Arcidiocesi di Milano: differenze tra le versioni
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|stato = Italia
|nome = [[Arcidiocesi]] di [[Milano]]
|latino = Archidioecesis Mediolanensis
|immagine = 20110724 Milan Cathedral 5260.jpg
|titolo = [[arcivescovo]] [[metropolita]]
|titolare = [[Mario Delpini]]
|vicario = [[Franco Agnesi]]<ref name="sede titolare">[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Dusa|Dusa]].</ref>
|ausiliari = [[Franco Agnesi]]<ref name="sede titolare"/>,<br />[[Luca Raimondi]]<ref>[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Feradi Maggiore|Feradi Maggiore]].</ref>,<br />[[Giuseppe Vegezzi]]<ref>[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Torri della Concordia|Torri della Concordia]].</ref>
|emerito = [[cardinale]] [[Angelo Scola]]
|regione = [[Regione ecclesiastica Lombardia|Lombardia]]
|stemma =
|mappa = Mappa Arcidiocesi Milano.svg
|mappaprovincia = Regione ecclesiastica Lombardia.svg
|mappacollocazione = Roman Catholic Archdiocese of Milan in Italy.svg
|suffraganee = [[Diocesi di Bergamo|Bergamo]], [[Diocesi di Brescia|Brescia]], [[Diocesi di Como|Como]], [[Diocesi di Crema|Crema]], [[Diocesi di Cremona|Cremona]], [[Diocesi di Lodi|Lodi]], [[Diocesi di Mantova|Mantova]], [[Diocesi di Pavia|Pavia]], [[Diocesi di Vigevano|Vigevano]]
|eretta = I secolo
|ritoliturgico = [[rito ambrosiano|ambrosiano]] e [[rito romano|romano]]
|battezzati = {{formatnum:4942000}}
|popolazione = {{formatnum:4942000}}
|proporzione = 87,5
|sacerdotisecolari = 1.650
|sacerdotiregolari = 719
|sacerdoti = 2.369
|battezzatipersacerdote = 2.086
|diaconi = 156
|religiosi = 1.014
|religiose = 3.915
|superficie = 4.208
|vicariati = 7 [[zone pastorali]], divise in 63
|parrocchie = 1.107
|cattedrale = [[Duomo di Milano|
|patroni = [[Sant'Ambrogio]] (patrono principale),<br/>[[Carlo Borromeo|San Carlo Borromeo]],<br/>[[San Galdino]] (compatroni)
|indirizzo = Piazza Fontana 2, 20122 Milano, Italia
|sito = www.chiesadimilano.it
|anno =
}}
[[File:1362MilanoArcivescovado.jpg|upright=1.22|thumb|Il [[Palazzo Arcivescovile (Milano)|Palazzo Arcivescovile]]]]
[[File:SeminarioVenegono.jpg|upright=1.22|thumb|Il [[Seminario arcivescovile di Milano|Seminario Arcivescovile]] a [[Venegono Inferiore]]]]
L{{'}}'''arcidiocesi di Milano''' ({{latino|Archidioecesis Mediolanensis}}) è una [[sede metropolitana]] della [[Chiesa cattolica in Italia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Lombardia]]. Nel 2023 contava {{formatnum:4942000}} battezzati su {{formatnum:5647000}} abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]] [[Mario Delpini]].
L'arcidiocesi è stata segnata profondamente dall'attività pastorale del suo principale [[Santo patrono|patrono]] [[sant'Ambrogio]], vescovo dal
Attualmente è di gran lunga<ref>Ha oltre il
== Territorio ==
L'arcidiocesi comprende quasi tutta la [[città metropolitana di Milano]], la [[provincia di Monza e della Brianza]], la maggior parte delle province di [[provincia di Varese|Varese]] e di [[provincia di Lecco|Lecco]], nonché alcuni comuni nelle province di [[provincia di Como|Como]] e di [[provincia di Pavia|Pavia]] e il [[decanato
Sede arcivescovile è la città di [[Milano]], dove si trova la
=== Provincia ecclesiastica ===
All'epoca di [[Costantino I]], Milano era la capitale dell'[[Italia Annonaria]] e alcuni indizi portano a ritenere che già a metà del IV secolo fosse anche [[sede metropolitana]], la prima dell'Italia settentrionale, di tutte le diocesi comprese nelle regioni [[Regio VIII Aemilia|VIII Aemilia]], [[Regio IX Liguria|IX Liguria]], [[Regio X Venetia et Histria|X Venetia et Histria]] e [[Regio XI Transpadana|XI Transpadana]].<ref name="almini">Saverio Almini, [https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8111119/ ''Provincia ecclesiastica di Milano sec. IV - 1989''], Lombardia Beni Culturali.</ref> Molte delle sedi episcopali dipendenti dai metropoliti ambrosiani passarono alla [[provincia ecclesiastica]] di [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]] con la costituzione di quest'ultima verso la fine del IV secolo.
Nel concilio milanese del 451 risultano dipendere dai metropoliti di Milano i vescovi di [[Diocesi di Reggio Emilia|Reggio]], [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Piacenza]], [[Diocesi di Brescello|Brescello]], [[Diocesi di Tortona|Tortona]], [[Diocesi di Pavia|Pavia]], [[Diocesi di Ivrea|Ivrea]], [[Arcidiocesi di Torino|Torino]], [[Diocesi di Aosta|Aosta]], [[Diocesi di Lodi|Lodi]], [[Diocesi di Como|Como]], [[Diocesi di Coira|Coira]], [[Arcidiocesi di Genova|Genova]], [[Diocesi di Asti|Asti]], [[Diocesi di Novara|Novara]], [[Diocesi di Cremona|Cremona]], [[Diocesi di Brescia|Brescia]], [[Arcidiocesi di Vercelli|Vercelli]], [[Diocesi di Albenga-Imperia|Albenga]] e [[Diocesi di Bergamo|Bergamo]].<ref name="almini"/>
Nei due secoli successivi, la provincia ecclesiastica di Milano subì alcuni cambiamenti. Verso la fine del V secolo, all'epoca di Giovanni I Angelopte (477-494), la provincia ecclesiastica di [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]] si estese a scapito di quella di Milano, a cui sottrasse le diocesi di Piacenza, Brescello (la cui sede fu probabilmente trasferita a [[Diocesi di Parma|Parma]]) e Reggio. Tra la fine del [[VI secolo|VI]] e gli inizi del VII secolo la sede comasca passò alla provincia ecclesiastica di Aquileia.<ref name="almini"/>
Eccetto queste diocesi, nel concilio provinciale del 679 sono documentate come dipendenti dal metropolita milanese le altre diocesi già attestate nel 451, più altre tre nuove diocesi, [[Diocesi di Acqui|Acqui]], [[Diocesi di Savona-Noli|Savona]] e [[Diocesi di Ventimiglia-San Remo|Ventimiglia]].<ref name="almini"/>
Nell'[[Alto Medioevo]], la provincia ecclesiastica di Milano perse le diocesi di Pavia, diventata [[Diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede|immediatamente soggetta alla Santa Sede]] per la sua predominanza politica in epoca longobarda; Coira, passata nell'843 alla provincia ecclesiastica di [[Diocesi di Magonza|Magonza]]; e Aosta, che verso la metà del IX secolo divenne suffraganea di [[Arcidiocesi di Chambéry, San Giovanni di Moriana e Tarantasia|Tarantasia]].
