Ruhollah Khomeyni: differenze tra le versioni
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{{F|politici iraniani|maggio 2022}}
{{W|politici|gennaio 2025|Numerosissimi overlink date, significati ovvi e ripetuti da rimuovere. Varie da controllare.}}
{{Carica pubblica
|nome = Ruhollāh Mostafavī Mōsavī Khomeyní<br/>{{lang|fa|روح الله مصطفوی موسوی خمینی|class=farsi}}
▲|immagine = Portrait of Ruhollah Khomeini By Mohammad Sayyad.jpg
|carica = 1ª [[Guida Suprema dell'Iran]]
|presidente = [[Abolhassan Banisadr]]<br />[[Mohammad Ali Rajai]]<br />[[Ali Khamenei]]
|primoministro = [[Mehdi Bazargan]]<br />Mohammad-Ali Rajai<br />[[Mohammad-Javad Bahonar]]<br />[[Mohammad-Reza Mahdavi Kani]]<br />[[Mir-Hosein Musavi]]
|mandatoinizio =
|mandatofine = 3 giugno [[1989]]
|predecessore = ''
|successore = [[Ali Khamenei]]
|carica2 = [[Guida Suprema dell'Iran|Leader dell'Iran]]<ref>il titolo di Khomeini come Capo di Stato de facto fu di Leader della Rivoluzione fino al 3 dicembre 1979 quando si autonominò Guida Suprema</ref>
|mandatoinizio2 = 5 febbraio [[1979]]<ref>la carica di Capo di Stato fu contesa tra Khomeini e [[Mohammed Reza Pahlavi]] dal 5 all'11 febbraio 1979</ref>
|mandatofine2 = 3 dicembre [[1979]]
|predecessore2 = [[Mohammed Reza Pahlavi]]<small><br/>(come [[Scià]])</small>
|successore2 = ''Se stesso''<small><br/>(come [[Guida Suprema dell'Iran]])</small>
|primoministro2 = [[Mehdi Bazargan]] <br> [[Mohammad Ali Rajai]]
|partito = [[Partito
|firma = Ruhollah Khomeini signature.png
|alma mater = Seminario di Qom
|religione = [[Islam|musulmano]] [[Sciismo|sciita]] [[Duodecimani|duodecimano]]
}}
{{Bio
|Titolo = [[Ayatollah|Āyatollāh]]
|Nome = Ruḥollāh Moṣṭafāvī Mōsavī
|Cognome = Khomeynī
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|GiornoMeseNascita = 24 settembre
|AnnoNascita = 1902
|NoteNascita = <ref>Altre fonti riportano la data del 17 maggio 1900. Si veda {{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/ruhollah-khomeini_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=KHOMEINI, Ruhollah - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-07-06}}</ref>
|LuogoMorte = Teheran
|GiornoMeseMorte = 3 giugno
|AnnoMorte = 1989
|Epoca =
|Attività = politico
|Attività2 = imam
|Nazionalità = iraniano
}}
Fu un [[Marja'|Grande
== Biografia ==
=== Giovinezza ===
[[File:Ayatollah Khomeini young.jpg|thumb
La data di nascita di Ruhollāh Mostafavī Mōsavī Khomeyní (il nome originale '''Sayyed Ruhollah Mostafavi
=== L'ascesa di Mohammad Reza Pahlavi e l'esilio ===▼
Quando Reza Pahlavi fu deposto, nel [[1941]], gli succedette
Nel [[1953]], dopo il [[Operazione Ajax|colpo di Stato]] che rovesciò il governo democratico di [[Mohammad Mossadeq|Mossadeq]], Mohammad Reza Pahlavi assunse i poteri assoluti e riprese l'opera di laicizzazione del Paese e di contrasto, già avviato dal padre, dell'impronta religiosa che il "clero" voleva caratterizzasse non superficialmente l'Iran.
▲=== L'ascesa di Reza Pahlavi e l'esilio ===
Khomeyni fu uno dei principali oppositori di questa politica - che aveva comportato tra l'altro la statalizzazione dei vasti beni [[waqf]]
▲Quando Reza Pahlavi fu deposto, nel [[1941]], gli succedette come scià il figlio [[Mohammad Reza Pahlavi]] ([[1919]]-[[1980]]), all'epoca appena ventiduenne. Khomeyni vide diminuire l'ostracismo nei suoi confronti, tanto da essere reintegrato nella scala gerarchica religiosa, ascendendo al grado di [[Ayatollah]]. Nel [[1953]] Mohammad Reza Pahlavi assunse i poteri assoluti e riprese l'opera di laicizzazione del paese e di contrasto, già avviato dal padre, dell'impronta religiosa che il "clero" voleva caratterizzasse non superficialmente l'Iran.
