Umberto Veruda: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Umberto Alessandro Augusto
|Cognome = Veruda
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = 29 agosto
|AnnoMorte = 1904
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = pittore
|Nazionalità = austro-ungarico
}}
[[File:Umberto Veruda Junge Frau im Rosengarten.jpg|thumb|
== Biografia ==
Nato a [[Trieste]] dalla musicista Augusta Verdier e da Alessandro, ingegnere, viene iniziato alla pittura da Raffaele Astolfi e nel [[1884]], su consiglio di [[Giuseppe Garzolini]], si iscrive all’[[Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera]], importante e progressista centro artistico europeo, dove trova i concittadini Isidoro Grünhut, Vittorio Güttner e, negli ultimi mesi, [[Carlo Wostry]].
Nel [[1886]] completa gli studi all'[[Académie Julian]] di [[Parigi]], presso le classi di [[William-Adolphe Bouguereau]] e di [[Tony Robert-Fleury]]<ref name="C">''Dizionario degli artisti italiani viventi'', Angelo de Gubernatis, 1889, Le Monnier, Firenze, pp.631-632</ref>, dove si perfeziona nel disegno e viene a contatto con le opere di [[Pierre-Auguste Renoir]], [[Federico Zandomeneghi]], [[Camille Corot]] e [[Giovanni Boldini]]; in seguito, trascorre soggiorni a [[Vienna]] e a [[Venezia]], dove studia le opere di [[Giacomo Favretto]].
Di ritorno a [[Trieste]], in compagnia di [[Carlo Wostry|Wostry]] e Grünhut frequenta nel [[1887]] il locale Circolo Artistico, dove conosce lo scrittore [[Italo Svevo]] ed espone per la prima volta ''Il ritratto di un ragazzino'' nel noto negozio del mercante d'arte Giuseppe Schollian, vetrina fondamentale per gli artisti cittadini; nella prima fase della sua attività riceve critiche da parte del pubblico per il suo stile definito anticonformista e troppo originale.
In questo periodo costituisce una solida e duratura amicizia con [[Italo Svevo]] e la moglie Livia Veneziani: lo scultore Stefano Balli, protagonista del romanzo ''[[Senilità (romanzo)|Senilità]]'' di Svevo, rappresenta infatti lo stesso Veruda<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionecrtrieste.it/2017/04/29/in-cantiere-la-prossima-monografia-dedicata-a-umberto-veruda/|titolo=In cantiere la prossima monografia dedicata a Umberto Veruda|accesso=6 maggio 2021}}</ref> e ''Il ritratto di ragazza'' del pittore raffigura Angiolina, la protagonista dello scritto.
La casa dello scrittore costituisce un importante ritrovo di intellettuali, industriali e rappresentanti dell'alta borghesia triestina, che apprezzano Veruda e ne divengono committenti di ritratti: imponente, infatti, la mole di tele prodotte dall'artista in questo periodo, nel quale l'artista ha forti necessità economiche.
Con l'opera ''Miserere'', nel [[1889]] si aggiudica il concorso Rittmeyer che gli garantisce una borsa di studio di 600 fiorini all'anno, grazie alla quale trascorre un biennio di studio a [[Roma]] tra il [[1890]] e il [[1891]]; nello stesso anno partecipa, vincendo il terzo premio, al concorso di composizione dell’Accademia di Monaco con l'[[allegoria|allegorico]] ''La notte''.
A [[Roma]] frequenta l'Associazione Artistica Internazionale, dove conosce [[Domenico Morelli (pittore)|Domenico Morelli]] e, nel [[1890]], presenta cinque opere all’Esposizione romana di Belle Arti, dove riscuote un buon successo di critica: il dipinto ''Sii onesta'' si aggiudica una medaglia d'argento e viene acquistato per 4000 lire dalla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna di Roma]].
Nel [[1891]] ''Sii onesta'' viene presentato all’Esposizione internazionale di [[Berlino]]; nello stesso anno, Veruda partecipa alla Promotrice di [[Napoli]] con ''Ritratto dello scultore Kopf'', che l'anno successivo viene elargito di una medaglia d’oro all'Esposizione Nazionale di [[Palermo]]<ref name="B">''Esposizione Nazionale Palermo 1891-1892. Catalogo della sezione di Belle Arti'', 1892</ref>.
