Aidussina: differenze tra le versioni
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{{nd|il comune di Aidussina, ente amministrativo in cui ricade la città omonima|Aidussina (comune)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Aidussina
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|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Stemma =
|Voce stemma =
|Stato = SVN
|Tipo = [[Città della Slovenia|città]]
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Goriziano
|Divisione amm grado 2 = Aidussina
|Raggruppamento = [[Carniola interna]]
|Abitanti = 6678
|Note abitanti = Popolazione al 30-06-2012 {{cita testo|url=http://pxweb.stat.si/pxweb/Dialog/varval.asp?ma=05C5002S&ti=&path=../Database/Dem_soc/05_prebivalstvo/10_stevilo_preb/25_05C50_prebivalstvo_naselja/&lang=2|titolo=SI-STAT}}
|Aggiornamento abitanti = 30-06-2012
|Sottodivisioni =
|Sottosottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Prefisso = (+386) 05
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|Zona sismica =
|Gradi giorno =
|Nome abitanti = {{it}} {{Senza fonte|aidussinesi}}<br />{{sl}} Ajdovci
|Patrono =
|Festivo =
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|PIL PPA =
|PIL procapite PPA =
|Immagine localizzazione =
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|Didascalia mappa =
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|Categoria =
}}
'''Aidùssina'''<ref>"
== Geografia fisica ==
Aidussina è situata nella [[valle del Vipacco]]: il confine con l'[[Italia]] dista meno di 20 km di strada e il [[mare Adriatico]] si trova a 14 km in linea d'aria.
Non lontano dal centro, in località Fužine, si trova una sorgente [[Carso|carsica]] con cascata dalla quale sgorga il torrente Hubelj (le cui acque sono attualmente sfruttate in un impianto idroelettrico); tale torrente divide il centro storico di Aidussina dall'ex villaggio (oggi divenuto quartiere della cittadina) di [[Šturje]].
== Storia ==
La località fu abitata fin dalle epoche più antiche. Difatti, nei suoi pressi sorse un [[Cultura dei castellieri|castelliere]] [[Illiria|illirico]], e più tardi una fortificazione romana denominata ''Castra ad fluvium frigidum'' nelle fonti dell'epoca (''castra'', infatti, significa "cittadella fortificata", in [[lingua latina|latino]]), a pianta ovoidale e con funzione di caposaldo del [[vallum|vallo]] di difesa delle [[Alpi Giulie]] sulla strada [[Aquileia]]-Emona ([[Lubiana]]). Sono tuttora visibili qualche resto delle mura e delle torri del castro romano, sul quale sorge gran parte dell'abitato locale.
Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], e la parentesi del [[Regno ostrogoto]], a seguito della [[Guerra gotica (535-553)|guerra greco-gotica]] promossa dall'imperatore [[Giustiniano I]] entrò a far parte del [[Prefettura del pretorio d'Italia]] in mano ai [[Impero bizantino|bizantini]].<br />
Anche dopo la calata, nel [[568]], attraverso la [[Valle del Vipacco]] nell'Italia settentrionale dei [[Longobardi]], seguiti poi da popolazioni [[Slavi|slave]], rimase nell'[[Istria]] [[Impero bizantino|bizantina]].
Annientati i [[Longobardi]] nel [[781]], [[Carlo Magno]], [[re dei Franchi]], nel [[788]] occupò anche l'[[Istria]] [[Impero bizantino|bizantina]] inglobandola nel [[Regnum Italiae]]; nell'[[803]] venne istituita la ''Marchia Austriae et Italiae'' che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria.<br/>
Alla morte di [[Pipino d'Italia|Pipino]] nell'810, il territorio passò in mano al figlio [[Bernardo d'Italia|Bernardo]]<ref>{{cita testo|url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2b/Carolingian_empire_814.svg|titolo=Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/c/cb/Central_Europe%2C_814.jpg|titolo=Mappa dell'Impero Carolingio con la Marca del Friuli nell'814|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140531090808/http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/c/cb/Central_Europe%2C_814.jpg }} – The Historical Atlas by William R. Shepherd, 1923</ref>.<br />
Con la morte di [[Carlo Magno]] nell'[[814]] la carica imperiale passò a [[Ludovico il Pio|Ludovico I]]; questi, dopo aver deposto il nipote [[Bernardo d'Italia|Bernardo]], affidò poi il ''[[Regnum Italiae]]'' al suo primogenito [[Lotario I|Lotario]], il quale già nell'[[828]] (dopo aver deposto [[Balderico del Friuli|Baldrico]], ultimo duca del Friuli, per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la [[Marca Orientale]], in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della [[Carniola interna]]). Da allora le contee del Friuli e dell'Istria vennero conglobate nella nuova “marca d'Aquileia”, come parte del Regno d'Italia.
