Casoria: differenze tra le versioni

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{{NN|Campania|agosto 2018|Vedi anche [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Casoria
|Panorama = casoriaCasoria.jpg
|Didascalia = Vista della città
|Bandiera = Casoria-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Casoria-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Campania
|Divisione amm grado 2 = Napoli
|Amministratore locale = Comune commissariatoRaffaele Bene
|Partito = [[centro-sinistra]]
|Data elezione = [[Elezioni comunali in Campania del 2019#Casoria|9-6-2019]]
|Data rielezione = [[Elezioni comunali in Campania del 2024#Casoria|9-6-2024]]
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Arpino (Casoria)|Arpino]], [[Cittadella di Casoria|Cittadella]], [[San Salvatore (Casoria)|San Salvatore]]<ref>
|Altitudine = 60
[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/casoria.pdf Comune di Casoria - Statuto]</ref>
|Abitanti = 77129
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|Aggiornamento abitanti = 28-2-2017
|Sottodivisioni = [[Arpino (Casoria)|Arpino]]
|Divisioni confinanti = [[Afragola]], [[Casalnuovo di Napoli]], [[Arzano]], [[Cardito]], [[Casavatore]], [[Frattamaggiore]], [[Napoli]], [[Volla]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1263
|Nome abitanti = casoriani
|Patrono = [[Mauro (abate)|Sansan Mauro]]
|Festivo = 15 gennaio
|PIL =
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}}
 
'''Casoria''' (''Casòria'' in [[lingua napoletana|napoletano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:77129Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Napoli]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisica ==
Casoria è situata nella [[Zona Nord C.M. di Napoli|Zona Nord]] della città metropolitana di Napoli, in Campania, e fa parte della [[Pianura Campana]], posizionata a circa 6 km a nord del centro di Napoli, forma un unico agglomerato urbano con i comuni limitrofi.
 
=== Clima ===
{{C|secondo il modello di voce possono essere inseriti solo dati riferiti ad una stazione meteorologica relativa al comune, i dati della tabella sono riferiti a Napoli Capodichino e non alla stazione di Casoria che non esiste |Campania|luglio 2025}}
{{vedi anche|Clima di Napoli}}
Gode di un [[clima mediterraneo]], con inverni miti e piovosi e estati calde e secche, ma comunque rinfrescate dalla brezza marina che raramente manca sul suo [[Golfo di Napoli|golfo]]. Il sole splende mediamente per 250 giorni l'anno.<ref>{{cita web|url=http://www.portanapoli.com/Ita/meteo.html|editore=Portanapoli|titolo=Previsioni del tempo e clima a Napoli}}</ref>
Secondo la classificazione climatica italiana, è ubicata nella zona C.<ref>{{cita web |1=http://www.confedilizia.it/clima-CAMPANIA.htm |2=Dati Confedilizia |3=30 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090315131108/http://confedilizia.it/clima-CAMPANIA.htm |dataarchivio=15 marzo 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
{{ClimaAnnuale
| nome = CASORIA Napoli<ref>{{cita web|url=http://www.weatherbase.com/weather/weatherall.php3?s=098261&refer=&units=metric|lingua=en|editore=WeatherBase|titolo=Dati climatici}}.</ref><ref>{{cita web|editore=Il Meteo|titolo=Napoli|url=http://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Napoli?refresh_ce}}.</ref><ref>{{cita web|formato=PDF|url=http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/%28289%29Napoli%20Capodichino.pdf|titolo=Atlante climatico - Casoria-Napoli Capodichino|editore=[[Ministero della Difesa]]|urlmorto=sì|urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20120401195056/http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/%28289%29Napoli%20Capodichino.pdf|dataarchivio=1º aprile 2012}}.</ref>
| tempmax01 = 12
| tempmax02 = 12
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== Storia ==
Il nome di Casoria viene citato per la prima volta in alcuni documenti degli anni [[993]]-[[998]], ma va certamente ricollegato alla "casa aurea raviosa" che compare in alcuni documenti degli anni [[952]]-[[988]].<ref name="CC">{{Cita web|url=http://www.comune.casoria.na.it/storia-della-citta_1|titolo=Storia della Città|sito=Comune di Casoria|accesso=28 marzo 2020|dataarchivio=26 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200926102950/http://www.comune.casoria.na.it/storia-della-citta_1|urlmorto=sì}}</ref> Il toponimo, infatti, deriva dal latino "''casa aurea"'' (dizione utilizzata insieme a "Casoria" fino al TrecentoXIV secolo), che vuol dire letteralmente "casa d'oro": casa, abitazione rurale; e oro, riferito forse alla fertilità del territorio.<ref name="CC"/>
 
Una casa d'oro compare anche nei più antichi stemmi del comune, della prima metà del SettecentoXVIII secolo, che campeggiano nella chiesa di [[Mauro (abate)|San Mauro]].<ref name="CC"/> Proprio al santo protettore è legata un'altra ipotesi sull'origine del toponimo, che potrebbe derivare dalla "Casa Mauri" che compare in un paio di documenti stilati intorno alall'XI Millesecolo tra [[Napoli]] e [[Aversa]].<ref name="CC"/> Un'ipotesi suggestiva quanto problematica, come quella meramente linguistica, che guarda al [[Lingua greca|greco]] κασάυρον (''kasáuron'', letteralmente postribolo, bordello).<ref name="CC"/>
 
Numerosi ritrovamenti archeologici attestano che il territorio era abitato già nel III secolo prima di Cristo.<ref name="CC"/> Era un territorio agricolo di confine, tra l'[[Agro atellano|area Atellana]] e l'[[Napoli|Ager Neapolitanus]], sul quale nei secoli sono sorti e sviluppati diversi villaggi.<ref name="CC"/> E spesso anche scomparsi: una un'[[epigrafe]] greco-latina del [[198]] d.C., ritrovata in località Carbonella, testimonia proprio la grave crisi in cui versava l'agricoltura in quel periodo.<ref name="CC"/>
 
