Chiesa prepositurale di Sant'Eufemia: differenze tra le versioni

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|SiglaStato = ITA
|Regione = {{IT-LOM}}[[Lombardia]]
|CittàNomeComune = [[Oggiono]]
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|Religione = Cattolica
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}}
 
La '''chiesa prepositurale di Sant'Eufemia''' è unala chiesa [[parrocchia]]le di [[Oggiono]].<ref>http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8117321/</ref>
 
== Storia ==
Si può ipotizzare che la dedicazione a [[Eufemia (santa)di Calcedonia|sant’Eufemiasant'Eufemia]] sia subentrata ad un edificio sacro preesistente. Alcuni indizi fanno risalire la datazione dell'origine della prima chiesa all'alto medioevo, con la [[Pieve di Oggiono]], con molta probabilità risaleenterisalente all'[[Longobardi|Epoca Longobarda]] ([[584]]-[[774|774 d.C.]]). Fra questi, il particolare impulso dato in epoca longobarda alla diffusione del culto della Santa, e i ritrovamenti archeologici nella chiesa stessa e nel battistero<ref name=":0222">{{Cita|AA.VV.|p. 116|chiesa|titolo=Una chiesa tra lago e montagne}}.</ref>.
 
In un documento del 1175, inerente a una compravendita riguardante un terreno situato a Oggiono, si legge che i diriti di tale appezzamento risalgono a "Sant'Ambrogio", probabilmente in riferimento a una cappella dell'antica chiesa di Sant'Eufemia,<ref name=":05222222332322">{{cita|Zastrow|p. 129}}.</ref> cappella documentata con regolarità tra il Cinquecento e il Seicento.<ref name=":052222223323222">{{cita|Zastrow|p. 132}}.</ref>
 
Storicamente la prima traccia della canonica di sant'Eufemia si scopre in un documento del 1192 dal quale risulta che tra i cappellani della chiesa di san Nazaro di Arosio c'era prete Gualderico della canonica di Oggiono.
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Il primo arciprete, Ugo Prealoni, membro di una famiglia eminente nella Milano comunale, è documentato da una lettera inviatagli dal papa [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]] il 13 agosto [[1247]]. Tra i canonici oggionesi comparirono poi personaggi importanti, tra i quali [[Lanfranco de Molteno]], stretto collaboratore dell'[[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]].
 
Una pianta della chiesa demolita, allegata agli atti della visita pastorale di [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]] nel [[1571]], documenta come l'edificio apparisse ad aula pressoché quadrata, ripartita in tre navate da doppia fila di 4 pilastri.<ref name=":0223">{{Cita|AA.VV.|p. 117|chiesa|titolo=Una chiesa tra lago e montagne}}.</ref> Dell'impianto dell'antica chiesa [[Romanico lombardo|romanica]] sopravvivono il battistero e la parte inferiore del campanile.<ref name=":06">{{cita|Borghese|pp. 334-336}}.</ref><ref name=":0222" />
 
La costruzione della chiesa prepositurale odierna inizia nei primi anni del [[XVII secolo|’600]],<ref name=":052222223323222" /> come attestato da un graffito all'interno del Battistero. L'attuale costruzione, rispetto a quella dei tempi di san Carlo, è più ampia.
 
Nel [[1793]] viene compiuta la ricostruzione del campanile, secondo l'annotazione lasciataci da Cesare Cantù, e viene completata la cupola disegnata dall'architetto lecchese [[Giuseppe Bovara]] ([[1781]]-[[1873]]). Nel [[1758]] la Confraternita realizza a piazza davanti alla colonna di sant'Eufemia.<ref>{{Cita web |url=http://www.arcao.it/chiesa-eufemia.php |titolo=Copia archiviata |accesso=16 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160323013241/http://www.arcao.it/chiesa-eufemia.php |dataarchivio=23 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Nel 1898 un [[ciclone]] si abbatté sulla chiesa, provocando ingenti danni che richiesero un'importante ristrutturazione<ref name=":06" />.
== Opere contenute ==
All'interno, dipinti di [[Andrea Appiani]], [[Marco d'Oggiono]] (autore dell'opera più importante all'interno della chiesa: il ''[[Polittico dell’Assunta tra otto santi]]'', opera composta da ben dieci dipinti a olio presumibilmente risalenti ai primi decenni del Cinquecento), Paolo Cattaneo, Giuseppe Carnelli, Giuseppe Carsana.
 
