Capro espiatorio: differenze tra le versioni
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{{NN|Ebraismo|marzo 2011}}
[[File:William Holman Hunt - The Scapegoat.jpg|thumb|upright=1.6|''Il
Il '''capro espiatorio''' era un
Il nome deriva dal [[rito]] ebraico compiuto nel giorno dell'espiazione (''[[Yom Kippur|kippūr]]''), quando il sommo sacerdote caricava tutti i peccati del popolo su un capro e poi lo mandava
Il rito è descritto dalla ''[[Bibbia]]'' nel ''[[Levitico]]'' (cap. 16), nella ''[[Mishnah]]'' (Yoma cap. 6) e nel ''[[Talmud]]'' (Yoma, fogli 66-67).
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Nella storia il fenomeno del capro espiatorio ha avuto motivazioni culturali, sociali e religiose, consapevoli o meno.
==Nella
[[File:Webb Sending Out the Scapegoat.jpg|thumb|''Invio del Capro espiatorio'', di [[William James Webb]] (prima del [[1904]])]]
Nel giorno di [[Yom Kippur]], cioè il "giorno dell'espiazione", la comunità degli [[Ebreo|israeliti]] offriva due capri, uguali fra loro, da [[Sacrificio|sacrificare]] nel [[Tempio di Gerusalemme]] in espiazione dei propri [[Peccato|peccati]].
Il [[sommo sacerdote]] compiva un'estrazione a sorte tra i due capri. Il primo era immolato nei pressi dell'altare dei sacrifici, posto all'ingresso dell'edificio del Tempio (il "Santo"). Il suo sangue era utilizzato per purificare il tempio e l'altare profanati dai peccati degli Israeliti ({{passo biblico|Lev. 16, 5-10|libro=no}}).
Il sommo sacerdote, poi, poneva le sue mani sulla testa del secondo capro e confessava i peccati del [[popolo di Israele]]. Il capro veniva quindi condotto in un'area desertica a circa 12 chilometri da Gerusalemme, dove secondo la tradizione rabbinica veniva precipitato da una rupe ({{passo biblico|Lev. 16, 20-22|libro=no}}). Si osservi che la bestia non viene offerta né a [[
Il primo capro è detto "espiatorio" e il secondo "emissario". Nel linguaggio comune, però anche il capro emissario è chiamato capro espiatorio, perché anch'esso contribuisce in qualche modo al rito di espiazione, portando via con sé nel deserto i peccati.
Secondo molti esegeti il significato teologico del rito è poco chiaro; esso probabilmente costituisce una esorcizzazione e [[inculturazione]] di riti campestri arcaici preesistenti l'ebraismo.
== Nell'arte greca ==
La grandezza dell'arte greca prima degli [[Agone (antica Grecia)|agoni]] e delle altre gare olimpiche, delfiche o [[Giochi pitici|pitiche]] «consiste in gran parte nelle espressioni teatrali e in particolare nella [[tragedia]], derivata dal [[ditirambo]] popolare cantato e danzato in circolo dai ''tragoi'' intorno all'ara di [[Dioniso]], sulla quale si immolava, prima del rito, un ''tragos'' o capro espiatorio, da cui la [[tragedia greca|tragedia]] ebbe il nome».<ref>[[Franco Abbiati]], ''Storia della musica'', Garzanti, Milano 1956, p. 11</ref>
== L'interpretazione cristiana di Barnaba ==
Nel settimo capitolo della ''[[Lettera di Barnaba]]'', un
La somiglianza, però, non si estende dal livello simbolico a quello teologico, infatti "il Nuovo Testamento non usa mai il rito del capro espiatorio per spiegare la [[passione di Gesù|passione di Cristo]]"<ref>L. Monloubou e F.M. Du Buit, ''Dizionario Biblico storico-critico,'' Borla, 1987, p. 183.</ref>.
== Senso figurato del termine ==
In senso figurato, un "capro espiatorio" è qualcuno a cui è attribuita tutta la responsabilità di malefatte, errori o eventi negativi e deve subirne le conseguenze. La ricerca del capro espiatorio è l'atto di voler identificare irragionevolmente in una persona, cosa o animale, o in un gruppo di persone, cose o
=== La ricerca del
Il processo può instaurarsi tra due persone (
Vi sono diversi criteri che guidano la selezione di una persona o di un gruppo particolare come capro espiatorio, quali la differenza percepita della vittima, l'antipatia che essa suscita o il grado di potere sociale che possiede. Secondo i casi e le motivazioni degli aggressori, le conseguenze per la vittima e le reazioni potenziali dei protagonisti possono variare. Inoltre, le possibilità di intervento contro il fenomeno sono molteplici, potendo aver luogo talvolta a livello individuale, di gruppo o procedurale.
