Museo naturalistico archeologico (Vicenza): differenze tra le versioni
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{{Museo
|Nome= Museo naturalistico archeologico di Vicenza
|Indirizzo = Chiostri di Santa Corona, contrà Santa Corona 4
|Latitudine = 45.549683
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Il '''Museo naturalistico archeologico''' di Santa Corona a [[Vicenza]], inaugurato nel [[1991]], ha sede nei locali e [[chiostro|chiostri]] dell'ex [[convento]] dei [[Domenicani]] adiacente alla [[chiesa di Santa Corona]], in pieno centro storico.
== Sezione naturalistica e archeologica ==
La parte naturalistica si trova al primo piano e ospita numerosi fossili, pesci e animali impagliati del territorio della [[Provincia di Vicenza]], con piantine e riproduzioni dell'ambiente geologico, fluviale e territoriale della provincia. Dal 2025 il museo ospita anche una palma fossile del genere ''Latanides'', alta quasi 2 metri databile a circa 42 milioni di anni fa (Eocene). Proviene probabilmente dalla Purga di [[Bolca]] in Lessinia (Verona), area famosa per la sua ricca flora e fauna tropicali: vi sono state rinvenute, infatti, palme, testuggini d'acqua dolce, squali, conchiglie, pesci e coccodrilli, tra cui il famoso "Crocodilus vicentinus" scoperto nel 1865 da [[Paolo Lioy]], il cui scheletro originale è andato distrutto nei bombardamenti nella seconda guerra mondiale, per cui ne restano solo dei calchi.
La parte archeologica espone teschi e ossa di animali, resti di palafitte e piroghe trovate nel [[lago di Fimon]] e una raccolta di utensili preistorici ritrovati nei resti di insediamenti del [[Paleolitico]] e del [[Neolitico]].
[[File:Stele Isola V.jpg|thumb|left|La [[Stele di Isola Vicentina]]]]
== Sezione della cultura paleoveneta ==
Un settore al piano terra è dedicato ai [[paleoveneti]]: cortei di uomini e donne, guerrieri e altri ex voto metallici di un santuario della dea [[Reitia]] dei [[Paleoveneti]], ritrovate negli anni 1960 durante gli scavi in piazzetta S. Giacomo a Vicenza. Vi si trova anche una laminetta con l'alfabeto in ''venetico''.
== Sezione romana ==
Lungo il portico del cortile interno è collocata la vasta raccolta di lapidi, cippi, pietre miliari, sarcofaghi di pietra e monumenti della ''Vicetia'' romana. Molti reperti provengono dalla necropoli posta lungo la [[via Postumia]] situata presso la [[Basilica dei Santi Felice e Fortunato]], nel cui cortile si conservano alcuni sepolcri di pietra e nei cui pressi è stato allestito un piccolo Antiquarium. Un tratto di pavimentazione romana è stato ricollocato nel cortile del museo.
Fa parte del sistema museale comunale, che comprende anche la vicina [[Palazzo Chiericati|pinacoteca civica di palazzo Chiericati]] e il [[Museo del Risorgimento e della Resistenza (Vicenza)|Museo del Risorgimento e della Resistenza]] a [[Monte Berico]] oltre all'adiacente [[Chiesa di Santa Corona]].▼
All'interno una sala è dedicata ai resti del [[teatro Berga]]: vi sono esposte le decorazioni marmoree e le statue di Augusto e della [[dinastia giulio-claudia]] che ornavano la scena del teatro romano, sorto in epoca augustea. Oggi del teatro di Vicenza restano solo le fondazioni, coperte da altri edifici che ne seguono il percorso circolare, come è avvenuto per il teatro romano di Lucca.
Tra le collezioni private donate al Museo spicca quella di sculture di Roma antica del nobile vicentino e archeologo Girolamo Egidio di Velo (1792-1831), provenienti da uno scambio effettuato con i [[Musei Vaticani]], in seguito agli scavi da lui effettuati nell'800 a [[Roma]], dove rinvenne il grande [[mosaico con atleti dalle Terme di Caracalla]]. Si nota un resto di colonna colossale in [[porfido]], resti di statue di divinità fluviali, un torso di [[satiro in riposo]], copia da [[Prassitele]], atleti, una pregevole ninfa su roccia di età ellenistica, divinità, oltre a due ritratti, di cui una dama attribuibile al periodo antonino.
Proseguendo al piano terra vi sono resti di anfore, foto del criptoportico ritrovato in centro città nei pressi dell'attuale [[Duomo di Vicenza]] e un mosaico geometrico tardo-antico proveniente da una villa, con cinque tondi frammentari raffiguranti scene di caccia mitologiche, con [[Meleagro]] e il [[cinghiale Calidonio]] e al centro [[Bellerofonte]] a cavallo di [[Pegaso (mitologia)|Pegaso]] che uccide la [[Chimera (mitologia)|Chimera]].
Dal 27 novembre 2022 è esposta anche un'[[antefissa]] in [[terracotta]] di epoca romana, rinvenuta a Vicenza nel 1965, raffigurante la dea alata [[Potnia theròn]], la signora degli animali.
== Sezione longobarda ==
Si passa infine alle sale con i corredi funebri (crocette auree, pettini d'osso, fibbie, spade, armi e accessori) dei [[Longobardi]] ritrovati nei pressi di Vicenza. È presente la ricostruzione di una sepoltura di età longobarda.
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== Museo diffuso ==
Nel centro storico di Vicenza è stato creato il percorso "Vicenza romana", con appositi cartelli informativi, che consente di scoprire i resti della città romana, come il criptoportico. i resti delle domus sotto la cattedrale, le attuali costruzioni e sotto la Basilica, il teatro Berga, le fondamenta di ponte Furo e i resti dell'acquedotto sotto Corso Fogazzaro. Nei pressi della Chiesa di San Lorenzo nel centro di Vicenza è esposto un pezzo di strada romana, perfettamente conservato. Resti di marmi e di cippi usati come [[pietra miliare]] in epoca romana sono esposti nel cortile della cd. "[[Ca' d'Oro (Vicenza)|Ca d'Oro]]", in Corso Palladio.
== Voci correlate ==
* [[Chiesa di Santa Corona]]
* [[Teatro Berga|Berga]]
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.museicivicivicenza.it/it/mna/index.php|Sito ufficiale}}
* {{cita web|https://www.comune.vicenza.it/Novita/Comunicati/Ha-circa-42-milioni-di-anni-la-Palma-fossile-di-Bolca-esposta-al-Museo-Naturalistico-Archeologico|Palma fossile di Bolca}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|archeologia|
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