Giuffrè Editore: differenze tra le versioni
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{{Azienda
|nome = Giuffrè Editore
|logo dimensione =
|immagine = Sede Giuffrè
|forma societaria = Società per azioni (ordinamento italiano)
|data fondazione = 1931
|forza cat anno =
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|causa chiusura =
|nazione =ITA
|gruppo = Editions Lefebvre Sarrut
|
|persone chiave = * Rudi Mesotten <small>([[presidente]])</small>
* Stefano Garisto <small>([[direttore generale]])</small>
|settore = Editoria
|prodotti =
|fatturato =
|anno fatturato =
|utile netto =
|anno utile netto =
|dipendenti =
|anno dipendenti =
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}}
Realizza == Storia ==
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{{vedi anche|Antonino Giuffrè (editore)}}
[[File:Antonino_Giuffrè.jpg|left|254x254px|Antonino Giuffrè, fondatore della casa editrice|thumb]]
[[File:Catalogo_storico_Giuffrè_editore.jpg|thumb|
[[Antonino Giuffrè (editore)|Antonino Giuffrè]] (1902
Negli [[anni venti|anni ’20]], trasferitosi a [[Milano]], diede inizio ad
Utilizzava tipografie milanesi, Tenconi, Colombi, ma stampava qualcosa anche a [[Pavia]], a [[Città di Castello]], a [[Bologna]] dando alla sua produzione un’impronta nazionale e non più solo locale<ref name=reda>{{Cita web|autore = Sergio Redaelli |url = http://www.rmfonline.it/?p=22652 |titolo = Culla del diritto |accesso = 22 marzo 2016 |editore = RMF Online Varese|data = 13 febbraio 2015 }}</ref><ref>{{Cita web |autore = Pasquale Barberisi |url =
[[File:Romano_Pugliatti_LaPira_Giuffrè.jpg|thumb|I professori Romano, Pugliatti, La Pira, assieme ad Antonino Giuffrè|250x250px]]
Nel [[1952]] la sede venne trasferita in via Solferino, a due passi dal [[Corriere della Sera]].
La casa editrice aveva superato il trentennio e Antonino Giuffrè comprendeva che le dimensioni raggiunte e le responsabilità di gestione imponessero tecniche moderne di managerialità, anche in prospettiva futura. Invitò
{{Citazione|Era un’estate calda; giorni pesanti di fatica che precedono la chiusura estiva. Lasciò la sua stanza di lavoro ai primi di agosto. Né gli autori, né i numerosi collaboratori delle sedi della casa editrice a Milano, dello stabilimento di stampa di Varese e dalla filiale di Roma sospettarono della sua malattia e furono dolorosamente sorpresi apprendendo della sua morte dalla radio e dai giornali. Nel lungo corridoio della sede di Via Solferino, al tramonto, durante l’ultima sua uscita, il parquet polveroso cigolava sotto al peso della bara di legno scuro portata a spalle. Era lo stesso cigolio di ogni sera, quando Giuffrè si avviava, le larghe spalle un po’ curve, qui un saluto, là una sosta, per tutti il suo buon sorriso, appena velato di stanchezza al compiersi della fatica quotidiana.|Antonino Giuffrè editore – “Itinerario documentato di un’ avventura umana” di Maria Teresa Giuffrè – 1981.}}
=== La seconda generazione: gli anni delle grandi opere e della banca dati ===
[[File:Giuseppe_Giuffrè_gioventù.jpg|thumb
Nel [[1964]], alla morte del fondatore, la conduzione della casa editrice venne assunta dal primogenito Giuseppe che a quel tempo aveva 23 anni<ref name=sapere>{{Cita web|autore = Sapere.it |url = http://www.sapere.it/enciclopedia/Giuffr%C3%A9+o+Giuffr%C3%A8,+Antonino+(editore).html |titolo = Giuffré o Giuffrè, Antonino (editore) |accesso = 22 marzo 2016 |editore = De Agostini Editore |data = }}</ref><ref name=cav>{{Cita web|autore = Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro |url = http://www.cavalieridellavoro.it/cavaliere/?numero_di_brevetto=2339 |titolo = Giuseppe Giuffrè |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref>. Nel [[1965]] da via Solferino la sede fu spostata nella vicina via Statuto, nel pieno centro di [[Milano]]. Erano anni di grande trasformazione che, dal [[1968]], portarono ad una svolta nei costumi e nelle tradizioni degli italiani; i giovani studenti di quegli anni furono gli artefici del cambiamento e della rottura col passato. Il riflesso di tali mutamenti si avvertiva negli atenei: si assistette ad un incremento ampio ma disordinato della popolazione universitaria, alla trasformazione della didattica con la relativa crisi dei testi tradizionali, all'eccesso di produzione legislativa con la conseguente difficoltà di garantire completezza e coerenza delle fonti: ciò solo per citare i fenomeni più appariscenti. In tale situazione, il ruolo dell'editore si rafforzò svolgendo un importante compito di riordino e di aggiornamento e organizzazione delle fonti.
