Victor Hugo: differenze tra le versioni

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{{nd||Victor Hugo (disambigua)}}
{{F|scrittori francesi|giugno 2018|arg2=drammaturghi francesi|commento=intere sottosezioni non fontate.}}
{{P|prosa non impeccabile e talvolta enfatica.|scrittori|giugno 2018|arg2=politici}}
{{Carica pubblica
|nome = Victor Hugo
|immagine = Victor_HugoVictor Hugo by Étienne Carjat 1876 - full.jpg
|didascalia = Victor Hugo nel 1875, fotografato da WaleryÉtienne Carjat nel 1876
|carica = Membro della [[Camera dei Pari di Francia]]
|mandatoinizio = [[1845]]
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|predecessore =
|successore =
|carica2 = Deputato dell'[[Assemblea Nazionale (Francia)|Assemblea Costituente]] della [[Seconda Repubblica francese]]
|mandatoinizio2 = 4 giugno [[1848]]
|mandatofine2 = 2 dicembre [[1851]]
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|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito = [[destraComitato (politica)di Rue de Poitiers|Destra]] ([[Liberalismo1848]]-[[1851]])<br>[[Repubblicani opportunisti|liberaleRepubblicani moderati]] (1848-[[1851; ]]-[[1871]])<br />Estrema [[sinistraSinistra (politica)|Sinistra]] [[Radicalismo|radicale]] ([[Repubblicanesimo|Repubblicanarepubblicana]]-[[socialista]]) ([[1876]]-[[1885]])
|professione = Letterato, scrittore, drammaturgo
|tendenza = '''Prima del 1852'''<br>[[Liberalismo sociale]]<br>'''Dopo il 1852'''<br>[[Repubblicanesimo]]<br>[[Socialismo democratico]]
|professione = scrittore
|luogo di sepoltura = [[Pantheon di Parigi]]
|alma_mater = [[Liceo<nowiki>Laurea Louis-le-Grand]]in Giurisprudenza, </nowiki>[[Parigi]]
|firma = Victor Hugo Signature.svg
}}
{{Bio
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|Cognome = Hugo
|PostCognome = , più comunemente noto come '''Victor Hugo'''
|PreData = pronuncia [[lingua francese|francese]] {{IPA|[vikˈtɔʁ maˈʁi yˈgoyˈɡo]}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Besançon
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|GiornoMeseMorte = 22 maggio
|AnnoMorte = 1885
|Epoca = 1800
|Attività = scrittore
|Attività2 = poeta
|Epoca = 1800
|Attività3 = drammaturgo
|AttivitàAltre = {{sp}}e [[politico]]
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|PostNazionalità = , considerato il padre del [[Romanticismo]] in [[Francia]]
}}
Si cimentò in numerosi campi, divenendo noto anche come [[saggista]], [[aforista]], [[Arti visive|artista visivo]], [[statista]] e [[attivismo politico|attivista]] per i [[diritti umani]].<ref>{{Cita web|url=http://www.besancon.fr/gallery_files/site_1/346/353/786/brochure_victor_hugo.pdf |titolo=Une vie d'exception|p=5|accesso=29 aprile 2010|lingua=fr|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303182539/http://www.besancon.fr/gallery_files/site_1/346/353/786/brochure_victor_hugo.pdf|dataarchivio=3 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Tra i principali teorici ed esponenti principali del movimento letterario romantico, seppe tenersi lontano dai modelli malinconici e solitari che caratterizzavano i poeti del tempo, riuscendo ad accettare le vicissitudini non sempre felici della sua vita (dei quattro figli che giunsero all'età adulta, tre morirannomorirono prima di lui, mentre la figlia Adèle finiràfinì ricoverata in manicomio) per farne esperienza esistenziale e cogliere i valori e le sfumature dell'animo umano.
 
I suoi scritti giunsero a ricoprire tutti i generi letterari, dalla [[poesia lirica]] al [[dramma]], dalla [[satira]] [[politica]] al [[romanzo storico]] e [[romanzo a sfondo sociale|sociale]], suscitando consensi in tutta [[Europa]].
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== Biografia ==
=== L'infanzia ===
[[File:VHugo.jpg|leftsinistra|thumbmin|uprightverticale|Victor Hugo da giovane]]
 
NasceNato il 26 febbraio [[1802]] a [[Besançon]] nellain [[Franca Contea]] dal generale Joseph Léopold Sigisbert Hugo e Sophie Trébuchet. Nel 1808 raggiunge il [[Joseph Léopold Sigisbert Hugo|padre]] in [[Italia]], ad [[Avellino]], e iviqui dimora per sette mesianni in quello che ricorderà nei suoi scritti come il "palazzo didel marmo".<ref>{{Cita web |url = http://www.irpinia.info/sito/towns/avellino/edificisignorili/palazzodeconciliis.htm |sito = Irpiniainfo.com |titolo = Palazzo de Conciliis}}</ref> e, sempre ad [[Avellino]], ebbe come insegnante di matematica [[Giuseppe de Samuele Cagnazzi]], fratello maggiore dello scienziato [[Luca de Samuele Cagnazzi]]. Nel [[1813]] i suoi genitori si separano e la madre si stabilisce a [[Parigi]] insieme al generale Victor Fanneau de la Horie. Qui Hugo frequenta il [[École polytechnique|Politecnico]] dal [[1815]] al [[1818]] per volere del padre, ma ben presto abbandona gli studi tecnici per dedicarsi alla letteratura. Ha quattordici anni quando scrive su un diario:
Nel [[1813]] i suoi genitori si separano e la madre si stabilisce a [[Parigi]] insieme al generale Victor Fanneau de la Horie. Qui Hugo frequenta il [[École polytechnique|Politecnico]] dal [[1815]] al [[1818]] per volere del padre, ma ben presto abbandona gli studi tecnici per dedicarsi alla letteratura. Ha quattordici anni quando scrive su un diario:
{{Citazione|Voglio essere o [[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]] o niente.<ref>1863.</ref>}}
La frase sarebbe stata annotata su un quaderno di scuola. Hugo l'avrebbe scritta in seguito a un concorso di poesia, perso perché la giuria, giudicando ottimo il suo componimento, non poteva credere che l'autore fosse un ragazzo così giovane. Scrive le ''Odi'', che furono la sua prima composizione letteraria. Insieme ai fratelli fonda il foglio ''Il conservatore letterario'' ([[1819]]) e nello stesso anno vince un concorso dell'Académie des Jeux Floraux. Inizia poi a frequentare il [[liceo Louis-le-Grand]], si laurea in Giurisprudenza<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Victor-Hugo|titolo=Victor Hugo}}</ref> e partecipa agli incontri del Cenacolo di [[Charles Nodier]], culla del [[Romanticismo]] nascente. Scrive poi ''Odi e poesie diverse'' ([[1822]]) e molto altro, fino a ''Odi e ballate'', che gli valgono una rendita di mille franchi da parte del re [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII]].
 
=== Il matrimonio ===
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* Léopold (16 luglio – 10 ottobre [[1823]]), morto tre mesi dopo la nascita;
* Léopoldine (28 agosto [[1824]] – 4 settembre [[1843]]), annegò durante una gita in barca;<ref>{{Cita web |url = http://acantini.altervista.org/victor-hugo-suo-lamento-la-figlia-perduta |titolo = Victor Hugo e il suo struggente lamento per la figlia perduta}}</ref>
* [[Charles Hugo|Charles]] (4 novembre [[1826]] – 13 marzo [[1871]]), collaboratore del padre, gli darà due nipoti (più uno morto poco dopo la nascita), che staranno al fianco del nonno durante la sua vecchiaia; Charles morì di [[ictus]] a 44 anni;
* [[François-Victor Hugo|François–Victor]] (28 ottobre [[1828]] – 26 dicembre [[1873]]), traduttore, morì a 45 anni, di [[tubercolosi]];
* Adèle (28 luglio [[1830]]Adèle – 21 aprile [[1915Hugo|Adèle]]), l'unica a sopravvivere al padre ma che trascorrerà molti anni in un manicomio a causa del suo stato mentale alterato. Impazzirà infatti per amore e morirà in tarda età.<ref>Alla sua vita si è ispirato [[François Truffaut]] per il suo quattordicesimo lungometraggio: ''[[Adèle H., una storia d'amore]]''. Adèle venne interpretata da [[Isabelle Adjani]].</ref>
 
È possibile che abbia avuto anche una figlia fuori dal matrimonio, dalla relazione con l'[[anarchica]] [[Louise Michel]], con cui ebbe una corrispondenza fin dal [[1850]]. C'è chi sostiene infatti che sia stata sua amante per brevissimo tempo nel [[1851]] e che nel [[1852]] abbiano avuto una figlia segreta (affidata dalla madre a una famiglia adottiva), di nome Victorine; è anche possibile che Hugo non sapesse però di questa figlia.<ref>Yves Murie, ''Victorine, le grand secret de Louise Michel'', 2000.</ref><ref>{{Cita web |url = http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/02/02/Cultura/SCRITTORI-VICTOR-HUGO-UNA-FIGLIA-SEGRETA-DA-UNA-RIVOLUZIONARIA_123900.php |titolo = Scrittori: Victor Hugo, una figlia segreta da una rivoluzionaria |editore = [[Adnkronos]].com |data = 2 febbraio 2000}}</ref>
 
La scoperta, dopo qualche anno dal matrimonio, del tradimento della moglie con l'amico di famiglia [[Charles Augustin Sainte-Beuve|Sainte-Beuve]] lo porterà a condurre una vita di [[libertino (sociologia)|libertinaggio]]; sua amante per circa cinquant'anni sarà [[Juliette Drouet]], attrice teatrale conosciuta durante le prove di ''[[Lucrezia Borgia (Hugo)|Lucrezia Borgia]]'', nel [[1833]]. Juliette Drouet gli restò sempre vicina (salvandolo anche dalla prigione in occasione del colpo di Stato di [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]]) nonostante le continue infedeltà dell'amante: lui per lei scriverà molti poemi, tra cui un ''Libro dell'anniversario'' compilato dai due ogni anno, appunto il giorno dell'anniversario del loro primo incontro.<ref>Il libro è disponibile in [[lingua francese]] in Victor Hugo, Juliette Drouet, ''50 ans de lettres d'amour 1833-1883: Lettres de l'anniversaire'', a cura di Gérard Pouchain, intr. di Marie Hugo, 2005. L'anniversario in questione ricorreva il 16 febbraio.</ref>
 
Strinse un legame amoroso anche con [[Léonie d'Aunet]] scrittrice ed esploratrice e moglie del pittore [[François-Auguste Biard]]. Léonie gli ispirò alcune poesie de ''Les Contemplations''. Il legame fu burrascoso, perché gli amanti furono scoperti e Léonie fu imprigionata per molti mesi per il reato di [[adulterio]]. Hugo evitò l'arresto poiché godeva dell'[[immunità parlamentare]].
 