Benché attestata già nel primo millennio cristiano, solo dall'XI secolo i vescovi di [[Diocesi di Alba|Alba]] risultano membri della provincia ecclesiastica di Milano, a cui si aggiunse, nel corso dello stesso secolo, anche la [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|diocesi di Bobbio]]. Nel 1175 fu infine eretta la [[diocesi di Alessandria]], resa suffraganea di Milano.
Nel 1133 [[papa Innocenzo II]] istituì la provincia ecclesiastica di Genova, che portò allo scorporo dalla provincia ecclesiastica ambrosiana delle diocesi di Albenga e di Bobbio.
In seguito, nuove diocesi si aggiunsero alla provincia milanese: [[Diocesi di Mondovì|Mondovì]], eretta nel 1388, [[Diocesi di Casale Monferrato|Casale Monferrato]], eretta nel 1474 e [[Diocesi di Vigevano|Vigevano]], istituita nel 1530. Tuttavia, già dal 1515 Milano aveva perso come suffraganee le diocesi di Mondovì e di Ivrea, passate alla neonata provincia ecclesiastica di Torino.
All'epoca di san [[Carlo Borromeo]] (seconda metà del XVI secolo), la provincia ecclesiastica di Milano comprendeva 15 diocesi: Acqui, Alba, Alessandria, Asti, Bergamo, Brescia, Casale, Cremona, Lodi, Novara, Savona, Tortona, Ventimiglia, Vercelli e Vigevano.<ref name="almini"/> A queste si aggiunse nel 1789 la diocesi di Como, che ritornò così alla metropolia milanese dopo oltre 10 secoli.<ref name="almini"/>
Il periodo napoleonico portò a una totale ristrutturazione della provincia ecclesiastica ambrosiana. Nel 1803 perse tutte le diocesi piemontesi e liguri, eccetto la diocesi di Novara, acquisendo al contempo la sola diocesi di Pavia. Nel 1817, con l'istituzione della provincia ecclesiastica di Vercelli, Milano dovette cedere le diocesi suffraganee di Novara e di Vigevano. Nel 1820 risultano appartenere alla sede metropolitana milanese 7 diocesi: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Pavia e Mantova (quest'ultima, fino a quel momento, era stata immediatamente soggetta alla Santa Sede).<ref name="almini"/>
Gli ultimi cambiamenti datano 1835, quando la [[diocesi di Crema]] entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Milano, e 1974, quando la diocesi di Vigevano ritornò alla metropolia di Milano.
La provincia ecclesiastica di Milano, che coincide con il territorio della [[regione ecclesiastica Lombardia]], comprende 9 [[Diocesi suffraganea|diocesi suffraganee]]:
* [[Diocesi di Bergamo]]
* [[Diocesi di Brescia]]
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* [[Diocesi di Pavia]]
* [[Diocesi di Vigevano]]
=== Parrocchie ===
{{vedi anche|Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano}}
Delle {{formatnum:1107}} parrocchie dell'arcidiocesi, {{formatnum:1101}} sono raggruppate in 63 [[Vicariato|decanati]], a loro volta riuniti in 7 [[Zona pastorale|zone pastorali]]; a queste parrocchie se ne aggiungono 4 ospedaliere e 2 [[Parrocchia#Parrocchie personali|personali]].
=== Attività editoriale ===
L'arcidiocesi svolge la propria attività editoriale tramite tre marchi della casa editrice ''ITL'' (la cui ragione sociale originaria ''Impianti Tipografici Lombardi'' è poi mutata in ''Impresa Tecnoeditoriale Lombarda''), fondata nell'aprile 1946 da mons. Giuseppe Bicchierai per ridare alle stampe il quotidiano ''L'Italia'' (nato nel 1912 e dalle cui ceneri, nel 1968, nascerà ''[[Avvenire]]'', risultato dall'accorpamento tra lo storico giornale cattolico milanese e il quotidiano bolognese ''L'Avvenire d'Italia''):
*''Centro ambrosiano'', la sigla cui fanno capo le pubblicazioni ufficiali dell'arcidiocesi di Milano, come ad esempio le lettere dell'arcivescovo o le linee guida dei servizi e degli istituti diocesani. A queste opere legate alla vita pastorale sono affiancate collane che toccano diversi argomenti e alcune delle cui opere sono state tradotte in altre lingue;
*''Editrice in Dialogo'', costituita nel 1979 e che cura le pubblicazioni dell'[[Azione Cattolica]] Ambrosiana, in genere testi con uno scopo educativo;
*''Istituto di Propaganda Libraria'', con pubblicazioni su studi e approfondimenti destinati a platee più ristrette, attivo sin dal 1934.<ref>{{Cita libro|titolo=Editori a Milano (1900-1945). Repertorio|curatore=Patrizia Caccia|editore=Franco Angeli|città=Milano|anno=2013|p=256}}</ref>
In ogni parrocchia dell'arcidiocesi è distribuito il mensile ''Il Segno'', voluto dal cardinale [[Papa Paolo VI|Giovanni Battista Montini]] per accompagnare e rendere più "universale" il ruolo dei singoli bollettini parrocchiali.
