Giovanni XXIII (antipapa): differenze tra le versioni

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{{Papa della Chiesa cattolica
|nome = Antipapa Giovanni XXIII
|immagine = Johannes XXIII. Gegenpapst 2.jpg
|didascalia = Ulrich di Richenthal, ''miniatura dell'antipapa Giovanni XXIII'' (''Cronache del Concilio di Costanza'', 1430).
|stemma = C o a Johannes XXIII (antipapa).svg
|titolo = [[Antipapa]] della Chiesa cattolica
|elezione = 17 maggio [[1410]]
|insediamento = 25 maggio [[1410]]
|fine pontificato = 29 maggio [[1415]]<br>({{Età e giorni|1410|5|17|1415|5|29}})
|cardinali = vedi [[Concistori dell'antipapa Giovanni XXIII]]
|ap_sede = [[Bologna]]
|ap_opposto = [[papa Gregorio XII]], [[antipapa Benedetto XIII]]
|ap_sostenuto = cardinali dell'obbedienza pisana
|ap_scomunicato = [[papa Gregorio XII]]
|predecessore = [[antipapa Alessandro V]]
|successore = Ricomposizione dello [[Scisma d'Occidente]]
|nome nascita = Baldassarre Cossa
|data di nascita = [[1370]] circa
|luogo di nascita = [[Ischia (Italia)|Ischia]]
|ordinato = 24 maggio [[1410]] dal [[cardinale]] [[Jean Allarmet de Brogny]]
|consacrato = 25 maggio [[1410]] dal [[cardinale]] [[Jean Allarmet de Brogny]]
|creato = 27 febbraio [[1402]] da [[papa Bonifacio IX]]
|data di morte = 22 dicembre [[1419]]
|luogo di morte = [[Firenze]]
|sepoltura = [[Monumento funebre dell'antipapa Giovanni XXIII]]
}}
{{Cardinale
|nome = BaldasarreBaldassarre Cossa (Coscia)
|immagine = JohannesAntipope XXIIIJohn GegenpapstXXIII.jpg
|didascalia = Incisione rappresentante il cardinale Cossa come Giovanni XXIII
|larghezza=250px
|stemma = Template-Cardinal (Bishop).svg
|didascalia= Baldassarre Cossa, antipapa Giovanni XXIII
|ruoliricoperti =
|titolocard=
* [[Cardinale|Cardinale diacono]] di [[Sant'Eustachio (diaconia)|Cardinale diacono di Sant'Eustachio]] <small>(1402-1410)</small>
* [[Legato pontificioapostolico]] perdi [[Bologna]]Legazione edi laBologna [[Romagna(1540-1796)|Bologna]] <small>(1403-1409)</small>
* [[Cardinale|Cardinale vescovo]] di [[Sede suburbicaria di Frascati|Frascati]] <small>(1419)</small>
*[[Antipapa]] della [[Chiesa cattolica]]
|nato = [[1370]] circa ad [[Ischia (Italia)|Ischia]]
*[[Vescovo]] del [[Tuscolo]]
|ordinato = 24 maggio [[1410]] dal [[cardinale]] [[Jean Allarmet de Brogny]]
*[[Sede suburbicaria di Frascati|Cardinale vescovo di Frascati]]
|consacrato = 25 maggio [[1410]] dal [[cardinale]] [[Jean Allarmet de Brogny]]
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|creato = 27 febbraio [[1402]] da [[papa Bonifacio IX]]
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|nomvescovo=23 giugno [[1418]] da [[papa Martino V]]
| confermato = 23 giugno [[1419]] da [[papa Martino V]] in seguito alla loro riconciliazione.
}}
{{Bio
|Titolo = Papa di Roma (durante lo scisma D’Occidente)
|Titolo = L'antipapa
|Nome = Giovanni XXIII
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = nato '''BaldassarreBaldassare Cossa'''
|ForzaOrdinamento = Giovanni
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ischia
|LuogoNascitaLink = Ischia (Italia)
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|Attività = cardinale
|Attività2 = vescovo cattolico
|Attività3 = mercante
|Nazionalità = italiano
}}
}} Eletto [[papa]] nel [[Concilio di Pisa|conclave]] di maggio [[1410]] tenutosi a Bologna a seguito del decesso di Alessandro V (eletto da meno di un anno a Pisa, nel giugno del 1409), Giovanni XXIII venne poi dichiarato [[antipapa]], pur se per circa cinque secoli ufficialmente continuò a figurare come un papa legittimo. Durante il periodo del suo pontificato vissero altri due papi (di cui un antipapa) in sedi differenti: Papa Gregorio XII (deposto dal concilio non riconosciuto di Pisa del 1409) a Roma e l'antipapa Benedetto XIII ad Avignone.
 
