Priming (psicologia): differenze tra le versioni

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[[File:Priming Web Diagram.svg|thumb|Un diagramma che mostra diversi tipi di priming: le linee tratteggiate indicano un priming percettivo, quelle continue un priming concettuale]]
Il '''priming''' (traducibile con ''innesco''<ref>{{Cita web|url=https://www.wordreference.com/enit/priming|titolo=priming|accesso=28 dicembre 2018}}</ref>) è un effetto psicologico per il quale l'esposizione a uno [[stimolo]] influenza la risposta a stimoli successivi. L'influenza dello stimolo può esercitarsi a livello percettivo, semantico o concettuale. Ad esempio, la ripetizione di una certa parola aumenterà la probabilità che una parola simile sia fornita come risposta ad una domanda, benché non sia la risposta corretta. Oppure il breve piacere di un venticello fresco in una giornata torrida ci induce a considerare con maggiore ottimismo qualunque cosa stiamo valutando in quel momento<ref>{{cita libro|autore=Kolb & Whishaw|titolo=Fundamentals of Human Neuropsychology|anno=2003|pp=453-454, 457}}</ref>. Il priming è una forma di [[memoria implicita|apprendimento implicito]], perché le persone non sono consapevoli dell'effetto che il primo stimolo ha sull'elaborazione del secondo.
 
Il '''priming''' (traducibile con ''innesco''<ref>{{Cita web|url=https://www.wordreference.com/enit/priming|titolo=priming|accesso=28 dicembre 2018}}</ref>) è un effetto psicologico per il quale l'esposizione a uno [[stimolo]] influenza la risposta a stimoli successivi. L'influenza dello stimolo può esercitarsi a livello percettivo, semantico o concettuale. Ad esempio, la ripetizione di una certa parola aumenterà la probabilità che una parola simile sia fornita come risposta ad una domanda, benché non sia la risposta corretta. Oppure il breve piacere di un venticello fresco in una giornata torrida ci induce a considerare con maggiore [[ottimismo]] qualunque cosa stiamo valutando in quel momento<ref>{{cita libro|autore=Kolb & Whishaw|titolo=Fundamentals of Human Neuropsychology|anno=2003|pp=453-454, 457}}</ref>. Il priming è una forma di [[memoria implicita|apprendimento implicito]], perché le persone non sono consapevoli dell'effetto che il primo stimolo ha sull'elaborazione del secondo.
 
==Paradigmi sperimentali==
Il priming è stato studiato soprattutto in relazione all'elaborazione delle [[parola|parole]], anche se non è l'unico contesto in cui tale fenomeno si verifica. I due compiti sperimentali più utilizzati sono il completamento di una lista di parole incomplete (ad esempio "Psic---gia"="Psicologia")<ref name= WFC1>MacLeod, C. M., Kampe, K. E. (1996). Word frequency effects on recall, recognition, and word fragment completion tests. ''Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition. 22''(1), 132-142</ref> e il compito di decisione lessicale<ref name= original>Meyer, D.E., & Schvaneveldt, R.W. (1971). Facilitation in Recognizing Pairs of Words: Evidence of a Dependence Between Retrieval Operations. ''Journal of Experimental Psychology, 90''(2), 227-234</ref>. In tale compito, si chiede ai soggetti di decidere nel più breve tempo possibile se una stringa di lettere presentate sia una parola esistente (ad esempio "cane") o inesistente (come "lage"). In entrambi i compiti i soggetti mostrano prestazioni migliori (misurate in termini di [[tempo di reazione|tempi di reazione]]) se la parola ''target'' (o bersaglio) è stata preceduta dalla presentazione di un'altra parola (in termini tecnici ''prime'') collegata in qualche modo con essa.
 
