Abolhassan Banisadr: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Carica pubblica
|nome = Abolhassan Banisadr
|immagine = Abolhassan_Banisadr_portrait_1980_2Banisadri in hamburg 2013 (cropped).jpg
|didascalia = Banisadr ad [[Amburgo]] nel [[19802013]]
|carica = 1º [[Presidenti dell'Iran|Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran]]
|mandatoinizio = 4 febbraio [[1980]]
|mandatofine = 22 giugno [[1981]]
|predecessore = ''Carica creata''
|successore = [[Mohammad Ali Rajai]]
|primoministro = [[Mohammad Ali Rajai]]
|partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]]<br>[[Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana]] (1993-)
|carica2 = [[Consiglio della Rivoluzione islamica|Presidente del Consiglio della Rivoluzione islamica]]
|tendenza = [[Socialismo]]<br>[[Anticapitalismo]]<br>[[Repubblicanesimo]]<br>[[Laicismo]]<br>[[Secolarismo]]<br>[[Teocrazia|Anti-teocrazia]]<br>[[Ruhollah Khomeyni|Anti-khomeynismo]]
|mandatoinizio2 = 7 febbraio [[1980]]<ref>{{Cita news|lingua=persiano|url=http://ensani.ir/fa/article/46921/%D9%85%D8%AC%D8%A7%D8%AF%D9%84%D8%A7%D8%AA-%D8%AF%D9%88%D8%B1%D9%87-%D9%85%D8%B5%D8%AF%D9%82-%D8%A8%D9%87-%D8%B4%D9%88%D8%B1%D8%A7%DB%8C-%D8%A7%D9%86%D9%82%D9%84%D8%A7%D8%A8-%DA%A9%D8%B4%DB%8C%D8%AF%D9%87-%D8%B4%D8%AF|titolo=مجادلات دوره مصدق به شورای انقلاب کشیده شد}}</ref>
|religione = [[Islam|Musulmana]] [[Sciismo|sciita]]|
|mandatofine2 = 20 luglio [[1980]]
|predecessore2 = [[Mohammad Beheshti]]
|successore2 = ''carica abolita''
|carica3 = [[Ministero degli affari esteri (Iran)|Ministro degli affari esteri della Repubblica Islamica dell'Iran]] <br> (ad interim)
|mandatoinizio3 = 12 novembre [[1979]]
|mandatofine3 = 29 novembre [[1979]]
|predecessore3 = [[Ebrahim Yazdi]]
|successore3 = [[Sadegh Ghotbzadeh]]
|carica4 = [[Ministero dell'economia e delle finanze (Iran)|Ministro dell'economia e delle finanze della Repubblica Islamica dell'Iran]]
|mandatoinizio4 = 12 novembre [[1979]]
|mandatofine4 = 11 marzo [[1980]]
|predecessore4 = [[Ali Ardalan]]
|successore4 = [[Hossein Namazi]]
|partito = [[Fronte Nazionale dell'Iran]]<ref>Houchang E. Chehabi (1990). Iranian Politics and Religious Modernism: The Liberation Movement of Iran Under the Shah and Khomeini. I.B.Tauris. p. 200. ISBN 978-1850431985.</ref> <small><br/>(anni' 60)</small> <br> [[Ufficio per la Cooperazione del Popolo con il Presidente]] <small><br/>(1980-1981)</small> <br> [[Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana]] <small><br/>(1981-1983)</small> <br> [[Indipendente (politica)|Indipendente]] <small><br/>(1983-2021)</small>
|religione = [[Islam|Musulmana]] [[Sciismo|sciita]]|
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita = 22 marzo
|AnnoNascita = 1933
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 9 ottobre
|AnnoMorte = 2021
|Epoca = 1900
|Epoca2 =
|Attività = politico
|Nazionalità = iraniano
|Categorie =no
}}
[[File:Bani Sadr 1958.jpg|thumb|Banisadr nel [[1958]]]]
'''Banisadr''' fu il primo [[Presidente dell'Iran|Presidentepresidente della Repubblica Islamica dell'Iran]], dopo la [[Rivoluzione iraniana]] del [[1979]] e l'abolizione della [[Dinastia Pahlavi|monarchia]]. Dopo poco più di un anno di governo, nel [[1981]] fu deposto e costretto a fuggire in [[Francia]].
 
==Giovinezza==
Dopo aver studiato Finanza[[finanza]] ed Economia[[economia]] alla [[Università di Parigi|Sorbona]], nei primi [[anni 1960|anni sessanta]] Banisadr partecipò al movimento studentesco che si opponeva allo [[Scià]], tanto da essere imprigionato due volte; nel [[1963]] fu ferito durante uno scontro. Fuggì dunque in Francia, dove si unì ad un gruppo di esuli politici iraniani, guidato dall'[[Ayatollah]] [[Ruhollah Khomeini]].
 
==Il rientro in Iran==
Banisadr ritornò in Iran insieme a Khomeini all'inizio del febbraio [[1979]], pochi giorni prima della definitiva caduta dell'ultimo governo fedele allo Scià. Fu quasi subito nominato vice ministro dell'economia e delle finanzafinanze nel [[Governo provvisorio dell'Iran|governo provvisorio]] di [[Mehdi Bazargan]] (a sua volta nominato informalmente da Khomeini). Dopo le dimissioni di Bazargan (4 novembre 1979), svolse brevemente le funzioni di [[MinistroMinistero degli affari esteri (Iran)|ministro degli esteri]] (novembre 1979) e poi quelle di Ministroministro del tesoro, fino alla sua elezione a Presidentepresidente.
 
