Jon Anderson: differenze tra le versioni
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{{citazione|Jon Anderson è l'unico tizio che conosco che cerca di salvare questo pianeta mentre vive su un altro|[[Rick Wakeman]]<ref>{{cita web|url=https://www.loudersound.com/features/the-prog-interview-jon-anderson|titolo="I wanted to record Topographic Oceans in this beautiful bluebell wood in Berkshire." Inside the mind of Jon Anderson|autore=Mark Blake|data=26 giugno 2015|accesso=7 agosto 2025|lingua=en}}</ref>}}
{{citazione|Quando cominci a far musica che non è sesso, droga e rock 'n' roll, né roba politicamente corretta, ma qualcosa di più spirituale, allora diventa come una crociata|Jon Anderson<ref>Chris Welch, ''Close to the Edge – The Story of Yes'', 2003</ref>}}▼
{{Artista musicale
|nome = John Roy Anderson
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|immagine = Jon Anderson with ukulele 2.jpg
|didascalia = Jon Anderson in concerto in Brasile nel dicembre 2011.
|strumento = [[Canto|voce]], [[chitarra]], [[Tastiera elettronica|tastiera]], [[percussioni]]
|band |band precedenti = [[The Warriors (gruppo musicale)|The Warriors]], [[Yes]], [[ABWH]]
|
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|raccolte = 1
}}
{{Bio
|Nome = John Roy
|Soprannome = Jon
|Cognome = Anderson
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Attività = cantante▼
|Epoca2 = 2000
|Attività2 = polistrumentista
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , storica voce del gruppo di [[rock progressivo]] [[Yes]]. Anderson appare in tutti gli album in studio della band
}}
Dotato di un particolarissimo timbro di voce, riesce a cantare con un'estensione pari per lo meno a un mezzosoprano pur mantenendo il carattere maschile del cantato, senza mai usare il falsetto. Come paroliere, è famoso inoltre per lo stile astratto e immaginifico dei suoi testi, ricchi di riferimenti letterari, filosofici e storici, che spesso privilegia la musicalità dei versi rispetto alla comprensibilità del loro significato.
== Biografia ==
▲{{citazione|Quando cominci a far musica che non è sesso, droga e rock 'n' roll, né roba politicamente corretta, ma qualcosa di più spirituale, allora diventa come una crociata|Jon Anderson<ref>Chris Welch, ''Close to the Edge – The Story of Yes'', 2003</ref>}}
=== Gli anni sessanta ===
Jon Anderson è nato
All'età di quindici anni abbandonò la scuola e fece una serie di lavori disparati, fra cui bracciante in una fattoria, camionista, e "ragazzo del latte". Appassionato di calcio e tifoso dell'[[Accrington Stanley Football Club (1891)|Accrington Stanley F.C.]], tentò anche di entrare nelle giovanili del club della propria città, ma venne scoraggiato dall'allenatore stesso per via del "fisico gracile".
Il suo legame con la terra natia è sempre stato molto evidente: uno dei tratti più tipici del cantato di Anderson,
Nel frattempo aveva iniziato ad ascoltare [[Elvis Presley]], [[Eddie Cochran]], gli [[Everly Brothers]] e altri artisti che avrebbero influenzato il suo approccio alla musica.
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=== Gli anni settanta ===
[[File:Jon anderson 1977.jpg|thumb|Jon Anderson in un concerto degli Yes nel 1977.]]
Dopo un album
Il 16 dicembre [[1971]] nacque la prima figlia di Anderson, Deborah Leigh, e il 22 settembre del [[1972]] il secondo, Damion James.
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Mentre gli Yes conoscevano un momento di sbandamento, con il secondo abbandono di Rick Wakeman, anche Anderson decise di lasciare, per dedicarsi più attivamente alla propria carriera solista e alla collaborazione con Vangelis. Nel [[1980]], mentre gli Yes pubblicavano il primo album della loro storia senza il cantante storico, ''[[Drama (Yes)|Drama]]'', nasceva anche la terza figlia di Anderson, Jade. Drama insieme a ''[[Fly from Here]]'' fa parte dei soli due album prodotti da Trevor Horn senza Anderson come cantante. In Drama lo stesso Trevor Horn proveniente insieme a [[Geoff Downes]] dai [[Buggles]] sostituisce Anderson alla voce. In Fly from Here invece Trevor Horn si limita alla produzione dell'album lasciando il posto di cantante a Benoit David già cantante di una tribute band degli Yes. In entrambi gli album Geoff Downess è alle tastiere, mentre Squire, White e Howe completano la formazione. Sempre nello stesso anno, in estate, uscì il primo album di [[Jon & Vangelis]]: ''[[Short Stories]]''; e in inverno, a novembre, il secondo album solista di Anderson, ''[[Song of Seven]]'', a cui seguì un tour promozionale con una band appositamente creata, "The New Life Band". Nel [[1981]] uscì il secondo album di Jon & Vangelis, ''[[The Friends of Mr. Cairo]]'', che contiene alcuni dei brani più apprezzati mai composti da questa coppia di talenti, come la hit ''I'll Find My Way Home'' e ''State of Independence''. Nel [[1982]] Anderson pubblica un altro album solista, ''[[Animation]]'', a cui segue un tour trionfale negli Stati Uniti, in cui vengono riproposti brani di Anderson e brani classici degli Yes come ''Close to the Edge''. Sono di questi anni anche altre collaborazioni (per esempio con [[Rick Wakeman]] per l'album ''[[1984 (Rick Wakeman)|1984]]'' e con [[Mike Oldfield]] per ''[[Crises]]'').