== Liturgia ==
=== Rito ambrosiano ===
{{vedi anche|Rito ambrosiano}}
Elemento fortemente caratterizzante dell'arcidiocesi di Milano è il [[rito ambrosiano]], adottato in quasi tutta l'arcidiocesi. Fanno eccezione i decanati di [[Monza]], [[Treviglio]] e buona parte di quello di [[Trezzo sull'Adda]], le parrocchie di [[Civate]] e [[Varenna]] nella zona pastorale di [[Lecco]] e le chiese non parrocchiali rette da
Il rito === I concerti di campane ===
{{vedi anche|Campane dell'arcidiocesi di Milano}}
Insieme al rito ambrosiano, un'altra particolarità dell'arcidiocesi si trova nel montaggio delle campane presenti sul territorio (salvo qualche rara eccezione), che suonano secondo il ''sistema ambrosiano''. Questo sistema consiste nel suonare la campana con una corda (o una catena) che viene agganciata
==
[[File:Sant'Ambrogio (Milan) - Atrium.jpg|miniatura|La [[basilica di Sant'Ambrogio]] a [[Milano]]]]
Alcuni cataloghi bizantini sui Discepoli del Signore (VII-VIII secolo) affermano che [[san Barnaba]], dopo essere giunto a Roma con [[san Pietro]], fondò la Chiesa in Milano; lo stesso episodio è presente in [[Paolo Diacono]] e in numerosi testi milanesi (a partire dal IX secolo), che lo associano alla figura di sant'[[Anatalone]] quale assistente di Barnaba. La maggioranza degli storici ritiene che la testimonianza bizantina non sia affidabile e che la datazione tramandata in ambito milanese sia stata ottenuta dilatando la durata dei primi episcopati; essi, accettando la veridicità dei nomi dei primi vescovi trasmessi dalla tradizione (a partire da [[Anatalone]]) e andando a ritroso da [[Mirocle di Milano|Mirocle]] (di cui è certa la partecipazione a un sinodo del 313), ipotizzano che la diocesi sia stata istituita all'inizio del III secolo. In ogni caso, la presenza cristiana a Milano è attestata archeologicamente fin dall'epoca apostolica.[[File:9931 - Milano - Sant'Ambrogio - Camillo Procaccini - Ambrogio ferma Teodosio - Foto Giovanni Dall'Orto 25-Apr-2007 - retouched.jpg|thumb|left|[[Sant'Ambrogio]] impedisce all'imperatore [[Teodosio I]] di entrare nella cattedrale (l'odierna [[Basilica di Sant'Ambrogio]]) dopo il massacro di [[Tessalonica]] (avvenuto nel 390)]]
A partire dal IV secolo, dopo l'avvento di [[Costantino I|Costantino]] come [[imperatore romano]], le notizie e le datazioni divengono più attendibili. Anche se il primo a venire chiamato "arcivescovo" fu [[Teodoro II di Milano|Teodoro II]],<ref>{{Cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/arcivescovo/vescovi-precedenti/vescovi-nella-storia-dal-iii-secolo-ai-giorni-nostri/alcune-note-sui-vescovi-di-milano-2-6301.html|titolo=Alcune note sui Vescovi di Milano|accesso=25 gennaio 2023}}</ref> l'elevazione ad arcidiocesi viene fatta coincidere con l'episcopato di [[Aurelio Ambrogio|Ambrogio]], momento in cui quest'ultimo si adoperò fortemente per ristabilire il predominio della dottrina romana su quella ariana e in cui acquisì grande peso politico, in corrispondenza anche della presenza a Milano della corte imperiale e approfittando delle posizioni di relativa debolezza degli imperatori del suo tempo, [[Graziano]] e [[Valentiniano II]]. Nonostante la sostanziale accettazione dell'Impero da parte di Ambrogio, con [[Teodosio I]] i contrasti furono più accesi, ma vennero infine ricomposti.
La storia della diocesi di Milano rimarrà profondamente legata alla figura di [[Sant'Ambrogio]], [[vescovo]] della città dal 374 al 397.
Il vescovo [[Eusebio di Milano|Eusebio]] convocò nel 451 un sinodo provinciale che vide la partecipazione di venti vescovi, in cui fu condannato il [[Secondo concilio di Efeso|brigantaggio di Efeso]].<ref>{{en}} Edward H. Landon, [https://archive.org/details/amanualofcouncil01landuoft/page/n389/mode/1up?view=theater ''A Manual of the Synods of the Catholic Church''], Edinburgh, John Grant, 1909, p. 378</ref>
Fino al V secolo, la diocesi di Milano rimase l'unica [[metropolita|metropolia]] del nord Italia.
Già nel settembre del
L'eredità di Ambrogio è delineata principalmente a partire dalla sua attività pastorale: la predicazione della [[Parola di Dio]] coniugata alla [[dottrina della Chiesa cattolica]], l'attenzione ai problemi della [[giustizia sociale]], l'accoglienza verso le persone provenienti da popoli lontani, la denuncia degli errori nella vita civile e politica.<ref name="ambrogio" />
Dopo Ambrogio, nel periodo finale dalla [[tarda antichità]] fino al regno dei [[Goti]] di [[Teoderico]] (tra il
La situazione cambiò radicalmente con l'avvento dei [[Longobardi]] in Italia, meno tolleranti dei Goti (anche se probabilmente [[arianesimo|ariani]] come loro) nei riguardi delle istituzioni preesistenti il loro dominio. Con la discesa di [[Alboino]] e l'occupazione del
La seconda metà del
Questo episodio indusse la fazione vincente della contesa (quella di Ludovico) a favorire l'elezione di successivi arcivescovi di origine franca: [[Angilberto I]] e [[Angilberto II]]. Quest'ultimo, in particolare, assunse un ruolo politico preminente che lo portò a farsi intermediario nel contrasto sorto tra [[Lotario I|Lotario]] (allora re d'Italia) e l'imperatore Ludovico. Il successo di tale mediazione fece sì che Angilberto acquisisse, oltre che un notevole prestigio politico, anche numerose donazioni feudali nelle zone d'influenza di Pavia e del [[Canton Ticino]].
