Nuri al-Sa'id: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
| nome = Nuri al-Sa'id
| immagine = Nouri Al-Saeed, 1950s.jpg
| carica = [[Primi ministri = dell'Iraq|Primo ministro dell'Iraq]]
| mandatoinizio = 223 marzo [[1930]]1958
| mandatofine = 318 novembremaggio [[1932]]1958
| monarca = [[FaiselFaysal II Id'Iraq]]
| predecessore = [[Abdul-Wahab = Mirjan]]
| successore = [[Ahmad Mukhtar = Baban]]
|mandatoinizio2 = 4 agosto 1954
|mandatofine2 = 20 giugno 1957
|predecessore2 = [[Arshad al-Umari]]
|successore2 = [['Ali Jawdat al-Ayyubi]]
|monarca2 = [[Faysal II d'Iraq]]
|mandatoinizio3 = 15 settembre 1950
|mandatofine3 = 12 luglio 1952
|predecessore3 = [[Tawfiq al-Suwaidi]]
|successore3 = [[Mustafa Mahmud al-Umari]]
|monarca3 = [[Faysal II d'Iraq]] <br> [[Abd al-Ilah ibn Ali al-Hashimi]] <br> (Reggente)
|mandatoinizio4 = 6 gennaio 1949
|mandatofine4 = 10 dicembre 1949
|predecessore4 = [[Muzahim al-Pachachi]]
|successore4 = [['Ali Jawdat al-Ayyubi]]
|monarca4 = [[Faysal II d'Iraq]] <br> [[Abd al-Ilah ibn Ali al-Hashimi]] <br> (Reggente)
|mandatoinizio5 = 21 novembre 1946
|mandatofine5 = 29 marzo 1947
|predecessore5 = [[Arshad al-Umari]]
|successore5 = [[Sayyid Salih Jabr]]
|monarca5 = [[Faysal II d'Iraq]] <br> [[Abd al-Ilah ibn Ali al-Hashimi]] <br> (Reggente)
|mandatoinizio6 = 10 ottobre 1941
|mandatofine6 = 4 giugno 1944
|predecessore6 = [[Hamdi al-Bagiahgi]]
|successore6 = [[Jamil al-Midfa'i]]
|monarca6 = [[Faysal II d'Iraq]] <br> [[Abd al-Ilah ibn Ali al-Hashimi]] <br> (Reggente)
|mandatoinizio7 = 25 dicembre 1938
|mandatofine7 = 31 marzo 1940
|predecessore7 = [[Jamil al-Midfa'i]]
|successore7 = [[Rashid Ali al-Kaylani]]
|monarca7 = [[Ghazi I d'Iraq]] <br> [[Faysal II d'Iraq]] <br> [[Abd al-Ilah ibn Ali al-Hashimi]] <br> (Reggente)
|mandatoinizio8 = 23 marzo 1930
|mandatofine8 = 3 novembre 1932
|predecessore8 = [[Naji al-Suwaidi]]
|successore8 = [[Naji Shawkat]]
|monarca8 = [[Faysal I d'Iraq]]
|partito = [[Partito dell'Alleanza]] <br> [[Partito dell'Unione Costituzionale]]
}}
{{Bio
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|Attività = politico
|Nazionalità = iracheno
|PostNazionalità = durante il [[Mandato britannico dell'Iraq|Mandatomandato britannico]] e l'età monarchica; nella suain carriera ricoprì numerosi importanti incarichi governativi
|Immagine =
}}
 
Fu per 15quindici volte [[Primoprimo Ministroministro]] dell'Iraq. Dalla sua prima nomina a Primoprimo Ministroministro durante il periodo coloniale [[Regno Unito|britannico]] nel 1930, Nūrī è stato una figura di grande spicco in Iraq durante tutto il periodo monarchico.
 