Eletto [[papa]] nel [[Concilio di Pisa|conclave]] di maggio [[1410]] tenutosi a [[Bologna]] a seguito della morte di [[papa Alessandro V|Alessandro V]] (eletto da meno di un anno a [[Pisa]] nel giugno del 1409), Giovanni XXIII venne poi dichiarato [[antipapa]], pur se per circa cinque secoli ufficialmente continuò a figurare come un papa legittimo. Durante il periodo del suo pontificato vissero altri due papi (di cui un antipapa) in sedi differenti: [[papa Gregorio XII]] (deposto dal concilio non riconosciuto di Pisa del 1409) a [[Roma]] e l'[[antipapa Benedetto XIII]] ad [[Avignone]].
Dopo un primo tentativo effettuato con la forza contro Gregorio XII e andato male, per accentrare il suo potere contro la divisione della Chiesa, su pressione dell'[[Sacro Romano Imperatore|imperatore]] [[Sigismondo di Lussemburgo]], convocò il [[Concilio di Costanza]] per trovare una soluzione più diplomatica allo [[scisma d'Occidente]]<ref>{{Cita libro|titolo=Informazioni tratte dal saggio storico, dell'archeologo e collaboratore presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Roma "La Sapienza", Leandro Sperduti "Storia segreta del papato" cap.VI: Il pirata che fu papa poi...antipapa. Newton Compton Editori pubblicato il 2017.}}</ref>. Quando tuttavia si rese conto che i [[padri conciliari]] avevano intenzione di chiedere anche a lui di dimettersi (come agli altri due pretendenti al papato), si diede alla fuga; catturato, venne processato dal Concilio stesso e deposto.
 
Dopo un primo tentativo effettuato con la forza contro Gregorio XII e andato male, per accentrare il suo potere contro la divisione della Chiesa, su pressione dell'[[Sacro Romano Imperatore|imperatore]] [[Sigismondo di Lussemburgo]], convocò il [[Concilio di Costanza]] per trovare una soluzione più diplomatica allo [[scisma d'Occidente]]<ref>{{Cita|Prignano}}.</ref><ref>{{Cita|Sperduti}}.</ref>. Una volta a [[Costanza (Germania)|Costanza]], Giovanni XXIII promise per tre volte che avrebbe lasciato il pontificato per agevolare la soluzione dello scisma, ma quando si rese conto che dopo la rinuncia rischiava di essere imprigionato proprio come era successo a [[Celestino V]] poco più di un secolo prima, si diede alla fuga<ref>{{Cita|Prignano|pp. 239-245}}.</ref>. Catturato, venne processato dal Concilio stesso e deposto.
 
== Biografia ==
Apparteneva alla famiglia dei [[Coscia (famiglia)|Cossa]], o Coscia, signori delle isole di [[Procida]] e [[isola d'Ischia|Ischia]], legata alla dinastia [[Angioini|angioina]].
 
LaSembrerebbe che la gran ricchezza sua e della famiglia fufosse ottenuta in larga misura mediante "...l'esercizio della pirateria e all'imposizione delle decime sui traffici marittimi"<ref>{{Cita libro|titolo=Leandro Sperduti op.cit|p. pag.170}}.</ref>.
 
Frequentò l'[[Università di Bologna]] dove si laureò in [[diritto]] e inintraprese seguitouna prese l'ordinazione, probabilmente per seguire il volere della famiglia. La suabrillante carriera ecclesiastica fu rapida grazie agliall'appoggio appoggidell'influente influenticardinale deinapoletano suoi[[Filippo familiariCarafa]].
 