Angilberto fu figura preminente anche durante l'impero di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]] e lasciò ai suoi successori una situazione di grande prestigio. Fu poi [[Ansperto
Ansperto divenne messo di Ludovico II ed entrò nel merito della successione dell'imperatore il quale, non avendo figli maschi, aveva designato lo zio [[Ludovico II il Germanico|Ludovico]] o uno dei figli di quest'ultimo. Al contrario [[papa Giovanni VIII]] appoggiava la candidatura di [[Carlo il Calvo]], appartenente al ramo francese della famiglia. Ansperto, la cui opinione risultò essere determinante, si schierò con il papa e Carlo il Calvo venne incoronato. Ovviamente l'appoggio di Ansperto venne ripagato con nuove donazioni imperiali che, sia in termini di ricchezza sia di forza militare, riportarono Milano in posizione di preminenza nell'Italia settentrionale.
L'influenza politica dell'arcidiocesi si mantenne forte anche dopo l'abbandono di Milano da parte della [[dinastia carolingia]]. L'arcivescovo [[Valperto
[[File:IMG 5463 - Milano - Duomo - Tomba Ariberto d'Intimiano - Foto Giovanni Dall'Orto 17-feb-2007.jpg|thumb|left|La tomba di [[Ariberto da Intimiano]] nel [[Duomo di Milano]]]]
Due figure rilevanti di questo periodo furono [[Arnolfo II da Arsago|Arnolfo II]] e [[Ariberto da Intimiano]]. Il primo fu molto vicino a [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]], tanto da dare il proprio appoggio militare al figlio [[Enrico II il Santo|Enrico II]] nella sua lotta contro [[Arduino d'Ivrea]], ottenendone onori e ricompense; con il secondo l'arcidiocesi di Milano arrivò a tenere sotto controllo (sempre con il consenso di Enrico II) gran parte del territorio delimitato dal [[Po]], dall'[[Adda]] e dal [[Ticino (fiume)|Ticino]].
Fu però proprio questa presenza di Ariberto a far sì che le città vicine e antagoniste e gli stessi feudatari della città si rivoltassero contro l'arcivescovo. Tali lamentele furono appoggiate da [[Corrado II il Salico|Corrado II]] che vide un'occasione per poter ridimensionare il peso di Ariberto. L'arcivescovo riuscì però a ricompattare la città con lo spauracchio della perdita di autonomia di Milano rispetto all'impero; resistette all'impero fino alla morte di Corrado e si riconciliò con il suo successore [[Enrico III il Nero|Enrico III]]. Venuto a mancare il pericolo comune che aveva riunito le componenti della Milano dell'
Nel periodo successivo gli arcivescovi milanesi furono coinvolti nella [[lotta per le investiture]] e nella rivolta dei [[Patarini]]. Si alternarono così elezioni, non sempre considerate legittime, dettate spesso dall'imperatore o dai Patarini (sostenuti questi in chiave anti-imperiale anche da [[papa Gregorio VII]]) come ad esempio quelle di [[Guido da Velate]], di [[Goffredo da Castiglione]] e di [[Attone di Milano|Attone]]. Tali figure dovettero affrontare spesso rivolte tanto da dover sostenere [[scomunica|scomuniche]], accuse di [[simonia]], fino
Dopo questo periodo di disordine, la Chiesa milanese tornò a svolgere un ruolo di rilievo nella politica del
Nel
Le nomine successive furono condizionate da [[papa Pasquale II]] (allora in lotta con l'imperatore [[Enrico V di Franconia|Enrico V]]) che fece eleggere prima [[Grossolano]], per poi farlo deporre successivamente a favore di [[Giordano da Clivio]]. Tali nomine finirono però per produrre, come un secolo prima, distacco e ostilità della società milanese nei confronti di Roma, che preferì cambiare atteggiamento per non acuire troppo i contrasti con la più importante diocesi dell'Italia settentrionale.
Appena fu allentato il controllo del papato, l'arcivescovo [[Anselmo V Pusterla]] sostenne la guerra di Milano contro [[Como]] (partecipando persino alle azioni militari) cosa che provocò un forte "raffreddamento" dei rapporti con Roma, che culminò nell'incoronazione da parte di Anselmo V di [[Corrado III di Svevia|Corrado di Svevia]] a [[Re dei Romani]] in opposizione a [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario]], la cui nomina a imperatore era stata favorita dal papa. La situazione divenne ancora più confusa nel
Dopo un altro periodo d'instabilità, con l'elezione di [[Oberto da Pirovano]] si riformò l'unità delle componenti della società milanese. Oberto, seppur riavvicinatosi al papato, era riuscito a mantenere i tradizionali rapporti di vicinanza dell'arcidiocesi con l'impero. La situazione era però destinata a cambiare con la salita al trono di [[Federico Barbarossa]]. Questi infatti, deciso a ridimensionare l'influenza di Milano nell'ambito dell'Italia del nord, accolse le proteste delle città vicine e si dimostrò immediatamente ostile alla metropoli. In seguito poi alla contesa tra [[papa Alessandro III|Alessandro III]] e [[
La distruzione di Milano diventò il simbolo della dominazione imperiale sul
Il successore di Oberto, [[Galdino della Sala]] (oggi venerato come [[santo]]), si assunse questo importante compito, divenendo il referente di Alessandro III e una delle figure più influenti del suo tempo in tutto il
Dopo la fine dello scisma con l'affermazione definitiva di Alessandro III, Milano firmò nel
[[File:B Urban III.jpg|thumb|[[Uberto Crivelli]], poi [[papa Urbano III]]]]
Milano si trovava quindi di nuovo tra impero e papato. Per questo motivo il clero milanese elesse arcivescovo il [[cardinale]] [[Uberto Crivelli]], deciso sostenitore del papato. La figura di Uberto si rivelò tanto forte da imporsi anche nella successione al soglio pontificio dopo la morte di [[papa Lucio III]]
Milone, che faceva parte della curia Milano già all'epoca della sua distruzione da parte del Barbarossa ed era stato al seguito di Alessandro III, si dimostrò più diplomatico del predecessore riuscendo a ricomporre i dissidi creatisi in precedenza con la classe nobile che dominava il Comune. Anche i suoi successori, continuando sulla stessa linea, si avvicinarono sempre più al ceto dominante e vennero trascinati nei conflitti con l'allora nascente Partito del Popolo, perdendo in questo modo autorità anche in campo ecclesiastico. Solo nella seconda metà del
Dopo la morte di [[Leone da Perego]] nel
La figura politica di spicco di Milano a quel tempo era [[Martino della Torre]], [[Capitano del Popolo]] e successore del fratello [[Pagano della Torre (XIII secolo)|Pagano]], il quale fu di fatto il primo dei [[Elenco dei governanti di Milano|governanti di Milano]] a dare al comune la forma di [[signoria cittadina|signoria]]. Di ispirazione [[Guelfi|guelfa]], nominò però, per mantenere un ampio consenso all'interno della città, il [[ghibellino]] [[Oberto II Pallavicino|Oberto Pallavicino]] come capitano delle milizie, più vicino alla fazione nobiliare.