Nel corso di numerosi incarichi governativi, fu protagonista di alcune delle principali scelte politiche assunte dall'Iraq contemporaneo. Nel 1930, nelal suo primo mandato governativo, firmò il [[Trattato anglo-iracheno del 1930|Trattatotrattato anglo-iracheno]], che fu il primo passo verso una formale indipendenza del suo Paese e che garantiva al Regno Unito illimitati poteri di far stazionare sul suolo iracheno sue forze armate e di far transitare sue truppe sul territorio nazionale iracheno.
 
Il Trattatotrattato garantiva altresì ai britannici pieno controllo sulle risorse [[Petrolio|petrolifere]] del Paese. Mentre il Trattatotrattato riduceva teoricamente il coinvolgimento del Regno Unito nella vita politica interna dell'Iraq, esso fu nei fatti un mero strumento che assicurava a Londra l'impossibilità per Baghdad di entrare in qualsiasi modo in conflitto con gli interessi militari ed economici britannici. Questo accordo spianava nondimeno la strada all'indipendenza nominale dell'Iraq, conseguita nel 1932: epoca in cui cessava giuridicamente il Mandatomandato e l'Iraq entrava nella [[Società delle Nazioni]].
 
Nel corso della sua carriera, Nūrī fu un convinto e continuo sostenitore del ruolo egemonico svolto dalla Gran Bretagna in Iraq, anche se nel periodo del 1941 ebbe forse un abbozzo di apertura verso l'[[Potenze dell'Asse|Asse]] italo-germanico. Nūrī fu una figura assai controversa ed ebbe numerosi nemici, e dovette fuggire dal suo Paese in due diverse occasioni, connesse a due diversi [[colpo di Stato|colpi di Stato]]. Fino al violento rovesciamento della monarchia nel 1958, la sua politica assolutamente impopolare in patria - in cui era visto come il più filo-britannico fra i politici iracheni - fu ritenuto il massimo responsabile dello scadente progresso socio-economico del Paese.
 
Povertà e iniquità sociale erano dilaganti e Nuri divenne un simbolo del regime che aveva fallito nella sua missione di buon governo, scegliendo la repressione al minimo manifestarsi di agitazioni politiche e socio-economiche, al fine di meglio proteggere gli interessi britannici. Il 15 luglio [[1958]], ilall'indomani giornodella seguente[[Rivoluzione ladel 14 luglio|rivoluzione repubblicana]], tentò di fuggire travestito da donna, ma, fu riconosciuto, fu catturato e immediatamente linciato e trucidato dalla folla nella pubblica via.
 
== Prima carriera ==
Nūrī al-Saʿīd nacque a [[Baghdad]] da una famiglia appartenente alladella media borghesia [[musulmana]] [[Sunnismo|sunnita]] di origini nord-caucasiche. Suo padre eraapparteneva un membro dellaalla tribù dei [[Karaghul]] ed esercitò funzioni governative di basso profilo. Nuri si diplomò in un collegio'accademia militare a [[Istanbul]] nel 1906, proseguì i suoigli studi colà fino al 1911, guadagnandosi i gradi di [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] nelle forze armate dell'[[Impero ottomano]], e fu tra gli ufficiali distaccati in [[Libia]] nel 1912 per organizzare la resistenza contro l'occupazione italiana di quella lontana provincia ottomana.
 
Durante la [[Primaprima guerra mondiale]] aderì al [[Nazionalismonazionalismo arabo]], entrando in unanella società segreta dal nome [[al-'Ahd]] ("il Pattopatto"), e combatté nella [[Rivoltarivolta Arabaaraba]] agli ordini dell'[[Emiroemiro]] [[Faysal I d'Iraq|Faysal ibn Husayn]] del [[Hijaz]], che sarebbe per breve tempo diventato re di [[Siria]] prima di essere battuto dai francesi nella [[Battagliabattaglia di Maysalun]] e di essere "indennizzato" da Londra col trono dell'erigendo Iraq. Come tutti coloro che avevano combattuto a fianco di Faysal, il nuovo sovrano, entrò a far parte della ristretta élite di governo.
 