Giuffrè Editore colse le opportunità offerte dai cambiamenti della società e dallo sviluppo del Paese e negli anni a venire consolidò il ruolo di riferimento della cultura giuridica italiana e rafforzò l'assetto societario: nel [[1976]] la Dott. A. Giuffrè Editore divenne una [[società per azioni]]<ref name=rosse/><ref name=arezzo/>; nel [[1987]] aprì la libreria Giuffrè, in via Larga, nel cuore di [[Milano]] a due passi dal [[Palazzo di Giustizia (Milano)|Tribunale]]<ref name=felici/>; nel [[1988]] venne avviata una [[joint venture]] con l’[[Università Luigi Bocconi]] di [[Milano]] che porterà alla fondazione della casa editrice Egea - Edizioni Giuridiche Economiche Aziendali dell’[[Università Luigi Bocconi]] e Giuffrè Editore S.p.A.<ref name=quirinale/>; nello stesso anno si inaugurò la sede di proprietà a Milano in via Busto Arsizio 40; nel [[1994]] venne siglata un’alleanza (che durerà fino al [[2015]]) con Reed Elsevier, il più grande complesso [[multinazionale]] nel campo dell’[[editoria]] professionale, che per poco più di 20 anni ha detenuto il 40% della [[società (diritto)|società]]<ref name=sim/><ref name=altium/>. Sul fronte editoriale, negli anni ’80 si producevano più di 700 novità librarie all’anno<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=Catalogo Generale Giuffrè|anno=1988|editore=Giuffrè Editore|città=Milano}}</ref>.
La direzione editoriale dal [[1985]] venne affidata a Gaetano Giuffrè, terzogenito di Antonino, che dopo un decennio in veste di direttore commerciale assunse il compito di tessere una fondamentale rete di contatti con gli autori continuando in tal modo la tradizione impostata dal fondatore. Giuffrè Editore è stato tra i primi in Italia a produrre edizioni “elettroniche”<ref name="rosse" /><ref name="sapere" /><ref name="cav" /><ref name="mori">{{Cita web |autore = Tipografia Mori & Co.
=== La terza generazione: gli anni della riconversione digitale ===
Nel 2000 entrò in casa editrice Antonio Giuffrè, figlio di Giuseppe, nipote del fondatore,
Nel 2007 venne lanciata la banca dati giuridica ''DeJure'', declinazione online del DVD Juris Data; nel [[2009]] fu acquisita Sedlex Informatica, rinominata Giuffrè Informatica, [[software house]] specializzata nella gestione dello studio legale, titolare del marchio Cliens <ref>{{Cita web |autore = Yellowp |url = http://yellowp.co/it/giuffre-informatica-srl-3peYZp |titolo = Giuffrè Informatica srl |accesso = 22 marzo 2016 |data = |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160405135608/http://yellowp.co/it/giuffre-informatica-srl-3peYZp |dataarchivio = 5 aprile 2016 }}</ref>; nel 2010 Giuffrè Informatica realizzò il primo punto d'accesso al processo telematico<ref>{{Cita web |autore = Servizi online Uffici Giudiziari Ministero della Giustizia |url =
=== Cessione della società ===
Il 31 ottobre 2017 la famiglia Giuffré ha ceduto il suo intero pacchetto azionario al gruppo editoriale francese ''Editions Lefebvre Sarrut (ELS)''.<ref name = ces/> ELS, nata nel 1999 dalla fusione tra ''Editions Francis Lefebvre'' e ''Editions Législatives'', è già presente sul mercato italiano fin dal 1991 con ''Ipsoa-Francis Lefebvre'', una s.r.l. costituita con ''Ipsoa'' (
Nel marzo 2018 cambio alla guida della casa editrice: Antonio Giuffré lascia l'incarico di direttore generale al manager torinese Giuseppe De Gregori, presidente diventa il general manager del gruppo francese Rudi Mesotten.<ref>{{Cita web|url=https://www.illibraio.it/giuffre-editore-749803/|titolo=Cambio alla guida di Giuffré Editore|data=25 marzo 2018|accesso=17 aprile 2018}}</ref>
Nel luglio 2018, a seguito della fusione per incorporazione di Memento Francis Lefebvre, Giuffrè Editore cambia la sua ragione sociale in Giuffrè Francis Lefebvre.