=== Padre del Romanticismo ===
[[File:Victor Hugo-Hernani(2).jpg|thumbmin|La ''battaglia di Hernani'']]
 
Una svolta epocale nella storia della letteratura avviene nel [[1827]], con l'uscita del [[dramma]] storico ''[[Cromwell (dramma)|Cromwell]]'', considerato il manifesto delle nuove teorie romantiche. Nella lunga prefazione Hugo si oppone alle convenzioni del [[tragedia greca#La tragedia da Aristotele ai contemporanei|teatro classico]], tra cui le tre [[unità aristoteliche]] (contesta soprattutto le unità di tempo e di luogo) e l'obbligo di ''bienséance'' (che esclude azioni o anche solo parole considerate volgari o quotidiane, umili), ed espone le sue teorie sul teatro e sulla letteratura in generale, che metterà poi in pratica nel dramma ''[[Hernani (dramma)|Hernani]]'', del [[1830]], data che segna convenzionalmente l'inizio del [[Romanticismo]] in [[Francia]]: la rappresentazione infatti segna l'inizio di una nuova ''[[Querelle des Anciens et des Modernes|querelle]]'' tra antichi e moderni che rimarrà nella storia col nome di ''bataille d'Hernani''. Il dramma, che riscuote grande successo nonostante la prima rappresentazione venga interrotta dagli scontri, sarà poi trasposto in musica e rappresentato da [[Giuseppe Verdi]] (''[[Ernani]]'', [[1844]]).
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=== La vita politica ===
[[File:Hugo2Les représentans représentés, Victor Hugo, 3017.jpg|leftsinistra|thumbmin|uprightverticale|''I rappresentanti rappresentati'', caricatura di Hugo, opera di [[Honoré Daumier]] del 1849.]]
 
[[File:Victor Hugo par Jean-Pierre Dantan.jpg|thumbmin|Hugo visto da [[Jean-Pierre Dantan]].]]
 
Nel [[1843]] muoiono tragicamente, annegati nel corso di una gita in nave, la figlia Léopoldine e il genero Charles Vacquerie; Hugo apprende la notizia al rientro da una vacanza, dal giornale ''[[Le Siècle]]''. La tragedia, unita all'insuccesso del suo lavoro teatrale ''[[I Burgravi]]'' del [[1845]], gli causa una grave depressione che lo tiene lontano dal mondo letterario per dieci anni.
 
Intanto viene nominato [[Parìa di Francia|Pari di Francia]] dal re [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo d'Orléans]]. Nel [[1848]] entra a far parte come deputato dell'Assemblea Costituente, ma il colpo di Stato che nel [[1851]] porta al potere [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] segna l'inizio del suo declino politico: dapprima Hugo appoggia l'elezione del giovane Luigi-Napoleone Bonaparte alle presidenziali, poi — quando il nuovo presidente, futuro imperatore, inizia a prendere provvedimenti anti-liberali quali l'abrogazione della legge elettorale del [[1850]], riducendo di un terzo gli aventi diritto al voto — ne prende le distanze; inutile sarà il tentativo del Comitato di resistenza repubblicana, di cui fa parte insieme a Schœlcher, di sollevare la popolazione parigina: a Hugo, strenuo difensore di un regime liberale, non resta che attaccarlo con scritti e discorsi contro la miseria e le repressioni, che diventavano nel frattempo sempre più intolleranti.<ref>Per una cronologia più completa degli avvenimenti che portarono al Secondo Impero, si veda [http://membres.lycos.fr/jccau/ressourc/hugo/etud/hugoprin.htm questa quadro riassuntivo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20031121225414/http://membres.lycos.fr/jccau/ressourc/hugo/etud/hugoprin.htm |data=21 novembre 2003 }} (in francese).</ref>.
 
{{Citazione|Quando la [[conoscenza]] si trova in un solo uomo, la [[monarchia]] s'impone. Quando si trova in un gruppo d'uomini, questa deve far posto all'[[aristocrazia]]. Ma quando tutti hanno accesso ai lumi del sapere, è venuto il tempo della [[democrazia]].||Là où la connaissance n'est que chez un homme, la monarchie s'impose. Là où elle est dans un groupe d'hommes, elle doit faire place à l'aristocratie. Et quand tous ont accès aux lumières du savoir, alors le temps est venu de la démocratie.|lingua=fr}}
 
Dopo il 2 dicembre [[1851]], Hugo deve partire per l'esilio, mentre Charles, arrestato alcuni mesi prima per un articolo, lo raggiungerà l'anno dopo. Si reca inizialmente a [[Bruxelles]], poi si trasferisce nell'[[isola di Jersey]] e infine a [[Guernsey]], rifiutando l'amnistia proclamata dall'imperatore.<ref>''Atti e parole — Durante l'esilio'', 1859, volume I "L'amnistia".</ref>.
 
{{Citazione|Dovesse rimanerne uno solo, io sarò quello!|''I castighi'', ''Ultima verba''.|Et s'il n'en reste qu'un, je serai celui-là!|lingua=fr}}
 
[[Massoneria|Massone]], è tra i firmatari del progetto di fondazione dell'ordine massonico ''[[Le Droit Humain]]''.
 
=== L'esilio ===
[[File:GU001.jpg|leftsinistra|thumb|uprightmin|Hauteville House, casa di esilio di Hugo a Guernesey.]]
[[File:Victor Hugo-Exile.jpg|thumbmin|uprightverticale|Il poeta in una celebre foto, durante l'esilio, sullo scoglio detto "dei proscritti".]]
Inizia qui a prendere forma la sua mitica figura poetica e ideale di "Padre della patria in esilio"; gli anni trascorsi a [[Guernesey]] lo rendono così famoso che gli arrivano lettere indirizzate a "Victor Hugo — Oceano". Riprende la sua attività letteraria nel segno della [[satira]] [[politica]], nella raccolta di [[poema|poemi]] ''I castighi'' ([[1853]]), che prende di mira il [[Secondo Impero francese|Secondo Impero]]; la satira diretta contro l'imperatore, in ''Napoleone il piccolo''; il ricordo del passato e in particolare della figlia Léopoldine affiora nella raccolta ''Le contemplazioni'' ([[1856]]).
 
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=== Il rientro in patria e la morte ===
[[File:Les officiels regroupés sous l'Arc de Triomphe, 4246(2).jpg|sinistra|miniatura|I funerali di stato di Victor Hugo il 31 maggio 1885 a [[Place de l'Etoile]].]]
Il suo rientro in patria avviene il 5 settembre [[1870]], dopo la caduta di [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] e l'instaurazione della [[Terza Repubblica francese]]: Hugo è accolto da una folla acclamante ed entusiastica e la sua casa diventa nuovamente luogo di incontro tra letterati; fino alla sua morte rimarrà nume tutelare della repubblica restaurata.
Il suo rientro in patria avviene il 5 settembre [[1870]], dopo la caduta di [[Napoleone III]] e l'instaurazione della [[Terza Repubblica francese]]: Hugo è accolto da una folla acclamante ed entusiastica e la sua casa diventa nuovamente luogo di incontro tra letterati; fino alla sua morte rimarrà nume tutelare della repubblica restaurata.
[[File:Hugo, Victor (1802-1885) - par Felix Nadar (1820-1910).jpg|left|thumb|Hugo sul letto di morte, fotografato da [[Nadar]] (1820-1910)]]
[[File:Hugo, Victor (1802-1885) - par Felix Nadar (1820-1910).jpg|sinistra|min|Hugo sul letto di morte, fotografato da [[Nadar]] (1820-1910)]]
 
Riprende in questi anni la produzione letteraria con il romanzo ''[[Novantatré (romanzo)|Novantatré]]'' ([[1874]]); scrive anche poesie, alcune riguardanti la sua vita familiare (in memoria dei figli morti di recente, François-Victor e Charles), come ''[[I miei figli]]'' ([[1874]]), altre satirico-politiche, come ''Il Papa'' ([[1878]]) e ''[[Torquemada (Victor Hugo)|Torquemada]]'' ([[1882]]), un'opera sul fanatismo dell'[[inquisizione]]. Nel [[1876]] torna a far parte del Senato.
[[File:Tombeau de Victor Hugo au Panthéon, Paris, France.jpg|thumbmin|verticale|La tomba di Victor Hugo al [[Pantheon (Parigi)|Panthéon]]]]
 
Nel [[1878]] è colpito da congestione cerebrale, mentre i festeggiamenti per il suo ottantesimo compleanno — pubblicamente celebrati — vengono offuscati dalla morte di [[Juliette Drouet]]. Muore il 22 maggio [[1885]],<ref>{{Cita web |url = http://doc.geneanet.org/zoom.php?idacte=104 |titolo = Atto di morte di Hugo}}</ref> e la sua salma viene [[Esposizione pubblica della salma|esposta]] per una notte sotto l'[[Arco di Trionfo]] e vegliata da dodici poeti, anche se, in ottemperanza alle sue ultime volontà,<ref>''Atti e parole — Dopo l'esilio'', 1885, volume I "Morte di Victor Hugo": «Il 2 agosto 1883, Victor Hugo aveva consegnato a Auguste Vacquerie, in una busta non sigillata, le seguenti righe testamentarie, che costituivano le sue ultime volontà per l'indomani della sua morte: Io do cinquanta mila franchi ai poveri. Desidero essere portato al cimitero nel loro carro funebre. Rifiuto l'orazione di tutte le chiese; chiedo una preghiera a tutte le anime. Credo in Dio».</ref> le esequie hanno luogo nel ''corbillard des pauvres''.<ref>Carro funebre dei poveri. Cfr. nota 5.</ref> Il 1º giugno, dopo aver esitato per il [[cimitero deldi [[Père -Lachaise]], è portato al [[Pantheon (Parigi)|Pantheon di Parigi]] appena inaugurato. Si calcola che tre milioni di persone siano venute a rendergli omaggio in quell'occasione. A parte alcuni protagonisti della [[Rivoluzione francese]] ([[Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau|Mirabeau]] e [[Jean-Paul Marat|Marat]]), fu, assieme al presidente [[Marie François Sadi Carnot]] (assassinato nel [[1894]]), l'unico caso di sepoltura immediata, dopo la morte, al Pantheon.
 
La sua tomba si trova tuttora nello stesso luogo, proprio accanto a quella di altri due grandi scrittori francesi del [[XIX secolo]], [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]] ed [[Émile Zola]].
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Il suo cervello è stato oggetto di studio, avendo un volume di 2000&nbsp;cm³ (la media nell'uomo è di circa 1500&nbsp;cm³).<ref>[[Piero Angela]], ''La macchina per pensare (Alla scoperta del cervello)'', Garzanti, 1987, p. 49.</ref>
 
== OpereAttività intellettuale ==
Victor Hugo fu uno scrittore instancabile; la sua opera comprende soprattutto [[poesia|componimenti poetici]], [[dramma|drammi]], [[romanzo|romanzi]], oltre a testi di carattere [[letteratura|letterario]], [[politica|politico]] o [[filosofia|filosofico]], e a un consistente [[epistolario]]. È autore anche di numerosi [[disegno|disegni]] e di alcuni dipinti. Le opere di Hugo furono illustrate da diversi incisori, fra i quali spicca per efficacia [[François Chifflart]].
 