Tale nomina provocò una certa frizione con [[Roma]] e finì con l'impedire l'elezione ad arcivescovo sia di [[Raimondo della Torre]] (nipote di Martino), appoggiato dai popolari, sia di Francesco da Settala appoggiato dai nobili, così nel
La reazione dei [[Della Torre]] si esplicitò nella confisca dei beni dell'arcidiocesi e nell'attacco da parte del Pallavicino dei numerosi castelli e possedimenti dei [[Visconti]] nell'area del [[
Nel
La morte di Ottone coincise con un momentaneo ritorno in auge dei Della Torre che potevano contare sull'appoggio di Raimondo (nel frattempo diventato [[patriarca di Aquileia]]), ma il controllo ottenuto dai Visconti su Milano permise loro di superare il momento interlocutorio culminato con la cacciata da Milano di Matteo Visconti e l'elezione ad arcivescovo di [[Cassono della Torre]]. Dopo qualche anno l'arcidiocesi ritornò ai Visconti nella persona di [[Giovanni Visconti (arcivescovo)|Giovanni Visconti]].
Nel 1787 le parrocchie di [[Calolziocorte|Calolzio]], [[Carenno]], [[Rossino|Castelrossino]], [[Erve]], [[Lorentino]], [[Somasca]] e [[Vercurago]], già dipendenti dalla [[Pieve di Garlate|pieve di Olginate]], vennero aggregate alla [[diocesi di Bergamo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114141/|titolo=Pieve di Sant'Agnese|accesso=26 settembre 2021}}</ref>
Il 26 settembre 1817 [[papa Pio VII]], con il [[Breve apostolico|breve]] ''Cum per nostras literas'', sancì il passaggio alla [[diocesi di Novara]] delle parrocchie dell'alto [[Verbano (territorio)|Verbano]] che si trovavano nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno sabaudo]].<ref>[https://books.google.com.ua/books?id=e8RXAAAAcAAJ&pg=RA1-PA1527 Breve ''Cum per nostras literas''], in ''Bullarii Romani continuatio'', t. VII, pars II, p. 1527.</ref>
Nella seconda metà del XIX secolo l'arcivescovo [[Paolo Angelo Ballerini]] fu impedito dall'autorità civile a esercitare la sua attività pastorale; la diocesi venne di fatto retta da mons. [[Carlo Caccia Dominioni]] (1859-1866) nella sua duplice veste di vicario capitolare di fronte allo Stato italiano e di vicario generale di mons. Ballerini di fronte alla [[Santa Sede]].
Il 1º settembre 1884 l'arcidiocesi perse il territorio delle Valli Superiori ([[Valle di Blenio|Blenio]], [[Valle Riviera|Riviera]] e [[Valle Leventina|Leventina]]), nel [[Canton Ticino]], che vennero annesse all'erigenda amministrazione apostolica del Canton Ticino (oggi [[diocesi di Lugano]]). Le tre valli ticinesi seguono il [[rito ambrosiano]].
Dal 31 agosto al 6 settembre 1895 Milano ospitò il terzo [[Congresso eucaristico]] nazionale italiano. Fu anche sede del XX congresso eucaristico nazionale dal 14 al 22 maggio 1983, a cui intervenne come legato pontificio il cardinale [[Carlo Confalonieri]]; la messa conclusiva fu celebrata da [[papa Giovanni Paolo II]]. Lo stesso pontefice tornò a Milano nel novembre dell'anno seguente, in occasione del IV centenario della morte di San Carlo Borromeo.<ref>{{Cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/le-due-visite-di-papa-wojtyla-a-milano-72393.html|titolo=Le due visite di papa Wojtyla a Milano|sito=Chiesa di Milano|accesso=2023-04-03}}</ref> L'arcidiocesi accolse poi in visita pastorale [[papa Benedetto XVI]] nel giugno 2012,<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/travels/2012/documents/trav_ben-xvi_milano_20120601.html|titolo=Visita Pastorale all'Arcidiocesi di Milano e VII Incontro Mondiale delle Famiglie - programma (1-3 giugno 2012) {{!}} Benedetto XVI|sito=www.vatican.va|accesso=2023-04-03}}</ref> e [[papa Francesco]], il 25 marzo 2017.<ref>{{Cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/papa-milano-2|titolo=Papa Francesco a Milano|accesso=2023-04-03}}</ref>
Ha ceduto a più riprese piccole porzioni del proprio territorio a favore delle diocesi confinanti:
* alla [[diocesi di Pavia]] il territorio dei comuni di [[Chignolo Po]], il 10 giugno 1925,<ref>{{la}}[https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-17-1925-ocr.pdf Costituzione apostolica ''Vertit in animarum''], AAS 17 (1925), pp. 569-570.</ref> e di [[Torrevecchia Pia]], il 15 gennaio 1979;<ref>{{la}} Congregazione per i Vescovi, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-71-1979-ocr.pdf Decreto ''Quo aptius''], AAS 71 (1979), pp. 377-378.</ref>
* alla [[diocesi di Lodi]] il territorio di [[Riozzo]], facente parte della parrocchia di San Giovanni Battista in [[Melegnano]], il 23 maggio 1978,<ref>{{la}} Congregazione per i Vescovi, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-70-1978-ocr.pdf Decreto ''De animarum''], AAS 70 (1978), p. 436.</ref> e le parrocchie di [[Colturano]] e [[Balbiano (Colturano)|Balbiano]], il 3 marzo 1989;<ref>{{la}} Congregazione per i Vescovi, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-81-1989-ocr.pdf Decreto ''Quo aptius''], AAS 81 (1989), pp. 889-890.</ref>
