Elliott Management Corporation: differenze tra le versioni
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|data fondazione = 1977
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[[Jonathan Pollock]] (co-[[chief executive officer|CEO]])
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'''Elliott Management Corporation''' (nota anche come ''Fondo Elliott'' o ''Elliott'') è una [[società (diritto)|società]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] di gestione degli investimenti fondata nel 1977 a [[New York]] da [[Paul
Sin dalla sua fondazione, Elliott ha generato per i suoi investitori un rendimento annuale composto netto del
Elliott è stato ampiamente descritto da varie testate giornalistiche internazionali (quali ''[[The Independent]]'', ''[[The Guardian]]'', ''[[The Washington Post]]'') come un [[Fondo speculativo|fondo avvoltoio]], per via dei suoi investimenti nei debiti di sofferenza.<ref>{{Cita news |lingua=en
== Storia ==
Paul Singer ha fondato Elliott Associates nel gennaio del 1977, partendo da 1,3 milioni di dollari raccolti da amici e parenti. Chiamata "Elliott" dal secondo nome di Singer, nei primi anni la società si è concentrata sull'[[arbitraggio]]. Dopo il crollo della Borsa del 1987 e la recessione degli anni novanta, l'azienda si è trasformata in un [[hedge fund]], che utilizza un approccio di trading multi-strategia. Elliott Associates, il principale fondo nazionale di Elliott Management, gestisce
Elliott ha sette soci azionari: Paul Singer e Jon Pollock sono i co-chief investment officers e i co-CEO; Gordon Singer, il figlio di Paul Singer, che dirige l'ufficio londinese di Elliott; Steven Kasoff, Steve Cohen, Jesse Cohn
In una lettera di investimento del novembre 2014, Elliott ha descritto l'ottimismo sulla crescita degli Stati Uniti come ingiustificato. "Nessuno può prevedere per quanto tempo i governi possano cavarsela con una crescita fasulla, denaro finto, lavori finti, una finta stabilità finanziaria, numeri falsi sull'inflazione e una finta crescita del reddito", ha scritto Elliott. "Quando si perde la fiducia, quella perdita può essere grave, improvvisa e simultanea in un certo numero di mercati e settori".
Nel terzo trimestre del 2018, Elliott aveva approssimativamente
== Gli investimenti ==
=== Debiti pubblici ===
Vari investimenti hanno riguardato i debiti dei Paesi in [[Default (finanza)|default]].<ref>{{Cita news
==== Perù ====
Nel 1996 Elliot Management Corporation ha acquistato 20 milioni di dollari di debito del Perù in default.<ref>{{cita libro|autore=David Bosco|titolo=The Debt Frenzy|data=11 giugno 2007|giornale=Foreign Policy |url=https://foreignpolicy.com/articles/2007/06/11/the_debt_frenzy|
==== Argentina ====
Ci sono voluti 15 anni per vincere la battaglia contro il governo argentino per il rimborso delle obbligazioni su cui Elliott Management aveva investito comprando i Tango [[Obbligazione (finanza)|bond]], poi finiti in default, nel 2001 con un forte sconto, per un valore nominale di 630 milioni di dollari. L'[[Argentina]] aveva in seguito proposto un rimborso parziale (30 centesimi per dollaro), accettato da vari investitori ma non da Paul Singer, il quale si era rivolto a vari tribunali del Regno Unito e degli Stati Uniti; nel 2012, aveva anche fatto sequestrare come garanzia una nave della marina argentina ormeggiata in un porto del [[Ghana]]. Un'altra misura presa da [[Cristina Fernández de Kirchner]], presidente dell'Argentina in quel periodo, fu di emettere un'[[Ordinanza contingibile e urgente|
==== Congo ====
