Molfetta: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Precisazione Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
(433 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nd|il taekwondoka italiano|Carlo Molfetta}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Molfetta
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Flag of Molfetta.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
Riga 13 ⟶ 12:
|Divisione amm grado 2 = Bari
|Amministratore locale = Tommaso Minervini
|Partito = [
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2017#Adelfia|25-
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2022#Adelfia|5-7-2022]]
|Data istituzione =
|Altitudine = 15
|Sottodivisioni = Gavetone, Località Via Terlizzi, Madonna della Rosa-Carrare, Piscina Rossa
|Divisioni confinanti = [[Bisceglie]] (BT), [[Giovinazzo]], [[Terlizzi]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1202
|Nome abitanti = molfettesi
|Patrono = [[Corrado di Baviera
|Festivo = 9 febbraio
|Motto = {{Maiuscoletto|Senatus Populusque Melphictiensis}}
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Molfetta (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Molfetta all'interno della città metropolitana di Bari
}}
'''Molfetta''' (
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:
Molfetta, che si affaccia sul [[Mar Adriatico]], si trova, a 25 chilometri (distanza ''ferroviaria'' tra le stazioni centrali) a nord ovest di [[Bari]], stretta tra [[Bisceglie]] a nord-ovest e [[Giovinazzo]] a sud-est, in posizione praticamente baricentrica rispetto all'andamento della costa adriatica della [[Puglia]].
Sorta anticamente sull'isoletta di ''Sant'Andrea'', l'area urbanizzata ha un fronte mare di circa 3,5 chilometri a levante e altrettanti a ponente rispetto al nucleo antico e al [[Porto di Molfetta|porto]].
Il territorio si estende verso l'entroterra [[murgia]]no e confina anche con il comune di [[Terlizzi]], a sud. Dal punto di vista geomorfologico, esso è costituito dalle bancate calcaree del [[Cretaceo inferiore]], piuttosto profondamente carsificate come dimostrato dal sito naturalistico-archeologico del [[Pulo di Molfetta|Pulo]] e dalle profonde voragini carsiche in cui ci si imbatte molto spesso durante gli scavi per la realizzazione dei piani di fondazione dei nuovi edifici, concentrate in particolare lungo i margini delle ''[[Lama (corso d'acqua)|lame]]'' che lo solcano in direzione mediamente perpendicolare alla costa. Le lame stesse costituiscono di per sé una delle forme macroscopiche di ''[[carsismo]] epigeo'' e rappresentano un forte indizio di presenza di forme carsificate ipogee.<ref>{{Cita pubblicazione|data=15 giugno 2002|titolo=Holocene coastal dune development and environmental changes in Apulia (southern Italy)|rivista=Sedimentary Geology|volume=150|numero=1-2|pp=
Tuttavia il territorio, pur non molto esteso, ha avuto una vocazione prevalentemente agricola, almeno fino al termine del [[XX secolo]], prima cioè che vi trovasse insediamento una vasta zona industriale (ASI), ancora in fase di ampliamento.
Riga 50 ⟶ 45:
Il diretto contatto col mare e la mancanza di alture rilevanti sono alla base del clima particolarmente mite e scarso di precipitazioni della città di Molfetta. Tuttavia gli sbalzi di temperatura sono repentini e notevoli, a causa dell'afflusso dei venti freddi balcanici e per gli improvvisi acquazzoni, solitamente di breve durata, che periodicamente colpiscono la cittadina, dando un qualche respiro all'economia rurale, storicamente assetata di acqua. Tipica la terminologia che indica, nell'idioma locale, l'effetto che questi acquazzoni, così come le piogge di notevole durata (più giorni), rare per il vero, producono sul terreno agrario, cioè la cosiddetta ''mena'', che descrive l'effetto ''strisciante'' del ruscellamento (erosione del suolo) e che non ha, nella lingua italiana, un corrispettivo altrettanto pregnante.
A causa della barriera orografica dei monti del Gargano in lontananza a nord ovest, e sempre per via della mancanza di alture nelle immediate vicinanze, Molfetta si presenta spesso riparata, nonostante la posizione costiera, anche dalle ventilazioni marittime rispetto alle restanti coste adriatiche pugliesi; ne segue di conseguenza un ulteriore aumento del tasso di umidità, dell’afa d’estate. Questa è la principale caratteristica che da sempre contraddistingue il clima locale.
Il primato di ''vento regnante'' tuttavia è conteso dal [[maestrale]] e dal [[grecale]] (con una prevalenza per il primo), che sono gli altri venti che spirano dai quadranti settentrionali. Periodicamente poi, specie in autunno, Molfetta è battuta da raffiche (che possono risultare forti, anche se di breve durata) di venti di [[scirocco]] (da sud-est), d'[[ostro (vento)|ostro]] (da sud) e di [[libeccio]], localmente detto ''[[favonio]]'' (da sud-ovest).
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona C, 1202 [[Grado giorno|GG]]<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/072/029/|titolo=Comune di Molfetta|sito=Comuni-Italiani.it|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
{{ClimaAnnuale
| nome = Dati meteo
Riga 60 ⟶ 56:
| umido = 77, 74, 72, 68, 68, 65, 64, 65, 68, 72, 76, 78
| vento = NNW, NNW, E, E, E, E, E, E, E, NNE, S, WNW
| intensità =
|fonte=<ref>https://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Molfetta?refresh_cens</ref>}}
Riga 66 ⟶ 62:
== Origini del nome ==
L'origine del toponimo è, ancora oggi, incerta. Si sa che fino al [[XII secolo]] era conosciuta con il nome ''Melfi'', poi divenuto ''Melphicta''<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/molfetta/|titolo=Molfetta nell'Enciclopedia Treccani
Un'altra teoria afferma invece che il nome Molfetta derivi da alcuni esuli originari di [[Sebenico]] e [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] che, data la dolcezza del clima e la piacevolezza del territorio, dettero al borgo il nome ''Melphacta'' (fatta di miele).
== Storia ==
=== Origini della città ===
Il territorio molfettese risulta abitato sin dalla [[Preistoria]]. A questa fase risalgono, infatti, gli insediamenti più antichi, necropoli e tracce di capanne, rinvenuti nell'area circostante alla città (fondo Azzollini e viciniori) e presso il sito archeologico-naturalistico del
Si ritiene che Molfetta sia stata fondata dai [[Antica Grecia|Greci]] attorno al [[IV secolo a.C.]] Successivamente il villaggio passò sotto il dominio dei [[Impero romano|Romani]], che le diedero il nome ''Respa''<ref name=":5">{{Cita web|url=http://web.tiscali.it/pasca/storia.htm|titolo=Storia di Molfetta|accesso=21 maggio 2019}}</ref>. La prima indicazione dell'esistenza di un villaggio tra ''Turenum'' ([[Trani]]) e ''Natiolum'' ([[Giovinazzo]]) è piuttosto tarda e si ritrova nell{{'}}''[[Itinerario antonino|Itinerarium Provinciarum Antonini Augusti]]'', il registro delle stazione e delle distanze tra le località poste lungo le diverse strade dell'[[Impero romano|impero]]<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Michele Romano|titolo=Saggio sulla storia di Molfetta dall'epoca dell'antica Respa sino al 1840}}</ref>. Fin dalla sua fondazione nel [[III secolo a.C.|III secolo a.C]]. fino alla caduta dell'Impero romano d'occidente, il villaggio di Molfetta faceva parte del territorio della vicina [[Ruvo di Puglia]], all'epoca florida [[Polis|polis greca]] e poi [[Municipio (storia romana)|''municipium'' romano]], in epoca greca era conosciuta come Ρυψ (''Rhyps'', pron: Rüps), poi ''Rubi'', in età romana. Respa era strategicamente importante per Ruvo, poiché rappresentava il suo principale porto commerciale e la prima via di comunicazione diretta con la Grecia.<ref>{{Cita libro|autore=Francesco di Palo|titolo=Museo Archeologico Jatta|anno=1993|città=Ruvo di Puglia|p=8}}</ref>
=== Medioevo ===
In seguito alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'
Con il consolidamento del dominio normanno, città come Molfetta, [[Bari]], [[Brindisi]] e [[Otranto]] divennero importanti punti di partenza durante il periodo delle [[Crociata|crociate]]. A questo periodo risale la costruzione dell{{'}}''Ospedale dei crociati'', struttura adibita a ospizio per coloro che erano diretti in [[Terra santa|Terrasanta]], edificato nei pressi della [[Basilica della Madonna dei Martiri]].<ref>{{Cita web|url=http://www.madonnadeimartiri.it/ospedale.asp|titolo=Madonna Dei Martiri - Basilica Pontificia Minore
Tra la fine del [[1133]] e la primavera del [[1134]], Molfetta fu concessa da re [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]] a Roberto I di Basunvilla, suo cognato. Alla morte di quest'ultimo, avvenuta prima del [[1142]], Roberto II di Basunvilla, figlio di Roberto I e di Giuditta, sorella di Ruggero II, divenne il nuovo signore di Molfetta.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-basunvilla_(Dizionario-Biografico)/|titolo=BASUNVILLA, Roberto in "Dizionario Biografico"
=== XIV e XV secolo ===
[[File:Ladislao d'Angiò re di Napoli.jpg|miniatura|Ladislao I.]]
