Economia dell'Estonia: differenze tra le versioni

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Con un PIL stimato in poco menopiù di 1627 miliardi di [[euro]] nel [[2011|2020]]<ref name=IMFWEO2011>[httphttps://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2011/02/weodata/weorept.aspx?sy=1993&ey=2016&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=%2C&br=1&pr1.x=83&pr1.y=11&c=939&s=NGDP_R%2CNGDP_RPCH%2CNGDP%2CNGDPD%2CNGDP_D%2CNGDPRPC%2CNGDPPC%2CNGDPDPC%2CPPPGDP%2CPPPPC%2CPPPSH%2CPPPEX%2CNID_NGDP%2CNGSD_NGDP%2CPCPI%2CPCPIPCH%2CPCPIE%2CPCPIEPCH%2CTM_RPCH%2CTMG_RPCH%2CTX_RPCH%2CTXG_RPCH%2CTXGO%2CTMGO%2CLUR%2CLE%2CLP%2CGGR%2CGGR_NGDP%2CGGX%2CGGX_NGDP%2CGGXCNL%2CGGXCNL_NGDP%2CGGXWDN%2CGGXWDN_NGDP%2CGGXWDG%2CGGXWDG_NGDP%2CNGDP_FY%2CBCA%2CBCA_NGDPD&grp=0&a= IMF World economic outlook]</ref>, l''''economia dell'Estonia''' è la terza economia più piccola dell'[[Unione europea]], dopo [[Malta]] e [[Cipro]]. In termini [[procapite]] ed a [[parità dei poteri di acquisto]], il [[Prodotto Interno Lordo|PIL]] estone è pari al 64% della media europea<ref>[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&plugin=1&language=en&pcode=tec00114 Eurostat - GDP per capita in PPS]</ref>.
 
L'[[Estonia]] aderisce all'[[Unione europea]] dal [[2004]] ed ha adottato l'[[euro]] come propria moneta a partire dal 1º gennaio [[2011]].
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== Struttura economica ==
Le attività economiche prevalenti attengono al [[settore terziario]]: servizi, consulenza, finanza e turismo che soprattutto a [[Tallinn]] hanno contribuito al rapido sviluppo economico della capitale e poi del PaesiPaese.
(famosi per la coltivazione di mirtilli)
Una delle principali fonti occupazionali è la compagnia di navigazione [[Tallink]] operante in Estonia, Finlandia, Svezia e Germania.
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Il capitale straniero, in maggior parte finlandese e scandinavo, è invece stato l'artefice dell'arrivo di colossi tecnologici delle telecomunicazioni (in questo paese è stato creato il sistema [[Skype]]) e l'impianto di nuovi stabilimenti produttivi.
[[File:Skype logo (fully transparent).svg|thumb|left|Logo del sistema [[Skype]], nato in Estonia]]
 
In [[Finanza|ambito finanziario]] è da rilevare l'[[Allargamento della zona euro#.C2.A0Estonia Estonia|ingresso nell'euro]] a partire dal 1º gennaio [[2011]].
 
=== Industria ===
Il [[settore industrialesecondario]] (l'industria) ha iniziato la ripresa nel [[1996]] ed è cresciuto ad una media del 6% circa annuale. Poche industrie predominano il settore. Negli ultimi anni i governi centrali hanno cercato di facilitare la fondazione di nuove imprese e il miglioramento delle piccole e medie.
 
La forza del settore industriale sta ancora nell'intensità del lavoro e nei settori a basso valore aggiunto (lavorazione di prodotti alimentari, del [[legname]] per produzione di mobili, prodotti tessili), ma la qualità tecnologica sta sempre più diventando un vantaggio competitivo per l'Estonia.
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=== Turismo ===
È uno dei settori che ha ricevuto i maggiori interventi. Negli ultimi tredieci anni numerose sono state le strutture alberghiere costruite e ristrutturate.
 
Dalle statistiche meno di un terzo di tutti gli ospiti stranieri esce fuori da [[Tallinn]] per visitare il resto del paese.
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Il settore bancario vede come protagoniste le quattro maggiori banche scandinave ([[Swedbank]], [[SEB Uhispank]], [[Nordea]] e [[Sampo pank]]) che controllano il 97% dei depositi. I bassi tassi d'interesse e le aspettative esuberanti hanno causato la crescita del credito bancario al settore privato di oltre il 60% l'anno, fenomeno collegato soprattutto all'acquisto della proprietà immobiliare.
 
Dall'agosto 2004 opera a [[Tallinn]] una filiale della [[Banca HVB]], appartenente al gruppo italiano [[UnicreditUniCredit]].
 
La [[borsa valori|borsa]] di [[Tallinn]] fa parte di [[OMX Exchanges]] che detiene anche le Borse di [[Svezia]], [[Finlandia]], [[Lettonia]] e [[Lituania]].
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L'economia dell'Estonia dipende fortemente dal commercio con l'estero. Infatti, nel [[2010]] la somma del valore delle esportazioni e delle importazioni era pari a circa il 120% del PIL.
 
Le esportazioni più importanti sono quelle di apparecchiature elettriche, legname e prodotti in legno, metalli, mobili, veicoli e componenti di veicoli, prodotti alimentari, e plastiche. Tali esportazioni sono rivolte prevalentemente verso i Paesi vicini: [[Finlandia]] (18,5%), [[Svezia]] (17%), [[Russia]] (10,4%) e [[Lettonia]] (9,8%).
Le importazioni più consistenti sono invece nei settori delle apparecchiature elettriche, dei carburanti, dei prodotti chimici, dell'alimentare, delle plastiche e del tessile. Tali importazioni provengono in particolare dalla [[Finlandia]] (15,7%), dalla [[Germania]] (11,9%), dalla [[Svezia]] (11,6%) e dalla [[Lettonia]] (11,5%)<ref>[{{Cita web |url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/en.html |titolo=CIA - The World Factbook] |accesso=5 gennaio 2012 |dataarchivio=7 aprile 2009 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5frSfZeR7?url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/en.html |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Fin dall'indipendenza, l'[[Estonia]] ha registrato profondi e crescenti disavanzi con l'estero, che hanno toccato il picco negativo (-17% del PIL) nel [[2007]], immediatamente prima della crisi, che invece portato ad un repentino riassorbimento del deficit, trasformatosi in un surplus di circa il 4,5% del PIL nel [[2009]]. Nel [[2011]] il conto corrente era in avanzo per il 2,4% del PIL<ref name=IMFWEO2011 />.
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== Altri progetti ==
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