Elliott Management investì 31 milioni di dollari su un debito valutato sulla carta 100 milioni di dollari.<ref>{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2007/12/10/world/africa/10congo.html|titolo=https://www.nytimes.com/2007/12/10/world/africa/10congo.html}}</ref><ref name="sunlightfoundation.com">{{Cita web|url=https://sunlightfoundation.com/2009/09/25/corruption-charges-prompt-congo-to-lobby-congress/|titolo=Corruption charges prompt Congo to lobby Congress}}</ref>
=== Aziende ===
Focalizzandosi principalmente sugli investimenti di Borsa dopo il crollo azionario del 1987, la recessione degli [[anni novanta]], e la crisi economica causata dal fallimento della [[Lehman Brothers]] nel 2008, Elliott Management Corporation è intervenuto per la ristrutturazione di aziende statunitensi e internazionali, acquisendo anche partecipazioni con la giustificazione di voler difendere gli interessi degli azionisti di minoranza e aprendo battaglie legali in tutto il mondo ([[Trans World Airlines|TWA]], MCI, WorldCom, [[Enron]], [[Chrysler]], [[Delphi Automotive]], [[Novell]], Skopko, [[Adecco]], Hess, Elektrim). Nel 2011, ha fatto causa presso il tribunale britannico ad una società statale vietnamita, Vinishine, finita in default su un prestito di 600 milioni di dollari sostenuto dal governo vietnamita, per poi abbandonare il caso l'anno successivo.
Nel settembre 2019 ha annunciato di avere investito 3,2 miliardi di dollari, intestandosi una quota dell'1,2%, nel colosso americano delle telecomunicazioni [[AT&T]] che di recente ha acquisito per 80 miliardi di dollari [[Time Warner]], proprietaria fra l'altro di [[HBO]] e [[CNN]], con l'idea di opporsi a [[Netflix]]. In una lettera resa pubblica Elliott Management ha chiesto una revisione delle strategie e la dismissione di asset non strategici.<ref name = "inv">{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/elliott-investe-32-miliardi-dollari-att-e-chiede-cambio-strategia-ACB9e1i|titolo=Elliott investe 3,2 miliardi di dollari in AT&T e chiede cambio di strategia. Trump festeggia e attacca Cnn|data=10 settembre 2019|accesso=14 settembre 2019}}</ref> Suscitando reazioni esultanti di [[Donald Trump]] che a suo tempo si era mostrato contrario all'iniziativa di AT&T.<ref name = "inv"/>
===In Italia===▼
Nell'aprile 2017 viene reso noto che Elliott ha prestato 303 milioni all'imprenditore cinese [[Li Yonghong]] per completare l'acquisizione del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] da [[Fininvest]].<ref>{{cita web|url= http://www.calcioefinanza.it/2017/03/26/elliott-management-paul-singer-milan-yonghong-li/|titolo= Milan, chi è e come opera Elliott il fondo che ha finanziato Yonghong Li |Milan: Ses chiude, Mr Li solo verso il closing. Nasce nuova entità offshore|data= 26 marzo 2017}}</ref> Il 10 luglio 2018 Elliott comunica di aver assunto il controllo del club rossonero a seguito dell'inadempimento delle obbligazioni verso il fondo d'investimento statunitense da parte di Li Yonghong.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-07-10/elliott-si-da-anno-rivendere-milan-ultimo-tentativo-mr-li-tempo-scaduto--070635.shtml?uuid=AEOzsOJF&refresh_ce=1|titolo= Milan, Elliott assume il controllo e apporta 50 milioni di capitale|data=10 luglio 2018|accesso=20 luglio 2018}}</ref>▼
▲==== In Italia ====