* alla [[diocesi di Como]] la [[Chiesa dei Santi Vito e Modesto (Lomazzo)|parrocchia dei Santi Vito e Modesto]] a [[Lomazzo]], il 3 gennaio 1981,<ref>{{la}} Congregazione per i Vescovi, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-73-1981-ocr.pdf Decreto ''Quo aptius''], AAS 73 (1981), pp. 128-129.</ref> e la [[Chiesa di San Giovanni Evangelista (Montorfano)|parrocchia di San Giovanni Evangelista]] a [[Montorfano]], il 15 settembre 1982;<ref>{{la}} Congregazione per i Vescovi, [https://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-74-1982-ocr.pdf Decreto ''Quo facilius''], AAS 74 (1982), pp. 1299-1300.</ref>
* alla diocesi di Bergamo la [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Vedeseta)|parrocchia di Sant'Antonio Abate]] in [[Vedeseta]], il 27 giugno 1995,<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-14&atto.codiceRedazionale=097A1883|pubblicazione=Gazzetta Ufficiale|titolo=Modificazioni alle circoscrizioni territoriali dell'arcidiocesi di Milano e della diocesi di Bergamo|data=12 febbraio 1997|accesso=3 marzo 2021}}</ref> e la [[Chiesa di San Bartolomeo (Brumano)|parrocchia di San Bartolomeo]] in [[Brumano]], il 16 giugno 2006.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-12-10&atto.codiceRedazionale=07A10244|pubblicazione=Gazzetta Ufficiale|titolo=Modifica delle circoscrizioni territoriali dell'Arcidiocesi di Milano e della Diocesi di Bergamo|data=9 novembre 2007|accesso=3 marzo 2021}}</ref>
== Cronotassi dei vescovi ==
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
[[File:Milano Vescovi.jpg|thumb|Cronotassi degli arcivescovi della Chiesa milanese murata all'interno del [[duomo di Milano]]]]
La cronotassi dei vescovi è incerta per i primi secoli; la tradizione vuole che l'apostolo [[san Barnaba]] abbia fondato la diocesi nel 52.<ref>Sorta dalle esigue fondamenta di una breve notizia tramandata da alcuni cataloghi [[Letteratura bizantina|bizantini]] dei [[discepoli di Cristo]] (VIII secolo), la leggenda che attribuiva alla Chiesa di Milano un'origine apostolica a opera di san Barnaba svolse nel [[medioevo]] un rilevante ruolo politico nelle vicende della sede lombarda, divenendo presupposto teorico della sua eccellenza e della sua preminenza sulle rivali [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]] e [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|Ravenna]], presidio delle sue prerogative [[Sede metropolitana|metropolitiche]] e, in qualche periodo, vera arma polemica nei confronti della [[Santa Sede|sede romana]]. È stato merito di [[Paolo Tomea]], professore di [[agiografia]] all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica di Milano]], l'avere ricostruito per la prima volta, muovendo su una base documentaria sfaccettata e in larga parte inedita, la storia di questa tradizione nell'arco completo della sua parabola, analizzandone la nascita, le metamorfosi, le diverse implicazioni e la fortuna, e tracciando un ampio quadro del grande dibattito storiografico che, dalla fine del Seicento, si accenderà su di essa.<br />Cfr. {{cita libro|autore=Paolo Tomea|titolo=Tradizione apostolica e coscienza cittadina a Milano nel medioevo: La leggenda di san Barnaba|anno=1993|editore=Vita e Pensiero|città=Milano|isbn=978-88-343-0491-4}}</ref> Una lapide con l'elenco dei vescovi è presente nel [[Duomo di Milano|Duomo]] nella navata meridionale. Secondo una tradizione plurisecolare, iniziatasi nel [[Basso Medioevo]] e durata fino a un approccio più critico alle fonti storiche nel [[XIX secolo|XIX]] e XX secolo, alcuni degli arcivescovi del primo millennio erano considerati membri delle antiche famiglie capitaneali di Milano. Queste attribuzioni possono esser ritrovate nelle singole voci in riferimento a ogni arcivescovo.
Cinque arcivescovi sono stati eletti [[papa|papi]] ([[Papa Urbano III|Uberto Crivelli]], [[Antipapa Alessandro V|Pietro Filargo]] - eletto dal [[Concilio di Pisa]], oggi considerato [[antipapa]] -, [[Papa Pio IV|Giovanni Angelo Medici]], [[Papa Pio XI|Achille Ratti]] e [[Papa Paolo VI|Giovanni Battista Montini]]).
* ''San'' [[Barnaba (apostolo)|Barnaba]] † (metà
* ''Sant'''[[Anatalone]] † (inizio
* ''San'' [[Caio di Milano|Caio]] † (III secolo)
* ''San'' [[Castriciano|Castriziano]] † (III secolo)
* ''San'' [[Calimero di Milano|Calimero]] (?) † (
* ''San'' [[Mona di Milano|Mona]] (?) † (fine III secolo - inizio
* ''San'' [[Mirocle di Milano|Mirocle]] † (circa
* ''San'' [[Materno di Milano|Materno]] † (
* ''San'' [[Protaso di Milano|Protaso]] † (
* ''Sant'''[[Eustorgio di Milano|Eustorgio I]] † (
* ''San'' [[Dionigi di Milano|Dionigi]] † (circa
* [[Aussenzio di Milano|Aussenzio]] † (
* ''Sant'''[[Sant'Ambrogio|Ambrogio]] † (7 dicembre
* ''San'' [[San Simpliciano|Simpliciano]] † (
* ''San'' [[Venerio di Milano|Venerio]] † (
* ''San'' [[San Marolo|Marolo]] † (
* ''San'' [[Martiniano di Milano|Martiniano]] † (
* ''San'' [[Glicerio di Milano|Glicerio]] † (
