Caserta: differenze tra le versioni

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{{Nd}}
{{F|centri abitati della Campania|gennaio 2022}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Caserta
|Panorama = CampaniaMaddaloni Caserta1- tango7174Panorama di Caserta dal Santuario di San Michele.jpg
|Didascalia = VistaPanorama panoramicadi daCaserta Casertavecchiadal Santuario di San Michele
|Bandiera = Caserta-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Caserta-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Caserta
|Amministratore locale = Antonella Scolamiero,<br /> Daniela Caruso,<br /> Agostino Anatriello<ref>{{Cita web|url=https://www.casertanews.it/cronaca/scioglimento-comune-caserta-prefettura-nomina-commissione.html|titolo=Scioglimento comune di Caserta: prefettura nomina commissione|accesso=2025-04-22}}</ref>
|Amministratore locale = Carlo Marino
|Partito = ''[[Scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazione mafiosa|commissione straordinaria]]''
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 20-6-201623/04/2025
|Data rielezione =
|Data istituzione = [[1799]]
|Altitudine =
|Abitanti = 75459
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/pop2018/index.html Dato Istat] -
Popolazione residente al 31 agosto 2018.
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2018
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Capua]], [[Casagiove]], [[Castel Morrone]], [[Limatola]] ([[provincia di Benevento|BN]]), [[Maddaloni]], [[Recale]], [[Sant'Agata de' Goti]] (BN), [[San Marco Evangelista (Italia)|San Marco Evangelista]], [[San Nicola la Strada]], [[San Prisco (Italia)|San Prisco]], [[Valle di Maddaloni]]
|Zona sismica = 32
|Gradi giorno = 1013
|Nome abitanti = casertani
|Patrono = [[san Sebastiano]] e [[Anna (madre di Maria)|sant'Anna]]
|Festivo = 20 gennaio e 26 luglio
|PIL =
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Caserta all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Caserta''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|kaˈzɛrta|it}}<ref>{{dipi}}</ref>, {{audio|It-Caserta.ogg}}; ''Caserta'' {{IPA|[kaˈsɛrtə]|it}} in [[dialetti campani|dialetto casertano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Caserta|omonima provincia]] in [[Campania]].
 
'''Caserta'''È tra le ([[IPA]]:città {{IPA|kaˈzɛrta|it}}<ref>{{dipi}}</ref>,decorate {{audio|It-Caserta.ogg}})al èvalor unmilitare [[Comuneper (Italia)|comunela italianoguerra di liberazione]], insignita della medaglia d'oro al merito civile e della medaglia di {{formatnum:75459}}bronzo abitanti<refal name="templatevalor divisionemilitare amministrativa-abitanti"/>,per [[capoluogo]]i sacrifici delle dellsue popolazioni e per l'[[provinciaattività dinella Caserta|omonimalotta provincia]]partigiana indurante la [[Campaniaseconda guerra mondiale]]. La città campana èÈ nota soprattutto per la sua imponente [[Reggia di Caserta|Reggia Borbonica]], detta la ''Versailles d'Italia'', che, insieme al Belvedere Reale di [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]] e all'[[Acquedotto Carolino]], è inserita dal [[1997]] nel [[patrimonio dell'umanità]] dell'[[UnescoUNESCO]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il comune di Caserta comprende, oltre al capoluogo, anche ben 23 [[Frazione comunale|frazioni]], pero unacasali superficie totale di 56&nbsp;[[Chilometro quadrato|km²]]storici<ref>F. TraPistilli, queste''I vannovillaggi ricordatedel [[SanCarolino'', Leucioin (''Caserta)|San Leucio]],prima comunee adopo parteil aggregato aPalazzo'', Caserta sotto il [[fascismo]], famosa1994.</ref>. perTra il [[Belvederequesti di Sanmaggiore Leucio|Realrilevanza Belvedere]] e i [[Seta|setifici]], e [[Casertavecchia]], conper il suopatrimonio borgo medievale, il [[castello]]artistico e ilarchitettonico [[Duomo di Casertavecchia|Duomo]], del [[1100]], in stile arabo-romanico.conservato sono:
* [[Casertavecchia]], con il suo borgo medievale, il [[castello]] e il [[Duomo di Casertavecchia|Duomo]], del [[1113]], in stile romanico, e la [[Chiesa dell'Annunziata (Caserta)|chiesa d'Annunziata]];
* [[Piedimonte di Caserta|Piedimonte]], in cui sono importanti monumenti medievali: [[Abbazia di San Pietro ad Montes|l'abbazia benedettina di san Pietro ad Montes]], la chiesa parrocchiale di [[Chiesa di San Rufo (Caserta)|san Rufo martire]] e il [[Palazzo Orfitelli (Caserta)|palazzo Orfitelli]];
* [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]], comune a parte aggregato a Caserta sotto il [[fascismo]], famoso per il [[Belvedere di San Leucio|Real Belvedere]] e i [[Seta|setifici]].
 
Il territorio comunale si estende per una area della superficie totale di 56&nbsp;[[Chilometro quadrato|km²]].
La città è legata senza soluzione di continuità dal punto di vista urbanistico con altri importanti centri della provincia, in particolare con [[Marcianise]] a sud, dove si concentra la gran parte di industrie del territorio casertano e con [[Santa Maria Capua Vetere]] a nord, dove sono presenti il Tribunale e i resti di un anfiteatro romano.
Da alcuni anni il comune di Caserta è capofila di alcune iniziative, di cui fanno parte vari comuni tra loro confinanti per una popolazione complessiva di circa quattrocentomila abitanti, che hanno la finalità di concordare un unico e omogeneo piano di sviluppo territoriale<ref>[http://www.prusst-conurbazione-ce.it/ PRUSST] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090120123453/http://www.prusst-conurbazione-ce.it/ |data=20 gennaio 2009 }}</ref>.
 
La città è legata senza soluzione di continuità dal punto di vista urbanistico con altri importanti centri della provincia, in particolare con [[Marcianise]] a sud, dove si concentra la gran parte di industrie del territorio casertano e con [[Santa Maria Capua Vetere]] a nord, dove sono presenti il Tribunale e [[Anfiteatro campano|i resti di un anfiteatro romano]].
Caserta è situata in una posizione strategica rispetto ai grandi assi stradari. In particolare, è servita da due uscite dell'[[Autostrada del Sole|A1]], una denominata "Caserta sud", situata nel territorio del vicino [[Marcianise|comune di Marcianise]], e l'altra denominata "Caserta nord", situata al confine tra i comuni di Caserta, [[Casapulla]] e [[Casagiove]].
Da alcuni anni il comune di Caserta è capofila di alcune iniziative, di cui fanno parte vari comuni tra loro confinanti per una popolazione complessiva di circa quattrocentomila abitanti, che hanno la finalità di concordare un unico e omogeneo piano di sviluppo territoriale.<ref>{{Cita web |url=http://www.prusst-conurbazione-ce.it/ |titolo=PRUSST |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090120123453/http://www.prusst-conurbazione-ce.it/ |data=20 gennaio 2009}}</ref>
 
Caserta è situata in una posizione strategica rispetto ai grandi assi stradari. In particolare, è servita da due uscite dell'[[Autostrada del Sole|A1]], una denominata "Caserta sud", situata nel territorio del vicino [[Marcianise|comune di Marcianise]] e punto da dove inizia l'[[Autostrada A30 (Italia)|autostrada A30]], e l'altra denominata "Caserta nord", situata al confine tra i comuni di [[Casapulla]] e [[Casagiove]]. Nella classifica dell'ecosistema urbano [[2013]] stilata da [[Legambiente]],<ref name="issuu.com">{{Cita web |url=https://issuu.com/legambienteonlus/docs/rapporto_eu2013_stampa/Legambiente |titolo=Rapporto Ecosistema Urbano 2013 - XX edizione}}</ref> il comune di Caserta risulta al 34º posto su 45 capoluoghi di provincia con popolazione inferiore a 80.000 abitanti e, nel complesso, riporta un indice (38,23%) inferiore a quello di tutti gli altri capoluoghi di provincia campani.
Caserta è altresì situata al centro della [[Strada statale 87 Sannitica|via Sannitica]], la strada voluta dai [[Borbone delle Due Sicilie|Borbone]].
 
Nella classifica dell'ecosistema urbano [[2013]] stilata da [[Legambiente]]<ref name="issuu.com">[http://issuu.com/legambienteonlus/docs/rapporto_eu2013_stampa/Legambiente - Rapporto Ecosistema Urbano 2013 - XX edizione]</ref>, il comune di Caserta risulta al 34º posto su 45 capoluoghi di provincia con popolazione inferiore a 80.000 abitanti e, nel complesso, riporta un indice (38,23%) inferiore a quello di tutti gli altri capoluoghi di provincia campani..
 
=== Clima ===
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Nella provincia di Caserta si trova la zona pianeggiante più estesa della regione e di ciò risente anche il [[clima]].
 
La parte che va dalla costa sino ai primi monti che circondano il capoluogo, risente dei benefici influssi del mare, che si fanno sentire soprattutto in [[inverno]] con temperature miti e maggiore [[umidità]] (e conseguente clima moderatamente o anche intensamente [[afa (meteorologia)|afoso]] nei mesi estivi). L'estate è molto lunga e calda, con una forte accentuazione che si è avuta a partire dal 1998, come in tutta l'Italia peninsulare, sebbene un secondo step si sia avuto con la storica estate del 2003. Da record l'ondata di caldo dell'agosto 2007, con oltre 40° registrati presso la stazione meteorologica di Caserta, in questo caso però con un basso tasso di umidità dovuto ai venti di caduta ma valori non dissimili si erano registrati anche all'inizio della seconda decade di agosto 2003 e nuovamente nel luglio 2015 e nell'agosto 2017, nell'ultimo caso con un [[Punto di rugiada|dew point]] più alto rispetto alle precedenti occasioni ed estremo disagio fisico.
 
L'inverno nella piana casertana nel complesso è mite (la stazione meteo di Caserta, situata nel centro cittadino ed influenzata dall'isola di calore, fa registrare circa 13º nella media delle temperature massime di gennaio, contro i circa 12° della media 81/10 della stazione dell'aeroporto militare di [[Grazzanise]]), ma non sono da escludere periodi (difficilmente lunghi, stante il trend rialzista delle temperature in corso negli ultimi decenni) di freddo intenso (per citare qualche esempio recente, relativamente rigido risultò il bimestre dicembre 2001- gennaio 2002, con un breve episodio nevoso, come anche il periodo compreso fra la seconda metà di gennaio e l'inizio di marzo 2005, dopo il mite dicembre 2004, mentre l'inverno 2003-2004 è ricordato per le sei ondate di freddo, alternate a periodi miti), con minime sporadicamente pari a zero anche nel capoluogo e massime sotto i 7 gradi, nonostante l'[[isola di calore]] propria della conurbazione urbana a nord di [[Napoli]], che condiziona molto le medie termiche.
 
L'inverno nella piana casertana nel complesso è mite (la stazione meteo di Caserta, situata nel centro cittadino ed influenzata dall'isola di calore, fa registrare circa 13° nella media delle temperature massime di gennaio, contro i circa 12° della media 1981/2010 della stazione dell'aeroporto militare di [[Grazzanise]]), ma non sono da escludere periodi (difficilmente lunghi, stante il trend rialzista delle temperature in corso negli ultimi decenni) di freddo intenso (per citare qualche esempio recente, relativamente rigido risultò il bimestre dicembre 2001-gennaio 2002, con un breve episodio nevoso, come anche il periodo compreso fra la seconda metà di gennaio e l'inizio di marzo 2005, dopo il mite dicembre 2004, mentre l'inverno 2003-2004 è ricordato per le sei ondate di freddo, alternate a periodi miti), con minime sporadicamente pari a zero anche nel capoluogo e massime sotto i 7 gradi, nonostante l'[[isola di calore]] propria della conurbazione urbana a nord di [[Napoli]], che condiziona molto le medie termiche.
L'indice di nevosità è comunque uno dei più bassi d'Italia e persino d'Europa, assai più trascurabile che in città italiane situate alla medesima latitudine, come ad esempio [[Bari]], peraltro meno piovose (il versante tirrenico si trova sottovento rispetto alle incursione di aria continentale da est rispetto al versante adriatico). Nel presente secolo, l'episodio nevoso più rilevante si è verificato fra ll 26 ed il 27 febbraio 2018 ma non trascurabile quello avvenuto fra il 30 ed il 31 dicembre 2014 (per accumuli più significativi bisogna risalire al biennio 1985-86, sebbene episodi minori ci siano stati anche nel gennaio 2019(accumuli di 3 cm. nella notte fra il 3 ed il 4), marzo 2002(fiocchi senza accumulo,nel giorno della domenica delle Palme), nel marzo 2005-limitatamente alle zone collinari-e nel dicembre 2010, mentre fra il 16 ed il 17 dicembre 2010 si sono registrate temperature minime inferiori ai -4° nel centro città (valore peraltro replicato nelle notti del 6 e del 7 gennaio 2017) e addirittura prossimi ai -7° nel vicino aeroporto militare di Grazzanise.
 
