Alberobello: differenze tra le versioni
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<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{F|centri abitati della Puglia|maggio 2021}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Alberobello
|Panorama =
|Didascalia =Panorama
|Bandiera = Alberobello-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Francesco De Carlo
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2022#Alberobello|13-6-2022]]
|Data
|Altitudine = 428<ref>{{Cita web|http://www.comuni-italiani.it/072/003/clima.html|Alberobello: Clima e Dati Geografici|23 dicembre 2023}}</ref>
|Sottodivisioni = Coreggia<ref>
[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/alberobello.pdf Comune di Alberobello - Statuto]</ref>
|Divisioni confinanti = [[Castellana Grotte]], [[Fasano]] (BR), [[Locorotondo]], [[Martina Franca]] (TA), [[Monopoli (Italia)|Monopoli]], [[Mottola]] (TA), [[Noci (Italia)|Noci]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1644
|
|Patrono = [[Cosma e Damiano|santi Cosma e Damiano]]
|Festivo = 27 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Alberobello (metropolitan city of Bari, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Alberobello all'interno della città metropolitana di Bari
}}
'''Alberobello''' (''
== Geografia fisica ==
Alberobello è un comune che si trova nella parte sud-orientale della sua [[Città metropolitana di Bari|città metropolitana]] di appartenenza, non lontano dalla [[Valle d'Itria]] e dalle colline della [[Murge|Murgia]] Sud-Est barese.
== Origini del nome ==
Lo storico di [[Noci (Italia)|Noci]] [[Pietro Gioia]] ha congetturato che il nome Alberobello derivasse da ''Silva alboris belli'', con il significato di "bosco dell'albero della guerra" e tale derivazione, priva di riscontro documentale, è stata a lungo fatta propria dagli storici successivi. Studi posteriori<ref>
{{senza fonte|Il nome Alberobello divenne ufficiale il 22 giugno 1797 dal primo Consiglio Comunale
== Storia ==
Una prima antropizzazione dell'area e bonifica agraria prese avvio
[[File:Alberobello Trullo Sovrano (3).jpg|thumb|left|Trullo Sovrano]]
L'abbondanza di materiale, soprattutto [[pietra calcarea]] e [[carsica]] e l'autorizzazione del conte a costruire case solo con [[Muro a secco|muri a secco]] senza l'uso di [[Malta (materiale)|malta]], che divennero i caratteristici [[Trullo|trulli]], contribuirono all'espansione dell'agglomerato urbano. L'obbligo di far costruire case solo con pietre a secco fu un espediente del conte per evitare il pagamento dei tributi al viceré spagnolo del [[Regno di Napoli]] secondo la ''[[Pragmatica de Baronibus]]'', legge in vigore fino al [[XVIII secolo]] secondo la quale la costruzione di un nuovo centro abitato comportava in primo luogo il regio assenso e il consecutivo pagamento dei tributi da parte del barone alla Regia Corte. {{cn|Il centro abitato sorse sulle vie dell'antico fiume Cana/Cane, dove ora si trova il largo Giuseppe Martelotta.}}
Alberobello rimase feudo degli Acquaviva d'Aragona di Conversano fino al sabato 27 maggio [[1797]], quando il re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Borbone]] accolse l'istanza di una delegazione-comitato di sette gentiluomini, costituita dai dottori Giacomo Giuseppe Pezzolla e Martino Lippolis, dal capo d'arte Ottavio Ciaccia e dai sacerdoti Vito Fasano, Francesco Cosma Sgobba, Vito Nicola Tinelli e Francesco Martelotta, ed emanò un decreto con il quale elevava il piccolo villaggio a [[Città regia (Italia)|città regia]], liberandola dalla servitù feudale. {{cn|Il decreto giunse in paese il successivo 16 giugno e fu affisso su un albero di olmo alla vista di tutti}}. Il 22 giugno fu eletto come primo sindaco il fisico Francesco Giuseppe Lippolis soprannominato "Orecchie False". Nel 16 marzo [[1814]] fu istituita la parrocchia e nominato primo parroco don Vito Onofrio Tulio Lippolis cugino del primo sindaco, arciprete del Capitolo costituito da una ventina di presbiteri. {{cn|Nell'estate del [[1797]] Antonio Francesco D'Amore costruì il primo trullo a due piani}}, noto oggi come Casa D'Amore.