{{Citazione|L'insieme della mia opera un giorno sarà come un tutto indivisibile. […] Un libro molteplice che sintetizzi un secolo, ecco quello che lascerò dietro di me.|Lettera del 9 dicembre 1859|L'ensemble de mon œuvre fera un jour un tout indivisible. […] Un livre multiple résumant un siècle, voilà ce que je laisserai derrière moi.|lingua=fr}}
 
Lista delle opere in ordine cronologico:
{{div col}}
* ''Odi e poesie diverse'' (''Odes et poésies diverses'', poesia, 1822)
* ''Han d'Islanda'' (''Han d'Islande'', romanzo, 1823)
* ''Nuove odi'' (''Nouvelles Odes'', poesia, 1824)
* ''[[Bug-Jargal]]'' (romanzo, 1826)
* ''Odi e ballate'' (''Odes et ballades'', poesia, 1826)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Cromwell]]'' (dramma, 1827)
* ''Le orientali'' (''Les Orientales'', poesia, 1829)
* ''[[L'ultimo giorno di un condannato a morte]]'' (''Le Dernier Jour d'un condamné'', romanzo, 1829)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Hernani]]'' (dramma, 1830)
* ''[[Notre-Dame de Paris (Victor Hugo)|Notre-Dame de Paris]]'' (romanzo, 1831)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Marion Delorme]]'' (dramma, 1831)
* ''Le foglie d'autunno'' (''Les Feuilles d'automne'', poesia, 1831)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Il re si diverte]]'' (''Le Roi s'amuse'', dramma, 1832)
* ''[[Lucrezia Borgia (Hugo)|Lucrezia Borgia]]'' (''Lucrèce Borgia'', dramma, 1833)
* ''[[Marie Tudor (Victor Hugo)|Maria Tudor]]'' (''Marie Tudor'', dramma, 1833)
* ''Letteratura e filosofia insieme'' (''Littérature et philosophie mêlées'', 1834)
* ''Claude Gueux'' (romanzo, 1834)
* ''Studio su Mirabeau'' (''Etude sur Mirabeau'', saggio, 1834)
* ''[[Angelo, tiranno di Padova]]'' (''Angelo, tyran de Padoue'', dramma, 1835)
* ''I canti del crepuscolo'' (''Les Chants du crépuscule'', poesia, 1835)
* ''Le voci interiori'' (''Les Voix intérieures'', poesia, 1837)
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Ruy Blas|Ruy Blas]]'' (dramma, 1838)
* ''I raggi e le ombre'' (''Les Rayons et les ombres'', poesia, 1840)
* ''Il Reno'' (''Le Rhin'', 1842)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|I Burgravi]]'' (''Les Burgraves'', dramma, 1843)
* ''Napoleone il Piccolo'' (''Napoléon le Petit'', poesia, 1852)
* ''I castighi'' (''Les Châtiments'', poesia, 1853)
* ''Lettere a Luigi Bonaparte'' (''Lettres à Louis Bonaparte'', lettere, 1855)
* ''Le contemplazioni'' (''Les Contemplations'', poesia, 1856)
* ''La leggenda dei secoli'' (''La Légende des siècles'', poesia, 1859)
* ''[[I miserabili]]'' (''Les Misérables'', romanzo, 1862)
* ''William Shakespeare'' (saggio, 1864)
* ''Canzoni delle strade e dei boschi'' (''Les Chansons des rues et des bois'', poesia, 1865)
* ''[[I lavoratori del mare]]'' (''Les Travailleurs de la mer'', romanzo, 1866)
* ''Parigi-guida'' (''Paris-Guide'', 1867)
* ''[[L'uomo che ride]]'' (''L'Homme qui rit'', romanzo, 1869)
* ''L'anno terribile'' (''L'Année terrible'', poesia, 1872)
* ''[[Novantatré (romanzo)|Novantatré]]'' (''Quatrevingt-treize'', romanzo, 1874)
* ''I miei figli'' (''Mes Fils'', 1874)
* ''Atti e parole - Prima dell'esilio'' (''Actes et paroles - Avant l'exil'', articoli e discorsi, 1875)
* ''Atti e parole - Durante l'esilio'' (''Actes et paroles - Pendant l'exil'', articoli e discorsi, 1875)
* ''Atti e parole - Dopo l'esilio'' (''Actes et paroles - Depuis l'exil'', articoli e discorsi, 1876)
* ''La leggenda dei secoli - 2ª serie'' (''La Légende des siècles - 2e série'', poesia, 1877)
* ''L'arte di essere nonno'' (''L'Art d'être grand-père'', poesia, 1877)
* ''Storia di un crimine - 1ª parte'' (''Histoire d'un crime - 1re partie'', romanzo, 1877)
* ''Storia di un crimine - 2ª parte'' (''Histoire d'un crime - 2e partie'', romanzo, 1878)
* ''Il Papa'' (''Le Pape'', poesia, 1878)
* ''La pietà suprema'' (''La Pitié suprême'', poesia, 1879)
* ''Religione e religioni'' (''Religions et religion'', poesia, 1880)
* ''L'asino'' (''L'Ane'', poesia, 1880)
* ''I quattro venti dello spirito'' (''Les Quatres Vents de l'esprit'', poesia, 1881)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Torquemada]]'' (dramma, 1882)
* ''La leggenda dei secoli - 3ª serie'' (''La Légende des siècles - 3e série'', poesia, 1883)
* ''L'arcipelago della Manica'' (''L'Archipel de la Manche'', 1883)
;Opere postume
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Teatro in libertà]]'' (''Théâtre en liberté'', drammi, 1886)
* ''La fine di Satana'' (''La Fin de Satan'', poesia, 1886)
* ''Cose viste - 1ª serie'' (''Choses vues - 1re série'', memorie e commentari, 1887, titolo non di Hugo)
* ''Tutta la lira'' (''Toute la Lyre'', poesia, 1888)
* ''Alpi e Pirenei'' (''Alpes et Pyrénées'', quaderno di viaggio, 1890)
* ''Dio'' (''Dieu'', poesia, 1891)
* ''Francia e Belgio'' (''France et Belgique'', quaderno di viaggio, 1892)
* ''Tutta la lira - nuova serie'' (''Toute la Lyre - nouvelle série'', poesia, 1893)
* ''Epistolario - Tomo I'' (''Correspondances - Tome I'', lettere, 1896)
* ''Epistolario - Tomo II'' (''Correspondances - Tome II'', lettere, 1898)
* ''Gli anni funesti'' (''Les Années funestes'', poesia, 1898)
* ''Cose viste - 2ª serie'' (''Choses vues - 2e série'', memorie e commentari, 1900, titolo non di Hugo)
* ''Poscritto della mia vita'' (''Post-scriptum de ma vie'', saggi filosofici, 1901)
* ''Ultimo fascio'' (''Dernière Gerbe'', poesia, 1902, titolo non di Hugo)
* ''[[Drammi di Victor Hugo|Mille franchi di ricompensa]]'' (''Mille Francs de récompense'', dramma, 1934)
* ''Oceano. Ammasso di pietre'' (''Océan. Tas de pierres'', poesia, 1942)
* ''Pietre'' (''Pierres'', 1951)
{{div col end}}
 
=== Poeta ===
[[File:Victor Hugo-légende192.jpg|leftsinistra|thumbmin|verticale|Manoscritto de ''La leggenda dei secoli'']]
 
==== Primi versi ====
Hugo inizia a scrivere [[poesia|versi]] fin dalla prima giovinezza: a vent'anni, pubblica le ''Odi'', sua prima raccolta poetica: quelli che saranno i temi caratteristici di quest'autore vi sono già presenti: attualità, [[storia]], [[religione]] e, soprattutto, riflessioni sul ruolo del [[poeta]]. Lo stile di questi primi componimenti è prevalentemente [[neoclassicismo|classico]], ma ben presto Hugo intraprende la strada del [[Romanticismo]], riscuotendo notevole successo (le ''Odi'' saranno pubblicate quattro volte tra [[1822]] e [[1828]]).
 
Nel [[1828]], l'autore riprende le fila della sua produzione raccogliendo in un unico volume tutti i suoi componimenti precedenti: le ''Odi e ballate'' ([[ode|odi]] e [[Ballata (poesia)|ballate]]) sono ricche di affreschi storici, evocazione dell'infanzia, e inizia a profilarsi una religiosità più tollerante, un [[monarchia|monarchismo]] più [[liberalismo|liberale]]; affiora soprattutto il [[mito]] di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Sul piano dello [[stile]], il giovane poeta si prende qualche libertà per quanto riguarda il [[metrica|metro]] e la tradizione [[poesia|poetica]]; notevoli sono le [[antitesi]], soprattutto l'accostamento di periodi storici divergenti che tanto spazio avranno poi nella sua poesia ulteriore<!-- « Les siècles, tour à tour, ces gigantesques frères,
Différents par leur sort, semblables en leurs vœux,
Trouvent un but pareil par des routes contraires. » -->.
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==== La maturità ====
[[File:Glyptotek-Rodin-Victor Hugo.jpg|min|sinistra|verticale|Testa di Victor Hugo modellata dallo scultore [[Auguste Rodin]] e conservata presso la [[Ny Carlsberg Glyptotek|Glyptotek]] di [[Copenaghen]]]]
Le raccolte successive — ''Le foglie d'autunno'' ([[1832]]), ''I canti del crepuscolo'' ([[1835]]), ''Le voci interiori'' ([[1837]]), ''I raggi e le ombre'' ([[1840]]) — introducono i temi maggiori in un quadro ancora [[poesia lirica|lirico]]: la donna, Dio, l'amicizia, la natura, il potere. Si alternano sapientemente semplicità e sublime: anche parlando di sé stesso, Hugo non può fare a meno di sconfinare nell'[[poema epico|epica]]<!-- « Ce siècle avait deux ans ! Rome remplaçait Sparte
Déjà Napoléon perçait sous Bonaparte » -->.
 