L'indice di nevosità è comunque uno dei più bassi d'Italia e persino d'Europa, assai più trascurabile che in città italiane situate alla medesima latitudine, come ad esempio [[Bari]], peraltro meno piovose (il versante tirrenico si trova sottovento rispetto alle incursioni di aria continentale da est rispetto al versante adriatico). Nel presente secolo, l'episodio nevoso più rilevante si è verificato fra il 26 ed il 27 febbraio 2018 ma non trascurabile quello avvenuto fra il 30 ed il 31 dicembre 2014 (per accumuli più significativi bisogna risalire al biennio 1985-86, sebbene episodi minori ci siano stati anche nel gennaio 2019 (accumuli di 3&nbsp;cm nella notte fra il 3 ed il 4), marzo 2002 (fiocchi senza accumulo, nel giorno della domenica delle Palme), nel marzo 2005{{ln}}limitatamente alle zone collinari{{ln}}e nel dicembre 2010, mentre fra il 16 ed il 17 dicembre 2010 si sono registrate temperature minime inferiori ai -4° nel centro città (valore peraltro replicato nelle notti del 6 e del 7 gennaio 2017) e addirittura prossimi ai -7° nel vicino aeroporto militare di Grazzanise.
Nelle frazioni collinari le temperature medie sono leggermente più basse, specie nei valori massimi e le nevicate un po’ meno rare (Casertavecchia, per rimanere al secolo in corso, fu interessata da precipitazioni nevose, ad esempio, nel gennaio 2004 e nel marzo 2005, che non coinvolsero la città pianeggiante o in altri casi la coinvolsero marginalmente, come nel febbraio 2012 e nel febbraio 2013).
 
Nelle frazioni collinari le temperature medie sono leggermente più basse, specie nei valori massimi e le nevicate un po' meno rare (Casertavecchia, per rimanere al secolo in corso, fu interessata da precipitazioni nevose, ad esempio, nel gennaio 2004 e nel marzo 2005, che non coinvolsero la città pianeggiante o in altri casi la coinvolsero marginalmente, come nel febbraio 2012 e nel febbraio 2013).
Assai diverso rispetto alla costa ed alla pianura casertana è il microclima dell'area [[Matese|matesina]]. La zona interna della provincia è infatti caratterizzata da numerosi rilievi sia collinari che montuosi, che hanno un clima tipicamente appenninico.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = CASERTACaserta
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 12.6
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== Origini del nome ==
Il nome Caserta deriva dal [[lingualatino latina|latinomedievale]] ''Casa Irta'', [[toponimo]] che viene fatto derivare dalla circostanza che l'antico centro urbano della città (l'attualeodierna [[Frazione (geografia)|frazione]] di [[Casertavecchia]]) sorgevasorgesse, durante il [[Medioevo]] e fino al [[XVIII secolo]], in posizione elevata rispetto alla pianura circostante.
 
== Storia ==
=== EtàL'età antica ed il primo nucleo ===
[[File:Necropoli della reggia.jpg|thumbminiatura|right|Tombe sannitiche e dei corredi funebri risalenti al IV secolo a.C. rinvenuti nel 1990]]
Le origini della città si fanno risalire agli [[Osci]] e ai [[Sanniti]]. Nonostante tutto, dai reperti che sono stati ritrovati, persino nelle varie frazioni della cittadina, vi è una testimonianza di un passato insediamento ancor più retrodatabile, inoltre nel 1990 furono ritrovate, nei sotterranei della Reggia, alcune tombe di epoca Sannita; si trattò dunque di una [[necropoli]] del [[V secolo a.C.]]. Intorno al 423 a.C. venne completamente popolata dai Sanniti che le diedero il nome di [[Calatia]]. Nel 211 a.C. si schierò contro i Romani e a favore di [[Annibale]]. Venne condannata all'esproprio e alla centuriazione, il che significa frammentazione del territorio in grandi appezzamenti.
 
La città di Caserta ha origini antiche; l'area sulla quale fu edificata la reggia fa parte di un territorio naturale di importanza archeologica dove Osci, Sanniti e Romani hanno lasciato testimonianze della loro presenza. Alcuni fanno risalire le sue origini agli [[Osci]], altri ai [[Sanniti]]. Nonostante tutto, dai reperti che sono stati ritrovati, persino nelle varie frazioni della città, vi è una testimonianza di un passato assai remoto. Nel 1990 furono ritrovate, nei sotterranei della Reggia, alcune tombe di epoca Sannita; si trattò dunque di una [[necropoli]] del [[V secolo a.C.]]. Intorno al 423 a.C. venne completamente popolata dai Sanniti che le diedero il nome di [[Calatia]]. Nel 211 a.C. si schierò contro i Romani e a favore di [[Annibale]]. Venne condannata all'esproprio e alla centuriazione, il che significa frammentazione del territorio in grandi appezzamenti.
[[File:Facciata Cattedrale---, pietra romana.JPG|left|thumb|Pietra romana (Casertavecchia)]]
 
===Età Lo sviluppo medievale ===
Il monaco [[Erchemperto]], nell{{'}}''[[Historia Langobardorum Beneventanorum]]'', parla di Caserta come di una realtà già esistente quando, nel IX secolo, gli abitanti di [[Calatia]] sono costretti a scappare per la distruzione di Pandone il Rapace, a capo dei [[Longobardi]] di [[Capua]]. Lo stesso Pandone fece costruire, nell'863, una torre come simbolo di conquista. Durante il [[regno longobardo]], il nucleo urbano si formò attorno alla [[torre]] di avvistamento e di difesa; l'attuale centro cittadino, situato intorno a piazza Vanvitelli, allora piazza del mercato, era chiamato ''Torre'', proprio per la presenza della costruzione longobarda che si situa nell'angolo nord-occidentale della stessa, e la città era inoltre sede di [[diocesi|cattedra vescovile]].
 
Il nucleo cittadino si era ivi trasferito nel [[XVI secolo]], in quello che era chiamato ''la Torre'', spostandosi da [[Casertavecchia]]; dopo qualche secolo seguì l'esempio anche il [[vescovo]], che prese dimora nel borgo di Falciano, in un edificio poi adibito a caserma. Dal 1407 iniziò a svolgersi il mercato cittadino in pianura nella piazza omonima. Sulla piazza ancora oggi è il [[Palazzo vecchio (Caserta)|palazzo vecchio]], già dei della Ratta poi degli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]], conti di Caserta. Gli Acquaviva ampliarono e decorarono l'edificio e il suo giardino in età rinascimentale.
In epoca [[longobardi|longobarda]], il nucleo urbano si formò attorno alla [[torre]] di avvistamento e di difesa (oggi integrata nel Palazzo della Prefettura). Infatti l'attuale centro cittadino, situato intorno a piazza Vanvitelli, allora piazza del mercato, era chiamato ''Torre'', proprio per la presenza della costruzione longobarda che si situa nell'angolo nord-occidentale della stessa.
 
[[File:1_Casertavecchia_9.jpg|miniatura|right|Veduta verticale di [[Casertavecchia]].]]
Quindi, nonostante la perfetta [[simmetria]] nelle strade, quasi a ripetere la struttura delle città romane, l'attuale città di Caserta esisteva già da tempo ed era già sede comunale e sede di [[diocesi|cattedra vescovile]]. Il nucleo cittadino, infatti, si era trasferito qui nel [[XVI secolo]], in quello che era chiamato la Torre, spostandosi da [[Casertavecchia]]; dopo qualche secolo seguì l'esempio anche il [[vescovo]], che prese dimora nel borgo di Falciano, in un edificio poi adibito a caserma (oggi noto come ex Caserma Sacchi).
 
La città era nota per il suo mercato e per il palazzo degli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]], conti di Caserta, che la ereditarono nel [[1511]] dai conti [[Della Ratta]] e che avevano ampliato la torre con un edificio rinascimentale fortificato e con un giardino che aveva entusiasmato diversi viaggiatori del [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]].
 
[[File:1_Casertavecchia_9.jpg|thumb|[[Casertavecchia]]]]
La città fu a lungo contesa dai principati vicini di Napoli, Salerno e Capua, restando a quest'ultima nell'879, sotto Pandulfo di Capua che ne fu il primo conte. Fino al [[IX secolo]] Casertavecchia vide un notevole incremento della sua popolazione: l'inizio delle incursioni saracene spingeva, infatti, gli abitanti della pianura a cercare rifugio in luoghi montani più sicuri e difendibili, il che portò al trasferimento della sede vescovile nel borgo montano. Fino al [[XII secolo]] la storia di Casa Hirta si confonde con quella della [[Principato di Capua|contea di Capua]], inserendosi nelle lotte interne tra i signori Longobardi, Bizantini e Napoletani. Quando i [[Normanni]] la conquistarono nel [[1057]], [[Riccardo I di Aversa|Riccardo I, conte di Aversa]], la eresse in contea per Roberto di Lauro nel 1062. Passò nel 1183 al figlio Guglielmo ed alla sua morte, nel [[1199]], al figlio Roberto.
 
I nuovi conquistatori, pur nella loro durezza, portarono un po' d'ordine e di autorità. Accanto ad un maggiore sviluppo della popolazione e della vita urbana, sorsero la [[Duomo di Casertavecchia|cattedrale]], voluta dal vescovo [[Rainulfo (vescovo di Caserta)|Rainulfo]], il palazzo vescovile ed altri importanti edifici pubblici. Il borgo, passato agli [[Suebi|Svevi]], conobbe il suo momento di maggiore importanza, anche nel campo politico, sotto il conte Riccardo di Lauro, del casato dei [[Sanseverino (famiglia)|Sanseverino]], valido consigliere e fiduciario di [[Federico II di Svevia]]. In questo periodo iniziarono i lavori del campanile e si aggiunse al castello la grande torre cilindrica, detta «Maschio», coeva delle famose architetture federiciane di Capua (1224-1239).
 
Con la conquista [[Angioini|angioina]] ([[1266]]) la contea fu affidata temporaneamente a Federico di Laisalto. Successivamente, re [[Carlo I d'Angiò|Carlo D'Angiò]] la confiscò per assegnarla a Guglielmo de Beaumont (italianizzato in Belmonte), l'ammiraglio francese che lo aveva salvato con la sua nave. Nel 1269, alla morte di Belmonte, la contea venne affidata a Bertrando del Balzo e nel 1283 passò a Ludovico Roheriis, già giustiziere di Calabria e poi di Terra di Lavoro. Nel 1294 la città ebbe un nuovo feudatario, Goffredo Caetani di Sermoneta, fratello del papa [[Papa Bonifacio VIII|Bonifacio VIII]]. Quindi, nel [[1310]] passò al catalano Diego de Lahart (italianizzato in Della Ratta), di cui parla il [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] nella sesta giornata del ''[[Decameron]]'', giunto in Italia al seguito di donna [[Violante d'Aragona e Sicilia|Violante d'Aragona]]. Il più famoso dei conti Della Ratta fu Francesco, che combatté vittoriosamente e il cui mausoleo si puòvenne ammiraresituato nel duomo di Casertavecchia.
 