La ripresa arrivò solo dopo il VI secolo, con l'azione dei [[Congregazione cassinese|monaci Cassinensi]], ovvero dei [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]].<ref name="CC"/> Secondo la tradizione popolare, Casoria sarebbe addirittura il "territorium gentianum" donato nel [[529]] dal padre di San Mauro al maestro [[Benedetto da Norcia]].<ref name="CC"/> Ma questa, benché confortata da tanto di falsi atti di donazione, è solo una leggenda.<ref name="CC"/> Il territorio di Casoria, infatti, fa parte di una vastissima zona compresa tra l'area aversana e le pendici del Vesuvio sviluppatasi certamente sotto la spinta dei Benedettini a partire dal IX secolo.<ref name="CC"/> Il villaggio di Casoria, tuttavia, si è sviluppato in modo determinante intorno alall'XI Millesecolo, ada opera del [[Chiesa di San Gregorio Armeno|monastero benedettino napoletano di San Gregorio Armeno]], che ha rinverdito o addirittura introdotto il culto di San Mauro.<ref name="CC"/>
 
Del [[XIII secolo]] Casoria era feudo dell'[[arcivescovo di Napoli]] e nel [[XV secolo]] costituiva un feudo insieme ai villaggi oggi non più esistenti di "Casignano" e "Olivola".<ref name="CC"/> Nel [[1580]] il feudo fu aggregato al demanio regio e nel [[1631]] venne messo all'asta e fu riscattato dagli stessi abitanti (all'epoca circa 300 famiglie), ada opera del sindaco Giovanni Pisa.<ref name="CC"/> Fece quindi parte dei casali demaniali, più tardi divenuti comuni.<ref name="CC"/>
 
Nel 1806 furono emanate le [[Leggi eversive della feudalità]] che decretarono la fine di tutti i privilegi feudali nel Regno di Napoli e l'inizio dell'Amministrazione comunale.
Nel [[1815]] divenne capoluogo di un circondario del [[Regno delle Due Sicilie]] nel quale erano ricompresi 19 comuni. Nell'organizzazione ecclesiastica apparteneva alla diocesi di Napoli e dipendeva dall'arciprete di [[Afragola]].
 
Nel [[1815]] divenne capoluogo di un [[Circondario di Casoria|circondario]] del [[Regno delle Due Sicilie]] nel quale erano ricompresi 19 comuni.<ref name="CC"/> Nell'organizzazione ecclesiastica apparteneva all'[[arcidiocesi di Napoli]] e dipendeva dall'arciprete di [[Afragola]].<ref name="CC"/>
Il territorio paludoso venne bonificato agli inizi del [[XIX secolo]]. Quella che era stata una landa malsana divenne terra fertilissima, in grado di fornire fino a 5 raccolti l'anno, grazie alla fertilità della terra vulcanica, della superficialità e abbondanza della falda freatica e alla laboriosità dei contadini. Fino agli [[anni 1950]] fu un centro prevalentemente agricolo, con un'economia fondata principalmente sulla produzione e commercializzazione del [[vino]] e della [[pasta]] e della lavorazione della [[Cannabis|canapa]] e della [[mela annurca]]. L'abitato presentava un nucleo storico, riconducibile alle attuali Via San Benedetto, Via Padre Ludovico, Via Santa Croce e Via San Mauro, da cui dipendevano masserie e casali, in particolare sulle strade di collegamento verso la vicina [[Napoli]].
 
[[File:Casoria-Gonfalone.png|thumb|upright=0.7|Gonfalone comunale]]
Nel corso dell'Ottocento diede un grande impulso alla vita amministrativa e politica di Casoria la famiglia [[Rocco (famiglia)|Rocco]]: i quattro fratelli Giovanni, Gennaro, [[Nicola Rocco|Nicola]] e Giuseppe Rocco, che percorsero importanti carriere accademiche e giudiziarie, fino ai vertici del [[Regno delle Due Sicilie]]. Al [[Parlamento Napoletano]] del [[1848]] e poi al primo [[Parlamento del Regno d'Italia]] del [[1861]] fu deputato del collegio il nobile napoletano [[Francesco Proto]]. Mentre dal 1882 furono a più riprese deputati del collegio gli esponenti della successiva generazione dei Rocco: i cugini Pietro e Marco Rocco (di Nicola), e poi Marco Rocco (di Giovanni) fino al 1913.
Il centro abitato, oggi è uno dei maggiori della Campania (la popolazione è quasi quadruplicata tra il censimento del [[1951]] e quello del [[1991]]), ha conosciuto la maggiore espansione demografica negli [[anni 1960]], quando divenne il principale polo industriale del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]], oggi interamente dismesso. Il centro di Casoria è situato tra Afragola e [[Casavatore]], già frazione del comune, nonché i quartieri [[Napoli|napoletani]] di [[San Pietro a Patierno]], [[Scampia]] e [[Secondigliano]]. Alcune lingue di territorio si insinuano tra [[Afragola]], [[Cardito|Carditello]] e [[Frattamaggiore]].
 
[[File:Italy - NARA - 68155265.jpg|miniatura|Veduta aerea storica]]
 
Il territorio paludoso venne bonificato agli inizi del [[XIX secolo]],<ref name="CC"/> rendendo la terra fertilissima e in grado di fornire fino a cinque raccolti l'anno, grazie alla fertilità della terra vulcanica, della superficialità e abbondanza della falda freatica e alla laboriosità dei contadini.<ref name="CC"/> Fino agli [[anni 1950]] fu un centro prevalentemente agricolo, con un'economia fondata principalmente sulla produzione e commercializzazione del [[vino]] e della [[pasta]] e della lavorazione della [[Cannabis|canapa]] e della [[mela annurca]].<ref name="CC"/> L'abitato presentava un nucleo storico, riconducibile alle attuali via San Benedetto, via Padre Ludovico, via Santa Croce e via San Mauro, da cui dipendevano masserie e casali, in particolare sulle strade di collegamento verso la vicina [[Napoli]].<ref name="CC"/>
 
Il centro abitato, oggi è uno dei maggiori della Campania (la popolazione è quasi quadruplicata tra il censimento del [[1951]] e quello del [[1991]]), ha conosciuto la maggiore espansione demografica negli [[anni 1960]], quando divenne il principale polo industriale del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]], oggi interamente dismesso.<ref name="CC"/> Il centro di Casoria è situato tra Afragola e [[Casavatore]], già frazione del comune, nonché i quartieri [[Napoli|napoletani]] di [[San Pietro a Patierno]], [[Scampia]] e [[Secondigliano]].<ref name="CC"/> Alcune lingue di territorio si insinuano tra [[Afragola]], [[Cardito]] e [[Frattamaggiore]].<ref name="CC"/>
 
===Simboli===
[[File:Casoria-Stemma.jpg|thumb|150px|Lo stemma in una delle fogge usata dall'ente: gli elementi "spuri" sono il bordo aureo, il tetto rosso della casa, la presenza del terrazzamento e la corona turrita d'oro]]
Lo stemma civico è attestato dal 1818 e rappresenta una casa d'oro in campo azzurro. Il Comune di Casoria ne custodisce un bozzetto ufficiale datato 1932.<ref name=discordia>[https://archiviocasoria.wordpress.com/2019/11/30/lo-stemma-della-discordia/ Lo stemma della discordia in una figurina degli anni ’20] - ''archiviocasoria.wordpress.com'', 30 nov 2019</ref> La tradizione vuole che il nome Casoria derivi dal latino ''casa aurea''; lo stemma è quindi un'[[arma parlante]].
 