Alberobello è l'unico centro abitato nel quale è presente un intero quartiere di trulli, viene pertanto considerata capitale culturale dei trulli della Murgia.
=== Campo di
{{vedi anche|Casa Rossa (Alberobello)}}
Nel [[1940]], con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], la [[masseria]] Gigante, che era stata realizzata nel [[1887]] in Contrada "Albero della Croce" per volontà del testamento del sacerdote e [[brigantaggio|brigante]] Don Francesco Gigante (18 settembre 1812-9 gennaio 1888) con l'intento di realizzarvi un campo per la scuola di pratica d'agraria, fu requisita dal governo fascista che la adibì a campo di transito e di internamento fino ai primi di settembre del [[1943]], ossia per oltre 3 anni,<ref>{{Cita web |url=http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=79173 |titolo=Itriabarocco |accesso=9 febbraio 2014 |dataarchivio=14 gennaio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190114024418/http://www.itriabarocco.net/web/guest/home/articolo?p_p_id=pis11_articolo_WAR_pis11&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_pis11_articolo_WAR_pis11_f=index_articolo.jsp&_pis11_articolo_WAR_pis11_articleid=79173 |urlmorto=sì }}</ref> questo uso si protrasse anche nel dopoguerra fino al [[1949]]. Dal [[1957]] al [[1972]] la struttura fu utilizzata come scuola rieducativa minorile. All'interno vi è la chiesetta dedicata ai Santi Francesco e Chiara d'Assisi con dipinti in gesso del [[1948]].<ref>{{cita libro|autore= F. Terzulli |titolo= La casa rossa. Il campo di concentramento ad Alberobello |editore= Mursia |città= Milano |ISBN= 978-88-425-3167-8 }}</ref>
=== Simboli ===
Lo stemma del comune di Alberobello è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 26 marzo 1935<ref>{{cita web|url= https://www.comunealberobello.it/index.php?option=com_content&view=article&id=717:notizie-storiche&catid=248&lang=it&Itemid=369 |titolo= Notizie storiche |sito= Comune di Alberobello |accesso= 2 luglio 2023 }}</ref> e modificato con D.P.C.M. del 24 novembre 1952.<ref>{{cita web |titolo= Alberobello |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5852 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 2 luglio 2023 }}</ref>
{{citazione|D'azzurro, alla [[Quercia (araldica)|quercia]] sormontata da due candide colombe in volo, in attegiamento di posarvisi, nodrita su terrazza, sinistrata da un leone rampante, addestrata da un [[Guerriero (araldica)|guerriero]] medioevale, armato, nell'atto di colpire con la lancia la bocca del leone, il tutto [[al naturale]].}}
Il guerriero medievale armato di lancia simboleggia l'intervento della dinastia borbonica per proteggere Alberobello, raffigurato dalla quercia, dalla prepotenza del conte Acquaviva di Conversano, rappresentato dal leone rampante, emblema del suo casato. Sullo sfondo dell'antico stemma civico, approvato dal primo Consiglio dell'Università di Alberobello del 1797, erano raffigurati dei trulli.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 30 luglio 1953, è un drappo di giallo.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/02e6cc4b-a77e-41f6-8cdd-4a0531a81b1a/34-alberobello|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Alberobello|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città|accesso=2024-10-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.itrullidialberobello.it/alberobello/storia/sede-municipale/26-sede-municipale|titolo=Stemma|accesso=2022-05-26|urlmorto=sì|dataarchivio=8 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221008183328/https://www.itrullidialberobello.it/alberobello/storia/sede-municipale/26-sede-municipale}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
;Chiesa Madre - Basilica
La [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Alberobello)|Chiesa Matrice di Alberobello]] è consacrata all'[[Immacolata Concezione]] e ai santi [[Cosma e Damiano]], patroni del comune con decreto pontificio da parte di [[Papa Pio IX|Pio IX]] del lunedì 22 maggio 1854.