Da questo punto in poi, il poeta abbandona le tendenze ad isolare l'[[arte]] dalla vita — il dibattito se l'arte dovesse essere "impegnata" o fine a sé stessa, attenta più all'attualità o alla [[bellezza]], è scottante in questi anni —: la poesia di Hugo è, ormai, ancorata nella [[Storia]].
[[File:Auguste de Chatillon - Léopoldine Hugo.jpg|thumbmin|verticale|Léopoldine Hugo nel 1836, ritratta da Auguste de Châtillion]]
 
Il momento dell'esilio segna una svolta nella produzione poetica di Hugo: dalla fusione tra sublime storico e profondità intima nascono le grandi raccolte come ''I castighi'' ([[1853]]) e ''Le contemplazioni'' ([[1856]]).
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Si è già accennato alla svolta che Hugo impresse alla [[storia del teatro]], con il prologo al ''[[Cromwell (dramma)|Cromwell]]'' e con la pièce ''[[Hernani (dramma)|Hernani]]'': egli teorizza e mette in pratica un nuovo tipo di azione scenica, quella del [[dramma]], della mescolanza degli stili ([[tragedia|tragico]] e [[commedia|comico]], alto e basso, sublime e grottesco), che applica per la prima volta appena ventiseienne, nel ''Cromwell'' appunto ([[1827]]): rifiuto delle convenzioni classicistiche come l'unità di tempo e di luogo, moltiplicazione dei personaggi, dei luoghi, dei registri linguistici... a tal punto che la pièce — lunga quasi 6000 versi — risulta troppo complessa e difficile da portare in scena.
 
Il giovane drammaturgo conquista la celebrità nel [[1830]], con ''Hernani'', nonostante le difficoltà materiali che riscontra la sua arte: scene all'italiana (poco propizie a tale spettacolo), attori restii ad applicare forme nuove; gli anni successivi alternano trionfi (come ''[[Lucrezia Borgia (Hugo)|Lucrezia Borgia]]'', [[1833]], da cui [[Felice Romani]] trasse il libretto per l'[[Lucrezia Borgia (opera)|opera]] di [[Gaetano Donizetti]]) ed insuccessi (come ''[[Le roi s'amuse|Il re si diverte]]'', [[1832]], da cui [[Francesco Maria Piave]] trasse il libretto per l'[[Rigoletto|opera]] di [[Giuseppe Verdi]]), finché non viene deciso, insieme ad [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]], di costruire una sala ''ad hoc'', il [[Théâtre de la Renaissance]], dove viene recitato ''Ruy Blas'' nel [[1838]].
 
Il declino inizia nel [[1843]], con l'insuccesso de ''I Burgravi'': l'autore non riesce ad arrivare a scrivere un teatro che sia al tempo stesso esigente e popolare. E così il teatro viene abbandonato. Vi tornerà solo anni più tardi, a partire dal [[1866]], con la redazione di diverse opere raccolte ne ''Il teatro in libertà'' ([[1886]]).
 
=== Romanziere ===
[[File:Ebcosette.jpg|thumbmin|uprightverticale|Illustrazione di Cosette per ''I miserabili'', da Émile Bayard.]]
Victor Hugo ha scritto nove romanzi. Essi coprono l'intero arco della sua vita, dal primo, ''[[Bug-Jargal]]'', scritto quando aveva sedici anni, all'ultimo, ''[[Novantatré (romanzo)|Novantatré]]''. I suoi romanzi toccano inoltre tutti i [[generi letterari]], senza che sia possibile dare di essi una definizione univoca.
 
I primi romanzi nascono negli anni del grande successo di [[Walter Scott]]; ma nonostante che l'ispirazione primaria sia quella del [[romanzo storico]], Hugo non perde mai una certa indipendenza e relatività: in lui, l'attualità fa sempre capolino dietro la [[storia]]. Così è in ''Han d'Islanda'' ([[1823]]) e in ''Bug-Jargal'' ([[1826]]); così è soprattutto per il suo primo grande capolavoro, ''[[Notre-Dame de Paris (Victor Hugo)|Notre-Dame de Paris]]'', del [[1831]], affresco della [[Parigi]] [[Medioevo|medievale]] e della sua [[cattedrale di Notre-Dame di Parigi|cattedrale]] [[arte gotica|gotica]], che riprende dai drammi degli stessi anni la tendenza alla mescolanza degli stili, dei registri, alla compenetrazione di sublime e grottesco, in particolare nel personaggio di [[Quasimodo (personaggio)|Quasimodo]].
 
L'attenzione ai problemi dell'[[Società (sociologia)|attualità sociale]] prende corpo in appassionate lotte contro l'ingiustizia e l'oscurantismo: ''[[L'ultimo giorno di un condannato a morte]]'' ([[1829]]) e ''Claude Gueux'' ([[1834]]) sono allo stesso tempo [[romanzo storico|romanzi storici]] e [[romanzo a sfondo sociale|sociali]] impegnati in una lotta — l'abolizione della [[pena di morte]] — che supera i limiti della finzione. Così è anche per ''[[I miserabili]]'' ([[1862]]), che esce in pieno periodo [[realismo (letteratura)|realista]] ma che da esso riprende pochi elementi: quest'immenso successo popolare oscilla tra tutti i generi, dal [[melodramma]] al [[didattico]].
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==== La poetica ====
[[File:Victor Hugo-Romantics.jpg|thumbmin|''I Romantici'', caricatura da De Barray.]]
 
La [[poetica]] di Hugo si esprime attraverso le sue opere: l'abbiamo già visto commentandole. Che sia in poesia, a teatro o nell'ambito della narrazione, egli può considerarsi l'iniziatore del [[Romanticismo]] francese ma anche un artista a sé, difficilmente classificabile secondo una schematicità dettata da una suddivisione in stili o correnti letterarie.
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# La prima età è quella dell'infanzia del mondo; l'uomo è appena nato e risplende ancora della presenza di [[Dio]]; la sua forma poetica è l'[[ode]], che canta l'[[eternità]]; il suo prodotto più emblematico è la [[Bibbia]].
# La seconda età è l'[[età dell'oro]]: la società inizia a svilupparsi, organizzarsi e prendono vita anche le turbolenze e le guerre; la sua forma poetica è l'[[poema epico|epopea]] o la [[tragedia]], che rappresenta la [[storia]]; il suo cantore principale è [[Omero]].
# La terza età è la modernità, la vecchiaia del mondo, l'epoca della [[Melanconia|melancolia]] e dell'[[analisi e sintesi|analisi]] dei fenomeni; nasce la [[commedia]], che riscopre la verità svelando che il mondo non è solo [[bellezza]]: mescolandosi alla tragedia nel dramma romantico, essa punta a rappresentare la [[vita]]; suo cantore è [[Shakespeare]].
 
In poesia Hugo applica gli stessi principi della mescolanza degli [[stile|stili]]; egli si batte inoltre per un verso più libero, più naturale, che si manifesta nel rifiuto della [[cesura]] e nel largo utilizzo di [[enjambement]], oltre che con una spontaneità che si rende attraverso il frequente cambio di registro stilistico e linguistico: in particolare, egli si batte per reinserire nella poesia tutte quelle parole che ne erano state bandite, perché considerate troppo banali, quotidiane e quindi volgari. Nella [[biografia]] di ''[[William Shakespeare]]'', testo che doveva essere un semplice prologo alla riedizione delle opere di quest'autore nel [[1864]], ma che diventa un vero e proprio manifesto del [[Romanticismo]], Hugo redige poi un appassionato elenco di quelli che considera "[[genio (filosofia)|geni]]" della letteratura.
 
Anche per quanto riguarda l'[[architettura]], in un intervento sul portale della Rai Letteratura, [[Sandro Veronesi]] ci ricorda che fu Victor Hugo a usare la parola "vandalo", per la prima volta riferendosi a chi demoliva le chiese costruite dai [[barbari]], nella fattispecie dai [[Goti]].
 
==== La politica ====
[[File:Victor Hugo-Return.jpg|leftsinistra|thumbmin|verticale|''Il ritorno di Victor Hugo'', caricatura di André Gill.]]
 
A partire dal [[1849]], Hugo decide di dedicare un terzo della sua opera alla [[politica]], un terzo alla [[religione]] e un terzo alla [[filosofia]]. Il suo pensiero risulta severo nei confronti del suo tempo e della società in cui vive, rifiutando tuttavia qualunque condanna arbitraria e qualsiasi posizione meramente [[manicheismo|manichea]]. Egli cominciò come esponente della [[Destra (politica)|destra]] moderata, per poi militare nell'[[estrema sinistra]] non [[marxista]], di impostazione [[Radicalismo|radicale-liberale]].
 
È un riformista e vorrebbe cambiare la società: in questo senso, egli denuncia l'ineguaglianza sociale, e in particolare i ricchi che [[capitalismo|capitalizzano]] i loro possedimenti senza riammetterli nella produzione. Allo stesso modo, si oppone alla [[violenza]] se praticata contro un governo democratico, ma la giustifica per abbattere un potere illegittimo: per questo nel [[1851]] lancia una chiamata alle armi contro [[Napoleone III]]<ref>''Atti e parole — Durante l'esilio'', volume III, "Dichiarazione riguardo all'Impero": «Caricare il fucile ed essere pronti».</ref> che però non verrà raccolta.
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Riguardo alla [[pena di morte]], Hugo è un abolizionista irriducibile. Ha assistito durante la sua infanzia a delle esecuzioni e per tutta la vita lotterà contro di essa: numerose sono le allusioni nei suoi romanzi (da ''Notre-Dame de Paris'' a ''I miserabili''), ma due in particolare sono dedicati a questo tema: ''[[L'ultimo giorno di un condannato a morte]]'' ([[1829]]) e ''Claude Gueux'' ([[1834]]) mettono l'accento sulla crudeltà, sull'ingiustizia e sull'inefficacia del procedimento. Anche in numerosi discorsi alla Camera dei Pari, all'Assemblea Costituente e al Senato egli si erge contro di esso:
 
{{Citazione|La pena di morte è il segno caratteristico ed eterno della barbarie. |Discorso all'Assemblea Costituente, 15 settembre 1848|La peine de mort est le signe spécial et éternel de la barbarie.|lingua=fr}}
 
[[File:Victor hugo.jpg|thumbmin|verticale|Fotografia di Victor Hugo nel 1884]]
 
Più in generale, i discorsi pronunciati da Hugo sui grandi temi dell'attualità sono numerosi; la maggior parte di essi è raggruppata in ''Atti e parole'', una raccolta di discorsi, dichiarazioni e testi politici pubblicata tra il [[1875]] e il [[1876]]. Di essi citiamo:
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* a favore del [[suffragio universale]].
 
