Villar Dora: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome=Villar Dora
|Panorama=Villar Dora-Panorama.jpg
|Didascalia= Panorama
|Bandiera=Villar_Dora-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
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|Divisione amm grado 1=Piemonte
|Divisione amm grado 2=Torino
|Amministratore locale=
|Partito=[[
|Data elezione=
|Data istituzione=
|Altitudine=367 (min
|Sottodivisioni=Andruini, Baratta, Bert, Borgionera, Bosio (Colombo e Maltrot), Calliero, Cordonatto, Giorda, Merlo, Molino, Montecomposto, Morando, Richetto, Suppo, Torre del Colle, Vindrola.
|Divisioni confinanti=[[Almese]], [[Avigliana]], [[Caprie]], [[Rubiana]], [[Sant'Ambrogio di Torino]]
|Zona sismica =
|Gradi giorno=2904
|Nome abitanti=villardoresi
|Patrono=[[San Rocco]]<ref name="santo_patrono-1">I documenti e gli atti ufficiali del Comune di Villar Dora definiscono "patronale" la festa di san Rocco. Il 16 agosto costituisce giorno di pubblica festività e di chiusura di esercizi ed uffici pubblici. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, si riportano i programmi delle edizioni [https://comune.villardora.to.it/it-it/appuntamenti/festa-patronale-di-san-rocco-71156-1-b17257a11d2c46562894c405272ad9ab 2019], [https://www.comune.villardora.to.it/it-it/appuntamenti/festa-patronale-san-rocco-2020-75012-1-e263eb8bb9a2afb10ef50f2b9730d71d 2020] e [https://www.comune.villardora.to.it/it-it/appuntamenti/festa-patronale-di-san-rocco-2022-85913-1-46a3370435fffae4c0c6e28294e2f996 2022]. Numerosi altri atti sono presenti negli archivi comunali.</ref><ref name="santo_patrono-2">Anche la stampa locale si riferisce alla festa di San Rocco come "patronale", ad esempio [https://www.lavalsusa.it/san-rocco-2022-a-villar-dora/ La Valsusa], [https://www.lagendanews.com/villar-dora-con-una-passeggiata-sotto-le-stelle-hanno-preso-il-via-i-festeggiamenti-della-festa-patronale-di-san-rocco/ L'Agenda News], [https://www.torinoggi.it/2021/08/18/leggi-notizia/argomenti/attualita-8/articolo/villardora-celebra-la-festa-patronale-2021-di-san-rocco.html Torino Oggi], [https://www.valsusaoggi.it/villa-dora-bella-festa-di-san-rocco/ Valsusa Oggi] e [http://www.lunanuova.it/valli/2022/07/21/news/villardora-nuova-era-per-la-pro-loco-a-dangelo-il-testimone-di-comparetto-511677/ Luna Nuova].</ref><ref name="santo_patrono-3">I tradizionali "Sonetti" (componimenti sotto forma di poesia), distribuiti ai villardoresi in occasione della solennità di San Rocco, hanno sempre riportato la dicitura di "festa patronale". Se ne ha testimonianza già agli inizi del Novecento, e l'usanza è viva ancora oggi. Al seguente link si può vedere il [http://villardora.org/wp-content/uploads/2020/01/sonetto_san_rocco_1913_villar_dora.pdf primo sonetto] di cui si conservi un'immagine, relativo all'anno 1913.</ref>, Santi [[San Vincenzo di Saragozza|Vincenzo]] e [[Sant'Anastasio il Persiano|Anastasio]]<ref name="santo_patrono-5">In anni recenti è invalso talvolta l'uso di riferirsi anche alla festa dei santi [[San Vincenzo di Saragozza|Vincenzo di Saragozza]] e [[Sant'Anastasio il Persiano|Anastasio di Persia]] come "patronale", in virtù dell'intitolazione ad essi della chiesa parrocchiale. Storicamente però, nei confronti dei Santi Vincenzo e Anastasio, non si ravvisano particolari testimonianze di devozione da parte del popolo: la loro ricorrenza, che cade il 22 gennaio, non costituisce e non ha costituito in passato giorno festivo. Il legame culturale dei villardoresi è invece attestato tradizionalmente con San Rocco, per via del ruolo del santo come guaritore delle malattie, in particolare delle epidemie di peste, morbo endemico in queste zone fino al '700. Per tale ragione, nel XVII secolo, gli abitanti del Villar (allora ''Villar d'Almese'') eressero a proprie spese e con le proprie forze la chiesa dedicata a San Rocco, posta nella piazza centrale del paese, riconoscendo San Rocco di Montpellier come patrono della comunità degli abitanti locali.</ref>