All'atto pratico, la storia annovera varie incongruenze nella disciplina e nell'impiego dell'araldica locale: lo statuto del Comune infatti descrive lo stemma come ''una casa di colore giallo ocra con tetto di tegole rosse e su sfondo azzurro''. Tale terminologia, oltre a essere araldicamente incompleta (non chiarische la forma dello scudo e i coronamenti) e impropria (il giallo per gli stemmi non esiste né come smalto, né come metallo), configura significative incongruenze rispetto alla predetta blasonatura (il tetto di rosso); uno dei disegni in uso presso l'ente presentava altresì uno spesso bordo aureo, non riscontrabile in alcuna descrizione, e una corona turrita d'oro (metallo che in Italia è tipicamente riservato alle città, titolo di cui Casoria non è certo sia insignita). Parallelamente, in ambiti non ufficiali, si era diffusa una versione dello stemma priva di corona, con lo scudo di foggia peculiare e una diversa resa stilistica, in particolare circa la presenza sulla casa di più finestre rispetto ai bozzetti antichi e l'aggiunta, al di sotto dell'edificio, di un terrazzamento di verde.<ref name=discordia /><ref>[https://www.araldicacivica.it/comune/casoria/ Casoria] - ''araldicacivica.it''</ref> Incongruenze si ravvisavano anche sul gonfalone, che era un drappo di azzurro ornato di ricami in argento, sul quale campeggiava l'epigrafe ''Città di Casoria'', laddove non era chiaro se l'ente avesse tale dignità.<ref>[https://www.facebook.com/photo.php?fbid=122152667522376724&set=pb.61561301724547.-2207520000&type=3 Foto del gonfalone] dalla pagina Facebook del Comune di Casoria</ref>
 
Allo scopo dichiarato di fare ordine nell'araldica civica, nel giugno 2025 l'amministrazione comunale ha rivisitato stemma e gonfalone, sancendo la definitiva adozione della sola "casa aurea" senza terrazzamento e senza altri colori, nonché fissando in due il numero delle finestre sulla parete; l'orientamento dell'edificio è stato altresì invertito, rivolgendo la facciata verso la sinistra araldica e non più verso la destra. Viene inoltre introdotta la corona turrita di città. Allo stesso modo è stato introdotto un nuovo gonfalone, con iscrizioni e ricami aurei.<ref>[https://www.facebook.com/Beneraffaele/posts/pfbid0f6ueQNmoBAJoFPRsjemcQaWYmxuf8RrSPPGK3wdHxxMbpHQMCcuzvyCrwwMdR5C4l Ogni Città ha bisogno di un simbolo] - ''facebook.com/Beneraffaele'', 27 giu 2025</ref>
 