Hugo si batté anche per i [[diritti civili]] delle [[Prostituzione|prostitute]] [[sfruttamento della prostituzione|sfruttate]], costrette dalla povertà a questo lavoro, e da lui raffigurate nella figura di [[Fantine]] de ''I miserabili'', la quale diventa "[[schiavismo|schiava]] della società" a causa della fame e per mantenere la figlia.<ref>''I miserabili'', vol. I, 1862, p. 236.</ref> Contemporaneamente, difese la figura della prostituta-[[cortigiana]] [[Libertino (sociologia)|libertina]] dagli attacchi dei benpensanti, celebrando la figura di [[Aspasia di Mileto|Aspasia]].<ref>''I miserabili'', vol. I, 1862, p. 179.</ref> A vegliare Hugo, sotto l'Arco di Trionfo dopo la morte, vi erano anche molte prostitute parigine e «per l'occasione le prostitute di strada decisero di offrire gratuitamente i propri servizi ai clienti, una sorta di tributo allo scrittore che era stato il loro paladino e difensore».<ref>{{Cita libro |autore = [[Pia Covre]] |autore2 = [[Carla Corso]] |titolo = Le prostitute di Hugo |url = http://www.ecn.org/hackerart/visionatotale.php?ID=4932&argomento=prostituzione&autore=Covre%20Pia%20e%20Corso%20Carla |voce = estratto}}</ref>
{{quote|E la sventurata divenne prostituta....Che cos'è questa storia di Fantina? È la società che compra una schiava. Da chi? Dalla miseria, dalla fame, dal freddo, dall'isolamento, dall'abbandono, dall'abbiezione. [...] si dice che la schiavitù è scomparsa dalla civiltà europea. È un errore. Esiste sempre: ma non gravita più che sulla donna e si chiama prostituzione. Gravita sulla donna, vale a dire sulla grazia, sulla debolezza, sulla bellezza, sulla maternità. E questo non è certo una delle minor vergogne dell'uomo.<ref>''I miserabili'', vol. I, 1862, p. 236.</ref>}}
Contemporaneamente, difese la figura [[cortigiana]] [[Libertino (sociologia)|libertina]] dagli attacchi dei benpensanti, celebrando la figura di [[Aspasia]].
{{quote|Sapete chi era Aspasia, signore?... Quantunque ella vivesse in un'epoca in cui le donne non avevano ancora un'anima, era un'anima; un'anima color rosa e porpora, più ardente del fuoco, più fresca dell'aurora. Aspasia era creatura in cui i due estremi della donna s'univano; era la [[Prostituzione sacra|prostituta dea]]. [[Socrate]] più [[Manon Lescaut]]. Aspasia fu creata nel caso fosse necessitata una meretrice a [[Prometeo]]. <ref>''I miserabili'', vol. I, 1862, p. 179.</ref>}}
 
A vegliare Hugo, sotto l'Arco di Trionfo dopo la morte, vi erano anche molte prostitute parigine e «per l'occasione le prostitute di strada decisero di offrire gratuitamente i propri servizi ai clienti, una sorta di tributo allo scrittore che era stato il loro paladino e difensore».<ref>{{Cita libro |autore = [[Pia Covre]] |autore2 = [[Carla Corso]] |titolo = Le prostitute di Hugo |url = http://www.ecn.org/hackerart/visionatotale.php?ID=4932&argomento=prostituzione&autore=Covre%20Pia%20e%20Corso%20Carla |voce = estratto}}</ref>
Victor Hugo si è espresso anche - sebbene in misura ridotta - sulla [[colonialismo|colonizzazione]] dell'[[Algeria]], principale avventura coloniale della [[Francia]] in quegli anni. Se è sensibile al discorso della colonizzazione come civilizzazione,<ref>Cfr. il discorso del [[1879]] in occasione dell'abolizione della schiavitù, intitolato ''Discorso sull'Africa''.</ref> rimane comunque scettico riguardo alle capacità civilizzatrici della pacificazione militare, e individua nell'Algeria conquistata un luogo sfruttato per deportarvi coloro che si opponevano al colpo di Stato di [[Napoleone III di Francia|Luigi Napoleone Bonaparte]]. Si nota che, riguardo alla [[schiavitù]], già presente nel precoce romanzo ''Bug-Jargal'' (scritto nel [[1818]]) — dove tuttavia sembra condividere i pregiudizi dei suoi contemporanei a proposito dei [[negro|neri]] —, egli mantenne un silenzio sorprendente quando essa venne abolita nelle colonie francesi, nel [[1848]], intervenendo solo per richiedere la grazia dell'abolizionista statunitense [[John Brown (attivista)|John Brown]] nel [[1859]].<ref>''Atti e parole — Durante l'esilio'', 1859, volume II, "John Brown".</ref>
 
Victor Hugo si è espresso anche - sebbene in misura ridotta - sulla [[colonialismo|colonizzazione]] dell'[[Algeria]], principale avventura coloniale della [[Francia]] in quegli anni. Se è sensibile al discorso della colonizzazione come civilizzazione,<ref>Cfr. il discorso del [[1879]] in occasione dell'abolizione della schiavitù, intitolato ''Discorso sull'Africa''.</ref> rimane comunque scettico riguardo alle capacità civilizzatrici della pacificazione militare, e individua nell'Algeria conquistata un luogo sfruttato per deportarvi coloro che si opponevano al colpo di Stato di [[Napoleone III di Francia|Luigi Napoleone Bonaparte]]. Si nota che, riguardo alla [[schiavitù]], già presente nel precoce romanzo ''Bug-Jargal'' (scritto nel [[1818]]) — dove tuttavia sembra condividere i pregiudizi dei suoi contemporanei a proposito dei [[negro|neri]] —, egli mantenne un silenzio sorprendente quando essa venne abolita nelle colonie francesi, nel [[1848]], intervenendo solo per richiedere la grazia dell'abolizionista statunitense [[John Brown (attivista)|John Brown]] nel [[1859]], unendo la sua voce a quella di intellettuali come [[Ralph Waldo Emerson]] ed [[Henry David Thoreau]].<ref>''Atti e parole — Durante l'esilio'', 1859, volume II, "John Brown".</ref> {{Citazione|Visto in prospettiva politica, l'omicidio di John Brown sarebbe un peccato imperdonabile. Genererebbe nell'Unione una crepa aperta che condurrà alla fine alla sua completa distruzione. È possibile che l'esecuzione di Brown consoliderà la schiavitù in Virginia, ma è certo che scuoterà l'intero tessuto della democrazia americana. Vi salvate dalla vergogna, ma avete rinunciato alla gloria. Visto in prospettiva morale, mi sembra che una parte della luce umana sarà spenta, e che le nozioni di giustizia e ingiustizia saranno oscurate nel giorno in cui si assisterà all'assassinio dell'Emancipazione ad opera Libertà. (...) Fate sapere all'America, e che ci rifletta su bene, che c'è qualcosa di più spaventoso di [[Caino]] che uccide [[Abele]], ed è [[George Washington]] che uccide [[Spartaco]]<ref>{{cita web|url=https://en.wikisource.org/wiki/Victor_Hugo%27s_letter_to_the_London_News_regarding_John_Brown|titolo=Lettera di Victor Hugo al London News riguardante John Brown}}</ref>.}}
Hugo non era un [[nazionalismo francese|nazionalista]] come altri romantici, ma anzi sostenne l'[[europeismo]] (e un certo [[cosmopolitismo]]) in maniera decisa. Il termine [[Stati Uniti d'Europa]] (''"États-Unis d'Europe"''), già usato da [[George Washington]] e da [[Napoleone]], fu usato da Hugo durante il suo discorso al Congresso Internazionale della Pace tenutosi a Parigi nel [[1849]]. Hugo sognava un'unione di stati federati e indipendenti all'interno di una grande confederazione, come auspicato da altri contemporanei come [[Mazzini]] o, in passato, da [[Voltaire]] o [[Immanuel Kant]]. Egli privilegiava la creazione di un senato sovrano supremo, che sarebbe stato per l'Europa quello che è il parlamento per l'Inghilterra e disse ''«Verrà un giorno in cui tutte le nazioni del nostro continente formeranno una fratellanza europea... Verrà un giorno in cui dovremo vedere... Gli [[Stati Uniti d'America]] e gli Stati Uniti d'Europa faccia a faccia, allungarsi tra di loro attraverso il mare»''.
[[File:Victor Hugo Le pendu 1854.png|min|''L'impiccato'' (1854), illustrazione realizzata da Hugo. Seconda versione (1860), quasi identica, porta il nome di ''[[John Brown (attivista)|John Brown]]''<ref>[http://www.larousse.fr/encyclopedie/images/Victor_Hugo_le_Corps_de_John_Brown_pendu_%C3%A0_une_potence/1312618 ''Victor Hugo, le Corps de John Brown pendu à une potence'']</ref>]]
La lettera venne inizialmente pubblicata sul ''[[London News]]'' e fu rapidamente riprodotta in innumerevoli copie. Dopo l'esecuzione di Brown il celebre scrittore francese scrisse una serie di lettere aggiuntive sul capitano e sulla causa dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]]<ref>David S. Reynolds, ''John Brown, abolitionist: the man who killed slavery, sparked the Civil War, and seeded civil rights'' (John Brown, abolizionista: l'uomo che uccise la schiavitù, scatenò la Guerra Civile e seminò i diritti civili), Vintage, 2009. pp. 408–10</ref>. I sostenitori di Brown interpretarono gli scritti di Hugo come la prova del sostegno internazionale alla causa contro lo [[schiavismo]]. Il commento più noto a raggiungere l'America dall'Europa fu un [[opuscolo]] del 1861 intitolato ''John Brown par Victor Hugo'' ("John Brown, di Victor Hugo") che includeva una breve [[biografia]] del capitano e la ristampa di due delle lettere scritte da Hugo a favore di Brown, compresa quella del 9 dicembre<ref>Seymour Drescher, "Servile Insurrection and John Brown's Body in Europe", in Paul Finkelman, ed. ''His Soul Goes Marching On: Responses to John Brown and the Harpers Ferry Raid'', University Press of Virginia, 1995. pp. 343-344</ref>. Il [[frontespizio]] dell'opuscolo ritraeva un impiccato ed era un'[[incisione]] realizzata dallo stesso scrittore: il capitano era in un brevissimo lasso di tempo divenuto celebre proprio a causa della condanna subita<ref>Seymour Drescher, "Servile Insurrection and John Brown's Body in Europe", in Paul Finkelman ed., ''His Soul Goes Marching On: Responses to John Brown and the Harpers Ferry Raid'', University Press of Virginia, 1995. p. 345</ref>.
 