* ''San'' [[Lazzaro di Milano|Lazzaro]] † (
* ''Sant'''[[Eusebio di Milano|Eusebio]] † (
* ''San'' [[Geronzio di Milano|Geronzio]] † (
* ''San'' [[Benigno di Milano|Benigno]] † (
* ''San'' [[Senatore di Milano|Senatore]] † (
* ''San'' [[Teodoro I di Milano|Teodoro I]] † (
* ''San'' [[Lorenzo I di Milano|Lorenzo I]] † (
* ''Sant'''[[Eustorgio II]] † (
* ''San'' [[Magno dei Trincheri|Magno]] † (
* ''San'' [[Dazio di Milano|Dazio]] † (
*
* ''Sant'''[[Ausano Crivelli|Ausano]] † (
* ''Sant'''[[Onorato Castiglioni|Onorato]] † (
* [[Frontone di Milano|Frontone]] † (
* [[Lorenzo II di Milano|Lorenzo II]] † (
* [[Costanzo de' Cittadini|Costanzo]] † (
* [[Deodato di Milano|Deusdedit]] † (15 settembre
* [[Asterio di Milano|Asterio]] † (
* [[Forte di Milano|Forte]] † (
* ''San'' [[Giovanni Bono (santo)|Giovanni Buono]] † (
* ''Sant'''[[Antonino Fontana|Antonino]] † (
* ''San'' [[San Maurisilio|Mauricillo]] † (
* ''Sant'''[[Ampelio di Milano|Ampellio]] † (
* ''San'' [[Mansueto Savelli|Mansueto]] † (
* ''San'' [[Benedetto I Crespi|Benedetto]] † (
* [[Teodoro II di Milano|Teodoro II]] † (
* ''San'' [[Natale di Milano|Natale]] † (
* [[Arifredo di Milano|Arifredo]] † (
* [[Stabile di Milano|Stabile]] † (
* [[Leto Marcellino|Leto]] † (7 maggio
* [[Tommaso Grassi|Tomaso]] † (22 settembre
* [[Pietro I Oldrati|Pietro I]] † (
* [[Odelperto di Milano|Odelperto]] † (
* ''Sant'''[[Anselmo I Biglia|Anselmo I]] † (
* ''San'' [[Buono Castiglioni|Bono]] † (
* [[Angilberto I]] † (
* [[Angilberto II]] † (27 o 28 giugno
* [[Tadone di Milano|Tadone]] † (
* [[Ansperto Confalonieri|Ansperto]] † (26 giugno
* [[Anselmo II Capra|Anselmo II]] † (
* [[Landolfo I Grassi|Landolfo I]] † (
* [[Andrea da Cantiano|Andrea da Canziano]] † (30 novembre
* [[Aicone Oldrati|Aicone]] † (giugno
* [[Gariberto di Besana|Garimperto]] (o ''Varimperto'') † (
* [[Lamperto di Milano|Lamperto]] † (5 ottobre
* [[Elduino di Milano|Ilduino]] † (
* [[Arderico Cotta|Arderico]] † (
* [[Manasse d'Arles|Manasse]] † (15 ottobre
* [[Adelmano di Milano|Adelmanno]] † (
* [[Valperto de' Medici|Valperto]] † (
* [[Arnolfo I di Milano|Arnolfo I]] † (
* [[Gotofredo di Milano|Gotifredo]] † (27 luglio
* [[Landolfo II da Carcano]] † (23 dicembre
* [[Arnolfo II da Arsago]] † (19 maggio
* [[Ariberto da Intimiano]] † (16 marzo
* [[Guido da Velate]] † (
* [[Attone di Milano|Attone]] † (
** [[Gotifredo da Castiglione]] † (
** [[Tedaldo (arcivescovo di Milano)|Tedaldo]] † (
** ''Sede vacante (1075-1086)''
* [[Anselmo III da Rho]] † (1º luglio
* [[Arnolfo III di Milano|Arnolfo III]] † (6 dicembre
* [[Anselmo IV da Bovisio]] † (3 novembre
* [[Pietro Grossolano]] † (
* [[Giordano da Clivio]] † (1º gennaio
* [[Olrico
* [[Anselmo V Pusterla]] † (30 giugno
* [[Robaldo di Milano|Robaldo]] † (2 agosto
* [[Umberto I da Pirovano]] † (18 gennaio
* ''San'' [[San Galdino|Galdino
* [[Algisio da Pirovano]] † (2 luglio
* [[Papa Urbano III|Uberto Crivelli]] † (9 maggio
* [[Milone da Cardano]] † (5 dicembre
* [[Umberto III da Terzago]] † (11 settembre
* [[Filippo I da Lampugnano]] † (14 luglio
* [[Umberto IV da Pirovano]] † (11 dicembre
* [[Gerardo da Sessa]], [[Ordine Cistercense|O.Cist.]] † (4 maggio
* [[Enrico I da Settala]] † (7 novembre
* [[Guglielmo I da Rizolio]] † (15 ottobre
* [[Leone da Perego]] † (
** ''Sede vacante (1257-1262)''
* [[Ottone Visconti]] † (22 luglio
* [[Ruffino da Frisseto]] † (31 ottobre
* [[Francesco I da Parma|Francesco Fontana]] † (23 agosto
* [[Cassono della Torre]] † (12 febbraio
* [[Aicardo Antimiani]] † (28 settembre
** ''Sede vacante (1339-1342)''
* [[Giovanni Visconti (arcivescovo)|Giovanni Visconti]] † (
* [[Roberto Visconti]] † (29 ottobre
* [[Guglielmo II Pusterla]] † (23 agosto
* [[Simon da Borsano]] † (18 giugno
** ''Sede vacante (1375-1380)''
* [[Antonio
* [[Antipapa Alessandro V|Pietro Filargo]], [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (17 maggio
* [[Francesco Crippa]] † (
* [[Bartolomeo Capra]] † (
* [[Francesco Piccolpasso]] † (7 giugno
* [[Enrico Rampini]] † (27 agosto
* [[Giovanni III Visconti]] † (3 agosto
* [[Nicolò Amidano]] † (19 marzo
* [[Timoteo Maffei]], [[Canonici Regolari di Sant'Agostino Confederati|C.R.S.A.]] † (
* [[Gabriele Sforza]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † (21 giugno
* [[Carlo da Forlì|Carlo Nardini]] † (19 ottobre
* [[Stefano Nardini]] † (13 novembre
* [[Giovanni Arcimboldi]] † (25 ottobre
* [[Guidantonio Arcimboldi]] † (23 gennaio
** [[Ottaviano Arcimboldi]] † (
* [[Ippolito I d'Este]] † (8 novembre
** [[Ippolito II d'Este]] † (20 maggio
* [[Giovan Angelo Arcimboldi]] † (19 marzo
** Ippolito II d'Este † (
* [[Filippo Archinto (arcivescovo)|Filippo Archinto]] † (
** [[Papa Pio IV|Giovanni Angelo Medici]] † (
** ''San'' [[Carlo Borromeo]] † (7 febbraio
* ''San'' Carlo Borromeo † (12 maggio
* [[Gaspare Visconti]] † (28 novembre 1584 - 12 gennaio 1595 deceduto)
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[Federico