==Tipi di priming==
===Priming positivo e negativo===
I termini priming positivo e negativo si riferiscono al modo in cui il priming influisce sulla velocità di elaborazione. Un priming positivo accelera l'elaborazione, mentre un priming negativo la riduce<ref name=neg>{{Cita pubblicazione| doi=10.1027/0044-3409.215.1.35 |titolo=Negative Priming as a Memory Phenomenon: A Review of 20 Years of Negative Priming Research |cognome1=Mayr |nome1=Susanne |nome2=Axel |cognome2=Buchner |anno=2007 |rivista=Journal of Psychology |pp=35–5135-51 |volume=215 |numero=1}}</ref>. Il priming positivo è causato dalla semplice presentazione dello stimolo<ref name=reis/>, mentre il priming negativo ha luogo quando lo stimolo viene presentato e in seguito ignorato<ref name=neg/><ref>{{Cita pubblicazione| doi=10.1037/0278-7393.17.6.1136 |nome1=Ewald|cognome1=Neumann|nome2=Brett G.|cognome2=DeSchepper|titolo=Costs and Benefits of Target Activation and Distractor Inhibition in Selective Attention |rivista=Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition |volume=17 |numero=6|anno=1991 |pp=1136–11451136-1145}}</ref>. Gli effetti di priming positivi si verificano anche se il primo stimolo non è percepito coscientemente<ref name=reis/>. Gli effetti del priming positivo e negativo sono visibili negli esperimenti sui [[potenziali evento-correlati]] (ERP)<ref>{{Cita pubblicazione|nome1=Shlomo|cognome1=Bentin|nome2=Gregory|cognome2=McCarthy|nome3=Charles C.|cognome3=Wood |titolo=Event Related Potentials, Lexical Decision and Semantic Priming |rivista=Electroencephalography and Clinical Neurophysiology |volume=60 |anno=1985 | doi=10.1016/0013-4694(85)90008-2 |pp=343–355343-355}}</ref>.
 
Si ritiene che il priming positivo sia causato dalla diffusione dell'attivazione<ref name=reis/>. Ciò significa che il primo stimolo attiva parti di una particolare rappresentazione o associazione nella [[memoria]] appena prima di eseguire un'azione o un'attività. La rappresentazione è già parzialmente attivata quando si incontra il secondo stimolo, quindi è necessaria una minore attivazione aggiuntiva per diventare consciamente consapevoli di esso.
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===Priming percettivo e concettuale===
Il priming percettivo si basa sulla forma dello stimolo ed è favorito dal grado di similitudine tra lo stimolo iniziale e successivo. Il priming percettivo è sensibile alla modalità sensoriale e al formato esatto dello stimolo. Un esempio di priming percettivo è l'identificazione di una parola incompleta in un test di completamento di parole. La presentazione del primo stimolo non deve essere perfettamente coerente con le presentazioni successive per funzionare. Gli studi hanno dimostrato che, per esempio, la dimensione dello stimolo può variare e fornire ancora evidenze significative di priming<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Size Invariance in Visual Object Priming |cognome1=Biederman|nome1=Irving |nome2=Eric E. |cognome2=Cooper |anno=1992|rivista=Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance|volume=18 |numero=1| doi = 10.1037/0096-1523.18.1.121 |pp=121–133121-133}}</ref>.
 
Il priming concettuale si basa sul significato di uno stimolo ed è potenziato da compiti di tipo semantico. Ad esempio, la parola "tavolo" mostrerà gli effetti di priming sulla parola "sedia", perché tavolo e sedia appartengono alla stessa categoria<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://svalz.stanford.edu/docs/paper14.pdf |titolo=Dissociation between two forms of conceptual priming in Alzheimer's disease |cognome1=Vaidya |nome1=Chandan L. |nome2=Laura A. |cognome2=Monti |nome3=John D.E. |cognome3=Gabrieli |nome4=Jared R. |cognome4=Tinklenburg |nome5=Jerome A. |cognome5=Yesevage |anno=1999 |rivista=Neuropsychology |volume=13 |numero=4 | pmid=10527059 |pp=516–24516-24 | doi=10.1037/0894-4105.13.4.516 |urlmorto=yes |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110719200220/http://svalz.stanford.edu/docs/paper14.pdf |dataarchivio=19 luglio 2011 }}</ref>.
 
