciarono [[Catania]] e si aggregarono alla scorta del convoglio da Napoli a Tripoli nel corso dell'operazione «Trasporto Veloce Lento» ([[nave cargo|mercantili]] ''Maria Eugenia'', ''Gloriastella'', ''Mauly'', ''Bainsizza'', ''Col di Lana'', ''Francesco Barbaro'' e ''Città di Bari'', partiti da Napoli alle 5.30 del 27 luglio con la scorta delle torpediniere ''Orsa'', ''Procione'', ''Orione'' e ''Pegaso''): le navi giunsero a Tripoli indenni alle 9
Il 9 agosto 1940 il cacciatorpediniere, insieme ai tre gemelli, effettuò la posa di un [[campo minato]] al largo di [[Pantelleria]]<ref>
[[File:RN Libeccio Taranto1.jpg|thumb| L'11 novembre il ''Libeccio'' si trovava nella [[base navale|base]] di [[Taranto]]. Nel corso dell'[[Notte di Taranto|attacco aerosilurante britannico della notte successiva]], una [[bomba (ordigno)|bomba]] colpì il cacciatorpediniere aprendo una grossa falla sulla [[Murata (nautica)|fiancata]] sinistra, in corrispondenza del complesso binato da 120
L'8 febbraio 1941 il cacciatorpediniere salpò da La Spezia insieme alle altre unità della X Squadriglia, alla XIII Squadriglia (''[[Granatiere (cacciatorpediniere 1938)|Granatiere]]'', ''[[Bersagliere (cacciatorpediniere 1939)|Bersagliere]]'', ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', ''[[Alpino (cacciatorpediniere 1939)|Alpino]]'') ed alle [[nave da battaglia|corazzate]] ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]'', ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Cesare]]'' e ''[[Andrea Doria (nave da battaglia 1913)|Doria]]'' per intercettare la formazione britannica diretta a [[Genova]] per [[bombardamento navale di Genova (1941)|bombardare tale città]]; l'indomani la squadra italiana si congiunse alla III Divisione incrociatori (''[[Trento (incrociatore)|Trento]]'', ''[[Trieste (incrociatore)|Trieste]]'', ''[[Bolzano (incrociatore)|Bolzano]]'') che con i cacciatorpediniere ''[[Carabiniere (cacciatorpediniere 1938)|Carabiniere]]'' e ''[[Corazziere (cacciatorpediniere 1939)|Corazziere]]'' era partita da Messina, ma non riuscì né ad impedire il bombardamento, né ad individuare le navi inglesi<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4102-29FEB01.htm Force H, February 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>
Il 14 aprile 1941 il ''Libeccio'', mentre scortava un convoglio di cui faceva parte la [[piroscafo|turbonave]] ''Esperia'', fu [[speronamento|speronato]] da quest'ultima durante un'accostata (o forse una [[manovra (nautica)|manovra]] per schivare [[siluro|siluri]] lanciati da un sommergibile avversario): nella [[collisione]] il cacciatorpediniere perse la [[poppa]], dovendo rientrare a [[Palermo]] trainato dalla torpediniera ''Orione''<ref name="Ct classe Venti"/><ref name="trentoincina"/>.
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Le riparazioni si svolsero a [[Genova]] e Napoli, protraendosi sino ad agosto<ref name="trentoincina"/>.
Nella [[mattinata]] dell'8 novembre 1941 il ''Libeccio'', al comando del [[capitano di fregata]] [[Corrado Tagliamonte]], salpò da Napoli per aggregarsi alla scorta del [[Battaglia del convoglio Duisburg|convoglio «Beta», noto anche come «Duisburg»]]: tale convoglio, formato dai trasporti ''Duisburg'', ''San Marco'', ''Sagitta'', ''Maria'', ''Rina Corrado'', ''Conte di Misurata'' e ''Minatitlan'' (con a bordo in tutto 34.473 t di rifornimenti, 389 automezzi, 243 uomini) era diretto a Tripoli con la scorta dei cacciatorpediniere ''Maestrale'', ''Grecale'', ''[[Fulmine (cacciatorpediniere 1932)|Fulmine]]'', ''[[Euro (cacciatorpediniere 1927)|Euro]]'' e ''Alfredo Oriani'' (cui si aggiungevano, come scorta indiretta, anche gli incrociatori pesanti ''[[Trento (incrociatore)|Trento]]'' e ''[[Trieste (incrociatore)|Trieste]]'' ed i 4 cacciatorpediniere della XIII Squadriglia)<ref name="Giorgerini-2">
All'inizio dello scontro il caposcorta, [[capitano di vascello]] Ugo Bisciani, imbarcato sul ''Maestrale'', pensò che l'attacco inglese provenisse da sinistra, invece che da dritta (come invece era), pertanto, mentre l
Terminato lo scontro, la nave fu la prima ad iniziare il recupero dei [[naufrago|naufraghi]], traendo in salvo circa 200 superstiti (in gran parte del ''Fulmine'')<ref name="trentoincina-duisburg">[http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=18 Il convoglio Duisburg<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel frattempo, però, era giunto sul posto il [[sommergibile]] britannico ''[[HMS Upholder (P37)|Upholder]]'': il ''Libeccio'', fermo per i soccorsi, era un [[bersaglio]] ideale e l'unità nemica lanciò contro di esso i suoi siluri<ref name="santoni"/><ref name="trentoincina-duisburg"/><ref>
[[File:Libeccio in affondamento1.jpg|thumb|upright=1.5|Il ''Libeccio'' in affondamento alle 11.15 del 9 novembre 1941.]] Alle 6
I superstiti (fra i quali anche il comandante Tagliamonte, riportato in superficie da una bolla d'[[aria]]<ref name="betasom"/>) furono recuperati dall
In tutto il ''Libeccio'' aveva svolto 59 missioni di guerra (8 con le forze da battaglia, 2 di [[posamine|posa mine]], 2 di [[Lotta antisommergibile|caccia antisommergibile]], 8 di scorta convogli, 4 [[addestramento|addestrative]] e 35 di trasferimento o di altro tipo), percorrendo 20.987 miglia e trascorrendo ai lavori 142 giorni<ref name="Ct classe Venti"/>. Fu la prima unità della [[Classe Maestrale (cacciatorpediniere)|classe Maestrale]] perduta in [[guerra]].
=== Comandanti ===
Capitano di fregata [[Enrico Simola]] ''(nato a Sassari il 24 giugno 1898)'' (10 giugno 1940 - agosto 1941)
Capitano di fregata [[Corrado Tagliamonte]] ''(nato a Noto il 1 novembre 1900)'' (agosto - 9 novembre 1941)
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore= Giorgio Giorgerini |titolo= La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta, 1940-1943 |editore= Mondadori |città= Milano |ISBN= 9788804405818 |anno= 2000 |cid= Giorgerini }}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Classe Maestrale (cacciatorpediniere)}}
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