Nel marzo 2018, Elliott interviene in [[Telecom Italia]], società controllata dal gruppo francese [[Vivendi]] (a sua volta posseduta da [[Vincent Bolloré]]), esibendo inizialmente una quota inferiore al 3%<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-03-06/-elliott-entra-tim-e-sfida-vivendi-via-loro-cinque-consiglieri--211531.shtml|titolo=Elliott entra in Tim e sfida Vivendi: via i loro cinque consiglieri}}</ref> e poi rilevando una quota approssimativamente del 9% delle azioni della società.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/04/09/news/tim_debole_in_borsa_dopo_i_rialzi_in_attesa_del_cda-193385281/|titolo=Elliott sale al 13,7% potenziale in Telecom: "Cda indipendente può creare enorme valore". E Assogestioni non farà la sua lista|pubblicazione=Repubblica.it|data=9 aprile 2018|accesso=10 aprile 2018}}</ref> Elliott ha criticato i vertici dell'azienda sulle carenze nell'amministrazione, la valutazione del titolo, e le relazioni strategiche con le autorità italiane, sostenendo che ognuno di questi elementi potrebbe essere migliorato a beneficio di tutti gli stakeholder. Elliott ha anche accusato Vivendi di avere alcuni conflitti di interesse, come lo scontro con la [[Mediaset]] di [[Silvio Berlusconi]] su [[Mediaset Premium (azienda)|Premium]].<ref name="repubblica.it">{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/2018/05/04/news/berlusconi_e_il_governo_nemici_di_vivendi_che_perde_la_partita_con_elliott-195513980/|titolo=Ecco come è nato lo scontro tra Vivendi ed Elliott. I passi falsi con Berlusconi e il governo}}</ref>
Oltre allo scontro con Mediaset, c'è stato anche il braccio di ferro tra il vertice di Telecom italia e il [[governo Gentiloni]], il quale avrebbe voluto vedere una separazione della rete, creando due società (una per i servizi, una per il network), e un accordo tra Telecom italia
Nell'ottobre 2018, si conclude la battaglia legale durata tre anni contro i giapponesi di [[Hitachi (azienda)|Hitachi]] che avevano comprato dall'ex [[Leonardo (azienda)|Finmeccanica]] non solo il 100% di [[AnsaldoBreda|Ansaldo Breda]], ma anche il 60% di [[Ansaldo STS|Ansaldo Sts]] con lo scopo di togliere Sts dal listino di Borsa e poi fonderla nella sua divisione di trasporti. Secondo Singer, che con la sua Elliott Management è arrivato ad avere il 31% di Ansaldo Sts, l'operazione è stata fatta in modo da danneggiare gli azionisti di minoranza dell'Ansaldo Sts. Alcuni investitori di minoranza hanno sostenuto che Hitachi avesse sottopagato Ansaldo e, invece, strapagato Breda, controllata da Finmeccanica in perdita, portando gli azionisti di minoranza a ricevere meno di ciò che fosse loro dovuto. Infine, nel 2018, i giapponesi di Hitachi hanno versato a Elliott Management un maxi assegno di 807 milioni di euro (12,70 euro per azione con un premio del 9%) per comprare la loro quota del 31% e poi procedere al [[delisting]].<ref>{{cita web |url=http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/10/29/hitachi-rileva-31-di-elliot-in-ansaldo_c1a8518d-fc42-40a3-9f91-8347f1e62fdb.html|titolo=Hitachi rileva da Elliott e sale a 82,5% in Ansaldo Sts|data=29 ottobre 2018|accesso=30 ottobre 2018}}</ref>
Nel luglio 2018, Elliott Management è stato confermato come il proprietario ufficiale della squadra italiana di calcio [[Associazione Calcio Milan|AC Milan]] con una quota del 99,93% del club, a seguito dell'inadempimento del debito di 415 milioni di euro verso il fondo d'investimento statunitense da parte del precedente proprietario Li Yonghong.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-07-10/elliott-si-da-anno-rivendere-milan-ultimo-tentativo-mr-li-tempo-scaduto--070635.shtml?uuid=AEOzsOJF&refresh_ce=1|titolo=Milan, Elliott assume il controllo e apporta 50 milioni di capitale}}</ref> Elliott ha introdotto un nuovo management nella Rossoneri Sport Investment Lux, la società che controlla l'AC Milan, tra cui anche [[Ivan Gazidis]]. Il 10 luglio 2018 Paul Singer ha comunicato in una dichiarazione ufficiale un investimento di 50 milioni di euro di capitale, proprio per stabilizzare le finanze del club.