===Priming di ripetizione===
Il priming di ripetizione, chiamato anche priming diretto, è una forma di priming positivo. Quando viene sperimentato uno stimolo, esso funziona da priming per stesso. Ciò significa che le successive esperienze dello stimolo saranno elaborate più rapidamente dal cervello<ref name=forster>{{Cita pubblicazione|titolo=Repetition Priming and Frequency Attenuation |cognome1=Forster |nome1=Kenneth I. |nome2=Chris |cognome2=Davis |anno=1984|rivista=Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition|volume=10 |numero=4}}</ref>. Questo effetto è stato trovato sulle parole nei compiti di decisione lessicale.
 
===Priming semantico===
Nel priming semantico, lo stimolo e il bersaglio appartengono alla stessa categoria semantica e condividono le stesse caratteristiche<ref>Ludovic Ferrand and Boris New: Semantic and associative priming in the mental lexicon, found on: boris.new.googlepages.com/Semantic-final-2003.pdf</ref>. Ad esempio, la parola "cane" è un priming semantico per "lupo", perché i due sono animali simili. Il priming semantico funziona probabilmente a causa della diffusione dell'attivazione all'interno di reti associative<ref name=reis>Reisberg, Daniel: ''Cognition: Exploring the Science of the Mind'' (2007), page 255, 517.</ref>. Quando una persona pensa a un oggetto in una categoria, oggetti simili sono stimolati nel cervello. Anche se non sono parole, i [[morfemi]] possono essere utilizzati per parole complete che li includono<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Morphology and Meaning in the English Mental Lexicon |cognome1=Marslen-Wilson |nome1=William |nome2=Lorraine Komisarjevsky |cognome2=Tyler |nome3=Rachelle |cognome3=Waksler |anno=1994 |rivista=Psychological Review |volume=101 |numero=1 | doi = 10.1037/0033-295x.101.1.3 |pp=3–333-33}}</ref>. Un esempio di ciò potrebbe essere che il morfema "psico" può essere utilizzato come stimolo per la parola "psicologia".
===Priming associativo===
Nel priming associativo, il secondo stimolo è una parola che ha un'alta probabilità di apparire con il primo, ed è "associata" con esso ma non necessariamente correlata nelle caratteristiche semantiche. "Cane" è un priming associativo per "gatto", dal momento che le parole sono strettamente associate e appaiono frequentemente insieme (in frasi come "essere come cane e gatto")<ref>{{Cita pubblicazione|nome1=Junko |cognome1=Matsukawa |nome2=Joan Gay |cognome2=Snodgrass |nome3=Glen M. |cognome3=Doniger |titolo=Conceptual versus perceptual priming in incomplete picture identification |rivista=Journal of Psycholinguistic Research |volume=34 |numero=6 |anno=2005}}</ref>. Un effetto simile è noto anche come priming di contesto. Il priming di contesto funziona utilizzando un contesto per accelerare l'elaborazione degli stimoli che potrebbero verificarsi in quel contesto. Un'utile applicazione di questo effetto è la lettura di un testo scritto<ref name=stano>{{Cita pubblicazione|nome1=Keith E. |cognome1=Stanovich |nome2=Richard F. |cognome2=West |titolo=On Priming by a Sentence Context |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-experimental-psychology_1983-03_112_1/page/1 |rivista=Journal of Experimental Psychology |volume=112 |numero=1 |anno=1983 | doi = 10.1037/0096-3445.112.1.1 | pmid=6221061 |pp=1–361-36}}</ref>. La grammatica e il vocabolario della frase forniscono indizi contestuali per le parole che si presenteranno più avanti nella frase. Queste ultime parole vengono elaborate più rapidamente che se fossero state lette da sole e l'effetto è maggiore per parole più difficili o non comuni<ref name=stano />.
 