Il nuovo papa eletto nel [[1389]], [[Bonifacio IX]], parente di Cossa per parte di madre, gli permise di divenire presto arcidiacono e prender residenza a Roma con incarico di [[cubiculario]], ossia cameriere privato del pontefice. Secondo i suoi detrattori, molto attivi dopo la deposizione a Costanza, in quegli anni Cossa impiegò una ingente quantità di denaro per comprare il titolo cardinalizio, intrattenendo peraltro una relazione more uxorio con la cognata Caterina Carbone, moglie del fratello Marino e sorella del cardinale Francesco Carbone<ref>{{Cita|Prignano|pp. 329-330}}.</ref>. Durante il processo a Costanza emerse anche che in quello stesso periodo Cossa era divenuto ricchissimo grazie alla compravendita delle cariche ecclesiastiche e delle indulgenze papali in occasione del [[Giubileo universale della Chiesa cattolica|Giubileo]] del 1400<ref>{{Cita|Prignano|pp. 317-320}}.</ref><ref>{{Cita|Sperduti|pp. 170-171}}.</ref> Il processo di Costanza dipinse Cossa come un uomo corrotto nei costumi e nell'animo, violento fino ad essere sanguinario, sessualmente pervertito e del tutto indifferente ai suoi doveri di capo della Chiesa, tanto da essere stato soprannominato "cardinale Diavolo"<ref>{{Cita|Prignano|p. 326}}.</ref>. Tra i suoi più accesi accusatori, il segretario apostolico [[Teodorico di Nieheim]] affermò che «non vi era stato peccato di pensiero, parola o azione che egli non avesse commesso» e che, nel periodo in cui era stato cardinale legato a Bologna, Cossa aveva violentato più di duecento tra vergini, suore e donne maritate<ref>Il documento storico è pubblicato da {{Cita libro|autore=Dietrich von Nieheim|capitolo=De vita ac fatis Constantiensibus Johannis papae XXIII...|curatore=H. von der Hardt|titolo=Magnum oecumenicum Constanciense concilium|volume=II|città=Francfurti-Lipsiae|anno=1697|pp=335-400. L}}</ref>. Tale immagine negativa, per lo più "cucita" addosso a Cossa dai suoi nemici e da chi si era dato da fare per defenestrarlo dal papato, ha resistito per secoli ed è confluita senza alcuna seria verifica in tutta la storiografia successiva fino ai nostri giorni<ref>Come nota Mario Prignano (''op. cit.'', pag. 318, n. 26), è probabile che l'odio del già citato [[Teodorico di Nieheim]] nei confronti di Cossa fosse maturato quando, l'8 agosto 1399, lo stesso Cossa lo aveva privato del titolo di vescovo di Verden per cederlo, dietro compenso in denaro, ad un altro prelato tedesco.</ref>. Nella sua celebre "Storia d'Italia" [[Indro Montanelli]] scrisse che «Cossa aveva tutte le qualità che un sacerdote non dovrebbe avere: era un politicante ambizioso e accorto, un amministratore abile e rapace, un generale sagace e spietato. Perché avesse fatto il prete invece che il condottiero, non si sa. Ancora meno si sa perché lo elessero Papa, e in un momento come quello»<ref>Indro Montanelli, ''Storia d'Italia'', vol. 2 ''1250-1600'', p. 157.</ref>. Tra gli storici della Chiesa che hanno provato a fare ordine nelle fonti e ridimensionare la "leggenda nera" dell'"altro Giovanni XXIII" vanno ricordati Georg Erler e soprattutto, più recentemente, il cardinale [[Walter Brandmüller]], autore di un saggio intitolato ''Giovanni XXIII nel giudizio della storia, ovvero il potere dei luoghi comuni''<ref>Titolo originario ''Johannes XXIII. Im Urteil der Geschichte-oder die Macht des Klischeesin'', in ''Annuarium Historiae Conciliorum'', anno 32 (2000), n. I, pp. 106–145.</ref>.
Difatti il nuovo papa eletto nel [[1389]] era parente di sua madre, il che gli permise di divenire presto arcidiacono e prender residenza a Roma con incarico di giurista curiale. Successivamente non disdegnò l'uso della propria ingente quantità di denaro per comprare il titolo cardinalizio (inoltre per comprendere incongruenze del tempo è utile sapere che fu investito di tale titolo malgrado convivesse more uxorio, e non in segreto, con una certa Caterina sposata ad altro e con cui aveva generato figli, contravvenendo apertamente alle relative norme morali sessuali e ecclesiastiche già stabilite all'epoca). Codesta copiosa fortuna economica, non ricevuta dalla ricca famiglia, l'ottenne vendendo in qualità di segretario papale cariche ecclesiastiche e in seguito, durante il [[Giubileo universale della Chiesa cattolica|Giubileo]], anche indulgenze<ref>{{Cita libro|titolo=Leandro sperduti op.cit. pp.170-171}}</ref>.
 