In seguito al [[Trattato di Verdun]], nell'[[843]], il suo territorio entrò a far parte della [[Francia Media]]<ref>{{cita testo|url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Partage_de_l'Empire_carolingien_au_Traité_de_Verdun_en_843.JPG|titolo=la ''Francia Media'' (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843}}</ref> in mano a [[Lotario I]] e più specificatamente dall'[[846]] della [[Marca del Friuli]], in mano al marchese [[Eberardo del Friuli|Eberardo]] a cui succedettero prima il figlio [[Unruoch III del Friuli|Urnico]] e poi l'altro figlio [[Berengario del Friuli|Berengario]]; anche dopo i trattati di [[Trattato di Prüm (855)|Prüm]] e [[Trattato di Meerssen|Meerssen]] rimase nel ''Regnum Italicum''.
Cessato il dominio franco con la deposizione di [[Carlo il Grosso]], [[Berengario del Friuli|Berengario]], divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo [[Vilfredo (Marchese del Friuli)|Vilfredo]] che venne poi nell'[[895]] da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.
Nel [[951]] passò alla [[Marca di Verona|Marca di Verona e Aquileia]]; dopo un'iniziale sottomissione al [[Ducato di Baviera]] dal [[952]], nel [[976]] passò al [[Ducato di Carinzia]] appena costituito dall'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]].
Nel [[1077]] passò al [[Patriarcato di Aquileia|Principato ecclesiastico di Aquileia]] e poi, nella parte a ovest del fiume Hubelj, ai [[Contea di Gorizia|Conti di Gorizia]], in quanto "''[[Avvocazia|advocati]]''" del patriarca, che acquisirono gradualmente una larga parte di tali territori, frazionati in feudi minori fra i loro ministeriali, i veri e propri strumenti di governo comitale sul [[Carso]]<ref>S. Rutar, ''Završniška gospoščina na Krasu'', in ''Izvestjia Muzejska društva za Kranisko'', letnik V (1895), pp. 127: si attesta la donazione da parte dell'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]] al [[Patriarcato di Aquileia|patriarca di Aquileia]] [[Poppone di Carinzia|Poppone]] di tutto il territorio carsico (''totam Carsiam'') per aver respinto nel 1028 gli ungheresi che erano penetrati nella [[Carniola]]</ref> e la vicina [[Istria]]<ref>P. Štih., ''op. cit.'', pp. 23-24; 78; P. Štih. ''Il posto dei ministeriali nell'organizzazione e nell'amministrazione dei conti di Gorizia'' in ''La contea di Gorizia nel Medioevo'', a cura di S. Tavano, Gorizia 2002, p. 95.</ref>; la parte orientale dell'attuale comune invece passò alla [[Carniola|Marca della Carniola]] poi ceduta nel 1282, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore [[Rodolfo I d'Asburgo|Rodolfo I]] contro [[Ottocaro II di Boemia]], a [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]].
[[File:Ajdovščina before WW2.jpg|thumb|Foto di Aidussina tra le due guerre]]Con il [[trattato di Schönbrunn]] ([[1809]]) entrò a far parte delle [[Province Illiriche]].