=== EtàL'età moderna e la reggia borbonica ===
[[File:Reggia di Caserta - panoramio.jpg|miniatura|right|Prospettiva della [[reggia di Caserta]].]]
Nel 1508 Caterina della Ratta, andò in sposa ad [[Andrea Matteo III Acquasveva|Andrea Matteo III Acquaviva]] d'Aragona, da cui attraverso il ramo primogenito, la contea divenuta principato giunse in eredità ad Anna, ultima erede degli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]], la quale sposando nel 1618 Francesco [[Caetani]] 8º duca di [[Sermoneta]], lo stato di Caserta rimase in questa famiglia fino a quando, indebitatisi enormemente, furono costretti a vendere i possedimenti ai [[Borbone]] di Napoli. Questi, in particolare il suo re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], pensarono di costruirvi la [[Reggia di Caserta|reggia borbonica]], a partire dal [[1750]].
 
[[File:Caserta, Palazzo Paternò.jpg|left|thumb|Facciata del [[Palazzo Paternò (Caserta)|palazzo Paternò]], realizzata da [[Gaetano Barba]] (XVIII secolo).]]
[[File:CasertaReale.jpg|thumb|La reggia di Caserta]]
Nel 1509 Caterina della Ratta, ultima erede della contea della sua famiglia andò in sposa ad [[Andrea Matteo III Acquaviva]] d'Aragona, da cui attraverso il ramo primogenito, la contea divenuta principato giunse in eredità ad Anna, ultima erede degli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]], la quale sposando nel 1618 Francesco [[Caetani]] 8º duca di [[Sermoneta]], lo stato di Caserta rimase in questa famiglia fino a quando, indebitatisi enormemente, furono costretti a vendere i possedimenti ai [[Borbone]] di Napoli. Questi, in particolare il suo re [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], pensarono di costruirvi la [[Reggia di Caserta|reggia borbonica]], a partire dal [[1750]].
 
L'esigenza del re di Napoli di costruirsi una nuova reggia aveva un triplice motivo. ''[[In primis]]'' il re aveva la necessità di costruirsi una residenza che fosse più lontana dal mare rispetto al [[Palazzo Reale (Napoli)|Palazzo Reale di Napoli]], per mettersi in salvo in caso di attacco da parte della [[flotta]] [[Francia nell'età moderna|francese]]. In secondo luogo, il re coltivava da tempo il desiderio di costruirsi una residenza estiva per il riposo. Inoltre, come terza motivazione, era mosso da un impeto di orgoglio e infatti ordinò al [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] di costruirgli una residenza che per bellezza, imponenza e maestosità, fosse superiore a tutte le altre europee. Il vecchio giardino degli Acquaviva diventò poi il nucleo principale dell'attuale parco della Reggia.
[[File:Caserta, Palazzo Paternò.jpg|left|thumb|Opera di Gaetano Barba, XVIII secolo.]]
L'esigenza del re di Napoli di costruirsi una nuova reggia aveva un triplice motivo. ''In primis'' il re aveva la necessità di costruirsi una residenza che fosse più lontana dal mare rispetto al [[Palazzo Reale (Napoli)|Palazzo Reale di Napoli]], per mettersi in salvo in caso di attacco da parte della [[flotta]] [[Francia|francese]]. In secondo luogo, il re coltivava da tempo il desiderio di costruirsi una residenza estiva per il riposo. Inoltre, come terza motivazione, era mosso da un impeto di orgoglio e infatti ordinò al [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] di costruirgli una residenza che per bellezza, imponenza e maestosità, fosse superiore a tutte le altre europee. Obiettivo questo che, a detta di molti, avrebbe poi raggiunto con la costruzione della Reggia di Caserta.
 
Sul finire del [[XVIII secolo]], il re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] fece costruire in località San Leucio una residenza reale con annessa una fabbrica adibita alla produzione della seta. Accanto al Palazzo del Belvedere, con sul retro un affascinante giardino all'italiana e con davanti la vista sulla piana di Caserta e sul golfo di Napoli, il re fece costruire i quartieri San Carlo e San Ferdinando, destinati agli operai della fabbrica della seta. Il re emise anche un [[editto]] nel quale in pratica sanciva la costituzione (da qui l'utopia ferdinandesca) di una sorta di società perfetta, chiedendo ai cittadini di San Leucio l'abolizione di ogni forma di lusso e assoluta uguaglianza economica. Una società che, nella mente del [[monarca]], avrebbe dovuto essere autosufficiente, vivendo della produzione di seta.<ref>{{cita web|url=https://www.theenvoy.eu/ferdinandopoli-lutopia-socialista-ferdinando-iv-borbone-san-leucio/|titolo=Ferdinandopoli: l'utopia socialista di Ferdinando IV di Borbone a San Leucio}}</ref>
Il vecchio giardino degli Acquaviva (il cosiddetto "bosco vecchio") diventò il nucleo principale dell'attuale parco della Reggia, oggi uno dei più grandi parchi urbani del mondo con una lunghezza di 2,5&nbsp;km. Un parco pieno di fontane scenografiche, cascate, laghi, immensi prati, boschi fitti.
 
=== Dal XIX secolo ad oggi ===
Sul finire del [[XVIII secolo|Settecento]], il re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] fece costruire in località San Leucio una residenza reale con annessa una fabbrica adibita alla produzione della seta. Accanto al Palazzo del Belvedere, con sul retro un affascinante giardino all'italiana e con davanti la vista sulla piana di Caserta e sul golfo di Napoli, il re fece costruire i quartieri San Carlo e San Ferdinando, destinati agli operai della fabbrica della seta. Il re emise anche un famoso editto nel quale in pratica sognava la costituzione (da qui l'utopia ferdinandea) di una sorta di società perfetta, chiedendo ai cittadini di San Leucio l'abolizione di ogni forma di lusso e assoluta uguaglianza economica. Insomma una società che, nella mente del re, doveva essere autosufficiente, vivere producendo la pregiatissima seta che poi farà il giro del mondo e oggi riveste le pareti del [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], della [[Casa Bianca]] e di [[Buckingham Palace]].
Dopo la [[proclamazione del Regno d'Italia]] divenne sede amministrativa del ''[[circondario di Caserta]]'' della ''[[provincia di Terra di Lavoro (1860-1927)|provincia di Terra di Lavoro]]'', quest'ultima soppressa nel 1927 dal [[governo Mussolini]] ed il territorio suddiviso nelle province limitrofe. Dopo la [[resa di Caserta]] e la [[Campagna d'Italia (1943-1945)|fine campagna d'Italia della seconda guerra mondiale]] nel 1945 divenne di nuovo [[capoluogo di provincia]], ma risultò parecchio devastata; con il ''[[boom edilizio]]'' soprattutto negli [[anni 1980]] nacquero i quartieri residenziali con grazie ad una edificazione di tipo estensivo, ma al contempo vennero create zone eccessivamente abitate e con pochi spazi verdi, come nel caso dell'ex area Macrico, area utilizzata dall'esercito italiano e dismessa nel 1984.<ref>{{cita web|url=https://caserta.italiani.it/macrico-caserta/|titolo=Macrico di Caserta: la storia di un parco che non riesce a veder luce|autore=Gabriele Roberti|data=17 novembre 2017}}</ref>
 
All'inizio degli [[anni 1990]] divenne sede della [[Seconda Università degli Studi di Napoli]], e nel luglio del [[1994]] la città fu sede della cena di gala in occasione del [[G7]]; parallelamente durante la [[crisi dei rifiuti in Campania]] ospitò una discarica in località ''[[Lo Uttaro]]''. A gennaio del [[2007]] si svolse presso la sede della [[Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione]] cittadina ed in particolare nei cortili della reggia borbonica, per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, un [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei ministri]] lontano da Roma.
=== Età contemporanea ===
Verso la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e l'inizio del [[XX secolo|Novecento]], Caserta si presentava come una cittadina incentrata intorno alla Reggia. Dalla [[Seconda guerra mondiale]], dopo la [[resa di Caserta]], la città esce a pezzi, dilaniata nel suo cuore antico e tutta da ricostruire.
 
=== Simboli ===
Con il boom edilizio degli anni ottanta nacquero i quartieri residenziali con buona qualità della vita grazie ad una edificazione di tipo estensivo (esempio ne è il Parco Gabriella), ma al contempo c'è stata pure una edificazione intensiva con la nascita di zone eccessivamente abitate e con pochi spazi verdi (ne è un esempio la [[zona 167|zona Ex 167]] - Parco degli Aranci).
{{Immagine multipla
 
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Nel luglio del [[1994]] la città fu sede della cena di gala in occasione del [[G7]]. A gennaio del [[2007]] si è svolto presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, che ha sede nei cortili della Reggia, per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, un [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei ministri]] lontano da Roma.
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|immagine1 = Caserta-Stemma (in disuso).png
|didascalia1 = Stemma in uso fino al 1995. Presenta il manto e la corona comitale in ricordo della [[Conti di Caserta|Contea di Caserta]]
|immagine2 = Caserta-Gonfalone.png
|didascalia2 = Gonfalone
}}
Lo stemma di Caserta è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 18 luglio 1931 e successivamente modificato con il D.P.R. di concessione del 16 gennaio 1995.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5495|titolo=Caserta|accesso=24 febbraio 2022|sito=Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico - Fascicoli comunali}}</ref>
{{citazione|[[Tagliato]]: nel primo, di rosso, alla catena di monti di verde, degradante verso il capo, fondata sulla partizione, sostenente una [[Torre (araldica)|torre]] d'oro, murata di nero, chiusa e finestrata di due, dello stesso, merlata alla ghibellina di tre, sormontata dalla [[corona all'antica]] d'oro, di cinque punte visibili; illuminato da un [[Orizzontale destro|sole]] d'oro nascente dal canton destro dello scudo; nel secondo, d'azzurro, alle due [[Cornucopia (araldica)|cornucopie]] d'oro, la prima pressoché [[in palo]] e contenente frutti e fiori al naturale, la seconda posta pressoché [[in fascia]] e contenente spighe di grano al naturale: spighe e frutti attigui alla partizione; esse cornucopie [[Decusse|decussate]] in punta legate con una corona d'oro all'antica di cinque punte visibili infilata, rovesciata. Ornamenti esteriori di Città.<ref name="DPR">{{Cita web|url=https://www.araldicacivica.it/pdf/decreti/ce/caserta.pdf|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 16/01/1995}}</ref>}}
Le cornucopie d'oro legate dalla corona marchionale in campo d'azzurro sono simbolo della [[Provincia di Caserta]].<ref>{{Cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/caserta/|titolo=Caserta|accesso=24 febbraio 2022}}</ref><br/>
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 20 novembre 1930<ref name="ACS"/> e modificato con il D.P.R. del 16 gennaio 1995,<ref name="DPR"/> è costituito da un drappo partito d'azzurro e di rosso.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
La città di Caserta è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della medaglia d'oro al merito civile e della medaglia di bronzo al valor militare <ref>http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratemedagliaargentovalormilitare.html</ref> per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]:{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al merito civile
|collegamento_onorificenza = Città decorate al merito civile
|motivazione = Sede di Enti militari ed importante nodo ferroviario, durante l'ultimo conflitto mondiale furono bersaglio di numerosi bombardamenti che provocarono ingenti danni all'abitato e al patrimonio artistico. Oggetto di una feroce rappresaglia, contò numerose vittime civili ma, nonostante le violenze subite, mai piegò di fronte al pericolo e, tornata la pace, la popolazione tutta avviava la difficile opera di ricostruzione. Caserta, 1943-1945
|luogo = 26 luglio 2000 <ref>[{{cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/553]|titolo=Medaglia d'oro al merito civile}}</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Oltre alla città di Caserta con la [[Reggia di Caserta]] e gli altri monumenti cittadini, il patrimonio artistico ricoprende anche il [[Belvedere di San Leucio]] (inserito con la Reggia nel [[patrimonio dell'umanità]]) e il borgo medioevale di [[Casertavecchia]].
 