Nel periodo [[1348]]-[[1352]] la città appartenne a Giovanni Pipino, nobile [[
—
ViaggiADR
Il [[24 aprile]] del [[1399]], re [[Ladislao I di Napoli|Ladislao]] concesse alla città l'istituzione di una fiera franca da tenersi dall'8 al 15 settembre di ogni anno<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/rubriche/viva-la-storia-di-molfetta-1/la-fiera-di-molfetta-e-la-sua-antichissima-storia/|titolo=La fiera di Molfetta e la sua antichissima storia|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=23 aprile 2018}}</ref>.
Il [[17 gennaio]] [[1406]] Raimondo del Balzo Orsini morì<ref name=":4" />. Un anno dopo, il [[23 aprile]] del [[1407]], re Ladislao si unì in matrimonio con [[Maria d'Enghien]], vedova del predetto Raimondo, e incamerò tutti i beni del principato di Taranto.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ladislao-d-angio-durazzo-re-di-sicilia_(Dizionario-Biografico)/|titolo=LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia in "Dizionario Biografico"
Per diploma del [[4 maggio]] [[1416]], nel quale fu riassunto il privilegio concesso dall'imperatrice Costanza e da suo figlio Federico II, la regina [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II]] confermò Molfetta [[città demaniale]].<ref>{{Cita web|url=http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa00/farinola/cennistorici/cenni.html|titolo=
Nel 1484 Giambattista Cybo, vescovo di Molfetta, divenne [[papa]] col nome di [[Papa Innocenzo VIII|Innocenzo VIII]].<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/innocenzo-viii_(Enciclopedia-dei-Papi)/|titolo=INNOCENZO VIII in "Enciclopedia dei Papi"
=== XVI e XVII secolo ===
Molfetta ebbe commerci con altri mercati del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], tra cui [[Venezia]], [[Alessandria d'Egitto]], [[Costantinopoli]], [[Amalfi]] e [[Ragusa (Croazia)]]<ref name=":3" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marco Ignazio de|cognome=Santis|titolo=I beni dei Templari a Molfetta dal XII al XIV secolo|lingua=en|accesso=20 aprile 2018|url=https://www.academia.edu/33631569/I_beni_dei_Templari_a_Molfetta_dal_XII_al_XIV_secolo}}</ref>. Nel [[XII secolo]], durante le [[Crociata|Crociate]], il passaggio dei pellegrini diretti verso la [[Terra santa]] avevano dato alla città una certa rinomanza. Uno di questi pellegrini, [[Corrado di Baviera]], divenne poi il [[santo patrono]] della città.<ref>{{Cita web|url=http://www.molfetta.net/storia/san_corrado.php|titolo=molfetta.net :: San Corrado|autore=artemedia - www.artemedia.it|accesso=20 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180421030957/http://www.molfetta.net/storia/san_corrado.php|urlmorto=sì}}</ref>
Con il passaggio del potere della città dai Durazzo agli [[Aragonesi]], la situazione precipitò, in conseguenza dei difficili rapporti e dei contrasti tra francesi, spagnoli e italiani. Questa situazione portò a guerre e devastazioni in tutto il [[sud Italia]], tra cui il "[[sacco di Molfetta]]" da parte dei francesi tra il 18 e il 19 luglio [[1529]].<ref>{{Cita web|url=http://www.molfetta.net/storia/ilsacco.php|titolo=molfetta.net :: Il sacco di Molfetta|autore=artemedia - www.artemedia.it|
[[File:"Molfetta" (22263612712).jpg|
Alla morte di Ferrante I, il [[principato di Molfetta]] (come pure la [[
Ferrante II nel [[1587]] sposò [[Vittoria Doria]], figlia di [[Gianandrea Doria|Gian Andrea (di Giannettino) Doria]] e [[Zanobia Del Carretto Doria|Zenobia di Marc'Antonio Dei Carretto]] (o del Caretto)<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ferrante-ii-gonzaga-conte-poi-duca-di-guastalla/|titolo=Ferrante II Gonzaga conte poi duca di Guastalla nell'Enciclopedia Treccani
Il 28 giugno [[1635]] comparve nella [[Gran Corte della Vicaria]] il principe [[Ferrante III Gonzaga|Ferrante III]], ove presentò istanza di voler ritenere la città di Molfetta, in virtù del credito riveniente da due doti matrimoniali: quella di sua madre, Isabella Orsini, e quella di Vittoria Doria, sua avola, del valore di 100.000 ducati ciascuna, per un totale di 200.000 ducati. Somma che apparteneva interamente a Ferrante III, per la sua quota e come cessionario dei suoi zii Carlo, Vincenzo, Andrea, Giovanni e Francesco, figli di Vittoria Doria''.'' Per decreto del successivo 13 luglio dello stesso anno, il Tribunale della Gran Corte concesse a Ferrante III la facoltà di ritenere la città di Molfetta dopo l'esecuzione di una perizia estimativa della stessa. In esecuzione di questo decreto si procedette all'apprezzo della città di Molfetta, operazione eseguita a cura del ''[[Tavolario]]'', signor Felice di Riso, il quale, con sua relazione dell'8 agosto 1635, stimò il valore della città pari a 102.971 ducati. Valore definitivo certificato e convalidato per altro decreto del 23 agosto 1635.
Il 2 aprile del [[1640]] per atto rogato dal notaio Giovanni Francesco Poggio di [[Genova]], il nobile Giacinto Biaggio, procuratore di [[Ferrante III Gonzaga]], vendette a Gian Stefano Doria, il quale nello stesso atto nominò suo nipote Luca [[Spinola]]<ref>{{Cita web|url=http://www.artemaestra.it/alessandro/f001/storia.php|titolo=Gaspar Hovich - breve storia di Molfetta|autore=Florinda Sasso
Sette anni dopo l'acquisto della città, il 20 aprile dell'anno [[1647]], i coniugi Luca
=== Dal XVIII secolo al primo conflitto mondiale ===
Nel [[XVIII secolo|'700]] la città vive un periodo di fioritura, soprattutto nelle arti. In questo periodo opera il [[Corrado Giaquinto]], pittore di fama mondiale<ref>{{Cita web|url=http://www.museodiocesanomolfetta.it/02_Pittura_2.html|titolo=Museo Diocesano Molfetta
Con il [[trattato di Utrecht]] del [[1714]], che pose fine alla [[Guerra di successione spagnola|guerra]] tra [[Filippo V di Spagna|Filippo V]] e gli Stati d'Europa, il [[Regno di Napoli]] cessò di essere dominio spagnolo e divenne dominio austriaco.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/utrecht/#trattatidiu-1|titolo=Utrecht nell'Enciclopedia Treccani
In [[età napoleonica]], precisamente il [[5 febbraio]] [[1799]], la città fu teatro di sanguinosi tumulti, in parte causati dal comune sentimento anti-francese (il Regno di Napoli era stato conquistato da Napoleone), in parte dovuti a motivazioni socio-economiche.<ref
Nel [[1815]], con il [[Congresso di Vienna]], [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] riconquistò il potere e divenne sovrano del [[Regno delle Due Sicilie]], restaurando il dominio dei [[Borbone
Dopo un avvicendamento di potere tra francesi e austriaci, la località seguì le vicissitudini dell'Italia unita<ref name=":3" />. Nell'ottobre del [[1860]] infatti si tenne nella Piazza Municipio di Molfetta, il plebiscito per l'annessione del [[Regno delle due Sicilie]] al governo di [[Vittorio Emanuele II]], il cui esito decretò l'annessione del regno all'Italia unificata.<ref>{{Cita news|url=http://www.quindici-molfetta.it/btra-reazione-e-rivoluzione-i-parteb_16802.aspx|titolo=''Tra reazione e rivoluzione - I parte''|accesso=20 aprile 2018}}</ref>
Nel [[1910]] Molfetta fu colpita da un'epidemia di [[colera]], che decimò la popolazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_uomini_illustri_exe.asp?id_news=34&lan=ita|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05
Negli [[Anni 1930|anni 30]] del [[XX secolo|
Anche durante la [[seconda guerra mondiale]] Molfetta pagò il suo tributo di vite umane. Il 6 novembre [[1943]] un aereo tedesco, scambiata la scuola elementare "Cesare Battisti" per una caserma, sganciò una bomba che fece crollare l'angolo di una palazzina, causando delle vittime.<ref name=":0" />
=== Dal secondo dopoguerra ad oggi ===
Dopo la seconda guerra mondiale la fisionomia della città venne profondamente modificata, con la costruzione di nuovi quartieri. In seguito al crollo di una palazzina, nel 1964, iniziò un lento abbandono del centro storico<ref
La città è una delle tappe del viaggio di [[Carlo, principe del Galles]], e della [[Diana Spencer|principessa Diana]], nel loro viaggio in Italia. Il 2 maggio [[1985]] la coppia visita l'Istituto Apicella, adibito all'educazione dei bambini [[Sordomutismo|sordomuti]].<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/lady-diana-e-carlo-a-molfetta-il-filmato-della-visita-storica/|titolo=Lady Diana e Carlo in visita a Molfetta: il filmato che diventa virale|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=6 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/03/in-piedi-all-alba-per-amore-di.html|titolo=In piedi all'alba per amore di Diana così tenera e sexy |pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=6 aprile 2018}}</ref>
Nel [[2005]] uno studente molfettese scopre, nei pressi della dolina carsica del Pulo, delle orme appartenenti a diverse specie di dinosauri. In particolare vengono ritrovate impronte di [[Ornithopoda|Ornitopodi]], [[Sauropoda|Sauropodi]] e [[Theropoda|Teropodi]].<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/rubriche/viva-la-storia-di-molfetta-1/la-storia-delle-orme-di-dinosauro/|titolo=La storia delle orme di dinosauro|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=6 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/orme-dei-dinosauri-al-vaglio-la-riqualificazione-del-parco/|titolo=Orme dei dinosauri, al vaglio la riqualificazione del parco|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=6 aprile 2018}}</ref>
Il 7 ottobre [[2013]] viene indagato, insieme ad altri 60 tra funzionari comunali, ex amministratori e politici, l'ex sindaco [[Antonio Azzollini]] in una maxi truffa da 150 milioni di euro legata alla costruzione del nuovo porto commerciale, appaltata nel 2007 e mai terminata.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/13_ottobre_07/truffa-sequestrato-porto-molfetta-2-arresti-f563812a-2f19-11e3-bfe9-e2443a6320c1.shtml|titolo=Truffa, sequestrato porto di Molfetta: 2 arresti|sito=Corriere della Sera|data=7 ottobre 2013|lingua=it|accesso=13 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/10/07/news/porto_molfetta-68060612/|titolo=Truffa da 150 milioni per il porto fantasma: sequestrata l'area, due arresti e 60 indagati. Coinvolto anche il senatore Pdl Azzollini - Bari - Repubblica.it|sito=Bari - La Repubblica|data=7 ottobre 2013|accesso=13 maggio 2019}}</ref>
Il 20 aprile [[2018]], in occasione del 25º anniversario della morte
===
[[File:Molfetta-Stemma.
