Michael Moore: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'attore nato nel 1914|Michael D. Moore}}
{{Bio
|Nome = Michael Francis
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca =
|Epoca2 =
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , vincitore dell'[[Oscar al miglior documentario]] con ''[[Bowling a Columbine]]'' ([[2002]]) e della [[Palma d'oro]] al [[Festival di Cannes]] con ''[[Fahrenheit 9/11]]'' ([[2004]])
|Immagine = Michael Moore
|Didascalia = Michael Moore alla [[Mostra del Cinema di Venezia]] nel [[
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|al miglior documentario|2003|x}}
}}
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Attraverso i propri documentari e libri ha affrontato con spirito critico i problemi e le contraddizioni del sistema politico, economico e sociale degli Stati Uniti, conquistando un grande successo di pubblico, ma procurandosi anche una folta schiera di detrattori, che ne hanno messo in discussione idee e metodi.
Nel 2005
== Biografia ==
=== Formazione e prime attività ===
Nato nel [[1954]] a Davidson, sobborgo di [[Flint (Michigan)|Flint]], nel [[Michigan]], cresce in una famiglia proletaria irlandese cattolica.<ref>Lawrence 2005, p. VII</ref> Sia il padre che il nonno lavorano nella locale fabbrica della [[General Motors]] e anche lui sembra destinato a seguirne le orme, ma dopo il diploma si iscrive invece all'[[Università del Michigan]]. Abbandonati presto gli studi universitari, nel [[1976]] comincia a lavorare per il giornale alternativo ''Flint Voice'', che in seguito sotto la sua direzione cambia nome in ''Michigan Voice''.<ref name=Lawrence-VIII>Lawrence 2005, p. VIII</ref> Circa dieci anni dopo accetta un posto nella rivista nazionale di [[controcultura]] ''[[Mother Jones (periodico)|Mother Jones]]'', a [[San Francisco]], ma vi lavora per meno di due anni, per problemi con la direzione.<ref name=Lawrence-VIII/>
=== 1989:
In seguito alla chiusura da parte della [[General Motors]] della sua fabbrica di Flint, malgrado gli enormi profitti realizzati dalla società, Moore decide di girare un documentario per mostrare quello che il taglio di ben trentacinquemila posti di lavoro abbia significato e come si sia riflesso negativamente sulla realtà locale, a danno di un'intera città.
L'idea originaria è quella di intervistare nello stile di ''[[60 Minutes]]''<ref>Lawrence 2005, p. 109</ref> il presidente della General Motors, [[Roger Smith (imprenditore)|Roger Smith]], portandolo a Flint per mostrargli direttamente il risultato concreto della decisione presa.<ref>Lawrence 2005, p. 110</ref> Ma il neo-regista non riesce ad incontrarlo e il documentario, fin dal titolo, trova il filo conduttore nei falliti tentativi di essere ricevuto dall'inavvicinabile dirigente.<ref name=LawrenceIX>Lawrence 2005, p. IX</ref>
Il film ''[[Roger & Me]]'', realizzato dal regista investendo tutte le risorse economiche personali<ref name=LawrenceIX/> e creando una propria casa di produzione, la [[Dog Eat Dog Films]], viene distribuito nelle sale statunitensi da [[Warner Bros.]] nel dicembre [[1989]]. Grazie all'originale tono ironico conquista l'apprezzamento della critica e un successo di pubblico senza precedenti per un documentario: vince i premi delle principali associazioni critiche statunitensi, come il [[National Board of Review Award al miglior documentario|premio per il miglior documentario]] del [[National Board of Review of Motion Pictures|National Board of Review]], e incassa circa 6 milioni di dollari a fronte di un budget inferiore ai 200 000 dollari.<ref>{{cita web|url=
=== Anni novanta: dagli spettacoli televisivi al best seller