Il loro culto fu introdotto nel 1636 dal conte [[Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona|Giangirolamo II]], di cui ne era devoto a motivo di una ipotetica grazia ricevuta da sua moglie Isabella da Rocca Padula durante la gravidanza con la quale diede alla luce il primogenito, Cosimo Duca di Noci, infatti fu l'unico d'Acquaviva a possedere questo nome. Prima dell'istituzione della parrocchia, la cappella, risalente tra il 1609 e il 1636, dipese dalla parrocchia matrice di Noci sino al 16 marzo 1814. Il [[vescovo di Conversano]] Mons. Gregorio Falconieri la riconobbe come santuario il 12 settembre 1938 e il 18 febbraio 2000 [[papa Giovanni Paolo II]] la elevò a [[basilica minore]].<ref>{{cita web|lingua= en |url= http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm |sito= Catholic.org |titolo= Basilicas in Italy }}</ref>
L'edificio attuale, in stile neoclassico di pianta a [[croce latina]], risale nel 1880 circa. Sostituì una cappella risalente alla prima metà del Seicento e si presuma consacrata alla Madonna delle Grazie con sotto l'ossario, denominato "Salvo". Fu raddoppiata nell'[[Giubileo universale della Chiesa cattolica|anno giubilare]] del 1725, allungata nel 1784 con sacrestia detta del "Moro" e nel 1852 in formazione dei due transetti, il vecchio campanile realizzato nell'anno giubilare del 1875.
Il progetto, voluto fortemente nel 1881 dall'amministrazione comunale dal prof. Nicola Agrusti, fu redatto dell'architetto alberobellese [[Antonio Curri]] ed ebbe il benestare del parroco Mons. [[Domenico Morea]]. Il preventivo iniziale fu di 16.000 lire, ma la realizzazione costò 32.700 lire. La prima pietra fu posta la domenica 12 novembre 1882 e i lavori durarono quasi tre anni. La nuova facciata e transetto centrale furono aperti al culto il 20 Settembre [[1885]] in occasione della festa dell'Addolorata, in cui fu posta la epigrafe sull'ingresso; anche se la sua realizzazione era largamente incompleta. L'interno della navata completata a fine '800, l'abside nei primi del '900, la sacrestia vecchia fu demolita e ricostruita quella nuova e restaurata e completata nel 1968, nel 1935 fu aperto il cappellone del SS. Sacramento, il braccio sinistro completato nel 1948 e il quello destro nel 1956, mentre la prevista cupola ottagonale, di cui nel 1960 fu realizzata la base ottagonale, non è mai stata realizzata.
La chiesa custodisce, in primis, le reliquie dei Santi Titolari, festeggiati dal 25 al 28 settembre.
;Parrocchia Sant'Antonio di Padova
[[File:Alberobello BW 2016-10-16 12-24-29.jpg|thumb|Chiesa a trullo Parrocchia di Sant'Antonio da Padova opera Don Guanella situato nel Rione Monti - Zona Monumentale]]
La Chiesa a Trullo fu edificata tra il 25 marzo 1926 e il 10 maggio 1927 su un terreno della signora Antonia Cammisa vedova Locorotondo, situato in Via Monte Pertica e dal 5 gennaio 1945 divenne la seconda parrocchia di Alberobello, staccandosi dalla Chiesa Madre.
L'edificio, che è a pianta a [[croce greca]], riproduce le fattezze dei trulli presenti in Alberobello. La cupola è alta 21 metri mentre il campanile accanto è alto 18,3 metri e ospita, dal 2018 ben sei campane. L'apparato decorativo interno include opere del pugliese [[Adolfo Rollo|Adolfo Ugo Rollo]].