Lo stemma e il gonfalone della città di Molfetta sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 26 marzo 1935<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2218|titolo=Molfetta|accesso=6 giugno 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref> trascritto nei registri della Consulta Araldica della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 28 marzo 1935 e successivamente iscritto al numero 1682 della Tabella per l'Iscrizione nel Libro Araldico degli Enti Morali, fascicolo 11702 busta 159.<ref>{{Cita web|autore=Città di Molfetta|url=https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/territorio/stemma|titolo=Stemma|accesso=6 giugno 2025}}</ref>
; Stemma
{{Citazione|Di rosso, alla banda d'argento, caricata delle sigle "S.P.Q.M." [Capo del Littorio.] Ornamenti esteriori da Città.|DCG del 26.03.1935<ref name="DCG">{{cita testo|url= https://www.comune.molfetta.ba.it/documenti/territorio/decreto_presidente_consiglio_dei_minisri_26_marzo_1934.pdf |titolo= Decreto presidente consiglio dei ministri del 26 marzo 1934}}</ref>}}
Lo stemma è costituito da una banda di colore bianco o argento in cui sono incise le lettere S. P. Q. M., il cui significato è ''Senatus Populusque Melphictiensis'', il tutto in campo rosso e circondato da due ramoscelli (la [[Olea europaea|quercia]] a destra e l'[[Laurus nobilis|alloro]] a sinistra). Lo scudo è sormontato dalla [[corona muraria]] di città formata da una cinta muraria e da otto [[torre|torri]], di cui cinque visibili.
La sigla SPQM si conforma all'omologo "[[SPQR]]" proprio dell'emblema della città di [[Roma]] e fu aggiunto allo stemma nel [[1911]] (?) su ordinanza dell'amministrazione comunale capeggiata dal sindaco [[Felice Fiore]].<ref>{{Cita web|url=http://www.molfetta.net/araldica/stemma_molfetta.php|titolo= Uno stemma per Molfetta |curatore= Dario R. Uva |accesso=16 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160718233628/http://www.molfetta.net/araldica/stemma_molfetta.php|urlmorto=sì}}</ref>
;Gonfalone
{{Citazione|Drappo di colore rosso, riccamente ornato di ricami in oro, caricato dello stemma comunale sopra descritto con l'iscrizione centrata in oro "{{maiuscoletto|comune di molfetta}}". L'asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso con bullette dorate poste a spirale; nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome, nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.|DCG del 26.03.1935<ref name="DCG"/>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Cattedrale di Molfetta.jpg|thumb|upright=1.
Fra le bellezze naturalistiche da ammirare nella cittadina pugliese, è sicuramente il ''[[Pulo di Molfetta|Pulo]]'', sprofondamento carsico a pianta sub-circolare, con diametro variabile tra un minimo di 170 a un massimo di circa 180 metri, un perimetro che supera i 500 metri e una profondità intorno ai 30 metri nel punto di maggior dislivello. Sul bordo superiore sono stati ritrovati i resti di un villaggio neolitico: da questa località provengono reperti, soprattutto vasi e strumenti rudimentali neolitici (denominati "tipo Molfetta" e presenti in tutto il [[Mar Mediterraneo]]) e anche resti umani risalenti a [[età della pietra]] precedenti, e anche alla (successiva) [[età del bronzo]].
[[File:Molfetta San Corraddo Towers.jpg|miniatura|verticale|Le due torri del duomo viste da Largo Chiesa Vecchia.]]
Il nucleo antico detto "Isola di Sant'Andrea" forma il primo nucleo urbano attorno al [[III secolo]] ed è caratterizzato da una singolare pianta a spina di pesce: qui sorge il duomo di San Corrado, la più grande chiesa a (tre) cupole in asse del [[romanico pugliese]] coronate da due torri (una campanaria, l'altra d'avvistamento) edificato tra [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]]. Sempre nel centro antico è situata la [[Barocco|barocca]] chiesa di San Pietro, eretta su una precedente chiesa romanica. Da notare le mura verso terra rimaste nel loro tracciato. Subito fuori dalle mura sorge la grandiosa cattedrale intitolata all'Assunta, ex convento dei [[gesuiti]], dove sono poste le ossa del patrono della città [[San Corrado di Baviera]], con busto in argento e oro di scuola napoletana. Di particolare attenzione è un grande quadro del celeberrimo [[Corrado Giaquinto]], pittore molfettese del [[XVIII secolo|Settecento]], a cui è intitolata la [[Pinacoteca metropolitana di Bari]].
Nei pressi della cattedrale sorge la chiesa del Purgatorio, e, sempre lungo lo stesso asse viario del cosiddetto "borgo" (oggi Via Dante), ma più spostate verso la antica Porta principale del centro storico (quella che si apriva su Via Piazza) sono quelle dedicate alla [[#Chiese minori|Santissima Trinità, detta Sant'Anna]] e al protomartire [[Santo Stefano]], luoghi di profonda religiosità in particolari periodi dell'anno. Poco più distante da queste, in direzione di uscita, verso Bisceglie, dalla Molfetta storica, sorge la chiesa di [[San Domenico]], con annesso convento, oggi riadattato a contenitore culturale (biblioteca, museo e sala conferenze) col nome, ripreso dai documenti d'archivio, di "Fabbrica di San Domenico".
A circa 2 km dalla città, in direzione di [[Bisceglie]] si trova la [[basilica della Madonna dei Martiri]]. L'impianto attuale della chiesa insiste parzialmente sulla vecchia chiesa dell'[[XI secolo]], di cui resta solo una cupola e la struttura sottostante, dove oggi sorge l'altare. Su un fianco della chiesa è addossato l'Ospedaletto dei [[Crociato|Crociati]], sempre dell'XI secolo, unico superstite dei due presenti nel complesso della Madonna dei Martiri dopo le ristrutturazioni ottocentesche.
Riga 176 ⟶ 167:
A pochi km dal Pulo si trova un importante geosito dove, nel 2005, Cesare Davide Andriani, allora studente di geologia all'Università di Bari, scoprì le prime orme di dinosauri. L'area è stata oggetto di studio da parte dei ricercatori della stessa Università e sarà destinata alle visite in futuro.
I luoghi di maggiore attrazione in occasione delle festività religiose sono il ''duomo vecchio'', il centro storico, la ''cattedrale'', la ''basilica della Madonna dei Martiri'', le chiese di ''San Pietro'', del ''Purgatorio'' e di ''Santo Stefano'', mentre mete di rilassanti e tonificanti passeggiate sono lo storico porto e infine il [[Pulo di Molfetta]], dolina carsica al cui interno e nei cui pressi sono stati trovati, sin dai primi scavi condotti dal [[1900]] in poi, reperti archeologici che testimoniano di una presenza antropica risalente al [[neolitico]].<br />Tali reperti sono raccolti nel [[Museo civico archeologico del Pulo|Museo archeologico del Pulo]], nella nuova sede dell'ex lazzaretto
=== Architetture religiose ===
====
{{Vedi anche|
{{...|chiese}}
==== Palazzo del Seminario ====
{{Vedi anche|Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI"}}
Lo scoppio del [[primo conflitto mondiale]] obbligò nel [[1915]] lo spostamento della sede del ''Seminario Regionale'', fondato nel [[1908]] da [[Papa Pio X]], da [[Lecce]] a Molfetta. Dopo un ulteriore e breve spostamento di sede a [[Terlizzi]], il Seminario Regionale fece ritorno a Molfetta nel [[1918]] nei locali del Seminario Vescovile, dove rimase fino al [[1925]]. Tuttavia esigenze di spazi più ampi costrinsero a pensare a un edificio totalmente nuovo, per la cui progettazione ci si rivolse all'architetto [[Giuseppe Momo]], da anni impegnato in quello specifico genere di costruzioni. I lavori, iniziati nel [[1925]], si protrassero per un anno e mezzo; l'inaugurazione del nuovo Seminario Regionale, intitolato a [[Pio XI]] avvenne il 4 novembre [[1926]].