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
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}}
'''Villar Dora''' (''
==Geografia fisica==
Il comune di Villar Dora è situato nella bassa Valle di Susa, a circa 26
Il territorio comunale è situato sulla sinistra orografica del fiume [[Dora Riparia]]. Nella zona pianeggiante (tra i 345 ed i 400
L'ambiente di pianura non urbanizzato è costituito da prati e coltivi (alberi da frutto e da taglio, cereali), mentre quello boschivo è costituito fino ai 1000
Il dislivello totale varia da 345 a 1508 {{m s.l.m.}}: il punto più basso si trova nei pressi della ''bealera'' (fosso) di Caselette al confine con il comune di Avigliana, mentre quello più alto è costituito dalla vetta del [[monte Caprasio]] (
* [[Classificazione sismica]]: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
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==Origini del nome==
L'antico nome del paese (''Villar d'Almese'') deriva forse da ''Villa ad Mensam'' (dal nome latino del torrente Messa) che indicava un modesto stanziamento agricolo sorto nell'alto medioevo attorno ad una fortificazione ove più tardi sarebbe stato costruito il
Solo nel [[1885]] il paese ha assunto l'attuale nome di ''Villar Dora''.
Non di rado capita di trovare scritto, in modo
==Storia==
===Epoca antica e medioevale===
In epoca romana sorgeva, presso la rocca del [[castello di Villar Dora|castello]], un posto di vedetta per la sorveglianza dello sbocco della [[Valle di Susa]] verso la [[pianura Padana]]. Tale posizione risultava strategica perché nei pressi del vicino [[Monte Pirchiriano]] si trovava il confine amministrativo e religioso dell'Italia metropolitana. Poco oltre, presso la zona di ''Ocelum'' (tra [[Caprie]], Novaretto e [[Chiusa di San Michele]]), la giurisdizione era già
Tra gli scritti riguardanti il [[medioevo]] vi è un documento del [[1287]] che descrive i principali edifici, fra cui:
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* Il [[Castello di Villar Dora]], forse l'insediamento più antico del paese, situato in una zona dalla quale è possibile controllare buona parte della bassa valle di Susa. Nel [[basso medioevo]] vi era un complesso di torri unite da una cinta muraria. La struttura attuale risale al [[XV secolo]] quando, per volere dei feudatari della famiglia [[Provana]], furono costruiti il ''Palacium'', l'ala di ''Margaretha de Rotariis'' e la torre. La dipendenza detta ''Ca' Bianca'' risale al [[XVII secolo]], mentre i giardini furono realizzati nel [[XIX secolo]] per volere del conte Annibale Antonielli d'Oulx.
Si ritiene che la chiesa parrocchiale sia stata fondata nell'[[VIII secolo]] circa, ad opera dei monaci benedettini dell'[[Abbazia della Novalesa]]. Originariamente edificata in [[stile romanico]], fu successivamente ristrutturata
I feudatari del Villar erano vincolati da legame vassallatico al conte di Savoia ed erano per questo tenuti, in caso di guerra, a provvedere al reclutamento degli uomini abili.
I secoli [[secolo XII|XII]], [[secolo XIII|XIII]] e [[secolo XIV|XIV]] videro una successione di varie famiglie feudatarie: De Thouvet sive De Sala, De Mont Vernier, Aiguebelle, Bergognino, [[Provana]]: fra essi, questi ultimi furono coloro che ebbero maggior rilevanza storica. Col passare dei secoli, il potere politico passò gradualmente dalle famiglie dell'antica aristocrazia [[Ducato di Savoia|savoiarda]] a quelle dei nobili
Altri documenti dell'epoca presentano informazioni di carattere prevalentemente fiscale, focalizzati sulle imposte e sulle tasse.