== Monumenti luoghi di interesse ==
=== Architetture religiose ===
* '''[[Chiesa di San Mauro (Casoria)|Basilica di San Mauro Abate]]''': è il principale luogo di culto della città e ospita le reliquie del [[San Mauro Abate|santo patrono]]. Ricostruita sul sito di un'antica cappella a partire dal 1606, di stile barocco, conserva un pregevole soffitto a cassettoni in foglia d'oro della seconda metà del XVII secolo e diverse tele di [[Domenico Antonio Vaccaro]], tra le quali la ''Visitazione'' (1741), l{{'}}''Immacolata Concezione'' (1741), la ''Madonna col Bambino e i santi Mauro e Gennaro''. Interessante è anche il [[fonte battesimale]] in marmo del 1794. Nel gennaio 1999, [[papa Giovanni Paolo II]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{cita web|lingua= en |url= http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm |sito= Catholic.org |titolo= Basilicas in Italy }}</ref> Annesso al complesso basilicale è l'Oratorio dell'Arciconfraternita di Santa Maria della Pietà e del Buon Consiglio, contenente varie opere d'arte di pregevole fattura.
* Santuario di San Benedetto. Iniziato nel [[1605]] e terminato nel [[1694]], fu probabilmente preceduto da una cappella, come sembra attestare la lapide funeraria di Giacomo Torello da Fano, che partecipò alla spedizione di [[papa Innocenzo IV]] contro [[Corrado IV]] nel [[1254]] e morì a Casoria nel [[1281]]. L'attuale struttura è diversa da quella originaria che, a causa di un incendio divampato durante i lavori e per la mancanza di ulteriori fondi, fu drasticamente accorciata assumendo così l'attuale forma (Il limite della struttura originaria è segnalata sulla via adiacente da una lapide marmorea). La chiesa, a [[croce greca]] ha un'unica navata e una cupola rivestita di [[maiolica|maioliche]]. Il campanile seicentesco - la cui prima sezione sembra risalire addirittura ai secoli XI-XII - fu ricostruito nel [[1930]] e, a causa dei gravi danni riportati durante il sisma del 1980, è stato completamente ristrutturato nel 2004 (progettazione direzione lavori arch. Vincenzo Fioravante - ing. Domenico Salierno). Il complesso, inoltre, è composto dall'antica Congrega del Santissimo Sacramento (dismessa negli anni sessanta del XX secolo) e, nella parte retrostante, dalle strutture nelle quali abitavano i monaci (ora abitati da gente comune).
* '''Cappella della congrega del Carmine:''' era la cappella ufficiale della municipalità e sorgeva proprio accanto all'antico Comu, ora demolito. Risale al 1651, successivamente ingrandita, costituita da un'unica navata.
* Chiesa di Santa Maria delle Grazie o dell'Assunta. Già esistente alla metà del [[XV secolo]] (le prime notizie storiche fanno riferimento all'anno 1459) come ospedale avente la funzione di rifugio dei poveri, infermi e pellegrini fu ricostruita nel [[1737]]. L'abbassamento di livello della strada rese necessaria la costruzione di una scala di accesso, realizzata nel [[1857]]. Al suo interno, a navata unica, è apprezzabile una splendida pala del [[Solimene]] posta alle spalle dell'altare maggiore e raffigurante l'Assunta e un organo a canne, restaurato a metà degli anni novanta. Dopo anni di lavori di consolidamento e restauro la chiesa è stata riaperta al culto il 31 maggio 2008.
* '''Santuario di San Benedetto:''' iniziato nel 1605 e terminato nel 1694, fu probabilmente preceduto da una cappella, come sembra attestare la lapide funeraria di Giacomo Torello da Fano, che partecipò alla spedizione di [[papa Innocenzo IV]] contro [[Corrado IV]] nel 1254 e morì a Casoria nel 1281. L'attuale struttura è diversa da quella originariamente disegnata a causa di un incendio divampato durante i lavori, e per la mancanza di ulteriori fondi, fu drasticamente accorciata assumendo l'attuale forma (il limite della struttura originaria è segnalata sulla via adiacente da una lapide marmorea). La chiesa, a [[croce greca]], ha un'unica navata e una cupola rivestita di [[maiolica|maioliche]]. Il campanile seicentesco — la cui prima sezione sembra risalire ai secoli XI-XII — fu ricostruito nel 1930 e, a causa dei gravi danni riportati durante il sisma del 1980, è stato completamente ristrutturato nel 2004 (direzione dei lavori affidata all'arch. Vincenzo Fioravante e all'ing. Domenico Salierno). Il complesso, inoltre, è composto dall'antica Congrega del Santissimo Sacramento (dismessa negli anni sessanta del XX secolo) e, nella parte retrostante, dalle strutture nelle quali abitavano i monaci.
* Basilica di San Mauro Abate. Ricostruita sul sito di un'antica cappella a partire dal [[1606]], di stile barocco, conserva un pregevole soffitto a cassettoni in foglia d'oro della seconda metà del [[XVII secolo]] e diverse tele di [[Domenico Antonio Vaccaro]], tra le quali la Visitazione (1741), l'Immacolata Concezione (1741), la Madonna col Bambino e i Santi Mauro e Gennaro. Interessante è anche il Fonte battesimale in marmo del 1794. Nel gennaio [[1999]] [[papa Giovanni Paolo II]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore]].<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catholic.org Basilicas in Italy'']</ref> Annesso al complesso basilicale è l'Oratorio dell'Arciconfraternita di Santa Maria della Pietà e del Buon Consiglio, contenente varie opere d'arte di pregevole fattura.
* '''Chiesa di Santa Maria delle Grazie o dell'Assunta:''' già esistente alla metà del XV secolo (le prime notizie storiche fanno riferimento all'anno 1459) come ospedale avente la funzione di rifugio dei poveri, infermi e pellegrini, fu ricostruita nel 1737. L'abbassamento di livello della strada rese necessaria la costruzione di una scala di accesso, realizzata nel 1857. Al suo interno, a navata unica, è apprezzabile una splendida pala del [[Solimene]] posta alle spalle dell'altare maggiore e raffigurante l{{'}}''Assunta'' e un organo a canne, restaurato a metà degli anni novanta. Dopo anni di lavori di consolidamento e restauro la chiesa è stata riaperta al culto il 31 maggio 2008.
* Cappella della congrega del Carmine. Era la cappella ufficiale della municipalità e sorgeva proprio accanto all'antico Comune (ora demolito).Risale al [[1651]], successivamente ingrandita, costituita da un'unica navata.
* '''Chiesa del Santissimo Sacramento:''' (con monastero annesso). Costruitacostruita tra il [[1893]] e il [[1899]] presso il municipio dall'ordine delle "[[Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramento"Sacramentato]] ada opera di Francesco Orefice. Ospita le spoglie mortali di santa [[Maria Cristina Brando]]. Di stile neogotico, presenta pianta a croce latina a tre navate.
* '''Chiesa del Sacro Cuore di Gesù:''' casa madre della congregazione delle [[Suore catechiste del Sacro Cuore]]. Ospita le spoglie mortali di Santa [[Giulia Salzano]].
* Chiesa della Madonna della Mercede. Era anticamente conosciuta come la cappella di "Porziano" ed è nella zona del Campanariello. Da alcuni documenti si può ricavare che essa era dedicata a "Santa Maria la nova" e sorgeva nei pressi della "masseria di un tal sig. Comite", una sorta di locanda ad uso osteria. Oggi è quasi completamente priva dei fregi e dei marmi che la ornavano a causa dei vari furti dei quali è stata oggetto.
* '''Chiesa della Madonna della Mercede:''' era anticamente conosciuta come la cappella di "Porziano" ed è nella zona del Campanariello. Da alcuni documenti si può ricavare che essa era dedicata a "Santa Maria la nova" e sorgeva nei pressi della "masseria di un tal sig. Comite", una sorta di locanda a uso osteria. Oggi è quasi completamente priva dei fregi e dei marmi che la ornavano a causa dei vari furti dei quali è stata oggetto.
* Casa del Beato [[Ludovico da Casoria]]
* '''Casa natale di San [[Ludovico da Casoria]]'''
 
== Società ==
La sua [[popolazione]] è distribuita tra il centro abitato che dà il nome al comune, che costituisce un'unica conurbazione con [[Afragola]], e l'unica [[Frazione (diritto amministrativo)|frazione]], denominata [[Arpino di Casoria|Arpino]], con un rapporto di 3 a 1,. Il territorio comunale confina con quelli dei comuni di [[Napoli]], [[Casavatore]], [[Arzano]], [[Cardito]], [[Frattamaggiore]], [[Volla]], e [[Casalnuovo di Napoli|Casalnuovo]]. Il comune comprende inoltre anche alcune aree geograficamente ricomprese nella città di Afragola, le maggiori delle quali sono contrada Casamerola e contrada Arcopinto.
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Casoria}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di {{formatnum:1184}} abitanti, pari all' 1,62&nbsp;% degli abitanti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso }}</ref>
 
=== Religione ===
Sul territorio casoriano sono presenti molti monumenti e santuari di religione cattolica. Sono presenti anche chiese evangeliche, come la Chiesa Cristiana Evangelica [[Assemblee di Dio in Italia|A.D.I.]] Casoria, nata durante la metà degli anni '80, la quale è stata una delle prime realtà evangeliche, ancora oggi in attività, sul territorio napoletano. Oltre la suddetta chiesa, sono presenti anche altre appartenenti e non alle assemblee di Dio in Italia, come la chiesa situata nella frazione di Arpino, e la chiesa Più che Vincitori di denominazione libera.
 