Dotato di una facciata sobria e dignitosa, il Palazzo del Seminario Regionale presenta un interno molto spazioso, da cui si diparte un massiccio scalone centrale, lateralmente al quale si accede a un porticato che introduce in un chiostro delimitato da colonne di [[stile romanico]]. Al centro di una delle quattro sezioni di questo è collocata una fontana in ferro fuso costituita da due vasche sovrapposte.
Il Seminario, in cui i giovani di tutta la [[Puglia]] vengono formati in vista dell'[[Ordine sacro]] del [[presbiterato]], ospita al suo interno, dal [[1957]], anche una biblioteca e una ricca raccolta museale.
==== Il Calvario ====
[[File:
Il Calvario è un piccolo tempio edificato nel [[1856]], progettato dall'architetto Corrado De Judicibus
—
ViaggiADR|
Ogni anno, nella notte tra il 30 e il 31 marzo, alcuni molfettesi si ritrovano sulla scalinata del Calvario per recitare l{{'}}''Ave Maria alla Madonna''.<ref>{{Cita web|url=http://www.pugliadigitallibrary.it/item.jsp?id=1620&locale=it_IT|titolo=Puglia Digital Library
=== Architetture civili ===
==== Palazzo Giovene ====
[[File:Molfetta - Entrata al palzzo Giovene.JPG|thumb|Entrata al ''Palazzo Giovene''.|221x221px]]{{Vedi anche|Palazzo Giovene}}
==== Palazzo de Dato ====
Riga 264 ⟶ 203:
==== Palazzo Dogana ====
{{Vedi anche|Palazzo Dogana (Molfetta)}}
Palazzo Dogana sorge ai margini del borgo antico, di fronte al porto. Nel corso del tempo è stato sede del Seminario Vescovile, poi trasferitosi nella sede attuale, e della dogana. Dopo diversi anni di abbandono è stato avviato, nel [[2017]], il cantiere che
=== Architetture militari ===
Riga 271 ⟶ 210:
Di grande rilevanza storica, culturale ed economica dell'hinterland molfettese, sono state nel [[Medioevo]] e all'incirca fino al [[XVIII secolo]] le [[torre|torri]] disseminate nel territorio rurale di Molfetta e raggruppate lungo tre immaginarie direttrici che sono Molfetta-[[Bitonto]], Molfetta-[[Terlizzi]] e Molfetta-[[Ruvo di Puglia|Ruvo]]-[[Corato]].
Verso [[Bisceglie]] e in prossimità del confine con il suo territorio, si erge a picco sul mare (su uno spuntone di costa rocciosa oggi in erosione) l'unica torre di avvistamento chiamata, sin dal 1569, "Torre Calderina" o "Torre del Porto di San Giacomo", [[torre|torre costiera]] del [[XVI secolo]], particolarmente importante in quanto posizionata in un luogo strategico poiché da essa era possibile il collegamento visivo con il [[Castel del Monte]] e quindi comunicare per tempo anche agli abitati non rivieraschi più interni (verso [[Andria]] e oltre ancora, sino all'[[Murgia|altopiano murgiano]]) il sopraggiungere di eventuali incursioni dal mare.<ref>{{Cita news|lingua=fr|url=https://www.viaggiareinpuglia.it/at/134/parco/5100/fr/Torre-Calderina-29-(BA)|titolo=Torre Calderina|pubblicazione=viaggiareinpuglia.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref> Essa faceva parte del complesso sistema di [[
[[File:TORRIONE PASSARI.jpg|miniatura|Torrione Passari]]
[[File:Torre Calderina.jpg|miniatura|Torre Calderina]]
Le torri dell'agro rurale, utilizzate per villeggiatura o per supporto delle attività agricole, erano caratterizzate da arredo di tipo difensivo (es.: la presenza di caditoie). Delle oltre venticinque strutture ricordiamo Torre Gavetone, situata presso il confine con [[Giovinazzo]], di essa resta solo il toponimo che indica una delle più apprezzate spiagge libere superstiti lungo la costa molfettese.<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_vetrina_zoom.asp?lan=ita&id_vetrina=17&id_categoria_vetrina=37|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref> Sulla stessa direttrice, ma in posizione arretrata verso l'interno si trova Torre Rotonda della Molinara ([[1538]]) il cui nome deriva da Antonio e Bartolomeo, padre e figlio de Molinario, che possedevano un fondo rurale in contrada Venere (prossima al confine con [[Giovinazzo]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_vetrina_zoom.asp?lan=ita&id_vetrina=21&id_categoria_vetrina=37|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref> Sulla via per Bitonto incontriamo la torre dell'antica chiesa della Madonna della Rosa. Lungo l'asse viario del Mino abbiamo: Torre Cicaloria, il cui nome deriva dal nome e cognome di uno dei suoi proprietari Francesco (Cicco) Loria di [[Ruvo di Puglia|Ruvo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_vetrina_zoom.asp?lan=ita&id_vetrina=22&id_categoria_vetrina=37|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref>; Torre Panunzio che coincide con l'antica struttura chiamata Torre di don Marcello Passari ([[1556]]); Torre Cascione, nome derivato da quello di un proprietario di un fondo rurale prossimo alla torre, tale Joan Francesco de Urbano ''alias'' de mastro Leonardo Pappagallo soprannominato Cascione; Torre del Mino, edificata verosimilmente nel periodo [[1561]]-[[1572]]<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_vetrina_zoom.asp?lan=ita&id_vetrina=25&id_categoria_vetrina=37|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref>; Villafranca (in territorio di [[Terlizzi]]), risalente al [[1631]] e il cui nome indica il riscatto dalla tassa catastale detta "bonatenenza". Per ultima l'ormai diroccata Torre dell'Alfiere, nome derivato dal titolo militare di uno dei suoi proprietari ovvero l'alfiere Francesco Paolo Tottola.
Leggermente più spostate a ovest verso la direttrice per Terlizzi della strada Santa Lucia s'incontrano: Torre del Gallo, nome derivato dal soprannome della famiglia "de la Sparatella" che la fece edificare, forse, connesso o alla nazione di provenienza (Francia) della famiglia o a un semplice [[Onomastica romana#Agnomen|agnome]]<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_vetrina_zoom.asp?lan=ita&id_vetrina=32&id_categoria_vetrina=37|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref>; Torre Villotta, struttura già esistente agli inizi del Quattrocento<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/rubriche/viva-la-storia-di-molfetta-1/torre-villotta-dove-si-rifugiarono-i-molfettesi-per-scampare-al-sacco-del-1529/|titolo=Torre Villotta: dove si rifugiarono i molfettesi per scampare al Sacco del 1529|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=22 marzo 2018}}</ref>; Torre Falcone, nome derivato dalla famiglia de Falconibus, originaria di Andria; Cappavecchia registrata sin dal 1526, epoca in cui apparteneva alla famiglia de Vulpicellis; Torre Sgammirra, quest'ultima cosiddetta dal soprannome del suo primo proprietario, Antonio di Nicola de Tamburro alias Scambirro (= asino). Di essa non rimane che il rudere costituito da un'intera parete rimasta in piedi e sostenuta lateralmente dai soli monconi angolari.
A ponente, lungo l'asse della ''strada comunale Coppe'' (antica strada per [[Corato]]), troviamo i resti di Chiuso della Torre<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/rubriche/viva-la-storia-di-molfetta-1/la-storia-di-chiuso-della-torre/|titolo=La storia di Chiuso della Torre|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=22 marzo 2018}}</ref>, che dà il nome alla omonima contrada, inglobati tra i capannoni industriali della zona ASI (Area Sviluppo Industriale); il Casale, ristrutturato nel [[1719]] dalla famiglia Passari sul sito dove sorgeva l'antico Casale di San Primo (ottobre 1135); Torre di Claps, con annessa chiesa di San Martino ([[1083]]), donata nel [[1731]] alla famiglia Claps (originaria di Potenza).<ref>{{Cita web|url=http://www.giramolfetta.it/content_/molfetta_vetrina_zoom.asp?lan=ita&id_vetrina=36&id_categoria_vetrina=37|titolo=Giramolfetta - giramolfetta.it|autore=MediaLab05.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref> In prossimità della direttrice della vicinale di Fondo Favale, si ergono: Torre del Capitano, nome derivato dal titolo militare del proprietario (nel periodo [[1781]]-[[1784]]) ossia dal capitano Vincenzo Brayda. Questa torre è collocata in prossimità del tracciato autostradale della [[Autostrada A14 (Italia)|A14]]. Altre strutture di questo versante sono: Torre di Pettine, nome derivato dal soprannome di Giuseppe Fontana alias Pettine, figlio del maestro sartore Tommaso Fontana<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/rubriche/viva-la-storia-di-molfetta-1/torre-pettine-storia-di-sarti-pirati-peste-epidemie-e-nobili-famiglie/|titolo=Torre Pettine: storia di sarti, pirati, peste, epidemie e nobili famiglie - LE FOTO|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=22 marzo 2018}}</ref>; la masseria fortificata denominata Casale Navarrino o Torre di Navarino, nei pressi del confine sud-occidentale dell'agro, alla confluenza con i territori dei comuni di [[Terlizzi]] e [[Bisceglie]]. Questa torre, il cui primo nucleo risale alla metà del [[XVI secolo]] e che fu ampliata nel [[1598]] da Cesare Gadaleta, prende il nome della contrada in cui è collocata. Il toponimo "Navarino", quasi certamente, ricorda la regione [[Navarra]] della [[Spagna]] della quale, forse, doveva essere oriundo don Ferrando Briones Yspanus, marito di Costanza Gadaleta, proprietario di un fondo rurale ubicato in questa zona.