== Le edizioni digitali ==
=== Da Juris Data a De Jure ===
Presentato nel 2007 come evoluzione online del [[dvd]] Juris Data, DeJure<ref>{{Cita web|url=https://www.iusexplorer.it/|titolo=DeJure|autore=|editore=Giuffrè Editore|data=|accesso=22 marzo 2016}}</ref> è una banca dati editoriale di [[informazione]] giuridica utilizzata da [[avvocati]], [[magistrati]], [[notai]], studiosi del diritto, anche diffusa presso le istituzioni e le [[biblioteche]]<ref>{{Cita web|autore = Ordine Avvocati Macerata |url = http://www.ordineavvocatimacerata.it/?q=node/160 |titolo = Dejure - Giuffrè Editrice - Banca dati online|accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref><ref>{{Cita web|autore = Associazione Nazionale Magistrati |url = http://www.associazionemagistrati.it/doc/28/dejure-top-major.htm |titolo = Dejure Top Major |accesso = 22 marzo 2016 |data = }}</ref> . È suddivisa nelle seguenti sezioni: [[giurisprudenza]], fonti normative, [[dottrina (diritto)|dottrina]], formulari, [[bibliografia]] e strumenti. DeJure mette a disposizione degli utenti, in un unico “repository”, oltre 3 milioni di documenti relativi a massime, sentenze integrali delle autorità centrali e di merito, legislazione nazionale, regionale ed europea, prassi, dottrina e formulari<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.iusexplorer.it/DeJure/Presentazione |titolo = Presentazione |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Giuffrè Editore|data = }}</ref>. Sul modello di DeJure, nel 2015 presero vita l'omologa BancadatiPiù, rivolta ai [[commercialisti]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://bancadatipiu.it/Repository/piano_opera.pdf?635769774558431548 |titolo = La bancadatipiù - Piano dell'opera |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Giuffrè Editore |data = }}</ref> e Bancadati-LavoroPiù rivolta ai consulenti del lavoro<ref>{{Cita web |autore = Impresa mia |url =
=== I Portali tematici online ===
Giuffrè Editore avvia un nuovo modello editoriale on line che supera le tradizionali suddivisioni tra riviste dottrinali, volumi e banche dati tramite un unico portale tematico online di informazione, approfondimento e di erogazione di strumenti operativi, organizzato per materie del diritto<ref name=scheda/><ref name=book/><ref>{{Cita web |autore = Caterina Varpi |url = http://www.engage.it/mobile/giuffre-editore-presenta-ilpenalista-it/51669#.VsyD1n3hDIU |titolo = Giuffrè Editore presenta IlPenalista.it |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Engage |data = 3 novembre 2015 |dataarchivio = 6 aprile 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160406055432/http://www.engage.it/mobile/giuffre-editore-presenta-ilpenalista-it/51669#.VsyD1n3hDIU |urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.primapress.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=22638:nasce-ilfamiliarista-it-il-primo-portale-tematico-sul-diritto-di-famiglia-in-italia |titolo = Nasce Ilfamiliarista.it il primo portale tematico sul diritto di famiglia in Italia |accesso = 22 marzo 2016 |editore = Primapress |data = 19 giugno 2015}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Alberto Figone |url = http://www.repubblica.it/cronaca/2016/02/15/news/perche_il_matriomonio_gay_all_estero_non_vale_in_italia-133479667/?ref=search |titolo = Perché il matrimonio gay contratto all'estero non vale in Italia |accesso = 22 marzo 2016 |editore = La Repubblica |data = 15 febbraio 2016 }}</ref>. Contenuti e servizi editoriali confezionati in modo pratico e di facile accesso per professionisti delle generazioni più recenti, in linea con la propensione a seguire le mutazioni del proprio settore e, più in generale, della società civile italiana. I portali adottano un sistema di navigazione denominato Bussola che consente una più facile consultazione per parole chiave e che eroga schede complete e pratiche sugli argomenti di maggiori interesse per ciascuna area tematica<ref>{{Cita news |autore = |url = http://www.lastampa.it/2015/12/23/italia/i-tuoi-diritti/fisco-e-tasse/nasce-iltributarioit-portale-di-giuffr-editore-o0VhzYwokTgCCGYFNWPqRO/pagina.html
=== Riviste scientifiche online ===
[[File:Sede_Giuffrè.jpg|thumb
