Roya Sadat: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Roya
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca= 2000
|Attività = regista
|Attività3 = attivista
|Nazionalità = afghana
|Immagine = Roya Sadat of Afghanistan.jpg
|Didascalia = Roya Sadat durante la premiazione dell'International Women of Courage Awards (2018)
▲|Attività2=produttrice cinematografica}}
}}
== Biografia ==
Nata a Herat, città dell'Afghanistan occidentale, nel 1981, nei primi anni del [[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|conflitto russo-afghano]], Roya Sadat sopravvisse ai conflitti e ai successivi soprusi del regime teocratico basato sulla rigida applicazione della legge coranica imposto dai [
Ha imparato il linguaggio cinematografico da autodidatta leggendo il libro dello sceneggiatore hollywoodiano Syd Fields, tradotto in persiano<ref>{{Cita libro|autore=Mark Graham|titolo=Afghanistan in the Cinema|url=https://archive.org/details/afghanistanincin0000grah|anno=2010|editore=University of Illinois Press|p=[https://archive.org/details/afghanistanincin0000grah/page/133 133]}}</ref>. Negli anni in cui il regime talebano bandiva la musica, il cinema e la televisione, Sadat organizzò segretamente classi teatrali negli ospedali, senza rinunciare alla propria passione<ref>{{Cita web|url=https://www.state.gov/s/gwi/iwoc/2018/bio/index.htm|titolo=Biography of Roya Sadat}}</ref>. All'età di 20 anni, scrisse la prima sceneggiatura, ''Three Dots,'' che narra la storia di una donna afghana che viene costretta a contrabbandare droga per mantenere da sola i suoi figli<ref>{{Cita web|url=https://www.newtv.co.th/video/video.php?v=jR223MaHxBg|titolo=Three Dots|urlmorto=sì}}</ref>. Nella produzione del film, affrontò il maggior numero di rischi durante le riprese, finendo nel mirino dei talebani per l'uso di attrici senza velo. Nonostante ciò, portò a termine le riprese e completò il film, che ottenne un successo internazionale.
Nel 2003, Sadat fondò insieme alla sorella Alka la casa cinematografica
Nel 2013, ha fondato l'
La sua opera più recente è ''A letter to the President'', che narra la storia di una donna afghana che rischia la pena di morte per aver ucciso accidentalmente il marito violento e che si trova a chiedere con una lettera la grazia al Presidente afghano.
Nel luglio 2018 Roya Sadat viene invitata in Italia a presentare il suo film”Letter to President “ all’evento”Dialoghi a Spoleto”.Non potrà partecipare ma sarà rappresentata dalla sorella Alka Sadat.
== Onorificenze ==
[[File:International Women of Courage 2018 26116562737 f38ba8b538 o.jpg|alt=International Women of Courage 2018|miniatura|'''International Women of Courage 2018''']]
È stata premiata con l'[[International Women of Courage Award]] nel 2018 per l'aver contribuito a
== Note ==
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== Bibliografia ==
▲* Mark Graham, ''Afghanistan in the Cinema'', University of Illinois Press, 2010.
== Voci correlate ==
[[International Women of Courage Award]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|biografie|cinema}}▼
▲{{Portale|biografie|}}
[[Categoria:Attivisti per i diritti umani]]
[[Categoria:Vincitrici dell'International Women of Courage Award]]
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