Secondo [[Indro Montanelli|Montanelli]] «Cossa aveva tutte le qualità che un sacerdote non dovrebbe avere: era un politicante ambizioso e accorto, un amministratore abile e rapace, un generale sagace e spietato. Perché avesse fatto il prete invece che il condottiero, non si sa. Ancora meno si sa perché lo elessero Papa, e in un momento come quello. Stando al suo segretario Poggio Bracciolini, egli aveva sedotto duecento fra ragazze, spose, vedove e suore. Né intendeva abbandonare questa piacevole attività, ora che aveva indossato la tiara»<ref>Indro Montanelli, ''Storia di Italia'', Vol 2 1250-1600, p. 157.</ref>.
 
In merito a sua immoralità e cattiveria, Teodorico Di Nieheim, giurista e notaio e altro suo segretario e poi biografo, giudicò che "non vi era stato peccato di pensiero, parola o azione che egli non avesse commesso"<ref>{{Cita libro|titolo=Documento storico "Dietrich von Nieheim, De vita ac fatis Constantiensibus Johannis papae XXIII..." In H. von der Hardt, Magnum oecumenicum Constanciense concilium, II, Francfurti-Lipsiae 1697 pp.335-400.}}</ref>. D'altronde già quando cardinale venne soprannominato "Cardinal Diavolo"<ref>{{Cita libro|titolo=Leandro Sperduti, op.cit.}}</ref>.
 
Nel [[1402]] [[Papa Bonifacio IX]] lo nominò [[Sant'Eustachio (diaconia)|cardinale diacono di Sant'Eustachio]], mentre un anno dopo lo nominava legato per [[Bologna]] e la [[Romagna]]. Cossa entrò da trionfatore a Bologna (3 settembre 1403), mentre in Romagna la città di [[Forlì]] gli oppose strenua resistenza, riuscendo a mantenere una propria autonomia. Egli rafforzò comunque il potere della Chiesa nella regione e stabilì un'alleanza con la città di [[Firenze]].
 
S'impegnò per ricomporre lo [[Scisma d'Occidente]], cercando di fare da intermediario tra il nuovo papa romano [[Gregorio XII]] e l'[[avignone]]se [[Antipapa Benedetto XIII|Benedetto XIII]], ma le sue trattative fallirono, quindi su sua iniziativa fu organizzatoindetto un concilio nel [[1408]] a Pisa. Fu nelNel maggio deldi 1408quello quindistesso cheanno Cossa fu uno dei sette [[Cardinale|cardinali]] che abbandonarono Gregorio, e che insieme a quelli che erano obbedienti a Benedetto, indissero il [[Concilio di Pisa]], di cui Cossa divenne il capo. Il finanziamento del [[concilio di Pisa]] avvenne tramite i beni dello stesso Cossa e con un aiuto da parte del [[Repubblica fiorentina#Firenze comunale|comune di Firenze]] e di [[Luigi II d'Angiò]], che aveva nel Cossa un importante alleato contro il suo rivale [[Ladislao d'Angiò Durazzo]]. Il concilio, che si tenne da marzo a giugnoluglio [[1409]], depose i due pontefici eed nominòelesse [[papa Alessandro V]], e l'annoche dopo appena dieci mesi morì. Il successivo [[conclave]], dopoche lasi suatenne mortea Bologna, elesse il 10 maggio [[1410]], lo stesso Baldassarre Cossa, che scelse il nome di suo padre e divenne Giovanni XXIII.
 
