Chiesa di Sant'Anna (Cannobio): differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
|Nome = Chiesa all'orrido di SanS. GiuseppeAnna
|Immagine = <!-Cannobio - nonChurch inserireof "File:"Sant'Anna -->above the Cannobino river 1484.jpg
|Larghezza =
|Didascalia =
|SiglaStato = ITA
|Regione = [[Piemonte]]
|NomeComune = Cannobio
|Città = Arona
|Latitudine =
|Longitudine =
|Religione = Cristiana cattolica
|DedicatoA = [[Madonna di Loreto|Santa Maria Vergine di Loreto]]
|Ordine =
|Diocesi = Novara
|AnnoConsacr = 1602
|AnnoSconsacr =
|Fondatore =
|Architetto = Gio. Angelo Crivelli(1633), architetto anonimo(1635)
|StileArchitett =
|InizioCostr =
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|Sito =
}}
La '''Chiesa diall'orrido Sandi GiuseppeSant'Anna''' è un edificio religioso delsituato nella frazione di [[Traffiume]] nel comune di [[AronaCannobio]] risalente al 1204[[1633]].
 
La '''Chiesa di San Giuseppe''' è un edificio religioso del comune di [[Arona]] risalente al 1204.
 
==Storia==
Nel 1633 i Traffiumesi richiesero alla [[curia vescovile|Curia]] milanese il permesso per la costruzione di una cappella che andasse a sostituire quella già esistente del [['500]] fine [['600]], costruita da Giovanni Battista Gardani.
Era anticamente intitolata a Sant'Eusebio. Divenne la sede della Confraternita "del Corpo del Signore e di San Giuseppe" per volere di [[San Carlo Borromeo]] nel 1582, il quale aggregò le Confraternite di San Giuseppe e del SS. Sacramento. La prima descrizione risale al 1602 in occasione di una visita pastorale di [[Federico Borromeo]].
Il 3 giugno 1633 venne approvata la costruzione della cappella.
Probabilmente era sede di una scuola di intagliatori.
 
Lo stesso [[Giovanni Battista Gardani]] fu incaricato per un primo progetto della chiesa, egli creò un disegno che prevedeva la demolizione della [[cappella]], conservando però solo la parte di fondo per il nuovo [[presbiterio]].
 
==Architettura==
La struttura presentava un'ideazione semplice con una [[sagrestia]] e un piccolo [[campanile]]. La facciata aveva due [[lesene]] per lato, un [[frontone triangolare]] e delle finestre centrali, con un contorno semplice.
Originariamente la costruzione era a nave unica, il coro si trovava dietro l'altare con una porta alla sinistra dell'altare stesso ed una finestra di cui restano tracce sul lato orientale. Nel 1631 furono proposte varie modifiche di cui si hanno tracce con documentazione nel 1644 e nel 1749 che portarono alla pianta cruciforme di cui venne fatta una descrizione già alla fine del XVIII secolo, con la comparsa della torre campanaria posta tra la [[sacrestia]] e la zona dell' [[abside]].
 
Il progetto fu modificato ma risulta ignoto l'autore, alcuni sostengono che sia stato lo stesso Crivelli soprattutto per la somiglianza dei due progetti.
La chiesa venne successivamente ampliata conservandone l'originale cappella, inglobandola in essa come figura della santa casa di Loreto e si alzò il campanile. Parte del progetto ebbe influenze romane, infatti il maggior finanziatore della costruzione della cappella fu la "Societas Romae", e i personaggi appartenevano al gruppo delle maestranze romane al servizio dell'architetto Martino Longhi il Giovane, riconducibili anche alcune somiglianze nel progetto del campanile con la torre parrocchiale di Viggiù costruita da Martino Longhi il Vecchio. La chiesa venne finita negli anni 1637/38 grazie anche all'impero degli stessi Traffiumesi; sul portale d'ingresso viene riportata la data del 1638. Diciassette anni dopo la "Societas Romae" lasciò la propria firma sulla cimasa dei portali in marmo interni e nello stesso anno vennero completate le principali finiture. Nel 1782 vennero costruiti i paliotti dell'altare maggiore e dell'altare nella cappella di Loreto da Carlo Giuseppe Pancaldi d'Ascona.
L'organo presente al suo interno è seicentesco e venne ristrutturato nel 1764 da Giambattista Pelanda di Zornasco.
 
