Ercole Roncaglia: differenze tra le versioni

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{{tmp|Infobox militare}}
{{W|militari|dicembre 2018}}
|Nome = Ercole Roncaglia
{{F|militari|dicembre 2018|}}
|Immagine =
{{tmp|Infobox militare}}
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 5 marzo 1886
|Nato_a = [[Modena]]
|Data_di_morte = 11 marzo 1965
|Morto_a = [[Modena]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita =
|Forza_armata = {{ITA 1861-1946}}
|Arma = [[Arma di Artiglieria|Artiglieria]]
|Corpo =
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|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Generale di corpo d'armata]]
|Ferite =
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|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]<br/>[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Campagna di Tunisia]]
|Battaglie =
|Comandante_di = [[22º Reggimento artiglieria "Aosta"]]<br/>[[10ª Divisione fanteria "Piave"]]<br/>[[XIV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIV Corpo d'armata]]
|Decorazioni = vedi [[#Onorificenze|qui]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note = |Ref
}}
{{Bio
|Nome = Ercole
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|AnnoNascita = 1886
|LuogoMorte = Modena
|GiornoMeseMorte = 11 marzo
|AnnoMorte = 1965
|Epoca = 1900
|Attività = generale
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , veterano della [[prima guerra mondiale]] dove si distinse come ufficiale di [[artiglieria]] e poi di [[Stato maggiore]], durante la [[seconda guerra mondiale]] fu comandante della [[10ª Divisione fanteria "Piave"]], del Comando Militare della [[Tripolitania]] e poi del [[XIV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIV Corpo d'armata]] di stanza in [[Montenegro]]. Fu insignito di una Medaglia di bronzo e di una [[Croce di guerra al valor militare]], e con la Croce di Cavaliere dell'[[Ordine militare d'Italia]]
|PostNazionalità = del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale, ricordato per il suo ruolo in Montenegro, al comando del XIV° Corpo d'Armata nel 1943
}}
== Carriera militare ==
Appartenente ad un nobile Casato, fu ufficiale proveniente dallo Stato Maggiore. Da Colonnello fu comandante del 22º reggimento di artiglieria ''Aosta'', a Palermo e del 4° Centro automobilistico nel triennio 1933/1936.
 
== Biografia ==
Dal 1° luglio 1937, promosso Generale di Brigata, fu prima al comando dell'Artiglieria del Corpo d'Armata di Bologna e poi al comando della Guardia alla frontiera del XIV° Corpo a Treviso.
Appartenente ad un nobile Casato, nacque a Modena il 5 marzo 1886.<ref name="aw">{{Cita|Generals||aw}}.</ref> Arruolatosi nel [[Regio Esercito]] divenne ufficiale, assegnato all'[[arma di artiglieria]]. Combatte nella [[prima guerra mondiale]], dapprima come [[capitano]] di un [[reggimento]] di [[artiglieria da campagna]], e poi, promosso [[maggiore]] e quindi [[tenente colonnello]], presso il Comando di [[Stato maggiore]] del [[XIX Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIX Corpo d'armata]]. Al termine del conflitto risultava decorato con una [[Valor militare|Medaglia di bronzo]] e una [[Croce di guerra al valor militare]]. Promosso [[colonnello]] fu nominato comandante del 22º Reggimento artiglieria "Aosta", di stanza a [[Palermo]], e poi del 4° Centro automobilistico nel triennio [[1933]]-[[1936]].
 
DalDivenuto [[generale lugliodi 1937,brigata]] promossoil Generale diluglio Brigata[[1937]],<ref name="aw"/> fu primadapprima al comando dell'Artiglieriaartiglieria del [[Corpo d'Armataarmata]] di Torino, poi dell'artiglieria del Corpo d'armata di Bologna e poi ancora al comando della [[Guardia alla frontiera]] del XIV° Corpo d'armata a [[Treviso]].
Dal 1° novembre 1939 fu assegnato al comando della 10ª divisione autotrasportabile ''Piave'' con sede a Padova, dove lo colse la dichiarazione di guerra (10 giugno 1940), permanendo sino al 1942, dopo aver indossato il grado di generale di divisione dal 1° gennaio 1940.
 
Dal 1º novembre [[1939]] assegnato al comando della [[10ª Divisione fanteria "Piave"]]<ref name="aw"/> di stanza a [[Padova]], venendo promosso generale di divisione il 1 gennaio 1940.<ref name=P0p133>{{Cita|Pettibone 2010|p. 133}}.</ref> La [[Seconda guerra mondiale|dichiarazione di guerra]] a [[Francia]] e [[Gran Bretagna]], avvenuta il 10 giugno dello stesso anno, lo colse con la divisione dislocata in Veneto, sparsa tra Padova, [[Vicenza]] e [[Treviso]].
Il generale Ercole Roncaglia, dopo aver comandato la famosa divisione, curandone anche la trasformazione in unità motorizzata in patria fu destinato a Tripoli dal 15 ottobre 1942 e fu Comandante Militare della Tripolitania sino alla sua perdita definitiva avvenuta il 23 gennaio 1943.
 