=== Architetture civili ===
==== I
{{vedi anche|Trullo}}
{{UNESCO
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|link = 787
}}
La storia di questi edifici molto particolari è (forse) legata alla [[pragmatica de Baronibus]], un editto del [[Regno di Napoli]] del [[XV secolo]] che sottoponeva a un tributo ogni nuovo insediamento urbano
I [[conti di Conversano]], gli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva d'Aragona]] proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello con la ''domus'' estiva che si chiamava Difesa De Le Noci al confine con il territorio del ducato di Martina Franca dal 15 maggio 1481, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di bonifica e messa a coltura dei nuovi terreni di edificare a secco, senza utilizzare [[malta (materiale)|malta]], le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie e non, almeno formalmente, a dimore appartenenti a un insediamento urbano permanente, in modo da esentarlo dal tributo.
[[File:Trulli Alberobello20 apr06.jpg|thumb|left|Il noto Trullo Siamese situato nel [[Rione Monti]].]]
Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono la soluzione migliore nella forma rotonda o quadrata con tetto a falsa cupola, composto di cerchi di pietre sovrapposti. I tetti sono abbelliti con pinnacoli decorativi, che secondo molti rappresentavano la firma del maestro trullaro che aveva costruito (o restaurato) il trullo, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi o profani, risalenti dal periodo fascista.
[[File:Trullo Sovrano Alberobello apr06 02.jpg|thumb|right|Retro del Trullo Sovrano.]]
;Trullo
Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita piccoli spettacoli teatrali, concerti e numerosi altri eventi culturali.
==== Il cimitero ====
[[File:Alberobello - Cimitero di Alberobello - 2023-09-12 06-59-34 001.jpg|alt=Il pronao, tramite il muretto di contenimento, divide la zona dei vivi da quella dei morti. L'ingresso principale, seppur sempre aperto negli orari convenzionali, viene oggi di rado utilizzato. E' stato, invece, frequentemente percorso fino agli anni Settanta quando la torre di sinistra ospitava le bare prima dell'ultimo saluto.|miniatura|Il pronao, tramite il muretto di contenimento, divide la zona dei vivi da quella dei morti. L'ingresso principale, seppur sempre aperto negli orari convenzionali, viene oggi di rado utilizzato. E' stato, invece, frequentemente percorso fino agli anni Settanta quando la torre di sinistra ospitava le bare prima dell'ultimo saluto. (F.to Francesco Pinto, 2022)]]
Alberobello, oltre ai trulli, bene comune e patrimonio dell'umanità, annovera anche un’opera rilevante, il cimitero monumentale, nome questo, mai attribuito ufficialmente dalle autorità preposte, ma entrato nell'uso comune dalla popolazione del luogo. Secondo l'architetto che l’ha realizzato, l'architetto [[Antonio Curri]], sarebbe stato, se completato, un'architettura scenografica eccezionale. Si estende su un’altura di fronte ad una rotonda, all'entrata del paese, sulla destra dell'asse viario per chi proviene da Putignano. Se si vuole comprendere di che cosa si tratta dobbiamo ritornare indietro alla seconda metà del XIX secolo in cui la nuova classe sociale volle riscattare le sue umili origini contadine con delle opere pubbliche più moderne, raffigurabile attraverso simboli di forte impatto visivo ed emotivo. Fautore di tutto questo fu Nicola Agrusti, sindaco della città nel decennio 1879-1889, estimatore dell'architetto Curri, amico personale, al quale, nella seduta del Consiglio comunale del 23 maggio del 1885 gli conferì l’incarico, riconoscendo l'indiscusso spessore culturale e capacità artistiche e professionali che