La facciata è rivolta verso mezzogiorno ed è divisa in due ordini, presenta un grande cornicione con un effetto chiaroscuro creato dalle "piode" che la proteggono dalle perturbazioni. All'interno la navata è rettangolare, con volta a crociera, raccordata alle pareti con una volta a botte.
Nella parte ovest si trova un finestrone che si affaccia alla cappella di San Giuseppe, una finestra semicircolare con funzione di illuminare la sagrestia e infine due finestre strombate con contorno in granito che fungevano da illuminazione per la cappella originaria.
Tranne che per la finestra della sagrestia, ad ogni apertura ne corrisponde una simmetrica nel prospetto est.
 
La cella campanaria ospita una sola campana, con quattro finestrature dotate di balaustra. Ai lati si aprono due cappelle: a destra dedicata a Sant'Anna e alla sinistra dedicata a San Giuseppe.
 
La porta che permette l'accesso al campanile si trova all'interno sulla sinistra, e permette di andare anche al coro pensile posto sul retro della facciata.
 
Sulla destra della cappella, sporge il locale pensile dei mantici per l'organo, con volte a botte che copre allo stesso tempo l'accesso al ristorante dell'oratorio.
 
==Bibliografia ==
Ulteriori modifiche riguardanti le finestre vennero attuate nella prima metà del XVII secolo.
*{{cita libro|titolo=Arona e il Vergante|autore=Luciano Rainoldi|anno=1992|città=Comignago|editore=Editrice Lo Scolaro|cid=Rainoldi}}
*{{cita libro|autore=Virgilio Gilardoni|titolo=I monumenti d'arte di storia del Cantone Ticino}}
*{{cita pubblicazione|titolo=Per l'architettura religiosa nella diocesi di Milano dopo S. Carlo. Il Catalogo del fondo Spedizioni Diverse: Parte prima (1577-1699)|autore=Gian Battista Maderna||rivista=Arte Lombarda|anno=1984|numero=No. 70/71|pp. 47-136}}
*{{cita libro|titolo=La chiesa all'Orrido di S. Anna|autore=Arturo Fragni|autore2=Pierangelo Frigerio|anno=1995|editore=Alberti|}}
 
== Altri progetti ==
La sistemazione attuale della [[pala d'altare]] d'altare ed il tabernacolo, risalgono probabilmente ad una sistemazione settecentesca, già attestata in un documento del 1749; le statuette sono legate da un'affinità nei volti e nelle espressioni e ornano il tabernacolo e che rappresentano i Santi Pietro e Paolo, Andrea e Filippo, al gruppo di [[San Giuseppe]] e del [[Bambin Gesù]], sul coronamento della [[pala d'altare]]. Tutto l'insieme è ornato con più colori ([[policromo]]) con abbondanti dorature e trattato con graffiti attuati in modo da ottenere un effetto particolare e ricorda le modalità di ornamento tipiche della cultura spagnola.
{{interprogetto}}
 
{{portale|architettura|cattolicesimo|Piemonte}}
La tela sull'altare è attribuile alla scuola di Carlo Francesco Nuvolone, una delle quali pare essere una replica.
 
[[Categoria:Chiese dedicate a sant'Anna|Cannobio]]
La [[cantoria]] attualmente è posizionata sopra l'ingresso principale della chiesa, si pensa che la posizione in cui si trovi non sia la posizione in cui originariamente doveva essere; presenta decorazioni scultoree simili a quelle del coro con la presenza di putti musicanti e cariatidi, cherubini e cascate di frutta sulle lesene della balconata. Fu restaurata nel 1976.
[[Categoria:Chiese di Cannobio|Anna]]
[[Categoria:Chiese della diocesi di Novara|Anna]]