Nel 1963 Khomeyni divenne
▲Khomeyni fu uno dei principali oppositori di questa politica - che aveva comportato tra l'altro la statalizzazione dei vasti beni [[waqf]] (di manomorta) la cui lucrosa amministrazione era per lo più affidata alle cure del "clero" sciita - e organizzò nel [[1963]] una nuova congiura contro lo scià: complotto che fallì in pieno, costringendo l'Ayatollah all'esilio, dapprima a [[Bursa]], in [[Turchia]], quindi in [[Iraq]] (nella prestigiosa storica sede di [[Najaf]]) e infine in Francia, a [[Parigi]].
▲Nel 1963 Khomeyni divenne anch'egli un [[Marja' al-taqlid|Marjaʿ]], a seguito della morte del suo Maestro, il [[Grande Ayatollah]] [[Sayyid Hossein Tabataba'i Borujerdi|Sayyid Ḥossein Ṭabāṭabāʾī Borūjerdī]].
=== La presa del potere ===
[[File:Imam Khomeini in Mehrabad.jpg|thumb|[[Aeroporto Internazionale di Teheran-Mehrabad]], 1º febbraio 1979: Khomeyni scende dall'aereo che lo ha riportato in [[Iran]] dopo 15 anni di esilio. Viene aiutato a scendere da uno dei [[aviatore|piloti]] dell'[[Air France]].]]
Mentre in Iran l'opposizione allo scià cresceva, anche a causa della dura repressione governativa (tra il [[1970]] e il [[1978]] si calcola siano state incarcerate {{formatnum:100000}} persone, {{formatnum:10000}} torturate e tra le 4.000 e le 5.000 uccise, anche se alcune stime parlano di {{formatnum:7500}}<ref>Gholam Reza Afkhami, ''Life and Times of the Shah'', University of California Press, 2009, ISBN 978-0-520-25328-5, p. 386.</ref>), Khomeyni dall'estero fomentò la rivolta in attesa dell'occasione di dar vita a una rivoluzione.▼
▲Mentre in Iran l'opposizione allo scià cresceva, anche a causa della dura repressione governativa (tra il [[1970]] e il [[1978]] si calcola siano state incarcerate {{formatnum:100000}} persone, {{formatnum:10000}} torturate e tra le 4.000 e le 5.000 uccise, anche se alcune stime parlano di {{formatnum:7500}}<ref>{{en}} Gholam Reza Afkhami, ''Life and Times of the Shah'', University of California Press, 2009, ISBN 978-0-520-25328-5, p. 386.</ref>), Khomeyni dall'estero fomentò la rivolta in attesa dell'occasione di dar vita a una rivoluzione.
Il 7 gennaio [[1978]] la rivolta popolare esplose contro Mohammad Reza Pahlavi. Sebbene si fosse mostrato possibilista verso una trattativa, lo scià il 16 gennaio [[1979]] fu costretto a fuggire dall'Iran mentre Khomeyni, tornato il 1º febbraio da un esilio che durava quasi da sedici anni, poteva instaurare una "repubblica islamica" in Iran, diventandone la guida spirituale anche in virtù della sua riconosciuta qualifica di "[[Marja' al-taqlid|Marjaʿ al-taqlīd]]" (esempio buono e giusto da prendere a modello da parte dei dotti ''[[mullah]]'').▼
▲Il 7 gennaio
Iniziò a questo punto una vera repressione contro i collaboratori del deposto scià: migliaia di essi furono arrestati e fucilati dopo processi sommari; altri furono mandati in esilio o imprigionati e i rimanenti fuggirono dal paese. In pochi mesi si considera siano state fucilate circa 5.000 persone e mandate in esilio altre {{formatnum:10000}}<ref>James A. Bill: ''The Iranian Revolution and the Changing Power Structure.'' S. 124.</ref><ref>Amnesty International: ''Jahresbericht 1983.'' S. 404.</ref><ref>Wahied Wahdat-Hagh, ''Die islamische Republik Iran'', Berlino, 2003.</ref>. Khomeyni inoltre vide di buon occhio l'azione dei ''[[Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica|pāsdāran]]'' che, penetrati nell'Ambasciata statunitense a [[Teheran]], avevano preso 54 ostaggi (cosiddetta [[Crisi degli ostaggi in Iran]]), minacciati di morte qualora gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], accusati di proteggere Mohammad Reza Pahlavi, non gli avessero consegnato l'ex scià.▼
▲Iniziò a questo punto una vera repressione contro i collaboratori del deposto scià
Khomeyni, che aveva definito gli Stati Uniti d'America ''"il grande satana del mondo"'', vide di buon occhio l'azione dei ''[[Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica|pāsdāran]]'' che, penetrati nell'ambasciata statunitense a [[Teheran]], avevano preso 54 ostaggi (cosiddetta [[crisi degli ostaggi in Iran]]), minacciati di morte qualora gli [[Stati Uniti d'America]], accusati di proteggere Mohammad Reza Pahlavi, non gli avessero consegnato l'ex scià.