== Posizione iniziale sotto la nuova monarchia irachena ==
Nūrī guidò le truppe arabe di Faysal che avevano preso [[Damasco]] sulla scia del ritiro [[Ottomani|ottomano]] dalla [[Siria]] nel 1918. Quando Faysal fu deposto nel 1920 dall'intervento militare [[Francia|francese]] (che con il [[Regno Unito]] s'era spartita i possedimenti ottomani con gli [[Accordiaccordi Sykes-Picot]], malgrado le promesse britanniche al padre di Faysal, lo [[SharifSharīf|Sceriffosceriffo]] di [[Mecca]], [[al-Husayn ibn Ali (sceriffo della Mecca)|al-Husayn ibn ʿAlī]]), Nūrī seguì in [[Iraq]] il sovrano nel suo esilio, e nel 1922 divenne il primo direttore generale delle forze di polizia irachene. Usò la sua posizione per collocare funzionari a lui devoti nella struttura che guidava: una tattica che avrebbe spesso reiterato nelle posizioni governative che avrebbe ricoperto e che gli consentì di guadagnarsi una notevole forza politica negli anni successivi.
 
Fu un affidabile alleato di Faysal che, nel 1924, lo nominò suo vice comandante in capo delle forze armate, così da garantirsi la lealtà delle truppe al regime monarchico creato. Una volta ancora, Nūrī sfruttò la sua posizione per rafforzare la propria base personale di potere. Durante gli [[Anni 1920|anni venti]], egli sostenne la politica regia di costruire una credibile forza militare, basata sulla lealtà alla dinastia degli ufficiali [[Esercito sceriffiano|sceriffiani]], gli antichi militari ottomani che costituivano la spina dorsale del regime [[Hashemiti|hascemita]] iracheno.
 
== [[Primo Ministro]]ministro per la prima volta, 1930 ==
[[File:FeisalPartyAtVersaillesCopy.jpg|thumb|upright=1.7|Ricevimento offerto dall'[[Emiroemiro]] [[Faysal I d'Iraq|Faysal]] a [[Versailles]], durante la [[Conferenzaconferenza di pace di Parigi (1919)]]. Al centro, da sinistra a destra: [[Rustum Haydar]], Nūrī al-Saʿīd, [[Faysal I d'Iraq|l'Emiroemiro Faysal]], il Capitanocapitano [[Rosario Pisani]] (dietro Faysal), [[T. E. Lawrence]], servo di Faysal (nome sconosciuto), il Capitanocapitano [[Tahsin Qadri]].]]
Faysal incaricò per la prima volta Nuri di formare un governo nel 1929, ma fu solo nel 1930 che i britannici si persuasero di non muovergli più nei suoi confronti obiezioni. Come in occasione della sua prima nomina a un incarico di rilievo, Nuri nominò suoi sostenitori per metterli in posto-chiave dell'amministrazione, ma ciò servì solo a indebolire la base personale di sostegno ci cui godeva il re fra i funzionari civili, e le antiche buone relazioni fra i due si inasprirono.
 
Fra i primi atti di Nuri come Primoprimo Ministroministro vi fu la firma del Trattatotrattato anglo-iracheno del 1930, una mossa impopolare, dal momento che esso confermava essenzialmente i poteri mandatari britannici nel Paese e concedevano al Regno Unito prerogative militari permanenti, anche dopo il conseguimento formale dell'indipendenza. Nel 1932 l'Iraq fu comunque ammesso alla [[Società delle Nazioni]].
 
Nell'ottobre 1932, Faysal levò la fiducia al suo Primoprimo Ministroministro e lo sostituì con [[Naji Shawkat]]. Questo diminuì in qualche misura l'influenza di Nuri e dopo la morte in quello stesso anno di re Faysal e l'ascesa al trono di suo figlio [[Ghazi I d'Iraq|di Rere Ghazi]], la sua intimità col palazzo reale decrebbe sensibilmente. Un ulteriore ostacolo per le sue ambizioni fu l'ascesa di [[Yasin al-Hashimi|Yāsīn al-Hāshimī]], che sarebbe diventato Primoprimo Ministroministro per la prima volta nel 1935. Nondimeno, Nuri continuò a ordire intrighi all'interno della potente struttura militare, mentre la sua posizione di fedele alleato del Regno Unito significa che egli non fu mai in realtà lontano dal potere.
 
