Basilica di San Clemente al Laterano: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonima basilica di Siena|Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi|Basilica di San Clemente}}
{{Edificio religioso
|RitoCattolico = [[rito romano]]
|DedicatoA = [[Papa Clemente I|Clemente I papa]]
|Ordine = [[Ordine dei Frati Predicatori|Frati predicatori]]
|NomeEdificio = Basilica di San Clemente al Laterano▼
|
|Didascalia
|Larghezza =
|
|Indirizzo = Piazza di San Clemente, 00184 Roma RM
|Regione = [[Lazio]]
|SiglaStato = ITA
|Architetto = Carlo Stefano Fontana (ristrutturazione del XVIII secolo)
▲|Religione = [[Chiesa cattolica]] di [[rito romano]]
|InizioCostr
|AnnoConsacr
|StileArchitett = [[architettura paleocristiana|paleocristiano]], [[architettura romanica|romanico]], [[architettura barocca|barocco]]
|FineCostr = [[1719]]
|
}}
La basilica '''
La basilica che oggi vediamo è stata edificata nel [[XII secolo]] ed è collegata al convento domenicano. Il complesso riveste una grande importanza perché si trova al di sopra di antichi edifici interrati per due livelli di profondità, il più antico dei quali risale al [[I secolo d.C.]]; i due livelli al di sotto dell'attuale basilica sono stati riscoperti e portati alla luce dal 1857 grazie a padre [[Joseph Mullooly]] O.P., allora priore del convento. I tre livelli sono, dall'alto:
# la basilica attuale, medioevale; # la basilica antica, in un edificio già dimora di un patrizio romano; # un insieme di costruzioni romane di epoca post-neroniana. Ad un quarto livello sotto i precedenti appartengono tracce di costruzioni romane più antiche. Queste sovrapposizioni, che si riscontrano in altri edifici romani, sono avvenute in modo particolarmente evidente in virtù delle notevoli sedimentazioni dovute alla posizione (la valle tra i colli [[Esquilino]] e [[Celio]]) ed a particolari avvenimenti storici ([[Grande incendio di Roma|l'incendio neroniano]], il saccheggio di [[Roberto il Guiscardo]]).
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== La basilica moderna ==
[[File:San Clemente 70.jpg|upright=1.4|right|thumb|San Clemente in un'incisione di [[Giuseppe Vasi]]]]
La basilica superiore fu realizzata nel XII secolo da Anastasio,<ref>Lo ricorda l'iscrizione sulla [[cattedra vescovile]]; cfr.
La motivazione più ricorrente della demolizione dell'antica basilica è considerata quella del suo cattivo stato di conservazione, nonché l'accumulo di macerie a seguito dell'incendio delle truppe normanne del 1084 ([[Sacco di Roma (1084)|Sacco di Roma]]); tuttavia si sono successivamente reperite ulteriori e più profonde motivazioni (1) nel clima di rinnovamento romanico che i benedettini portarono nel clero romano ed italiano in genere,<ref>Si veda Toubert, Hélène, ''Le renouveau paléochretién à Rome au debout du 12me siècle'', "Cahiers Archéologiques", 20, 1970, pp. 90-153 e ''idem'', ''Rome et le Mont Cassin'', "Dumbarton Oak Papers", 30, 1976, pp. 3-33.</ref> e anche (2) nella profonda relazione della basilica inferiore con l'[[Antipapa Clemente III|antipapa Clemente III/Guiberto di Ravenna]].<ref>
Numerosi interventi successivi ne hanno modificato l'aspetto interno ed esterno; l'aspetto attuale è stato infine definito in un importante restauro effettuato tra il 1713 ed il 1719 voluto da [[papa Clemente XI]] e realizzato a cura dell'architetto Carlo Stefano Fontana, nipote del più famoso [[Domenico Fontana]].
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=== L'interno ===
[[File:San Clemente Roma Pianta attuale.jpg|thumb|left|Pianta attuale della basilica superiore.]]
[[File:San Clemente - monumento Basterot.jpg|thumb|upright=1.2|Chiesa superiore - navata sinistra - Tomba del conte de Basterot - opera di [[Teodoro Gaetano Forlivesi]]
[[File:San Clemente - monumento Basterot - dettaglio.jpg|thumb|upright=1.2|Chiesa superiore - navata sinistra - Tomba del conte de Basterot, dettaglio]]
L'interno della basilica è suddiviso in tre navate, senza [[transetto]], con un'abside semicircolare; le navate sono separate da colonne romane di spoglio. Nell'abside centrale è conservato il meraviglioso mosaico, realizzato poco dopo il 1100, con al centro ''Cristo crocifisso tra la Vergine e San Giovanni Evangelista''.