<ref>{{Cita web|url=http://www.football-italia.net/124293/official-elliott-now-own-milan|titolo=Official: Elliott now own Milan}}</ref> Nel settembre 2018, Elliott ha versato ulteriori 120 milioni di euro nella società per rimborsare due obbligazioni, sostanzialmente eliminando i debiti del club.<ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/article/us-acmilan-elliott/elliott-to-inject-120-million-euros-into-ac-milan-to-reimburse-bonds-source-idUSKCN1M523Q|titolo=Elliott to inject 120 million euros into AC Milan to reimburse bonds: source}}</ref>▼
Nell'ottobre 2018, Elliott rileva, attraverso un aumento di capitale di 65 milioni di euro, l'81% di [[Credito Fondiario]], l'istituto che gestisce circa 45 miliardi di [[crediti deteriorati]].<ref>{{cita web |url=https://www.money.it/elliott-investimenti-italia-credito-fondiario|titolo=Elliott investe ancora in Italia: ora controlla (anche) Credito Fondiario|data=30 ottobre 2018|accesso=30 ottobre 2018}}</ref>
▲Nell'ottobre 2018 si conclude la battaglia legale durata tre anni contro i giapponesi di [[Hitachi (azienda)|Hitachi]] che avevano comprato dall'ex [[Leonardo (azienda)|Finmeccanica]] non solo il 100% di [[AnsaldoBreda|Ansaldo Breda]], ma anche il 60% di [[Ansaldo STS|Ansaldo Sts]] con lo scopo di togliere Sts dal listino di Borsa e poi fonderla nella sua divisione di trasporti. Secondo Singer, che con la sua Elliott Management è arrivato ad avere il 31% di Ansaldo Sts, l'operazione è stata fatta in modo da danneggiare gli azionisti di minoranza dell'Ansaldo Sts. Alcuni investitori di minoranza hanno sostenuto che Hitachi avesse sottopagato Ansaldo e, invece, strapagato Breda, controllata da Finmeccanica in perdita, portando gli azionisti di minoranza a ricevere meno di ciò che fosse loro dovuto. Infine, nel 2018, i giapponesi di Hitachi hanno versato a Elliott Management un maxi assegno di 807 milioni di euro (12,70 euro per azione con un premio del 9%) per comprare la loro quota del 31% e poi procedere al [[delisting]].<ref>{{cita web |url=http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/10/29/hitachi-rileva-31-di-elliot-in-ansaldo_c1a8518d-fc42-40a3-9f91-8347f1e62fdb.html|titolo=Hitachi rileva da Elliott e sale a 82,5% in Ansaldo Sts|data=29 ottobre 2018|accesso=30 ottobre 2018}}</ref>.
==== Nello sport ====
▲Nell'ottobre 2018, Elliott rileva, attraverso un aumento di capitale di 65 milioni di euro, l'81% di [[Credito Fondiario]], l'istituto che gestisce circa 45 miliardi di [[crediti deteriorati]].<ref>{{cita web |url=https://www.money.it/elliott-investimenti-italia-credito-fondiario|titolo=Elliott investe ancora in Italia: ora controlla (anche) Credito Fondiario|data=30 ottobre 2018|accesso=30 ottobre 2018}}</ref>.
▲Nell'aprile 2017 viene reso noto che Elliott ha prestato 303 milioni all'imprenditore cinese [[Li Yonghong]] per completare l'acquisizione
▲Nel luglio 2018
Nell'agosto 2022 Elliott completa la cessione di tutte le sue quote del Milan al fondo d'investimento americano [[RedBird Capital Partners]] guidato da Gerry Cardinale, per la cifra record per il calcio italiano di 1,2 miliardi di euro.<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2022/08/31/redbird-acquista-milan/|titolo=Il fondo statunitense RedBird ha completato l’acquisto del Milan|data=31 agosto 2022}}</ref>
== Note ==
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[[Categoria:Mercati finanziari]]
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