assicuravano certezze per esprimere il nuovo stato sociale e i nuovi valori delle famiglie benestanti dell’epoca senza cadere nel provincialismo. La scelta di Curri era alquanto mirata, infatti era benvoluto da [[Francesco Crispi|Crispi]], stimato da [[Gabriele D'Annunzio|D’Annunzio]], da [[Eduardo Scarpetta]], da Saverio La Sorsa, che lo ritenne il più grande architetto pugliese del sec. XIX, nonché dall'aristocrazia napoletana, quali le famiglie De Pilla e Buchy che lo vollero architetto di fiducia. L’architetto alberobellese presentò un progetto che si rifaceva allo stile neoegizio alquanto di moda in quel periodo. Basta visitarlo che subito balza imponente la facciata con un ampio prospetto, con il prònao ornato da dodici colonne e da due torri a piramide tronca su base pentagonale. La trabeazione è costituita da un architrave e una cimasa decorata con animali e dischi solari. Il colonnato immette in una corte, provvista d'ampie scalinate a nord, est e ad ovest; salendo si raggiunge la prima spianata. Qui il progetto prevedeva la chiesa con cupola, simile a quella del Pantheon, due piramidi e un obelisco, il tutto pavimentato con lastre di pietra e circondato e nobilitato da tombe gentilizie dai volumi contenuti. Gli altri due ingressi sono ubicati l'uno a nord, declassato a seguito di un ampliamento, e il secondo, il più utilizzato, posto sul lato sinistro, dopo una leggera salita. La costruzione del cimitero prevedeva, fino alla realizzazione del cancello posteriore, due spianate realizzate in un arco temporale di 17 anni; altri interventi, fatti negli ultimi anni del periodo fascista, portarono a tre le spianate. La collocazione della prima pietra risale alla festa della Candelora del 1887, mentre l'inaugurazione della parte monumentale al 15 ottobre del 1904.<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Pinto|titolo=L'Opera di Antonio Curri per l'ultima dimora, cronistoria di un monumento|annooriginale=2022|editore=AGA|città=Alberobello|lingua=italiano|ISBN=978-88-9355-263-9}}</ref>
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti
* [[Romania]] 145
* [[
* [[
* [[
* [[Polonia]] 21
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Musei ====
* Museo del Territorio ''Casa Pezzolla'', è costituito dal più grande complesso di trulli contigui e comunicanti (quindici) visitabili ad Alberobello che risalgono al XVIII secolo.<ref>[http://www.tuttoalberobello.it/it/pagina.asp?a=Turismo&p=Musei Musei di alberobello]</ref>
* [[Ecomuseo della Valle d'Itria]], museo diffuso fondato nel [[2010]] con i comuni di Alberobello, [[Cisternino]], Fasano, [[Locorotondo]], [[Martina Franca]] e [[Monopoli (Italia)|Monopoli]].
=== Media ===
==== Televisione ====
Ha sede in Alberobello
=== Cinema ===
[[File:Alberobello innevata4.jpg|thumb|Alberobello d'inverno, ricoperta di neve]]
Alberobello è stata più volte scelta come set cinematografico
Il regista Mario Monicelli nel [[1964]], [[1965]] gira alcune scene del film ''[[Casanova '70]]'' nel Trullo Sovrano, con [[Marcello Mastroianni]].
Il regista Lucio Giordano, nel [[2005]], ha girato il film ''[[Le bande]]'', con [[Massimo Giordano]] e Federica Gomma. Poi [[Siddharth Anand]], ([[India]]), nel [[2008]], ha diretto e ambientato ad Alberobello il film ''Belle ragazze attente'', (Titolo originale: ''[[Bachna Ae Haseeno]]''), con Minissha Lamba. [[Ranbir Kapoor]], il protagonista, è un attore-cantante amato dal pubblico indiano: tra i luoghi in cui è ambientata la sua giovinezza, fuori dell'India, c'è proprio Alberobello.
Il regista [[Franco Salvia]], sempre nell'anno 2008, ha girato in paese ''[[Il sottile fascino del peccato]]'', con [[Nino Castelnuovo]] e [[Milena Miconi]].