Il governo statunitense non si piegò alla trattativa e tentò un ''[[Operazione Eagle Claw|blitz]]'' militare aereo, autorizzato dal presidente [[Jimmy Carter]], che sfociò in un clamoroso fallimento. Dopo più di un anno di prigionia gli ostaggi vennero liberati dopo la fine della presidenza Carter.
=== Guida a vita della Rivoluzione ===
[[File:Ali Khamenei first presidency decree by Rohullah Khomeini (3).jpg|thumb|Khomeini mentre tiene il discorso alla cerimonia d'insediamento alla presidenza della repubblica di [[Ali Khamenei]] (al centro, poi suo successore alla guida suprema), il 9 ottobre 1981]]
Dopo la cacciata dello scià nel [[1979]], Khomeyni riformò lo Stato secondo il suo ideale di [[repubblica islamica]]. In pratica lo Stato venne sostanzialmente scisso in due autorità, una civile costituita da un parlamento e da un presidente eletti democraticamente, ma con funzioni unicamente amministrative. L'altra era l'autorità religiosa, da lui personalmente guidata e cui era possibile accedere solo per [[cooptazione]]. L'autorità religiosa detiene ancora oggi il vero potere politico dello stato, supervisionando e controllando gli organi amministrativi e fornendo le indicazioni relative alla giurisprudenza da seguire, fondate sul [[Corano]] e sulla [[Sharia]].
Come risultato di questo processo vennero sospese o fortemente limitate libertà individuali come quelle di religione, di stampa e di pensiero.
Nel [[1979]] Khomeyni indisse le elezioni, {{senza fonte | riservandosi tutti i poteri con la carica di "Guida della Rivoluzione"}}. Fra le prime leggi - di forte stampo moralista - vi furono l'abolizione del divorzio, la proibizione dell'aborto e per le donne l'abbassamento dell'età minima per il matrimonio a 9 anni.<ref>In riferimento alla dubbia [[ḥadīth|tradizione]] circa l'età di [['A'isha bint Abi Bakr|ʿĀʾisha bint Abī Bakr]] quando andò sposa al [[Maometto|Profeta]] Maometto.</ref> Inoltre istituì, sulla scorta della [[Shari'a|Sharīʿa]] la pena di morte per l'[[adulterio]], come pure per la [[bestemmia]].▼
Venne inoltre modificata la legge sul divorzio (rendendo di nuovo legale la poligamia) e abrogata la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza. Diversi anni dopo la morte di Khomeyni, nel 2005 sarebbe stata approvata una legge con cui fu consentito alle donne l'aborto in caso di grave pericolo per la loro salute.
▲
Nel [[1988]] lo scrittore indiano [[Salman Rushdie]] scrisse il libro ''"[[I versi satanici]]"'' (in inglese: ''"The Satanic Verses"''), giudicato blasfemo da parte dei regimi islamici fondamentalisti dall'epoca, tra cui l'Iran. La pubblicazione del libro provocò una [[fatwā]] di Khomeyni che decretò la [[Pena di morte|condanna a morte]] in [[contumacia]] del suo autore. Rushdie dovette così rifugiarsi in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] per diversi anni nel timore che la sentenza fosse eseguita dai fedeli islamici. Il suo divenne un emblematico caso internazionale dell'intolleranza religiosa. Anche chi ebbe a che fare con l'opera di Rushdie ne subì delle conseguenze. Il 3 luglio [[1991]] venne pugnalato, non a morte, nella sua abitazione milanese [[Ettore Capriolo]], traduttore del libro in italiano.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/07/04/tradusse-versetti-satanici-un-iraniano-lo-accoltella.html|titolo=Tradusse "Versetti satanici", un iraniano lo accoltella|editore=repubblica.it|data=4 luglio 1991|accesso=10 novembre 2014}}</ref> Una sorte peggiore toccò al traduttore giapponese, [[Hitoshi Igarashi]], che venne ucciso a [[Tokyo]] il 12 luglio, mentre l'editore norvegese, [[William Nygaard]], fu ferito a colpi d'arma da fuoco nell'ottobre del [[1993]].<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/12/ferito_editore_Oslo_pubblicato_Rushdie_co_0_9310123705.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111010314/http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/12/ferito_editore_Oslo_pubblicato_Rushdie_co_0_9310123705.shtml|titolo=Oslo, ferito un editore norvegese che ha pubblicato Rushdie|editore=corriere.it|data=12 ottobre 1993|accesso=10 novembre 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=11 november 2014}}</ref>▼
Nel 1982 fu messo fuori legge il [[Tudeh]], partito iraniano comunista: molti suoi membri furono arrestati e imprigionati.
