Mini (marchio): differenze tra le versioni

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{{Azienda
|nome = Mini
|logo = MINI_logo.svg
|forma societaria = Filiale
|data fondazione = 1969
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|causa chiusura =
|nazione = ENG
|sede = {{Bandiera|Germania}} [[Monaco di Baviera]], [[Germania]]<ref>[http://www.motoringfile.com/2011/02/27/inside-the-mini-house/ Inside the Mini House : A conversation Mini executives about the brand, motoringfile.com, 27 febbraio 2011]</ref>
|gruppo = {{bandiera|Germania}} [[BMW]]
|persone chiave = PeterStefanie SchwarzenbauerWurst (presidente)<ref>[https://www.horizontpress.netbmwgroup.com/mediendeutschland/nachrichtenarticle/detail/T0366433DE/personeller-BMWwechsel-holtan-Exder-Audispitze-Vertriebschefder-Petermarke-Schwarzenbauer-113504minilanguage=de, BMWPersoneller holtWechsel Ex-Audi-Vertriebschefan Peterder SchwarzenbauerSpitze der Marke Mini, horizontpress.netbmwgroup.com, 1 febbraio 2022]</ref>
|settore = automobilistico
|prodotti = [[Automobili]]
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}}
 
'''Mini''' (reso [[grafica]]mente come '''MINI'''<ref name="Brian Laban" >{{cita libro|lingua=inglese|autore=Brian Laban|titolo=The Mini: the making of a modern icon|url=https://archive.org/details/minimakingofmode0000laba|anno=2003|editore=Collins|città=London|ISBN=0-00-715275-2}}</ref>) è una [[casa automobilistica]] [[Inghilterra|inglese]], filiale del gruppo [[Germania|tedesco]] [[BMW]] dal 1994, specializzata in [[Superutilitaria|superutilitarie]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=httphttps://www.dailymail.co.uk/home/moslive/article-1192022/The-Mini-Cooper-S-Convertible-BMW-know-British-like--just-hour.html|titolo=The Mini Cooper S Convertible: BMW know what the British like...the top down, even just for an hour|pubblicazione=[[Daily Mail|dailymail.co.uk]]|autore=James Martin|data=8 luglio 2009}}</ref>
 
Il nome Mini nacque inizialmente per un'auto specifica, ovvero una vettura nota come [[Mini (1959)|Morris Mini Minor]] e Austin Seven, lanciata dalla [[British Motor Corporation|BMC]] nel [[1959]]. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli.<ref name="Chris Reed" /> La [[Mini (1959)|prima generazione]] del 1959 restò in produzione fino al [[2000]]; la [[Mini (2001)|nuova generazione]] per BMW, il cui sviluppo iniziò nel [[1995]], vide la luce nel [[2001]].
 
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel [[1966]] entrò a far parte della British Motor Holdings. La [[Fusione societaria|fusione]] tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel [[1968]] della British Leyland:<ref name="Chris Reed" >{{cita libro|lingua=inglese|autore=Chris Reed|titolo=Complete Mini: 35 Years Of Production History, Model Changes, Performance Data|editore=MRP|città=Croydon|anno=1994|ISBN=0-947981-88-8}}</ref> nel [[1969]] Mini diventa così un marchio a sé stante.<ref name="Sedgwick-Gillies" >{{cita libro|lingua=inglese|autore=Michael Sedgwick|coautori=Mark Gillies|titolo=A-Z of Cars 1945–1970|anno=1986}}</ref><ref name="aronline.co.uk" >{{cita news|lingua=en|url=http://www.aronline.co.uk/blogs/2011/08/05/the-cars-mini-development-history-part-1/|titolo=The cars: Mini development history|pubblicazione=aronline.co.uk|autore=Keith Adams|coautore=Ian Nicholls|data=5 agosto 2011}}</ref> Nel corso degli [[Anni 1980|anni ottanta]] la British Leyland cambia nome prima in [[gruppo Austin Rover]] e poi in [[gruppo Rover]], ma una forte crisi porta nel [[1988]] alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla [[British Aerospace]],<ref name="Chris Reed" /> la quale a sua volta lo cede nel [[1994]] a [[BMW]]. Nel [[2000]] il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.<ref>{{cita news|lingua=en|url=httphttps://www.nytimes.com/2000/09/15/automobiles/new-mini-retro-in-a-smaller-role.html|titolo=New Mini: Retro in a Smaller Role|pubblicazione=[[The New York Times]]|autore=James G. Cobb|data=15 settembre 2000}}</ref>
 
== Storia ==
=== 1959-19901994 ===
{{vedi anche|Mini (1959)}}
[[File:Morris Mini-Minor 1959 (621 AOK).jpg|thumb|L'originale [[Mini (1959)|Morris Mini Minor]] del [[1959]]]]
 
