Caso degli emoderivati infetti: differenze tra le versioni
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{{C|Alcuni contenuti si ripetono o non sono ben organizzati nel corpo della voce (Francia; USA...). Si fa riferimento specificamente agli emoderivati ma poi nel corpo della voce si parla indistintamente di sangue/emoderivati, nonché nelle fonti bibliografiche.|medicina|dicembre 2020|argomento2=diritto}}
Il '''caso degli emoderivati infetti''' è un caso giudiziario causato dalla messa in commercio, a partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]], di [[Emocomponente|emoderivati]] infetti prodotti attraverso il [[Plasma (biologia)|plasma]] raccolto da individui ad alto rischio infettivo come [[Prigione|detenuti]], [[Tossicodipendenza|tossicodipendenti]] e persone con comportamenti sessuali a rischio.▼
▲Il '''caso degli emoderivati infetti''' è un [[Processo (diritto)|caso giudiziario]] causato dalla messa in commercio, a partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]], di [[
Le imprese farmaceutiche coinvolte includevano l'Alpha Therapeutic Corporation, l'Institut Mérieux (ora parte della [[Sanofi]]), la [[Bayer]] e la sua divisione Cutter Biological, la Baxter e la sua divisione Hyland Pharmaceutical.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Barry Meier|url=https://www.nytimes.com/1996/06/11/business/blood-money-aids-hemophiliacs-are-split-liability-cases-bogged-down-disputes.html|titolo=Blood, Money and AIDS: Hemophiliacs Are Split; Liability Cases Bogged Down in Disputes|pubblicazione=The New York Times|data=11 giugno 1996|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20180717130449/https://www.nytimes.com/1996/06/11/business/blood-money-aids-hemophiliacs-are-split-liability-cases-bogged-down-disputes.html}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=http://ahrp.org/bayer-documents-aids-tainted-blood-killed-thousands-of-hemophiliacs/|titolo=Bayer Documents: AIDS Tainted Blood Killed Thousands of Hemophiliacs|sito=Alliance for Human Research Protection|data=22 maggio 2003|lingua=en-US|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190222215048/http://ahrp.org/bayer-documents-aids-tainted-blood-killed-thousands-of-hemophiliacs/}}</ref> In Italia, sono state sottoposte a indagini alcune aziende del gruppo Marcucci e il [[Caso degli emoderivati infetti in Italia#Processi di Napoli|processo penale]] è ancora in corso. I principali contagiati dai virus delle [[Epatite virale|epatiti virali]] ([[Hepatitis B virus|HBV]] e [[Virus dell'epatite C|HCV]]) e dell'[[HIV]] sono stati i soggetti [[emofilia|emofilici]] che necessitano di infusioni di [[Coagulazione del sangue|fattori della coagulazione]] ([[fattore VIII]] e [[fattore IX]]) ottenuti dal plasma umano.▼
I principali contagiati sono stati soggetti [[Emofilia|emofilici]], che necessitano di infusioni di [[Coagulazione del sangue|fattori della coagulazione]] ([[fattore VIII]] e [[fattore IX]]).
Il caso degli emoderivati infetti non è da confondere con lo [[scandalo del sangue infetto]], sviluppatosi in contemporanea.▼
▲Le imprese farmaceutiche coinvolte includevano l'Alpha Therapeutic Corporation, l'Institut Mérieux (ora parte della [[Sanofi]]), la [[Bayer]] e la sua divisione Cutter Biological, la [[Baxter International]] e la sua divisione Hyland Pharmaceutical.<ref>{{Cita news|lingua=en
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== Preoccupazioni iniziali ==
Nel 1981 la preoccupazione stava crescendo a riguardo di una malattia infettiva non identificata associata al collasso del [[
=== Gli eventi in Francia e USA ===▼
Nel gennaio 1983
Nel maggio 1983 un'azienda rivale della Cutter iniziò a produrre concentrati di fattori della coagulazione trattata al calore e la Francia decise di interrompere tutte le importazioni di concentrati dall'estero in attesa di sviluppi.<ref name="nytimes_2003" /> In base a una nota interna,
Il 29 febbraio 1984 la Cutter divenne l'ultima delle quattro maggiori società produttrici di emoderivati a ottenere l'approvazione degli Stati Uniti per la vendita di un concentrato trattato termicamente. Anche dopo che la Cutter iniziò a vendere il nuovo prodotto, la società proseguì per diversi mesi, fino all'agosto 1984, a produrre concentrato non trattato termicamente. Una delle ragioni per proseguire nella produzione è stata che la Cutter aveva stipulato diversi [[Contratto|contratti]] a [[
