Capo Fioccano: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 3=Nocera Inferiore
|{{coord|40|45|N|14|38|E}}
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'''Capo Fioccano''' (in [[Dialetti campani|dialetto locale]] ''Capo e' Ciuccano'')
==Geografia==
[[File:ViaOrigliaNocera.jpg|thumb|left|La caratteristica via Origlia]]
Locato nel pieno centro cittadino copre una vasta area della città, il suo nucleo antico ha la classica caratteristica dei casali nocerini del centro ''storico'', ovvero è costruito in spiovenza toccando la [[Strada statale 18 Tirrena Inferiore|SS 18]], a differenza dei primi, però, il nucleo di Capo Fioccano resta un'unicità se lo si considera come l'unico antico casale che non si è formato lungo l'asse del [[Corso Vittorio Emanuele (Nocera Inferiore)|corso vecchio]], partendo da Piazzale D'Amora.
L'altra sua particolarità è la costruzione ''in curva'' di tutta via Origlia.
Parte del rione sono anche le aree di via Fucilari, via Publio Sizio e parte della moderna via Cucci, confina coi rioni [[San Matteo (rione di Nocera Inferiore)|San Matteo]] e Gelsi.
==Storia==
Una delle prime attestazioni del villaggio di '''Fioccano''' si ha nel [[994]], dove viene riportata l'esistenza di una chiesa di ''Sancti Petri ad Floccanum'', la chiesa di non rientrava tra le principali della città a causa delle scarse risorse in termini di proprietà che disponeva. <ref>S. Pietro ad Floccanum e S. Maria del Presepe in Nocera Inferiore raccolte da Michele De’ Santi Roma, agosto 1910</ref><ref> CDC III, CDLXIIX, p. 13</ref> Nel [[1047]] invece viene riportato come ''ubi floccanu dicitur''
Tale villaggio, seppe sfruttare la locazione lungo l'antica ''via Stabiana'' (oggi [[Corso Vittorio Emanuele (Nocera Inferiore)|Corso Vittorio Emanuele II]]), fuori dalle mura della città medievale. Inoltre la zona copriva diversi ettari di terra coltivabile ed alberi, come si evince dagli atti. Commercialmente il villaggio era abbastanza agiato e poteva sfruttare la posizione in cui si formò.
Nel [[1809]] il convento fu chiuso, abbattuto nel [[1967]], oggi ne resta solo la chiesa, la attuale Dal [[1806]] al [[1834]] fece parte del comune [[Urbanistica di Nocera dei Pagani|Nocera Corpo]], dal [[1851]] è parte di [[Nocera Inferiore]].
Nei secoli, il villaggio storico di Fioccano è andato pian piano sparendo, inglobato dal centro cittadino e dalle piazze nocerine.<ref>{{Cita web |url=http://www.risorgimentonocerino.it/cultura-spettacolo/3543-la-storia-di-nocera-inferiore-attraverso-i-suoi-numerosi-casali.html
Il casale venne definito "capo" per indicare uno dei limiti – capi – della [[Corso Vittorio Emanuele (Nocera Inferiore)|via pubblica]] che rappresentava uno degli assi principali della città rinascimentale e moderna. L'altro limite era il rione del Casale denominato, appunto, [[Capocasale (Nocera Inferiore)|Capocasale]].
==Il convento agostiniano e la chiesa di Santa Maria del Presepe==
[[File:Santamonicanocera.jpg|thumb|left|La chiesa vista da Piazza Amendola]]
▲|NomeEdificio = Chiesa di Santa Maria del Presepe
|Diocesi = [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno|Nocera Inferiore-Sarno]]▼
Alla metà del [[XVI secolo]], nella città di [[Nocera dei Pagani]] presero potere i napoletani duchi [[Carafa]], nella piazza
Nel [[1809]], il convento fu chiuso. Nel [[1839]], la struttura fu riaperta e la chiesa divenne autonoma dalla pertinenenza della [[Chiesa di San Matteo (Nocera Inferiore)|Chiesa madre di San Mattteo]], di cui era tributaria. Nel [[1967]], l'intero complesso, totalmente logoro, fu abbattuto. Resistette solo l'area della chiesa che, rimaneggiata e rimodernizzata, domina ancora oggi piazza Amendola e piazzale D'Amora. Nell'attuale struttura, di rilievo sono i tre mosaici dorati, tra i quali spicca quello imponente raffigurante la [[natività]] posto alle spalle dell'altare.▼
▲Nel [[1809]], il convento fu chiuso. Nel [[1839]], la struttura fu riaperta e la chiesa divenne autonoma dalla pertinenenza della [[Chiesa di San Matteo (Nocera Inferiore)|Chiesa madre di San
==la Fontana ''della Fertilità''==▼
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[[File:FontanaFertilità.jpg|thumb|left|La Fontana della Fertilità]]
È sita a piazza Amendola, di fronte alla moderna chiesa di Santa Maria del Presepe. Realizzata nel [[2007]] dallo scultore nocerino Onofrio Pepe e fusa dalla [[Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli]] di Firenze, rappresenta il simbolo della ricostruzione nocerina di questi ultimi anni. Fa parte di un piccolo complesso monumentale che vede altre due statue bronzee ai lati dell'adiacente piazza Diaz. Il gruppo è formato da quattro statue, di cui tre poste all'interno della fontana dalle quali sgorgano dei riottoli di acqua, e una, femminile, seduta sul bordo di essa.
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==Bibliografia==
* CODEX DIPLOMATICUS CAVENSIS - 07; 7.1080. PAG 38-39.
*Gennaro Orlando, ''Storia di Nocera de' Pagani'', 1888
*''Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli'', 1804
*''S. Pietro ad Floccanum e S. Maria del Presepe in Nocera Inferiore raccolte da Michele De’ Santi'', Roma, 1910
*Antonio Varone, Assetto e toponomastica di Nuceria in età longobarda, in: Pecoraro Antonio (a cura di), Nuceria Alfaterna e il suo territorio dalla fondazione ai longobardi, vol. II, Nocera Inferiore, 1994, pp. 51-78.
== Altri progetti ==
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