== Cultura ==
=== Musei ===
 
* CAM ([[CAM Casoria Contemporary Art Museum|Casoria Contemporary Art Museum]]), sito in Via Duca d'Aosta 63, fondato e diretto da Antonio Manfredi nel 2005. Uno [[Museo#Museo d.27arte|spazio espositivo di opere]] di [[arte contemporanea]] di pittura, scultura, fotografia, video, arte multimediale ede installazioni di artisti provenienti da tutto il mondo. Un punto di riferimento culturale, vivace e stimolante per la città, luogo di incontro e di scambio, grazie anche alle periodiche ed importanti mostre, spesso provocatorie e dissacranti.
 
=== Biblioteche ===
* La [[biblioteca]] comunale, intitolata a mons. Mauro Piscopo, già parroco del Santuario di San Benedetto, è in via Aldo Moro 26<ref>{{cita web|url=http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?codice_isil=it-NA0659|titolo=Dettaglio Biblioteca|accesso=1º settembre 2015}}</ref>.
 
=== Eventi ===
* Festa di San Mauro: è la festa del santo patrono della Città, che ricorre due volte l'anno: il 15 gennaio, con la processione della statua di [[Mauro (abate)|sanSan Mauro]] per le vie della città; e poi la seconda domenica di luglio, con il tradizionale "incendio del campanile".
 
=== Gastronomia ===
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== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Oggi l'abitato risulta saldamente collegato ai comuni di Napoli, Casavatore, Afragola, Cardito ed Arzano, tale da formare una singola conurbazione.
 
Il nucleo storico della città è costituito da tre piazze (piazza Cirillo, piazza Trieste e Trento e piazza Santa Croce), collegate per mezzo della via Santa Croce al largo della chiesa di San Mauro.
 
I vecchi quartieri del centro storico si sono fusi con quelli creati nel [[Miracolo economico italiano|boom economico]] degli anni ottanta: Ad oggi la denominazione dei quartieri è affidata alla memoria degli anziani.
 
I Quartieriquartieri più antichi prendono il nome (in dialetto) dai punti di interesse nelle vicinanze (chiese o infrastrutture); per altri è ancora ignota l'origine etimologica.
 
Essi sono:
 
* ''Pruvulin (Polverino)'', ovvero piazza G. Pisa e via Cavour
* ''Vico a' spuntatora'', ovvero via Modigliani, già via Pace
* ''Puntil (Pontile)'', ovvero via S. Rocco, dove in antichi tempi vi era un pontile suche diattraversava unil fiume con ruscelloLamia
* ''Piazza di majo'', ovvero largo Marco Rocco
* ''Vico e Casarusso'', ovvero Viavia San Sebastiano
* ''Ncopp' o pont'', ovvero la parte di via Nicola Rocco compresa tra Largo Orlando D'Uva e via San Benedetto
* ''Palazzo e don Nemesio'', Stabile in via di ricostruzione al Vico II santa croce
* ''Ncopp o curz(sul corso del fiume?)'', ovvero l'attuale incrocio tra via Pio XII e via Michelangelo, perché a ridosso di un corso d'acqua
* '' A massaria do Caino'' Località identificabile zona Arpino Cittadella
* ''Palazzo e don Nemesio'', Stabile in via di ricostruzione al vico II Santa Croce
* '' A massaria do Caino,'' località identificabile in zona Arpino-Cittadella
* ''Ferrovia''
* ''San Mauro''
* ''San Benedetto''
* ''Santa Maria''
* ''San Salvatore'', area attuale circumvallazionenella Circumvallazione, nei pressi dei centri commerciali e delle autostrade
* Quartiere ''Stella'', ovvero via Indipendenza e traverse
* Quartiere ''San Paolo''
* Quartiere ''[[Cittadella di Casoria|Cittadella]]''
* Quartiere ''Arpino''
* Quartiere ''"Parco dei pini"''
* Quartiere "Parco Sie"
* Quartiere "Casamerola", posto al confine tra Casoria ed Afragola zona centro Gallery (Ufficio collocamento di Casoria), via Po, via Duca D'Aosta e Strada Sannitica, amministrativamente ricompreso nel comune di Casoria, ma storicamente facente parte del comune di Afragola.
 
=== Frazioni ===
[[Arpino di (Casoria)|Arpino]] ({{formatnum:19988}} abitanti<ref>{{cita web|url=https://www.istat.it/storage/cartografia/variabili-censuarie/dati-cpa_2011.zip|titolo=Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011}}</ref>) è l'unica frazione<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.casoria.na.it/images/atti/statuto_2.pdf|titolo=Statuto comunale di Casoria}}</ref> del comune di Casoria; nome degligli abitanti sono detti ''arpinesi'', e il patrono [[santè Sant'Agrippino]], che si festeggia il 9 novembre.
 
La frazione nacque per scorporo dai comuni di [[Afragola]] e di [[San Sebastiano al Vesuvio]], da cui nacque anche il comune di [[Volla]]. In particolare, comprende la località [[San SalvadoreSalvatore delle Monache]], uno dei villaggi dalla cui riunione ebbe origine la città di Afragola. Per essere esatti, la località [[Cittadella di Casoria|Cittadella di Arpino]] è costituita in parte dell'antico villaggio di San Salvatore delle Monache (adesso [[San Salvatore (Casoria)|contrada San Salvatore]]) e in parte dall'antico casale del Salice, suddiviso contra i comuni di Afragola, Casoria e [[Casalnuovo di Napoli]] (frazione [[Tavernanova (Casalnuovo di Napoli)|Tavernanova]]).
 
Oggi la contrada di [[San Salvatore (Casoria)|San Salvatore]] di Arpino, presso cui sono situati ili primoprimi grandegrandi insediamentoinsediamenti commercialecommerciali della zona, si avvia a costituire un'unica zona commerciale con la località Cantariello di Afragola. La zona non ha una popolazione significativa; quando fu trasferita al comune di Casoria era praticamente disabitata e non aveva neanche gli odierni insediamenti di tipo commerciale o industriale.
 