Nel 1933 i britannici convinsero Ghazi a nominarlo ministro degli Esteriesteri, una poltrona che egli conservò fino al colpo di Stato del generale [[Bakr Sidqi]] nel 1936. Tuttavia i suoi stretti legami col Regno Unito, che lo avevano aiutato a conservare comunque un ruolo di rilievo nella società politica irachena, distrusse del tutto la residua popolarità di cui godeva per il suo ormai sempre più lontano passato.
 
== Intrighi con l'esercito, 1937-1940 ==
Il colpo di Stato del generale [[Bakr Sidqi]] mostrò la contiguità di Nuri con la ex-Potenza potenza mandataria: al-Sa'id fu infatti l'unico dei politici a cercare e ottenere rifugio politico entro le mura dell'Ambasciataambasciata britannica, i cui responsabili non persero tempo a ottenere per il loro ospite l'esilio in [[Egitto]], ancora saldamente sotto il loro ferreo controllo. Nuri tornò a Baghdad nell'agosto 1937 e cominciò a intessere la sua tela politica per tornare ancora al potere, in collaborazione col [[Colonnellocolonnello]] [[Salah al-Din al-Sabbagh|Ṣalāḥ al-Dīn al-Sabbāgh]].
 
Ciò preoccupò a tal punto l'allora Primoprimo Ministroministro, [[Jamil al-Midfa'i|Jamīl al-Midfaʿī]] che questi riuscì a persuadere i britannici che Nūrī aveva un'influenza talmente nefasta sugli eventi che sarebbe stato meglio fosse allontanato dall'Iraq. La cosa comportò che Nūrī fosse costretto ad andare a risiedere direttamente a [[Londra]] come ambasciatore iracheno. Disperando forse di recuperare buone relazioni con re Ghāzī, Nūrī prese allora a perseguire segretamente una cooperazione con la famiglia reale [[Arabia Saudita|saudita]]. Tornato a Baghdad nell'ottobre del 1938, Nūrī ristabilì i contatti con al-Sabbāgh, e lo persuase a rovesciare il governo di Midfaʿī. Al-Sabbāgh e le sue truppe portarono a compimento il loro colpo di Stato il 24 dicembre del [[1938]] e Nūrī fu reinsediato come [[Primo Ministro|primo ministro]].
 
In questa posizione, egli effettuò pressioni su re Ghāzī perché nominasse suo successore il fratellastro, il Principeprincipe Zayd. Mentre Ghāzī inquietava sempre più i britannici per i suoi forti sentimenti nazionalistici (etichettati maliziosamente come "filo-nazisti" da una serie di pubblicisti e storici compiacenti), espressi attraverso le onde radio della potente emittente radiofonica gestita direttamente dal sovrano iracheno, nel gennaio 1939, il re irritò fortemente anche Nūrī al-Saʿīd con la sua nomina di [[Rashid Ali al-Kaylani|Rashīd ʿAlī al-Kaylānī]], responsabile del Regioregio Gabinettogabinetto (''dīwan'' ). la campagna condotta da Nūrī contro i suoi rivali continuò per tutto il mese di marzo, quando egli rivelò di aver sventato un complotto mirante ad assassinare re Ghāzī, usando questa comoda scusa per condurre un'ingiustificata purga all'interno del corpo degli ufficiali dell'esercito.
 