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[
** ''Sede vacante (1810-1818)''<ref>Durante la sede vacante [[Carlo Sozzi]] fu [[vicario capitolare]] dell'arcidiocesi.</ref>
* [[Karl Kajetan von Gaisruck]] † (1º marzo 1818 - 19 novembre 1846 deceduto)
* [[Paolo Angelo Ballerini]] † (30 giugno 1859 - 27 marzo 1867 dimesso<ref>Contestualmente nominato [[Vescovo titolare|patriarca titolare]] di [[Patriarcato di Alessandria dei Latini|Alessandria dei Latini]].</ref>)
* [[
* ''Beato'' [[Andrea Carlo Ferrari]] † (21 maggio 1894 - 2 febbraio 1921 deceduto)
* [[
*
* ''Beato'' [[Alfredo Ildefonso Schuster]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (26 giugno 1929 - 30 agosto 1954 deceduto)
* ''San'' [[Papa Paolo VI|Giovanni Battista Montini]] † (1º novembre 1954 - 21 giugno 1963 eletto [[Diocesi di Roma|papa]] con il nome di Paolo VI)
* [[Giovanni Colombo (cardinale)|Giovanni Colombo]] † (10 agosto 1963 - 29 dicembre 1979 ritirato)
* [[Carlo Maria Martini]], [[Compagnia di Gesù|S.I.]] † (29 dicembre 1979 - 11 luglio 2002 ritirato)
* [[
* [[
* [[
== Santi e beati legati all'arcidiocesi ==
* San [[Barnaba (apostolo)|Barnaba]],
* Sant'[[Anatalone|Anatalo]], vescovo di Milano
* Santi [[Gervasio e Protasio]], martiri
* Santa [[Tecla di Iconio|Tecla]], vergine e martire, patrona della parrocchia del Duomo
* San [[Mirocle di Milano|Mirocle]], vescovo di Milano
* Sant'[[Eustorgio di Milano|Eustorgio I]], vescovo di Milano
* San [[Dionigi di Milano|Dionigi]], vescovo di Milano
* [[Sant'Ambrogio]], vescovo di Milano, patrono
* San [[Satiro di Milano|Satiro]], fratello di sant'Ambrogio
* [[Santa Marcellina]], sorella di sant'Ambrogio
Riga 417 ⟶ 377:
* San [[Natale di Milano|Natale]], arcivescovo di Milano
* San [[Bono di Milano|Bono]], arcivescovo di Milano
* [[San Galdino]], arcivescovo di Milano, compatrono
* San [[Pietro da Verona]], sacerdote e martire
* San [[Carlo Borromeo]], arcivescovo di Milano, compatrono
* Sant'[[Antonio Maria Zaccaria]], sacerdote
* San [[Riccardo Pampuri]], religioso
Riga 426 ⟶ 386:
* Santa [[Gianna Beretta Molla]], madre di famiglia
* San [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] (Giovanni Battista Montini), arcivescovo di Milano e papa
* [[San Gemolo]], martire
* San [[Francesco Spinelli]], sacerdote
* San [[Carlo Acutis]], laico
* Beato [[Manfredo Settala]], sacerdote
* Beata [[Caterina Moriggi|Caterina del Sacro Monte di Varese]], religiosa
Riga 447 ⟶ 409:
* Beato [[Arsenio da Trigolo]], sacerdote e religioso
* Beata [[Leonella Sgorbati]], religiosa e martire
*
*
== Statistiche ==
L'arcidiocesi
{{tabella dati diocesi}}
|-
Riga 492 ⟶ 440:
| 2013 || 4.970.975 || 5.451.090 || 91,2 || 2.783 || 1.964 || 819 || 1.786 || 131 || 1.108 || 6.210 || 1.108
|-
| 2016 || 5.032.130 || 5.512.245 || 91,3 || 2.648 || 1.861 || 787 || 1.900 || 149 || 1.043 || 4.924 || 1.108
|-
| 2019 || 5.078.297 || 5.558.412 || 91,4 || 2.552 || 1.779 || 773 || 1.989 || 151 || 1.052 || 4.439 || 1.108
|-
| 2021 || 4.908.331 || 5.608.331 || 87,5 || 2.450 || 1.712 || 738 || 2.003 || 156 || 1.033 || 3.915 || 1.107
|-
| 2023 || 4.942.000 || 5.647.000 || 87,5 || 2.369 || 1.650 || 719 || 2.086 || 156 || 1.014 || 3.915 || 1.107
|}
Riga 499 ⟶ 453:
== Bibliografia ==
* ''Milano antica e medievale'', a cura di Franco della Peruta,
* ''Storia religiosa della Lombardia - Diocesi di Milano'', a cura di [[Adriano Caprioli]], Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro, Brescia,
* {{cita libro|autore-capitolo-cognome=Eubel|autore-capitolo-nome=Konrad|wkautore-capitolo=Konrad Eubel|altri=[vol. II]|titolo=
*Élisabeth Paoli, [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5110_1988_num_100_1_2969 ''Les notices sur les évêques de Milan (IVe-VIe siècle)''], in ''Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age, Temps modernes'', tomo 100, nº1 (1988), pp.
* {{cita libro | url = https://archive.org/details/memoriestoriched09cath/n9 | titolo = Memorie storiche della diocesi di Milano | editore = Baldini e Ghezzi (Tipografia De Silvestri) | città = Milano | anno = 1961 | lingua = it | volume = VIII | urlarchivio = https://archive.is/20181123081510/https://archive.org/stream/memoriestoriched09cath/memoriestoriched09cath_djvu.txt | dataarchivio = 23 novembre 2018 | urlmorto = no | accesso = 23 novembre 2018 }} (''[[Imprimatur#Chiesa Cattolica|imprimatur]]'' del pro-vicario Aloisio Oldani, [[deposito legale|deposito]] presso la [[Biblioteca Ambrosiana]])
== Voci correlate ==
Riga 520 ⟶ 473:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [[Annuario pontificio]] del 2024 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
* {{AnnuarioCEI|tipo=diocesi|id=77}}
* {{DSS|I7018|Arcidiocesi di Milano}}
* {{gcatholic|mila0}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/400/Milano Arcidiocesi di Milano] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web.
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