Cervus nippon: differenze tra le versioni

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* ''Cervus nippon taioanus''
* ''Cervus nippon yesoensis''
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I '''cervi sika''', più correttamente '''cervi shika''' o '''cervi del Giappone''' (''Cervus nippon'', <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Coenraad Jacob Temminck|Temminck]], [[|1838]]</span>}}), sono [[Cervus|cervi]] di grandezza media, massicci, con il capo sottile e il mantello maculato, coda di media lunghezza e palchi a struttura semplice con 8 o 10 punte.
 
Si tratta di una specie nativa del sud-est dell'[[Asia orientale]] e [[Sud-est asiatico|sud orientale]], da cui fu introdotta poi in molte altre parti del mondo. È considerata a rischio di estinzione in molte aree, tranne che in [[Giappone]], dove invece la popolazione è sovrabbondante.<ref name="popeco">{{Cita web | cognome = Kaji | nome = Koichi | coautori = Takashi Saitoh, Hiroyuki Uno, Hiroyuki Matsuda, and Kohji Yamamura | titolo = Adaptive management of sika deer populations in Hokkaido, Japan: theory and practice | url = http://www.populationecology.org/SpecialIssueArticlePage.aspx?DOI=10.1007/s10144-010-0219-4 | formato = pdf | accesso = 19 gennaio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110727182637/http://www.populationecology.org/SpecialIssueArticlePage.aspx?DOI=10.1007%2Fs10144-010-0219-4 | dataarchivio = 27 luglio 2011 | urlmorto = sì}}</ref>
I '''cervi sika''', più correttamente '''cervi shika''' o '''cervi del Giappone''' (''Cervus nippon'', <span style="font-variant: small-caps">[[Coenraad Jacob Temminck|Temminck]], [[1838]]</span>), sono [[Cervus|cervi]] di grandezza media, massicci, con il capo sottile e il mantello maculato, coda di media lunghezza e palchi a struttura semplice con 8 o 10 punte.
 
Il nome ''sika'' deriva dalla parola giapponese {{nihongo|''shika''|鹿}} che significa "cervo". Nella lingua giapponese infatti il suono "si" è inesistente e l'origine del termine sika è legata semplicemente ad un errore di trascrizione (essendo il suono giapponese "si (shi)" il corrispettivo di quello italiano "sci"). In Giappone la specie è però conosciuta come ''nihonjika'' (ニホンジカ(日本鹿), nome dato dall'unione di "nihon" (Giappone, 日本) e "shika" (Cervo, 鹿) che diviene però "jika") o ancora ''nipponjika'' (ニッポンジカ(日本鹿), "nippon" (altro modo per dire "Giappone") + "jika") da cui si intuisce l'origine del nome scientifico "Cervus nippon" (appunto "Cervo giapponese").
Si tratta di una specie nativa del sud-est dell'[[Asia]], da cui fu introdotta poi in molte altre parti del mondo. È considerata a rischio di estinzione in molte aree, tranne che in [[Giappone]], dove invece la popolazione è sovrabbondante.<ref name="popeco">{{Cita web|cognome = Kaji | nome = Koichi |coautori = Takashi Saitoh, Hiroyuki Uno, Hiroyuki Matsuda, and Kohji Yamamura|
titolo = Adaptive management of sika deer populations in Hokkaido, Japan: theory and practice| url = http://www.populationecology.org/SpecialIssueArticlePage.aspx?DOI=10.1007/s10144-010-0219-4 | formato= pdf|accesso=19 gennaio 2011}}</ref>
 
Il nome ''sika'' deriva dalla parola giapponese {{nihongo|''shika''|鹿}} che significa "cervo". Nella lingua giapponese infatti il suono "si" è inesistente e l'origine del termine sika è legata semplicemente ad un errore di trascrizione (essendo il suono giapponese "shi" il corrispettivo di quello italiano "sci"). In Giappone la specie è però conosciuta come ''nihonjika'' (ニホンジカ(日本鹿), nome dato dall'unione di "nihon" (Giappone, 日本) e "shika" (Cervo, 鹿) che diviene però "jika") o ancora ''nipponjika'' (ニッポンジカ(日本鹿), "nippon" (altro modo per dire "Giappone") + "jika") da cui si intuisce l'origine del nome scientifico "Cervus nippon" (appunto "Cervo giapponese").
 
== Sottospecie ==
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Il sika del Giappone (''Cervus nippon nippon'') è la sottospecie tipo, allevata da secoli in [[Giappone]], in templi, parchi e fattorie allo stato semi-domestico. Di conseguenza la sua acclimatazione in varie parti del mondo, tra cui i boschi e parchi europei ([[Inghilterra]], [[Scozia]], [[Francia]], [[Germania]], [[Danimarca]]) e perfino il [[Madagascar]], è stata facile.
 
Il sika della [[Manciuria]] (''Cervus nippon hortulorummantchuricus'') è stato introdotto nel [[1875]] in [[Nuova Zelanda]] e successivamente in [[Australia]]. Inoltre nel [[1950]] i sovietici l'hanno introdotto nell'[[Azerbaigian]]. Il sika si è sempre perfettamente adattato ai nuovi ambienti. Il sika è infatti un cervo molto resistente: si adatta ai climi sfavorevoli e d'inverno non risente della scarsità di alimentazione. L'habitat naturale sono i boschi ricchi di radure, ma la specie si è adeguata anche alle grandi coltivazioni e alle piantagioni. Il bramito che emette al periodo degli amori (novembre-dicembre) è un alto grido spesso dai toni acutissimi. La gestazione dura sette mesi e mezzo, e un solo cerbiatto (raramente due) nasce tra la fine di giugno e i primi di agosto.
 
Il sika di [[Formosa]] (''Cervus nippon taioanus'') è stato descritto come la specie più bella di tutta la famiglia [[Cervidi]]{{citazione necessaria}}. Alto circa 90&nbsp;cm al garrese, è più piccolo del sika della Manciuria, ma più grande di quello giapponese. Il mantello estivo è castano chiaro con evidenti macchie bianche, più scuro sotto il collo e sulla striscia dorsale fortemente marcata. Il mantello invernale è più folto e scuro, con macchie meno evidenti. Le corna misurano al massimo 50&nbsp;cm. Il sika di Formosa abitava tutte le montagne al centro di [[Taiwan]], anche fra le nevi perenni, e sembra vi fosse piuttosto comune. Durante il dominio giapponese fino alla fine della guerra era severamente protetto, ma dopo la guerra è stato cacciato dai cinesi in pochi anni fin quasi all'estinzione (sembra che non abbia neppure protezione nominale), mentre le foreste indispensabili alla sua sopravvivenza venivano distrutte. Nonostante ciò, ve ne sono ancora piccole mandrie sui monti della regione di Taitung (da cui purtroppo gli aborigeni riforniscono anche i ristoranti), oltre a 100-200 sull'isola Verde o Lu-tao a 30&nbsp;km ad est di Taitung, e una cinquantina allo zoo di [[Taipei]].
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