Oltre alla città di Caserta con la [[Reggia di Caserta]] e gli altri monumenti cittadini, il patrimonio artistico comprende anche il [[Belvedere di San Leucio]] (inserito con la Reggia nel [[patrimonio dell'umanità]]) e il borgo medioevale di [[Casertavecchia]] ma anche il monumento dei caduti sito nel centro della città.
* Arco Borbonico (o Porta del Belvedere): situato nella frazione di San Leucio, risale al 1600 circa quando era l'ingresso della proprietà feudale dei principi Acquaviva, ed è alto 13 metri e largo 9, caratterizzato da un unico fornice, scandito dal [[bugnato]] rettangolare in [[travertino]] e sottolineato da due paraste. L'architrave è sormontato dallo stemma borbonico che troneggia con ai lati due leoni dello scultore Brunelli.
* Monumento ai caduti in guerra (o Arco di Trionfo): è un arco di trionfo in marmo bianco fatto costruire in epoca fascista per celebrare gli eroi della prima guerra mondiale. Sulla cima è presente una statua che rappresenta la Libertà e la Vittoria. Si trova all'imbocco di [[Corso Trieste (Caserta)|corso Trieste]].
* Statua dell'Agricoltura: posta su una base di pietra rappresentante l'agricoltura, per secoli la principale attività di quella che una volta veniva chiamata la ''[[Campania antica|Campania Felix]]''. Si trova in Piazza Gramsci davanti all'ingresso dei Giardini della Flora.
* Monumento a Luigi Vanvitelli: raffigurante l'architetto [[Luigi Vanvitelli]], progettista della Reggia di Caserta. Il Vanvitelli è raffigurato con la mano destra ad indicare il Palazzo Reale e con la sinistra a stringere i suoi progetti. È stata fatta costruire dallo scultore Onofrio Buccini ed inaugurata nel 1879. Si trova nella piazza omonima, una delle principali della città di Caserta.
* Monumento ai Caduti sul Lavoro: una scultura in pietra inaugurata pochi anni fa e realizzata dall'[[Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro|INAIL]] proprio di fronte alla sede stessa in piazzale Maiorana ed è dedicata a tutte le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro.
<gallery mode="packed" heights="200">
Arcoborbonicoretro.JPG|Vista da dietro dell'Arco Borbonico, l'accesso al Real Belvedere di San Leucio.
Monumento ai Caduti di Caserta.JPG|L'Arco di Trionfo del Monumento ai Caduti: sulla vetta la statua simbolo di Vittoria e Libertà.
Statua Vanvitelli Caserta f01.jpg|La statua a [[Luigi Vanvitelli]] nell'omonima piazza.
</gallery>
* Monumento a Ferdinando II: si tratta di una statua di bronzo, realizzata dallo scultore Battista Marello, e posta all'ingresso della frazione di San Leucio, dedicata al re Ferdinando che proprio a San Leucio ebbe la sua dimora e il suo trono.
=== Architetture religiose ===
{{Vedi anche|Chiese di Caserta}}
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* [[Duomo di Casertavecchia]]
* [[Abbazia di San Pietro ad Montes]]
* [[Complesso medievale di San Vitaliano]]. Il complesso medievale dell'Eremo di San Vitaliano si trova in frazione Casola, ai piedi del borgo di Casertavecchia. L'eremo è riportato nella Bolla del 1113 con cui l'Arcivescovo di Capua Senne conferma [[Rainulfo (vescovo di Caserta)|Rainulfo]] vescovo di Caserta elencandone tutte le chiese di competenza. L'Eremo è stato da poco restaurato e ricondotto alle sue linee architettoniche, sono state risanate le mura e recuperata tutta la copertura a capriata tipica dell'alto Medioevo. Lungo la stretta strada che porta all'Eremo, numerose cappelle dedicate a San Vitaliano. La Chiesa è preceduta da un portico a tre archi, quello centrale dà l'accesso alla chiesa, quelli laterali alle celle dei monaci. È a pianta rettangolare con presbiterio e cantoria molto spaziosi. La Cappella a sinistra conserva un antichissimo affresco di Madonna col Bambino scarsamente leggibile. Ad esaltare lo stile semplice e austero tipico delle strutture religiose medioevali c'è il campanile.
 
=== Architetture civili ===
{{vedi anche|Palazzi di Caserta}}
[[File:Casertavecchia castello mastio+cortina oriente.jpg|thumb|Casertavecchia, castello, mastio svevo e cortina orientale.]]
* Di assoluto rilievo culturale è il [[Castello di Casertavecchia|castello medievale di Casertavecchia]], oggi visibile in resti parzialmente funzionalizzati che hanno salvaguardato le strutture normanne e sveve. Parte del castello è la grande torre cilindrica sorta come mastio in età sveva (forse verso il 1246).
[[File:Piazza Carlo III.jpg|thumb|Piazza Carlo III]]
* Villa Giaquinto: spazio recuperato e gestito da un gruppo di cittadini volontari<ref>{{Cita web |url=http://www.help-app.it/blog/villa-giaquinto-uno-spazio-comune-gestito-dai-cittadini/ |titolo=Villa Giaquinto, uno spazio comune gestito dai cittadini |autore=Marco Miggiano |accesso=27 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170827172038/http://www.help-app.it/blog/villa-giaquinto-uno-spazio-comune-gestito-dai-cittadini/|dataarchivio=27 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref>.
* Parco del Corso: situato lungo il [[Corso Trieste (Caserta)|corso Trieste]].
* [[Piazza Carlo III (Caserta)|Piazza Carlo di Borbone]]: situata all'ingresso della città, provenendo dalla via Nazionale Appia, è intitolata al re di Napoli che fece costruire la Reggia. In virtù delle sue imponenti dimensioni (ca. 130.000 m²), la piazza è ritenuta la più estesa in [[Italia]] e fra le [[Piazze urbane per superficie|più grandi del mondo]], per quanto sia dibattuto se possa essere considerata o meno una [[piazza]] propriamente detta o un giardino<ref>{{cita web|url=https://www.cinquecosebelle.it/le-cinque-piazze-piu-grandi-d-italia/|autore=Ermanno Ferretti|titolo=Le cinque piazze più grandi d'Italia|sito=Cinque cose belle|accesso=2 novembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.elledecor.com/it/viaggi/a33434027/piazza-piu-grande-d-italia/|autore=Essia Sahli|titolo=La piazza più grande d'Italia è un'immensa area verde di fronte a una piccola Versailles|sito=Elle Decor|data=29 luglio 2020|accesso=27 dicembre 2022}}</ref>. È costituita infatti da un'immensa area verde situata dinnanzi alla Reggia, con ai lati due edifici ed emiciclo, destinati alla servitù. Agli inizi del XXI secolo la piazza, che in precedenza era intersecata da strade aperte alla circolazione veicolare, è stata sottoposta ad un lungo restauro allo scopo di farla tornare al progetto del Vanvitelli: si è avuta una risistemazione del verde, dell'impianto di illuminazione, la piantumazione di decine di arbusti e alberi e la completa pedonalizzazione. Alla fine del 2009, con una solenne cerimonia, è stata inaugurata nella sua nuova veste.
* Piazza Matteotti (o piazza Mercato): una delle principali e più antiche piazze cittadine
[[File:Prefettura caserta.jpg|thumb|Piazza Vanvitelli dominata dal palazzo del Cinquecento della casata degli Acquaviva]]
* Piazza Vanvitelli: è una delle principali piazze della città, dove si trovava il palazzo Castropignano, sostituito nei primi anni sessanta da un anonimo palazzo moderno, e dove oggi si trovano l'attuale sede del comune di Caserta, il cinquecentesco [[Palazzo vecchio (Caserta)|Palazzo Acquaviva]] che ospita gli uffici di questura e prefettura, e il Palazzo della Banca d'Italia. Sono presenti nella piazza anche negozi, caffetterie, chalet, alberghi e banche. È una piazza costituita per lo più da una grande villa comunale con al centro di essa un monumento a Luigi Vanvitelli e una grande fontana. Fino a due secoli fa era la piazza del Mercato, poi trasformata in giardino pubblico.
[[File:Piazza-dante.jpg|thumb|Piazza Dante]]
* Piazza Dante: una delle piazze più antiche di Caserta. Ha una forma simmetrica ed è costituita da quattro palazzi con bei porticati tutti uguali che ospitano un antico caffè e le sedi del Circolo Sociale e del Circolo Nazionale. In passato si è chiamata prima piazza dei Quattro Canti, in riferimento appunto ai quattro palazzi che la perimetrano e poi piazza Margherita. Congiunge il primo tratto di [[Corso Trieste (Caserta)|corso Trieste]] con gli ultimi trecento metri dello stesso, quelli che conducono prima a piazza Gramsci, sede dei Giardini della Flora e poi a piazza Carlo Terzo, ovvero davanti alla Reggia di Caserta.
* Piazza Duomo: una delle piazze principali del centro storico della città. Ha una forma irregolare ed è caratterizzata dalla imponente mole della cattedrale. La chiesa, che è in stile [[tardo barocco]]-neoclassico, è a tre navate e conserva al suo interno diverse tele del [[XVII secolo|Seicento]]. Nella stessa piazza Duomo si trova anche la chiesetta di San Giovanni, con un prezioso altare in marmo di Carrara del Seicento. Nella piazza affaccia poi il Palazzo delle Poste, costruito ad inizio del [[XX secolo|Novecento]] in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]].
* Piazza Sant'Anna: segna il confine tra il centro storico e la zona sud della città, è così chiamata per via della presenza del santuario di Sant'Anna (patrona della città). Il santuario ha la facciata risalente al 1600 e gli interni divisi tra il barocco-neoclassico dell'ingresso e il moderno del resto della struttura, e fu colpita dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale. Nella stessa piazza, di forma rettangolare, è presente l'ex ospedale di Caserta. Dalla parte opposta del santuario si trova il monumento alla Madonna, eretto nell'anno mariano 1956, costruito in pietra e marmo su una base di piccola scalinata.
* Piazza della Seta: si trova nella frazione di San Leucio ed è la via principale d'ingresso al Reale Belvedere. Il suo nome fa proprio riferimento all'attività serica che si svolgeva nel Belvedere. Dalla piazza si accede alla residenza reale attraverso l'Arco Borbonico risalente al 1600 circa.
* Casa del fascio o littorio, l'edificio fu progettato nel 1937 e destinato, all'inizio, ad ospitare la Confederazione Fascista dei Lavoratori dell'Agricoltura. Fu poi modificato per diventare Casa del Fascio.
* Il [[Corso Trieste (Caserta)|Corso Trieste]].
 
==== Reggia di Caserta ====
{{vedi anche|Reggia di Caserta}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
Riga 177 ⟶ 203:
|nomeInglese = 18th-Century Royal Palace at Caserta with the Park, the Aqueduct of Vanvitelli, and the San Leucio Complex
|immagine = Caserta2008Mauro021.jpg
|didascalia= La facciata della Reggia
|anno = 1997
|tipologia = Architettonico, paesaggistico
Riga 184 ⟶ 209:
|link = 549
}}
[[File:Interno Reggia Caserta.jpg|left|thumb|upright=0.6|Scalone interno della Reggia di Caserta.]]
La [[Reggia di Caserta]], o Palazzo Reale di Caserta, è una dimora storica appartenuta alla famiglia reale della dinastia [[Borbone]] di [[Napoli]], proclamata Patrimonio dell'umanità dall'[[UNESCO]]. Situata nel comune di Caserta, è circondata da un vasto parco nel quale si individuano due settori: il [[giardino all'italiana]] ed il [[giardino all'inglese]]. Il complesso del palazzo reale, con i suoi giardini lunghi circa 2,5&nbsp;km, è uno dei più grandi d'[[Europa]], ed ha conseguito il titolo di Parco più bello d'Italia nel [[2009]].<ref>[{{Cita web |url=http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/46 |editore=Parchi più belli d'Italia: |titolo=Reggia di Caserta]}}</ref>. Sul lato ovest della reggia sorge la chiesa di San Francesco di Paola che fa parte di un complesso un tempo convento dei Frati Minimi, fondato nel [[1605]] da Andrea Matteo Acquaviva, oggifino al 2013 [[ospedale militare di Caserta]].
 
==== Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio ====
{{vedi anche|Belvedere di San Leucio}}
[[File:Belvedere 04.JPG|left|thumb|Complesso Monumentale di San Leucio.]]
L'utopia di re Ferdinando di dar vita ad una comunità autonoma (chiamata appunto [[Ferdinandopoli]]) lascia a Caserta il Belvedere di [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]], i suoi appartamenti reali, il giardino all'italiana e l'annesso Museo della Seta, dov'è possibile visitare i macchinari del Settecento con cui si tesseva la seta diventata famosa in tutto il mondo, tanto da arrivare ad arredare la [[Casa Bianca]], [[Buckingham Palace]] e il [[Palazzo del Quirinale]].
 
==== Borgo Medievale di Casertavecchia ====
{{vedi anche|Casertavecchia}}
A 401 metri di altezza c'è l'antica Caserta, attuale [[Casertavecchia]], un borgo interamente medioevale dal quale si ammira una vista dell'interaintero comune di Caserta. Di pregevole interesse sono il [[Duomo di Casertavecchia|Duomo]] dedicato a San Michele Arcangelo (proprio come la cattedrale nella Caserta nuova) dell'[[XI secolo]], la contigua chiesa dell'Annunziata, e il castello medioevale con la torre. Nel borgo si tiene da quasi 40 anni il ''settembre al Borgo'', manifestazione culturale di rilievo nazionale.
 
=== Altro ===
 
==== Ville, Piazze e Strade ====
[[File:Piazza Carlo III.jpg|thumb|upright=1.6|Piazza Carlo III]]
*Villa Giaquinto: spazio recuperato e gestito da un gruppo di cittadini volontari<ref>{{Cita web|url=http://www.help-app.it/blog/villa-giaquinto-uno-spazio-comune-gestito-dai-cittadini/|titolo=Villa Giaquinto, uno spazio comune gestito dai cittadini|cognome=Miggiano|nome=Marco|accesso=27 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170827172038/http://www.help-app.it/blog/villa-giaquinto-uno-spazio-comune-gestito-dai-cittadini/|dataarchivio=27 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref>.
*Parco delle Amache: situato lungo il [[Corso Trieste (Caserta)|corso Trieste]].
*[[Piazza Carlo III (Caserta)|Piazza Carlo III]]: situata all'ingresso della città, provenendo dalla via Nazionale Appia, è intitolata al re di Napoli che fece costruire la Reggia. {{Citazione necessaria|La piazza, per dimensioni superiore a [[piazza San Pietro]], è tra le più grandi d'Europa}}. È costituita da un'immensa area verde che si trova davanti alla Reggia, con ai lati i due emicicli destinati alla servitù. Negli ultimi anni la piazza, che prima era intersecata da strade aperte alla circolazione veicolare, è stata sottoposta ad un lungo restauro, allo scopo di farla tornare al progetto del Vanvitelli. C'è stata una risistemazione del verde, dell'impianto di illuminazione e la piantumazione di decine di arbusti e alberi e la piazza è stata completamente pedonalizzata. Alla fine del 2009, con una solenne cerimonia, è stata inaugurata nella sua nuova veste.
*Piazza Matteotti (o piazza Mercato): una delle principali e più antiche piazze cittadine
[[File:Prefettura caserta.jpg|thumb|Piazza Vanvitelli dominata dal palazzo del Cinquecento della casata degli Acquaviva]]
*Piazza Vanvitelli: è una delle principali piazze della città, dove si trovava il palazzo Castropignano, sostituito nei primi anni sessanta da un anonimo palazzo moderno, e dove oggi si trovano l'attuale sede del comune di Caserta, il cinquecentesco Palazzo Acquaviva che ospita gli uffici di questura e prefettura, e il Palazzo della Banca d'Italia. Sono presenti nella piazza anche negozi, caffetterie, chalet, alberghi e banche. È una piazza costituita per lo più da una grande villa comunale con al centro di essa un monumento a Luigi Vanvitelli e una grande fontana. Fino a due secoli fa era la piazza del Mercato, poi trasformata in giardino pubblico.
[[File:Piazza-dante.jpg|thumb|upright=1.6|Piazza Dante]]
*Piazza Dante: una delle piazze più antiche di Caserta. Ha una forma simmetrica ed è costituita da quattro palazzi con bei porticati tutti uguali che ospitano un antico caffè e le sedi del Circolo Sociale e del Circolo Nazionale. In passato si è chiamata prima piazza dei Quattro Canti, in riferimento appunto ai quattro palazzi che la perimetrano e poi piazza Margherita. Congiunge il primo tratto di [[Corso Trieste (Caserta)|corso Trieste]] con gli ultimi trecento metri dello stesso, quelli che conducono prima a piazza Gramsci, sede dei Giardini della Flora e poi a piazza Carlo Terzo, ovvero davanti alla Reggia di Caserta.
*Piazza Duomo: una delle piazze principali del centro storico della città. Ha una forma irregolare ed è caratterizzata dalla imponente mole della cattedrale. La chiesa, che è in stile [[tardo barocco]]-neoclassico, è a tre navate e conserva al suo interno diverse tele del [[XVII secolo|Seicento]]. Nella stessa piazza Duomo si trova anche la chiesetta di San Giovanni, con un prezioso altare in marmo di Carrara del Seicento. Nella piazza affaccia poi il Palazzo delle Poste, costruito ad inizio del [[XX secolo|Novecento]] in [[Architettura neoclassica|stile neoclassico]].
*Piazza Sant'Anna: segna il confine tra il centro storico e la zona sud della città, è così chiamata per via della presenza del santuario di Sant'Anna (patrona della città). Il santuario ha la facciata risalente al 1600 e gli interni divisi tra il barocco-neoclassico dell'ingresso e il moderno del resto della struttura, e fu colpita dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale. Nella stessa piazza, di forma rettangolare, è presente l'ex ospedale di Caserta. Dalla parte opposta del santuario si trova il monumento alla Madonna, eretto nell'anno mariano 1956, costruito in pietra e marmo su una base di piccola scalinata.
*Piazza della Seta: si trova nella frazione di San Leucio ed è la via principale d'ingresso al Reale Belvedere. Il suo nome fa proprio riferimento all'attività serica che si svolgeva nel Belvedere. Dalla piazza si accede alla residenza reale attraverso l'Arco Borbonico risalente al 1600 circa.
*Casa del fascio o littorio, l’edificio fu progettato nel 1937 e destinato, all’inizio, ad ospitare la Confederazione Fascista dei Lavoratori dell’Agricoltura. Fu poi modificato per diventare Casa del Fascio.
*[[Corso Trieste (Caserta)|Corso Trieste]]
 
==== Monumenti ====
*Arco Borbonico (o Porta del Belvedere): situato nella frazione di San Leucio, risale al 1600 circa quando era l'ingresso della proprietà feudale dei principi Acquaviva, ed è alto 13 metri e largo 9, caratterizzato da un unico fornice, scandito dal [[bugnato]] rettangolare in [[travertino]] e sottolineato da due paraste. L'architrave è sormontato dallo stemma borbonico che troneggia con ai lati due leoni dello scultore Brunelli.
*Monumento ai caduti in guerra (o Arco di Trionfo): è un arco di trionfo in marmo bianco fatto costruire in epoca fascista per celebrare gli eroi della prima guerra mondiale. Sulla cima è presente una statua che rappresenta la Libertà e la Vittoria. Si trova all'imbocco di [[Corso Trieste (Caserta)|corso Trieste]].
*Statua dell'Agricoltura: posta su di una base di pietra rappresentante l'agricoltura, per secoli la principale attività di quella che una volta veniva chiamata la ''[[Campania antica|Campania Felix]]''. Si trova in Piazza Gramsci davanti all'ingresso dei Giardini della Flora.
*Monumento a Luigi Vanvitelli: raffigurante l'architetto [[Luigi Vanvitelli]], progettista della Reggia di Caserta. Il Vanvitelli è raffigurato con la mano destra ad indicare il Palazzo Reale e con la sinistra a stringere i suoi progetti. È stata fatta costruire dallo scultore Onofrio Buccini ed inaugurata nel 1879. Si trova nella piazza omonima, una delle principali della città di Caserta.
*Monumento ai Caduti sul Lavoro: una scultura in pietra inaugurata pochi anni fa e realizzata dall'[[Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro|INAIL]] proprio di fronte alla sede stessa in piazzale Maiorana ed è dedicata a tutte le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro.
 
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Arcoborbonicoretro.JPG|Vista da dietro dell'Arco Borbonico, l'accesso al Real Belvedere di San Leucio
Monumento ai Caduti di Caserta.JPG|L'Arco di Trionfo del Monumento ai Caduti: sulla vetta la statua simbolo di Vittoria e Libertà
Statua Vanvitelli Caserta f01.jpg|La statua a [[Luigi Vanvitelli]] nell'omonima piazza
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=== Siti archeologici ===
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==== Parco della Reggia di Caserta ====
{{Vedi anche|Reggia di Caserta}}
[[File:Caserta-reggia-15-4-05 134.jpg|thumb|upright=1.4|Uno scorcio del Parco della Reggia]]
Nonostante la [[speculazione edilizia]], per le aree verdi Caserta risulta, con 13,06&nbsp;m²/ab., al 21º posto (su 45) nella classifica dei capoluoghi di provincia italiani con meno di 80.000 abitanti per verde urbano fruibile, secondo il ''Rapporto 2013 sull'Ecosistema Urbano'' stilato da [[Legambiente]].<ref>[http{{Cita web |url=https://issuu.com/legambienteonlus/docs/rapporto_eu2013_stampa\ |titolo=XX Edizione Ecosistema Urbano di Legambiente] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20160324114416/https://issuu.com/legambienteonlus/docs/rapporto_eu2013_stampa |data=24 marzo 2016 }}</ref>. Ciò è dovuto principalmente all'enorme Parco della Reggia, lungo 2,5&nbsp;km.
 
All'interno del parco vi è la Peschiera Grande della Reggia di Caserta. Si tratta di un lago artificiale costruito nel Parco della Reggia nell'anno [[1769]] dall'architetto [[Francesco Collecini|Collecini]]. Il lago, con un isolotto al centro, è lungo 270 metri, largo 105 e profondo 3,50. Tra il 1769 e il 1773, progettato per il divertimento del re Ferdinando IV, vi si svolgevano finte battaglie terrestri e marittime con modelli di navi in scala ridotta. Vennero anche insediati in alcune abitazioni nei pressi della vasca dei marinai con le loro famiglie; "Liparoti" per poter organizzare i giochi nautici. Dal 2002 si svolgono ogni anno i Giochi Sportivi Studenteschi di Vela Radiocomandata "Radio Sailing".
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Il 6 febbraio [[1993]] il [[WWF Italia]], dopo un lungo periodo di collaborazione con la Soprintendenza per la salvaguardia del sito, ha ottenuto dal Ministero per i Beni Culturali e dal Ministero delle Finanze la gestione del "bosco di San Silvestro" che è così diventato la prima "oasi del WWF" della provincia di Caserta. Il 10 aprile [[1994]] l'oasi è stata inaugurata ed il giorno successivo aperta al pubblico mediante visite guidate.
[[File:Bagno di Venere nel 2020.jpg|miniatura|Bagno di Venere]]
 
==== Giardino Inglese ====
Confinante con piazza Carlo di Borbone e ubicato di fronte alla sede delle facoltà di Psicologia e Studi politici della [[Università degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli']]. L'area, prima di proprietà dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], è stata acquisita dal comune di Caserta, che l'ha trasformata in un grande parco verde. È stato intitolato a [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Asburgo]], che volle la realizzazione del Giardino Inglese della Reggia e scrisse il codice delle leggi leuciane.
 