La notorietà ottenuta da Moore con ''Roger & Me'' spinge la [[NBC]] a proporgli di realizzare un [[programma televisivo]]. Il risultato è ''TV Nation'', una combinazione di due generi apparentemente opposti, commedia e documentario, che ha l'obiettivo di divertire gli spettatori e al tempo stesso informarli.<ref>Lawrence 2005, pp. 122-123</ref> La prima stagione, composta da 9 episodi, trasmessa dal 19 luglio al 28 dicembre [[1994]],<ref name=TVNation1>{{cita web|url=
Moore si cimenta anche nel cinema di finzione, con il satirico ''[[Operazione Canadian Bacon]]''. Ma la distribuzione del film, girato alla fine del [[1993]],<ref name=Canadian>{{cita web|url=
Nel [[1996]] pubblica ''[[Giù le mani! L'altra America sfida potenti e prepotenti]]'' (''Downsize This! Random Threats from an Unarmed American''), sul tema del ridimensionamento delle grandi compagnie, che chiudono le loro fabbriche negli Stati Uniti e le trasferiscono all'estero per ridurre i costi del lavoro
Nel [[1999]] torna alla televisione con un nuovo programma sul modello del precedente ''TV Nation'', ''[[The Awful Truth (programma televisivo)|The Awful Truth]]'' ("La Repubblica Popolare Democratica Televisiva"), definito da Moore «un incrocio tra la [[WWE|Federazione Mondiale di Wrestling]] e la [[C-SPAN]]».<ref>Lawrence 2005, p. 35</ref> Finanziato dal canale televisivo britannico [[Channel 4]],<ref name=LawrenceX/> lo ''show'' viene trasmesso per due stagioni e 24 episodi complessivi sul canale televisivo via cavo Bravo.
===
Esasperato dal risultato delle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2000|elezioni presidenziali del 2000]] e dell'[[George W. Bush|amministrazione Bush]], nel [[2001]] Moore scrive ''[[Stupid White Men]]''. La pubblicazione è programmata per l'autunno, ma in seguito all'[[attentati dell'11 settembre 2001|11 settembre]] la casa editrice [[HarperCollins]] chiede all'autore di smorzarne i toni polemici. Grazie ad una campagna dei librai contro quello che è considerato un atto di censura, il libro viene pubblicato integro, senza tagli, nella primavera [[2002]], e diventa un nuovo best seller.<ref>Lawrence 2005, p. XI</ref>
[[File:Michael Moore and Ryota Nakanishi at UCLA.jpg|thumb|Michael Moore]]
Quella stessa primavera Moore presenta in concorso al [[Festival di Cannes 2002|Festival di Cannes]] il documentario ''[[Bowling a Columbine]]'' (''Bowling for Columbine''), incentrato sul tema della proliferazione delle armi e soprattutto della cultura della violenza negli Stati Uniti, che vince all'unanimità il Premio del 55º anniversario.<ref>{{cita web|url=
{{citazione|Viviamo in un'epoca di elezioni fittizie che fanno eleggere un presidente fittizio. Viviamo in un'epoca in cui un uomo ci manda in guerra per motivi fittizi. Noi siamo contro questa guerra, signor Bush. Si vergogni, signor Bush. Si vergogni<ref>Lawrence 2005, p. 43.</ref><ref>{{cita web|url=
=== 2004: ''Fahrenheit 9/11'' e le elezioni presidenziali statunitensi ===
A due anni di distanza da ''Bowling a Columbine'', Moore torna in concorso al [[Festival di Cannes 2004|Festival di Cannes]] con ''[[Fahrenheit 9/11]]'', controverso documentario incentrato sui presunti legami tra la famiglia Bush, la [[Dinastia