Molto caratteristico nella frazione di Arpino è il nucleo antico, ovvero il cosiddetto ''vico de le vicchiarelle'', che per costituzione e caratteristica ricorda i vicoli tipici dell'area.
 
== Economia ==
Centro economico, industriale e di grande collegamento autostradale, dove ci sono tutti gli snodi per collegare [[Napoli]] al resto della regione ed oltre.
 
Tra gli [[Anni 1970|anni settanta]] e gli [[Anni 1980|ottanta]] la città di Casoria era detta «la [[Sesto San Giovanni]] del [[Sud]]» per la presenza di molte industrie di rilievo nazionale, tra cui spiccavano la [[Rhodiatoce]], che vi produceva il [[terital]], la Resia, le Acciaierie del sud, la [[Calcobit]].
 
Gli stabilimenti non erano situati in una zona industriale (il Comune di Casoria ha aderito al consorzio ACF-ASI della provincia di Napoli ,realizzando una zona industriale con i vicini comuni di [[Arzano]] e [[Frattamaggiore]]). Dagli [[Anni 1990|anni novanta]] viene spesso appellata, dai giornali, come «l'ex [[Varese]] del Sud» (locuzione impropria con la quale ci si riferisce, più probabilmente, a [[Gallarate]]). Attualmente l'attività industriale di maggior rilievo è quella aeronautica, nella quale è impegnata l'[[Alenia Aeronautica|Alenia]] con un suo sito di produzione, situato in contrada Arcopinto.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
* La [[stazione di Casoria-Afragola]] è ubicata sulla ferrovia [[ferroviaFerrovia Roma-Formia-Napoli|Roma-Formia-Napoli]]; situata in piazza Dante, è servita da relazioni regionali svolte da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione Campania]].
 
* Nel territorio comunale, in contrada Lufrano ad Arpino, è inoltre presente la [[stazione di Volla]], posta sulla [[ferrovia Napoli-Nola-Baiano]] della ex [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]], gestita dall'[[Ente Autonomo Volturno]].
Nel territorio comunale, in contrada Lufrano ad Arpino, è inoltre presente la [[stazione di Volla]], posta sulla [[ferrovia Napoli-Nola-Baiano]] della ex [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]], gestita dall'[[Ente Autonomo Volturno]].
 
=== Strade ===
Dalla città si dipartono
* l'[[autostrada del Sole]] [[Autostrada A1 (Italia)]] Milano-Napoli verso [[Italia settentrionale|nord]] {{M|759,.4<sup>[[Autostrada A1 (Italia)|[1]]]</sup> [[Chilometro|ul=km]]}}
* [[Autostrada A3 (Italia)|A3]] [[Napoli]]-[[Pompei (comune)|Pompei]]-[[Salerno]] verso [[Italia meridionale|sud]] per {{M|494,.6<sup>[[Autostrada A3 (Italia)|[1]]]</sup> [[Chilometro|u=km]]}}
* [[Strada europea E45]] da [[Karesuvanto]] in [[Finlandia]] fino a [[Gela]] per 4.920 [[Chilometro{{M|4920|u=km]]}} passando in Casoria come [[Autostrada A1 (Italia)]] e [[Autostrada A3 (Italia)]]
* la [[Autostrada A16 (Italia)|A16]] detta Dei Due Mari dall'[[Autostrada A1 (Italia)]]<nowiki/> Napoli CasoriaAfragola fino a [[Canosa di Puglia]] per {{M|172,.5<sup>[[Autostrada A16 (Italia)|[1]]]</sup> [[Chilometro|u=km]]<nowiki/>}} verso l'[[Mar Adriatico|Adriatico]].
* [[Strada statale 162 NC Asse Mediano]] da [[Lago Patria]] in [[Giugliano in Campania]] ad [[Acerra]] {{M|33,.75 [[Chilometro|ul=km]]}}
* [[Strada statale 87 Sannitica]] da [[Napoli]] a [[Termoli]] {{M|221,.183 [[Chilometro|u=km]]}} detta anche ''strada Reale'' che collegava i Palazzipalazzi reali tra Napoli e Caserta, era percorsa dai Re e ancor prima dai popoli [[Sanniti]], è stata anche interamente percorribile sottoterra.
* [[Strada statale 87 NC]] Capodichino Aeroporto - Casoria Rotonda Arzano - Marcianise
* Casoria inoltre è attraversata della [[Circumvallazione Esterna di Napoli|SP1 Circumvallazione Esterna di Napoli]], Lago Patria - San Sebastiano al Vesuvio
* Ex [[Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro|Ex S.S. 7 Bis di Terra di Lavoro]]/, già [[Via Nazionale delle Puglie]], inal antichitàtempo dettadel [[regno di Napoli]] -detta Brindisi''[[Strada regia delle Puglie|Strada regia]]''
 
=== Aeroporti ===
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=== Mobilità urbana ===
Casoria è servita dalle autolinee pubbliche urbane e suburbane gestite rispettivamente da [[ANM (Napoli)|ANM]], [[CTP (Napoli)|CTP]] e Leoncino che offre un servizio di trasporti all'interno della città stessa collegando i principali punti di riferimento di Casoria.
 
Fra il [[1881]] e il [[1957]] era inoltre presente una stazione della tranvia [[tranvia Napoli-Caivano]], gestita dalla [[Société Anonyme des Tramways Provinciaux]] (SATP).
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== Amministrazione ==
{{W|politica|gennaio 2018}}
{{D|Sindaci di Casoria|commento= vedi anche [[Wikipedia:Modello di voce/Liste di sindaci]]}}
Segue la cronotassi dei '''[[Sindaco|sindaci]]''' di Casoria, dal 1944 ad oggi.
Segue la cronotassi dei '''[[Sindaco|sindaci]]''' di Casoria, dalla restaurazione borbonica ad oggi.
 