=== Piazza Garibaldi ===
[[File:Molfetta - Villa Garibaldi.JPG|thumb|upright=1.4|Villa comunale Giuseppe Garibaldi.]]
Uno dei luoghi più frequentati del centro cittadino è piazza Garibaldi: di forma sub-trapezoidale, è composta da aree verdi, percorsi pedonali e zone riservate ai bambini, con numerose specie arboree. Il lato meridionale della piazza è caratterizzato dall'ottocentesca edicola in stile gotico del Calvario con alle spalle l'antica chiesa di San Bernardino, risalente al 1451, mentre a ponente essa è chiusa dal pprospetto ottocentesco (opera, così come il già citato Calvario, dell'architetto De Judicibus molto attivo a Molfetta nel XIX secolo) del settecentesco seminario vescovile adiacente alla coeva cattedrale. Al centro della villa comunale sorge il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, opera dello scultore cittadino Giulio Cozzoli, costituito da un gruppo bronzeo che rappresenta la Vittoria alata nell'atto di sorreggere un fante caduto sul campo di battaglia, che si erge su un basamento in marmo sui cui prospetti laterali e posteriore sono inseriti i bassorilievi bronzei che recano scolpite scene di guerra con protagoniste le diverse forze armate che presero parte a quel conflitto.
=== Il Pulo ===
{{Vedi anche|Pulo di Molfetta}}
A seguito del [[terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto in Irpinia]], del 23 novembre del
[[File:Molfetta - insediamenti rupestri presso il pulo.JPG|thumb|upright=1.4|Elementi di archeologia industriale sul fondo e su un fianco del ''Pulo di Molfetta''.]]
Con il termine
In particolare il
Le pareti del
In tutte le cavità, però, essendo assente lo stillicidio delle acque, non si rinvengono formazioni di
Il
Pertanto, su
Il
== Società ==
Riga 316 ⟶ 252:
Gli abitanti, in base ai dati di quel censimento, sono distribuiti in 21.859 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,86 componenti.
A partire dal [[2001]] il Comune di Molfetta ha aderito alla [[Rete Città Sane]]
=== Etnie e minoranze straniere ===
=== Lingue e dialetti ===
Il [[dialetto]] molfettese si distingue dalle caratteristiche linguistiche della [[città metropolitana di Bari]] per l'utilizzo di tutte le "''e''".<br />Lo scioglilingua utilizzato per testare la "pugliesità" di un soggetto trova la sua variante nel molfettese "''Ci nge n'ame a sciaje scimeninne, ci nen ge n'ame a sciaje nen ge ne sime scenne''" (se dobbiamo andarcene, andiamocene, se non ce ne dobbiamo andare, non ce ne andiamo). A differenza del [[dialetto barese]], quello parlato a Molfetta è caratterizzato da un'aggiunta costante della "''a''", soprattutto, prima della vocale "''u''".<br />Ad esempio: ''sciute'' ⇒ ''sciAute'' (andato); ''june'' ⇒ ''Aune'' (uno); ''pajure'' ⇒ ''pagAure'' (paura).
=== Religione ===
Molfetta è sede vescovile della [[diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi|diocesi cattolica di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi]]. Vi ha sede il [[Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI"|Pontificio Seminario Regionale "Pio XI"]], unico seminario maggiore della Puglia<ref>
=== Tradizioni e folclore ===
==== La Quaresima ====
Le processioni pasquali si svolgono il venerdì di passione, quando alle ore 16,00 viene portata a spalla la statua dell'Addolorata dall'[[Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero|Arciconfraternita della Morte]]. Il venerdì della successiva settimana tra la notte del Giovedì Santo e del Venerdì Santo, alle ore 03,30, si svolge la processione dei Misteri amministrata dell'Arciconfraternita di Santo Stefano. Il Sabato Santo, invece, alle ore 11,30 inizia la processione dei Sette Misteri Dolorosi (comunemente denominata "della Pietà").<ref>{{Cita news|url=http://www.molfettalive.it/news/attualita/469979/le-marce-funebri-musiche-di-passione|titolo=Le marce funebri, musiche di Passione|pubblicazione=MolfettaLive.it|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
==== Festa patronale della Madonna dei Martiri ====
=== Qualità della vita ===
La città si è trovata a dover fronteggiare tre principali questioni che ne minavano lo sviluppo e l'espansione. La prima era costituita dalla carenza di alloggi: a partire dagli anni novanta, infatti, la popolazione si è ridotta quasi del 10% in conseguenza dello spostamento di numerose famiglie molfettesi, trasferitesi nei paesi limitrofi dove hanno trovato dimora a prezzi più modici di quelli praticati a livello cittadino. Altra problematica è la carenza di posti di lavoro
== Cultura ==
=== Eventi culturali a Molfetta ===
==== Premio Leonardo Azzarita ====
Il premio dedicato al giornalista [[Leonardo Azzarita]] si svolge annualmente a maggio presso il museo diocesano.<ref>{{Cita web|url=http://www.premioleonardoazzarita.it/home/albo-doro/|titolo=Albo d’oro – Premio Giornalistico "Leonardo Azzarita"|accesso=22 marzo 2018}}</ref>
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La
Panunzio donò la propria biblioteca al Comune che, con atto dell'8 aprile 1922, l'acquisì aggiungendovi i circa 1500 volumi appartenuti alle case religiose soppresse e le destinò, come sede provvisoria, alcune aule del Liceo con l'impegno di costruire una sede apposita.
Ordinato e catalogato il patrimonio librario, la biblioteca fu aperta al pubblico nel 1927. A causa degli eventi bellici, nel 1944 fu trasferita in un seminterrato di via Vittorio Emanuele.<ref>{{Cita web|url=http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/main/partner/istituto_0050.html|titolo=Biblioteca comunale Giovanni Panunzio - Molfetta|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
Ripresa l'attività nel 1951, la biblioteca da allora continua a operare e ad adempiere al tuo ruolo di depositaria della cultura locale. Essa infatti è l'unica regolarmente e continuativamente aperta al pubblico e costituisce il principale punto di riferimento per la documentazione e l'informazione non solo nel proprio ambito territoriale.<br />Quella comunale è una biblioteca a indirizzo prevalentemente umanistico caratterizzata dalla stratificazione di fondi librari eterogenei, provenienti dalle varie donazioni susseguitesi nel tempo.
==== Università ====
A Molfetta hanno sede l'[[Università popolare|Università Popolare]]<ref>{{Cita news|url=http://www.molfettalive.it/news/cultura/160880/al-via-lanno-accademico-delluniversita-popolare-molfettese|titolo=Al via l'anno accademico dell'Università Popolare Molfettese|pubblicazione=MolfettaLive.it|accesso=4 aprile 2018}}</ref> e la Facoltà teologica della Puglia, quest'ultima situata presso l'Istituto Regina Apuliae.<ref>{{Cita web|url=http://www.facoltateologica.it/page.php?id_cat=10&titolo=Dove%20Siamo|titolo=DOVE SIAMO
=== Musei ===
==== Civica
Realizzata nel 1998 in memoria di Raffaele Cormìo (1883-1952)<ref>{{Cita libro|autore=S.Camporeale, R.Chiapperini|curatore=Marco I. de Santis|titolo=Nell'affascinante mondo del legno: da Raffaele Cormìo alla Siloteca Centro Studi Molfettesi
==== Museo Diocesano di Molfetta ====
{{vedi anche|Museo diocesano di Molfetta}}
[[File:Molfetta - Piazza Municipio.JPG|thumb|upright=1.4|''Piazza Municipio'', su cui prospetta il ''Palazzo Comunale'' (a sinistra), sede della sala d'arte contemporanea ''Leonardo Minervini'' e della ''Civica Siloteca Centro Studi Molfettesi''.]]