Gli Yes si erano nel frattempo sciolti ufficialmente, poco dopo ''Drama''. Nel [[1983]], Jon Anderson incontrò Chris Squire a una festa a [[Los Angeles]], e ascoltò alcuni brani che Squire e White avevano iniziato a incidere
Il 1984 fu dedicato al tour di ''90125''. Fra il 1985 e il 1986, Anderson iniziò a lavorare con gli Yes all'album successivo, nel frattempo collaborando con i [[Tangerine Dream]] nella colonna sonora del film ''[[Legend (film 1985)|Legend]]'' di [[Ridley Scott]], con [[John Paul Jones (musicista)|John Paul Jones]] (ex [[Led Zeppelin]]) nella colonna sonora di ''Scream for Help'', incidendo un proprio album solista di "canzoni per Natale": ''[[Three Ships]]'', e collaborando ancora con Mike Oldfield, questa volta per l'EP Shine.
Nel [[1987]] Anderson fece un incontro che avrebbe avuto un forte impatto sulla sua vita, conoscendo [[Flora Nomi]], nota come "divina madre" presso i seguaci di [[Sri Ramakrishna]]. A questo incontro è associato quello che lo stesso Anderson definisce un risveglio spirituale. Nello stesso periodo, Anderson iniziò ad approfondire la conoscenza della religione e della filosofia dei [[nativi americani]] e di altre forme di [[misticismo]], avvicinandosi anche alla ''[[new Age]]''. L'uscita di un nuovo album degli Yes sullo stile di ''90125'', ''[[Big Generator]]'', lasciò Anderson piuttosto freddo: "
Nel [[1988]] Anderson collaborò con i [[Toto (gruppo musicale)|Toto]] per il loro ''Seventh One'' e pubblicò un nuovo lavoro solista, ''[[In the City of Angels]]'', in cui i suoi nuovi interessi filosofici e mistici prendono voce: ''Sundancing'' tratta dell'energia degli [[Hopi]] e dei [[Navajo]], ''New Civilization'' descrive l'avvento di un più alto livello di consapevolezza per l'umanità, ''Hurry Home'' riprende alcuni dei miti ''new age'' relativi alle [[Pleiadi (astronomia)|Pleiadi]]. Nel frattempo, Anderson decise di abbandonare nuovamente gli Yes, questa volta per riunirsi a Wakeman, Howe e Bruford in un nuovo progetto mirato a un ritorno alle origini dello stile Yes. La nuova band prese il nome ''[[Anderson Bruford Wakeman Howe]]'' (abbreviato anche in ABWH) e l'anno successivo incise un [[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|album omonimo]], che riscosse un discreto successo (il [[videoclip]] del brano ''Brother of Mine'' fu trasmesso con una buona frequenza su [[MTV]]). Nello stesso anno Anderson suonò anche in ''[[Requiem for the Americas]]'' di [[Jonathan Elias]]. Gli ABWH intrapresero sempre nel [[1989]] un tour mondiale, con il titolo ''An Evening of Yes Music Plus'', da cui fu tratto anche un album ''live'' [[An Evening of Yes Music Plus|omonimo]].
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=== Gli anni duemila ===
Nel [[2000]], gli Yes erano nuovamente in tour con una differente ''setlist'', basata sui risultati di una votazione online in cui era stato chiesto agli utenti del sito
[[File:Jon Anderson - Vicenza 29-11-07 1.jpg|thumb|Jon Anderson in concerto a [[Vicenza]], 29 novembre [[2007]].]]
