Caso Spanner: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: apostrofo dopo l'articolo indeterminativo e modifiche minori |
m clean up, replaced: lingua=en-GB → lingua=en |
||
(5 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
"'''Caso Spanner'''" è il nome generalmente usato per un caso giudiziario riguardante pratiche [[Sadomasochismo|sadomasochiste]] svolte da un gruppo di feticisti [[Omosessualità|omosessuali]] negli anni 1980 nel [[Regno Unito]]. Le accuse avanzate erano di [[Lesione personale|procurate lesioni]], in violazione delle sezioni 20 e 47 del [[Offences against the Person Act 1861]]. Sedici imputati furono ritenuti colpevoli nonostante tutti i praticanti fossero consenzienti. Il verdetto fu criticato aspramente da molti osservatori e dalle associazioni BDSM, ma fu comunque confermato dalla [[camera dei lord]] e in seguito anche nella [[Corte Europea per i Diritti dell'Uomo|corte Europea per i diritti dell'uomo]].
Il procedimento porta nella letteratura anglosassone il nome '''''R v Brown'''''. I giornalisti però lo chiamarono "caso Spanner" dal nome dell'operazione di polizia che ha portato al processo. La polizia decise
== Indagini ==
Le indagini ebbero principio nel 1987, quando la polizia venne in possesso di un supposto [[snuff movie]], raffigurante quelle che sembravano delle [[Tortura|torture]] inflitte a degli uomini immobilizzati. Gli investigatori immaginarono che le vittime fossero state uccise dopo le torture e organizzarono una corposa indagine con una serie di irruzioni e arresti. Emerse presto però che le presunte vittime erano in realtà vive e vegete, e che non avevano nessuna intenzione di denunciare i torturatori, al contrario i filmati avevano catturato delle sessioni di sadomasochismo sempre consensuale. La polizia decise comunque di portare il caso in tribunale, in quanto i reati contestati si prestavano alla persecuzione d'ufficio.
== I fatti ==
Il club sadomaso al centro della vicenda contava 50 uomini, che filmavano le proprie sessioni BDSM e condividevano le
Nei video è possibile notare ferite e sanguinamento, ma in nessun caso ci fu un'infezione, o danni permanenti<ref name=":1" />.
Riga 13:
== I processi ==
il 19 dicembre 1990, gli imputati furono condannati a periodi di carcere tra i due ai quattro anni, dopo che il giudice negò che il consenso da parte delle vittime annullasse il reato. Un primo [[Appello (diritto)|appello]] fu respinto il 19 febbraio 1992, ma il giudizio fu rimandato alla camera dei lord con la seguente interrogazione<ref name=":0" />:
{{Citazione|laddove A ferisce o aggredisce B, causandogli un effettivo danno fisico nel corso di un rapporto sado-maochistico, è in carico all'Accusa dimostrare la mancanza di consenso da parte di B, prima di stabilire la colpa da parte di A (secondo il [[Offences against the Person Act 1861|1861 Act]])?|3=where A wounds or assaults B, causing him actual bodily harm in the course of sado-masochistic encounter, does the Prosecution have to prove lack of consent on the part of B before they can establish A’s guilt (under the 1861 Act)?|lingua=en}}
Anche questo appello fu respinto con una maggioranza di tre lord su cinque, e una notevole divergenza di opinioni tra i lord chiamati al giudizio. La corte riconobbe che in molti casi analoghi la legge consente un'offesa da parte di un soggetto autorizzato da chi è destinato a riceverla (come nel caso della [[chirurgia]], medica o [[Chirurgia estetica|estetica]], dei [[Tatuaggio|tatuaggi]] e [[piercing]], della [[circoncisione rituale]], e nel caso di sport come la [[Pugilato|boxe]]), ma anche che in altri casi espressamente la proibisce (come per i [[Duello|duelli]] o per il [[suicidio assistito]]). Dato questo vuoto normativo i lord si trovarono di fatto a decidere se creare o meno un nuovo reato, e, chiamati a giudicare se fosse nell'interesse della società limitare la [[libertà personale]], diedero il proprio giudizio su basi morali tra loro differenti<ref>{{Cita web|url=https://www.seangabb.co.uk/free-life-18-may-1993-reflections-on-the-case-of-r-v-brown-by-sean-gabb/|titolo=Sado-Masochism and the Law: An Overview of R v Brown|autore=Sean Gabb|data=1993-05-02|lingua=en
Dopo questa sconfitta, gli imputati si appellarono alla corte Europea dei diritti dell'uomo, dove il caso fu discusso l'11 dicembre 1995. La sentenza stabilì che dal momento che le pratiche sadomasochiste sono non solo di natura sessuale, ma anche pertinenti la violenza, lo stato ha il diritto a regolare e perseguire la violenza, inclusa quella consensuale. Il giudizio della corte fu unanime<ref name=":0" />.
== Critiche ==
Fin dalla prima sentenza, il sistema giudiziario inglese fu accusato di [[omofobia]], dato che molti altri casi di violenza su partner consenzienti all'interno di coppie [[Eterosessualità|eterosessuali]] si erano conclusi con l'assoluzione del sadico. Un'altra critica frequente fu quella di "[[paternalismo]]", per la volontà dei giudici di regolare la vita privata e intima degli uomini interessati<ref>Si veda:
*{{Cita libro|nome=Marianne|cognome=Giles|titolo=Criminal law in a nutshell|url=https://www.worldcat.org/oclc/29254482|accesso=2019-03-26|edizione=3rd ed|data=1993|editore=Sweet & Maxwell|OCLC=29254482|ISBN=0421474408}}
*{{Cita web|url=https://publications.parliament.uk/pa/cm200607/cmpublic/criminal/memos/ucm40702.htm|titolo=Uncorrected Evidence m407|sito=publications.parliament.uk|accesso=2019-03-26|data= novembre 2007}}
Riga 31:
<references />
==Bibliografia==
*{{Cita pubblicazione|nome=Marianne|cognome=Giles|data=1994-1|titolo=R v Brown: Consensual Harm and the Public Interest|rivista=The Modern Law Review|volume=57|numero=1|pp=101-111|lingua=en|accesso=2019-03-26|doi=10.1111/j.1468-2230.1994.tb01924.x|url=http://doi.wiley.com/10.1111/j.1468-2230.1994.tb01924.x}}
{{portale|erotismo|diritto}}
[[Categoria:BDSM]]
[[Categoria:Diritti umani]]
|