=== Priming sublimale ===
Il priming sublimale (''masked priming'') è un tipo di priming nascosto, ovvero non percepito dalla coscienza ma comunque rilevato inconsciamente. La sua esistenza è stata dimostrata ed utilizzata sperimentalmente in [[neurolinguistica]] e in [[neuropsicologia]]<ref>Stanislas Dehaene, ''I neuroni della lettura'', 2009, trad. Corrado Sinigallia, pag. 101 ''Il riconoscimento sublimale delle parole'', Raffaello Cortina Editore, ISBN 978 88 6030 280 9</ref> . Viene studiato anche nel [[neuromarketing]] e sperimentato con effetti contraddittori e controversi.<ref>https://www.stateofmind.it/2016/02/priming-effetto-psicologia/</ref><ref>https://www.neurowebdesign.it/it/effetto-priming/</ref><ref>https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1737977/</ref><ref>https://www.scienzaonline.com/medicina/item/2345-bambini-sensibili-ai-messaggi-emotivi-subliminali-sin-dai-primi-mesi-di-vita.html</ref>
 
==Applicazioni==
Si pensa che il priming abbia un ruolo importante nei sistemi di [[stereotipo|stereotipizzazione]]<ref name=auto>{{Cita pubblicazione|nome1=John A. |cognome1=Bargh |nome2=Mark |cognome2=Chen |cognome3=Burrows |nome3=Laura|anno=1996 |titolo=Automaticity of Social Behavior: Direct Effects of Trait Construct and Stereotype Activation on Action |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-personality-and-social-psychology_1996-08_71_2/page/230 |rivista=Journal of Personality and Social Psychology|volume=71 |numero=2 | pmid=8765481 |pp=230–44230-44 | doi=10.1037/0022-3514.71.2.230}}</ref>. Questo perché l'[[attenzione]] a una risposta aumenta la frequenza di quella risposta, anche se la risposta attesa non è desiderata. L'attenzione data a queste risposte o comportamenti ha l'effetto di priming per l'attivazione successiva. Un altro modo per spiegare questo processo è l'automaticità. Se le descrizioni dei tratti, ad esempio "stupido" o "amichevole", sono state usate frequentemente o di recente, queste descrizioni possono essere automaticamente utilizzate per interpretare il comportamento di qualcuno. Un individuo non è a conoscenza di questo e ciò può portare a comportamenti che potrebbero non essere in accordo con le proprie convinzioni personali<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Bargh |nome1=J.A. |cognome2=Williams |nome2=E.L. |titolo=The Automaticity of Social Life|anno=2006 |rivista= Current Directions in Psychological Science |volume=15|numero= 1 |pp=1–41-4 | doi=10.1111/j.0963-7214.2006.00395.x| pmid=18568084 | pmc=2435044}}</ref>.
 
