Teorema della scimmia instancabile: differenze tra le versioni

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[[File:monkey-typing.jpg|thumb|Secondo il teorema uno [[Pan (zoologia)|scimpanzé]] come questo, premendo i tasti della tastiera per un tempo sufficientemente lungo, arriverà ''[[Quasi certamente|quasi sicuramente]]'' a comporre qualsiasi opera conservata nella [[Bibliothèque nationale de France|Biblioteca Nazionalenazionale di Francia]]]]
Il '''teorema della scimmia instancabile''' o '''teorema delle scimmie infinite''' afferma che una [[Simiiformes|scimmia]] che prema a [[Variabile casuale|caso]] i tasti di una [[Tastiera (informatica)|tastiera]] per un tempo infinitamente lungo [[quasi certamente]] riuscirà a comporre qualsiasi testo prefissato. Come esempio i francofoni prendono i volumi della [[Bibliothèque nationale de France|Biblioteca Nazionalenazionale di Francia]] e gli anglosassoni le opere di [[William Shakespeare]] e, per quanto riguarda l'Italia, la [[Divina Commedia]]. Il teorema può essere considerato un caso particolare del secondo [[lemma di Borel-Cantelli]].
 
Questa formulazione del problema è stata data da [[Émile Borel]].<ref>Nell'articolo "Mécanique Statistique et Irréversibilité" del [[1913]] e nel libro "Le Hasard" del [[1914]]</ref> La (o le) "scimmie" che battono a macchina rappresentano soltanto un meccanismo per produrre una sequenza infinita di caratteri casuali.
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Per una definizione formale è possibile consultare la [[Paradosso di Borel|dimostrazione del paradosso di Borel (o paradosso della scimmia)]].
 
[[Richard Dawkins]] ha osservato, nel suo ''L'orologiaio cieco'' ([[1986]], capitolo III), che al ritmo di una lettera al secondo il tempo trascorso dalla nascita dell'[[Universo]] ad oggi non sarebbe stato (quasi sicuramente) sufficiente alla scimmia per terminare il proprio lavoro. In particolare ha verificato, con un programma che genera casualmente lettere dell'alfabeto, che la probabilità per una scimmia di scrivere soltanto le prime 28 battute di una frase di Shakespeare è appena di <math>\left(\frac{1}{27}\right)^{28}</math>, Ossiaossia 1 su 10.000 milioni di milioni di milioni di milioni di milioni di milioni.<ref>''L'orologiaio cieco'' ([[1986]], capitolo III, p. 77).</ref> Per avere un riferimento basti pensare che le probabilità di vincere al superenalotto[[SuperEnalotto]] sono di 1 su 622 milioni.<ref>{{Cita web|url=http://www.superenalotto3000.it/varie/probabilita_vincita.asp|titolo=Superenalotto - probabilità di vincita|sito=www.superenalotto3000.it|accesso=2017-04-02}}</ref>
 
In caso di [[multiverso]] o di tempo infinito il teorema sarebbe invece una spiegazione adeguata per la [[Fine-tuned Universe|perfezione delle leggi naturali]] adatte allo sviluppo della vita intelligente ([[principio antropico]] forte).<ref>Trinh Xuan Thuan, ''Lo scienziato e l'infinito: Numeri, uomini e universi'', EDIZIONI DEDALO, 2014, p. 9</ref>
 
== Nella letteratura ==
L'idea di produrre tutti i possibili testi combinando casualmente le lettere dell'alfabeto è già presente ne ''[[I viaggi di Gulliver]]'' di [[Jonathan Swift]],<ref>{{en}} Swift, Jonathan, Temple Scott et al. "A Tritical Essay upon the Faculties of the Mind." The Prose Works of Jonathan Swift, Volume 1. London: G. Bell, 1897, pp. 291-296. [https://books.google.com/books?id=FctEAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=The+Prose+Works+of+Jonathan+Swift&hl=en&ei=JdyDTb-yM8u3tweNmcy8BA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false Google Books]</ref> come uno dei progetti degli accademici di Lagado, nell'isola di [[Laputa]]. [[Jorge Luis Borges]], nel saggio ''La Biblioteca Total'' (apparso sulla rivista ''Sur'' nel [[1939]]), attribuisce questo "teorema" ad Huxley (non specifica però se [[Aldous Huxley|Aldous]] o [[Thomas Henry Huxley|Thomas Henry]])<ref>Telmo Pievani nel suo libro "Tutti i mondi possibili" (Raffaello Cortina, 2024, pag.32) cita Thomas H. Huxley come fonte dell'ipotesi delle scimmie dotate di tastiera e tempo infinito. La cosa appare alquanto improbabile considerando che la macchina da scrivere appare a fine XIX secolo e T. H. Huxley muore nel 1895.</ref>, ed in seguito lo inserisce (senza però citarlo) all'interno della struttura del suo racconto ''[[La biblioteca di Babele|La Biblioteca di Babele]]'' ([[1941]], raccolto in ''[[Finzioni]]'').<ref>{{en}} [[Jorge Luis Borges]]. "''La biblioteca total''", ''Sur'' No. 59, August 1939. Trans. by Eliot Weinberger. In ''Selected Non-Fictions'' (Penguin: 1999), ISBN 0-670-84947-2.</ref> [[Douglas Adams]] nella [[Guida galattica per gli autostoppisti (romanzo)|Guida galattica per gli autostoppisti]] fra gli eventi osservati da [[Arthur Dent]] durante la [[Cuore d'Oro#Il Motore a Improbabilità Infinita|propulsione ad improbabilità infinita]] cita «''un'incredibile moltitudine di scimmie che vogliono parlarci di una sceneggiatura dell'Amleto che avrebbero appena finito di scrivere''».
Un altro testo più recente che si ispira ad una variante di questo "teorema" è il romanzo [[Giallo (genere)|giallo]] ''An Infinite Number of Monkeys'' di [[Les Roberts]].<ref>Pubblicato in Italia da [[Arnoldo Mondadori Editore]] con il titolo ''[[Scritto col sangue (Roberts)|Scritto col sangue]]'' nella collana il [[Giallo Mondadori]] no. 2078 del [[1988]]</ref>. Il caso è citato anche da Sciascia nel suo "Candido".
 
Nel fumetto ''[[Animal Man]]'' (n. 25 ''Gli enigmi della scimmia'') di [[Grant Morrison]] è presente una scimmia che, dopo aver scritto a macchina le opere complete di [[William Shakespeare]], sta scrivendo proprio la storia che stiamo leggendo e che permetterà al protagonista del fumetto stesso, Animal Man, di uscire dal limbo dei supereroi dimenticati.
 
== Nella musica ==
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* [[I nove miliardi di nomi di Dio]]
* [[Paradosso di Borel]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==