=== Sindaci di Casoria (restaurazione borbonica) ===
*Orazio de Stefano ...1810
*Mauro Ferrara 1810-11
*Giuseppe Ferrara 1811-17
*Nicola Russo 1818-24
*Antonio Bracco 1824-29
*Giovanni de Stefano 1830-34<li>Giuseppe Ferrara 1834-37</li>*Vincenzo Arena 1838-45
*Giuseppe Ferrara 1845-48
*Antonio Astone 1848-50<li>Giuseppe Ferrara 1851-55</li>*Giuseppe Astone 1855-57
*Gaetano Pelella 1857-61
*Pietro Canisio 1861-
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
=== Sindaci di Casoria (epoca repubblicana) ===
{{ComuniAmminPrec|[[1810]]|[[1810]]|Orazio de Stefano|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Giovanni Amato 1944
{{ComuniAmminPrec|[[1810]]|[[1811]]|Mauro Ferrara|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Rocco Luigi 1946
{{ComuniAmminPrec|[[1811]]|[[1817]]|Giuseppe Ferrara|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Paone Raimondo dal 1946 al 1956
{{ComuniAmminPrec|[[1818]]|[[1824]]|Nicola Russo|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Formicola Luigi 1956
{{ComuniAmminPrec|[[1824]]|[[1829]]|Antonio Bracco|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* D'Anna Luigi 1960
{{ComuniAmminPrec|[[1830]]|[[1834]]|Giovanni de Stefano|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Paone Raimondo 1963
{{ComuniAmminPrec|[[1834]]|[[1837]]|Giuseppe Ferrara|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Vinci Mauro 1968
{{ComuniAmminPrec|[[1838]]|[[1845]]|Vincenzo Arena|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Casolaro Vincenzo 1969
{{ComuniAmminPrec|[[1845]]|[[1848]]|Giuseppe Ferrara|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Tignola Pasquale 1970
{{ComuniAmminPrec|[[1848]]|[[1850]]|Antonio Astone|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Buonomo Biagio 03.01.71 al 31.12.71
{{ComuniAmminPrec|[[1851]]|[[1855]]|Giuseppe Ferrara|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Casillo Crescenzo 24.09.73 al 04.09.76
{{ComuniAmminPrec|[[1855]]|[[1857]]|Giuseppe Astone|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Andreano Gaetano 05.09.76 al 12.02.77
{{ComuniAmminPrec|[[1857]]|[[1861]]|Gaetano Pelella|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* [[Francesco Polizio]] 12.02.77 al 23.11.79
{{ComuniAmminPrec|[[1861]]|[[1861]]|Pietro Canisio|-|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Paone Francesco 14.11.80 al 30.09.83
{{ComuniAmminPrec|[[1944]]|[[1944]]|Giovanni Amato|[[Partito Fascista Repubblicano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* [[Giuseppe Russo (politico 1936)|Giuseppe Russo]] 30.09.83 al 16.07.84
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1946]]|[[Luigi Rocco (politico 1894)|Luigi Rocco]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Fiorentino Pasquale 04.10.85 al 20.04.86
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1956]]|Raimondo Paone|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Fiorentino Pasquale 21.04.86 al 04.08.86
{{ComuniAmminPrec|[[1956]]|[[1958]]|Luigi Formicola|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Albano Giuseppe 05.08.86 al 05.08.88
{{ComuniAmminPrec|[[1958]]|[[1958]]|Giustino Sannino|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
* Ludovico Polizio 05.08.88 al 07.04.89
{{ComuniAmminPrec|[[1959]]|[[1959]]|Benedetto Scotto|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
* Ludovico Polizio 30.06.89 al 08.02.91
{{ComuniAmminPrec|[[1960]]|[[1962]]|Luigi D'Anna|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Spina Giovanni 09.02.91 al 08.05.91
{{ComuniAmminPrec|[[1962]]|[[1962]]|Giovanni Orefice|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
* Ludovico Polizio 09.05.91 al 07.01.92
{{ComuniAmminPrec|[[1963]]|[[1963]]|Raimondo Paone|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Fasano Michele 08.01.92 al 07.07.93
{{ComuniAmminPrec|[[1968]]|[[1968]]|Mauro Vinci|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* De Luca Francesco 08.07.93 al 05.07.94
{{ComuniAmminPrec|[[1969]]|[[1969]]|Vincenzo Casolaro|[[Partito Socialista Democratico Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Graziuso Salvatore 23.12.94 al 14.01.99
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1970]]|Pasquale Tignola|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Giosuè De Rosa 14.01.99 al 14.07.03
{{ComuniAmminPrec|[[1970]]|[[1971]]|Carlo Lessona|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
* Giosuè De Rosa 14.07.03 al 25.10.05
{{ComuniAmminPrec|[[1971]]|[[1972]]|Biagio Buonomo|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Stefano Ferrara 28.04.08 al 30.05.11
{{ComuniAmminPrec|[[1972]]|[[1973]]|Giovanni Orefice|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
* Vincenzo Carfora 30.05.11 al 20.06.2016
{{ComuniAmminPrec|[[1973]]|[[1976]]|Crescenzo Casillo|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
* Pasquale Fuccio 20.06.2016 ad Oggi
{{ComuniAmminPrec|[[1976]]|[[1977]]|Gaetano Andreano|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1977]]|[[1980]]|[[Francesco Polizio]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1980]]|Renato Profili|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1983]]|Francesco Paone|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1983]]|[[1984]]|[[Giuseppe Russo (politico 1936)|Giuseppe Russo]]|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1985]]|[[1986]]|Pasquale Fiorentino|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1986]]|[[1986]]|Pasquale Fiorentino|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1986]]|[[1988]]|Giuseppe Albano|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1988]]|[[1989]]|Ludovico Polizio|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1989]]|[[1989]]|Ferdinando Amoruso|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1989]]|[[1991]]|Ludovico Polizio|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1991]]|[[1991]]|Giovanni Spina|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1991]]|[[1992]]|Ludovico Polizio|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1992]]|[[1993]]|Michele Fasano|[[Partito Socialista Democratico Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1993]]|[[1994]]|Francesco De Luca|[[Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[1994]]|Mario Savoia|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[1998]]|Salvatore Graziuso|[[Democrazia Europea]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1998]]|[[2003]]|Giosuè De Rosa|[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2003]]|[[2005]]|Giosuè De Rosa|[[Democratici di Sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2005]]|[[2008]]|Gaetano Piccolella|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2008]]|[[2011]]|Stefano Ferrara|[[Il Popolo della Libertà|PdL]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2016]]|Vincenzo Carfora|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2016]]|[[2018]]|Pasquale Fuccio|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2018]]|[[2019]]|Santi Giuffrè|-|[[Commissario prefettizio|Commissario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2019]]|''in carica''|Raffaele Bene|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Movimento 5 Stelle|M5S]]-[[Alleanza Verdi e Sinistra|AVS]]-Campania Libera-[[Lista civica|Liste civiche]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Commissari prefettizi ===
*Sannino Giustino 1958
*Scotto Benedetto 1959
*Orefice Giovanni 1962
*Lessona Carlo 1970
*Lessona Carlo 1971
*Orefice Giovanni 1972
*Profili Renato 04.01.80 al 02.11.80
*Amoruso Ferdinando 08.04.89 al 30.06.89
*Savoia Mario 06.07.94 al 23.12.94
*Piccolella Gaetano 25.10.05 al 28.04.08
== Sport ==
=== Calcio ===
L'unicaLa principale squadra di calcio è l<nowiki>'</nowiki>''il [[A.C. Casoria Calcio 1979]]'', che militavanta income Eccellenzamaggior successo alcune partecipazioni alla [[Serie C2]].
 