La [[croce]], su cui sono posate le dodici colombe bianche degli apostoli, esplose è rappresentata come un ''arbor vitae'' che sorge da un cespo di acanto e si dirama in girali a ventaglio di origine classica, che inglobano oggetti e figure umane e di animali: uccelli di varie specie, eroti su delfini, musicanti, cornucopie, racemi, fiori, fontane. I quattro [[Dottori della Chiesa]] sono attorniati da figure di fedeli. Modello iconografico nuovo, questa composizione realizza l'idea di Redenzione attraverso il sacrificio di Cristo, posto al centro, nell'immagine della sua morte sulla Croce, con ai lati le figure dolenti della Vergine e di san Giovanni. In basso, in fila serrate, convergono al centro due teorie di agnelli: ''Agnus Dei'' più volte ripetuto. La scrittura, sul bordo inferiore, dice: ''La Chiesa di Cristo paragoneremo a questa vite, che la Legge inaridisce e la Croce rinverdisce''.
[[File:Basilica di
Al di sotto del mosaico è un affresco con gli Apostoli, risalente al XIV secolo. Il pavimento intarsiato di marmi policromi è un esempio molto bello di stile [[cosmatesco]]; nel centro della navata, prima del [[presbiterio]], si trova la ''[[schola cantorum]]'', del XII secolo, elemento tipico delle basiliche paleocristiane e qui in San Clemente di particolare importanza, perché reimpiega diversi frammenti provenienti dalla chiesa inferiore; essa è costituita dal recinto lungo il quale si innestano i due [[pulpito|pulpiti]]. Al termine della ''schola cantorum'' si trova l'altare maggiore, sovrastato dal [[ciborio]] [[medievale]].
Alcuni elementi appartenevano alla basilica inferiore e sono: parte della ''schola cantorum'', come detto, l'altare, la [[cattedra vescovile]] (detto anche seggio vescovile).
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==== Le cappelle ====
L'impianto originale della basilica era privo delle cappelle e dell'ingresso laterale nella navata sud; su questo lato vi erano altri locali del complesso conventuale
Le cappelle, poste alle due estremità di ciascuna navata laterale ed una lateralmente nella navata destra, furono realizzate nei secoli successivi: nel 1420 circa quella di Santa Caterina, nell'estremo sud-est.
[[File:Masolino, annunciazione, san clemente roma.jpg|thumb|Masolino da Panicale, ''Annunciazione'']]
Tra il 1428 e il 1431, su commissione del cardinale [[Branda Castiglioni]], titolare della basilica, [[Masolino da Panicale]] dipinse ad affresco nella cappella di Santa Caterina una ''Annunciazione'', nei toni delicati del verde chiaro, del rosato e del giallo oro, con in alto, al centro, la figura del Dio Padre benedicente. Probabilmente l'affresco era stato impostato da [[Masaccio]], morto improvvisamente a Roma nel 1428. Dopo il [[Concilio di Costanza]], convocato nel 1414 e che mise fine allo scisma e alla confusione dei papi e degli antipapi, la Chiesa iniziava ad assorbire il grande movimento umanista e ad intravedere
Nel 1450 circa fu edificata la cappella di San Giovanni Battista, nell'estremo nord-ovest, nel 1615 quella di San Cirillo, poi dedicata a San Domenico nel 1715, nell'estremo nord-est, nel 1617 quella del SS. Sacramento, nell'estremo sud-ovest, nel 1886 quella di San Cirillo, lungo la navatella nord.
==== Il pavimento cosmatesco ====
Il pavimento consta di complessi motivi dai colori sgargianti in marmo. Negli [[anni 1870|anni '70 dell'800]] il pavimento delle navate laterali fu rifatto in base a quello della navata centrale.<ref>{{Cita|John M. Cunningham O.P.|p. 23|cid=horrea|titolo=Capitolo Il pavimento cosmatesco}}.</ref>
==== La schola cantorum ====
È situata in mezzo alla navata centrale ed è stata donata da [[papa Giovanni II]]. Su alcuni pannelli di questa costruzione è posto il [[monogramma]] di questo papa. Vi è l{{'}}''almarium'' (trattasi di un [[tabernacolo]]) regalato dal cardinale Giacomo Caetani Tommasini nel 1299. Il cardinale Tommasini fu cardinale titolare della basilica di San Clemente dal 1295 fino alla sua morte successa nel 1300<ref>{{Cita|John M. Cunningham O.P.|pp. 26-29|cid=horrea|titolo=Capitolo La schola cantorum}}.</ref>.