Amico di [[Giovanni di Bicci de' Medici]], fece accedere i [[Medici]] all'attività della Camera Apostolica, permettendo al loro Banco di riscuotere le decime e ricavarne una percentuale, un'opportunità che accrebbe notevolmente le fortune finanziarie della famiglia.
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Nel [[1411]], il 29 aprile, Giovanni XXIII convocò un nuovo concilio a [[Roma]] per la primavera successiva, già previsto dal Concilio di Pisa. Riuscì a trovare un'intesa con Ladislao di Napoli nel [[1412]], ma la pace ebbe breve durata e, dopo l'apertura del concilio (10 febbraio [[1413]]), dovette chiuderlo solo un mese dopo e riparare a [[Bologna]] dopo l'assedio di Roma da parte delle truppe di Ladislao, comandate da [[Angelo Tartaglia]]. Fu scelta allora una nuova sede, [[Costanza (Germania)|Costanza]], in territorio imperiale, quindi sotto la giurisdizione di [[Sigismondo di Lussemburgo]].
 
Il [[concilio di Costanza]], indetto nella città di [[Lodi]] in [[Italia]], si aprì il 1º novembre [[1414]]. In quell'anno Giovanni XXIII e l'[[imperatore Sigismondo]], dopo essersi accordati a Lodi, si diressero verso [[Cremona]], passando il primo da [[Castelnuovo Bocca d'Adda]] e il secondo da [[Pizzighettone]]. Nell'agosto del 1414 moriva re Ladislao, quindi nel Cossa si riaccese la speranza di rivedere Roma. Nel frattempo il concilio stava prendendo una piega a lui sfavorevole: spinto all'abdicazione, abbandonòprima di abbandonare Costanza e fuggirne da ''Porta Hemmishof'', si "comprò" l'appoggio di [[Bernardo I di Baden|Bernardo I]], il [[margravio]] di Baden e Signore di [[Hochberg]], donandogli 16000 scudi d'oro, ma il gesto servì a nulla, quindi, con la protezione del Duca d'Austria [[Federico IV d'Asburgo]], che organizzò un grandioso torneo a scopo di distrazione per favorirne la fuga, il 20 marzo 1415 travestito da [[palafreniere]], si rifugiò nel castello di [[Sciaffusa]], poi a [[Laufenburg]] e infine a [[Friburgo]]. Il deposto pontefice ora fuggitivo, si era procurato con mezzi finanziari già prima i favori di [[Filippo II di Borgogna|Filippo di Borgogna]] (il padre di [[Giovanni di Borgogna]] passato alla storia come ''Giovanni senza paura'') e dell'elettore e [[Arcidiocesi di Magonza|arcivescovo di Magonza]], (lo fu nel periodo 1397-1419), Giovanni II (1360-1419) del [[casato di Nassau]], quest'ultimo uomo difficile e autocratico che lasciò definitivamente Costanza nel 1415 e poi riconobbe il [[Papa Martino V|pontefice Martino V]].<ref>William Coxe (1747-1828) ''Storia della casa d'Austria da Rodolfo di Asburgo alla morte di Leopoldo II'', Niccolò Bettoni editore, Milano 1824, (da traduzione inglese), vol. I, pag. 310</ref><ref>Pietro Ratto, ''Il gioco dell'oca'', retroscena processo a Jan Hus, pag.70-71, Bibliotheka, 2020</ref>
 