Col [[Congresso di Vienna]] nel [[1815]] tornò in mano asburgica nella ricostituita [[Contea di Gorizia e Gradisca]] (inquadrata a sua volta dapprima nel [[Regno d'Illiria]] e in seguito dal 1849 nel [[Litorale austriaco]]). Il centro storico di Aidussina (''Ajdovščina'' o ''Haidenschaft'') costituiva un comune autonomo,<ref>{{cita testo|url=http://arsq.gov.si/Query/bild.aspx?VEID=202784&DEID=10&SQNZNR=1|titolo=''Mappe der Gemeinde Heidenschaft, im Küstenlande Kreis Görz Bezirk Heilingen Kreutz'' - catasto austriaco franceschino 1822|accesso=7 aprile 2019|dataarchivio=1 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201001231222/http://arsq.gov.si/Query/bild.aspx?VEID=202784&DEID=10&SQNZNR=1|urlmorto=sì}}</ref> che comprendeva il solo villaggio di Putrichi (''Putrich''). Sul torrente Hubel (oggi ''Hubelj''), che oggi attraversa la cittadina, correva il confine tra la Contea di Gorizia e il [[Ducato di Carniola]], che includeva quindi [[Sturie delle Fusine|Sturia]] (''Sturje'' o ''Sturja'').<ref name=":0">{{cita web|url=http://www.austriahungary.info/en/gazetteer1900/kustenland/gorz_-_gorizia_-_gorica|titolo=Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910|accesso=17 settembre 2023|dataarchivio=17 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140417061922/http://www.austriahungary.info/en/gazetteer1900/kustenland/gorz_-_gorizia_-_gorica|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro|titolo=Allgemeines Verzeichnis der Ortsgemeinden und Ortschaften Österreichs nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. Dezember 1910|url=https://digi.landesbibliothek.at/viewer/image/AC03177788/165/LOG_0109/|anno=1915|città=Wien|lingua=de|p=154}}</ref><ref name=":2">{{Cita libro|titolo=Vollständiges Ortschaften-Verzeichnis der im Reichsrathe vertretenen Königreiche und Länder nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. December 1880 (1880)|url=https://digi.landesbibliothek.at/viewer/image/AC00962105_1882/161/LOG_0098/|anno=1882|editore=Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler|lingua=de|p=153}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://geohub.gov.si/ghapp/giskd/|titolo=Registro dei beni culturali sloveni|lingua=sl}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.austriahungary.info/en/gazetteer1900/krain/adelsberg_-_postojna|titolo=Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VI Krain. Wien 1910|accesso=17 settembre 2023|dataarchivio=17 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140417061821/http://www.austriahungary.info/en/gazetteer1900/krain/adelsberg_-_postojna|urlmorto=sì}}</ref>
Aidussina divenne però capoluogo di un distretto giudiziario (''Gerichtsbezirk''), inquadrato nel distretto politico di Gorizia. Il distretto giudiziario di Aidussina includeva anche i comuni di [[Cernizza]] (''Črniče''), [[Gabria]] (''Gaberje''), [[Gojače]], [[Santa Croce di Aidussina|Santa Croce]] (ted. ''Heiligenkreuz'', sl. ''Sv. Križ''), [[Camigna]] (''Kamnje''), [[Lokavec|Lokavez]] (sl. ''Lokavec,'' ted. ''Lokavitz''), [[Rifembergo|Reifenberg]] (sl. ''Rihenberg''), [[Samaria (Aidussina)|Samaria]] (''Šmarje''), [[Scrilla]] (Skrilje) e [[Vertovino]] (''Vrtovin'').<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name="Contea">{{Cita libro|titolo=Relazione alla Dieta provinciale della principesca Contea di Gorizia e Gradisca sulla gestione della Giunta Provinciale dall'ultima sessione fino al 15 novembre 1886,|url=http://www.dlib.si/stream/URN:NBN:SI:DOC-T7P9ZGQY/a2a08aeb-e16a-4f29-a5e1-b0e13a0cca28/PDF|anno=1886|editore=Giunta provinciale|città=Gorizia|p=70}}</ref>