Questo effetto può verificarsi anche se il soggetto non è consapevole dello stimolo del priming. Un esempio di ciò è stato fornito da Bargh et al. nel 1996<ref name=auto />. Ai soggetti erano presentati implicitamente stimoli costituiti da parole legate allo stereotipo degli anziani (esempio: Florida, smemorato, rughe). Mentre le parole non menzionavano esplicitamente la velocità o la lentezza, coloro a cui erano state presentate queste parole camminavano più lentamente uscendo dalla cabina di prova di quelli a cui erano stati presentati stimoli neutri. Effetti simili sono stati trovati con stimoli "maleducati" o "educati": quelli a cui erano presentate parole scurrili erano più propensi a interrompere un intervistatore rispetto a quelli a cui erano presentate parole neutre, e quelli con parole educate avevano ancor meno probabilità di interromperlo<ref name=auto />. Uno studio di [[Yale]] ha dimostrato che qualcosa di semplice come tenere in mano una bevanda calda o fredda prima di un colloquio potrebbe dare un'opinione positiva o negativa all'intervistatore<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Williams |nome1=Lawrence |cognome2=Bargh |nome2=John |titolo=Experiencing physical warmth promotes psychological warmth|anno=2008 |rivista= Science |volume=322|numero= 5901|pp=606–607606-607 | doi=10.1126/science.1162548| bibcode=2008Sci...322..606W }}</ref>. Tuttavia, in questi studi c'è stata una grave mancanza di replicazione, e le scoperte e le interpretazioni sull'applicabilità del priming ai contesti sociali sono diventate controverse<ref name="Bower2012">B. Bower. (2012). The hot and cold of priming: Psychologists are divided on whether unnoticed cues can influence behavior. ''Science News'', '''181''', [httphttps://www.sciencenews.org/view/feature/id/340408/description/The_Hot_and_Cold_of_Priming The Hot and Cold of Priming] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130928160208/http://www.sciencenews.org/view/feature/id/340408/description/The_Hot_and_Cold_of_Priming |data=28 settembre 2013 }}</ref><ref name="Doyen2012"/><ref name="Pashler2012">{{Cita pubblicazione|cognome1= Pashler |nome1= H. |cognome2= Coburn |nome2= N. |cognome3= Harris |nome3= C. R. |anno= 2012 |titolo= Priming of social distance? Failure to replicate effects on social and food judgments |rivista= PLoS ONE |volume= 7 |numero= 8|p= e42510 | doi = 10.1371/journal.pone.0042510 | pmid=22952597 | pmc=3430642| bibcode = 2012PLoSO...742510P }}</ref><ref name="PsychFileDrawer2013">PsychFileDrawer, (2013). [http://psychfiledrawer.org/topics/view.php?t=replicability-of-social-and-goal-priming-findings-3-849 Replicability of Social and goal priming findings] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160514072616/http://psychfiledrawer.org/topics/view.php?t=replicability-of-social-and-goal-priming-findings-3-849 |date=14 maggio 2016 }}.</ref>.
 
Questi risultati sono stati estesi agli interventi terapeutici. Ad esempio, Cox et al. (2012) suggeriscono che, alle prese con un paziente depresso che "auto-stereotipa se stesso come incompetente, un terapeuta può trovare il modo di sfruttare l'effetto priming presentandogli situazioni specifiche in cui è stato competente in passato ... Rendere i ricordi della sua competenza più salienti dovrebbe ridurre il suo auto-stereotipo di incompetenza"<ref name="Cox et al. (2012)">{{Cita pubblicazione |cognome1= Cox |nome1= William T. L. |cognome2= Abramson |nome2= Lyn Y. |cognome3= Devine |nome3= Patricia G. |cognome4= Hollon |nome4= Steven D. |anno= 2012 |titolo= Stereotypes, Prejudice, and Depression: The Integrated Perspective |rivista= [[Perspectives on Psychological Science]] |volume= 7 |numero= 5 |pp= 427-449 |doi= 10.1177/1745691612455204 |url= http://pps.sagepub.com/content/7/5/427.abstract |pmid= 26168502 |accesso= 5 dicembre 2018 |dataarchivio= 20 ottobre 2012 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20121020230619/http://pps.sagepub.com/content/7/5/427.abstract |urlmorto= sì }}</ref>.
name="Cox et al. (2012)">{{Cita pubblicazione|cognome1= Cox |nome1=
William T. L. |cognome2= Abramson |nome2= Lyn Y. |cognome3= Devine |nome3= Patricia G. |cognome4= Hollon |nome4= Steven D. |anno= 2012 |titolo= Stereotypes, Prejudice, and Depression: The Integrated Perspective |rivista= [[Perspectives on Psychological Science]] |volume= 7 |numero= 5 |pp= 427–449 |doi= 10.1177/1745691612455204 |url= http://pps.sagepub.com/content/7/5/427.abstract |pmid=26168502}}</ref>.
 