== Distribuzione in Asia e America Latina ==▼
▲Il 29 febbraio 1984 la Cutter divenne l'ultima delle quattro maggiori società produttrici di emoderivati a ottenere l'approvazione degli Stati Uniti per la vendita di un concentrato trattato termicamente. Anche dopo che la Cutter iniziò a vendere il nuovo prodotto, la società proseguì per diversi mesi, fino all'agosto 1984, a produrre concentrato non trattato termicamente. Una delle ragioni per proseguire nella produzione è stata che la Cutter aveva stipulato diversi [[Contratto|contratti]] a [[Prezzo fisso|prezzo fisso]] e riteneva che il vecchio prodotto sarebbe stato meno costoso da produrre, evitando così una [[Perdita (economia)|perdita economica]].<ref name="nytimes_2003" /><ref name=":2" />
Funzionari della [[Bayer]] (rispondendo a nome della Cutter) hanno rilasciato
▲== Distribuzione in Asia e America Latina ==
Secondo il [[The New York Times|New York Times]], mentre la Bayer ha affermato che i «requisiti procedurali» imposti da [[Taiwan]] hanno rallentato la loro possibilità di vendere il nuovo prodotto, Hsu Chien-wen, un funzionario del dipartimento della salute di Taiwan, nel 2003 ha dichiarato che la Cutter non ha richiesto il permesso per vendere il farmaco trattato termicamente fino al luglio 1985, un anno e mezzo dopo averlo fatto negli Stati Uniti. Cindy Lai, vicedirettrice del dipartimento della salute di [[Hong Kong]], ha
Mentre le vendite del nuovo prodotto (termicamente trattato) stavano andando bene, in una riunione interna alla Cutter è emerso che «c'è un eccesso di scorte di prodotto non trattato» e questo ha portato la società a «riesaminare nuovamente i mercati internazionali per determinare se è possibile vendere maggiormente questo prodotto». Per evitare di rimanere con delle giacenze di un prodotto che si stava rivelando sempre meno commercializzabile, la Cutter decise di vendere prodotto non termicamente trattato per un valore di diversi milioni di dollari a Paesi dell'[[Asia]] e dell'[[America Latina]] mentre continuò a vendere il prodotto più sicuro ai [[Civiltà occidentale|Paesi occidentali]].<ref name="nytimes_2003" />
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Nel maggio 1985, quando il distributore hongkonghese, chiedendo il nuovo prodotto trattato, parlò di un'emergenza medica incombente, la Cutter rispose che la maggior parte del nuovo prodotto serviva a rifornire gli Stati Uniti e l'Europa e che non c'era a sufficienza per Hong Kong, tranne una piccola quantità per i «pazienti più ferventi».<ref name="nytimes_2003" />
La [[Food and Drug Administration]] (FDA) statunitense contribuì a mantenere queste notizie lontano dal pubblico.<ref name=":2" /> Nel maggio 1985, il regolatore della FDA per i prodotti emoderivati, Harry M. Meyer Jr., ritenendo che le imprese avessero violato un accordo volontario per ritirare dal mercato il prodotto non trattato, convocò i funzionari delle imprese farmaceutiche e ordinò loro di ritirare i prodotti. Le note della Cutter relative a quella riunione indicano che Meyer chiese che il problema venisse «risolto tranquillamente senza allertare il [[Congresso degli Stati Uniti
Allo stesso tempo, un funzionario della Cutter scrisse che «sembra non ci siano più mercati nell'[[Estremo Oriente]] dove possiamo aspettarci di vendere quantità significative di [prodotto] non trattato al calore» e quindi nel luglio 1985 le vendite di prodotto non trattato vennero cessate.<ref name="nytimes_2003" />
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I giornalisti del [[The New York Times|New York Times]] che hanno condotto l'[[Giornalismo investigativo|inchiesta giornalistica]] sono venuti in possesso di questi documenti («[[memorandum]] interni, note di incontri di [[marketing]] aziendale e [[telex]] a distributori stranieri») in gran parte inosservati in quanto parte della produzione documentale nelle cause intentate dagli emofilici statunitensi. Sidney M. Wolfe, direttore del Public Citizen Health Research Group, che ha indagato sulle pratiche del settore per tre decenni, li ha definiti «i documenti interni di un'industria farmaceutica più incriminanti che abbia mai visto».<ref name="nytimes_2003" />
Il 22 agosto 2003, nel segmento "Rat of the Week" del programma Scarborough Country della [[MSNBC]], un rappresentante della Bayer è stato intervistato Mike Papantonio, consulente legale del programma, riguardo all'inchiesta del New York Times. Nel corso dell'intervista è stato dichiarato che il prodotto, di cui la Bayer era a conoscenza del