L'originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla [[British Motor Corporation]] e da successive case automobilistiche dal [[1959]] al [[2000]]. È considerata un'icona degli [[Anni 1960|anni sessanta]],<ref name="Chris Reed" /><ref>{{cita libro|lingua=inglese|autore=Chris Reed|titolo=Complete Classic Mini 1959-2000|editore=Motor Racing|città=Orpington|anno=2003|ISBN=1-899870-60-1}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=inglese|autore=Clausager|coautore=Anders|titolo=Essential Mini Cooper|url=https://archive.org/details/minicoopercarsth00unse|editore=Bay View Books|città=Bideford, Devon|anno=1997|ISBN=1-870979-86-9}}</ref> e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l'utilizzo dell'80% del [[pianale]] per passeggeri e bagagli) ha influenzato un'intera generazione di costruttori di automobili.<ref>«The BMC Mini, launched in 1959, is Britain's most influential car ever. It defined a new genre. Other cars used front-wheel drive and transverse engines before but none in such a small space». {{cita libro|lingua=inglese|autore=Martin Buckley|coautore=Chris Rees|titolo=Cars: An encyclopedia of the world's most fabulous automobiles|editore=Hermes House|anno=2006|ISBN=1-84309-266-2}}</ref> L'auto è in qualche modo considerata come l'equivalente britannica alla sua contemporanea [[Germania|tedesca]], la [[Volkswagen Maggiolino]], che ha avuto una popolarità simile in [[Nordamerica]]. Nel [[1999]] la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del [[XX secolo]], dietro solo alla [[Ford Model T]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=httphttps://www.nytimes.com/1999/12/24/automobiles/this-just-in-model-t-gets-award.html|titolo=This Just In: Model T Gets Award|pubblicazione=[[The New York Times]]|autore=James G. Cobb|data=24 dicembre 1999}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|url=http://auto.howstuffworks.com/mini-cooper.htm|titolo=How the MINI Cooper Works|pubblicazione=auto.howstuffworks.com|autore=Jonathan Strickland}}</ref>
 
La vettura venne progettata per BMC da [[Sir]] [[Alec Issigonis]].<ref>{{cita libro|lingua=inglese|autore=Jonathan Wood|titolo=Alec Issigonis: The Man Who Made the Mini|editore=Breedon Books Publishing|anno=2005|ISBN=1-85983-449-3}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=inglese|autore=Andrew Nahum|titolo=Issigonis and the Mini|editore=Icon Books|anno=2004|ISBN=1-84046-640-5}}</ref> Prodotta negli [[Stabilimento di Longbridge|stabilimenti di Longbridge]] e [[Cowley (Oxford)|Cowley]], la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui [[Australia]], [[Spagna]] ([[AUTHI Mini]]), [[Belgio]], [[Cile]], [[Italia]] ([[Innocenti Mini]]), [[Portogallo]], [[Sudafrica]], [[Uruguay]], [[Venezuela]] e [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]. L'originale Mini, conosciuta come ''Mark I'', ha avuto due importanti evoluzioni, la ''Mark II'' e la ''Mark III'': all'interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni [[Familiare|familiari]] ([[Mini (1959)#L.27evoluzione negli anni sessanta|Mini Countryman]] e [[Mini (1959)#Gli anni settanta: la Mini classica e la Clubman|Mini Clubman Estate]]), [[Pick-up (veicolo)|pick-up]], [[Furgonetta derivata da automobile|van]] e [[spiaggina]] ([[Mini Moke]]). Le [[Mini Cooper]] e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da [[rally]], trionfando varie volte al [[Rally di Monte Carlo]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/onthisday/hi/dates/stories/january/21/newsid_2506000/2506863.stm|titolo=1966: Future of Monte Carlo rally in doubt|pubblicazione=[[BBC]]|data=21 gennaio 1966}}</ref> Inizialmente commercializzata coi marchi [[Austin Motor Company|Austin]] e [[Morris Motor Company|Morris]] (Austin Seven e [[Morris Mini Minor]]), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante.<ref name="Sedgwick-Gillies" /><ref name="aronline.co.uk" /> Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli [[Anni 1980|anni ottanta]].
 
=== 19901994-2000 ===
All'inizio del [[1994]] BMW acquisì il [[gruppo Rover]] dalla [[British Aerospace]], proprietaria tra gli altri del marchio Mini. Già dai primi [[anni 1990|anni novanta]] la casa tedesca stava cercando di ampliare la propria gamma di auto con l'aggiunta di una [[superutilitaria]], e diede così inizio ai progetti per una nuova gamma a marchio Mini.<ref name="Brian Laban" />
 
In questi anni la stessa Rover lavorò sul marchio Mini proponendo vari esercizi di stile, tra cui la ACV30 e le Spiritual e Spiritual Too. La presentazione di queste ultime creazioni coincise con il via libera ufficiale da parte di BMW al "progetto Mini":;<ref name="Brian Laban" /> nel [[1998]] la casa bavarese iniziò quindi a dare indicazioni precise circa la creazione della nuova Mini, che vide la luce nel [[2001]], disegnata da [[Frank Stephenson]].<ref name="Brian Laban" />
 
