Vecchia Religione: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la religione neopagana|Wicca}}
Per '''Vecchia Religione''' si intende quel complesso di [[tradizione|tradizioni]], [[credenza|credenze]] e [[rito|riti]] ancestrali anteriori all'avvento del [[Cristianesimo]], presenti ancora oggi in forme più o meno velate soprattutto negli ambienti legati al mondo contadino e rurale, basati su una visione [[animismo|animistica]] della [[filosofia della natura|natura]], ritenuta popolata da creature e spiriti invisibili.<ref>Dragon Rouge, ''La Vecchia Religione'', 2004, secondo cui, «volgarmente nota come stregoneria, la Vecchia Religione in realtà non è affatto come viene descritta a seguito di questo secolare malinteso storico».</ref> L'antropologa [[Margaret Murray]] sostiene in proposito che «la continuità della religione [[Paganesimo|pagana]] durante il [[Medioevo]] diventa un fatto irrefutabile quando si scopre che sopravvive anche ai giorni nostri».<ref>Margaret Murray, ''Il dio delle streghe'' (1939), trad. it., Ubaldini, Roma 1972, pag. 40.</ref>
[[File:The Seven Planets - Luna, the Moon.jpg|thumb|Personificazione della [[Luna (astrologia)|Luna]], principio [[grande Madre|femminile]] per eccellenza identificato con [[Diana]], «regina delle [[fata|Fate]] e della Luna».<ref name="ChapterXI">{{Cita|Leland|[[s:en:Aradia, or the Gospel of the Witches/Chapter XI|Capitolo XI]]|Leland}}, dove la «religione dei vecchi tempi» è appunto anche chiamata da Leland «religione di Diana».</ref>]]
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===Antica Roma===
[[File:Bacco - Mantegna, Andrea - Baccanale col tino -1470 ca.-.jpg|thumb|Un baccanale<ref>Incisione di [[Andrea Mantegna]] (1470 circa).</ref>]]
Analogamente le divinità dell'[[antica Roma]] rappresentavano forze magiche della natura, chiamate ''[[numen|numina]]'', entità originariamente indeterminate come i [[Lari (divinità)|Lari]] ed i [[Penati]] che saranno progressivamente identificate in soggetti antropomorfi. La mancanza di un "[[pantheon]]" definito favorì anche l'assorbimento delle divinità [[etruschi|etrusche]], come [[Turan (divinità)|Turan]] (identificata con [[Venere (divinità)|Venere]]), e soprattutto greche. Altre espressioni della religiosità romana, come i [[Baccanale|Baccanali]] ed i culti [[Dioniso|dionisiaci]], furono represse con la forza dallo Stato per la loro
=== Età cristiana ===
La perdita di attrazione delle divinità tradizionali fra la gente favorì l'avvento del [[Cristianesimo]], in cui [[Dio]] si rivela come [[Persona (filosofia)|Persona]] e come [[Trascendenza]], nel quale tuttavia molti riti ed elementi del [[politeismo]] pagano, pur perdendo il legame con la loro matrice originaria, filtrarono nella nuova religione,<ref>[[Francesco Dimitri]], ''Neopaganesimo. Perché gli dèi sono tornati'', pag. 48, Castelvecchi, 2005.</ref> mantenendo ad esempio una traccia di sé nella venerazione dei [[santi]] e dei [[santo patrono|patroni]]. Altri esempi sono la festa del giorno del [[Solstizio d'inverno]] (''[[sol invictus|natalis solis invicti]]'', «natale del sole invincibile») che passò nel cristianesimo divenendo la festa del [[Natale]], in cui il ''[[Logos]]'' si è fatto carne rendendosi «luce degli uomini».<ref>[[Gruppo di Ur]], ''Introduzione alla magia'', volume 3, pag. 187, Mediterranee, 1990.</ref> La festa cristiana dell'[[Epifania]] si sovrappose analogamente alla festa pagana egiziana in onore di [[Iside]].<ref>Claudia Manciocco, Luigi Manciocco, ''L'incanto e l'arcano: per una antropologia della Befana'', pag. 146, Armando Editore, 2006.</ref> Per il resto, le antiche divinità, laddove non vennero assimilate e riadattate, furono viste in un'accezione negativa e identificate per lo più come [[demonio|demòni]].