Secondo la tradizione (forse una leggenda) nell'anno [[1418]] [[
===Età moderna===
Il periodo dell'
Nel [[XVIII secolo]] avvenne la prima regolamentazione organica delle attività agricole con l'emissione dei «bandi campestri» da parte dell'autorità comitale:
{{Citazione|''Non sarà permesso a chi si sia di piantare, né far piantare qualsisia sorta d'Alberi in vicinanza delle Case, Prati, Alteni, Campi, e possessioni altrui, salvo colla distanza legale, sotto pena d'un Scudo d'oro per caduna Pianta, e per caduna volta, oltre tutte la spese per la remossione d'essa.''|Estratto dai ''Bandi Campestri per il luogo del Villar vicino Almese, formati dal Vassallo Gaspare Provana Signori di detto Luogo'' - [[1731]]}}
===Età contemporanea===
In età [[Napoleone Bonaparte|
Nel medesimo periodo si estinse la dinastia Provana del Villar, con l'avvicendamento per successione dinastica
Nel corso del [[XIX secolo]], in seguito alla [[Restaurazione]], la situazione rivoluzionaria si placò gradualmente. Il substrato
La [[seconda guerra mondiale]] ha lasciato
Nel periodo dell'occupazione tedesca e della [[Repubblica Sociale Italiana]], nella frazione di Borgionera (ma anche in una casa del capoluogo e in seguito nella vicina [[Rubiana]]) la famiglia Richetto nascose e protesse dalla deportazione tredici ebrei torinesi tra loro imparentati. Per questo impegno di solidarietà, il 13 settembre 1982, l'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha conferito ai coniugi Carmelo e Angiola Richetto l'alta onorificenza dei [[giusti tra le nazioni]].<ref>Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'' (Mondadori: Milano 2006), pp. 202-
==
[[File:Villar Dora-Stemma.png|100px|left]]
Lo stemma e il gonfalone del comune di Villar Dora sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 agosto 1959.
{{Citazione|D'argento, al [[Castello (araldica)|castello]] di rosso, finestrato, merlato alla guelfa; al fianco sinistro una [[Torre (araldica)|torre]] di rosso; il tutto movente da una rocca di verde.<ref>{{cita web|url= http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?mainc=s&extrac=s&id_comune=7865 |titolo= Comune di Villar Dora (TO) |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20060607034707/http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?mainc=s&extrac=s&id_comune=7865 |urlmorto=sì }}</ref>}}
Lo stemma è costituito da uno [[scudo sannitico]] sormontato dalla corona dei comuni e contornato da due tralci di alloro e di quercia, legati insieme da un nastro tricolore. Nello scudo è rappresentato il [[Castello di Villar Dora|castello]] e la [[Torre del Colle (Villar Dora)|Torre del Colle]], due simboli che contraddistinguono il comune di Villar Dora; entrambi di color rosso e merlati alla guelfa, sorgono in primo piano su un prato verde e si stagliano su uno sfondo bianco.
Da notare che, sebbene lo stemma riporti il castello merlato alla guelfa, in realtà l'edificio sia merlato alla ghibellina, e la sua torre sia a pianta circolare anziché quadrata. La Torre del Colle invece presenta correttamente i merli guelfi, ma è anch'essa raffigurata a pianta quadrata anziché rotonda.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/1e5ef728-1dac-4559-b945-2cd50660777a/1891-villar-dora|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Villar Dora|accesso=24 settembre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
Un altro simbolo del paese, sebbene non rappresentato in forma ufficiale, è costituito dalle ciliegie: un tempo la coltivazione di questo frutto costituiva una delle più rilevanti attività agricole del territorio. Oggi, in una realtà profondamente cambiata, le ciliegie hanno perso la loro importanza economica, ma rimangono tuttavia un simbolo di Villar Dora. Anche le castagne e i marroni (riconosciuti IGP dal 2010<ref>''Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea'', C 67/26 18.03.2010.</ref>) hanno storicamente costituito una fonte primaria di sostentamento.