In seguito alla prima guerra mondiale e al Trattato di Rapallo, nel 1920 la cittadina venne annessa al [[Regno d'Italia]]. La cittadina nel 1923 venne inquadrata nella [[Provincia del Friuli (Regno d'Italia)|provincia del Friuli]], per essere inclusa quattro anni dopo nella ricostituita [[provincia di Gorizia]].<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?ISTAT=031701|titolo=Variazioni amministrative del comune di Aidussina}}</ref> Nei primi anni di esistenza del comune la circoscrizione territoriale rimase la medesima che in epoca asburgica, con il solo villaggio di Putrici (''Putriki'')<ref name=":4">{{Cita libro|titolo=Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921)|url=https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1921/VolumeII_Regioni/NAP0106619_III_VeneziaGiulia+OCR_ottimizzato.pdf|data=1926|pp=41-55|volume=3 "Venezia Giulia"}}</ref>. Nel 1928 una riforma amministrativa portò il comune di Aidussina a inglobare i vicini comuni di [[Dol Ottelza|Dol-Ottelza]], [[Locavizza di Aidussina]], [[Planina (Aidussina)|Planina]], [[Sturie delle Fusine|Sturia delle Fusine]] e [[Ustie]].<ref name=":3" /> A questa data il comune di Aidussina includeva quindi le frazioni di:
* Aidussina, con il centro di Putrici (''Putriki'');
*
* Planina (''Planina''), con i centri di Dolegna/Dolegna di Vipacco (''Dolenje''), Strancari/Stranzari (''Strancarji''), Cobolli/Cobali (''Kobali''), Marzi (''Marci'') e Ustini/Gustini;
* Sturia/Sturie delle Fusine (''Šturije''), con il centro di Sapuse (''Žapuže''), Cosmani (''Kožmani'') e Cucco (''Kovk'');
* Dol-Otliza/Dol-Ottelza (''Dol-Otlica''), con i centri di Monte degli Angioli, Baschi, Bisiachi/Bissiachi, Cugei, Lukinia/Luchini (''Luknja''), Bratini/Bratina, Cercevi/Giorgio e Pristava.
* Locavizza/Locavizza di Aidussina (''Lokavec''), con i centri di Sloccari/Slocari (''Slokarji''), Goregne (''Gorenje''), Compari (''Kompari-Kodelovšče''), Ciocchi/Ciochi (''Čohi'') e Bitovi (''Bitovi-Lahvšče'').<ref name=":4" /><ref>{{Cita libro|titolo=8. Censimento generale della popolazione : 21 aprile 1936|url=https://ebiblio.istat.it/digibib/Censimenti%20popolazione/censpop1936/IST0005672Volume2Province/IST0005734_Vol2_Province_32_Gorizia+OCR_ottimizzato.pdf|anno=1937|p=10|volume=2: Province.|capitolo=2.32: Provincia di Gorizia}}</ref>
La cittadina fu utilizzata da [[Piero Chiara]] come scenario della prima parte del romanzo ''Vedrò Singapore?'', ambientato nel 1932, che fu l'ultimo pubblicato (nel 1981) dallo scrittore.
Nel 1945, in seguito alla seconda guerra mondiale, la cittadina passò sotto controllo jugoslavo, venendo definitivamente annessa alla Jugoslavia nel 1947 in seguito ai [[Trattati di Parigi (1947)|Trattati di Parigi]]. Dal 1991 fa parte della Slovenia.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Chiesa parrocchiale di [[San Giovanni Battista]] (XVII secolo), ha navata unica rettangolare e presbiterio a volte a crociera. L'altare maggiore è opera di [[Gregorio Lazzarini]], mentre i due altari laterali sono dedicati a san Rocco ed al Sacro Cuore. Gli affreschi della volta e due pale sono opera del pittore locale [[Anton Cebej]] e sono del XVIII secolo.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Aidussina}}
== Infrastrutture e trasporti ==
Il centro abitato è servito dalla [[Stazione di Aidussina|stazione ferroviaria di Aidussina]].
== Sport ==
Il [[NK Primorje Ajdovščina]] è il massimo club calcistico cittadino, che milita nella [[Campionato di calcio sloveno|PrvaLiga slovena]].
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Aidussina (comune)]] - comune di Aidussina, ente amministrativo in cui ricade la città di Aidussina
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Slovenia|Venezia Giulia e Dalmazia}}
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