=== Dal Medioevo al Rinascimento ===
[[File:Banchetto sabba compendium maleficarum.jpg|thumb|Miniatura raffigurante un banchetto durante un [[sabba]]. Miniatura tratta dal ''[[Compendium maleficarum]]'' di [[Francesco Maria Guazzo]], 1608.]]
Nell'[[alto Medioevo]], ad ogni modo, le sopravvissute credenze della vecchia religione venivano guardate se non altro come [[superstizioni]] prive di fondamento,<ref>[[Sant'Agostino]], ad esempio, trattava le idolatrie alla stregua di superstizioni (''De vera religione'', 2). Anche il ''[[Canon Episcopi]]'', pur definendo la [[stregoneria]] come «culto al [[Demonio]]», riteneva falso affermare la sua esistenza reale, considerando pure fantasie i racconti di «certe donne depravate», che «credono e affermano di cavalcare la notte certune bestie al seguito di [[Diana]], dea dei pagani (o di [[Erodiade]]), e di una innumerevole moltitudine di donne; di attraversare larghi spazi di terre grazie al silenzio della notte profonda e di ubbidire ai suoi ordini come a loro signora e di essere chiamate certe notti al suo servizio» (''Canon episcopi'', a cura di M. R. Lazzari, in Aa.Vv., ''La stregoneria. Diavoli, streghe, inquisitori da Trecento al Settecento'', pp. 23-24, Milano, Mondadori, 1991).</ref> e la loro sotterranea permanenza non costituì un particolare problema.<ref>Cfr. Devon Scott, ''[http://www.spaziofatato.net/storiastregoneria2.htm Le streghe da Roma antica al Medioevo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140822224248/http://www.spaziofatato.net/storiastregoneria2.htm |data=22 agosto 2014 }}'', Spaziofatato, 2001.</ref> Soltanto alle soglie del [[Rinascimento]] si registrarono fenomeni di [[stregoneria]] ritenuti veritieri, che l'[[Inquisizione]] si propose di reprimere, cercando al contempo di porre un argine alle crescenti esecuzioni sommarie che si andavano verificando in Europa nei confronti di presunte streghe.<ref>Giovanni Romeo, ''Inquisitori, esorcisti e streghe nell'Italia della Controriforma'', pag. 251, Sansoni, 1990.</ref> Nel 1326 e 1484 furono emesse due [[bolle papali]] che condannavano apertamente l'[[occultismo]] e le [[magia|pratiche magiche]], mentre il primo processo per stregoneria risale al 1340; un altro processo di una certa rilevanza si ebbe a Milano nel 1390 nei confronti di due donne, Sibilla e Pierina, che affermavano di aver partecipato al «Gioco di Erodiade».<ref>[[Carlo Ginzburg]], ''Il filo e le tracce: vero, falso, finto'', pag. 277, Feltrinelli, 2006.</ref> Con la pubblicazione del ''[[Malleus Maleficarum]]'' nel 1487, che identificava di fatto la stregoneria col [[satanismo]], veniva ora stabilito che fosse [[eresia]] negarne l'esistenza. Nel Cinquecento poi, con l'avvento della [[Riforma luterana]], il fenomeno della caccia alle streghe crebbe di intensità, soprattutto nel Nord-Europa.<ref>W. E. Butler, ''La magia. Rituali e poteri magici'', pag. 12, Hermes Edizioni, 1992.</ref>