Alimentato dall'Acquedotto Carolino, il Giardino Inglese è un fenomeno che ebbe inizio attorno al XVIII secolo, conducendo al superamento dei vecchi schemi geometrici ([[giardino all'italiana]]) all'interno dei nuovi giardini nobiliari. Fu realizzato da John Andrea Graefer e voluto dalla regina [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], moglie di Ferdinando IV, secondo i dettami dell'epoca che videro prevalere il [[Giardino all'inglese|giardino detto "di paesaggio" o "all'inglese"]], sottolineatura dell'origine britannica di spazi il più possibile fedeli alla natura. L'opera di John Andrea Graefer cominciò nel [[1786]] e consentì al giardino di formarsi, di anno in anno. Tra scorci selvaggi e architetture oniriche, ospita un'eccezionale varietà di piante esotiche e sementi individuate a [[Capri (Italia)|Capri]], [[Maiori]], [[Vietri sul Mare|Vietri]], [[Salerno]], [[Cava de' Tirreni]], [[Agnano]], [[Solfatara di Pozzuoli|Solfatara]], [[Gaeta]]. Successivamente fu seguito dai suoi figli – che si occuparono della proprietà negli anni dell'occupazione francese – Graefer si fece personalmente carico della selezione delle specie botaniche, effettuando numerosi sopralluoghi sulle coste campane, e attivando una fiorente attività d'importazione: le prime specie estere arrivarono dall'Olanda nel 1793.
==== Parco Maria Carolina d'Asburgo ====
Confinante con piazza Carlo III e ubicato di fronte alla sede delle facoltà di Psicologia e Studi politici della [[Seconda Università degli Studi di Napoli]]. L'area, prima di proprietà dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], è stata acquisita dal comune di Caserta, che l'ha trasformata in un grande parco verde. È stato intitolato a [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Asburgo]], che volle la realizzazione del Giardino Inglese della Reggia e scrisse il codice delle leggi leuciane.
 
==== Altre aree naturali ====
* Giardini della Flora, situati alla fine di [[Corso Trieste (Caserta)|Corso Trieste]], sul lato est della Reggia;
* Giardini di piazza Padre Pio, situati nel centro della città;
* Giardini di piazza Cattaneo-Piteşti;
* Giardini di piazza Vanvitelli;
* Giardini di piazza Carlo III, situati di fronte alla Reggia;
* Giardini di Villa Giaquinto, in pieno centro.
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 gennaiodicembre [[20162023]] gli stranieri residenti in città sonoerano 3.605{{formatnum:4215}}, pari al 5,8% della popolazione<ref>[http{{Cita web|url=https://demo.istat.it/str2015app/query.php?Ripi=S4P03&Regl=R15&Proit|titolo=P061&Comhttps://demo.istat.it/app/?i=22P03&paesel=A9999 Statisticheit|accesso=24 demograficheluglio ISTAT]2025}}</ref>, pari al 4,72% della popolazione. I gruppi più numerosi sono quellii seguenti<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=24 luglio 2025}}</ref>:
* [[Ucraina]], 1.401{{formatnum:1420}}
* [[Senegal]], 317340
* [[Filippine]], 275288
* [[PoloniaRomania]], 270254
* [[RomaniaNigeria]], 226191
* [[BrasilePolonia]], 125167
* [[RussiaBrasile]], 118135
* [[Albania]], 121
''fonte Istat''
* [[Russia]], 103
* [[Kirghizistan]], 95
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:CoA mil ITA Bersaglieri bde Garibaldi.png|thumb|StemmaLo [[stemma]] della Brigata Garibaldi.]]
La città ospita una sede della [[Scuola nazionale dell'amministrazione]], ubicata in un'ala della Reggia a cui si accede tramite lo scalone monumentale. Nelle immediate vicinanze della Reggia, nell'emiciclo destro, ha sede il Centro Residenziale e Studi, struttura logistica di accoglienza annessa alla Scuola. È inoltre sede degli uffici territoriali dell'[[INPS]], di una sezione distaccata del [[tribunale ordinario]] di Santa Maria Capua Vetere, del giudice di pace e della sezione di Caserta dell'Ordine forense, nonché di una ''delegazione'' dell'[[Automobile Club d'Italia]] e di una sede dell'[[Archivio di Stato (Italia)|archivio di Stato]].
Caserta è sede degli uffici territoriali dell'[[INPS]].
 
Tra le strutture militari, vi è la [[Scuola truppe corazzate dell'Esercito Italiano]] e di stanza presso la stessa la [[Brigata bersaglieri "Garibaldi"]], una delle maggiori unità delle forze armate italiane. Inoltre è presente la "[[Scuola specialisti dell'Aeronautica Militare]]".
È sede di una sezione distaccata del tribunale civile e penale di Santa Maria Capua Vetere, del giudice di pace e della sezione di Caserta dell'Ordine forense.
 
La più importante struttura sanitaria della città è l'[[azienda ospedaliera]] "Sant'Anna e San Sebastiano". Inoltre, nella zona est cittadia è in costruzione il [[policlinico universitario]] che sarà gestito dall'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]].
A Caserta è presente la [[Brigata bersaglieri "Garibaldi"]], una delle maggiori unità delle forze armate italiane. Inoltre è presente la "scuola specialisti" dell'[[Aeronautica Militare Italiana]].
 
Tra le associazioni cittadine si annovera l'associazione culturale [[Liberalibri]], fondata nel 2002 e che è stata considerata dalla trasmissione radiofonica [[Rai Radio 3|RadioTre]] ''Fahrenheit'', del 5 agosto 2013, la maggiore associazione di [[BookCrossing|bookcrossing]] in Italia senza fini di lucro.
La più importante struttura sanitaria della città è l'Ospedale Civile "Sant'Anna e San Sebastiano". Inoltre, nella zona Est della città, è in costruzione il Policlinico che sarà gestito dall'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli|Università]].
 
== Cultura ==
Infine tra le associazioni cittadine si annovera l'associazione culturale [[Liberalibri]], fondata nel 2002 e che è stata considerata dalla trasmissione radiofonica [[Rai Radio 3|RadioTre]] ''Fahrenheit'', del 5 agosto 2013, la maggiore associazione di [[BookCrossing|bookcrossing]] in Italia senza fini di lucro.
=== Istruzione ===
 
===Qualità della vita===
{| class="wikitable"
!Anno
!Qualità della Vita ([[Sole 24 Ore]])
|-
|[[2008]]
|94º <small>(-2)</small>
|-
|[[2009]]
|103º <small>(-9)</small>
|-
|[[2010]]
|105º <small>(-2)</small>
|-
|[[2011]]
|104º <small>(+1)</small>
|-
|[[2012]]
|98º <small>(+6)</small>
|-
|[[2013]]
|103º <small>(-5)</small>
|-
|[[2014]]
|104º <small>(-1)</small>
|-
|[[2015]]
|108º <small>(-4)</small>
|-
|[[2016]]
|108° <small>(0)</small>
|-
|[[2017]]
|110° <small>(-2)</small>
|-
|[[2018]]
|101° <small>(+9)</small>
|}
 
== Cultura e istruzione ==
 
===Istruzione===
==== Biblioteche ====
* La principale biblioteca cittadina è la Biblioteca Comunale "Giuseppe Tescione", ospitata nel complesso di Sant'Agostino, che possiede un patrimonio librario di circa 25.000 volumi, donato al comune di Caserta dal prof. Giuseppe Tescione ([[1914]]-[[2002]]), al quale la biblioteca è intitolata. Oltre alla Biblioteca "Giuseppe Tescione", la città è servita da altre strutture:.
* La Biblioteca Comunale Alfonso Ruggiero, fondata nel [[1946]] e situata nell'ex macello di via Laviano. Possiede un patrimonio librario di oltre 34.000 volumi, tra cui edizioni del Cinquecento, Seicento, Settecento, Ottocento.
* La Biblioteca del Seminario vescovile di Caserta, situata nel centro città, in piazza Duomo. Dal 2018 chiusa al pubblico.
 
==== Scuole ====
{{vedi anche|Liceo classico Pietro Giannone (Caserta)}}
Le scuole di secondo grado (superiore) comprendono: quattro licei di vari indirizzi, due istituti professionali e tre istituti tecnici. Inoltre, presso tre aule dell'Istituto I.T.C. "Terra di Lavoro", sono attivi due corsi del Conservatorio di Avellino (flauto e pianoforte) per un numero massimo di 60 allievi. L'inaugurazione della sezione del Conservatorio di Caserta è avvenuta alla fine di settembre 2009 con un concerto di musiche di [[Wolfgang Amadeus Mozart]] al Teatro di Corte della Reggia di Caserta.
{{vedi anche|Liceo scientifico statale Armando Diaz}}
{{vedi anche|Istituto Tecnico Statale "M. Buonarroti"}}
Le scuole di secondo grado (superiore) comprendono: quattro licei di vari indirizzi, due istituti professionali e tre istituti tecnici. Inoltre, presso tre aule dell'Istituto I.T.C. "Terra di Lavoro", sono attivi due corsi del Conservatorio di Avellino (flauto e pianoforte) per un numero massimo di sessanta allievi. L'inaugurazione della sezione del Conservatorio di Caserta è avvenuta alla fine di settembre 2009 con un concerto di musiche di [[Wolfgang Amadeus Mozart]] al Teatro di Corte della Reggia di Caserta.
 
==== Università ====
Caserta è la città in cui si trova la [[sede legale]] dell'[[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]], nonché alcuni [[dipartimenti universitari]], in particolare:<ref>{{Cita web|url=https://www.unicampania.it/index.php/didattica/offerta-formativa|titolo=Offerta Formativa
Caserta è la città in cui ha sede l'[[Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli"]] (fino al 2016, Seconda Università degli Studi di Napoli). Attualmente le strutture didattiche e scientifiche che hanno sede in città sono il [http://www.distabif.unina2.it/ Dipartimento di ''Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche''], il [http://www.matfis.unina2.it/ Dipartimento di ''Matematica e Fisica''] (entrambi nel Polo Scientifico di Viale Lincoln), il [http://www.psicologia.unina2.it/ Dipartimento di ''Psicologia''] e quello di ''[http://www.jeanmonnet.unina2.it/ Scienze Politiche "Jean Monnet"]'' (entrambi presso il polo di viale Ellittico). Il [http://www.medicinaechirurgia.unina2.it/ corso di laurea in Medicina e Chirurgia] ha una sede presso il Centro Direzionale in frazione San Benedetto.
corsi di laurea, corsi di laurea a ciclo unico, corsi di laurea magistrale}}</ref>
* Dipartimento di Matematica e Fisica;
* Dipartimento di Psicologia;
* Dipartimento di Scienze Politiche;
* Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche.
 
Inoltre, presso il Centro Direzionale situato nella [[Frazione (geografia)|frazione]] ''San Benedetto'', vi è una sede del corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
==== Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione ====
La Scuola<ref>[http://www.sspa.it Scuola Nazionale dell'Amministrazione - SNA IT ]</ref> ha sede in un'ala della Reggia a cui si accede tramite lo scalone monumentale. Nelle immediate vicinanze della Reggia, nell'emiciclo destro, ha sede il Centro Residenziale e Studi, struttura logistica di accoglienza annessa alla Scuola.
 
==== Musei ====
{{vedi anche|Musei di Caserta}}
[[File:Reggia interno.jpg|thumb|L'interno della Reggia]]
Il principale polo museale cittadino è sicuramente quello del [[Reggia di Caserta|Complesso museale della Reggia di Caserta]]. Oltre che gli appartamenti reali e la pinacoteca reale, è possibile anche visitare sempre all'interno della Reggia il Museo dell'Opera e del Territorio dedicato alla realizzazione della Reggia stessa e la mostra permanente ''Terrae Motus'' con una raccolta di opere contemporanee.
 
Sono presenti poi altri musei come il Museo della Seta di San Leucio, il Museo delle Cere "Le Muse", il [[Museo diocesano (Caserta)|Museo Diocesano di Caserta]], il Museo diMichelangelo (scienze, mineralogia e, topografia, Michelangelo edisegno), il Museo Dinamico della Tecnologia Adriano Olivetti (chiuso nel 2021) e il Planetario di Caserta.
 
Infine sono sorte varie Gallerie d'arte contemporanea pubbliche e private per tutta la città che accolgono spesso mostre d'arte anche internazionale.
 