Quando re Ghāzī morì in un inspiegabile quanto "provvidenziale" incidente automobilistico, il 4 aprile [[1939]], Nūrī fu sospettato quasi universalmente di essere stato dietro un complotto mirante a sbarazzarsi di un monarca non gradito a lui e ai suoi protettori britannici. Ai funerali reali la folla gridò: “Nūrī, Risponderairisponderai del sangue di Ghāzī”. Egli appoggiò la reggenza di [[Abd al-Ilah|ʿAbd al-Ilāh]] per conto del futuro re, [[Faysal II d'Iraq|Faysal II]], ancora minorenne. Il nuovo Reggentereggente era infatti anch'egli filo-britannico e abbastanza prono alle direttive di Nuri.
 
A quel tempo, la situazione in Europa aveva cominciato ad avere un grande impatto sull'Iraq. La caduta della Francia ad opera delle armate [[Nazismo|nazista]] nel giugno 1940 incoraggiò alcuni patrioti nazionalisti a coltivare speranze in un futuro positivo per l'Iraq come conseguenza della vittoria della [[Germania]]. Mentre Nūrī rimaneva fedele alla Gran Bretagna, al-Sabbāgh sposò la causa della Germania, pur non potendosi definire incline al nazismo il suo pensiero, ma solo intensamente anti-britannico. Questa perdita del principale alleato militare, significava che Nūrī “rapidamente perse la sua capacità di influenzare gli eventi”.<ref>Batatu, p. 345.</ref>
 
== Coesistenza col Reggentereggente negli [[Anni 1940|anni quaranta]] ==
Nell'aprile 1941, gli elementi pro-Asse presero il potere, insediando Rashīd ʿAlī al-Kaylānī come [[Primo Ministro|primo ministro]]. Nūrī riparò nella [[Transgiordania]], controllata dal Regno Unito, e da lì fu inviato dalle autorità britanniche al [[Il Cairo|Cairo]] ma, dopo aver battuto gli iracheni nel [[guerra anglo-irachena del 1941|breve conflitto del 1941]], i vincitori britannici non persero tempo a farlo nominare di nuovo come Primoprimo Ministroministro, sotto la protezione delle loro baionette. Nūrī avrebbe conservato quel posto per due anni e mezzo (periodo insolitamente lungo per i Gabinettigabinetti iracheni), ma dalla fine del 1943, il Reggente ottenne maggior voce in capitolo per la scelta dei suoi ministri e cominciò a mostrare una maggior indipendenza di giudizio. L'Iraq rimase sotto occupazione militare britannica fino alla fine del 1947.
 
Il breve avvicinamento del Reggentereggente con un tipo di politica più liberale nel 1947 riuscì in minima misura ad allontanare i problemi che gravavano sul Paese. Le strutture sociali ed economiche dell'Iraq erano notevolmente mutate dall'epoca dell'insediamento della monarchia, con una popolazione urbana che si era molto accresciuta, con una borghesia in rapida ascesa, e con un'acquisizione assai maggiore della politica da parte dei contadini e degli operai, verso i quali il [[Partito Comunista Iracheno]] svolgeva un'azione di crescente penetrazione. Tuttavia, l'élite politica, coi suoi stretti legami e i suoi interessi congiunti con le classi dominanti, non fu capace di compiere quei passi radicali che avrebbero potuto consentirle di difendere il regime monarchico.<ref>Batatu, pp. 350-351.</ref> In questo flebile tentativo dell'élite di conservare il proprio potere durante l'ultimo decennio monarchico, Nūrī, più del Reggentereggente, avrebbe giocato un ruolo sempre più dominante, in larga misura grazie alla capacità delle classi politiche dominanti.
 
