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{{coord|45.72725|N|8.60803|E|display=title}}
{{Edificio civile
|nome edificio = Idroscalo Sant'Anna
|immagine =Idroscalo
|didascalia =
|paese = ITA
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|Zoom mappa =
}}
L' '''idroscalo Sant'Anna''' è una proprietà del comune di [[Sesto Calende]], interamente compresa nel [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino]].
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==Storia==
[[File:Idroscalo Sant'Anna (Sesto Calende) (18).jpg|miniatura|Pontile]]
La frazione di Sant'Anna è diventata celebre per l'installazione dell'idroscalo della [[Savoia-Marchetti]], Società Idrovolanti Alta Italia, fondata nel 1915 a Sesto Calende. Partendo da questo idroscalo, nel settembre 1920, [[Umberto Maddalena]] conquistò il primato per il più lungo Raid compiuto da idrovolanti volando da [[Sant'Anna (Sesto Calende)|Sant'Anna]] ad [[Helsinki]] su di un idrovolante [[Savoia-Marchetti]] S.16. Nel 1925 [[Francesco De Pinedo]] e il motorista [[Ernesto Campanelli]] volarono per 370 ore percorrendo, con l’idrovolante [[Savoia-Marchetti]] S.16 detta “Gennariello”, 55.000 chilometri da Sant'Anna
Negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, dopo la firma dell'armistizio, l'idroscalo di S. Anna fu occupato dalla [[Xª Flottiglia MAS (Regno d'Italia)|Xª Flottiglia]], fedele alla [[Repubblica Sociale Italiana]], che istituì una scuola di addestramento dove erano effettuate le prove delle motosiluranti per attacco veloce, prodotte negli stabilimenti della [[Savoia-Marchetti]] di [[Sesto Calende]] e [[Vergiate]]. La scuola, intitolata al comandante [[Salvatore Todaro]], era nota all'aviazione anglo-americana che, insieme al ponte di ferro sul [[Ticino (fiume)|Ticino]]
==Dintorni==
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==Parco Europa==
Il Parco Europa rappresenta un importante luogo della memoria collettiva, segno di un momento storico in cui Sesto Calende fu al centro dello sviluppo aeronautico italiano e mondiale.
L’arco d’ingresso, esibisce un l’aquila della regia Aeronautica restaurata, e una delle due garitte che si
Delle strutture superstiti dai bombardamenti alleati, uno dei due hangar è stato restaurato e oggi ospita mostre e convegni. Il secondo capannone superstite versa in pessime condizioni. All'interno degli hangar venivano assemblati gli idrovolanti e poi i barchini esplosivi.
Dietro i due capannoni, la torre dell'acquedotto é attualmente coperta da rampicanti e ormai poco visibile. Superando i due capannoni, si incontra quella che era la palazzina "degli ufficiali", e oggi é un piccolo museo naturalistico.
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