▲Nel [[1988]] lo scrittore indiano [[Salman Rushdie]] scrisse il libro ''
=== Morte e funerali ===
{{Vedi anche|Funerali di Ruhollah Khomeyni}}
[[File:Funeral of Ruhollah Khomeini, 4 June 1989 (13).jpg|thumb|Folla di persone durante la preghiera per Khomeyni, presieduta dal presidente della repubblica islamica [[Ali Khamenei|Khamenei]] (suo successore alla guida suprema dell'Iran), ai [[Funerali di Ruhollah Khomeyni|funerali]] celebrati a [[Teheran]] il 4 giugno 1989]]
Sofferente da lungo tempo di un [[tumore all'intestino]], Khomeyni morì il 3 giugno [[1989]] dopo una degenza di 11 giorni in ospedale. È stato stimato che ai suoi imponenti funerali presenziarono più di 10 milioni di persone, ovvero circa un sesto della popolazione iraniana. Ciò lo renderebbe il rito funebre al quale abbia partecipato il maggior numero di persone e anche uno dei più grandi assembramenti della storia dell'umanità.<ref>{{Cita web|cognome = Pendle| nome = George|data=29 agosto 2018|lingua = en | titolo = Which Famous Figure Had the Biggest Public Funeral?|url=https://www.history.com/news/which-famous-figure-had-the-biggest-public-funeral|urlmorto=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211030034351/https://www.history.com/news/which-famous-figure-had-the-biggest-public-funeral|accesso=4 luglio 2025|sito=HISTORY}}</ref><ref>{{Cita web|data=19 gennaio 2015| lingua = en | titolo = The ten largest gatherings in human history|url=https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/howaboutthat/11354116/The-ten-largest-gatherings-in-human-history.html|urlmorto=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211029174847/https://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/howaboutthat/11354116/The-ten-largest-gatherings-in-human-history.html|accesso=4 luglio 2025|sito=The Telegraph|nome =Alice|cognome =Philipson}}</ref> Tale afflusso rese in certi momenti impossibile alla Guardia Nazionale garantire l'ordine pubblico: vi furono disordini ed eccessi e la bara cadde 5 volte.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Rubriche/Infografiche/flash/funerali.swf|titolo=I grandi funerali della storia - Funerale di Khomeyni|accesso=10 novembre 2014}}</ref>
La folla, facendo un'enorme pressione pur di toccare la bara di legno o per strappare lembi del sudario, fece letteralmente saltare fuori il corpo dal feretro diverse volte. Il funerale "ufficiale" si tenne due giorni più tardi, stavolta con imponenti misure di sicurezza e con una bara in acciaio.
La salma di Khomeyni
=== L'intervista con Oriana Fallaci ===
[[File:Banisadr Fallaci Khomeini.jpg|miniatura|
È famosa l'intervista concessa a [[Oriana Fallaci]] dal leader iraniano nel 1979. La giornalista raccontò che in quell'occasione l'Ayatollah non si scompose di fronte alle sue domande incalzanti e a tratti provocatorie.
▲[[File:Banisadr Fallaci Khomeini.jpg|miniatura|La Fallaci intervista Khomeini]]
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=M. Emiliani, M. Ranuzzi de' Bianchi, E. Atzori|titolo= Nel nome di Omar. Rivoluzione, clero e potere in Iran|anno= 2008|città= Bologna|editore = Odoya|isbn= 978-88-6288-000-8}}
* {{Cita libro|autore= Mehmet Ali Ağca|titolo= Mi avevano promesso il Paradiso. La mia vita e la verità sull'attentato al Papa|anno= 2013|editore= Chiarelettere|isbn= 88-6190-404-1}}▼
▲|titolo= Mi avevano promesso il Paradiso. La mia vita e la verità sull'attentato al Papa
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni|https://a8ds.altervista.org/ayatollah-khomeini/=Ayatollah Khomeini {{!}} Audilibro}}
*{{Collegamento interrotto|1=https://a8ds.altervista.org/ayatollah-khomeini/ }}
{{Box successione
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|successivo = [[Ali Khamenei]]
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