== Il regime resiste alle montanti tensioni politiche ==
Nel novembre 1946, uno sciopero<ref>Nel 1944 era stato creato, su impulso del [[Partito Comunista Iracheno]], un sindacato dei ferrovieri, dei portuali di [[Bassora]] e dei lavoratori dei campi petroliferi del nord (essenzialmente [[Kirkuk]] e [[Mosul]]. Cfr. Lo Jacono, p. 29.</ref> di lavoratori del settore [[petrolio|petrolifero]] culminò in un massacro degli scioperanti da parte della polizia irachena, e Nuri tornò ad essere ancora una volta Primoprimo Ministroministro. Per breve periodo egli chiamò nel suo governo elementi appartenenti al cosiddetto Partito Liberale<ref>In realtà l'aggettivo "liberale" è quasi del tutto assente dal panorama ideologico-politico del mondo arabo. Questa impropria traduzione viene offerta da studiosi che spesso non conoscono la [[lingua araba]] che, invece, parla di ''{{unicode|Ḥ|}}izb al-a{{unicode|ḥ|}}rār'', vale a dire "Partito dei Liberi", sottolineando il principio della "libertà" politica e di giudizio anziché quella del "liberalismo": concetto questo assai più complesso del generico principio di "libertà" e comunque del tutto estraneo all'ideologia e alla strategia del partito.</ref> dell'ex-Primo Ministroprimo ministro Tawfīq al-Suwaydī, o del [[Partito Nazionale Democratico (Iraq)|Partito Nazionale Democratico]] di Kāmil al-Jādirjī, ma presto tornò al suo consueto approccio autoritario e repressivo, ordinando l'arresto di numerosi comunisti (che erano dietro gli scioperi) nel gennaio 1947. Fra gli arrestati figurava il mitico Segretariosegretario del [[Partito Comunista Iracheno]], [[Yusuf Salman Yusuf|Yūsuf Salmān Yūsuf]], detto Fahd.
 
Nel frattempo i britannici tentavano di legalizzare una loro permanente presenza militare in Iraq, anche oltre i termini fissati dal [[Trattato anglo-iracheno del 1930|Trattatotrattato del 1930]], sebbene non vi fosse più alcun conflitto mondiale che potesse giustificare tale continua presenza nel Paese. Tanto Nuri, quanto il Reggentereggente mantenevano stretti ma impopolari rapporti con il Regno Unito, che in effetti costituiva la miglior garanzia per mantenere il loro ruolo egemonico nella società irachena e cominciarono a progettare un nuovo Trattatotrattato anglo-iracheno che sostituisse quello del 1930 che doveva scadere solo nel 1957. Ai primi di gennaio del 1948, Nuri stesso guidò una delegazione irachena nel Regno Unito e il 15 gennaio un nuovo Trattatotrattato fu firmato.
 
La risposta delle strade di Baghdad fu immediata e furiosa. Dopo sei anni di occupazione britannica, nessun atto poteva essere più impopolare di quello che concedeva al Regno Unito un ancor maggior ruolo politico in Iraq. Dimostrazioni si ebbero già il giorno seguente la firma, con studenti che svolsero un ruolo prominente e col Partito Comunista che guidava la massima parte della reale opposizione al governo di Nuri. Le proteste s'intensificarono nei giorni successivi, finché la polizia non aprì il fuoco sui dimostranti il (20 gennaio), provocando numerose vittime. Il giorno dopo, il Reggentereggente ʿAbd al-Ilāh sconfessò il nuovo Trattatotrattato. Nuri tornò a Baghdad il 26 gennaio e immediatamente dette mano a una dura politica repressiva contro i dimostranti. Alla manifestazione di massa del giorno successivo, la polizia aprì ancora il fuoco, lasciando sul terreno numerosi morti.
 
In quel duro confronto con la volontà popolare, Nuri distrusse qualsiasi sua residua credibilità di uomo politico: sebbene conservasse un potere considerevole, egli era ormai generalmente detestato. Il successivo rilevante impegno diplomatico di Nuri fu il [[Pattopatto di Baghdad]], una serie di accordi conclusi fra il 1954 e il 1955 che legavano politicamente e militarmente l'Iraq alle potenze occidentali e ai loro alleati [[Vicino Oriente|regionali]], in particolar modo alla [[Turchia]] (giò inclusa nella [[NATO]]. Questo Pattopatto wfu particolarmente importante per Nuri, perché era favorito da britannici e statunitensi, che cercavano una dimensione planetaria per la cosiddetta "Dottrinadottrina Eisenhower" in funzione anti-[[Unione Sovietica|sovietica]]. D'altro conato il Pattopatto era però contrario alle aspirazioni politiche della maggioranza del Paese. Forte della sua posizione, Nuri rafforzò la repressione politica e la censura. In quella fase però la reazione fu assai meno combattiva di quella mostrata nel 1948.
 
