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[[Crociata contro i Forlivesi]]
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=== Età antica ===
Il territorio di Castel Goffredo è stato abitato sin dall'[[età del bronzo]]. La zona è stata quindi interessata sia dalla [[Civiltà etrusca|colonizzazione etrusca]], come testimoniato dal ritrovamento di alcuni utensili di uso quotidiano quali tazze e brocche per l'acqua, che dalla [[civiltà romana]] a partire dal [[I secolo|I secolo d.C.]], col ritrovamento di alcune [[Altare|are]] votive e di una lapide sepolcrale. Quest'area venne interessata dalla [[centuriazione di Mantova]] e sulla [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]] del centro storico alcuni studiosi suppongono che questo fosse diviso in dodici isolati e caratterizzato da [[Cardine (storia romana)|cardini]] e [[Decumano|decumani]] e che all'intersezione del "[[Cardine (storia romana)|cardo massimo]]" e "[[Decumano|decumano massimo]]" fosse posto il ''[[Foro (urbanistica)|forum]]'', oggi rappresentato da [[Piazza Mazzini (Castel Goffredo)|Piazza Mazzini]].
 
=== Età medievale ===
È dell'8 luglio [[1107]] la prima citazione di ''Castellum Vifredi'' come agglomerato urbano. Tra l'[[800]] e il [[1115]] Castel Goffredo appartenne alla [[contea di Brescia]] fino al [[1190]].
 
'''Crusade against Francesco Ordelaffi'''
In seguito la città si diede lo statuto di libero comune e quando Brescia non fu in grado di offrire la sua difesa, nel [[1337]] preferì porsi sotto la protezione di [[Mantova]] e dei [[Gonzaga]].
 
La '''crociata contro Francesco Ordelaffi''' (1356-1359) fu una campagna militare internazionale per ripristinare il potere temporale della Santa Sede su parte della Romagna . La resistenza fu guidata da [[Francesco II Ordelaffi]], signore di Forlì e Cesena. I crociati riuscirono inizialmente a staccare gli alleati di Ordelaffi. L'intervento di mercenari dalla parte di Ordelaffi cambiò la natura della guerra. L'autorità papale fu infine ripristinata con l'aiuto delle truppe ungheresi .
Dopo alterne dominazioni dei [[Visconti]] ([[1337]]), dei Gonzaga (dal [[1337]] al [[1348]]), di nuovo dei Visconti (dal [[1348]] al [[1404]]), dei [[Malatesta]] (dal [[1404]] al [[1426]]), della [[Repubblica di Venezia]] (dal [[1426]] al [[1431]] e nuovamente dal [[1439]] al [[1441]]) ed infine dei Gonzaga (a partire dal [[1441]]), nel [[1466]] con [[Alessandro Gonzaga]] il borgo divenne un [[feudo imperiale]] autonomo e vide nascere il [[Marchesato di Castel Goffredo]]. Durante il suo mandato venne ampliato il borgo, eretta la [[Mura di Castel Goffredo|seconda cinta muraria]] di difesa ed emanati gli [[Statuti Alessandrini]], che portavano il suo nome e che restarono in vigore fino al [[1796]].
 
=== EtàSfondo moderna ===
Nel 1353, Innocenzo VI, allora regnante ad Avignone , inviò in Italia il cardinale Gil de Albornoz per restaurare l'autorità papale nello Stato Pontificio . Incontrò la massima resistenza da parte di Ordelaffi e Manfredi. Nell'ottobre del 1354, li fece dichiarare eretici "per contumacia ". [ 1 ]
Con il marchese [[Aloisio Gonzaga]] nel [[1511]] ebbe inizio il ramo cadetto dei "[[Gonzaga di Castel Goffredo]]" e Castel Goffredo divenne capitale del piccolo stato. Nel suo palazzo di residenza ([[palazzo Gonzaga-Acerbi]]) egli creò una corte sfarzosa, frequentata da poeti ([[Matteo Bandello]], [[Lucrezia Gonzaga]] e [[Pietro Aretino]]), artisti, diplomatici ([[Cesare Fregoso]]) e ambasciatori ([[Antonio Rincon]]). Nel [[1516]] transitò per Castel Goffredo l'[[imperatore]] [[Massimiliano I d'Asburgo]] mentre inseguiva le truppe francesi, e un altro imperatore, [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], fu ospite di Aloisio Gonzaga il 28 giugno [[1543]] e ottenne le chiavi della [[Cittadella (fortezza)|fortezza]]. Il marchese incaricò forse la scuola di [[Giulio Romano]] di affrescare la sua ''domus'': rimangono nella loggia del [[Palazzo Gonzaga-Acerbi|palazzo]] testimonianze pittoriche importanti di quel periodo. Aloisio Gonzaga morì il 19 luglio [[1549]] e la sua fu una successione travagliata.
Gli succedette inizialmente il primogenito [[Alfonso Gonzaga]], che governò la città dal [[1549]] al [[1592]], anno in cui morì [[Assassinio di Alfonso Gonzaga|assassinato]], per motivi ereditari, alla [[Corte Gambaredolo]] per mano dei sicari del nipote [[Rodolfo Gonzaga (1569-1593)|Rodolfo Gonzaga]], fratello di [[Luigi Gonzaga|san Luigi]]. Rodolfo prese possesso della fortezza e governò Castel Goffredo con terrore. Il popolo castellano non accettò i soprusi e organizzò una congiura che portò all'[[Assassinio di Rodolfo Gonzaga|assassinio del marchese]] il 3 gennaio [[1593]], mentre si recava alle funzioni religiose nella [[chiesa prepositurale di Sant'Erasmo]]. Con la sua morte senza figli maschi si concludeva anche la storia della località come feudo autonomo gonzaghesco e la breve signoria dei "Gonzaga di Castel Goffredo".
 