Questo tipo di persecuzioni, tuttavia, testimonia come nel [[Rinascimento]] si assistesse ad un intensificarsi del recupero di forme ancestrali e occulte di religiosità; Recupero che fu alimentato in parte da personaggi come [[Giorgio Gemisto Pletone]], il quale influenzo i [[Medici]], forse in origine detti Latriani e provenienti da [[Maina (penisola)|Mani]], ultimo insediamento presunto pagano del sud europa.<ref>(Greenhalgh, P. A. L.; Eliopoulos, Edward (1985). Deep into Mani: Journey to the Southern Tip of Greece. Faber and Faber. ISBN 0-571-13524-2)</ref>, che stabilire l'[[Accademia neoplatonica]], e [[Pomponio Leto]] (studente di Pletone) che stabili l'accademia romana, all interno della quale si celebrava annualmente il [[Natale di Roma]] e il compleanno di [[Romolo]]<ref>[[Giovanni Battista de Rossi]], ''Roma sotterranea'', t. I, pag. 3 e segg. Paul Gwynne, Una commedia di Pomponio Leto, Studia Humanitatis – Saggi in onore di Marianne Pade, vol. 18, 2022, pp. 123-133, https://njrs.dk/18_2022/06_Gwynne.pdf</ref> anche sul piano filosofico, del resto, si stava facendo strada l'idea di una [[filosofia perenne]], comune alle più diverse forme di religione,<ref>C. B. SChmitt, ''Perennial Philosophy: from Steuco to Leibniz'', in "Journal of the History of Ideas", n. 27, 1966, pp. 505-532.</ref> mentre [[Giordano Bruno]] e [[Tommaso Campanella]], per parte loro, elaboravano delle [[teologia naturale|teologie naturali]] basate su una concezione [[panpsichismo|panpsichista]] dell'universo combinata con elementi neoplatonici. Sarà invece nel [[XVIII secolo|Settecento]] e con l'[[Illuminismo]] che gran parte del sostrato culturale della vecchia religione cominciò a inaridirsi, messo in crisi dalla nuova concezione [[meccanicismo|meccanicistica]] della [[scienza]], il cui [[materialismo]] soppiantava la visione magica e animista della natura.<ref>W. E. Butler, ''La magia. Rituali e poteri magici'', ivi.</ref> Una di esse fu l'avvocato francese [[Gabriel André Aucler]] (metà del 1700–1815) che adottò il nome '''Quintus Nautius''' e cercò di ristabilire il paganesimo in Francia. Ammiratore dell'[[Antica Grecia]] e dell'[[Antica Roma]], si dichiarava discendente di un'antica famiglia sacerdotale romana. Pubblicò il libro ''La Thréicie'' nel 1799, in cui esponeva le sue visioni religiose e criticava il cristianesimo. [[Gérard de Nerval]] scrisse un saggio su di lui in ''[[Les Illuminés]]'' (1852), descrivendo il suo paganesimo come un esempio della persistenza della religiosità in tempi di declino della fede.<ref>La ''Biographie universelle : ancienne et moderne'' (1843).</ref><ref>amoureux 1843 p. 397.</ref>
===Dal Romanticismo al giorno d'oggi===
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==La Vecchia Religione Italiana==
{{Vedi anche|Stregheria|Stregoneria italiana}}
[[File:Guercino-diana.jpg|thumb|La dea [[Diana]] associata alla [[Luna (astrologia)|Luna]]<ref name="ChapterXI" /> (opera del [[Guercino]], 1658)]]
In un senso più specifico, per ''Vecchia Religione'' si può intendere una pratica religiosa e spirituale ritenuta nativa dell'[[Italia]], chiamata anche «[[Stregheria]]» o «Stregoneria Italiana». Quando [[Charles Leland|Leland]] alla fine dell'Ottocento condusse una serie di interviste tra la gente dell'[[appennino tosco-romagnolo]], che si dichiarava [[strega]] e seguace di un'antica religione,<ref>Come evidenziato nei suoi libri ''Etruscan Roman Remains in Popular Tradition'', e specialmente ''[[Aradia, o il Vangelo delle Streghe]]''.