Il priming è spesso considerato come un elemento nel successo del [[Branding sensoriale]] dei prodotti e collegato a idee come le corrispondenze crossmodali e il trasferimento sensoriale. Gli effetti noti sono ad es. il fatto che i consumatori percepiscono improvvisamente la limonata più dolce quando il logo della bevanda è più saturo verso il giallo<ref name="Sensory Marketing Aspects">Peter Lintelle, [http://vik.sagepub.com/content/early/2016/07/07/0256090916652045.full.pdf Sensory Marketing Aspects (2014)]</ref>.
 
==Critiche==
Sebbene il priming percettivo, semantico e associativo siano fenomeni ben stabiliti in letteratura<ref name=M2014>{{Cita pubblicazione|nome1=D.E. |cognome1=Meyer |anno=2014 |titolo= Semantic priming well established |url=https://archive.org/details/sim_science_2014-08-01_345_6196/page/n42 |rivista=Science |volume=345 |numero=6196 |ppp=523 | doi=10.1126/science.345.6196.523-b}}</ref>, alcuni effetti di priming a lungo termine non sono stati replicati in ulteriori studi, gettando dubbi sulla loro efficacia o addirittura esistenza<ref name=BadCopy>{{Cita news|cognome=Yong|nome=Ed|titolo=Replication studies: Bad copy|url=httphttps://www.nature.com/news/replication-studies-bad-copy-1.10634|accesso=12 ottobre 2012|giornale=Nature}}</ref>. Il [[premio Nobel]] e [[psicologo]] [[Daniel Kahneman]] ha invitato nel 2012 i ricercatori a verificare la robustezza delle loro scoperte, in una lettera aperta alla comunità, sostenendo che il priming è diventato un "manifesto per i dubbi sull'integrità della ricerca psicologica"<ref>{{Cita web|cognome=Kahneman|nome=Daniel|titolo=A proposal to deal with questions about priming effects|url=httphttps://www.nature.com/polopoly_fs/7.6716.1349271308!/suppinfoFile/Kahneman%20Letter.pdf|editore=Nature|accesso=12 ottobre 2012}}</ref>. Altri critici hanno asserito che gli studi sul priming soffrono di [[bias di pubblicazione]]<ref>{{Cita news|cognome=Bower|nome=Bruce|titolo=The Hot and Cold of Priming|url=httphttps://www.sciencenews.org/view/feature/id/340408/title/The_Hot_and_Cold_of_Priming|accesso=12 ottobre 2012|giornale=Science News|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120608030508/http://www.sciencenews.org/view/feature/id/340408/title/The_Hot_and_Cold_of_Priming|dataarchivio=8 giugno 2012|urlmorto=sì}}</ref>, dell'[[effetto aspettativa]]<ref name="Doyen2012">{{Cita pubblicazione|cognome1= Doyen |nome1= S. |cognome2= Klein |nome2= O. |cognome3= Pichon |nome3= C. L. |cognome4= Cleeremans |nome4= A. |anno= 2012 |titolo= Behavioral priming: it's all in the mind, but whose mind? |rivista= PLoS ONE |volume= 7 |numero= 1|p= e29081 | doi = 10.1371/journal.pone.0029081 | pmid=22279526 | pmc=3261136| bibcode = 2012PLoSO...729081D }}</ref> e che la critica sull'argomento non viene affrontata in modo costruttivo <ref>{{Cita web|cognome=Yong|nome=Ed|titolo=A failed replication draws a scathing personal attack from a psychology professor|url=http://blogs.discovermagazine.com/notrocketscience/2012/03/10/failed-replication-bargh-psychology-study-doyen/|editore=Discover Magazine|accesso=12 ottobre 2012|dataarchivio=16 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121016014523/http://blogs.discovermagazine.com/notrocketscience/2012/03/10/failed-replication-bargh-psychology-study-doyen/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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