=== Pallacanestro ===
La squadra di pallacanestro è la ''Polisportiva Casaurea'' che milita in promozione.
 
=== Pallavolo ===
* La squadra di pallavolo è ''ASD Volley Casoria'', nata nel 2005, chestoricamente oggimilitante partecipanelle aldivisioni campionatodilettantistiche dia seriecarattere Dterritoriale. maschileA elivello chegiovanile, hanella portatostagione in2017/18 quest'ultimo anno diverse squadreha giovanilivinto alleil fasititolo provincialiitaliano primanella ecategoria regionaliunder poi12.
 
=== Impianti sportivi ===
A Casoria sono presenti lo [[Stadio San Mauro]] ed il [[Palacasoria Domenico D'Alise|Palacasoria]].
 
== Citazioni su Casoria ==
{{W|Campania|luglio 2025|andrebbe inserita nella sezione cultura}}
Nella nota serie animata [[Futurama]] nell'episodio [[Episodi di Futurama (terza stagione)|3x16 "Una Leela tutta speciale"]] vengono citati degli strani alieni che hanno la forma di formiche giganti come provenienti da Casoria.<ref>{{Cita web|url=http://www.metacafe.com/watch/7962139/futurama_casoriani/|titolo=Futurama Casoriani..|cognome=metacafe.com|sito=Metacafe|accesso=2016-05-19}}</ref>
===Televisione ===
Nella serie animata ''[[Futurama]]'' nell'episodio ''[[Episodi di Futurama (terza stagione)|3x16 "Una Leela tutta speciale"]]'' vengono citati degli strani alieni che hanno la forma di formiche giganti come provenienti da Casoria.<ref>{{Cita web|url=http://www.metacafe.com/watch/7962139/futurama_casoriani/|titolo=Futurama Casoriani..|cognome=metacafe.com|sito=Metacafe|accesso=19 maggio 2016|dataarchivio=2 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160602194351/http://www.metacafe.com/watch/7962139/futurama_casoriani/|urlmorto=sì}}</ref>
 
{{Sf|Il comune di Casoria è citato anche nell’episodio ''[[Episodi di Don Matteo (settima stagione)|7x23]]'' della [[fiction]] ''[[Don Matteo]]''.}}
 
===Musica===
{{Sf|È l'ambientazione principale della canzone di [[Tony Tammaro]] "''O' Trerrote"''. Inolte la città viene citata più volte nei testi del rapper e producer [[Yung Snapp]], originario proprio della stessa città. [[Yung Snapp]] cita Casoria nelle canzoni "Audemars", "Bentley" e "Sneezy Tales Freestyle #1".}}
 
== Note ==
Riga 294 ⟶ 321:
* Claudio Ferone, ''Il culto di San Mauro abate a Casoria: Ricerche sull'area nord-orientale dell'Ager Neapolitanus dall'antichità alla conquista normanna di Napoli'', GN, Casoria, 2006.
* Luigi Iroso, ''Casoria alla luce del sole: Cronistoria di Casoria dal 1500 al 1750 attraverso documenti inediti d'archivio'', Quaderni Campani, Napoli, 2012.
* [[Alfonso Capecelatro]], ''La Vita del p. &nbsp;Ludovico da Casoria'' (1887), Velar, Gorle, 2013 (ristampa).
* Giuseppe Pesce, ''Un inedito cenno storico di Casoria di metà '800'', Napoli, Studi Campani, 2017. [https://books.google.it/books?id=PrWVDgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Google Libri]
* Giuseppe Pesce, ''Casoria capoluogo nell'Età delle rivoluzioni. Politica e società dalla Rivoluzione del 1799 alla fine del Regno Borbonico'', Napoli, Studi Campani, 2019. [https://books.google.it/books?id=ssKHDwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Google Libri]
* Giuseppe Pesce, ''Casoria 1861: la difficile Unità. I Rocco, Proto e Padre Ludovico'', Napoli, Studi Campani, 2019. [https://books.google.it/books?id=e8uJDwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Google Libri]
 
== Voci correlate ==
* [[Arpino (Casoria)|Arpino]]
* [[Ludovico da Casoria]]
* [[Circondario di Casoria]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Casoria}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* [http://archiviocasoria.wordpress.com Archivio Casoria] sito web di ricerche storiche su Casoria.
* {{cita web|http://www.comune.casoria.na.it/|Comune di Casoria}}
* {{cita web|url=http://books.google.it/books?id=wKHzduZDK6sC&printsec=frontcover&dq=giusepp+pesce&ei=ZjntS5KPDoTKyQT92KThDg&cd=3#v=onepage&q&f=false/|titolo=Saggio sulla storia di Casoria su Google Libri}}
* {{cita web | 1 = http://www.bibliotecacasoria.it/ | 2 = Biblioteca comunale di Casoria | accesso = 23 aprile 2013 | dataarchivio = 13 aprile 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130413082138/http://www.bibliotecacasoria.it/ | urlmorto = sì }}
* http://www.comune.casoria.na.it/istituzione-servizio-di-trasporto-pubblico-locale-sul-territorio?gf=381&gn=293 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190922142415/http://www.comune.casoria.na.it/istituzione-servizio-di-trasporto-pubblico-locale-sul-territorio?gf=381&gn=293 |data=22 settembre 2019 }}
* [https://archiviocasoria.wordpress.com/ Archivio Casoria] sito web di ricerche storiche su Casoria.
 
{{Comuni della città metropolitana di Napoli}}