Secondo lo storico Hanna Batatu, ciò può essere spiegato dalle condizioni economiche migliori e dalla debolezza del Partito Comunista, che aveva subito una durissima repressione e che era squassato da divisioni interne. La situazione politica si deteriorò nel 1956, con insurrezioni nelle città di [[Najaf]] e di [[Hayy]], mentre l'[[Crisi di Suez|attacco all'Egitto]] da parte d'[[Israele]], coordinato con il [[Regno Unito]] e la [[Francia]] che reagivano con le armi alla nazionalizzazione della Compagnia del [[Canale di Suez]], esacerbò ulteriormente gli animi degli iracheni, mostrando tutta l'implausibilità di un Patto filo-occidentale i cui partecipanti avevano aggredito un Paese arabo che intendeva conseguire una reale indipendenza, anche con la nazionalizzazione di società straniere che avevano agito per decenni in regime di assoluto monopolio.
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== Caduta della monarchia e morte di Nuri ==
{{vedi anche|Rivoluzione del 14 luglio}}
[[File:14 July revolution - mutilated corpse (cropped).jpg|thumb|Cadavere del primo ministro Nuri al-Sa'id]]
Nel momento in cui la [[Crisi libanese del 1958|crisi del Libano del 1958]] conosceva una ''escalation'', la [[Giordania]] richiese l'aiuto delle truppe irachene, che erano in marcia il 14 luglio allo scopo di avvicinarsi alla frontiera del paese arabo "fratello". Invece però di eseguire gli ordini dello Stato Maggiore, le truppe corazzate del [[colonnello|col.]] [[Abd al-Karim Qasim|ʿAbd al-Karīm Qāsim]] (Kassem) - comandante della XIX Brigata della II Divisione meccanizzata del [[Generale|gen.generale]] Ghāzī al-Dāghestānī - nel passare per Baghdad s'impadronì, con l'aiuto del col.colonnello [[Abd al-Salam Arif|ʿAbd al-Salām ʿĀref]] (che guidava la XX Brigata), della radio,<ref>Non a caso fu mandata in onda (visto il giorno) la Marsigliese., per segnalare anche in tal modo la fine della tirannide e la caduta della monarchia. Cfr. Lo Jacono, p. 35.</ref> liberando i prigionieri politici imprigionati nel carcere di Baʿqūba.
 
Tutti i posti-chiave della capitale furono posti sotto controllo e alla famiglia reale fu impartito l'ordine da parte di ʿAbd al-Karīm Qāsim di evacuare il Palazzo Reale. Tutti furono radunati nel suo cortile: [[Faysal II d'Iraq|re Faysal II]]; il Principe ʿAbd al-Ilāh e sua moglie, la Principessa Hiyām; la Principessa Nafīsa, la madre di ʿAbd al Ilāh (la Principessa ʿAbadiyya), la zia del sovrano e numerosi servitori. Addossati a turno al muro furono colpiti a morte dal [[Capitano|cap.]] ʿAbd al-Sattār al-Sabʿ, appartenente agli "Ufficiali Liberi". Dopo 37 anni finiva così nel sangue la monarchia hascemita d'Iraq.
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|collegamento_onorificenza=Ordine imperiale del giogo e delle frecce
|motivazione=
|luogo=1º aprile [[1952]]<ref>[httphttps://www.boe.es/datos/pdfs/BOE//1952/110/A01767-01767.pdf Bollettino Ufficiale di Stato]</ref>
}}
{{Onorificenze
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== Altri progetti ==
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|successivo15 = [[Ahmad Mukhtar Baban]]
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