Hugo non era un [[nazionalismo francese|nazionalista]] come [[Nazionalismo romantico|altri romantici]], ma anzi sostenne l'[[europeismo]] (e un certo [[cosmopolitismo]]) in maniera decisa. Il termine [[Stati Uniti d'Europa]] (''"États-Unis d'Europe"''), già usato da [[George Washington]] e da [[Napoleone]], fu utilizzato da Hugo durante il suo discorso al Congresso Internazionale della Pace tenutosi a Parigi nel [[1849]]. Hugo sognava un'unione di [[Federalismo europeo|stati federati]] e indipendenti all'interno di una grande [[Confederazione di Stati|confederazione]], come auspicato da altri contemporanei come [[Mazzini]] o, in passato, da [[Voltaire]] o [[Immanuel Kant]]. Egli privilegiava la creazione di un senato sovrano supremo, che sarebbe stato per l'Europa quello che è il parlamento per l'Inghilterra e disse: ''«Verrà un giorno in cui tutte le nazioni del nostro continente formeranno una fratellanza europea... Verrà un giorno in cui dovremo vedere... Gli [[Stati Uniti d'America]] e gli Stati Uniti d'Europa faccia a faccia, allungarsi tra di loro attraverso il mare»''.
Il 14 luglio del 1870 Victor Hugo piantò una quercia nella sua residenza a Guernsey, commentando il suo gesto con le parole ''"Quando quest'albero sarà maturo, esisteranno gli Stati Uniti d'Europa"''. L'albero, detto "la quercia degli Stati Uniti d'Europa", al giorno d'oggi cresce ancora nel giardino della casa d'Altavilla a Saint Peter Port nell'isola di Guernsey, dove visse Victor Hugo, durante il suo esilio dalla Francia.<ref>{{Cita web |url = http://www.sussidiarieta.net/files/file/Mauro%281%29.pdf |titolo = Gli Stati Uniti d'Europa: ideale o utopia?}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |url = http://www.lastampa.it/2014/05/24/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/quante-tracce-del-mondo-di-oggi-nei-miserabili-di-victor-hugo-QNoGipC9Vy5Vc3AHYn9vAO/pagina.html |titolo = Quante tracce del mondo di oggi nei Miserabili di Victor Hugo |pubblicazione = La Stampa |data = 24 maggio 2014}}</ref>
 
Il 14 luglio del 1870 Victor Hugo piantò una quercia nella sua residenza a Guernsey, commentando il suo gesto con le parole ''"Quando quest'albero sarà maturo, esisteranno gli Stati Uniti d'Europa"''. L'albero, detto ''quercia degli Stati Uniti d'Europa'', al giorno d'oggi cresce ancora nel giardino della casa d'Altavilla a Saint Peter Port nell'isola di Guernsey, dove visse Victor Hugo, durante il suo esilio dalla Francia.<ref>{{Cita web |url = http://www.sussidiarieta.net/files/file/Mauro%281%29.pdf |titolo = Gli Stati Uniti d'Europa: ideale o utopia? |accesso = 25 ottobre 2015 |dataarchivio = 4 agosto 2016 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160804141745/http://www.sussidiarieta.net/files/file/Mauro(1).pdf |urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |url = http://www.lastampa.it/2014/05/24/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/quante-tracce-del-mondo-di-oggi-nei-miserabili-di-victor-hugo-QNoGipC9Vy5Vc3AHYn9vAO/pagina.html |titolo = Quante tracce del mondo di oggi nei Miserabili di Victor Hugo |pubblicazione = La Stampa |data = 24 maggio 2014 |accesso = 25 ottobre 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160315214147/http://www.lastampa.it/2014/05/24/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/quante-tracce-del-mondo-di-oggi-nei-miserabili-di-victor-hugo-QNoGipC9Vy5Vc3AHYn9vAO/pagina.html |dataarchivio = 15 marzo 2016 |urlmorto = sì }}</ref>
La sua visione positiva e progressiva della missione dell'uomo è tipicamente romantica ed è condensata in uno dei suoi versi più celebri:
 
La sua visione positiva e progressiva della missione dell'uomo è [[Concezione romantica della storia|tipicamente romantica]] ed è condensata in uno dei suoi versi più celebri:
 
{{Citazione|Collabora con Dio. Prevedi. Provvedi. Prendi cura.|''Tutta la lira - nuova serie'', LXVIII, ''Collabora con Dio''|Collabore avec Dieu. Prévois. Pourvois. Prends soin.|lingua=fr}}
 
Celebre fu anche una frase sull'eroe di libertà [[Giuseppe Garibaldi]]:
{{citazione|Garibaldi! Chi è costui? Un uomo, nient'altro che un uomo, ma un uomo in tutta la estensione della parola. Un uomo dell'umanità. Braccio di guerriero e cuore di profeta, è l'eroe dell'ideale.|Victor Hugo, 13 giugno 1860<ref>{{cita news|url=https://www.google.it/books/edition/Giuseppe_Garibaldi/_s0NAAAAYAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Avvi+un+Eroe+in+Europa.+Uno+solo.+Non+ne+conosco+due.+Quest%27uomo+%C3%A8+Giuseppe+Garibaldi&pg=PA5&printsec=frontcover|titolo=Giuseppe Garibaldi,
memorie sulla sua vita|pubblicazione=Pagina 5|autore=Felice Venosta|data=1882}}</ref>}}
 
==== Visione religiosa ====
La visione religiosa di Hugo subì cambiamenti durante la sua vita. In gioventù si identificava come un [[cattolico]], professando rispetto per la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] e la [[gerarchia ecclesiastica]]. Successivamente divenne un cattolico non praticante e incrementò le sue opinioni [[anticattolicesimo|anti-cattoliche]] e [[anticlericalismo|anticlericali]]. Si interessò di [[spiritismo]], frequentando le [[seduta spiritica|sedute spiritiche]] della scrittrice [[Delphine Gay de Girardin|Delphine de Girardin]] durante l'esilio, dove talvolta anche il figlio Charles svolgeva il ruolo di [[medium (paranormale)|medium]], mentre nei suoi tardi anni professò un [[deismo]] [[razionalista]] simile a quello di [[Voltaire]]. Durante il [[censimento]] del [[1872]] alla domanda se fosse un cattolico, replicò "No. Un [[libero pensatore]]".
 
==== Resoconti di viaggio ====
[[File:CharlesHugo.jpg|thumbmin|upright|200pxverticale|Victor Hugo nel 1854]]
Hugo ha viaggiato molto, sia come "turista" sia perché costretto dall'esilio. Per ogni suo viaggio, ci ha lasciato numerose descrizioni e commenti. I suoi ricchi e dettagliati [[reportage di viaggio]] sono pubblicati sotto vari titoli: ''Il [[Reno]]'' ([[1842]]), ''Cose viste'' (il titolo non è suo — [[1887]] e [[1900]]), ''[[Alpi]] e [[Pirenei]]'' ([[1890]]), ''[[Francia]] e [[Belgio]]'' ([[1892]]) ecc. Sono altrettante preziose testimonianze dei suoi viaggi in molte regioni della Francia ([[Piccardia]], [[Normandia]]...), in Belgio e [[Lussemburgo]], in [[Italia]] e [[Spagna]] ecc.
 
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Immagine:"Le_phare"_par_Victor_Hugo.jpg|''Il faro''
Immagine:Victor_Hugo_Chateau17.jpg|''Castello''
Immagine:Victor Hugo Le pendu 1854.png|''L'impiccato'' (1854), la cui seconda versione (1860), quasi identica, porta il nome di ''[[John Brown (attivista)|John Brown]]''<ref>[http://www.larousse.fr/encyclopedie/images/Victor_Hugo_le_Corps_de_John_Brown_pendu_%C3%A0_une_potence/1312618 ''Victor Hugo, le Corps de John Brown pendu à une potence'']</ref>
Immagine:Victor_Hugo_Dessin037.jpg|''Castello''
</gallery>
 
== Giudizi su Hugo ==
[[File:Hugo rodin.jpg|leftsinistra|uprightverticale|thumbmin|Scultura di Hugo, [[Auguste Rodin]] (1840-1917).]]
Fin dalla prima giovinezza, Hugo si inserisce nel dibattito culturale del secolo, il [[Romanticismo]], per esempio presenziando alle riunioni dei [[cenacolo|cenacoli]], dei quali il più importante è quello tenuto da [[Charles Nodier]]. Egli intrattiene inoltre relazioni d'amicizia con molti di essi, per esempio [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]], autore come lui di numerosi drammi romantici (oltre che di fortunatissimi romanzi): quest'amicizia, con qualche alto e basso, durerà tutta la vita. C'è invece un po' più di rivalità con [[Alphonse de Lamartine]], verso il quale il poeta non cessa di proclamare la sua ammirazione, finché il successo non gli concederà la preminenza artistica. Stima e ammirazione reciproca caratterizzano il suo rapporto con [[Honoré de Balzac]], nonostante qualche diffidenza, e con [[Gérard de Nerval]].
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È proprio a partire dagli anni dell'esilio, e soprattutto con il suo ritorno, che Hugo diventa un emblema nazionale: è popolare, ammirato dai suoi pari e temuto dai politici. Qualsiasi romanziere, poeta o drammaturgo deve per forza definire la propria identità in rapporto a lui — pro o contro.
 
[[File:Victor Hugo-Zola.jpg|thumbmin|uprightverticale|Caricatura di [[Émile Zola|Zola]] di fronte alla statua di Hugo.]]
 
Ma questo potere e questa preminenza gli procurano anche qualche odio. In fatto di politica, i repubblicani più a sinistra dubitano della sua conversione, mentre i monarchici non gli perdonano facilmente quello che reputano un tradimento.
 
[[Charles Baudelaire]] adora Hugo, ma si irrita qualche volta per i suoi versi "politici": ambivalenza che caratterizzerà, in molti casi, gli scrittori della fine del [[XIX secolo|secolo]]. Il giudizio del poeta de ''[[I fiori del male]]'' sui ''Miserabili'' è ambiguo, da una parte definisce il libro come "immondo"<ref>Charles Baudelaire, ''Saggi critici'' pag. 68 e segg.</ref> e "inetto",<ref name=uber/>, dall'altra parte afferma che «contiene delle pagine che possono inorgoglire non soltanto la letteratura francese, ma anche la letteratura dell'Umanità pensante».<ref>{{Cita web |url = http://www.letteraturaalfemminile.it/i_miserabili.htm |titolo = "I Miserabili" di Victor Hugo}}</ref>
 
[[Gustave Flaubert]], per parte sua, ammira il romantico del 1830, ma diffida del «vecchio coccodrillo», giudicando le sue digressioni filosofiche, come quelle de ''I miserabili'', pesanti e fuori luogo, per lo «stile intenzionalmente scorretto e volgare».<ref name=uber>A. Ubersfeld, ''I Miserabili'', in: ''Storia della letteratura francese'', Milano, 1991.</ref> Questo punto di vista è d'altronde condiviso da tutti coloro, come [[Charles Baudelaire|Baudelaire]] e [[Paul Verlaine|Verlaine]], che vorrebbero separare nettamente l'arte dall'impegno politico.
 
