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{{Divisione amministrativa
|Nome = Sorgono
|Nome ufficiale = {{lingue|it|sc}}SòrgonoSorgono
|Panorama = Panorama Sorgono.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Sorgono-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Sorgono-Stemma.png
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|Divisione amm grado 1 = Sardegna
|Divisione amm grado 2 = Nuoro
|Amministratore locale = GiovanniFrancesco ArruZedde
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =13 giugno 31-5-20152022
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 1626
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 settembre 2018.
|Aggiornamento abitanti=30-9-2018
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Atzara]], [[Austis]], [[Belvì]], [[Neoneli]] ([[Provincia di Oristano|OR]]), [[Ortueri]], [[Samugheo]] (OR), [[Tiana]], [[Tonara]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno =
|Diffusività =
|Nome abitanti = {{it}}sorgonesi<br/>{{sc}}''sorgonesos''
|Patrono = Santa Maria Assunta
|Festivo = 15 agosto
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Sorgono (province of Nuoro, region Sardinia, Italy) - until 2016.svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Sorgono<br> all'interno della provincia di Nuoro
di Nuoro
}}
 
'''Sorgono''' (pron. Sórgono) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 1.626{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Nuoro]] in [[Sardegna]].
 
Posto nel centro geografico dell'isola, è il capoluogo storico di [[Mandamento (diritto)|mandamento]] della subregione della[[Mandrolisai]] Barbagiadella [[MandrolisaiBarbagia]], ospitando i servizi alla popolazione per tutto il circondario, tra cui l'ospedale e l'esattoria. L'esatto centro geografico della Sardegna, determinato dalle coordinate {{coord|40| 00| 02| N| 09| 06| 57| E}}, e contrassegnato da un menhir, si trova in aperta campagna sarda, poco distante dal paese, in una sugheraia, sotto la chioma d'una sughera monumentale, il tutto salvaguardato come patrimonio naturale e culturale dalla Regione Autonoma della Sardegna.
 
== Storia ==
Il territorio di Sorgono conserva numerosi resti preistorici e, soprattutto, di età [[Nuraghe|nuragica]], ma molto probabilmente il luogo dove sorge l'attuale abitato è di origine medioevale. I [[civiltà romana|romaniRomani]], nel lungo corso della loro dominazione sulla Sardegna riuscirono difficilmente a penetrare nel cuore dell'isola, in cui le genti sarde mantennero una loro autonomia, continuando a difendersi dai romaniRomani presenti stabilmente nelle città costiere, nel [[Campidano]] ede in alcune aree più interne.
 
Nel [[medioevoMedioevo]] il paese rientrava nel [[giudicato d'Arborea]] ed era compreso nella [[curatoria]] del Mandrolisai, di cui fu anche capoluogo. Successivamente alla caduta del giudicato, nel [[1410]], entrò a far parte dei territori concessi in feudo a Giovanni Deana<ref name="ref_A">Pag. 128, Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.</ref>, suocero del marchese di [[Oristano]]. Estinta la famiglia dei Deana, Sorgono venne in possesso di Leonardo Cubello che a sua volta lo lasciò al suo secondogenito Salvatore che, nel [[1463]]<ref>Pag. 128,name="ref_A" Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.</ref>, lo unì al [[marchesato di Oristano]].
Nel [[1470]] il territorio del paese venne ereditato da [[Leonardo Alagon]], marchese di Oristano.
Tra il XV ede il [[XVI secolo]] venne edificata la chiesa del santuario campestre di San Mauro e da allora divenne un importante luogo di culto e di festività popolari.
 
Alla definitiva sconfitta degli arborensi ([[1478]]) il paese passò sotto il dominio aragonese e venne incorporato nell'Incontrada del Mandrolisai, e nel [[1507]] ottenne il privilegio, insieme alle altre ville dell'Incontrada, di essere amministrato direttamente da funzionari reali nativi del luogo e scelti mediante elezione: il re d'Aragona doveva scegliere il funzionario (''oficial'') su una terna presentata annualmente dagli abitanti locali. Nei successivi secoli il "privilegio" fu mantenuto fino al momento in cui l'isola passò alla dominazione degli [[Asburgo]]. Infatti nel [[1711]] il territorio fu assoggettato a vincolo feudale, a cui gli abitanti si opposero ma senza riuscire a liberarsene; fu infatti incorporato nella contea di San Martino, feudo dei Valentino, fino al [[1839]], quando fu loro riscattato per la soppressione del sistema feudale volutovoluta dai Savoia.
 
Nel territorio sorgeva anche un'altra villa, Spasulè, che faceva parte della stessa curatoria, e che dopo aver diviso le sorti con Sorgono, rimase spopolata all'inizio del [[XVIII secolo]].
 