{{Immagine grande|VillarDora panorama2.jpg|650px|Il castello ed il centro}}
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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* [[Castello di Villar Dora]]
* [[Torre del Colle (Villar Dora)|Torre del Colle]]
* Chiesa parrocchiale di [[San Vincenzo di Saragozza|San Vincenzo]] e [[Sant'Anastasio il Persiano|Anastasio]]. L'origine della chiesa risale all'alto medioevo, con la fondazione di un'antica dipendenza dell'Abbazia di Novalesa. Il parroco di Villar Dora è chiamato tutt'oggi con l'appellativo di "priore". Il primo fu ''Aymo Sacerdos'', di cui si hanno documenti del 1176. L'attuale priore di Villar Dora, il ventinovesimo di cui si abbia memoria, è don Alfonso Vindrola (dal 28 settembre 2024).
*
*
* [[Monte Caprasio]] (''Rocca Sella'')
* Collina della ''Seja'' e Sentiero Balcone
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===Lingue e dialetti===
Il dialetto prevalente di Villar Dora è il [[lingua piemontese|piemontese]], non scevro di alcune peculiarità locali: nella tabella sottostante si riportano alcuni esempi<ref>Per un elenco più esteso vedi [http://villardora.org/vocabolario-del-dialetto-di-villar-dora-circa-1950/ Vocabolario del dialetto di Villar Dora (circa 1950)]</ref> utilizzando la grafia piemontese. Il paese è talvolta indicato come compreso in un'''«area linguistica [[francoprovenzale]] fortemente [[lingua piemontese|piemontesizzata]]»''<ref>Paolo Gras, Valerio Tonini, ''Le Valli di Susa'', Il Capitello, Torino 1991, p. 205</ref>
{| class="wikitable"
! Italiano
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| Non
| Nen/Pà
| '''
| Pas
|}
===Enti, associazioni e gruppi===
La vita associativa villardorese è piuttosto intensa e conta numerosi gruppi
*
* Amici dell'
* Associazione "Franco Buggia". Organizza iniziative ed incontri prevalentemente nelle borgate Bert e Montecomposto.
* Coro Riparia.
* [
* FIDAS Villar Dora, sezione locale dei donatori di sangue.
* [http://www.anavalsusa.it/GR_Villardora.htm Gruppo Alpini "Rocca Sella"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304134915/http://www.anavalsusa.it/GR_Villardora.htm |date=4 marzo 2016 }}, sezione locale dell'Associazione Nazionale Alpini.
* [http://www.villardora.org/ Gruppo Culturale Villardorese]. Organizzazione di volontariato per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, fondata nel 1981.
* Gruppo fotografico Amici '91. Approfondisce le tematiche fotografiche mediante incontri e competizioni. Come suggerisce il nome, è stata fondata nel 1991.
* Gruppo Folcloristico. Esegue danze e balli tradizionali con personaggi vestiti in costume storico<ref>Villar Dora non possiede in realtà un proprio costume storico tradizionale. Secondo fonti dello stesso Gruppo Folcloristico, l'abito femminile è stato confezionato nella seconda metà del XX secolo sulla base di abiti in uso ad altri gruppi Folk piemontesi con qualche variazione e semplificazione. L'abito maschile è stato invece ispirato a quello ottocentesco del postiglione della diligenza del Moncenisio.</ref>.
* [http://www.parrocchiavillardora.org/ Parrocchia] dei SS. Vincenzo ed Anastasio, oratorio e ''Schola cantorum'' (Cantoria parrocchiale).
* Polisportiva Villardorese. Attiva dagli [[anni 1970|anni '70]] con attività come marcia alpina, [[Tennis tavolo]], [[Pallacanestro]] e [[Pallavolo]].