[[Edmond de Goncourt|Edmond]] e [[Jules de Goncourt]] attaccano sempre i ''Miserabili'' come un libro "falso", mentre [[Alphonse de Lamartine|Lamartine]] e [[Barbey d'Aurevilly]] definiscono l'opera come "pericolosa". Per Lamartine è «libro pericolosissimo in due sensi: non solo perché spaventa le persone felici, ma perché suscita troppe speranze in quelle infelici».<ref name=uber/>
 
Hugo sa benissimo che parlare della miseria, la "cosa senza nome", e per questo di usare una "parola da galeotti", scandalizza i benpensanti, ma risponde a Lamartine scrivendo che ciò è necessario: «Io illumino la notte».<ref name=uber/>
 
[[Émile Zola]] avrà da rimproverargli la sua tiepidezza nei confronti dei [[comune di Parigi (1871)|comunardi]] ( Hugo avrà parole di elogio solo per l'[[anarchica]] [[Louise Michel]], sua antica amante, cui dedicherà il poema ''Viro Major'' ) - e non sarà il solo -, mentre altri al contrario criticheranno le sue posizioni troppo socialiste. Hugo aiutò comunque alcuni comunardi in esilio.
 
[[Gabriele D'Annunzio]] gli dedica una lirica, ''Nel primo centenario della nascita di Vittore Hugo'', tratto da ''[[Elettra (D'Annunzio)|Elettra]]'', il secondo libro delle ''[[Laudi]]''. La stessa cosa faranno [[Mario Rapisardi]] (''Per il centenario di Victor Hugo'') e [[Giovanni Pascoli]] (''A Victor Hugo'').
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== Omaggi e riferimenti ==
[[File:Victor Hugo statue Guernsey.jpg|thumbmin|verticale|Statua di Hugo a Guernesey]]
 
Sono numerosi i richiami e gli omaggi tributati a quello che è forse uno dei maggiori autori della [[letteratura francese]]; citiamo:
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* Numerose città, prime fra tutte [[Parigi]], gli hanno dedicato una via (nella capitale è ''Avenue Victor-Hugo'', nel [[XVI arrondissement di Parigi|16° ''arrondissement'']]).
* Numerose località gli hanno anche dedicato una statua, a [[Parigi]], a [[Guernesey]], a [[Besançon]] e altrove.
* Sempre a Parigi è a suo nome anche una stazione[[Stazioni della [[metropolitana di Parigi|stazione della metropolitana]], nella [[elencoLinea delle stazioni della2 (metropolitana di Parigi#Linea 2)|linea 2]].
* In [[letteratura]] molti cantanti hanno ripreso suoi poemi; per esempio:
** [[Georges Brassens]] (''Gastibelza'', ''La Légende de la Nonne'');
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** [[Colette Magny]] (''Les Tuileries'', ''Chanson en canot'').
* Sempre in questo campo, l'album intitolato ''[[Asterix e i Belgi]]'' della serie di ''[[Asterix]]'' lo cita spessissimo.
* A Victor Hugo sono stati intitolati il [[cratere Hugo]], sulla [[superficie di Mercurio]], e l'asteroide [[2106 Hugo]].<ref>{{Cita DMPN|P=171}}</ref>.
* Ne ''[[Il codice da Vinci]]'' di [[Dan Brown]], Hugo è uno dei [[Gran Maestro|Gran Maestri]] del [[Priorato di Sion]], riprendendo a fini romanzeschi il [[falso storico]] dei ''Dossiers secrets d'Henri Lobineau'' di [[Pierre Plantard]], secondo l'interpretazione data dal saggio di [[pseudostoria]] ''[[Holy Blood, Holy Grail]]''.
 
== Adattamenti ==
Le opere di Hugo — o la sua stessa vita nel caso di ''[[Adèle H., una storia d'amore|Adèle H.]]'' — hanno dato luogo a innumerevoli adattamenti, che sia a teatro, al cinema o in televisione. I maggiori attori hanno incarnato gli eroi immortali [[Jean Valjean]] o [[Esmeralda (Notre-DameNostra deSignora Parisdi Parigi)|Esmeralda]], primi fra tutti [[Jean Gabin]], [[Lino Ventura]], [[Liam Neeson]] o [[Gérard Depardieu]] nel primo caso, o [[Gina Lollobrigida]] nel secondo.
 
=== Cinema ===
Sono quasi un centinaio gli adattamenti per il [[cinema]],<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.hugo-online.org/070000.htm Filmografia completa (in inglese)] {{Webarchive|dateurl=aprile 2018https://web.archive.org/web/20070514032226/http://www.hugo-online.org/070000.htm |botdata=InternetArchiveBot14 maggio 2007 }}.</ref>, dei quali più di quaranta sono tratti da ''[[I miserabili]]'' ([[I Miserabili#Adattamenti|vedi]]), seguito da vicino da ''[[Notre-Dame de Paris (Victor Hugo)|Notre-Dame de Paris]]'' ([[Notre-Dame de Paris (Victor Hugo)#Adattamenti|vedi]]). Questi film sono una delle prove più lampanti dell'universalità di Victor Hugo, adattato in numerosi paesi: [[Stati Uniti d'America]] (''Don Caesar de Bazan'', tratto da ''Ruy Blas'', [[1915]]), [[Inghilterra]], [[India]] (''Badshah Dampati'', tratto da ''Notre-Dame de Paris'', [[1953]]), [[Giappone]] (''Re Mizeraburu: Kami To Akuma'', ''I miserabili'' trasposto in un'ambientazione giapponese, [[1950]]), [[Egitto]] (''Al Bo'asa'', sempre da ''I miserabili'', [[1978]]), [[Italia]] (''[[L'uomo che ride (film 1966)|L'uomo che ride]]'', da ''[[L'uomo che ride]]'', [[1966]]), [[Francia]] ecc.
 
Già nei primi anni del Novecento appaiono sullo schermo versioni cinematografiche tratti dai suoi romanzi: nel 1909, [[David Wark Griffith]] firma la regia e la sceneggiatura di ''[[A Fool's Revenge]]'', adattamento di ''Il re si diverte''.
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=== Televisione ===
Anche in televisione le opere di Hugo contano un numero considerevole di adattamenti, più o meno fedeli all'opera originale. In [[Francia]], un successo considerevole ebbe ''[[I miserabili (film 1982)|I miserabili]]'' di [[Robert Hossein]], nel [[1982]], con [[Lino Ventura]] nel ruolo protagonista. L'ultimo adattamento in ordine di tempo, invece, è quello diretto da [[Josée Dayan]], ''[[I miserabili (miniserie televisiva 2000)|I miserabili]]'', con [[Gérard Depardieu]], nel [[2000]].
 
In [[Italia]] fu realizzato nel [[1964]] uno [[sceneggiato televisivo]], ''[[I miserabili (miniserie televisiva 1964)|I miserabili]]'', diretto da [[Sandro Bolchi]], che vedeva [[Gastone Moschin]] nella parte di Jean Valjean.
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Pure numerose sono le riprese per l'[[opera lirica|opera]]:
* Il ''[[Lucrezia Borgia (opera)|Lucrezia Borgia]]'' di [[Gaetano Donizetti]], tratto da ''[[Lucrezia Borgia (Hugo)|Lucrezia Borgia]]'', fu rappresentato per la prima volta al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] il 26 dicembre [[1833]].
* Nel [[1837]] fu la volta, ancora alla Scala, de ''[[Il giuramento (opera)|Il giuramento]]'' di [[Saverio Mercadante]], tratto da ''[[Angelo, tiranno di Padova]]''; dallo stesso testo fu tratto, nel [[1876]], l'opera ''[[La Gioconda (opera)|La Gioconda]]'' di [[Amilcare Ponchielli]]. Sempre di Ponchielli è anche l'opera ''[[Marion Delorme (Ponchielli)|Marion Delorme]]'' (1855[[1885]]), tratto dall'omonimo dramma di Hugo.
* [[Giuseppe Verdi]] si ispirò pure lui dalle opere di Hugo per scrivere, nel [[1844]], ''[[Ernani]]'', dall<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Hernani (dramma)|Hernani]]'', e, nel [[1851]], ''[[Rigoletto]]'' da ''Il re si diverte''.
 
In realtà si dice che Hugo non fosse molto propenso a questi adattamenti, che gli avrebbero ispirato una crudele esclamazione: «Vietato deporre musica ai piedi dei miei versi!». Arnaud Laster ha però rettificato: «Non si è mai trovata la famosa frase attribuita a Hugo: "Vietato deporre musica ai piedi dei miei versi". Probabilmente non era così ostile alla messa in musica dei suoi testi, come testimonia ''La Esmeralda'' di Louise Bertin».<ref>« On n'a jamais trouvé la fameuse formule que l'on prête à Hugo: "Défense de déposer de la musique au pied de mes vers". Il n'était sans doute pas si hostile que cela à la mise en musique de ses textes comme en témoigne ''La Esmeralda'' de Louise Bertin ». La frase fu pronunciata al [http://groupugo.div.jussieu.fr/Groupugo/97-01-25.htm Groupe Hugo il 25 gennaio 1997].</ref>. Pare che l'irritazione provata da Hugo alla visione del ''[[Rigoletto]]'' a [[Parigi]] sia dovuta anche alla questione dei diritti d'autore, difficili da avere in casi di adattamenti operistici. Nel caso del Quartetto dal ''[[Rigoletto]]'', pare che l'Hugo riconoscesse l'altezza della musica, ma si lamentasse dell'assurdità di fare dialogare a lungo quattro personaggi contemporaneamente, cosa che nel teatro di prosa non aveva senso.
 
È certo comunque che il suo amico [[Franz Liszt]] compose diverse [[sinfonia|opere sinfoniche]] tratte dai suoi poemi: ''Cosa si ode sulla montagna'' da ''Le foglie d'autunno'', e ''Mazeppa'' da ''Le orientali''. Ma molti altri compositori ancora infrangeranno il presunto divieto autoriale, da [[Georges Bizet]] a [[Richard Wagner|Wagner]], da [[Camille Saint-Saëns]] a [[Gabriel Fauré]].<ref>''[http://www.concertclassic.com/journal/articles/decouverte_20020325_109.asp Victor Hugo e la musica]'' (in francese).</ref>.
 
=== Commedie musicali ===
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* ''[[Les Misérables (musical)|Les Misérables]]'', nel mondo anglo-sassone conosciuto anche come ''Les Miz'', del [[1980]], è opera di [[Alain Boublil]] e [[Claude-Michel Schönberg]] ed è stata portata in scena in numerosissimi paesi, riscuotendo uno sfolgorante successo;
* Quasi altrettanto famosa è ''[[Notre-Dame de Paris (spettacolo musicale)|Notre-Dame de Paris]]'', del [[1998]], opera di [[Luc Plamondon]] e [[Riccardo Cocciante]].
Dal 2004 la compagnia fiorentina ''noi, gli artisti senza nome...'' ha sceneggiato ''[[Amore, follia, morte a Notre Dame]]'' ispirandosi ai testi di Victor Hugo e alle musiche di Cocciante, con inserimenti di [[Vangelis]], [[Pink Floyd]] e [[John Williams]].
 