Giuffrè Editore annovera oggi nel proprio catalogo 32 riviste di carattere dottrinale e scientifico: la più antica è la Rivista di Diritto Internazionale, fondata nel [[1906]] e la più recente è Il Lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni, fondata nel [[1998]]. Il [[2014]] segna l'inizio della riconversione dalle riviste stampate, alle versioni digitali on line: la rivista [[Giustizia Civile]], fondata nel 1955, appare in formato digitale on line, giustiziacivile.com, inaugurando una formula che conserva le caratteristiche di scientificità e aggiunge funzionalità di consultazione che si relazionano alla banca dati DeJure<ref>{{Cita web|url=http://www.mediakey.tv/index.php?id=2510&tx_ttnews%5Btt_news%5D=41941&cHash=c019fe42388e941d2110198b673f3249|titolo=Giuffrè Editore presenta Giustiziacivile.com|autore=|editore=MediaKey|data=21 marzo 2014|accesso=22 marzo 2016}}</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.iusexplorer.it/Rivista/Giustizia_Civile |titolo = Giustizia Civile|accesso = 22 marzo 2016 |editore = Giuffrè Editore |data = }}</ref>. La direzione è affidata parimenti a Fabrizio Di Marzio e Giuseppe Conte.
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=== Processo telematico ===
Giuffrè Editore è stato il primo soggetto privato italiano a realizzare un punto d'accesso digitale per collegare gli avvocati alle cancellerie degli uffici giudiziari. Il [[Ministero della giustizia]] nel [[2010]] concede il benestare all'iscrizione del Punto d'Accesso (PdA) di Giuffrè (serve fonte terza e non il sito aziendale). In tal modo la categoria dei professionisti del diritto ha l'opportunità di riformare i processi organizzativi dei propri studi con l'ausilio di strumenti digitali, anticipando la riforma di informatizzazione della giustizia che il Ministero di Giustizia ha introdotto nel mese di giugno del 2014, rendendo obbligatoria
== Le opere librarie e gli autori principali ==
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=== Enciclopedia del diritto (1958) ===
[[File:Calasso e Giuffrè.jpg|thumb|1958: Antonino Giuffrè e il prof. Francesco Calasso danno origine all'Enciclopedia del Diritto |250x250px]]
L'[[Enciclopedia del diritto]] nacque da un progetto concepito agli inizi degli anni '50 del secolo scorso con lo storico del diritto [[Francesco Calasso]] e vede l'esordio con il primo volume nel 1958
=== I Codici Giuffrè (1976) ===
La prima collana è formata da ''I codici blu'' che, fin dall'esordio con il volume Codice civile con la Costituzione e le principali leggi speciali, del 1976, fornisce un corpo di norme selezionato e annotato da autorevoli curatori, funzionale ad approfondire i vari settori giuridici in quanto, oltre ai quattro codici fondamentali (codice civile, [[codice di procedura civile]], codice penale e [[codice di procedura penale]]), ne fornisce altri specifici, che analizzano i vari apparati normativi negli ambiti di principale interesse per gli studiosi e i professionisti. Nel corso degli anni il panorama dei codici si è ampliato con ulteriori collane: I Codici Tascabili (2005) per la consultazione delle norme in versione pocket e rendere più agevole e veloce la ricerca e l'esame delle normative; I Codici d'udienza (2006) che forniscono in un unico volume, la parte sostanziale e procedurale della materia d'interesse, nonché delle norme complementari, la cui consultazione combinata è utile nelle aule d'udienza o per la preparazione di esami e concorsi; i Codici Giuffrè denominati “[[ipertesto|ipertestuali]]” (2015) che abbinano la versione cartacea alla declinazione digitale correlata alla banca dati DeJure e aggiornata in tempo reale in funzione delle modifiche ai testi di legge: tra essi, il Codice della famiglia, il Codice civile e il Codice di procedura civile diretti da Fabrizio Di Marzio, il Codice dei contratti diretto da [[Giuseppe Conte]] e Fabrizio Di Marzio, il Codice penale e il Codice di procedura penale diretti da Sergio Beltrani, il Codice amministrativo e il Codice dei contratti pubblici diretti da Francesco Caringella, il Codice della disciplina privacy diretto da [[Luca Bolognini]] ed Enrico Pelino, il Codice del processo amministrativo diretto da Roberto Chieppa.