Questa fuga contrariò l'imperatore, chema Giovanni XXIII, divenuto oramai [[antipapa]], si fececonsegnò, consegnareil Giovanni17 XXIIImaggio da1415 a Federico d'Austria eche lo fece imprigionare a [[Radolfzell]] vicino a Costanza. Fu quindi processato davanti al concilio e deposto il 29 maggio [[1415]]. Passatoe nelledurante manila XII sessione del [[ElettoratoSinodo Palatino|contegli palatinovenne delletto Reno]]lo [[Ludovicostato IIId'arresto delcon Palatinato|Ludovicoaccuse di Wittelsbach[[simonia]], vennee rinchiusoaltro nel castellosintetizzato in 70 capitoletti fra i quali il controverso elenco: "''così grande era il numero degli stupri violenti o di Hausenseduzione, pressodegli [[Mannheim]]adulterj, degli incesti e poi,di dopoaltri unal'ancor tentatae oziosi evasionevizj, che la vita di un solo uomo non sembra poter bastare a [[Heidelberg]]tante nefandita''".<ref>Jacques Lenfant (1661-1728), ''Historie du Concile de Costance, Pierre Humbert, 1727, libro II, pag.173.</ref>
Passato nelle mani del [[Elettorato Palatino|conte palatino del Reno]] [[Ludovico III del Palatinato|Ludovico di Wittelsbach]], venne rinchiuso nel castello di Hausen presso [[Mannheim]] e poi, dopo una tentata evasione, a [[Heidelberg]].
[[File:TombaGiovanni.jpg|thumb|[[Monumento funebre all'Antipapa Giovanni XXIII|Monumento funebre al Cardinal Baldasarre Cossa]], Donatello e Michelozzo, [[Battistero di Firenze]].]]
L'11 novembre [[1417]] venne eletto [[papa Martino V]], il quale iniziò le trattative per la sua liberazione. Venne infine consegnato ai commissari pontifici nell'aprile del [[1418]], grazie all'intervento di [[Giovanni di Bicci de' Medici]], che pagò per la sua liberazione, attraverso un suo agente, la notevole somma di 30.000 fiorini. Dopo aver tentato, in un primo tempo, di fuggire, temendo di avere, con Martino V, la stessa sorte che ebbe [[papa Celestino V]] con [[papa Bonifacio VIII]], fu ricatturato e, con animo rassegnato, si recò a Firenze, dove arrivò il 23 giugno [[14181419]] e, vestito come un dottore di legge, si presentò davanti a Martino V riconoscendolo legittimo pontefice. Per i suoi meriti, il papa concesse al Cossa di rientrare nel [[Sacro Collegio]] come vescovo deldi [[TuscoloSede suburbicaria di Frascati|Frascati]].
 
Morì a [[Firenze]] il 22 dicembre [[1419]] e fu sepolto, come da lui richiesto, nel [[Battistero di Firenze]], aldove quale aveva donato la preziosa reliquia di un dito di [[San Giovanni Battista]] (oggi al [[Museo dell'Opera del Duomo (Firenze)|Museo dell'Opera del Duomo]]). Perper lui fu costruita tra il [[1425]] e il [[1430]] la bellissima sepoltura opera di [[Donatello]] e [[Michelozzo]].
 
== Legittimità ==
Bisogna dire, che per quanto il Concilio lo abbia deposto ufficialmente come antipapa, in realtà molti contemporanei, tra cui lo stesso Martino V che era stato suo sostenitore contro Gregorio XII, lo vedevano come il papa legittimo che doveva essere deposto per il bene della Chiesa e non come un usurpatore; per costoro, Gregorio XII aveva smesso di essere papa già nel 1409. Come soluzione per chiudere lo scisma, il Concilio auspicava che i tre pretendenti al papato accettassero di dimettersi spontaneamente; a dimettersi, tuttavia, fu soltanto Gregorio XII: Giovanni XXIII venne processato e deposto, e Benedetto XIII tergiversò a lungo, fin quando il Concilio dichiarò deposto anche lui.
 
La legittimità di Giovanni XXIII, pur messa in discussione, non fu mai veramente negata per cinque secoli, sino al [[1947]], quando il suo nome fu espunto dall'[[Annuario Pontificio]] (nella [[Basilica di San Paolo fuori le Mura]], a Roma, nei tondi che raffigurano i papi, compare Giovanni XXIII al suo posto nell'ordine cronologico) e Papa Roncalli nel 1958 poté assumere nuovamente il nome Giovanni duplicandone l'ordinale.
 