Il 17 gennaio 1356, papa Innocenzo VI pronunciò una crociata contro Ordelaffi e i suoi alleati, Giovanni Manfredi , signore di Faenza , e suo fratello Guglielmo Manfredi. Li accusò di occupare illegalmente Castrocaro , Meldola e Bertinoro e di governare tirannicamente. La crociata fu guidata da Albornoz, che nel febbraio ordinò che fosse predicata nell'arcidiocesi di Ravenna e nei patriarcati di Grado e Aquileia . [ 2 ]
Dopo una lunga disputa presso la corte imperiale di [[Rodolfo II d'Asburgo|Rodolfo II]] tra il terzo marchese di Castiglione [[Francesco Gonzaga (1577-1616)|Francesco Gonzaga]] e il duca di Mantova [[Vincenzo I Gonzaga]], nella quale intervenne nel [[1602]] come ambasciatore, senza risultato, [[Lorenzo da Brindisi]], la città venne definitivamente aggregata per decreto imperiale nel [[1603]] al [[ducato di Mantova]] e ne seguì le sorti sino al [[1707]] quando l'ultimo dei Gonzaga, il duca [[Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers]], fu destituito dall'imperatore [[Giuseppe I d'Asburgo]] e costretto all'esilio.
 
Gli alleati di Ordelaffi all'inizio della crociata furono la Signoria di Milano sotto Bernabò Visconti e la Repubblica di Venezia . [ 3 ]
La dominazione austriaca determinò l'occupazione della città e la requisizione dei magazzini di rifornimenti e fra il [[1705]] e il [[1706]] soldati austriaci saccheggiarono Castel Goffredo, traendo in ostaggio anche alcuni abitanti.
Nel [[1796]] [[Napoleone Bonaparte]] spinse gli austriaci oltre il [[Mincio]] e nel [[1797]] l'Austria cedette la Lombardia ai francesi. Il 13 maggio di quell'anno Castel Goffredo fu occupata dalle truppe francesi.
 
== Campagna ==
=== Età contemporanea ===
La crociata ottenne i primi successi con truppe fornite dalla Casa d'Angiò . [ 4 ] [ 5 ] Il 1° luglio, Innocenzo VI chiese al re Luigi I d'Ungheria di inviare truppe e di consentire alla chiesa ungherese di inviare truppe di rinforzo. Il 17 luglio, fu raggiunto un accordo. Luigi fu nominato alfiere della Chiesa (4 agosto) e gli fu concesso un decimo di tre anni per coprire le sue spese (11 agosto). Doveva fornire truppe ad Albornoz su richiesta e, in cambio, il papa sanzionò il suo intervento nella guerra civile nell'Impero serbo come una crociata. [ 6 ]
Si susseguirono i governi austriaci nel [[1799]], francesi dal [[1801]] al [[1814]] e di nuovo austriaci sino al [[1866]].
 