Rimase al comando della divisione, curandone dapprima il rischieramento in [[Sicilia]], e poi anche la trasformazione in Grande Unità motorizzata, fino al 15 ottobre [[1942]], quando fu nominato Comandante Militare della [[Tripolitania]].<ref name="aw"/> Rimase in [[Africa Settentrionale Italiana]] fino al 23 gennaio [[1943]], quando con la definitiva perdita della Tripolitania, conquistata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] fu fatto rientrare in Patria.
Rimpatriato, fu a temporanea disposizione del Ministero della Guerra a Roma, sino al maggio, quando, promosso Generale di Corpo d'Armata dal 1° luglio 1943, fu destinato al comando del XIV Corpo a Podgorica (Montenegro).
 
Messo a temporanea disposizione del [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della guerra]] a [[Roma]],<ref name="aw"/> vi rimase fino al maggio successivo, quando, promosso [[generale di corpo d'armata]] dal 1 luglio dello stesso anno fu destinato al comando del [[XIV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIV Corpo d'armata]]<ref name="aw"/> con [[Quartier generale]] a [[Podgorica]] ([[Montenegro]]),<ref group="N">Il XIV Corpo d'armata, forte di 55.800 uomini, disponeva di quattro divisioni italiane e una tedesca. La [[1ª Divisione alpina "Taurinense"]], presidiava Nikšić, comandata dal generale [[Lorenzo Vivalda]]; la [[19ª Divisione fanteria "Venezia"]], presidiava Berane, comandata dal generale [[Giovanni Battista Oxilia]]; la [[23ª Divisione fanteria "Ferrara"]], presidiava la valle del fiume Zeta con Podgorica e Cettigne, comandata dal generale [[Antonio Franceschini]]; la [[155ª Divisione fanteria "Emilia"]], presidiava le Bocche di Cattaro, comandata dal generale [[Ugo Buttà]]. La [[118. Infanterie Division]] del generale Hoseph Kübler era dislocata in un vasto territorio tra il Montenegro e la Erzegovina, con basi a Prjepolje, Pljevlja, e Zabliak.</ref> alle dirette dipendenze del [[Gruppo d'armate Est]] del generale [[Ezio Rosi]].<ref name=G1p126>{{Cita|Gavagna, Themelly, Cordova 2001|p. 126}}.</ref>
Qui lo colse l'armistizio dell'8 settembre 1943 e fu catturato il giorno 15 dai tedeschi che lo internarono al campo 64/Z di Schokken in Polonia, venendo poi liberato dai russi nel gennaio 1945 e rimpatriato.
 
Qui lo colse la proclamazione dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre]] e venne catturato dai tedeschi il giorno 15<ref name=G1p130>{{Cita|Gavagna, Themelly, Cordova 2001|p. 130}}.</ref> che, successivamente, lo internarono al campo 64/Z di Schokken ([[Skoki]]) in [[Polonia]]. Rimase [[prigioniero di guerra]] fino al gennaio [[1945]], quando venne liberato dalle truppe dell'[[Armata Rossa]] e poi rimpatriato. Decorato con la [[Ordine militare d'Italia|Croce di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia]] il 13 maggio [[1948]], si spense a Modena nel [[1965]].<ref name="aw"/>
 
== Onorificenze ==
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|collegamento_onorificenza = Ordine militare d'Italia
|motivazione =
|data = 13 maggio [[1948]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/1586|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione=''Occupata di sorpresa la posizione di Dosso Alto di Zurez, vi accorse subito, non curando il vivacissimo fuoco di repressione del nemico, pur di fornire al comando di corpo d'armata precisi dati occorrenti per il rafforzamento della posizione. Si distinse per il coraggio e sprezzo del pericolo durante le operazioni che condussero alla liberazione di Trento. Dosso Alto di Zurez, 8 agosto 1918; Val Lagarina, 2-3 novembre 1918''.
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MeritoMilitare+.png
|nome_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|collegamento_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|motivazione=
|data=
}}
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references />
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Clemente Gavagna|autore2=Mario Themelly|autore3=Ferdinando Cordova|titolo=Le scelte di allora: i militari italiani in Montenegro dopo l'8 settembre|editore=Franco Angeli Editore|città=Milano|anno=2001|isbn=8-84643-327-0|cid=Gavagna, Themelly, Cordova 2001}}
*{{cita libro|autore=Philip S. Jowett|autore2=Stephen Andrew|titolo=The Italian Army Vol.1|editore=Osprey Publishing Company.|città=Botley|anno=2000|lingua=en|isbn=1-78159-181-4|cid=Jowett, Andrew 2000}}
*{{Cita libro|autore=Charles D. Pettibone|titolo=The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco|editore=Trafford Publishing|anno=2010|lingua=en|ISBN=1-4269-4633-3|cid=Pettibone 2010}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Controllo di autorità}}
*{{cita web|autore=|url=http://www.generals.dk/general/Roncaglia/Ercole/Italy.html|titolo=Ercole Roncaglia|accesso=25 marzo 2019|lingua=en|editore=http://www.generals.dk|sito=Generals|cid=aw}}
 
{{Portale|Biografiebiografie|Guerragrande guerra|seconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Croci di guerra al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine militare d'Italia]]
[[Categoria:Internati Militari Italiani]]