== Concistori per la creazione di nuovi (pseudo) cardinali ==
== Cardinali nominati dall'antipapa Giovanni XXIII ==
{{vedi anche|Concistori dell'antipapa Giovanni XXIII}}
=== Concistoro del 6 giugno 1411 ===
L'antipapa Giovanni XXIII durante il suo (anti) pontificato ha creato 18 (pseudo) cardinali nel corso di 4 distinti concistori.
* [[Francesco Lando]]
* [[Antonio Panciera]]
* [[Alamanno Adimari]]
* João Afonso Esteves de Azambuja (circa 1340 – [[1415]]), portoghese, già [[vescovo cattolico|vescovo]] di [[diocesi di Silves|Silves]], poi di [[diocesi di Porto|Porto]], poi di [[diocesi di Coimbra|Coimbra]] ed infine [[arcivescovo]] di [[arcidiocesi di Lisbona|Lisbona]]; fu nominato [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|(pseudo) cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli]].
* [[Pierre d'Ailly]]
* Georg von Liechtenstein-Nicolsburg (ca. 1360-1419), austriaco, [[diocesi di Trento|vescovo di Trento]], nominato cardinale presbitero, non accettò la nomina ed attese il [[concilio di Costanza]], dopo di che proclamò la sua fedeltà a [[papa Martino V]]
* [[Tommaso Brancaccio]] (? – [[1427]]), nipote dell'antipapa, vescovo di [[diocesi di Pozzuoli|Pozzuoli]] e poi di [[diocesi di Tricarico|Tricarico]]. Fu nominato [[Santi Giovanni e Paolo (titolo cardinalizio)|(pseudo) cardinale dei Santi Giovanni e Paolo]]. Partecipò al [[Concilio di Costanza|conclave del 1417]] che elesse papa Martino V, che nel 1418 lo nominò [[amministratore apostolico]] di [[diocesi di Aversa|Aversa]].
* [[Branda Castiglioni]]
* Thomas Langley (1363 – 1437), inglese, già cancelliere del re, vescovo di [[Antica diocesi di Durham|Durham]]; nel 1409 partecipò al [[concilio di Pisa]]; nominato (pseudo) cardinale, rifiutò la nomina e non ricevette né il titolo né la berretta cardinalizia.
* Robert Hallan (? – 1417), inglese, vescovo di [[Antica diocesi di Salisbury|Salisbury]]; nominato (pseudo) cardinale, rifiutò la nomina e non ricevette né il titolo né la berretta cardinalizia.
* Gilles Deschamps (1350 – 1413), francese, vescovo di [[diocesi di Coutances|Coutances]], nel 1409 partecipò al [[concilio di Pisa]]; nominato (pseudo) cardinale presbitero non ricevette mai il titolo.
* [[Guglielmo Carbone]]
* [[Guillaume Fillastre]] (1348 – 1428), francese, amministratore apostolico di [[Arcidiocesi di Aix|Aix]], fu nominato [[San Marco (titolo cardinalizio)|(pseudo) cardinale di San Marco]]; partecipò al conclave del 1417 che elesse papa Martino V, che lo confermò nel titolo.
* [[Lucido Conti]] (? – [[1437]]), italiano, appartenente ad una illustre famiglia i Conti, ramo di Valmontone, che diede alla Chiesa numerosi cardinali (e tre papi); venne nominato [[Santa Maria in Cosmedin (diaconia)|(pseudo) cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin]]; partecipò al conclave del 1417 che elesse papa Martino V, conservando il titolo, e poi al [[conclave del 1431]], che elesse [[papa Eugenio IV]].
* [[Francesco Zabarella]].
 
=== Concistoro del 13 aprile 1413 ===
* [[Simon de Cramaud]]
=== Concistoro del 18 novembre 1413 ===
* [[Giacomo Isolani]], italiano di Bologna, professore di diritto in quella Università, creato [[Sant'Eustachio (diaconia)|(pseudo) cardinale diacono di Sant'Eustachio]]; confermato da papa Martino V, nel 1420 fu nominato [[Santa Maria della Scala (diaconia)|cardinale diacono di Santa Maria della Scala]]
 
=== Concistoro del settembre 1414 ===
* [[Pietro di Foix (il Vecchio)]]
 
== Conclavi ==
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== Il nome di Giovanni XXIII tra i papi e papa Roncalli ==
{{vedi anche|Papa_Giovanni_XXIIIPapa Giovanni XXIII#La_scelta_del_nomeLa scelta del nome}}
Egli non dev'essere confuso con il [[papa Giovanni XXIII]] del [[XX secolo]]. Il fatto che per più di 500 anni non ci sia stato un Papa con il nome "Giovanni" (contro 22 in 1400 anni) è probabilmente dovuto alla figura controversa che questo antipapa ha rappresentato. Quando il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli fu eletto e divenne Papa Giovanni, ci fu una piccola controversia per decidere se lui doveva essere Giovanni XXIII oppure Giovanni XXIV: lui stesso dichiarò che il suo [[nome pontificale]] era Giovanni XXIII mettendo a tacere la questione e dichiarando implicitamente di non riconoscere come papa il suo omonimo predecessore.
 