==== Raccolta d'arte contemporanea sala "''Leonardo Minervini''" ====
Allestita nel [[1996]] nel Palazzo Comunale, la raccolta comprende circa 60 opere di artisti, molti provenienti da Molfetta. Accanto a Maestri di fama internazionale, come [[Renato Guttuso]], l'esposizione comprende opere di artisti molfettesi a cominciare da Michele e Liborio Romano, Franco d'Ingeo, Natale Addamiano, Franco Valente, Michele Paloscia e Anna Rita Spezzacatena. Un'intera sala è dedicata a
==== Mostra Etnografica Permanente del Mare ====
Nei locali sotterranei della Fabbrica di San Domenico, la suggestiva "Neviera", si può visitare la Mostra Etnografica Permanente del Mare, inaugurata nel 2005, curata e gestita dalla sede locale dell'Archeoclub d'Italia. La mostra ricostruisce l'antico rapporto di Molfetta con il mare tra Medioevo ed età contemporanea. Una relazione che si fece particolarmente vitale nell'Ottocento, quando la cantieristica navale locale acquistò importanza con lo sviluppo del porto mercantile e con l'amplificarsi dell'attività peschereccia. L'abilità dei maestri d'ascia molfettesi, che producevano trabaccoli e bilancelle, era riconosciuta anche fuori regione. La collezione mette in mostra numerosissimi utensili da lavoro dei maestri d'ascia, disegni e modelli delle imbarcazioni antiche e attuali, strumenti di segnalazione, documenti per la navigazione, reti di piccolo e grosso cabotaggio e oggetti di uso quotidiano a bordo delle navi.<ref>{{Cita web|url=http://www.archeoclubmolfetta.it/|titolo=la sede locale: archeoclub Molfetta|autore=Super User
==== Museo della basilica di Santa Maria dei Martiri ====
Include una notevole raccolta di [[ex voto]] e di molteplici altri oggetti derivanti da donazioni di privati cittadini.Presenti statue e quadri, presepi provenienti da ogni parte del mondo. Vi sono anche i paramenti e i messali delle celebrazioni per la elevazione a [[Basilica minore|Basilica pontificia]] dal Cardinale Mayer e dal Servo di Dio [[Antonio Bello|don Tonino Bello]].<ref>{{Cita web|url=http://www.madonnadeimartiri.it/museo.asp|titolo=Madonna Dei Martiri - Basilica Pontificia Minore
==== Museo civico archeologico del Pulo ====
Riga 428 ⟶ 324:
* ilFatto
* Quindici Molfetta
* Molfettafree
==== Radio ====
A Molfetta ha sede Radio Idea, emittente radiofonica locale fondata nel 1984. La sua zona di copertura comprende la [[città metropolitana di Bari]] e la [[Provincia di Barletta-Andria-Trani]]<ref>{{Cita web|url=https://www.radiospeaker.it/radio/radio-idea/|titolo=Radio Idea
=== Cinema ===
A Molfetta sono state girate alcune scene del film ''La ragazza dei miei sogni'', diretto da Saverio Di Biagio, con [[Primo Reggiani]], [[Nicolas Vaporidis]] e [[Miriam Giovanelli]].<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/la-ragazza-dei-miei-sogni-nelle-sale-il-film-ambientato-a-molfetta/|titolo="La ragazza dei miei sogni": nelle sale il film ambientato a Molfetta|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
All'interno del Liceo Classico "Leonardo da Vinci" è stato girato il cortometraggio ''Carlo e Clara'', di Giulio Mastromauro, vincitore di vari premi tra cui il Web Award del [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]<ref>{{Cita web|url=https://www.cinemaitaliano.info/news/24287/carlo-e-clara-vince-il-david-di-donatello.html|titolo="Carlo e Clara" vince il David di Donatello Web - CinemaItaliano
Molti sono i ciak girati a Molfetta (fonte Giuseppe Pansini giornalista), Tra gli altri "Sabato, domenica e lunedì con Sophia Loren, "I Cavalieri che fecero l'impresa" con Raul Bova, "La casa delle donne" di Mimmo Mongelli, molti film prodotti dalla Draka Production con la presenza a Molfetta di Maria Grazia Cucinotta.
=== Cucina ===
La gastronomia molfettese è molto vasta, comprende piatti semplici, rustici, e piatti più raffinati, atti a conquistare l'interesse e il piacere dei buongustai. Essendo Molfetta una città marittima, i piatti tradizionali Molfettesi non possono che essere a base di pesce; tra questi ricordiamo il famoso che consiste in una zuppa di pesce fresco di scoglio lesso insieme ad un soffritto di pomodori freschi, [[aglio]] e [[prezzemolo]] in [[olio extravergine d'oliva]]. Consuetudine alimentare dei molfettesi, tranne che nel periodo in cui vige il ''fermo biologico'', è mangiare sia frutti di mare (dai [[Echinoidea|ricci]] alle [[Mytilus galloprovincialis|cozze]], dalle [[Pecten jacobaeus|capesante]] alle [[Ostrea|ostriche]], dai taratuffi alle cozze pelose, ecc.) che pesce crudo. [[Engraulis encrasicolus|Alici]] crude intere (quelle più minuscole) o spinate (talvolta marinate mettendole a macerare in olio e limone), le ''am(e)rosche'' (piccolissimi pesciolini, poco più che avannotti), le ''agh(e)stenèdde'' (triglie di piccolissima taglia, dette così perché si pescavano tra la fine di agosto e la metà di settembre), ''al(e)cedd(e)'' e ''sarachedd(e)'' (alici e salacchine), ''pulp' a' tenèri(e)dde'' (piccoli polpi che vengono inteneriti arricciandoli a mano) e infine ''salìp(e)ce'' (piccoli gamberetti) sono tutti usualmente consumati senza cottura.
Tra i primi piatti caratteristici troviamo ''u' tridde'', una pasta per brodo fatta a mano con [[Farina|semola]], [[uovo (alimento)|uova]], [[Petroselinum crispum|prezzemolo]] e [[formaggio]], che si presenta in sfoglie sottili spezzettate a mano. Le altre specialità molfettesi vengono preparate in occasione delle festività.
A base di pesce è anche ''u' cembotte'', una zuppa a base di pesce, pomodoro, [[Allium sativum|aglio]] e prezzemolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.visitmolfetta.it/visitmolfetta/sezione.asp?sezione=6&page=1&lan=ita|titolo=Visit Molfetta: turismo e vacanze a Molfetta|autore=Associazione di Promozione Turistica e Culturale ''Puglia Autentica''
Un piatto che si ritrova esclusivamente nella tradizione molfettese, quasi totalmente sconosciuto persino nei paesi vicini è ''u' calzòene''. La sua preparazione è particolarmente lunga e va fatta con ingredienti ben precisi, per rispettare l'originale ricetta. Consiste sostanzialmente in una focaccia ripiena. Al suo interno si trova di solito: [[merluzzo]] fritto e sbriciolato (il merluzzo usato è di taglia più grande di quello solitamente consumato, ed è detto in gergo "''nùzze stùbete''"
Per la vigilia del [[Natale|Santo Natale]] il menù tradizionale comprende: rape bollite condite con olio e [[Citrus limon|limone]], frittelle (piccoli panzerotti ripieni) e l'immancabile [[Anguilla anguilla|capitone]].<br />Durante i vari periodi dell'anno, secondo le stagioni, le massaie molfettesi usano preparare delle conserve sott'olio con pomodori, [[Capsicum|peperoni]] (chiamata nel gergo pric-o-prac), [[Solanum melongena|melanzane]] e [[Cynara scolymus|carciofi]].
Riga 450 ⟶ 349:
Per il [[Natale|periodo natalizio]] vengono preparati diverse varietà di dolci, principalmente a base di pasta di mandorle e pasta frolla tra cui "cart(e)ddate", "calz(e)ngicchie", "ses(e)mi(e)dde", "spume di mandorla", "occhi di Santa Lucia", "mestazzul(e)", "canigliate" e piccole imitazioni di frutti a base di "pasta reale".<ref>{{Cita news|url=https://molfettaexport.com/la-citta-di-molfetta/la-gastronomia/|titolo=La Gastronomia {{!}} MolfettaExport|pubblicazione=MolfettaExport|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
Prende il nome dalla città anche una tipologia di cicoria, la [[Cicoria puntarelle Molfettese e Galatina|cicoria puntarelle molfettese]]. Il 17 giugno [[2015]] la cicoria molfettese è stata inserita nell'elenco nazionale dei [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|Prodotti Agroalimentari Tradizionali]] (PAT), con decreto del Ministero delle Politiche agricole e alimentari, oltre a rappresentare la città all'[[Expo 2015|Expo di Milano]].<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/la-cicoria-puntarella-molfettese-nell-elenco-nazionale-prodotti-alimentari-tradizionali/|titolo=La Cicoria puntarella molfettese nell’elenco nazionale prodotti alimentari tradizionali|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=26 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.quindici-molfetta.it/molfetta-sbarca-all-expo-di-milano-con-cuore-della-puglia_34971.aspx|titolo=Molfetta sbarca all'Expo di Milano con “Cuore della Puglia”|accesso=26 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.comune.molfetta.ba.it/comunicatistampa/molfetta-per-expo-2015/|titolo=Molfetta per Expo 2015|pubblicazione=Comune di Molfetta|accesso=26 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180327023432/https://www.comune.molfetta.ba.it/comunicatistampa/molfetta-per-expo-2015/|urlmorto=sì}}</ref>
== Geografia antropica ==
Riga 456 ⟶ 355:
La città di Molfetta si presenta urbanisticamente distinta, a livello macroscopico, in due parti: il nucleo storico (la città ''intra moenia''), la cui origine certa risale al [[Medioevo]], sviluppatosi su una penisoletta collegata alla terraferma da un piccolo istmo, e una zona più moderna, a sua volta costituita dalle espansioni datate con le successive epoche storiche nelle varie direttrici sud, ovest ed est, prima fino al limite fisico della linea ferroviaria, ed ampliandosi progressivamente in epoche più recenti (dagli anni ottanta in poi) fino all'ultima fase attuale di completamento entro il nastro stradale della nuova Statale 16 e sui margini della principale asta di compluvio che interessa il territorio molfettese che è la [[Lama (corso d'acqua)|Lama]] detta ''cupa'', la quale incanala, fino al recapito finale in mare in corrispondenza della ''prima Cala'', gli apporti di acque meteoriche provenienti dall'entroterra murgiano.