* Pro Loco Villar Dora. Fondata nel [[1975]], organizza numerose iniziative locali: [[carnevale]], ciliegiata (ultima domenica di maggio), festa di San Rocco (14, 15 e 16 agosto), castagnata (ultima domenica di ottobre) e mercatini di Natale.
* Circolo bocciofilo "Punt e mes".
* Società Cooperativa. Fondata nel [[1882]], tuttora esistente, ha storicamente costituito uno dei motori propulsori della vita sociale del paese.
* Società filarmonica (banda musicale). Formazione già attiva nel [[1893]]<ref>La data esatta di fondazione della Società filarmonica di Villar Dora non è nota perché non è riportata in alcun documento conosciuto.</ref>. Interviene in occasione delle feste civili e religiose. Organizza talvolta dei concerti.
* Villar Dora Sicura. Associazione per la vigilanza di vicinato. Organizza turni quotidiani di sorveglianza del paese da parte di volontari, in sinergia con le forze dell'ordine.
==Cultura==
{{Approfondimento
|titolo=Il
|contenuto=La festa patronale è dedicata a [[San Rocco]] (16 agosto)<ref name="santo_patrono-1" /><ref name="santo_patrono-2" /><ref name="santo_patrono-3" />, titolare della chiesa edificata nell'omonima piazza centrale del paese, dove sorge anche il Comune. Questo culto ha una forte tradizione popolare: l'edificio fu costruito durante il XVII secolo per volere dei cittadini stessi, come ringraziamento per la guarigione dalle epidemie di [[peste]]. Vi sono inoltre [[San Vincenzo di Saragozza]] e [[Sant'Anastasio il Persiano|Sant'Anastasio di Persia]] (22 gennaio)<ref name="santo_patrono-5" />, contitolari della chiesa parrocchiale, luogo che ha un'antica origine monastica ed è storicamente legato ai feudatari del castello. Assai rilevanti per il paese sono inoltre [[San Pancrazio martire|San Pancrazio]] (12 maggio) e [[San Martino di Tours|San Martino]] (11 novembre), cui sono dedicate le rispettive cappelle votive.
}}
===Istruzione e musei===
Sul territorio comunale sono presenti i seguenti istituti:
*
*
*
*
Il ''Museo della Dora Riparia nella Preistoria (Do.R.P.)'', attivo dal 2005 al 2011 ad opera di un gruppo di appassionati, ha presentato le vicende [[geologia|geologiche]] ed [[antropologia|antropologiche]] del bacino idrografico della [[Dora Riparia]] nel periodo compreso tra il [[neolitico]] e l'epoca attuale.
===Eventi e feste===
Altre manifestazioni nel corso dell'anno sono: la festa di [[San Pancrazio martire|San Pancrazio]] (e dell'omonima cappella), la Ciliegiata in primavera e la Castagnata in autunno. A dicembre (di norma la seconda domenica del mese) si svolge il Mercatino di [[Natale]] con bancarelle e manifestazioni
==Geografia antropica==
===Struttura urbanistica===
Sono giunte fino alla nostra epoca alcune mappe catastali storiche di Villar Dora, le più antiche risalenti alla fine del [[XVIII secolo]]. Da esse si può dedurre che il paese fosse diviso tra ''capoluogo'' (la zona intorno al [[Castello di Villar Dora|castello]]) e ''borgate'' (dislocate ai margini della pianura oppure decisamente in collina)
Le zone pianeggianti ai piedi della collina della ''Seja'', comprese tra la Dora ed il Capoluogo risultavano umide ed in parte [[palude|paludose]] anche a causa delle ''tampe'' (le cave di [[torba]] ed [[argilla]]), non abitate perché considerate malsane. Qui trovava posto solo l'antica [[fornace]] per laterizi.
Elenco delle borgate storiche di Villar Dora (fra parentesi i nomi in grafia piemontese):
*
*
*
* Borgione (''Ca'n Borgion'')<ref>Fonte: [https://www.lorenzorossetti.it/blog/valsusa/20091227_canborgion.html Lorenzo Rossetti - Storia e vita a Ca'n Borgion]</ref>. Questo nucleo di case, già documentato nel '700, costituiva un tempo una frazione indipendente ed era sede di un forno per il pane. Oggi, dal punto di vista catastale, è considerato parte di Borgata Richetto.