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Jean Allarmet de Brogny]]
* Cardinale Baldassarre Cossa
 
La [[successione apostolica]] è:
* Vescovo [[John Catterick]] (1414)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Mario Prignano|titolo=Giovanni XXIII, l'antipapa che salvò la Chiesa|editore=Morcelliana|città=Brescia|anno=2019|cid=Prignano}} L'autore è un giornalista e storico.
* {{Cita libro|autore=Leandro Sperduti |titolo=Storia segreta del papato|editore=Newton Compton |città=Roma|anno=2017|capitolo=Il pirata che fu papa poi...antipapa|cid=Sperduti}} L'autore è un archeologo e collaboratore presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Roma "La Sapienza".
 
== Voci correlate ==
Riga 130 ⟶ 135:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Ioannes XXIII (antipapa)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www2.fiu.edu/~mirandas/bios1419.htm#Cossa|The Cardinals of the Holy Roman Church-Cossa}}
* {{Miranda|bios1419.htm#Cossa|COSSA, Baldassare}}
* {{cita web|url=http://www.palazzo-medici.it/mediateca/schede.php?id_scheda=61|titolo=Una biografia online|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070518084602/http://www.palazzo-medici.it/mediateca/schede.php?id_scheda=61|dataarchivio=18 maggio 2007}}
* {{cita web|http://www.araldicavaticana.com/creati%20da%20antipapa_giovanni_xxiii_1410141.htm|Cardinali nominati da Giovanni XXIII}}
 
{{boxBox successione
|tipologia = cardinale
|carica = [[Sant'Eustachio (diaconia)|Cardinale diacono di Sant'Eustachio]]
|precedente=''vacante''<br />dal [[1390]]
|immagine = CardinalCoA PioM.svg
|successivo=''vacante''<br />fino al [[1408]]
|periodo = 27 febbraio [[1402]] – 17 maggio [[1410]]
|carica= [[Sant'Eustachio (diaconia)|Cardinale diacono di Sant'Eustachio]]
|precedente = [[Francesco Renzio]]
|periodo=[[1402]] - [[1410]]
|successivo = [[Giacomo Isolani]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{boxBox successione
|tipologia = cardinaleincarico governativo
|carica = [[Legazione di Bologna (1540-1796)|Legato apostolico di Bologna]]
|precedente=[[Papa Gregorio XII|Angelo Correr]]<br />[[1415]] - [[1417]]
|immagine = Emblem Holy See.svg
|successivo= [[Antonio Panciera]]<br />[[1420]] - 13 marzo [[1431]] ([[amministratore apostolico]])<br />14 marzo - 3 luglio [[1431]] (vescovo effettivo)
|periodo = 22 gennaio [[1403]] – 8 settembre [[1409]]
|carica=[[Sede suburbicaria di Frascati|Cardinale vescovo di Frascati]]
|precedente = [[Filippo Carafa della Serra]]
|periodo=23 giugno - 22 dicembre [[1419]]
|successivo = [[Corrado Caracciolo]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia =regnante cardinale
|carica = [[Sede suburbicaria di Frascati|Cardinale vescovo di Frascati]]
|carica = Signore di Bologna
|immagine = Bologna-StemmaCardinalCoA PioM.pngsvg
|periodo = [[1403]]23 giugno – 22 -dicembre [[14111419]]
|precedente = [[GiovanniPapa MariaGregorio ViscontiXII|Angelo Correr]]
|successivo = Governo popolare di [[PietroAntonio CossoliniPanciera]]
|periodo2 = [[1412]] - [[1416]]
|precedente2 = Governo popolare di [[Pietro Cossolini]]
|successivo2 = [[Anton Galeazzo Bentivoglio|Antongaleazzo Bentivoglio]]
}}
{{Antipapi}}
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[[Categoria:Cardinali nominati da Bonifacio IX]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna]]
[[Categoria:Scisma d'Occidente]]