== Descrizione ==
Importante anche l'Organo Serassi, risalente alla metà dell'800.<ref>{{Collegamento interrotto|1=http://www.creafilm.net/2015/04/09/campanile-della-chiesa-parrochiale-santeufemia-di-oggiono/ |date=febbraio 2019 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
=== Interni ===
La chiesa si presenta come un edificio a unica navata, nella quale si aprono alcune cappelle laterali.<ref name=":0223" />
 
Vi si conservano dipinti di [[Andrea Appiani]] (uno ''Sposalizio della Vergine''<ref name=":06" />), Paolo Cattaneo, [[Giuseppe Carnelli]], Giuseppe Carsana e una tavola della scuola di [[Gaudenzio Ferrari]]<ref name=":06" />. Tra i dipinti seicenteschi si segnalano: un'antica pala d'altare conservata nella cappella dedicata a [[Sant'Ambrogio]], una tela raffigurante lo stesso santo (conservata in sacrestia) e un'altra tela dedicata a [[Carlo Borromeo|San Carlo Borromeo]].<ref name=":05222222332">{{cita|Zastrow|p. 35}}.</ref><ref name=":05222222332322" /> Allo stesso periodo risale anche l'antica [[pala d'altare]] della cappella di Sant'Ambrogio, dove il santo è raffigurato in compagnia di un [[ministrante]]<ref name=":052222223323222" />.
== Note ==
 
A [[Marco d'Oggiono]], o quantomeno alla sua scuola<ref name=":0223" /><ref name=":0522222233">{{cita|Zastrow|p. 91}}.</ref>, viene invece attribuita l'opera più importante all'interno della chiesa: il ''[[Polittico dell'Assunta tra otto santi]]'', opera composta da ben dieci dipinti a olio presumibilmente risalenti ai primi decenni del Cinquecento<ref name=":0223" /> e restaurati nel 1956.<ref name=":0522222233" /> L'attuale intelaiatura risale invece al 1873.<ref name=":0522222233" /> Il polittico, attestato come [[Pala d'altare|ancona]] dell'altare di san Bernardino durante una delle [[Visita pastorale|visite pastorali]] di [[Carlo Borromeo]], nel [[1608]] risultava essere collocato sull'[[Altare maggiore|altarmaggiore]].<ref name=":0522222233" />
 
Importanti anche un Crocefisso in legno del [[XV secolo]],<ref name=":0222" /> una coeva [[croce astile]] e la cassa lignea [[XVII secolo|Seicentesca]] dell'organo.<ref name=":0223" /> Quest'ultimo era in origine un [[Serassi]] di poco posteriore alla metà dell'800<ref>{{Cita web|url=http://www.creafilm.net/2015/04/09/campanile-della-chiesa-parrochiale-santeufemia-di-oggiono/|titolo=Campanile della Chiesa {{sic|Parrochiale}} Sant’Eufemia di Oggiono - Chiesa Prepositurale di Sant’Eufemia|data=9 aprile 2015|accesso=15 maggio 2021|urlarchivio=https://archive.is/20160317070402/http://www.creafilm.net/2015/04/09/campanile-della-chiesa-parrochiale-santeufemia-di-oggiono/|dataarchivio=17 marzo 2016}}</ref> (1862) ma fu poi sostituito da un [[Mascioni]] (1990)<ref name=":0223" />.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|capitolo=Oggiono|cid=Borghese}}
* {{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II|annooriginale=1996|editore=La Provincia S.p.A. Editoriale|città=Como-Lecco|cid=chiesa}}
*{{Cita libro|autore=Oleg Zastrow|titolo=Sant'Ambrogio - Immagini tra Lario e Brianza|annooriginale=1997|editore=Cattaneo Editore|città=Oggiono|cid=Zastrow}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Lombardia}}
 
[[Categoria:Oggiono]]
[[Categoria:Chiese dell'arcidiocesi di Milano|Eufemia]]
[[Categoria:Chiese prepositurali ambrosiane|Eufemia]]