Nel frattempo, nell'ottobre del [[2000]] veniva costruito l'ultimo esemplare della prima generazione Mini.<ref>{{cita news|lingua=en|url=httphttps://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/end-of-an-era-as-mini-production-is-halted-634417.html|titolo=End of an era as Mini production is halted|pubblicazione=[[The Independent|independent.co.uk]]|autore=Sally Ledward|data=4 ottobre 2000}}</ref><ref name="telegraph.co.uk" >{{cita news|lingua=en|url=httphttps://www.telegraph.co.uk/news/uknews/1368961/Longbridge-says-goodbye-to-its-little-wonder.html|titolo=Longbridge says goodbye to its little wonder|pubblicazione=[[The Daily Telegraph|telegraph.co.uk]]|data=5 ottobre 2000}}</ref>
 
=== Dal 2000 ad oggi ===
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[[File:Mini Cooper blue.JPG|thumb|La nuova [[Mini (2001)|Mini]], in produzione dal [[2001]]]]
 
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di [[BMW]], ha debuttato nel luglio [[2001]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=httphttps://www.telegraph.co.uk/news/uknews/1333218/Kings-Road-hails-return-of-the-Mini.html|titolo=King's Road hails return of the Mini|pubblicazione=[[The Daily Telegraph|telegraph.co.uk]]|autore=Charlotte Edwardes|data=8 luglio 2001}}</ref> Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel [[2005]] è stata affiancata la versione [[cabriolet]], denominata [[Mini Convertible|Convertible]], mentre nel [[2006]] è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in [[Italia]] da [[Bertone]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.evo.co.uk/carreviews/evocarreviews/200468/mini_cooper_s_works.html|titolo=MINI Cooper S Works GP|pubblicazione=evo.co.uk|autore=Jethro Bovingdon|data=luglio 2006}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.automobilismo.it/mini-cooper-s-jcw-gp-kit-2006-1-introduzione|titolo=Mini Cooper S JCW GP Kit|pubblicazione=automobilismo.it|data=20 luglio 2006|accesso=27 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140308050515/http://www.automobilismo.it/mini-cooper-s-jcw-gp-kit-2006-1-introduzione|dataarchivio=8 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel [[2007]] ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una vera gamma di modelli,<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.press.bmwgroup.com/pressclub/p/pcgl/pressDetail.html?outputChannelId=6&id=T0125055EN&left_menu_item=node__2311|titolo=MINI at the 82nd International Geneva Motor Show 2012|pubblicazione=press.bmwgroup.com|data=29 febbraio 2012}}</ref> dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione [[familiare]] [[Mini (2001)#Mini Clubman|Clubman]] ([[2008]]), la [[Sport Utility Vehicle]] [[Mini Countryman (2010)|Countryman]] ([[2010]]),<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.autoexpress.co.uk/news/autoexpressnews/247405/mini_countryman_official.html|titolo=MINI Countryman - official!|pubblicazione=autoexpress.co.uk|autore=Luke Madden|data=20 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.automoblog.net/2010/01/21/the-mini-countryman-fun-has-no-limits/|titolo=The MINI Countryman, Fun has no Limits|pubblicazione=automoblog.net|autore=Tony Borroz|data=21 gennaio 2010|accesso=27 marzo 2012|dataarchivio=1 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170701171618/http://www.automoblog.net/2010/01/21/the-mini-countryman-fun-has-no-limits/|urlmorto=sì}}</ref> la [[Mini Coupé|Coupé]] ([[2011]])<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.autocar.co.uk/News/NewsArticle.aspx?AR=257796|titolo=Mini Coupe revealed|pubblicazione=[[Autocar|autocar.co.uk]]|autore=Hilton Holloway|data=13 settembre 2011}}</ref> e la [[Mini Roadster|Roadster]] ([[2012]]),<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.autoblog.com/2012/01/27/2012-mini-roadster-priced-from-24-350/|titolo=2012 Mini Roadster priced from $24,350*|pubblicazione=autoblog.com|autore=Zach Bowman|data=27 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.whatcar.com/car-news/mini-roadster-review/261151|titolo=Mini Roadster review|pubblicazione=whatcar.com|autore=Steven Huntingford|data=30 gennaio 2012}}</ref> oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva [[BMW Motorsport]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.motortrend.com/roadtests/hatchbacks/112_0810_2009_mini_john_cooper_works_first_look/|titolo=First Drive: 2009 Mini John Cooper Works|pubblicazione=motortrend.com|autore=Todd Lassa|data=novembre 2008|accesso=27 marzo 2012|dataarchivio=23 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120523180624/http://www.motortrend.com/roadtests/hatchbacks/112_0810_2009_mini_john_cooper_works_first_look/|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Produzione ==
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== Collegamenti esterni ==
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