==Presidenza==
Il 25 gennaio [[1980]] Banisadr fu eletto Presidentepresidente per un mandato di quattro anni, ricevendo il 70 per cento dei voti in una regolare elezione che lo vedeva opposto a numerosi altri candidati (fra cui [[Ahmad Madani]], [[Hassan Habibi]], [[Sadegh Tabataba'i]], [[Dariush Forouhar]], [[Sadegh Ghotbzadeh]], [[Kazem Sami]], [[Mohammad Makri]]Mokri, [[Hassan Ghafourifard]] e [[Hassan Ayat]]).
 
Il 4 febbraio 1980 fu investito della nuova carica, la cui sola esistenza sottolineava ulteriormente la transizione dell'Iran da [[monarchia]] a [[repubblica]]. La cerimonia inaugurale ebbe luogo presso l'ospedale dove l'Ayatollah Khomeini, [[Guida Suprema]] dell'Iran, era stato ricoverato per un disturbo cardiaco<ref>''Facts on File 1980 Yearbook'', p. 88</ref>. Queste stesse modalità indicavano chiaramente che il vero potere risiedeva nella Guida Suprema. Infatti la [[Costituzione]] dell'Iran|Costituzione della ''Repubblica Islamica'']] attribuiva ampi poteri alla Guida Suprema: ad esempio, quello di deporre il Presidentepresidente. A parziale compensazione, lo stesso Khomeini però aveva insistito che i religiosi (che nominavano la [[Guida Suprema]]) non avrebbero dovuto occupare cariche nel governo.
 
La "convivenza" con Khomeini si rivelò subito difficile: Banisadr iniziò quasi subito a dissentire da molti pareri dell'Ayatollah Khomeini.<br>
La situazione dell'Iran era difficile, per via dell'isolamento internazionale (ed in particolare all'ostilità degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], inasprita dalla [[Crisi degli ostaggi (Iran)|crisi degli ostaggi]]); anche la tensione con il vicino [[Iraq]] di [[Saddam Hussein]] salì rapidamente (tanto che nell'estate del 1980 Banisadr ebbe due "incidenti" - da cui uscì quasi illeso - mentre il suo elicottero sorvolava la zona di confine), fino a che nel settembre 1980 l'Iraq scatenò una [[Guerra Iran-Iraq|guerra]] invadendo il sud-ovest dell'Iran.
 
==La caduta==
[[File:Abū l-Hasan Banīsadr IMG 2044 edit.jpg|thumb|Banisadr in una foto del dicembre 2010]]
Gli attriti fra Khomeini e Banisadr giunsero all'epilogo nel giugno [[1981]]. Il 10 giugno
Khomeini richiamò a sé i poteri di [[Comandantecomandante in capo]], che aveva delegato al Presidentepresidente.
Il 21 giugno il [[Majles dell'Iran|Majlis]] (Parlamento iraniano) votò la sua deposizione di Banisadr, che Khomeini firmò e rese ufficiale il giorno successivo. Questi eventi suscitarono forti [[Proteste in Iran del 20 giugno 1981|proteste]].
 
Ancor prima che Khomeini firmasse la sua deposizione, le [[Pasdaran|Guardie della rivoluzione]] si impadronirono del palazzo presidenziale, imprigionando molti giornalisti ed amici del presidente; alcuni di loro (come [[Hossein Navab]], [[Rashid Sadrolhefazi]] e [[Manouchehr Massoudi]]) furono condannati a morte nei giorni successivi.
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Banisadr fuggì nell'ovest dell'Iran, protetto da alcune organizzazioni di opposizione.
Qui per diverse settimane cercò di unificare tutte le organizzazioni e partiti politici anti-khomeinisti (con l'eccezione degli esuli seguaci dello Scià) in un unico movimento che potesse riprendere il potere. In particolare, incontrò parecchie volte [[Massoud Rajavi]], capo del partito dei [[Mojahedin-e Khalq]], col quale infine decise di fuggire dall'Iran.
Il 28 luglio del 1981 i due salirono di nascosto su un aereo dell'[[Niru-ye Havayi-ye Artesh-e Jomhuri-ye Eslami-e Iran|aviazione militare iraniana]] il cui pilota (colonnello Behzad Moezzi) li condusse in salvo in [[Turchia]] e poi in [[Francia]].
 
La Francia concesse asilo politico ai fuggiaschi, a condizione che non intraprendessero azioni anti-iraniane dal territorio francese. Questa disposizione fu ignorata dopo la rottura dei rapporti diplomatici fra Francia ed Iran, tanto che Banisadr e Rajavi fondarono un ''[[Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana]]'', attivo ancor oggi.
 
A partire dal 1981, Banisadr visse a [[Versailles]], vicino a [[Parigi]], in una villa strettamente sorvegliata dalla polizia francese. La figlia di Banisadr, Firoozeh, sposò Massoud Rajavi a Parigi dopo il loro esilio. Successivamente divorziarono e anche l'alleanza tra lui e Rajavi finì.
 
Dopo una lunga malattia, Banisadr è morto all'[[Salpêtrière|ospedale Pitié-Salpêtrière]] di Parigi il 9 ottobre 2021, all'età di 88 anni.
 
È sepolto a Versailles, nel [[cimitero dei Gonards]].
 
==Note==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Abulhassan Banisadr}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografiebiografie|Politica|Iranpolitica}}
 
[[Categoria:Presidenti dell'Iran]]