Nel 1807 il paese divenne sede di capoluogo di una delle province che in seguito furono soppresse; e nel 1821 divenne sede di capoluogo di mandamento e tutto il territorio fu incluso amministrativamente nella provincia di Oristano. Nel 1838 venne rimosso il vincolo feudale<ref>Pag. 128,name="ref_A" Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007.</ref>. Dal 1848 venne incluso nella divisione amministrativa con sede a [[Cagliari]], dal 1859 della omonima provincia. Nel [[1927]] fu istituita la provincia di Nuoro e Sorgono venne incluso in essa.
 
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Sorgono sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 marzo 2006.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2006/comuni/Sorgono.html |titolo= Sorgono (Nuoro) D.P.R. 20.03.2006 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 17 settembre 2021 }}</ref>
{{citazione|Stemma di azzurro, alla [[Banda (araldica)|banda]] diminuita di rosso, caricata in alto dal toponimo SORGONO, in lettere maiuscole di nero, poste [[Attributi araldici di posizione#A piombo|a piombo]], e attraversata in basso dal tronco [[al naturale]] della [[Vite (araldica)|vite]] nodrita nella campagna diminuita di verde, con i due grappoli di porpora e i quattro pampini di verde, essa banda accompagnata in capo dalla stella di sei raggi d'oro, raggiante dello stesso, e addestrata dalla rupe d'oro uscente dal fianco e fondata sulla campagna diminuita, rupe e campagna diminuita caricate dal ruscello di azzurro, sinuoso in banda, desinente in punta. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
 
==Monumenti e luoghi di interesse==
=== Architetture religiose ===
[[File:Sorgono – Antica chiesa di San Mauro (xilografia).jpg|thumb|Antica chiesa di San Mauro ([[xilografia]], 1901)]]
* ''Chiesa di Santa Maria Assunta'' —, Èè la chiesa parrocchiale di Sorgono, costruita in forme tardogotiche nel XVI secolo, ma modificata radicalmente in successivi interventi che fecero perdere le caratteristiche originarie in tutta la struttura tranne che nel campanile.
* ''Santuario campestre di [[San Mauro abate|San Mauro]]'' —, Unouno dei più estesi santuari campestri in Sardegna, con la chiesa in forme tardogotico-aragonesi risalente al XV secolo e successivamente rimaneggiata nel corso del XVII secolo. Tra i più importanti luoghi di culto religioso dell'area, il santuario campestre è composto dalla chiesa e dai numerosi ''[[muristenes]]'' (talvolta detti anche ''cumbessìas'') costruiti nel perimetro, piccoli alloggi utilizzati dai novenanti, destinati ai fedeli ede a tutte le persone che prendono parte alla festa, ma che vennero utilizzati anche come lazzaretto durante l'epidemia di peste verificatasi tra il 1652 e il 1656. La chiesa, costruita nel corso del XV secolo su un precedente insediamento di monaci Benedettinibenedettini risalente al XII secolo<ref>Pag. 130, Francesco Floris (a cura di), ''La grande Enciclopedia della Sardegna''; Sassari, Biblioteca de La Nuova Sardegna, 2007, p. 130.</ref>, in facciata ha un rosone in pietra di grandi dimensioni e di ottima fattura ede un portone di fattura rinascimentale e tardo-manieristica, l'interno è composto da un'unica navata con copertura a volta a botte. Nell'ultima settimana di maggio vi si svolgono i festeggiamenti principali.
* ''Chiesa campestre di San Giacomo'' — Chiesa campestre, edificata utilizzando il pietrisco locale, si compone di un'unica aula rettangolare coperta da un tetto a capanna. Originariamente fu la chiesa di un abitato chiamato ''Spasulé'', situato tra Sorgono e Atzara, spopolatosi e successivamente abbandonato verso il 1718<ref>Pag. 47, Raimondo Bonu e''et autori varial.'', ''Tonara''. Pro Loco Tonara, 2004, p. 47.</ref>. Un buon numero di abitanti di quell'abitato migrarono verso Tonara e per questo motivo per molto tempo furono i parroci di Tonara ada officiare le celebrazioni nell'edificio religioso<ref>Pag. 50, Raimondo Bonu e autori vari, ''Tonara''. Pro Loco Tonara, 2004, p. 50.</ref>.
* ''Chiesa campestre di Nostra Signora di Itria'' —, Situatasituata a circa 10001&nbsp;000 metri s.l.m., sulla collina di Sa Pala 'e Cresia, da cui si gode di un'ampia vista panoramica. Venne ricostruita nel 1910, sui resti di una chiesa precedente andata in rovina, ed è composta da una sola navata.
 
=== Architetture civili ===
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* [[Stazione di Sorgono|Stazione ferroviaria]] — Capolinea della [[ferrovia Isili-Sorgono]], dalla caratteristica architettura di ingegneria ferroviaria di fine [[XIX secolo|Ottocento]] ([[1888]]), immersa in un suggestivo paesaggio.
 