=== I gruppi sociali utilizzati come capro espiatorio ===
La ricerca del capro espiatorio è particolarmente devastante in politica perché solitamente la colpa è attribuita a un gruppo di minoranza, che trova difficile difendersi dalle accuse. Una tattica spesso impiegata è quella di caratterizzare un intero gruppo di individui per la condotta non etica o immorale di un piccolo numero di appartenenti a tale gruppo. Tra i soggetti usati come capri espiatori nel corso della storia troviamo ad esempio le persone di colore,
La ricerca del capro espiatorio è un importante strumento della [[propaganda]]: ad esempio, gli [[Ebrei]] vennero individuati dalla propaganda [[nazismo|nazista]] come fonte del collasso politico e dei problemi economici della [[Germania]]. ▼
▲La ricerca del capro espiatorio è un importante strumento della [[propaganda]]: ad esempio, gli [[Ebrei]] vennero individuati dalla
È però importante ricordare che il capro espiatorio di biblica memoria era una vittima innocente. Nell'uso comune capita che molti colpevoli, una volta raggiunti dalla giustizia, o comunque dopo che sia stata acclarata la loro colpa, applichino a se stessi tale termine, con ciò significando di pagare da soli, al posto di tanti altri rei. Ma l'uso del termine da parte loro è e rimane assolutamente improprio.
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=== Conseguenze del processo del capro espiatorio. Impatti psicologici ===
I capri espiatori subiscono tensioni psichiche. Nelle famiglie, il fatto che il processo sia funzionale al fine di permettere una certa stabilità familiare, significa che il fenomeno può persistere a lungo ai danni del capro espiatorio (in genere, un minore). In effetti, Belle Vogel mettono in evidenza che i bambini scelti come capri espiatori sono vittime di tensioni psichiche molto forti. Secondo gli autori, gli «aggressori» si rendono istintivamente conto che il fatto di diventare capro espiatorio handicapperà la vittima e che è dunque necessario scegliere un individuo il cui contributo alla famiglia è debole e/o di cui sarà possibile per un altro membro della famiglia prenderne in carico le esigenze.
▲persistere a lungo ai danni del capro espiatorio (in genere, un minore). In effetti, Belle Vogel mettono in evidenza che i bambini scelti come capri espiatori sono vittime di tensioni psichiche molto forti. Secondo gli autori, gli «aggressori» si rendono istintivamente conto che il fatto di diventare capro espiatorio handicapperà la vittima e che è dunque necessario scegliere un individuo il cui contributo alla famiglia è debole e/o di cui sarà possibile per un altro membro della famiglia prenderne in carico le esigenze. Per altro, il fenomeno è a doppio taglio e gli «aggressori» provano generalmente molta colpevolezza, soprattutto in ragione della loro attitudine ambivalente riguardo alla vittima: provano rimorso e, al tempo stesso, collera verso il suo comportamento che ne viene rafforzata dai suoi incoraggiamenti impliciti.
Inoltre, quando il capro espiatorio è liberamente scelto per deviare la responsabilità di certi membri di un gruppo o per conservare l'immagine dell'organizzazione, la vittima fa fronte a delle conseguenze più o meno importanti (es.
▲responsabilità di certi membri di un gruppo o per conservare l'immagine dell'organizzazione, la vittima fa fronte a delle conseguenze più o meno importanti (es., perdita del lavoro, caduta in disgrazia). In certi casi, in seguito a delle persecuzioni ripetute, certi capri espiatori giungono a pensare che sia inevitabile per loro assumere tale ruolo, che farà parte integrante della loro esistenza. Si aspettano di essere presi di mira come capri espiatori, o che essi si espongano a dei processi quali la profezia autorealizzatrice.
=== Il capro espiatorio nell'antropologia ===
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Presso gli antropologi contemporanei, il concetto di capro espiatorio designa l'insieme dei riti di espiazione utilizzati da una comunità. Il primo ad aver utilizzato tale
concetto è stato [[James George Frazer]] ne ''Il Capro espiatorio, studio comparato di storia delle religioni'' (1913).<ref>
Nelle sue opere, l'antropologo francese [[René Girard]] ha sviluppato una teoria completa sul meccanismo di capro espiatorio, con implicazioni psicologiche, antropologiche, sociologiche, filosofiche e religiose.
L'opera ''Le Bouc émissaire'', di René Girard (1982) mostra all'opera il fenomeno che egli chiama il «triangolo mimetico»: formato da tre poli che sono gli individui A e B, il capro e il «bene/oggetto». Il triangolo mimetico descrive tale gioco simbolico e la relazione reale tra A e B, nella quale B:
* dispone di un bene
* sembra disporre di un bene
* potrebbe disporre di un bene
di cui A pensa:
*
* che la sua disponibilità di tale bene sia minacciata
Il "bene" è chiamato da Renè Girard "oggetto", e non è necessariamente materiale.
Tale triangolo mimetico sembra essere motivato dalla necessità
=== Il capro espiatorio nella letteratura ===
[[Benjamin Malaussène]], protagonista di un [[Ciclo di Malaussène|ciclo di romanzi]] di [[Daniel Pennac]], svolge il ruolo di capro espiatorio come [[professione]]. In alcune interviste, [[Daniel Pennac]] ha dichiarato di aver creato il personaggio di Malaussène-capro espiatorio dopo aver letto l'opera ''Il capro espiatorio'' di [[René Girard]].
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Giovanni Deiana, ''Il giorno dell'espiazione. Il kippur nella tradizione biblica'', Supplementi alla Rivista Biblica 30, Bologna 1994.
* {{cita libro|nome=René
== Voci correlate ==
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* [https://web.archive.org/web/20041012100645/http://www.liverpoolmuseums.org.uk/walker/pre-raphaelites/scapegoat/scapegoat.asp "Il capro espiatorio" (1854)], William Holman Hunt
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