=== La facciata ed il campanile ===
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Prima dei restauri settecenteschi vi era una facciata in mattoni (come il resto del corpo della basilica) allineata con il portone d'ingresso alla chiesa, con alcune finestrelle ed esisteva solo il portico di facciata.<ref>Si veda l'incisione di Girolamo Francino pubblicata nel 1588</ref>
Sul lato sinistro si trova il [[campanile]], con lo stesso stile
=== Il quadriportico ===
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Da questo si entra nell'[[Atrio (architettura)|atrio]] a [[quadriportico]]; questo presenta quattro portici differenti tra di loro: il portico d'ingresso (lato est) è realizzato su due piani e retto da possenti pilastri quadrangolari in muratura, i portici a nord e sud, con colonne romane diverse tra loro, sono coperti con una semplice falda in legno e tegole, del portico di facciata si è detto. Sul portico nord si trova un ulteriore accesso al convento domenicano.
La basilica attuale di San Clemente, grazie anche alla presenza del quadriportico, è stata spesso citata come modello di basilica paleocristiana, in realtà l'aspetto descritto è anch'esso frutto dei restauri del 1700. Ulteriori testimonianze e studi sulle murature visibili hanno di fatto evidenziato come l'atrio non fosse porticato inizialmente su tutti i lati, e che abbia subito notevoli modifiche nel corso dei secoli, ridotto anche in stato di abbandono<ref>cfr. Thomam De Burgo,
== La basilica antica ==
[[File:San Clemente Roma Esploso prospettico.jpg|upright=1.6|right|thumb|Prospettiva esplosa dei tre livelli della basilica]]
Intorno alla metà del III secolo il piano superiore dell'''horreum'' fu demolito, il piano inferiore fu interrato ed al posto del suo livello superiore fu realizzato un nuovo edificio adibito ad abitazione privata, residenza di un patrizio.<ref>Le motivazioni dell'interramento non sono chiare, cfr. {{Cita|Guidobaldi
Nei secoli successivi l'edificio originale è stato oggetto di varie modifiche:
* nel IV secolo l'edificio fu modificato e gli fu data una forma più simile a quella di una [[basilica (architettura cristiana)|basilica]] cristiana, con una navata centrale e due navate laterali.
* all'inizio del V secolo fu aggiunta un'[[abside]], realizzata occupando parte del livello superiore dell'edificio del Mitreo.
* nel VI secolo furono realizzati l'[[altare]] e la ''[[schola cantorum]]'' (un recinto dedicato ai cantori dei salmi) e fu posato un nuovo pavimento in mosaico floreale, per una buona parte ancora visibile;
* tra l'VIII ed il IX secolo vi fu l'inserimento di colonne marmoree, ed alcuni affreschi;
* nell'XI secolo, successivamente all'incendio di questa parte di Roma dovuta al saccheggio delle truppe normanne di [[Roberto il Guiscardo]], si resero necessarie opere di rinforzo nel colonnato sud e nel [[nartece]] che furono ricoperte da nuovi affreschi.<ref>cfr.
Nella basilica inferiore, all'estremità ovest della navata sud, si reputa siano conservate le reliquie di san [[Cirillo e Metodio|Cirillo]], evangelizzatore degli [[Slavi]], che portò a Roma dalla Crimea le reliquie di [[Papa Clemente I|san Clemente]].
Gli affreschi presenti nella basilica inferiore costituiscono un notevole interesse storico ed artistico e sono oggetto di studi particolari. L'affresco con la ''Morte e riconoscimento di Sant'Alessio'', risalente alla fine
[[File:Alexius of Rome saint clemente.jpg|thumb|upright=1.4|[[Alessio di Roma]]]]
Negli [[affresco|affreschi]] della basilica sono raffigurati alcuni miracoli attribuiti a san Clemente. In uno degli affreschi è raccontata la leggenda miracolosa del prefetto Sisinnio, il quale, arrabbiato a causa della conversione della propria moglie Teodora, la seguì con alcuni soldati; quando la trovò in una sala mentre assisteva ad una messa celebrata da Clemente, ordinò il suo arresto, ma Dio non lo permise accecando Sisinnio e i soldati, che, credendo di portare via Teodora e Clemente, in realtà trascinarono colonne. Il prefetto restò cieco fino al suo ritorno a casa.