I Manfredi cambiarono schieramento prima della fine dell'anno. In risposta, Bernabò Visconti assoldò segretamente la Grande Compagnia di mercenari tedeschi al comando di Corrado di Landau per assistere Ordelaffi. [ 7 ] All'inizio del 1357 giunsero truppe ungheresi. [ 8 ] In aprile, Ordelaffi inviò la moglie, Cia Ubaldini , a difendere Cesena, che aveva precedentemente difeso contro Albornoz nel 1353. [ 9 ] In maggio, anticipando l'arrivo dei tedeschi, Albornoz richiese ulteriori rinforzi ungheresi. [ 8 ] Staccò anche i Da Polenta dalla loro alleanza con Ordelaffi e pose l'assedio a Cesena , che capitolò il 21 giugno e a Bertinoro il 23 giugno. [ 3 ]
Negli anni del [[1848]] Castel Goffredo fu il centro cospirativo antiaustriaco dell'[[Alto Mantovano]] e contò la presenza di numerosi [[patriottismo|patrioti]], capeggiati dal Castellano [[Giovanni Acerbi]], che diventerà in seguito intendente dei [[Spedizione dei Mille|Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]. La congiura venne scoperta e portò come conseguenza la tragica pagina dei [[Martiri di Belfiore]].
 
I tedeschi arrivarono in Romagna il 18 giugno 1357. Dopo il fallimento del loro primo tentativo di entrare in Toscana, si accamparono a Forlì il 6 luglio. Durante la sua predicazione di quel mese, Albornoz estese la crociata ai mercenari, accusandoli di "aiuto agli eretici" ( fautoria heresiae ). [ 7 ] Questa fu la prima volta che una crociata fu dichiarata contro i mercenari. [ 4 ] Albornoz ridusse anche il periodo di servizio richiesto per ricevere l' indulgenza della crociata . A Firenze, il vescovo di Narni dichiarò in un sermone che l'indulgenza era disponibile per chiunque pagasse un dodicesimo dello stipendio di un uomo d'arme per sei mesi. Il 26 luglio, dopo trattative con la repubblica di Firenze , il vescovo annunciò che tutti i fiorentini che avessero confessato i loro peccati entro tre mesi avrebbero ricevuto l'indulgenza. In cambio, la repubblica avrebbe fornito alla crociata un numero stabilito di truppe per un periodo di tempo stabilito. Ciò costò alla repubblica 100.000 fiorini . [ 7 ]
Nel [[1859]], dopo la [[battaglia di Solferino e San Martino]] che coinvolse anche il territorio di Castel Goffredo essendo qui schierato il 3° [[corpo d'armata]] del generale [[François Certain de Canrobert|Canrobert]], la città venne aggregata al [[Regno di Sardegna]] e nel [[1861]] entrò a far parte del [[Regno d'Italia]]. Nel [[1871]] venne fondata la [[Mutuo Soccorso|Società Operaia di Mutuo Soccorso]] che nel [[1900]] contò trecento iscritti.
 
Il contingente fiorentino combatté con i mercenari tedeschi vicino a Forlì il 26-27 luglio. [ 7 ] In agosto, tuttavia, Albornoz neutralizzò i mercenari con tangenti. [ 4 ] Questa politica fu osteggiata da Firenze. [ 7 ] In autunno, l'Ungheria inviò truppe. [ 1 ] Albornoz fu sostituito come comandante dall'abate Androin de la Roche . [ 3 ] In dicembre, Innocenzo ringraziò re Luigi per aver inviato "un corpo considerevole di uomini d'arme". [ 8 ]
Il [[1925]] segnò la svolta economica ed industriale di Castel Goffredo: aprì infatti il primo [[calzificio]], il ''[[Calzificio NO.E.MI.|NO.E.MI.]]'', destinato a scrivere la storia della industrializzazione dell'area.
Il 19 settembre [[1926]] Castel Goffredo fu sconvolta dall'assassinio ad opera dei fascisti del maestro cattolico [[Anselmo Cessi]].
 
Dopo un anno con pochi successi, Albornoz tornò a sostituire Androino nell'autunno del 1358. Nel febbraio del 1359, lanciò l'assedio di Forlì. Prese Castrocaro , Predappio , Fiumana , Oriolo e Rocca d'Elmici . Il 4 luglio, Ordelaffi si arrese a Forlì e la crociata giunse al termine. [ 3 ]
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] Castel Goffredo ha avuto un grande [[sviluppo economico]], divenendo un centro industriale di primaria importanza per l'industria tessile, grazie alla consistente produzione di [[calze]] da donna, [[collant]] e [[Filato|filati]].
 
