Buspirone: differenze tra le versioni
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''' Buspirone''' è una molecola appartenente alla classe degli [[Ansiolitico|ansiolitici atipici]] utilizzata per il trattamento dei disturbi d'ansia, in particolare l'[[Disturbo d'ansia generalizzato|ansia generalizzata]], e in combinazione con un antidepressivo per aumentarne l'efficacia terapeutica. Chimicamente, appartiene alla classe degli [[azapironi]].
Nel 1986 la Bristol-Myers Squibb ottenne l'approvazione dalla [[Food and Drug Administration]] per la commercializzazione negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. In quel paese il brevetto è scaduto nel 2001 e buspirone è venduto da numerose società come [[medicinale equivalente]].
In Italia, per ragioni commerciali, non è più disponibile il prodotto industriale ma è possibile ottenere il farmaco sotto forma di preparazione galenica da parte di farmacie con laboratorio.
== Caratteristiche generali ==
Buspirone è una molecola che presenta
Buspirone è capostipite di una classe di farmaci antiansia definiti azapironi.
Il farmaco non è correlato né chimicamente né farmacologicamente alle [[benzodiazepine]], ai [[barbiturici]], agli antidepressivi o ad altre sostanze psicotrope.
Buspirone quindi ha un meccanismo d'azione sostanzialmente differente da quello delle [[benzodiazepine]] e degli antidepressivi [[SSRI]], per cui mostra anche un profilo di effetti collaterali diverso da questi caratterizzato tra l'altro da una migliore tollerabilità, assenza di effetti collaterali da sospensione e assenza di tolleranza agli effetti farmacologici (tipici delle benzodiazepine).
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Studi in volontari sani hanno dimostrato che l'[[Emivita (farmacologia)|emivita farmacologica]] di buspirone varia da 2 a 11 ore (valori da 2 a 33 ore).
A seguito dell'assunzione di una singola dose una quota variabile dal 30 al 63% viene escreta nelle [[urine]] entro 24 ore. L'escrezione [[feci|fecale]] è inferiore e va dal 18 al 38% della medesima dose.
Il metabolismo di buspirone è mediato dal [[citocromo P450]] 3A4 ([[CYP3A4]]) ed è prevalentemente ossidativo a dar luogo a diversi metaboliti idrossiderivati e ad un metabolita farmacologicamente attivo: 1-pirimidinilpiperazina. Quest'ultimo
== Usi clinici ==
Buspirone trova utilizzo nel trattamento di vari disturbi d'ansia in particolare dell'[[ansia]] generalizzata e sociale (anche in associazione ad un SSRI). Rispetto alle benzodiazepine, non deprime le capacità intellettive ed è dotato di una migliore tollerabilità generale e nel lungo termine, il che lo rende un trattamento consigliato di prima linea nel trattamento dell'ansia generalizzata. Per la mancanza di effetti collaterali sulla sfera sessuale e il meccanismo d'azione caratteristico può essere preferito agli antidepressivi SSRI nel trattamento di questa patologia. Data la sua latenza d'azione (in media 1 settimana) è indicato nella gestione a lungo termine dei disturbi d'ansia e non è efficace nell'uso al bisogno.
Buspirone viene anche utilizzato in soggetti affetti da [[Depressione (malattia)|sindrome depressiva]], in associazione ad un farmaco inibitore selettivo
Buspirone è stato anche sperimentato per alleviare, al bisogno, le disfunzioni sessuali indotte dagli SSRI/SNRI, nel trattamento del deficit di attenzione ed iperattività, nel trattamento dell'agitazione in pazienti anziani e nella disuassefazione da alcol e benzodiazepine. L'associazione di buspirone ad un trattamento con benzodiazepine permette di ridurre il dosaggio di queste diminuendone quindi anche gli effetti collaterali.
== Effetti collaterali ==
Buspirone ai dosaggi usuali ha un profilo di tollerabilità nettamente superiore alle benzodiazepine, soprattutto nel trattamento a lungo termine dell’ansia.
Gli effetti avversi, tendono eventualmente a presentarsi nei primi giorni di trattamento e
Fra gli [[effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]] riscontrati, seppur rari, con maggiore frequenza si segnalano [[cefalea]]
Infine durante la terapia con buspirone si sottolinea la possibilità di insorgenza di [[ritenzione urinaria]] e [[galattorrea]] nelle donne, nonché a seguito di una stimolazione dose-dipendente della secrezione della [[prolattina]] la possibilità di irregolarità mestruali e, nel maschio, di disturbi sessuali.
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