=== Media ===
==== RadioEmittenti televisive e Televisioneradiofoniche ====
* [[Radio Prima Rete]]
* TelePrima
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* Luna Sport
* ItaliaMia
* Julie Italia
 
==== Stampa ====
* ''[[Il Mattino]]'' (redazione di Caserta) - quotidiano
* ''[[Cronache di Caserta]]'' - quotidiano
* ''[[Corriere del Mezzogiorno]]'' (redazione di Caserta) - quotidiano
* {{cita web |url=https://www.gazzettadicaserta.it/ |titolo=Gazzetta di Caserta - Quotidiano online di Caserta e provincia |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200924033759/https://www.gazzettadicaserta.it/ |data=24 settembre 2020}}
* ''CasertaFocus'' - settimanale gratuito
* ''La nuova Gazzetta di Caserta'' - quotidiano
* ''Tuttiinpiazza'' - quotidiano on lineonline
* ''Il Caffè'' - settimanale indipendente
 
=== Teatro ===
[[File:Cam-ce-teatrocorte.jpg|upright=1.4|thumb|[[Teatrino di corte (Caserta)|Teatro di Corte]]]]
Negli ultimi dieci anni a Caserta si è assistito alla proliferazione di teatri e sale cinematografiche che sono andati a compensare il vuoto che c'era stato fino agli inizi degli anni novanta, quando le vecchie strutture chiuse non erano state rimpiazzate da altre impoverendo molto l'offerta culturale della città.
* Teatro Comunale "[[Costantino Parravano]]". Sul fronte teatro, la prima struttura cittadina è il Teatro Comunale, situato nella centralissima via Mazzini. Si tratta di un teatro moderno dislocato su due piani con circa 500 posti: vi si svolge la stagione principale della città con spettacoli di livello nazionale oltre ad una serie di rassegne di [[musica da camera]] e concerti di musica classica.
*[[Teatro Civico 14|Teatro "Civico 14"]]. Storicamente situato in vicolo Della Ratta, traversa della centralissima via Vico, era uno spazio di circa sessanta posti, con una stagione teatrale ricca di nomi nazionali e compagnie emergenti, caratterizzato dal forte e costante impegno rivolto alle tematiche sociali e civili, e quindi civiche. Attualmente è ospitato da un nuovo spazio, di circa 80 posti, denominato hub creativo "''Spazio X''", in via Petrarca.
* Teatro "Don Bosco". Altra struttura importante è il Teatro Don Bosco, di proprietà dei Salesiani di Caserta, un teatro di 400 posti tutto in marmo con una stagione nazionale grazie alla collaborazione con alcuni teatri di Roma.
*Teatro "Izzo". Nella zona sud della città, precisamente nel rione Acquaviva, c'è il Teatro Izzo, vero e proprio teatro di quartiere, 350 posti per una stagione soprattutto basata su spettacoli comici ispirati alla commedia napoletana.
* Teatro "Caserta Città di Pace". Nel quartiere Puccianiello vicino all'Ospedale Civile, il Teatro Caserta Città di Pace offre il proprio palco e la propria platea di quasi 400 posti a tutte le compagnie amatoriali ma spesso vi si tengono anche spettacoli di livello nazionale.
* Officina Teatro. A San Leucio nei locali di una vecchia fabbrica l'Officina Teatro, con una platea di cento posti circa, offre una stagione di teatro singolare e diversa dalle solite con una grande attenzione ai temi sociali che vengono spesso affrontati in commedie quasi di nicchia, riservate ad un pubblico particolare.
* [[Teatrino di corte (Caserta)|Teatro di Corte della Reggia di Caserta]].
*Centro Teatro Studi. La piccola sala del Centro Teatro Studi (C.T.S.) ospita gruppi di teatro amatoriali che coltivano il sogno di calcare i palchi più importanti d'Italia.
* Bottega del Teatro. Finalità simile per la Bottega del Teatro, altra piccola sala teatrale del capoluogo situata nel quartiere Acquaviva, zona sud della città. Anche qui spazio all'avanspettacolo e al teatro comico con grande spazio per le compagnie amatoriali.
* Teatro Fabbrica Wojtyla. Unico e particolare nel suo genere resta il Teatro Fabbrica Wojtyla, vera fucina di giovanissimi artisti casertani che produce spettacoli originali con finalità altamente sociali.
* Auditorium Provinciale, in via Ceccano, in pieno centro cittadino, dove si sono svolti a lungo incontri, dibattiti culturali, convegni, esibizioni teatrali e concerti di musica da sala. Tuttavia risulta attualmente in disuso a causa del dissesto dell'ente Provincia, che non può provvedere alla messa in sicurezza dello stabile.
 
A queste strutture al chiuso bisogna aggiungere le due all'aperto che vengono allestite in occasione di particolari rassegne:
* Teatro dei Serici. Nel Belvedere di San Leucio, che ospita gli spettacoli del Leuciana Festival.
* Teatro della Torre. All'interno dei resti del castello Medioevale di Casertavecchia, che ospita alcuni spettacoli del settembre al Borgo.
 
=== Cinema ===
Il ''Duel Village'', inaugurato nel 2000, è stato il primo multisala della Campania. Possiede 6 sale per un totale di 1.300 posti.9. In pieno centro storico, ha invece sede lo storico ''Cinema'' ''San Marco'', chiuso a lungo negli anni 2000 e riaperto nel 2015, poi sfortunatamente richiuso nel 2018 Prima della riapertura di quest'ultimo, il Teatro Don Bosco e il Teatro Comunale venivano spesso adibiti a cinema.
 
==== Location cinematografiche ====
In pieno centro storico, ha invece sede lo storico ''Cinema'' ''San Marco'', chiuso a lungo negli anni 2000 e riaperto nel 2015. Prima della riapertura di quest'ultimo, il Teatro Don Bosco e il Teatro Comunale venivano spesso adibiti a cinema.
 
===Location cinematografiche===
La città ha ospitato diverse produzioni cinematografiche, specialmente nelle sue ''___location'' della Reggia e del parco:
* ''[[I due papi]]'' (2019)
* ''[[Impepata di nozze]]'' (2012)
* ''[[Mozzarella Stories]]'' (2011)
Riga 406 ⟶ 370:
* ''[[Io speriamo che me la cavo (film)|Io speriamo che me la cavo]]'' (1992)
* ''[[Cenerentola '80]]'' (1984)
* ''[[Sing Sing (film 1983)|Sing Sing]]'' (1983)
* ''[[Il mondo nuovo (film)|Il mondo nuovo]]'' (1982)
* ''[[Il Pap'occhio]]'' (1980)
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* ''[[Le calde notti di Lady Hamilton]]'' (1968)
* ''[[Madame Sans-Gêne (film 1961)]]'' (1961)
* ''[[Ferdinando I°º re di Napoli]]'' (1959)
* ''[[I 3 aquilotti]]'' (1942)
 
=== Cucina ===
La cucina casertana è caratterizzata da piatti tradizionali come le "salsicce di polmone", condite con i piccanti [[Peperoncino|peperoncini]] locali. Molto buone sono le [[acciughe sotto sale]], dissalate, in vasetto sott'olio, i fagioli "alla carrettiera" e le ''zite ripiene''. Tipica è anche la [[mozzarella di bufala]], visto che la provincia di Caserta è la zona dove è presente il maggior numero di bufale d'Italia. Tra i dolci c'è il [[casatiello dolce]] chiamato ''pigna'', immancabile sulle tavole dei casertani nel periodo pasquale. Tra i vini cittadini vi sono il [[casavecchia]], il [[falerno]] e il [[pallagrello]].
 
=== Eventi ===
* [[Liberalibri|Premio]] internazionale di giornalismo "Le Buone Notizie - Civitas Casertana", noto anche come "Premio Buone Notizie".
* Stagione Teatrale Città di Caserta (ottobre-maggio).
* Premi Nazionali Letterari Caserta.
* Inaugurazione in [[Piazza Carlo di Borbone]]
* Plus Ultra<ref>http://www.cisenet.com/wp-content/portfolioweb/gabrius/gabriusWeb/galleries_v_mostre.asp-lang=1&id=26&idm=1188&idgm=1546&section=.htm</ref><ref>https://www.pressreader.com/italy/il-mattino-caserta/20160614/282522952747906</ref> la vela di [[Mafonso]] antistante Palazzo Reale quale indice di riflessione per gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] alle [[torri gemelle]] di [[New York]] 2001.
* Inaugurazione il 30 dicembre 2001 dell'opera d'arte ''Plus Ultra'' realizzata dall'artista italiano "[[Mafonso]]" antistante Palazzo Reale quale indice di riflessione per gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] alle [[torri gemelle]] di [[New York]] 2001.<ref>{{cita web|url=http://www.casertamusica.com/rubriche/articoli/2002-A/020101_Mafonso.htm|titolo=Plus Ultra - l'opera di Mafonso dinanzi alla Reggia di Caserta}}</ref>
* Torneo Internazionale Femminile di Tennis presso Tennis Club Caserta (maggio).
* Festival del Cinema Indipendente (maggio).
* Premio [[Liberalibri]].
 
=== Cucina ===
La cucina casertana è caratterizzata da piatti tradizionali come le [[salsicce di polmone]], condite con i piccanti [[Peperoncino|peperoncini]] locali. Molto buone sono le [[b:Libro di cucina/Ricette/Acciughe sotto sale|acciughe sotto sale]], dissalate, in vasetto sott'olio, i fagioli "alla carrettiera" e le [[zite ripiene]]. Tipica è anche la [[mozzarella di bufala]], visto che la provincia di Caserta è la zona dove è presente il maggior numero di bufale d'Italia. Tra i dolci c'è il [[casatiello dolce]] chiamato ''pigna'', immancabile sulle tavole dei casertani nel periodo pasquale. Tra i vini citiamo il [[casavecchia]], il [[falerno]] e il [[pallagrello]].
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
[[File:Caserta flickr03.jpg|thumb|Cattedrale di Casertavecchia]]
San[[Acquaviva Benedetto(Caserta)|Acquaviva]], [[Aldifreda]], [[Briano]], [[Casertavecchia]], [[Casola (Caserta)|Casola]], Casolla, [[Centurano (Caserta)|Centurano]], [[Ercole di Caserta|Ercole]], Falciano, Gaggio, [[Garzano (Caserta)|Garzano]], [[Lo Uttaro]], [[Mezzano (Caserta)|Mezzano]], [[Piedimonte di Caserta|Piedimonte di Casolla]], [[Pozzovetere]], [[Puccianiello]], SantaSala, Barbara[[San Benedetto (Caserta)|San Benedetto]], [[San Clemente (Caserta)|San Clemente]], [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]], SalaSanta Barbara, [[Sommana (Caserta)|Sommana]], Staturano, Tredici, Tuoro, [[Vaccheria (Caserta)|Vaccheria]].
 