== Note ==
Ha acquisito il titolo di città nel [[2002]].
<references/>
 
== Bibliografia ==
Housley, Norman (1982). "The Mercenary Companies, the Papacy, and the Crusades, 1356–1378". Traditio. 38: 253–280. doi:10.1017/S0362152900009454.
Housley, Norman (1984). "King Louis the Great of Hungary and the Crusades, 1342–1382". The Slavonic and East European Review. 62 (2): 192–208. JSTOR 4208851.
Housley, Norman (1986). The Avignon Papacy and the Crusades, 1305–1378. Clarendon Press.
Housley, Norman (1992). The Later Crusades, 1274–1580: From Lyons to Alcazar. Oxford University Press.
Lock, Peter (2006). The Routledge Companion to the Crusades. Routledge.
Mascanzoni, Leardo (2016). "The Italian "Crusade" against Francesco Ordelaffi (1356–1359) Lord of Forlì and How It Is Perceveid in the Chronicles". Academia.edu. Paper read at Diversity of Crusading, Ninth Quadriennial Conference of the SSCLE, Odense, 27 June – 1 July 2016.
Mascanzoni, Leardo (2017). La crociata contro Francesco II Ordelaffi (1356–1359) nello specchio della storiografia: Exurgant Insuper Christi Milites. Pàtron Editore.
Mascanzoni, Leardo (2024). "Crusades in Northern Italy in the Fourteenth Century". In Mike Carr; Nikolaos G. Chrissis; Gianluca Raccagni (eds.). Crusading Against Christians in the Middle Ages. Palgrave Macmillan. pp. 115–136.
Pirani, Francesco (2020). "Ubaldini, Cia". Dizionario Biografico degli Italiani (in Italian). Vol. 97: Trivulzio–Valeri. Rome: Istituto dell'Enciclopedia Italiana. ISBN 978-88-12-00032-6.
Poloni, Alma (2013). "Ordelaffi, Francesco di Sinibaldo". Dizionario Biografico degli Italiani (in Italian). Vol. 79: Nursio–Ottolini Visconti. Rome: Istituto dell'Enciclopedia Italiana. ISBN 978-88-12-00032-6.
 
Portale|guerra
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Categoria:Ordelaffi
Events in the history of [[Castel Goffredo]], in [[Italy]].
Categoria:Forlì
 
Categoria:Guerra nel 1356
=== Ancient age ===
Categoria:Guerra nel 1357
[[File:Castel Goffredo Palazzo Gonzaga-Acerbi.jpg|thumb|[[Palazzo Gonzaga-Acerbi]]]]
Categoria:Guerra nel 1358
The territory of Castel Goffredo has been inhabited since the [[Bronze Age]]. The area was therefore affected by both [[Etruscan civilization]], as evidenced by the discovery of some everyday utensils such as cups and jugs for water, which from [[Roman civilization]] starting from [[1st century]], with the discovery of some votive [[altar]] and of a sepulchral tombstone. This area was affected by the [[centuriation]] of Mantua and on the [[Romanization (cultural)|romanization]] of the historical center some scholars suppose that this was divided into twelve blocks and characterized by [[cardo]] and [[Decumanus Maximus]] and that at the intersection of "cardo maximum" and "decumanus maximus" were placed the [[Forum (Roman)|forum]], today represented by Mazzini Square.
Categoria:Guerra nel 1359
 
Categoria:Guerre che coinvolgono l'Ungheria
=== Medieval age ===
The first mention of ''Castellum Vifredi'' as an urban agglomeration is from 8 July 1107. Between 800 and 1115 Castel Goffredo belonged to [[county of Brescia]] up to 1190.
 
Later the city gave the status of free commune and when Brescia was not able to offer its defense, in 1337 preferred to place itself under the protection of [[Mantua]] and [[Gonzaga]].
 
After alternate dominations of the [[Visconti]] (1337), of the Gonzagas (from 1337 to 1348), again of the Visconti (from 1348 to 1404), of [[Malatesta]] (from 1404 to 1426), of the [[Republic of Venice]] (from 1426 to 1431 and again from 1439 to 1441) and finally of the Gonzagas (from 1441), in 1466 with [[Alessandro Gonzaga]] the village became an imperial fief autonomous and he saw the birth of [[Marquess of Castel Goffredo]]. During his term the village was enlarged, the second city walls was erected and the "Alessandrini Statutes" were issued, which bears his name and remained in force until 1796.
 