=== Le fonti del diritto italiano (1991) ===
[[File:Oscar_Luigi_Scalfaro_Giuseppe_Giuffrè.jpg|thumb|
La collana Le Fonti del diritto italiano nasce nel 1991 come cornice di un vasto disegno che si propone di comprendere l'intero sistema delle fonti. Come scriveva nel 1992 [[Pietro Rescigno]] nella prefazione alla prima edizione del Commentario dedicato al [[Codice civile italiano del 1942|Codice Civile]], la collana «rappresenta il risultato di una constatazione e di un programma: della rilevazione che mette in luce la persistente vitalità del codice, al di là della caduta e della revisione di intere materie o di notevoli parti dell'originaria stesura; della necessità di non trascurare il sistema che nel codice è racchiuso, anche quando si debba indagare e procedere lungo le vie frammentarie e disperse della legislazione speciale». Insita nella collana la consapevolezza, per un verso, della validità conservata da un corpo di norme che si va arricchendo con le decisioni dei [[giudice|giudici]] e le opinioni della dottrina, dall'altro, della necessità di una sua assidua rilettura. Il commentario, quindi, rappresenta lo strumento più idoneo e rapido per rendere l'immagine dell'[[ordinamento giuridico|ordinamento]] che si aggiorna nel continuo confrontarsi con i problemi che incontra nel suo cammino. L'opera si distingue per la selezione dei testi normativi, commentati con la dottrina e annotati con la [[giurisprudenza]] da massimi esperti delle materie trattate. La linea seguita dai curatori e i numerosi autori risponde al proposito di fornire un quadro dei casi e dei problemi al fine di favorire l'organico riesame ed un'elaborazione critica delle materie. Nel corso degli anni, la Collana si è andata arricchendo di numerosi titoli a commento delle principali materie del diritto, in ambito civile, penale ed amministrativo. Oltre al Codice civile a cura di [[Pietro Rescigno]], al Codice di procedura civile a cura di Nicola Picardi, al Codice penale a cura di Tullio Padovani e al Codice di procedura penale a cura di Giovanni Canzio e Giovanni Tranchina, per la normativa di settore basti citare, tra i tanti: Codice del lavoro a cura di Giovanni Amoroso, Enzo Di Cerbo e Arturo Maresca, Codice della famiglia a cura di Michele Sesta, Codice del consumo a cura di Vincenzo Cuffaro, Codice del fallimento a cura di Piero Pajardi, Codice della giustizia amministrativa a cura di Giuseppe Morbidelli, Codice dell'azione amministrativa a cura di [[Maria Alessandra Sandulli]].
=== Percorsi (2005) ===
Percorsi è la collana di Giuffrè dedicata agli aspiranti [[avvocati]], [[magistrati]] e [[notai]] <ref>{{Cita web |autore = Percorsi Giuffrè |url =
== L'attività di stampa ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{controllo di autorità}}
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[[Categoria:Case editrici italiane]]
[[Categoria:Aziende
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