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=== Iscrizione di san Clemente e Sisinnio ===
{{vedi anche|Iscrizione di san Clemente e Sisinnio}}
[[File:Roma San Clemente fresco.JPG|right|thumb|Iscrizione di San Clemente e Sisinnio]]
Nella navata centrale, vicino all'accesso della navata sinistra, si trova uno dei più famosi affreschi della basilica non solo per l'importanza artistica, ma anche perché nel riquadro inferiore del dipinto si trovano trascrizioni di frasi espresse in una lingua intermedia fra il [[Lingua latina|latino]] e il [[volgare]]. Queste iscrizioni (databili tra il 1084 e l'inizio del 1100) costituiscono il primo esempio in cui il volgare italiano appare scritto ed anche usato con intento artistico<ref>{{cita libro|cognome=Monteverdi|nome=Angelo|wkautore=Angelo Monteverdi|titolo=Saggi neolatini|editore=Edizioni di "Storia e letteratura"|città=Roma|anno=1945}}</ref>.
Il dipinto rappresenta un frammento della ''Passio Sancti Clementis'' (un testo anteriore al VI secolo), in cui il patrizio Sisinnio è nell'atto di ordinare ai suoi servi (Gosmario, Albertello e Carboncello) di legare e trascinare san Clemente. I servi, accecati come il loro padrone, trasportano invece una colonna di marmo. Si leggono queste espressioni (la cui attribuzione ai singoli personaggi è incerta; quella proposta è la più condivisa):
Sisinium: «''Fili de le pute, traite, Gosmari, Albertel, traite. Falite dereto co lo palo, Carvoncelle!''»,
San Clemente: «''Duritiam cordis
Traduzione:
Sisinnio: «''Figli di puttana, tirate! Gosmario, Albertello, tirate! Carvoncello, spingi da dietro con il palo''»,
San Clemente: «''A causa della durezza del vostro cuore, avete meritato di trascinare sassi''».
La prima parte è tutta in volgare, con chiare influenze romanesche. Da notare che le espressioni ''de le'' e ''co lo'' sono già preposizioni articolate, che non esistevano nella lingua latina. La seconda parte è scritta in latino,
=== L'atrio antico ===
Le numerose campagne di scavo non hanno mai interessato l'atrio, cosicché non si hanno prove archeologiche dell'esistenza di un atrio di fronte alla basilica inferiore; dalle misurazioni degli edifici inferiori e da analisi stilistiche si può affermare che è molto probabile che ne esistesse uno, ma non si può essere certi che si trattasse di un quadriportico.<ref
=== La tomba di San Cirillo ===
[[Santi Cirillo e Metodio|San Cirillo]] fu tumulato nella basilica di San Clemente nell'869. Tuttavia la basilica fu abbandonata meno di due secoli dopo la morte del santo, così i resti di San Cirillo furono trasportati nella basilica superiore risalente al XII secolo e la tomba della basilica paleocristiana rimase vuota.<ref>{{Cita|John M. Cunningham O.P.|p. 57|titolo=Capitolo La tomba di San Cirillo|cid=horrea}}.</ref>
== Le costruzioni romane ==
[[File:Mithraeum San Clemente Rom.JPG|thumb|Altare del mitreo]]
Gli edifici riscoperti al livello più basso sui quali insiste la basilica sono due, separati da uno stretto vicolo largo ca. 70 cm, oggi percorribile grazie agli scavi: un grosso edificio destinato probabilmente a magazzino ([[horreum]]) ed un edificio residenziale ([[insula]]), meglio noto tra gli studiosi come ''l'edificio del [[Mitreo]]''. Al di sotto di questo sono state rinvenute tracce di edifici precedenti, che tuttavia non sono stati scavati e studiati sufficientemente per conoscerli a fondo.<ref>cfr. {{Cita|Guidobaldi
=== L'horreum ===
L'edificio principale e più grande sul quale è fondata la basilica è costituito da una grossa struttura rettangolare (da taluni creduta del periodo repubblicano della storia di Roma), originariamente di due piani, realizzata nel I secolo d.C. con grossi blocchi di [[tufo]], suddivisa in celle coperte con [[volta a botte]] poste sul perimetro, e con un vasto cortile interno (
Nell'horreum vi sono le fondamenta delle due basiliche poste sopra di esso. Tra gli [[anni 1930|'30]] e gli [[anni 1940|'40]] fu costruito un canale di scolo che porta l'acqua negli horrea verso il tunnel costruito in precedenza.<ref>{{Cita|John M. Cunningham O. P.|p. 62|cid=horrea|titolo=Capitolo Gli Horrea}}.</ref>
=== L'edificio del Mitreo ===
{{vedi anche|Mitreo di San Clemente}}
Il secondo edificio, situato oltre il vicolo, era costituito da un{{'}}''[[insula]]'', cioè una casa suddivisa in vari appartamenti posti intorno ad un cortile centrale interno, realizzata in ''[[opera laterizia|opus latericium]]'' intorno al I secolo. In questo cortile, tra la fine del II e l'inizio del III secolo, fu realizzato un [[Mitreo]], piccolo tempio dedicato al culto del dio [[Mitra (divinità)|Mitra]], di origine orientale ed importato a Roma molto probabilmente con le legioni di ritorno dalle campagne in Asia Minore, intorno al 67 a.C.<ref>cfr. {{Cita|Boyle
[[File:BasilicaSan Clemente.jpg|thumb|Il [[protiro]] medievale della basilica]]
== Il clero di San Clemente ==
Il ''[[Titulus]]'' di San Clemente era uno dei venticinque ''tituli'' che nel
pastorali cristiani a Roma, retti da sacerdoti chiamati [[cardinale|cardinali]]; le origini pastorali di tale titolo sono ancora attestate dall'assegnazione ad ogni nuovo cardinale eletto di una chiesa Titolare (come per esempio San Clemente).