=== Modern age ===
[[File:Ritratto di Aloisio Gonzaga 1494-1549.jpg|thumb|The marquis [[Aloisio Gonzaga]]]]
With the marquis [[Aloisio Gonzaga]] in 1511 began the cadet branch of "Gonzaga of Castel Goffredo" and Castel Goffredo became capital of the small state. In his palace of residence ([[Palazzo Gonzaga-Acerbi|Gonzaga-Acerbi Palace]]) he created a magnificent court, frequented by poets ([[Matteo Bandello]], [[Lucrezia Gonzaga]] and [[Pietro Aretino]]), artists, diplomats ([[Cesare Fregoso]]) and ambassadors ([[Antonio Rincon]]). In 1516 passed through Castel Goffredo the [[emperor]] [[Maximilian I of Habsburg]] while he pursued the French troops, and another emperor, [[Charles V, Holy Roman Emperor|Charles V]], he was a guest of Aloisio Gonzaga on June 28 1543 and obtained the keys to the [[citadel]]. The marquis perhaps commissioned the school of [[Giulio Romano]] to fresco his ''domus'': remain in the loggia of the [[Palazzo Gonzaga-Acerbi|palace]] important pictorial evidence of that period. Aloisio Gonzaga died on July 19 1549 and his was a troubled succession.
He was first succeeded by the eldest son [[Alfonso Gonzaga]], who ruled the city from 1549 to 1592, when he died assassinated, for hereditary reasons, to Corte Gambaredolo by the hand of the nephew's assassins Rodolfo Gonzaga, brother of [[Aloysius Gonzaga]]. Rodolfo took possession of the fortress and ruled Castel Goffredo in terror. The castellan people did not accept the abuses and organized a conspiracy that led to the assassination of the marquis on January 3 1593, while going to the religious services in the St. Erasmus church]]. With his death, without male sons, the history of the locality as an autonomous Gonzaga fief and the short lordship of the "Gonzaga di Castel Goffredo" also ended.
 
After a long dispute at the imperial court of [[Rudolf II, Holy Roman Emperor]] between the third marquis of Castiglione Francesco Gonzaga (1577-1616) and the duke of Mantua [[Vincenzo I Gonzaga]], in which he intervened in [[1602]] as ambassador, without result, [[Lorenzo da Brindisi]], the city was definitively aggregated by imperial decree in [[1603]] to [[Duchy of Mantua]] and it followed its destiny until 1707 when the last of the Gonzagas, the duke [[Ferdinando Carlo Gonzaga, Duke of Mantua and Montferrat|Ferdinando Carlo Gonzaga]], was deposed by the emperor [[Joseph I, Holy Roman Emperor|Joseph I of Habsburg]] and forced into exile.
 
The Austrian domination determined the occupation of the city and the requisition of the warehouses of supplies and between the [[1705]] and [[1706]] Austrian soldiers sacked Castel Goffredo, taking hostage also some inhabitants.
In [[1796]] [[Napoleon Bonaparte]] pushed the Austrians beyond [[Mincio]] and in [[1797]] Austria ceded Lombardy to the French. On May 13 of that year, Castel Goffredo was occupied by French troops.
 
=== Contemporary age ===
The Austrian governments followed in 1799, French from 1801 to 1814 and again Austrians until 1866.
 
In the years of 1848 Castel Goffredo was the anti-Austrian conspiratorial center of the Upper Mantovano and counted the presence of numerous [[patriotism|patriots]], led by the Castellano [[Giovanni Acerbi]], who later became the intendant of [[Expedition of the Thousand]] of [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]]. The conspiracy was discovered and resulted in the tragic page of [[Belfiore martyrs]].
 
In [[1859]], after the [[Battle of Solferino and San Martino]] which also involved the territory of Castel Goffredo being here deployed the 3rd [[corps]] of the general [[François Certain de Canrobert]], the city was aggregated to [[Kingdom of Sardinia]] and in 1861 became part of [[Kingdom of Italy]]. In 1871 was founded "Società di Mutuo Soccorso" which in 1900 counted three hundred members.
 
1925 marked the economic and industrial turnaround of Castel Goffredo: in fact, he opened the first [[sock factory]], the ''NO.E.MI.'', destined to write the history of the industrialization of the area.
On 19 September 1926 Castel Goffredo was devastated by the assassination by the fascists of the catholic master [[Anselmo Cessi]].
 
After the [[second world war]] Castel Goffredo had a great [[economic development]], becoming an industrial center of primary importance for the textile industry, thanks to the consistent production of [[socks]] for women, [[pantyhose]] and [[Yarn|yarns]].
 
He acquired the title of [[city]] in 2002.
 
Category:Histories of cities in Italy