Di ritorno a [[Venezia]], si dedica in prevalenza a temi mondani e scene di genere: il trittico ''Duetto'', ''Terzetto'' e ''Quartetto'' è acquistato dall'imperatrice [[Elisabetta di Baviera|Sissi]]<ref name="C"/>.
Nel [[1896]] è a [[Vienna]], dove realizza ritratti ufficiali di esponenti dell’alta società e del famoso attore teatrale Adolf von Sonnenthal: l'anno successivo, partecipa all'Esposizione di Belle Arti del Circolo artistico di [[Trieste]] e, nel [[1898]], all'Esposizione Internazionale di Berlino con ''Epilogo'', riproposta alla [[Biennale di Venezia]] del [[1899]].
Partecipa alla [[Biennale di Venezia|Biennale]] del [[1901]] con ''Ritratto di uno scultore'', che riscuote ampi consensi<ref name="D">''L'arte mondiale alla IV Esposizione di Venezia'' in ''Emporium'', Vittorio Pica, 1901, Officine dell'Istituto italiano d'arti grafiche, Milano pp.147-150</ref> e viene acquistato dalla [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia]].
Nel [[1902]] partecipa all'Esposizione di [[Monaco di Baviera]] con ''Fondamenta San Vio'', nel [[1903]] visita [[Londra]] dove riceve l'incarico di ritrarre il [[Charles Spencer-Churchill, IX duca di Marlborough|Duca di Marlborough]] e la moglie [[Consuelo Vanderbilt]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/duke-of-marlboroughs-blenheim-palace-a-portrait-fotografie-di-cronaca/117639148|titolo=Duke and Duchess of Marlborough, Vanity Fair Magazine, June 1, 2011|accesso=24 maggio 2021}}</ref>.
Nel [[1904]] è a [[Parigi]]; sconvolto per la morte della madre Augusta, l'amico [[Italo Svevo|Svevo]] gli offre ospitalità nella sua casa di [[Murano]]. In compagnia dei colleghi [[Italico Brass]] e Pieretto Bianco, riprende a dipingere sullo sfondo dell'isola di [[Burano]], dove realizza ''Buranelle'' e avvia ''Fondamenta a Burano'' e ''Commenti'', destinati alla [[Biennale di Venezia]] del [[1905]].
Il 29 agosto [[1904]] muore improvvisamente a causa di un'infiammazione intestinale acuta (più probabilmente un tumore<ref name="E">''Italo Svevo'', Letizia Svevo Fonda Savio, 2004, Mondadori, Milano, p. 723</ref>), all'età di 36 anni; è sepolto nella cappella di famiglia presso il locale cimitero di Sant'Anna dove è presente un suo busto, opera dello scultore Giovanni Mayer<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionefenderl.it/genitori-ettore-fenderl/|titolo=Fondazione Fenderl|accesso=24 maggio 2021}}</ref>, duplicato poi nel [[1932]] presso il [[Giardino pubblico Muzio de Tommasini]] della città giuliana.
All'amico [[Italo Svevo]], che accudisce il padre Alessandro Veruda negli ultimi anni di vita, viene trasmesso in eredità un numero cospicuo di opere dell'artista, parte delle quali tuttora sono conservate presso la Collezione Svevo e altre andate perdute a causa della [[Seconda guerra mondiale|guerra]]<ref name="F">''Racconti e scritti autobiografici'', Italo Svevo, 1981, Studio Tesi, Roma, p. 58</ref>.
Nel [[1904]], pochi mesi dopo la morte dell'artista, viene allestita una mostra retrospettiva nel Padiglione del Caffè Stella Polare a [[Trieste]]. Nel [[1922]], in occasione della XIII [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]], viene allestita una mostra retrospettiva con ventisette tele dell'artista, replicata poi nel [[1946]] alla Galleria San Giusto di [[Trieste]].
All'interno dello storico Palazzo Costanzi è stata intitolata all'artista la Sala Umberto Veruda, che ospita abitualmente mostre ed eventi<ref>{{Cita web|url=http://www.triestecultura.it/luoghi/index/id/70/|titolo=Sala Umberto Veruda|accesso=24 maggio 2021}}</ref>.