Non si dà attualmente per certo che gli edifici intorno alla basilica superiore fossero occupati da una comunità religiosa fin dalla sua consacrazione; la prima data storica certa è quella del 1403, quando [[papa Bonifacio IX]] vi introdusse la
congregazione dei [[Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus|frati di S. Ambrogio ad Nemus]], che vi rimasero fino al 1643, anno in cui furono soppressi da [[papa Urbano VIII]].
Nel 1645 la basilica ed il convento furono affidati ai Domenicani di San Sisto; quando poi l'Inghilterra dichiarò fuorilegge la Chiesa Cattolica Irlandese e ne espulse il clero, la basilica ed il convento nel 1677 furono assegnati ai Domenicani Irlandesi, che ancora vi risiedono e li amministrano.<ref>cfr. {{Cita|Boyle
Attualmente il cardinale titolare della basilica è [[Sua Eminenza|S. Em]]. il cardinale [[Arrigo Miglio]].
== Collegamenti metro ==▼
{{metroroma|linea=B|Colosseo}}
{{metroroma|linea=C|San Giovanni}}
{{Metroroma|intro=Al termine dei lavori sarà raggiungibile dal|linea=C|Fori Imperiali|Porta Metronia}}
{{Fermata tram|linea=3|Via Labicana - Basilica di San Clemente}}
== Note ==
Riga 130 ⟶ 158:
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Leonard Boyle O.P.
* {{Cita pubblicazione|autore=B.V. Cosentino|titolo=L'atrio della basilica di San Clemente|pubblicazione=Studi Romani|volume=XXXVII|numero=3-4|anno=1989|pp=309-323|cid=Cosentino}}
* {{Cita pubblicazione|lingua=ca|autore=Edouard Junyent
*
* [[Richard Krautheimer]], ''Corpus Basilicarum Christianarum Romae'', I vol., Città del Vaticano, 1937.
* {{Cita libro|autore=Federico Guidobaldi
* {{cita libro|nome=John|cognome=M. Cunningham O.P.|titolo=La Basilica di San Clemente Roma|anno=|editore=Basilica di San Clemente|città=Roma|cid=horrea}}
*{{cita pubblicazione|autore=Autori vari|titolo=La basilica e l'area archeologica di san Clemente in Roma (Guida grafica ai tre livelli)|anno=1990|editore=Apud S. Clementem|città=Roma}}
== Voci correlate ==
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* [[San Clemente (titolo cardinalizio)]]
* [[Mitreo di San Clemente]]
▲== Collegamenti ==
▲{{metroroma|Colosseo|San Giovanni}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|b=Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Città metropolitana di Roma/Roma/Roma - Basilica di San Clemente al Laterano|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne|preposizione=sulla}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
* [http://www.medioevo.roma.it/html/architettura/chiese-int/chiese-i01.htm#clem La basilica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160303203619/http://www.medioevo.roma.it/html/architettura/chiese-int/chiese-i01.htm#clem |date=3 marzo 2016 }} sul sito di medioevo.roma.it
* {{cita web|http://www.giovannirinaldi.it/page/rome/sanclemente|Immagini della chiesa}}
* {{Cita web|http://www.museionline.info/tipologie-museo/basilica-di-san-clemente-al-laterano|La basilica di san Clemente su museionline.info}}
* {{Cita web|https://it.cathopedia.org/wiki/Basilica_di_San_Clemente_al_Laterano_(Roma)|La basilica di san Clemente su cathopedia.org}}
{{Chiese di Roma}}
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[[Categoria:Chiese dedicate a san Clemente I papa|Roma]]
[[Categoria:Basiliche minori di Roma|Clemente]]
[[Categoria:Chiese barocche di Roma]]
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