In effetti la [[The Walt Disney Company|Disney]], per ragioni di opportunità, vieta alla propria controllata [[Miramax Films]], che ha finanziato il film, di distribuirlo negli Stati Uniti. Dopo lunghi negoziati, i fondatori della Miramax [[Harvey Weinstein|Harvey]] e [[Bob Weinstein]] acquistano personalmente i diritti del film e costituiscono con l'appoggio di [[Lions Gate Films]] e [[IFC Films]] un'apposita società per distribuirlo, The Fellowship Adventure Group. Il film è al centro di violente polemiche da parte di associazioni e mass media conservatori, che si trasformano però in un'enorme promozione gratuita in suo favore. Uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 25 giugno [[2004]], nel solo weekend d'apertura eguaglia l'intero incasso in patria di ''Bowling a Columbine'' e nel giro di un mese supera la barriera dei cento milioni di dollari. Con un incasso di oltre 119 milioni di dollari a livello nazionale e oltre 220 a livello internazionale,<ref>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=fahrenheit911.htm|titolo=Box Office Mojo - Fahrenheit 9/11|accesso=12 febbraio 2009|lingua=en}}</ref> è di gran lunga il documentario ad aver incassato di più nella storia del cinema.<ref>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/genres/chart/?id=documentary.htm|titolo=Box Office Mojo - Documentary Movies|accesso=12 febbraio 2009|lingua=en}}</ref>
=== 2007-2015: critica alle politiche sociali
[[File:Sicko at the Cannes FF by tangi bertin on May 19, 2007.jpg|thumb|Al festival di Cannes nel 2007|right]]
Nel suo successivo documentario, ''[[Sicko]]'' ([[2007]]), Michael Moore affronta un altro tema cruciale, il diritto alla salute, mostrando i gravi problemi e le colpevoli distorsioni del [[Sistema sanitario degli Stati Uniti d'America|sistema sanitario degli Stati Uniti]], completamente in mano alle società private di assicurazione medica, mettendolo a confronto con vari sistemi sanitari a livello mondiale. Pur non riuscendo ad avvicinare l'irripetibile successo commerciale di ''Fahrenheit 9/11'', ''Sicko'' incassa comunque oltre 24 milioni di dollari negli Stati Uniti<ref>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=sicko.htm|titolo=Box Office Mojo - Sicko|accesso=12 febbraio 2009|lingua=en}}</ref> e ottiene una ''nomination'' all'Oscar.
Nel luglio [[2009]] Moore annuncia il titolo del nuovo documentario che verrà proiettato negli Stati Uniti a partire dal mese di novembre dello stesso anno: ''[[Capitalism: A Love Story]]'', un film incentrato sulla crisi economica mondiale.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1617489140.html|editore=ansa.it|titolo=Moore svela titolo nuovo documentario|data=11 luglio 2009|accesso=8 febbraio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20090715081509/http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1617489140.html|dataarchivio=15 luglio 2009}}</ref>
''[[Where to Invade Next]]'' è invece il titolo dell'ultimo progetto di Moore. Accolto bene già nell'edizione 2015 del [[Toronto International Film Festival]], è uscito nelle sale statunitensi solo nel febbraio 2016, registrando un notevole successo di pubblico all'esordio, e la consueta coda di polemiche per la posizione critica assunta nei confronti della politica sociale - non militare quindi come suggerisce il titolo - statunitense.<ref>{{cita web|url=http://www.michaelmoore.com/weekonewheretoinvadenext/|editore=Moore|titolo=|accesso=24 marzo 2016|lingua=en|dataarchivio=30 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160330062732/http://michaelmoore.com/weekonewheretoinvadenext/|urlmorto=sì}}</ref>
=== 2016-2018: l'ascesa di Donald Trump e la crisi del Partito Democratico ===
[[File:Michael Moore- Democrats Aren't Running The Right People - Morning Joe - MSNBC.webm|miniatura|Michael Moore: I democratici non gestiscono le persone giuste, "Morning Joe<nowiki>''</nowiki>, MSNBC, 2017]]
Nel docu-film ''[[Michael Moore in Trumpland - Nella terra di Trump]]'', Moore parla della campagna per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016]]. Si tratta di un monologo di Moore