== Nel Mondo ==▼
=== Canada ===▼
{{vedi anche|Commissione Krever}}
In [[Canada]], all'epoca dell'introduzione dei test per la ricerca dell'[[HIV]] alla fine del 1985, circa 2.000 persone risultavano infettate dall'HIV e fino a 60.000 dal [[Virus (biologia)|virus]] dell'[[
▲=== Francia ===
== Francia ==
{{vedi anche|Caso
In [[Francia]], circa 4.000 persone, tra cui molti emofilici, hanno ricevuto emoderivati infetti dall'HIV.<ref name=":0" /> Due ex ministri della salute sono stati condannati per [[Omicidio (ordinamento statunitense)#Manslaughter|omicidio colposo]] per non aver fatto testare adeguatamente il sangue nel 1985 (anno chiave in quanto a quell'anno risale il primo test efficace in grado di rilevare l'HIV), causando la morte di cinque persone a causa dell'[[AIDS]] e l'infezione di due altre persone.<ref name=":0" /> Altri due funzionari governativi che avevano permesso, sempre nel 1985, l'utilizzo di emoderivati non trattati al calore per l'inattivazione virale quando invece erano già disponibili, vennero condannati a una [[
Presumibilmente, tutti e tre i politici condannati hanno ritardato l'introduzione in Francia di un test di produzione statunitense per la ricerca dell'HIV sul sangue fino quando un prodotto rivale di produzione francese era pronto per essere introdotto sul mercato.<ref name=":0" />
{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti in Giappone|Sentenza sul caso degli emoderivati infetti in Giappone}}
In [[Giappone]], il ministro della salute non ha vietato i prodotti emoderivati non trattati al calore per l'inattivazione virale fino al dicembre 1985, nonostante fosse a conoscenza del fatto che erano contaminati. Di conseguenza, oltre 1.400 emofilici giapponesi sono stati infettati dall'HIV e più di 500 sarebbero morti fino al 2001.<ref name=":0" />
Nel novembre 1995, un procedimento giudiziario avviato da alcuni emofilici infettati si concluse con la condanna al pagamento in loro favore di 420.000 [[Dollaro statunitense|dollari]] suddivisi a metà tra le imprese farmaceutiche e il governo giapponese.<ref name="nytimes_2003" /> Nel febbraio 2000, tre dirigenti di imprese farmaceutiche accusati di aver commercializzato prodotti emoderivati infetti dall'HIV sono stati condannati a [[Pena detentiva|pene detentive]]. Tuttavia, nel marzo 2001, un tribunale di [[Tokyo]] ha scagionato uno dei massimi esperti di [[AIDS]] dell'epoca dall'accusa di negligenza professionale emersa dallo scandalo.<ref name=":0" />
In [[Iran]], alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]], l'ex capo del centro trasfusionale nazionale e due altri medici sono stati processati per diversi capi d'imputazione, tra cui negligenza per l'importazione dalla [[Francia]] di prodotti [[Emocomponente|emoderivati]] infettati dall'HIV. Il caso è scaturito dalle denunce da parte di circa 170 persone, molte delle quali bambini, affetti da [[emofilia]] e da [[talassemia]], due malattie del sangue che necessitano di somministrazione periodica di emoderivati.<ref name=":0" />
In base ai dati del ministro della salute iraniano, circa 300 sono stati infettati.<ref name=":0" /> Secondo [[Fars News Agency|Fars News]], l'Iran è stato l'unico Paese che non ha ricevuto né scuse ufficiali né alcuna compensazione da parte della Francia per i danni subiti.<ref>{{Cita news|lingua=en
Nel 1986 i [[Funzionario|funzionari]] del ministero della salute di [[Saddam Hussein]] avevano stabilito che almeno 115 emofilici iracheni avevano contratto l'AIDS in seguito all'utilizzo di [[Coagulazione del sangue|fattori della coagulazione]] importati dalla [[Francia]] e dall'[[Austria]].<ref name=":1">{{Cita news|lingua=en
Nell'agosto 2005, i circa 35
Molti degli emofilici infettati nel 2006 hanno parlato al [[The New York Times|New York Times]] delle loro vite durante il regime di Saddam Hussein. Hanno raccontato di essere stati costretti a '''«'''firmare un impegno giurando di non lavorare, sposarsi, frequentare le scuole, utilizzare piscine
=== Irlanda ===▼
{{vedi anche|Commissione Lindsay}}
La [[
=== Italia ===▼
{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti in Italia}}Secondo l'[[Associazione Politrasfusi Italiani]] presieduta da Angelo Magrini, fino al 2001, 1.300 persone, tra cui quasi 150 bambini, sono deceduti in [[Italia]] a causa di [[Emocomponente|emoderivati]] o [[Plasma (biologia)|plasma]] infetti somministrati a partire dal 1985.<ref name=":0" />