Nell'estate del [[2010]] [[Gennaro Nunziante]] con [[Checco Zalone]] ha girato il film campione d'incassi ''[[Che bella giornata]]''. Nel maggio 2012 vi furono girate alcune puntate della soap-opera americana ''[[Beautiful]]''. === Cucina ===
Un prodotto tipico di Alberobello è il Pasqualino, una pagnotta farcita con tonno, capperi, salame e formaggio. Stando alle fonti, il Pasqualino prende il nome dal salumiere Pasquale Dell'Erba, che lo inventò alla fine degli anni cinquanta del Novecento (secondo altre fonti nel decennio seguente). Presso Alberobello si tiene ogni anno un festival dedicato al panino.<ref>{{cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/alimentazione-tra-gusto-e-benessere/1800914/pasqualino-il-panino-di-alberobello.html|titolo=Pasqualino, il panino di Alberobello|accesso=18 settembre 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.baritoday.it/social/pasqualino-gourmet-contest-specialita-ispirate-panino-di-alberobello.html|titolo=Una gara di specialità ispirate al panino di Alberobello: protagonisti i piatti della tradizione di Pasqualino Gourmet|accesso=18 settembre 2025}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Puglia|autore=Sara Fiorillo, Francesca Filippi|editore=Lonely Planet Italia|capitolo=Panino Pasqualino}}</ref>
== Geografia antropica ==
Coreggia è l'unica frazione di Alberobello.
Divenne parte integrante del territorio alberobellese, con Decreto Regio, dal lunedì 1 luglio 1895, mentre in precedenza dipendeva amministrativamente da Monopoli. Vi si festeggiano Le
== Economia ==
=== Artigianato ===
[[File:Alberobello_2018.jpg|thumb|upright|Un trullo di sera]]
Diversi i prodotti e i lavori dell'artigianato locale: si va dalla lavorazione del ferro alla fattura di cesti in legno d'ulivo; dalla lavorazione della pietra alla produzione del tipico vino novello e dell'olio. Baluardo artigianale è altresì l'arte gastronomica che vede la produzione di tipiche specialità locali: i dolci di mandorle, le ''pettole'', le ''cartellate'' e gli ''amaretti''. Inoltre gli abitanti del luogo sono noti per l'abilità nell'arte tessile, tuttora è possibile acquistare capi in lino nelle botteghe situate tra i trulli nel Rione Monti.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=11,12}}</ref>
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== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Strade provinciali della città metropolitana di Bari}}
Alberobello è collegata al resto della Regione Puglia tramite una [[Stazione di Alberobello|stazione ferroviaria]] lungo la [[Ferrovia Bari-Taranto (FSE)|ferrovia Bari-Taranto]]. La linea è gestita dalle [[Ferrovie del Sud Est]] sin dal 1933, che ha preso il posto della FBL (Ferrovie Bari Locorotondo). La stazione fu inaugurata il 14 dicembre 1903 ed entrò in servizio il 5 settembre 1905; è attigua a quelle di Noci e Locorotondo.
Inoltre, è collegata attraverso queste strade:
* [[Strada statale 172 dei Trulli|statale 172 dei Trulli]]
* [[Strada statale 604 di Alberobello|statale 604 di Alberobello]]
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Nome=Michele Maria Longo|Inizio=11 giugno 2017|Fine=13 giugno 2022|Partito=[[Lista civica]] Alberobello futura|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco De Carlo|Inizio=13 giugno 2022|Fine=''in carica''|Partito=[[Lista civica]] Con te|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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* {{Gemellaggio|Italia|Monte Sant'Angelo|2013}}
* {{cn|{{Gemellaggio|Italia|Andria|2013}}}}
* {{Gemellaggio|Italia|Romentino}}, dal 2004
== Sport ==
Ha sede nel comune la
Il 12 maggio 2017 Alberobello ospitò l'arrivo della settima tappa della [[Giro d'Italia 2017|100ª edizione del Giro d'Italia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Giroditalia//12-05-2017/giro-100-7-tappa-ewan-batte-gaviria-ad-alberobello-200248876814.shtml|titolo=Giro 100, 7ª tappa: Ewan batte Gaviria ad Alberobello|sito=La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita|data=2017|lingua=it|accesso=2024-04-25}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Trullo]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della città metropolitana di Bari}}
Riga 186 ⟶ 233:
{{Portale|Patrimoni dell'umanità|Puglia}}
[[Categoria:Alberobello| ]]
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