A distanza di due anni, in vista delle [[Elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 2018|elezioni di mediotermine del 2018]], Moore presenta il film ''[[Fahrenheit 11/9]]'',
== Filmografia ==
=== Regista
====
* ''[[Roger & Me]]'' (1989)
* ''[[Operazione Canadian Bacon]]'' (''Canadian Bacon'') (1995)▼
* ''[[The Big One (film)|The Big One]]'' (1997)
* ''[[Bowling a Columbine]] (Bowling for Columbine)'' (2002)
* ''[[Fahrenheit 9/11]]'' (2004)
* ''[[Sicko]]'' (
*''[[Slacker Uprising]]'' (2008)
* ''[[Capitalism: A Love Story]]'' (2009)
* ''[[Where to Invade Next]]'' (2015)
* ''[[Michael Moore in
* ''[[Fahrenheit 11/9]]'' (2018)
====
* ''[[
* ''[[And Justice for All (film)|And Justice for All]]'' (1998)
▲* ''[[Operazione Canadian Bacon]]'' (''Canadian Bacon'') (1995)
==== Video musicali ====
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* ''Boom!'' dei [[System of a Down]] (2003)
===
* ''Operazione Canadian Bacon'' (''Canadian Bacon'') (1995)
* ''[[Innamorati pazzi (serie televisiva)|Innamorati pazzi]]'' (''Mad About You'') – serie TV, episodi [[Episodi di Innamorati pazzi (quinta stagione)|2x23-2x24]] (1997)
* ''[[
* ''[[Magic Numbers - Numeri magici]]'' (''Lucky Numbers''), regia di [[Nora Ephron]] (2000)
* ''[[The Fever]]'', regia di
* ''[[BrainDead - Alieni a Washington]]'' (
== Riconoscimenti ==
*[[Premio Oscar]]
** '''[[Premi Oscar 2003|2003]] – [[Oscar al miglior documentario|Miglior documentario]]''' per ''[[Bowling a Columbine]]''
** [[Premi Oscar 2008|2008]] – Candidatura al miglior documentario per ''[[Sicko]]''
*[[Premio Emmy]]
** '''[[Premi Emmy 1995|1995]] – Miglior documentario o programma non-fiction''' per ''[[TV Nation]]''
** [[Premi Emmy 1996|1996]] – Candidatura al miglior documentario o programma non-fiction per ''TV Nation''
** [[Premi Emmy 1999|1999]] – Candidatura al miglior documentario o programma non-fiction per ''[[The Awful Truth (programma televisivo)|The Awful Truth]]''
** [[Premi Emmy 2001|2001]] – Candidatura al miglior reality non strutturato per ''The Awful Truth''
*[[Festival di Cannes]]
** [[Festival di Cannes 2002|2002]] – Candidatura alla [[Palma d'oro]] per ''Bowling a Columbine''
** 2002 – Premio del 55º anniversario per ''Bowling a Columbine''
** '''[[Festival di Cannes 2004|2004]] – [[Palma d'oro]]''' per ''[[Fahrenheit 9/11]]''
*Festival di Cannes
**[[66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|2009]] – Leoncino d'oro per ''[[Capitalism: A Love Story]]''
**2009 – Premio Open per ''Capitalism: A Love Story''
**2009 – Candidatura al [[Leone d'oro]] per ''Capitalism: A Love Story''
== Doppiatori italiani ==
*[[Franco Zucca]] in ''Bowling a Columbine'', ''Capitalism: A Love Story''
*[[Massimo Bitossi]] in ''Fahrenheit 9/11'', ''Fahrenheit 11/9''
*[[Oreste Rizzini]] in ''Magic Numbers - Numeri magici''
*[[Angelo Nicotra]] in ''Sicko''
*[[Stefano Albertini]] in ''Where to Invade Next''
== Televisione ==
Moore ha scritto e presentato i seguenti ''show'' televisivi:
* ''[[TV Nation (serie)|TV Nation]]'' ([[1994]]-[[1995]])
* ''[[The Awful Truth (programma televisivo)|The Awful Truth]]'' ([[1999]]-[[2000]])
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[[Categoria:Scrittori statunitensi del XXI secolo]]
[[Categoria:Registi di videoclip]]
[[Categoria:Produttori cinematografici statunitensi del XX secolo]]
[[Categoria:Produttori cinematografici statunitensi del XXI secolo]]
[[Categoria:Autori televisivi statunitensi]]
[[Categoria:Attivisti statunitensi contro la guerra in Iraq del 2003]]
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