</ref> sembrò che fosse stato riscoperto un culto mai sopito, risalente all'[[antica Roma|epoca romana]] e persino [[etruschi|etrusca]], dedito ad adorare un Principio Femminile identificabile con [[Diana]], accompagnato da [[Apollo]] (appellato anche come [[Lucifero]]) e da [[Erodiade]], presumibilmente figlia di Diana.<ref>Charles G. Leland, ''Aradia o il Vangelo delle Streghe'', Stampa Alternativa, 2008.</ref> Altre divinità sarebbero [[Giano]], [[Pan]], [[Mefite]], [[Ecate]], [[Maimone]], [[Dioniso]], [[Bacco]] e molti altri.<ref>Sheanan e ArdathLili, ''Il Sabba italiano'', 2003.</ref>
Pur essendo innegabili delle sopravvivenze pagane nella religiosità di questi gruppi contadini, è tuttavia improbabile che si tratti di una religione organizzata in forma segreta sopravvissuta da tempi antichi.<ref>Francesco Dimitri, ''Neopaganesimo'', op. cit., pag. 48.</ref> La sopravvivenza del culto di Diana sarebbe attestata, secondo Leland, dalle testimonianze nei processi per stregoneria a noi pervenute a partire dal XIII secolo. Quanto a Erodiade, secondo lo storico e saggista italiano Ginzburg, essa sarebbe la cristianizzazione di «Herodiana», a sua volta proveniente dalle due divinità femminili [[Era (mitologia)|Hera]] e Diana;<ref>Ben Whitmore, ''Trials of the Moon: Reopening the Case for Historical Witchcraft'', pag. 37, nota 134, Briar Books, 2010.</ref> già nel XII secolo l'abate italiano [[Ugo da San Vittore]] parlava di donne che credono di uscire di notte, cavalcando animali, con Erodiade, che assimilava a Minerva.<ref>Giuseppe Bonomo, ''Caccia alle streghe: La credenza nelle streghe dal sec. XIII al XIX con particolare riferimento all'Italia'', pag. 18, Palumbo, 1971.</ref>
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==Wicca==
{{vedi anche|Wicca}}
Nel mondo anglosassone, la più notevole forma di culto basata sulla Vecchia Religione è la [[wicca]], presentata per la prima volta nel 1954 attraverso gli scritti di un ex funzionario pubblico britannico esperto di esoterismo, [[Gerald Gardner]].<ref>Gerald Gardner, ''[[Witchcraft Today]]'', Citadel Press, 2004 ISBN 0-8065-2593-2.</ref> Questi affermò di essere stato iniziato nella [[New Forest Coven]], appartenente ad una vecchia tradizione misterica, continuazione dei culti esoterici medievali, vietati e perseguiti come stregoneria dalle autorità, culti che sarebbero stati a loro volta imperniati sulle religioni pagane dell'Europa antica.
La Wicca è devota a un cosiddetto [[Dio Cornuto]], e ad un complementare Principio Femminile, una sorta di Dea o [[Grande Madre]]. In essa confluirebbero anche elementi del [[druidismo]].
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* [[Gerald Gardner]], ''Witchcraft Today'', Ryder, 1954
* Gerald Gardner, The Meaning of Witchcraft, Aquarian, 1959
* Gerald Gardner. ''High Magic's Aid'', Godolphin House, 1996
* [[Vivianne Crowley]], ''Wicca: The Old Religion in the New Age '', 1989
* [[Ronald Hutton]], ''The Triumph of the Moon: A History of Modern Pagan Witchcraft'', Oxford University Press, 1999
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*[[Stregheria]]
*[[Wicca]]
*[[Via romana agli dei]]
{{Portale|cristianesimo|filosofia}}
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