Certezza: differenze tra le versioni

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Per [[Immanuel Kant]] la certezza riguarda l'aspetto oggettivo, la "convinzione" quello soggettivo della ''scienza'' intesa come tale da offrire una sufficiente garanzia di verità di ciò che si crede escludendo da essa le domande assolute universali che trovano risposte solo come postulati della [[Critica della ragion pratica|ragion pratica]]. Infatti
{{q|Nella scienza della natura si danno infinite congetture, nei cui riguardi non è possibile alcuna speranza di certezza in quanto i fenomeni della natura costituiscono oggetti che ci vengono dati indipendentemente dai nostri concetti e la cui chiave non si trova dunque in noi e nel nostro pensiero puro, ma fuori di noi; ed è a causa di ciò che sovente non si riesce a trovarla, con la conseguente impossibilità di una spiegazione sicura.<ref>I.Kant, ''Critica della ragion pura'', Dottrina trascendentale del metodo, capitolo II sezione III</ref> }}
La certezza dunque si potrà raggiungere solo nell'ambito dei postulati della ragion pratica alla cui base non vi è un ''"so"'' ma un ''"voglio"'': ''«voglio che esista Dio, voglio che la mia esistenza in questo mondo sia anche un'esistenza nel mondo intelligibile, voglio che la mia durata sia senza fine.» ''
{{citazione|Questa è dunque un'esigenza in un senso assolutamente necessario, e giustifica la sua supposizione non semplicemente come ipotesi lecita, ma come postulato nel rispetto pratico; [...] l'uomo onesto può ben dire: io voglio che vi sia un Dio; che la mia esistenza in questo mondo, anche fuori della connessione naturale, sia ancora un'esistenza in un mondo puro dell'intelletto; e finalmente, anche che la mia durata sia senza fine; io persisto in ciò e non mi lascio togliere questa fede; essendo questo l'unico caso in cui il mio interesse, che io non posso trascurare in niente, determina inevitabilmente il mio giudizio, senza badare alle sofisticherie, per quanto poco io sia capace di rispondervi o di contrapporne delle più speciose.<ref>I. Kant, ''Critica della ragion pratica'', tr. it. di F. Capra, “Introduzione” di S. Landucci, Laterza, Roma-Bari 1997, p.249</ref>}}
 
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Il filosofo, teologo e fisico britannico [[John Polkinghorne]] a proposito della certezza scientifica ritiene che comunque la scienza possa evidenziare delle certezze negative:
{{q|Non ritengo che si possa parlare di risultati scientifici dotati di certezza assoluta. La scienza è un continuo stato di fluire intellettuale. Questa apertura ai cambiamenti ha portato gli scettici ad affermare che gli uomini di scienza sono guidati dal dubbio. Ma solo un delicato bilancio tra fiducia e domanda permette il progredire delle scoperte.[...] Come afferma Einstein: ''La conoscenza teorica profonda deve essere liberamente inventata.'' [...] occorre un salto di immaginazione per una scoperta scientifica profonda. [...] Ogni teoria necessita di un punto di partenza, un nucleo di base, che può essere "tamponato" grazie al contributo dei dati sperimentali. Così anche se la teoria di Newton è stata modificata grazie alle scoperte di Einstein, non possiamo non riconoscere che il nucleo centrale rimane valido perlomeno per quanto riguarda i corpi di grandi dimensioni. Tutte le verità possono essere messe in discussione, ma nel formulare nuove teorie non è possibile tralasciare il bagaglio culturale già presente. In questo modo anche se la scienza non può raggiungere una certezza positiva, certamente, a differenza di quanto ritiene la cultura popolare, può raggiungere una certezza negativa.<ref>[https://www.meetingrimini.org/news/default.asp?id=676&id_n=11557 [[John Polkinghorne]], Fellow della Royal Society e Fellow del Queen’s College di Cambridge]</ref>}}
 
==Note==
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{{Interprogetto|q|wikt=certezza}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{SEP|certainty|Certainty|Baron Reed}}
* {{Cita web|url =https://iep.utm.edu/certainty/|titolo =Certainty|autore =Miloud Belkoniene, Jacques-Henri Vollet| sito =Internet Encyclopedia of Philosophy}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|filosofia}}
 
[[Categoria:Concetti e principi filosoficiepistemologici]]