Il centro storico presenta una pianta a spina di pesce con strade strette e ricurve, tipica di molti centri costieri del basso Adriatico. Esso è nettamente distinto dalla città ''extra moenia''
Il confine nord dell'abitato storico è costituito dal [[mare Adriatico]]: questa circostanza nei secoli passati ha consentito una naturale difesa dagli attacchi provenienti da quella direzione, soprattutto da parte della [[Impero ottomano|pirateria turca]]. Ma proprio per questo motivo, una volta venuto meno il pericolo, a partire dal [[XVIII secolo]], e quando contemporaneamente si è innescato il processo di sviluppo ed espansione dell'abitato fuori delle mura, il nucleo storico è rimasto emarginato rispetto alle zone di espansione invece che inglobato in essa.
A partire dal [[XIX secolo]], infatti, inizia il progressivo degrado della città vecchia, che raggiunge la sua massima espressione con il crollo, con vittime, avvenuto in Via Macina nel [[1964]] che porta al suo pressoché totale svuotamento con il trasferimento in blocco nel quartiere CEP (
Solo nel primo decennio del [[XXI secolo]] si è in presenza di evidenti segni di un consistente processo di recupero, avviatosi a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] che sta restituendo dignità e vita allo storico centro antico dove sono state riaperte quasi tutte le antiche strade che erano state chiuse a causa del pericolo di crolli.
Riga 470 ⟶ 369:
== Economia ==
=== Agricoltura e pesca ===
[[File:Molfetta - zona portuale.JPG|thumb|upright=1.
Uno dei motori dell'economia molfettese è, fin dalle origini, l'attività peschereccia, oggi in declino per le mutate condizioni socio-economiche. Per quanto attiene al settore primario, la città inoltre contava su un'industria attivamente sviluppata nei settori: [[agricoltura|agricolo]], [[frutta|ortofrutticolo]], [[olive|oleario]], della [[floricoltura]], dei derivati degli olii al solfuro (olio di sansa), delle tegole in cotto. In via di trasformazione e sviluppo, sono, poi, i settori [[information technology|informatico]] e [[commercio|commerciale]] soprattutto verso i Paesi emergenti, mentre le industrie cantieristica, [[Enologia|enologica]], e delle [[Pasta|paste alimentari]], un tempo fiorenti, ora segnano il passo, vinte dalla concorrenza a livello nazionale. L'unico in grado di far fronte all'agguerrita concorrenza, nonostante la drastica riduzione degli [[uliveti]] a causa della costruzione della Zona ASI, è il settore [[olio di oliva|oleario]], con la presenza di due [[oleificio|oleifici]] cooperativi e di vari impianti oggi ubicati quasi tutti nell'Area di Sviluppo Industriale.
Riga 489 ⟶ 388:
=== Terziario ===
Con l'apertura del
[[File:Exprivia320.png|miniatura|Logo di Exprivia.]]
Per quanto concerne il settore dei servizi non si può non citare
Numerose sono le strutture ricettive presenti sul territorio molfettese che accolgono un flusso di turisti in crescita negli ultimi anni.<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/turismo-a-molfetta-crescono-i-visitatori/|titolo=Turismo: a Molfetta crescono i visitatori|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=5 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.molfetta.ilfatto.net/index.php/in-citta/10938-molfetta-continua-a-crescere-il-turismo-fuori-stagione|titolo=MOLFETTA. CONTINUA A CRESCERE IL TURISMO FUORI STAGIONE|autore=Redazione_Web
Le sorti dell'economia molfettese sono oggi affidate all'incremento industriale sia per la possibilità di produrre nuova occupazione, sia per l'occasione di impiegare risorse umane e finanziarie presenti a diversi gradi sul territorio.
Dal [[2009]] al 2019 Molfetta è stata sede di uno dei Parco divertimenti più importanti del sud Italia, [[Miragica]], inaugurato il 3 aprile alla presenza, tra gli altri, del vescovo Mons. [[Luigi Martella]], dell'allora [[Provincia di Bari|presidente della Provincia]] [[Vincenzo Divella]] e dell'
Aperto il parco tematico di Molfetta
== Infrastrutture e trasporti ==
Riga 511 ⟶ 410:
=== Porti ===
{{Vedi anche|Porto di Molfetta}}
[[File:Barche di Molfetta.jpg|thumb|upright La posa della prima pietra del nuovo porto avvenne il 30 maggio del 1844. Negli anni successivi (sino al 1849) furono realizzati i primi due moli indipendenti di San Corrado e San Michele.
Riga 521 ⟶ 421:
=== Mobilità urbana ===
Il trasporto pubblico è gestito dal Comune di Molfetta, garantito con
== Amministrazione ==
[[File:Molfetta-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Il gonfalone comunale]]
Sindaci e commissari prefettizi del Comune di Molfetta
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco De Felice|Inizio=14 agosto [[1923]]|Fine=3 settembre [[1923]]|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Michelangelo Parmigiani|Inizio=4 settembre [[1923]]|Fine=8 settembre [[1923]]|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Scherini|Inizio=9 settembre [[1923]]|Fine=13 luglio [[1924]]|Carica=Regio commissario|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giacinto Perrone|Inizio=14 luglio [[1924]]|Fine=5 maggio [[1925]]|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Maggialetti|Inizio=6 maggio [[1925]]|Fine=26 gennaio [[1927]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Fedele Di Noia|Inizio=7 giugno [[1914]]|Fine=7 dicembre [[1914]]|Carica=Regio commissario|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Graziano Poli|Inizio=8 dicembre [[1914]]|Fine=5 novembre [[1918]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Riccardo Padula|Inizio=6 novembre [[1918]]|Fine=6 aprile [[1919]]|Carica=Regio commissario|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gerardo Palmieri|Inizio=7 aprile [[1919]]|Fine=2 novembre [[1920]]|Carica=Regio commissario|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Santo Tongandi|Inizio=31 marzo [[1914]]|Fine=6 giugno [[1914]]|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco Picca|Inizio=18 aprile [[1902]]|Fine=21 aprile [[1904]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Vito Balacco|Inizio=4 luglio [[1905]]|Fine=7 ottobre [[1908]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mauro De Nichilo|Inizio=8 ottobre [[1908]]|Fine=30 marzo [[1914]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giacomo Amato|Inizio=17 ottobre [[1901]]|Fine=17 aprile [[1902]]|Carica=Regio commissario|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Pino Bartolomeo Filippo|Inizio=11 giugno [[1900]]|Fine=31 agosto [[1900]]|Carica=Regio commissario|Note=<ref name=illustri>Molfetta: raccolta di notizie storiche : galleria degli uomini illustri, Aldo Fontana, Molfetta 1965</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giacomo Fontana|Inizio=1 settembre [[1900]]|Fine=10 aprile [[1901]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Sergio De Judicibus|Inizio=11 aprile [[1901]]|Fine=16 ottobre [[1901]]|Carica=[[Sindaco]]|Note=<ref name=illustri/>}}
{{ComuniAmminPrec|25 luglio [[1989]]|13 febbraio [[1992]]|[[Vincenzo De Cosmo]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno>{{Cita web|url = https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/index.html|titolo = Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali |autore = Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali |sito = amministratori.interno.gov.it |accesso = 18 ottobre 2023 |urlmorto = no}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|13 febbraio [[1992]]|7 luglio [[1992]]|[[Giovanni Carnicella]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|3 settembre [[1992]]|27 giugno [[1994]]|Anna Elisabetta Altomare|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|27 giugno [[1994]]|24 maggio [[1998]]|[[Guglielmo Minervini]]|[[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|24 maggio [[1998]]|13 maggio [[2001]]|[[Guglielmo Minervini]]|[[I Democratici]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|13 maggio [[2001]]|13 aprile [[2006]]|Tommaso Minervini|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[Centrismo|centro]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio [[2006]]|6 febbraio [[2008]]|[[Antonio Azzollini]]|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrec|6 febbraio [[2008]]|13 aprile [[2008]]|Antonella Bellomo||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]}}
{{ComuniAmminPrec|13 aprile [[2008]]|21 novembre [[2012]]|[[Antonio Azzollini]]|[[Il Popolo della Libertà
{{ComuniAmminPrec|21 novembre [[2012]]|21 dicembre [[2012]]|Biagio De Girolamo||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]}}
{{ComuniAmminPrec|21 dicembre [[2012]]|10 giugno [[2013]]|Giacomo Barbato||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno [[2013]]|20 maggio [[2016]]|Paola Natalicchio|
{{ComuniAmminPrec|20 maggio [[2016]]|
{{ComuniAmminPrec|
{{ComuniAmminPrec|27 giugno [[2022]]|''in carica''|Tommaso Minervini|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[Centrismo|centro]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref name=interno/>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
Riga 541 ⟶ 469:
* {{Gemellaggio|Germania|Görlitz|1971}}<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/trent-anni-fa-il-gemellaggio-con-la-citta-di-gorlitz-la-delegazione-ricevuta-dal-sindaco/|titolo=Trent'anni fa il gemellaggio con la città di Gorlitz. La delegazione ricevuta dal sindaco|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
* {{Gemellaggio|Australia|Fremantle|1984}}<ref>{{Cita news|url=http://www.bisceglieindiretta.it/rinsaldato-il-gemellaggio-fra-molfetta-e-la-citta-australiana-di-fremantle/|titolo=Rinsaldato il gemellaggio fra Molfetta e la città australiana di Fremantle|pubblicazione=BisceglieinDiretta|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
* {{Gemellaggio|stato=Stati Uniti|città=Little Ferry|anno=2015}}<ref>{{Cita news|url=http://www.baritoday.it/cronaca/molfetta-little-ferry-ok-al-gemellaggio.html|titolo=Molfetta - Little Ferry: ok al "gemellaggio"|pubblicazione=BariToday|accesso=4 aprile 2018}}</ref>
*{{Gemellaggio|stato=Italia|città=Alessano|anno=2018}}<ref>{{Cita news|url=http://www.trnews.it/2018/04/14/alessano-molfetta-gemellaggio-nel-nome-di-don-tonino/213601|titolo=Alessano-Molfetta, gemellaggio nel nome di don Tonino|pubblicazione=Telerama News, Notizie Lecce, Brindisi, Taranto|data=14 aprile 2018|accesso=6 giugno 2018}}</ref>
*{{Gemellaggio|stato=Cina|città=Contea di Wei|anno=2018}}
== Sport ==
Nel 2016 Molfetta è stata nominata "[[Capitale europea dello sport|città europea dello sport]]" da ACES Europe<ref>{{Cita news|url=https://www.molfettaviva.it/notizie/molfetta-citta-europea-dello-sport-2016-oggi-la-presentazione-ufficiale/|titolo=Molfetta città europea dello sport 2016: oggi la presentazione ufficiale|pubblicazione=MolfettaViva|accesso=28 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/europa_delle_regioni/2015/11/19/a-molfetta-riconoscimento-di-citta-europea-dello-sport_5ac10133-d70d-45e4-9ad1-b0044cb2a441.html|titolo=A Molfetta riconoscimento di città europea dello sport - Europa delle Regioni|pubblicazione=ANSA.it|data=19 novembre 2015|accesso=28 aprile 2018}}</ref>.