== Opere di Victor Hugo ==
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=== Teatro ===
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Cromwell|Cromwell]]'' (dramma, [[1827]])
* ''[[Amy Robsart (dramma)|Amy Robsart]]'' (dramma, 1828)
* ''[[DrammiHernani di Victor Hugo(dramma)|Hernani]]'' (dramma, [[1830]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Marion Delorme|Marion Delorme]]'' (dramma, 1831)
* ''[[DrammiIl dire Victorsi diverte (Hugo)|Il re si diverte]]'' (''Le Roi s'amuse'', dramma, [[1832]])
* ''[[Lucrezia Borgia (Hugo)|Lucrezia Borgia]]'' (''Lucrèce Borgia'', dramma, [[1833]])
* ''[[MarieMaria Tudor (Victor Hugo)|Maria Tudor]]'' (''Marie Tudor'', dramma, 1833)
* ''[[Angelo, tiranno di Padova]]'' (''Angelo, tyran de Padoue'', dramma, [[1835]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Ruy Blas|Ruy Blas]]'' (dramma, [[1838]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo|I Burgravi]]'' (''Les Burgraves'', dramma, [[1843]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Torquemada|Torquemada]]'' (dramma, [[1882]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Théâtre en liberté|Teatro in libertà]]'' (''Théâtre en liberté'', drammi, postumo:, [[1886]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Mille francs de récompense|Mille franchi di libertà]]'' (''Mille francs de récompense'', dramma, postumo, 1934)
 
=== Romanzi ===
* ''[[Bug-Jargal]]'' (romanzo, [[1818]])
* ''[[Han d'Islanda]]'' (''Han d'Islande'', romanzo, [[1823]])
* ''[[L'ultimo giorno di un condannato a morte]]'' (''Le Dernier Jour d'un condamné'', romanzo, 1829)
* ''[[Notre-Dame de Paris (Victor Hugo)|Notre-Dame de Paris]]'' (romanzo, [[1831]])
* ''[[Claude Gueux]]'', (romanzo, 1834), traduzione di S. Sinibaldi, ''Claude Gueux'', Liberilibri, [1998] 1999
* ''[[I miserabili]]'' (''Les Misérables'', romanzo, [[1862]])
* ''[[I lavoratori del mare]]'' (''Les Travailleurs de la mer'', romanzo, [[1866]])
* ''[[L'uomo che ride]]'' (''L'Homme qui rit'', romanzo, [[1869]])
* ''[[Novantatré (romanzo)|Novantatré]]'' (''Quatrevingt-treize'', romanzo, [[1874]])
 
=== Poesie ===
* ''Odi e poesie diverse'' (''Odes et poésies diverses'', poesia, [[1822]])
* ''Nuove odi'' (''Nouvelles Odes'', poesia, [[1824]])
* ''Odi e ballate'' (''Odes et ballades'', poesia, [[1826]])
* ''Le orientali'' (''Les Orientales'', poesia, [[1829]])
* ''Le foglie d'autunno'' (''Les Feuilles d'automne'', poesia, 1831)
* ''I canti del crepuscolo'' (''Les Chants du crépuscule'', poesia, 1835)
* ''Le voci interiori'' (''Les Voix intérieures'', poesia, [[1837]])
* ''I raggi e le ombre'' (''Les Rayons et les ombres'', poesia, [[1840]])
* ''[[I castighi]]'' (''Les Châtiments'', poesia, [[1853]])
* ''[[Le contemplazioniContemplazioni]]'' (''Les Contemplations'', poesia, [[1856]])
* ''La leggenda dei secoli - 1ª serie'' (''La Légende des siècles - 1e série'', poesia, [[1859]])
* ''Canzoni delle strade e dei boschi'' (''Les Chansons des rues et des bois'', poesia, [[1865]])
* ''L'anno terribile'' (''L'Année terrible'', poesia, [[1872]])
* ''L'arte di essere nonno'' (''L'Art d'être grand-père'', poesia, 1877)
* ''La leggenda dei secoli - 2ª serie'' (''La Légende des siècles - 2e série'', poesia, [[1877]])
* ''Il Papa'' (''Le Pape'', poesia, 1878)
* ''La pietà suprema'' (''La Pitié suprême'', poesia, [[1879]])
* ''L'asino'' (''L'Ane'', poesia, 1880)
* ''Religione e religioni'' (''Religions et religion'', poesia, [[1880]])
* ''I quattro venti dello spirito'' (''Les Quatres Vents de l'esprit'', poesia, [[1881]])
* ''La leggenda dei secoli - 3ª serie'' (''La Légende des siècles - 3e série'', poesia, [[1883]])
 
Raccolte postume:
* ''La fine di Satana'' (''La Fin de Satan'', poesia, 1886)
* ''Dio'' (''Dieu'', poesia, [[1891]])
 
Scelta di poesie fra i manoscritti di Victor Hugo, compiuta da Paul Maurice:
* ''Tutta la lira'' (''Toute la Lyre'', poesia, [[1888]])
* ''Tutta la lira - nuova serie'' (''Toute la Lyre - nouvelle série'', poesia, [[1893]])
* ''Gli anni funesti'' (''Les Années funestes'', poesia, 1898)
* ''Ultimo fascio'' (''Dernière Gerbe'', poesia, [[1902]], titolo non di Victor Hugo)
* ''Oceano. Ammasso di pietre'' (''Océan. Tas de pierres'', poesia, [[1942]])
 
=== Altri testi ===
* ''Studio su Mirabeau'' (''Etude sur Mirabeau'', saggio, 1834)
* ''Letteratura e filosofia insieme'' (''Littérature et philosophie mêlées'', [[1834]])
* ''[[La Esmeralda (opera)|La Esmeralda]]'' (libretto d'opera con la musica di Louise Bertin, [[1836]])
* ''Il Reno'' (''Le Rhin'', [[1842]])
* ''Napoleone il Piccolo'' (''Napoléon le Petit'', pamphlet, [[1852]])
* ''Lettere a Luigi Bonaparte'' (''Lettres à Louis Bonaparte)'', lettere, [[1855]])
* ''William Shakespeare'' (saggio, [[1864]])
* ''Parigi-guida'' (''Paris-Guide'', [[1867]])
* ''I miei figli'' (''Mes Fils'', 1874)
* ''Atti e parole - Prima dell'esilio'' (''Actes et paroles - Avant l'exil'', articoli e discorsi, [[1875]])
* ''Atti e parole - Durante l'esilio'' (''Actes et paroles - Pendant l'exil'', articoli e discorsi, 1875)
* ''Atti e parole - Dopo l'esilio'' (''Actes et paroles - Depuis l'exil'', articoli e discorsi, [[1876]])
* ''Storia di un crimine - 1ª parte'' (''Histoire d'un crime - 1re partie'', romanzo, 1877)
* ''Storia di un crimine - 2ª parte'' (''Histoire d'un crime - 2e partie'', romanzo, [[1878]])
* ''L'arcipelago della Manica'' (''L'Archipel de la Manche'', 1883)
 
=== Opere postume ===
* ''Cose viste - 1ª serie'' (''Choses vues - 1re série'', memorie e commentari, [[1887]], titolo non di Hugo)
* ''Cose viste - 2ª serie'' (''Choses vues - 2e série'', memorie e commentari, [[1900]], titolo non di Hugo)
* ''Alpi e Pirenei'' (''Alpes et Pyrénées'', quaderno di viaggio, [[1890]])
* ''Francia e Belgio'' (''France et Belgique'', quaderno di viaggio, [[1892]])
* ''Epistolario - Tomo I'' (''Correspondances - Tome I'', lettere, [[1896]])
* ''Epistolario - Tomo II'' (''Correspondances - Tome II'', lettere, [[1898]])
* ''Poscritto della mia vita'' (''Post-scriptum de ma vie'', raccolta di saggi filosofici degli anni 1860, [[1901]])
* ''[[Drammi di Victor Hugo#Mille francs de récompense|Mille franchi di ricompensa]]'' (''Mille Francs de récompense'', dramma, [[1934]])
* ''Pietre'' (''Pierres'', frammenti di manoscritti, [[1951]])
 
=== Antologie moderne (estratti da discorsi e opere) ===
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* ''Discorsi contro'', Endemunde, collana Finestre Alte, 2012
* ''Sulla libertà. Scritti politici scelti (1848-1860)'', ed. Il Grano, collana Classici, 2014
{{div col end}}
 
== Note ==
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* {{fr}} M. Roman, M.-C. Bellosta, ''Les "Misérables", roman pensif'', Belin, 1995.
* {{fr}} A. Rosa, ''Hugo, l'éclat d'un siècle'', Messidor, 1985.
* {{fr}} G. Rosa, ''Ceci tuera cela: le roman et le paradoxe littéraire'' in ''Littérature'', n°º 36, dicembre 1979.
* {{fr}} Anne Ubersfeld, ''Le Drame romantique'', Belin, 1993.
* {{fr}} —, ''Le Roman d'Hernani'', Mercure de France, 1985.
* {{fr}} [[EmileÉmile Verhaeren|E.Verhaeren]], ''Hugo et le romantisme'', Complexe, Bruxelles 2002, 141 p.
* ''Il ritorno di Hernani alla comédie française, 1867'', Università degli studi di Perugia, Perugia 1992.
* {{fr}} Pascal Tonazzi, ''Florilège de Notre-Dame de Paris (anthologie)'', Editions Arléa, Paris, 2007, ISBN 2-86959-795-9
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|s2=fr:Auteur:Victor Hugo|s2_lingua=francese}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://railibro.lacab.it/emma/zoom.phtml?ns=2851|titolo=Victor Hugo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070423124720/http://railibro.lacab.it/emma/zoom.phtml?ns=2851|dataarchivio=23 aprile 2007}}
* {{cita web|http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT187.HTM|Opere di Victor Hugo}}
* {{cita web | 1 = http://www.3dsrc.com/victorhugo/ | 2 = Victor Hugo disegnatore | accesso = 6 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130710085447/http://www.3dsrc.com/victorhugo/ | dataarchivio = 10 luglio 2013 | urlmorto = sì }}
* {{Catalogo SF|}}
* {{cita web|http://www.victorhugo.culture.fr/|Il portale Victor Hugo|lingua=fr}}
* {{cita web|1=http://www.paris.org/Musees/Victor.Hugo/info.html|2=La casa di Victor Hugo a Parigi|lingua=fr|accesso=19 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070602043626/http://www.paris.org/Musees/Victor.Hugo/info.html|dataarchivio=2 giugno 2007|urlmorto=sì}}
* {{fr}} {{simbolo|Speaker Icon.svg}} audiolibri gratuiti di [http://www.audiocite.net/recherche.php?livre-audio-gratuit=Hugo Victor Hugo].
 
Riga 597 ⟶ 533:
{{Romanticismo}}
{{Persone inumate al Panthéon di Parigi}}
{{I miserabili}}
{{NotreDamedeParis}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie|letteratura|teatro}}
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[[Categoria:Camera dei pari (Francia)]]