=== LuoghiSiti di interesse archeologicoarcheologici ===
{{Vedi anche|Nuraghe Lò|Menhir di Biru 'e Concas}}
Nel territorio di Sorgono sono presenti in varie località siti e resti di interesse archeologico e storico: tra cui i [[Nuraghe|Nuraghinuraghi]] ''Biru 'e Concas'', ''Calamaèra'', ''Costa 'e Feùrra'', ''Crastutòrro'', ''Crebos'', ''Crecos'', ''Cungiau 'e su Crèccu'', ''Funtana Frida'', ''Funtana Morta'', ''Ghenna 'e Pranu'', ''Grùghe'', ''Iscalas'', ''[[Nuraghe Lò|Lò]]'', ''Niu 'e Cròbu'', ''Orrubiu'', ''Pastoreddu'', ''Prànu'', ''Santu Giàccu'', ''Santu Perdu'', ''Su Angiu'' o ''Molimènta'', ''Talalù'', ''Talei'', ''Tanca Sa Cresia'' e ''Terriscana''; le [[Tomba dei giganti|Tombe dei Giganti]] ''Cungiàu 'e Tòre'', ''Funtana Morta'', ''Ghènna 'e Prànu'', ''Pastoreddu'', ''Santu Perdu'', ''Serrazzàrgiu'', ''Su Ebregàrgiu'', ''Talei'' e ''Trodolossài''; le [[Domusdomus de janas]] ''Pardu 'e Cresia'', ''Perdonighèddu'', ''Santu Loisu'' e ''Saùri''; i [[Menhirmenhir]] di ''[[Menhir di Biru 'e Concas|Biru 'e Concas]]''.
 
=== Aree naturali ===
* Località ''Funtana 'e Meurra'' e foresta ''Massanì''
* Foresta ''San Loisu'' ede oasi naturalistica in località ''Bardacolo'' (zona di ripopolamento del cervo sardo)
* Foresta monte “''Littu''” con vista panoramica “''Serra Longa''” ede area "pic–nic" presso la fontana di “''Perda 'e manza''”.
 
== Società ==
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=== Lingue e dialetti ===
A livello linguistico Sorgono rappresenta quel luogo dove idealmente finisce il [[Campidano]] "linguistico" (quasi 1.&nbsp;000.&nbsp;000 di locutori), ede inizia il [[Logudoro]] "linguistico" (circa 400.&nbsp;000 locutori).
La lingua parlata a Sorgono infatti prende il nome di [[Limbalimba de mesania]] (lingua di mezzo); questa lingua risente molto degli influssi delle parlate nuoresi, così come accade nell'ogliastrino, nell'oristanese e nel barbaricino meridionale, anche se le basi, i suoni fonetici, ma soprattutto il lessico sono tipici della tradizione linguistica [[Lingua sarda campidanese|campidanese]].
Altri comuni della [[provincia di Nuoro]] interessati da tale fenomeno di transizione linguistica tra campidanese e [[lingua sarda logudorese|logudorese]] sono [[Aritzo]], [[Atzara]], [[Austis]], [[Belvì]], [[Desulo]], [[Gadoni]], [[Meana Sardo]], [[Teti (Italia)|Teti]], [[Tiana]] e [[Tonara]].
 
=== TradizioneTradizioni e folklorefolclore ===
{{Vedi anche|Ballo sardo}}
A Sorgono si mantengono ancora vive le tradizioni popolari.
I balli sardi più eseguiti durante le feste sono:
*il ''su ballu sardu'': il ballo più popolare e conosciuto di tutta la Sardegna, originariamente danzato in tondo, come in numerose altre comunità della Sardegna prevale il ballo a coppie su musica caratteristica tramandata dagli anziani organettisti;
*''sa danzadantza'' (''nantza''): l'unico ballo che ancora si balla in cerchio; caratterizza, per la sua energia e complessità il bravo ballerino. Rientra nel modulo di Danza del Mandrolisai;
*''s<nowiki>'</nowiki>orrosciada'': ballo caratteristico del paese condiviso anche con altri centri del Mandrolisai e alcuni del Campidano;
*''su dillu'' (o ''dillaru''): ballo in quattro pulsazioni, diffuso in gran parte della Sardegna;
*''is tretres passos'': interpretazione del ballo caratteristico del Campidano di Oristano (forse importato dai trasumanti e fatto proprio dalla comunità sorgonese). Nei paesi vicini prende il nome di "ballu seriu" (Meana Sardo) e "trexentaTrexenta" (Ortueri);
*''su ballu 'e s'esse'': caratteristico ballo in cui i ballerini, guidati da un capo-ballo, formandoformano danzando le lettere che compongono la parola "Sorgono" .
 