== Stile ==
{{Citazione|Non si parlava che di lui, come non si è mai parlato in città di alcun pittore|Silvio Benco in Pittori e scultori di Trieste, Salvatore Sibilia, L'Eroica, Milano 1922}}
{{Citazione|Per noi triestini è l’enfant du siècle; tutti sono invasi da verudite acuta, tutti oggi si vantano di essere stati i primi nel rilevare e rivelare cotesto ingegno| Aristide Costellos, Concorsi Rittmeyer in L’Indipendente, Trieste, 4 ottobre 1891}}
Personaggio estroso ed eccentrico, innovatore focalizzato principalmente sul ritratto, nonostante le influenze dei maestri del passato e dei contemporanei (come [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], [[Diego Velázquez]], [[Giacomo Favretto]] e [[Max Liebermann]], fondatore della [[Secessione di Berlino]] che frequentò a lungo nel periodo bavarese), Veruda riesce a conservare una propria originalità e, pertanto, a essere identificato con uno stile personale che delinea gli aspetti interiori dell’animo umano e un forte utilizzo degli effetti di luce e dei colori puri, elementi tratti dalla conoscenza degli [[Impressionismo|Impressionisti francesi]].
Nei primi anni della sua attività, per motivi prettamente economici, produce una larga quantità di dipinti commissionati da personaggi della borghesia triestina senza introdurvi novità stilistiche, presenti invece nei ritratti destinati ad amici pittori e scultori, dove gli è consentita ampia libertà espressiva che viene regolarmente applicata nelle opere tardive, come la serie di ritratti di famiglia
dei [[Duca di Marlborough|duchi di Marlborough]] a [[Blenheim Palace]], di fatto la sua commissione più rilevante.
Frequente anche la produzione di scene di genere, con soggetti tratti dall'estrazione popolare (''Sii onesta!'', ''Garanghelo'', ''Buranelle'').
Di fondamentale importanza l'amicizia fraterna con il concittadino [[Italo Svevo]], con il quale condivide il mancato iniziale apprezzamento della critica a causa della sua pittura ritenuta eccessivamente moderna e rapida; il sostegno e l'appoggio reciproco tra i due amici rappresenta uno stimolo per il superamento delle difficoltà<ref>{{Cita web|url=https://www.lagrandetrieste.it/arte-e-cultura-a-trieste/svevo-e-gli-artisti/|titolo=Svevo e gli artisti|accesso=24 maggio 2021}}</ref>, così come per la diffusione ai posteri delle opere di Veruda, in gran parte ereditate dall'amico e raccolte a Villa Veneziani, casa di famiglia della moglie dello scrittore.
== Opere principali ==
* ''Arabo in preghiera'' (1886), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di un bambino della famiglia Diem'' (1887), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto del pittore Giuseppe Garzolini'' (1887), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di uomo travestito da donna'' (1888), olio su tela, collezione privata;
* ''Il funerale della monaca (Miserere) o (Epilogo)''(1889), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Conversazione interessante'' (1889), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Veruda-Honest.jpg Sii onesta!]'' (1890), olio su tela, [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|Galleria nazionale d'arte moderna, Roma]];
* ''Il risveglio'' (1890), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di Riccardo Greenham'' (1890), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di Elisabetta Greenham'' (1890), olio su tela, collezione privata;
* ''Sansone alla macina'' (1891), olio su tela, Pinacoteca Giorgio Irneri di [[Trieste]];
* ''Duetto'' (1891), olio su tela, collezione privata;
* ''Garanghelo'' (1892), olio su tela, collezione privata;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Umberto_veruda,_ritratto_virile.jpg Ritratto virile]'' (1892), olio su tela, [[Museo civico Ala Ponzone|Museo civico Ala Ponzone, Cremona]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Veruda-Fruit.jpg Fruttivendola Veneziana]'' (1892), olio su tela, collezione privata;
* ''[[:File:Veruda-Trio.jpg|Terzetto]]'' (1892), olio su tela, Pinacoteca Giorgio Irneri di [[Trieste]];
* ''Tra amiche'' (1892), olio su tela, collezione privata;
* ''Quartetto (Nel salotto)'' (1892), olio su tela, Pomorski i povijesni muzej Hrvatskog primorja di [[Fiume (Croazia)|Rijeka]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Veruda-Svevo.jpg Ritratto di Italo Svevo con la sorella Ortensia]'' (1892), olio su tela, collezione privata;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Veruda-Grimani.jpg Ritratto del pittore Guido Grimani]'' (1892), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Ritratto del cantante Domenico Delfino'' (1892), olio su tela, [[Civico museo teatrale Carlo Schmidl|Civico museo teatrale Carlo Schmidl, Trieste]];