Il [[tribunale]] di [[Roma]] ha riconosciuto il [[
In [[Portogallo]], più di 100 emofilici sono stati infettati dall'HIV dopo aver ricevuto [[Trasfusione|trasfusioni]] di [[Plasma (biologia)|plasma]] contaminato che sono state importate e distribuite da parte del [[Sistema sanitario|servizio sanitario]] pubblico. Nel 2001 un tribunale ha incriminato l'ex ministro della salute Leonor Beleza per aver permesso la propagazione di una malattia contagiosa durante il suo mandato negli [[Anni 1980|anni ottanta]].<ref name=":0" />
{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti nel Regno Unito}}
Nel [[Regno Unito]], la somministrazione di [[Coagulazione del sangue|fattori della coagulazione]] infetti da parte del [[National Health Service|servizio sanitario]] dagli [[Anni 1970|anni settanta]] agli [[Anni 1980|anni ottanta]] ha causato l'infezione di 3.891 emofilici con il virus dell'[[
All'inizio degli [[Anni 2000|anni duemila]], nonostante autorevoli sostenitori, la richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta pubblica viene rigettata. In risposta a questo diniego, nel 2007 viene istituita una commissione d'inchiesta indipendente (la [[commissione Archer]]) per investigare sulla diffusione di sangue ed emoderivati infetti. L'anno successivo la [[Scozia]] istituisce una commissione d'inchiesta pubblica (la [[commissione Penrose]]) mentre bisogna attendere il 2017 per vedere l'annuncio da parte del [[Primi ministri del Regno Unito|primo ministro]] [[Theresa May|Teresa May]] di una commissione d'inchiesta pubblica estesa a tutta la nazione
{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti negli Stati Uniti}}{{Sezione vuota|medicina|arg2=diritto}}▼
== Cina ==
▲All'inizio degli [[Anni 2000|anni duemila]], nonostante autorevoli sostenitori, la richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta pubblica viene rigettata. In risposta a questo diniego, nel 2007 viene istituita una commissione d'inchiesta indipendente (la [[commissione Archer]]) per investigare sulla diffusione di sangue ed emoderivati infetti. L'anno successivo la [[Scozia]] istituisce una commissione d'inchiesta pubblica (la [[commissione Penrose]]) mentre bisogna attendere il 2017 per vedere l'annuncio da parte del [[Primi ministri del Regno Unito|primo ministro]] [[Theresa May|Teresa May]] di una commissione d'inchiesta pubblica estesa a tutta la nazione.<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|autore=|url=https://www.theguardian.com/society/2017/jul/11/contaminated-blood-scandal-theresa-may-orders-inquiry|titolo=Theresa May orders contaminated blood scandal inquiry|pubblicazione=The Guardian|data=11 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181225073527/https://www.theguardian.com/society/2017/jul/11/contaminated-blood-scandal-theresa-may-orders-inquiry}}</ref>
Negli anni novanta in [[Cina]] nella provincia di [[Henan]], le autorità sanitarie incoraggiavano la popolazione a vendere il proprio sangue. La mancanza di precauzioni unita al silenzio delle autorità durato fino al 2004, ha provocato una enorme diffusione di malattie, denunciata dal giornalista francese [[Pierre Haski]].<ref>[[Pierre Haski]], ''Il sangue della Cina'', Sperling & Kupfer, traduttore Viezzer D., 2006, ISBN 8820040522</ref>
▲{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti negli Stati Uniti}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Michele De Lucia
== Voci correlate ==
Riga 104 ⟶ 109:
*[[Bad Blood: A Cautionary Tale]]
*[[Factor 8: The Arkansas Prison Blood Scandal]]
*[[Emoderivato]]
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.hemophilia-litigation.com/|titolo=Hemophilia Litigation - A newsletter from the national lawfirm of Lieff Cabraser Heimann & Bernstein, LLP|sito=Hemophilia Litigation|lingua=en
* {{cita web|url=http://www.causaemofilici.com/|titolo=Causa emofilici - Una newsletter dello studio legale a livello nazionale Lieff Cabraser Heimann & Bernstein, LLP|sito=Causa Emofilici|accesso=
* {{cita web|url=http://www.sangueinfetto.it/|titolo=Sangue infetto e danni da emotrasfusioni|sito=Sangue Infetto|accesso=
{{Portale|diritto|medicina|politica}}
[[Categoria:Caso degli emoderivati infetti| ]]
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