* Borgionera (''Borgionera''). Sede della cappella di San Martino, la cui festa cade l'11 novembre.
* Bosio (''Ca'n Beus''). Aggrega a sua volta le borgate Colombo e Maltrot.
* Capoluogo, ovvero il nucleo centrale del paese, compreso tra il [[Castello di Villar Dora|castello]], la chiesa, il comune e le zone limitrofe.
*
*
* Giorda (''Ca'n Giorda'')
* Merlo (''Pilon Merlo'')
* Molino (''Mulin''). Trae il nome dal mulino che i Provana del Villar fecero realizzare nel XV secolo. Anticamente non era una vera e propria borgata perché il mulino sorgeva isolato in mezzo alla campagna.
* Montecomposto (''Montconpò''). Borgata assai popolosa, è una delle più elevate d'altitudine insieme a borgata Bert.
* Morando (''Ca'n Moran'')
* Richetto (''Ca'n Richèt''). Antica e popolosa borgata, già presente nella sua attuale estensione nei catasti di fine Settecento.
* Suppo (''Ca'n Sup''). Vi si trova la fontana della Cinà, sede della "merenda sinoira" il 17 agosto, nel contesto dei giorni di festività dedicati a San Rocco.
* Torre del Colle (''Tor do còl''). Segno distintivo della borgata è l'[[Torre del Colle (Villar Dora)|omonimo torrione medievale]], ai cui piedi si trovava l'antico oratorio di San Lorenzo (sec. XII circa) ora in rovina.
* Vindrola (''Vindròla''). Da questa Borgata prende nome il rio Vindrola, che tra i locali è conosciuto semplicemente come "il rio" (da cui, più a valle, il toponimo di "Piazza del Rio").
==Economia==
Storicamente l'economia del paese è stata legata alle [[agricoltura|attività agricole]].
Un tempo vi era una [[fornace]] che fin dal medioevo produceva mattoni, tegole, tavelle ed altri [[laterizio|laterizi]], alimentata mediante forno a legna. Essa fu demolita negli [[anni 1980|anni ottanta]] e del complesso si conserva ancora una ciminiera isolata nei campi.
La zona delle ''Piotere'' presenta un sottile strato di suolo alluvionale originato delle antiche esondazioni della [[Dora Riparia]]. Qui si accumularono i sedimenti organici che si trasformarono in [[torba]], di cui venne avviata l'estrazione a partire dai tardi [[anni 1930|anni trenta]]. In seguito alla cessazione dell'attività le cave si riempirono d'acqua e si trasformarono in stagni. Nella medesima zona si estraeva fin dal medioevo anche l'[[argilla]] destinata alla vicina fornace.
Attualmente in paese sono presenti alcune attività commerciali e artigianali di piccola dimensione. È diffuso il fenomeno del pendolarismo da e verso Torino.
==Infrastrutture e trasporti==
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==Amministrazione==
Si riportano le amministrazioni comunali dal 1955<ref name="autonomia_amministrativa" /> ad oggi.
[[File:Villardora municipio.jpg|thumb|upright|Il municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|ottobre [[1955]]
|maggio [[1956]]
|Andrea Musso
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|maggio [[1956]]
|novembre [[1964]]
|Martino Franchino
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|novembre [[1964]]
|novembre [[1972]]
|Teresio Giverso
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|novembre [[1972]]
|gennaio [[1975]]
|Domenico Benna
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|febbraio [[1975]]
|giugno [[1975]]
|Antonio Di Giovine
|
|[[Commissario prefettizio]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|giugno [[1975]]
|giugno [[1980]]
|Piero Blandino
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|giugno [[1980]]
|maggio [[1985]]
|Piero Blandino
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|maggio [[1985]]
|maggio [[1990]]
|Piero Blandino
|
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|maggio [[1990]]
|giugno [[1994]]
|Elisio Croce
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno [[1994]]
|15 giugno [[1999]]
|
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
Riga 243 ⟶ 320:
|15 giugno [[1999]]
|14 giugno [[2004]]
|
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
Riga 251 ⟶ 328:
|14 giugno [[2004]]
|8 agosto [[2008]]
|
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 agosto [[2008]]
|9 giugno [[2009]]
|
|
|[[Commissario prefettizio]]
|<ref>Con Decreto Prefettizio del 08/08/2008, protocollo n. 2008015344-AREA II, il Consiglio Comunale di Villar Dora è stato sospeso essendosi verificati i presupposti di cui al comma 1, lettera b, n. 4 dell'articolo 141 del D.lgs. n. 267/2000: ''riduzione dell'organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del Consiglio''.