Nel [[2001]] gli Yes realizzarono ''[[Magnification]]'', {{
Nel [[2002]] Anderson iniziò a lavorare a un album intitolato ''The Big If'', che per il momento non è stato ancora completato. Alcuni brani sono stati pubblicati sul sito della [[Apple]], con cui Anderson ha nel frattempo iniziato a collaborare. Nel frattempo, i tour con gli Yes sono continuati per tutto il [[2002]] e il [[2003]], concludendosi poi anticipatamente nel [[2003]] a causa di un incidente capitato
Ripresosi dall'incidente, Jon Anderson ha girato l'Europa nel [[2005]] con il suo ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'', il primo tour in cui si esibisce come "one man band", con il solo ausilio di chitarra e tastiera, riproponendo brani della propria carriera solista, dei propri lavori con Vangelis, ed estratti dei pezzi classici degli Yes.
Dopo il tour Anderson ha pubblicato un [[Tour of the Universe (Jon Anderson)|DVD omonimo]]. Nel [[2007]] ha proseguito la serie di concerti "intimi" in attesa della annunciata ''reunion'' degli [[Yes]] prevista per il [[2008]] in occasione del quarantennale della band inglese. Il tour è stato invece annullato per sopravvenuti problemi di salute di Anderson<ref name="40th Anniversary Tour">
Jon Anderson girerà l'Europa facendo tappa anche in Italia in occasione del suo 'Have guitar will travel' European Summer Tour 2009. Nel 2011 esce l'album intitolato ''[[The Living Tree]]'' inciso e pubblicato insieme a Rick Wakeman. L'album registrato in studio arriva dopo una lunga serie di concerti eseguiti dai due musicisti. Intanto gli Yes pubblicano nello stesso anno l'album ''[[Fly from Here]]'', con il ritorno di [[Geoff Downes]] come tastierista e [[Trevor Horn]] come produttore. Anderson nel frattempo, sostituito alla voce da [[Benoît David]], pubblica il suo nuovo album solista intitolato ''[[Survival & Other Stories]]'', prodotto dallo stesso Anderson e dalla figlia Jade. Annuncia in seguito un nuovo tour.
Nel 2015 Jon Anderson collabora con il violinista francese Jean-Luc Ponty. Il frutto di questa unione è un cd dal vivo intitolato “Better Late Than Never” che contiene alcuni brani musicali inediti e alcuni classici degli Yes rivisitati.
Nel 2016 forma un nuovo supergruppo assieme ad altri due ex componenti degli Yes, il chitarrista
Nel 2019 Jon Anderson pubblica un nuovo cd di materiale inedito cui aveva cominciato a lavorare trent'anni prima. Il titolo, ''1000 hands'', fa riferimento ai numerosi musicisti presenti durante le registrazioni. Fra i tanti hanno partecipato il vecchio compagno negli Yes Steve Howe, Ian Anderson dei Jethro Tull, Steve Morse, Billy Cobham, Chick Corea, Rick Derringer, Pat Travers, Jonathan Cain e il violinista Jean-Luc Ponty. Si tratta di un lavoro di pregevole fattura che egli stesso definisce "una delle cose migliori che abbia mai fatto."
== Jon Anderson e UNICEF ==
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* 1980 – ''[[Song of Seven]]''
* 1982 – ''[[Animation]]''
* 1985 – ''[[
* 1988 – ''[[In the City of Angels]]''
* 1994 – ''[[The Best of South America]]''
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* 1997 – ''[[The Promise Ring]]''
* 1997 – ''[[Earthmotherearth]]''
* 1998 – ''[[The More You Know]]''
* 2005 – ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'' (DVD)
* 2006 - ''[[Searching for the songs]]''
* 2006 - ''[[Watching the flags that fly]]''
* 2006 - ''[[From me to you]]''
* 2010 – ''[[Survival & Other Stories]]''
* 2016 – ''[[Invention of Knowledge]]'' (con [[Roine Stolt]])
* 2019 – ''[[1000 Hands - Chapter one]]''
=== Con Vangelis (''Jon & Vangelis'') ===
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=== Con gli Yes ===
* Vedi la sezione discografia nella voce [[Yes#Discografia|Yes]]. Anderson appare in tutti gli album
=== Con
*1988 - ''[[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|Anderson Bruford Wakeman Howe]]''
*1990 - ''[[Union (Yes)|Union]]'' con il nome di [[Yes]] (11 brani su 15)
*1992 - ''[[An Evening of Yes Music Plus]]''
=== Con
*2018 - ''[[Live at the Apollo (Yes
==
<references />
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Yes}}
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[[Categoria:Cantanti rock progressivo]]
[[Categoria:Musicisti degli Yes]]
[[Categoria:Jon Anderson| ]]
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