=== Calcio ===
=== Calcio a 5 ===
In città ha sede il [[Real Molfetta Calcio a 5]], fondato nel 2024.
=== Pallacanestro ===
La Virtus Basket Molfetta, nasce nel dicembre 1998, sempre guidata dall'attuale presidente Andrea Bellifemine per oltre 15 anni è stata l'unica realtà cestistica sul territorio cittadino. Negli anni ha disputato campionati in tutte le categorie fino a raggiungere nel 2008, anno del decennale dalla sua fondazione, lo storico traguardo della [[Serie A Dilettanti 2008-2009|serie A dilettanti]]. Entrata di diritto nell'élite cestistica nazionale e nella storia sportiva di un'intera comunità, dopo 3 anni vissuti con un entusiasmo mai visto prima dalla città per lo sport della pallacanestro, a causa di una forte crisi economica fu costretta a rinunciare al titolo di serie A. Ricominciando dal basso e vincendo campionati su campionati il presidente Bellifemine ha firmato un nuovo storico successo nel 2023, nel venticinquesimo compleanno della Virtus, la promozione sul campo nel campionato di [[Serie B (pallacanestro maschile)]] per la stagione 2023-2024 confermando di fatto la Virtus Basket Molfetta tra le eccellenze cestistiche a livello Nazionale.
La Pallacanestro Molfetta, guidata dal Presidente Nicola Solimini, è una realtà della pallacanestro Pugliese e del Sud Italia. Ha militato nel campionato di [[Serie B 2020-2021 (pallacanestro maschile)]], non iscrivendosi nel 2022, anno in quale frequenta il campionato di C Silver Puglia.
=== Pallavolo ===
La [[Pallavolo Molfetta]] è stata fondata nel [[1964]] e nel [[2013]] è stata promossa per la prima volta in [[Serie A1 (pallavolo maschile)|Serie A1]]. Nella [[Pallavolo Molfetta 2014-2015|stagione 2014-2015]] la squadra è arrivata a disputare i play-off scudetto, perdendo ai quarti contro il [[Trentino Volley]]
=== Hockey su pista ===
A Molfetta
=== Tennis ===
A Molfetta ha sede il Tennis Club
=== Atletica leggera ===
Inoltre a Molfetta attualmente ci sono anche società di Atletica Leggera, "Olimpia Club" che si occupa del settore femminile<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.fidal.it/societa/A-S--OLIMPIA-CLUB-MOLFETTA/BA015|titolo=FIDAL - Federazione Italiana Di Atletica Leggera
=== Impianti sportivi ===
Lo [[Stadio Paolo Poli|Stadio Comunale Paolo Poli]], fu realizzato nel [[1923]], dove in precedenza vi era uno stabilimento di vetreria. L'impianto, di forma ellittica, comprende all'esterno del campo di calcio una pista di atletica e campo da tennis.
Lo stadio Benedetto Petrone è un campo sportivo comunale di C11, utilizzato come campo secondario; il manto è sintetico
Il palazzetto dello sport [[PalaPoli]], è stato costruito nel 2004. Ha una superficie in [[parquet]], che viene ricoperta da un tappeto di gomma durante le partite di pallavolo.
Lo stadio di atletica Mario Saverio Cozzoli, inaugurato nel settembre del 2020, rappresenta un impianto d'eccellenza per la zona, visti gli elevati standard di qualità rispettati; ha ospitato gli Assoluti Nazionali di Atletica Leggera nell'estate del 2023.
All'interno dello Stadio Paolo Poli sono ubicati i due campi di gioco in [[terra battuta]] del locale circolo tennistico Tennis Club Molfetta.
La città di Molfetta disponeva anche di una Piscina Comunale "Fulgor", attualmente in rifacimento dopo un abbandono durato alcuni anni.
Sono presenti altri palazzetti dello sport, il PalaFiorentini e il PalaPanunzio, oltre a diversi campi di calcetto comunali e da tennis.
== Note ==
Riga 590 ⟶ 529:
* C. Pisani, ''Le cento chiese di Molfetta - Chiesa dei Frati Cappuccini in Molfetta'', allegato nr. 40 al periodico «La Città», settembre-ottobre 2011, nº 74, anno 8, La Nuova Mezzina, Molfetta.
* Giuseppe Pansini - scheda su Molfetta - edizione L'immagine - opuscolo per eventi sportivi.
* Gerardo de Marco, ''Acquerelli molfettesi
* Gerardo de Marco, ''Dalle Ceneri alla Settimana Santa
* Gerardo de Marco, ''Molfetta tra passato e presente
* Gerardo de Marco, ''Un album per Molfetta'', Molfetta, Mezzina, 1985 [NAP0047209 - Testo a stampa].
* Gerardo de Marco, ''La banda musicale di Molfetta: cronologia storica dalle origini ai nostri giorni'' (revisione e divagazioni a cura di Isabella de Marco), Molfetta, Mezzina, 2007 [BA10061077 - Testo a stampa].
* Gerardo de Marco, ''Dalle Ceneri alla Settimana santa
* Gerardo de Marco, ''Volti e risvolti molfettesi'', Molfetta, Mezzina, 1991 [BRI0401803 - Testo a stampa].
* G. Pansini & S. Camporeale, ''Personaggi, fatti e Misfatti della Molfetta Nazionale'', Quaderni del Centro studi Azzarita Molfetta.
*Giuseppe Pansini - Sabino Pisani- Mimmo Spadavecchia: Papa Francesco a Molfetta nel solco di don Tonino Bello- 2018 tip Reso Nova Molfetta
*Giuseppe Pansini - Moda, cultura e spettacolo a Molfetta 2006
*Giuseppe Pansini Per una vita dedicata al giornalismo: Leonardo Azzarita - 2004
*Giuseppe Pansini: 70 anni di presenza salesiana a Molfetta- edizioni Res Nova Molfetta 2016
*Giuseppe Pansini: Luciano Modugno un Carabiniere per amico- Tip Mezzina 2020
*Giuseppe Pansini Giovanni Catacchio, Artista, educatore - Tip Res Nova 2022
*Giuseppe Pansini - Film girati a Molfetta - su Molfettafree.it
* C. Pisani, ''La Compagnia seu Confraternita dell'Immacolata Concezione dalla fondazione ai giorni d'oggi (2013)'', in C. Pisani-M.R. La Grasta, ''La Compagnia dell'Immacolata Concezione in Molfetta nel quarto centenario della fondazione (26 maggio 1613)'', Edizioni La Nuova Mezzina, Molfetta, maggio 2013, pp. 11–238.
* C. Pisani, ''Confraternita di Maria SS.ma di Loreto - Storia d'amore, di fede e di umiltà'', Gadaleta Digital industries srl, Molfetta, novembre 2013.
Riga 604 ⟶ 550:
* C. Pisani, ''Genovesi a Molfetta: i Benigassi'', in "l'altra Molfetta", a. XXXI (2015), nº 5 (maggio), pp. 24–26.
* C. Pisani, Uomini illustri molfettesi'': Giovanni Battista Verna ... e Giuseppe Domenico Radivani ...'', in "l'altra Molfetta", a. XXXII (2016), nº 5 (maggio), pp. 30–31.
* G. Parthey & M. Pinder, ''Itinerarium Antonini Avgvsti et Hierosolymitanvm (ex libris manvscriptis)'', 1848, pp.
* M.Romano, Saggio sulla storia di Molfetta dall'epoca dell'antica Respa sino al 1840, 1842.
* L.Giustiniani, Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, 1802.
Riga 610 ⟶ 556:
== Voci correlate ==
* [[Gonzaga di Molfetta]]
*[[Chiese di Molfetta]]
*[[Sacco di Molfetta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Molfetta}}{{Comuni della città metropolitana di Bari}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Molfetta|Puglia}}
[[Categoria:Molfetta| ]]
|