Il decreto del Presidente della Repubblica del 10 ottobre 2008 sullo scioglimento del Consiglio comunale è pubblicato sulla {{collegamento interrotto|1=[http://www.guritel.it/free-sum/ARTI/2008/10/30/sommario.html Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 255 del 30-10-2008] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|9 giugno [[2009]]
|26 maggio [[2014]]
|Mauro Carena
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 maggio [[2014]]
|27 maggio [[2019]]
|Mauro Carena
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 maggio [[2019]]
|11 giugno [[2024]]
|Savino Moscia
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 giugno [[2024]]
|''in carica''
|Norma Tabone
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco]]
Riga 278 ⟶ 380:
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune faceva parte della [[Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone]], ora Unione Montana Valle Susa.
==Sport==
Riga 285 ⟶ 387:
* Piscina e palestra (''Associazione sportiva Valmessa Sporting Club'')
* Maneggio equestre, piscina, tennis (''Associazione sportiva Mannus Club'')
* Campo sportivo parrocchiale
==
La tradizione culinaria locale<ref>Fonte: Daniela Re (Gruppo Culturale Villardorese), ''Elogio delle siole pien-e: Una raccolta di ricette tradizionali per conservare e tramandare la nostra identità culinaria'', Amazon Publishing, 2020.</ref> è legata agli ingredienti del territorio, che si caratterizzano per la loro estrema semplicità. Nei pasti quotidiani d'un tempo vigeva la sobrietà della civiltà contadina, dovuta alla povertà diffusa per via delle ricorrenti carestie, delle malattie e dei passaggi degli eserciti in guerra. Qualche piatto più elaborato veniva servito in occasione delle feste. Tra ciò che si poteva trovare sulle tavole dei villardoresi fino al dopoguerra, si segnalano:
* Antipasti: insaccati, verdura in carpione, funghi, acciughe al verde, pomodori ripieni, pesce d'acqua dolce in carpione;
* Primi piatti o piatti unici: minestrone, polenta, ''[[Bagna càuda|bagna caoda]]'', risotto, pasta e fagioli o ceci, riso con latte e castagne, semola, gnocchi, ''panada'';
* Secondi piatti: Arrosto, bollito di carne, coniglio, frittate, spezzatino, ''subrich'' di patate, trippa, pesci d'acqua dolce, involtini di cavolo (''pes-còj'' o ''caponèt''), cipolle ripiene (''siole pien-e'');
* Formaggi: cagliata (''quajà'') e toma;
* Dolci: pesche ripiene (''persi pien''), frutta cotta, zabaione;
* Tipi di pane: ''biova'', ''cobia'', ''cusiòira''.
==Galleria d'immagini==
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==Bibliografia==
*AA.VV. (Gruppo Culturale Villardorese), ''Villar Dora 200 anni fa'', Melli, Borgone, 1981.
*
*
*a cura di
*Daniela Re (Gruppo Culturale Villardorese), ''Elogio delle siole pien-e: Una raccolta di ricette tradizionali per conservare e tramandare la nostra identità culinaria'', Amazon Publishing, 2020.
*a cura di Angelo Brunatto (Gruppo Culturale Villardorese), ''Segni di devozione religiosa a Villar Dora'', GCV, 2021.
==Voci correlate==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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