* ''Dichiarazione d’amore'' (1893), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Ritratto di Marco Terni'' (1893), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Fe’ d’altra vita disacerba il duolo'' (1893), olio su tela, collezione privata;
* ''La Cucitrice'' (1893), olio su tela, collezione privata;
* ''La Mendaressa'' (1893), olio su tela, collezione privata;
* ''L’uccellino morto'' (1893), olio su tela, collezione privata;
* ''Angolo di stanza con gatto'' (1893), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di ragazza'' (1893), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Ritratto maschile'' (1894), olio su tela, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste;
* ''Il ritorno dei naufraghi'' (1894), olio su tela, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste;
* ''Sinfonia in rosa'' (1894), olio su tela, Civici Musei di Storia ed Arte, [[Trieste]];
* ''Confidenze'' (1894), olio su tela, collezione privata;
* ''Susanna e i vecchioni'' (1895), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di Benedetto Marina'' (1895), olio su tela, collezione privata;
* ''In salotto'' (1896), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto della signorina Fix di Vienna'' (1896), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto del pittore Giuseppe Barison'' (1896), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Ritratto di Leopoldo Schott'' (1896), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto dei signori Friedländer'' (1896), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto dell’attore Adolf Ritter von Sonnenthal'' (1897), olio su tela, collezione privata;
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Umberto_Veruda_Junge_Frau_im_Rosengarten.jpg Giardino fiorito]'' (1899), olio su tela, collezione privata;
* ''Autoritratto'' (1899), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Nudo di schiena'' (1900), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''Fondamenta San Vio'' (1900), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto del pittore francese Philippe Favard'' (1900), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto di uno scultore (Giovanni Mayer)'' (1901), olio su tela, [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia]];
* ''Ritratto di [[Consuelo Vanderbilt]]'' (1903), olio su tela, Blenheim Palace, [[Oxfordshire]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/duke-of-marlboroughs-blenheim-palace-a-portrait-fotografie-di-cronaca/117639148?uiloc=thumbnail_more_from_this_event_adp|titolo=Duke and Duchess of Marlborough,Vanity Fair Magazine, June 1, 2011|accesso=27 aprile 2021}}</ref>;
* ''Ritratto di Charles Spencer-Churchill, IX duca di Marlborough'' (1903), olio su tela, [[Blenheim Palace]], [[Oxfordshire]];
* ''Fondamenta a Burano'' (1904), olio su tela, [[Museo Revoltella|Museo Revoltella, Trieste]];
* ''[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Umberto_Veruda#/media/File:Veruda-Burano.jpg Commenti a Burano]'' (1904), olio su tela, collezione privata;
* ''Ritratto del pittore Rafael Senet y Perez'' (1908), olio su tela, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = Silvio Benco |titolo = Umberto Veruda |città = Trieste |editore = Giuseppe Mayländer|anno = 1907}}
* {{Cita libro |autore = Antonio Alisi |titolo = Due pittori triestini: Umberto Veruda (1868-1904) in ''La porta Orientale''|città = Trieste |editore = Società Editrice Volontari e Mutilati|anno = 1950}}
* {{Cita libro |autore = Licia Sambo |titolo = La vita e l'arte di Umberto Veruda in ''La porta Orientale''|città = Trieste |editore = Società Editrice Volontari e Mutilati|anno = 1972}}
* {{Cita libro |autore = Susanna Gregorat |titolo = La committenza privata triestina dell’ultimo decennio dell’Ottocento nella ritrattistica di Umberto Veruna |città = Gorizia |editore = Edizioni della Laguna|anno = 1998}}
* {{Cita libro |autore = Matteo Gardonio |titolo = Veruda alla ricerca di Velázquez: il sivigliano Rafael Senet y Perez a Venezia|città = Trieste |editore = EUT Edizioni Università di Trieste|anno = 2013}}
* {{Cita libro |autore = Claudia Crosera |titolo = Umberto Veruda |città = Trieste |editore = Collana d’Arte della Fondazione CRTrieste|anno = 2017}}
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Artisti del paesaggio]]
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