=== Festività ===
* San Mauro Abate veniva festeggiato per ben tre volte nel corso dell'anno, il 15 gennaio (''Santu Mauru de is Dolos'', "San Mauro dei Dolori"); il martedì successivo alla Pasqua (''Santu Mauru de is Frores'', "San Mauro dei Fiori") ede infine l'ultima domenica di maggio (''Santu Mauru Erriccu'', "San Mauro Ricco"). Attualmente i festeggiamenti principali si svolgono nell'ultima settimana di maggio.
 
== Cultura ==
{{Doppia immagine verticale|destra|Sorgono - Costume tradizionale (03).JPG|Sorgono - Costume tradizionale (04).JPG|250|<br />|Costume tradizionale}}
===Istruzione===
Sono presenti una scuola dell'infanzia, una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado e due istituti secondari di secondo grado.
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È radicato nella tradizione culinaria di Sorgono l'utilizzo di un'erba selvatica particolare per la preparazione di una gustosissima zuppa: "''Sa minestra de lampazzu''".
 
Si tratta del [[Rumex|Romice]], nella variante del ''Rumex obtusifolium'', [[erba infestante]] nota ai Sorgonesisorgonesi con il nome, appunto, di lampazzu.
 
È una zuppa che va preparata utilizzando assieme a questa erba altri quattro ingredienti fondamentali: il formaggio fresco reso acidulo, la [[fregula| fregula sarda]], e la [[ciccioli|sa jeldagherda]] e la cipolla.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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{{ComuniAmminPrec
|Nome = Paola Raspitzu
|Inizio = 23 aprile [[1995]]
|Fine = 16 aprile [[2000]]
|Partito = [[lista civica|liste civiche]] di [[centro-sinistra]]
|Carica = [[sindaco]]
|Note = <ref name="95-00">{{Cita web|titolo=Comunali 23/04/1995|url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=530830&levsut3=3&lev3=830&lev2=53&ne2=53&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Paola Raspitzu
|Inizio = 16 aprile [[2000]]
|Fine = 8 maggio [[2005]]
|Partito = [[sinistra (politica)|sinistra]]
|Carica = [[sindaco]]
|Note = <ref name="00-05">{{Cita web|titolo=Comunali 16/04/2000|url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=16/04/2000&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=530830&levsut3=3&lev3=830&lev2=53&ne2=53&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = [[Francesca Barracciu]]
|Inizio = 8 maggio [[2005]]
|Fine = 30 maggio [[2010]]
|Partito = [[lista civica]]
|Carica = [[sindaco]]
|Note = <ref name="05-10">{{Cita web|titolo=Comunali 08/05/2005|url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=08/05/2005&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=530830&levsut3=3&lev3=830&lev2=53&ne2=53&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Vittorio Mocci
|Inizio = 30 maggio [[2010]]
|Fine = 31 maggio [[2015]]
|Partito = [[lista civica]] "Vivere Insieme"
|Carica = [[sindaco]]
|Note = <ref name="10-15">{{Cita web|titolo=Comunali 30/05/2010|url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=30/05/2010&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=530830&levsut3=3&lev3=830&lev2=53&ne2=53&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Giovanni Arru
|Inizio = 31 maggio [[2015]]
|Fine = -9 novembre 2020
|Partito = [[lista civica]] "Unita Mente"
|Carica = [[sindaco]]
|Note = <ref name="15-">{{Cita web|titolo=Comunali 31/05/2015|url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=31/05/2015&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=530830&levsut3=3&lev3=830&lev2=53&ne2=53&es2=S&levsut2=2&lev1=20&ne1=20&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=16 agosto 2017}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Mario Carta
|Inizio = 9 novembre 2020
|Fine = 13 giugno 2022
|Partito =
|Carica = [[Commissario straordinario]]
|Note =<ref name="20-">Riconfermato nel ruolo il 9/11/2021, cfr {{cita web|url=http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_422_20211111144340.pdf|titolo=Decreto presidenziale 82 9/11/2021|data=9 novembre 2021|accesso=19 novembre 2021}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Francesco Zedde
|Inizio = 13 giugno 2022
|Fine = in carica
|Partito = [[lista civica]] "Sorgono in su coro"
|Carica = [[sindaco]]
|Note =<ref name="22-">{{Cita web|titolo=Comunali 12/06/2022|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20220612/scrutiniGI200530830|editore=[[Ministero dell'interno]]|accesso=22 giugno 2022|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
Riga 156 ⟶ 178:
==Bibliografia==
* {{cita libro|||Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna|2006|Carlo Delfino editore|Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589103|isbn=88-7138-430-X}}
* {{cita libro|1=|2=|3=Grande Enciclopedia della Sardegna|4=2007|5=Newton&ComptonEditori|6=Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|accesso=8 dicembre 2012|dataarchivio=11 giugno 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611055129/http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|urlmorto=sì}}
 
==Voci correlate==