Delle 2326 frazioni di Caserta, alcune hanno caratteristiche peculiari:
* Casolla, ai piedi dei [[Colli Tifatini]], una delle più grandi e antiche Frazioni della Città di Caserta, caratterizzata dalla presenza delle "Collère", edifici alti e sfinestrati atti alla produzione e all'essiccazione della colla animale; le prime costruzioni nascono già nel 1500, la massima diffusione l'abbiamo nel 1700, fino ad arrivare alla seconda metà del 1900 quando la produzione di colla termina a causa della produzione di colla chimica. Sempre nel borgo di Casolla troviamo la Chiesa Arcipretura di San Lorenzo Martire (sec. XI) e diversi Palazzi (D'Errico, Duca Catemario) di una certa rilevanza storico-artistica con annesse cappelle gentilizie.
* Casolla, ai piedi dei [[Colli Tifatini]]. Architetture importanti: palazzo Cocozza di Montanara, nel quale nel [[1970]] [[Pier Paolo Pasolini]] girò alcune scene del ''[[Il Decameron|Decameron]]'', e le "collere", ambienti alti e sfinestrati che un tempo servivano come luogo di essiccazione della colla.
* [[Piedimonte di Caserta|Piedimonte di Casolla]], ai piedi dei Colli Tifatini, sede di antichissime architetture: l'Abbazia benedettina di San Pietro ad Montes (sec. XI), originariamente vi era un tempo tempio romano dedicato a Giove Tifatino; la Chiesa di San Rufo Martire (sec. XI); il Palazzo Marchesi Cocozza di Montanara (sec. XIV), nel quale nel [[1970]] [[Pier Paolo Pasolini]] girò alcune scene del ''[[Il Decameron|Decameron]]'', il Palazzo Orfitelli (sec. XV) e le "Collère", ambienti alti e sfinestrati che un tempo servivano come luogo di essiccazione della colla, presenti in numero maggiore nel Borgo di Casolla.
* Piedimonte di Casolla, ai piedi dei Colli Tifatini, sede di un'antichissima abbazia benedettina, un tempo tempio romano dedicato a Giove Tifatino.
* Sala e [[Briano]], unaalcune delle più antiche frazioni del comune, incastonataincastonate tra il Parco Reale, l'Oasi di San Silvestro e il real sito di San Leucio.
* La frazione di [[Aldifreda]] è nota per l'antica chiesa di San Pietro Apostolo, in cui sono stati ritrovati reperti storici antecedenti all'anno 1000.
*[[Casertavecchia]], antico centro del comune, sede di un borgo antico rimasto intatto con un castello molto conosciuto e un duomo [[Architettura romanica|romanico]].
* [[Casertavecchia]], antico centro del comune, sede di un borgo antico rimasto intatto con un castello molto conosciuto e un duomo [[Architettura romanica|romanico]].
* [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]], sede del palazzo del Reale Belvedere e di famose seterie reali.
* [[Vaccheria (Caserta)|Vaccheria]], sede delle vaccherie reali per la produzione di cuoio e di mucche da latte.
* Falciano, antica sede vescovile dal [[XVIII secolo]] e di un palazzo della cavallerizza nel [[XVI secolo]].
* [[San Clemente (Caserta)|San Clemente]], nata dall'antico villaggio di Macerata citato dalle fonti già intorno all'anno Mille, ma esistente in epoca longobarda e che comprendeva tre villaggi di capanne con al centro rispettivamente la chiesa di San Clemente, di [[Cappella di Santa Maria a Macerata|Santa Maria]] e di Santo Stefano.
 
=== Rioni ===
Fanno parte del tessuto urbano di Caserta anche molti popolosi rioni tra cui: Acquaviva, Cerasola (anche detto ''Cerasole''), Cappiello, Falcone, Michelangelo, San Clemente, Parco Degli Aranci, Paschi, Petrarelle, Primavera, Santa Rosalia, Tescione, Vanvitelli, Volturno, Trento, 167, Rione TrentoISES.
 
== Economia ==
Riga 453 ⟶ 421:
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Caserta è collegata alla [[Autostrade per l'Italia S.p.A.|rete autostradale]] tramite i caselli ''Caserta nord'' e ''Caserta sud'' dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1 Milano-Napoli]], nonché il casello ''Caserta'' dell'[[Autostrada A30 (Italia)|Autostrada A30 Caserta-Salerno]]. Caserta è altresì situata al centro della [[Strada statale 87 Sannitica|via Sannitica]].
 
==== Strade provinciali ====
* Strada provinciale 167 Caserta - Ponti della Valle
* Strada provinciale 208 Ponteselice
* Strada provinciale 210 del Bosco di San Silvestro
* Strada provinciale 213 Caserta - Castel Morrone
* Strada provinciale 336-II Sannitica ex [[SS 87]]
* Strada provinciale 336dir Cirumvallazione di Briano-Sala ex SP 211
 
==== Strade comunali ====
* Strada comunale via Cima (Variante di Garzano)
* Strada comunale "Bretella di San Leucio" (''in costruzione'')
 
==== Variante di Caserta ====
Nel [[2008]] è stata inaugurata tra la [[Strada statale 265 dei Ponti della Valle]] e la [[Strada statale 7 Via Appia]] classificata dall'[[ANAS]], che la gestisce interamente, come [[Strada statale 700 della Reggia di Caserta]].
 
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di Caserta.jpg|thumb|Stazione di Caserta]]
La [[stazione di Caserta]], realizzata nel [[1843]], è una stazione di transito sulla linea[[Ferrovia NapoliRoma-Cassino-Napoli|linea Roma-Napoli via Cancello Cassino]]. La stazione è altresì collegata con una diramazione secondaria a quella di [[Stazione di Aversa|Aversa]], con la quale è possibile effettuare interscambi per immettersi sulla linea principale [[Ferrovia Roma-Formia-Napoli|Roma-Napoli via Formia]]. La stazione è collegata con [[Foggia]] eed dopo la dismissione della ferrovia Napoli-[[Foggia]],è èattualmente un nodo di interscambio fondamentale per raggiungere la [[Puglia]] dalla Campania. Offre inoltre collegamenti diretti con la città di Salerno attraverso la tratta Caserta-Salerno via [[Stazione di Sarno|Sarno]].
 
=== Mobilità urbana ===
Precedentemente svolto dalladalle società ACMS e [[CLP (fallitaazienda)|CLP]] (fallite nel [[2012]] e nel [[2021]]), dadal giugno 2012settembre 2021 il servizio di mobilità urbana è regolarmente svolto dalla società [[CLPAIR (azienda)|CLPCampania]] che effettua sia il trasporto ordinario che quello scolastico. OperanoOperava anche la società come la [[CTP (Napoli)|CTP]] fallita poi successivamente nel [[2022]] e altri operatori privati.
 
== Amministrazione ==
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== Sport ==
{{vedi anche|Sport a Caserta}}
[[File:Phonola Caserta 1990-91.jpg|thumb|La {{Basket Caserta|N}} campione d'Italia nella stagione 1990-1991]]
[[File:Stadio A.Pinto.jpg|thumb|left|Lo [[Stadio Alberto Pinto]] di Caserta, sede delle partite di calcio della {{Calcio Casertana|N}} e di gare di atletica.]]
 
Hanno sede nel comune le società sportive [[Juvecaserta Basket]], [[Casertana Football Club]], [[VolAlto Caserta]] e [[Caserta Softball]] vincitore del titolo nazionale, dal 2009 al 2012.
Per quanto riguarda lo sport, Caserta occupa un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. Non a caso, durante la stagione agonistica 2014-2015 è stata rappresentata da tre squadre di alto livello in tre diversi sport di squadra: la [[Juvecaserta Basket]] nella pallacanestro, la [[Casertana Football Club]] nel calcio e la [[VolAlto Caserta]] nella pallavolo. Da ricordare anche l'annata 1990-1991, in cui la Juvecaserta, grazie al successo della stagione [[Serie A1 1990-1991 (pallacanestro maschile)|1990-1991]], è stata la prima società del Sud Italia a vincere il titolo nazionale di basket, mentre pochi giorni dopo, nel calcio, la Casertana vinse il campionato di [[Serie C1 1990-1991]] conquistando la sua seconda promozione in [[Serie B]], massimo risultato ottenuto dai rossoblù. Un'altra disciplina che ha visto una squadra cittadina trionfare è il softball, in cui il [[Caserta Softball]] ha vinto quattro volte di fila il titolo nazionale, dal 2009 al 2012.
 
Tante le squadre casertane militanti nelle categorie minori, come ad esempio l'[https://www.facebook.com/AquileRosaneroCaserta/?ref=bookmarks A.S.D Aquile Rosanero Caserta] attualmente impegnati nella fase Play-Off del girone "B" di Prima Categoria, utile al passaggio in Promozione per la prossima stagione calcistica
[[File:Phonola Caserta 1990-91.jpg|thumb|La {{Basket Caserta|N}} campione d'Italia nella stagione 1990-1991]]
 
Caserta è stata in più di un'occasione sede di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia]] ([[Giro d'Italia 1964|1964]], [[Giro d'Italia 1982|1982]], [[Giro d'Italia 1994|1994]], [[Giro d'Italia 2002|2002]]) ed ha ospitato la [[Campionato Italiano Formula 3|Formula 3 italiana]] di automobilismo fino al 1967, quando in una tragedia morirono i piloti Beat Fehr, Romano Perdomi, detto "Tiger" e [[Geki (pilota automobilistico)|"Geki" Russo]].
 
Caserta fu teatro, nel settembre 1969, della [[rivolta del pallone]], un evento di cronaca che ha interessato la città in seguito alla penalizzazione per illecito sportivo inflitto alla società di calcio [[Casertana Football Club|Casertana]].
La città della Reggia fu anche teatro, nei giorni 8-10 settembre 1969, della [[Rivolta del pallone]], una violenta insurrezione, dapprima solo sportiva e in seguito caratterizzata politicamente, che i tifosi della Casertana scatenarono in seguito alla retrocessione della propria squadra dalla [[Serie B]], appena conquistata sul campo, alla [[Serie C]] per un illecito sportivo che non è mai stato comprovato. La stagione successiva, tuttavia, i tifosi rossoblù poterono festeggiare nuovamente la promozione in serie cadetta.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Salvatore Abita (a cura di), ''Caserta e la sua Reggia: il Museo dell'opera e del territorio'', Electa Napoli., Architettura Varia, ISBN 8843552236,; ISBN 9788843552238.
* Rosanna Cioffi (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=OI1JAQAAIAAJ&q=Caserta&dq=Caserta&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiT9rfegojTAhWKhywKHQSCBDoQ6AEILTAE Casa di re: un secolo di storia alla Reggia di Caserta, 1752-1860]'', Skira, 2004 https://books.google.it/books?id=OI1JAQAAIAAJ&q=Caserta&dq=Caserta&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiT9rfegojTAhWKhywKHQSCBDoQ6AEILTAE
* Rosario De Simone (a cura di), ''Complotto contro Carlo di Borbone'' .
* Rosario De Simone (a cura di), ''Garibaldi è stato ucciso a Caserta e altri racconti''.
* Antonio Pascale (a cura di), ''La città distratta'' .
* Ferdinando Patturelli (a cura di), [https://books.google.it/books?id=O3cG6mtVTAsC&printsec=frontcover&dq=caserta&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwim7Y3t9vjiAhWHaVAKHUs9Ce4Q6AEILjAB#v=onepage&q=caserta&f=false ''Caserta e San Leucio''], Napoli, 1826.
* Crescenzio Esperti (a cura di), [https://books.google.it/books?id=rmYJAQAAIAAJ&printsec=frontcover&dq=caserta&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwim7Y3t9vjiAhWHaVAKHUs9Ce4Q6AEIODAD#v=onepage&q=caserta&f=false ''Memorie istoriche ed ecclesiastiche''], Napoli, 1773.
* Giovanni de Silva (a cura di), [https://books.google.it/books?id=0Jy2q-uquLIC&pg=PA3&dq=caserta&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimud6f1oHjAhWD-KQKHf86B_M4ChDoAQhUMAg#v=onepage&q=caserta&f=false ''Memoria di particolari fatti operati da taluni contadi di Caserta''], Napoli 1800.
 
== Voci correlate ==
{{Div col|2}}
* [[Agro aversano]]
* [[Casertavecchia]]
* [[Casertana Football Club]]
* [[Cattedrale di San Michele Arcangelo (Caserta)]]
* [[Chiese di Caserta]]
* [[Conti di Caserta]]
* [[Diocesi di Caserta]]
* [[Filovia Capua-Caserta-Maddaloni]]
* [[Casertana Football Club]]
* [[Juvecaserta]]
* [[CasertaMusei Softballdi Caserta]]
* [[Palazzi di Caserta]]
* [[Provincia di Caserta]]
* [[Reggia di Caserta]]
* [[Resa di Caserta]]
* [[Rivolta del pallone]]
* [[San Leucio (Caserta)]]
* [[Sport a Caserta]]
* [[Sindaci di Caserta]]
* [[Stazione di Caserta]]
* [[Stadio Alberto Pinto]]
* [[Stazione meteorologica di Caserta]]
* [[Strada statale 700 della Reggia di Caserta]]
* [[Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli]]
* [[Terra di Lavoro]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.campaniameteo.it/stazioni.php?stazione=98|titolo=Stazione Meteo Caserta Dati meteo in tempo reale}}
 
{{Comuni della provincia di Caserta}}