Storia dei Maya: differenze tra le versioni

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La '''storia dei [[Maya]]''' ha inizio intorno al 2000 a.C. nell'area meridionale del [[Messico]] (attuali stati federali del [[Chiapas]], del [[Quintana Roo]], del [[Campeche]], dello [[Yucatán]]), nel [[Guatemala]], a [[El Salvador]] e nel [[Belize]] (ex Honduras britannico).
 
==Periodo Preclassico (2000 a.C. - 250 d.C.)==
Nel Periodo Preclassico c'è la presenza, nella regione del [[Petén]], [[Guatemala]], dei primi Maya. Forse giunsero dal nord oppure subirono l'influenza di alcuni immigrati provenienti dalla regione del [[Messico]]. Essi erano probabilmente tribù di nomadi che si trasformarono in agricoltori abitando in piccoli gruppi vicino ai terreni coltivati. La loro coltura principale era quella del [[mais]], coltivata soprattutto negli altipiani del [[Guatemala]].
 
La cultura maya ha un primo balzo in avanti, sotto l'influenza di [[Cerro de Laslas Mesas|Cerro de Ias Mesas]], con i centri del versante pacifico del [[Guatemala]].Questo periodo di transizione dal Preclassico al Classico fu uno dei più alti nella storia maya in quanto a fervore intellettuale e quindi si può presumere che tutta l'area vide questa fioritura, anche se a differenti gradi. [[El Mirador]] fu forse il nucleo maggiore da questo luogo, come abbiamo già visto, può essere partita la spinta decisiva alla successiva maturazione del Periodo Classico della cultura Maya.
 
All'inizio dell'era cristiana [[El Mirador]], come [[Izapa]] e [[NakbèNakbe]], decade rapidamente e progressivamente il centro della produzione artistica ed intellettuale si sposta decisamente nei bassipiani del [[Petén]], dove i Maya furono capaci di dare vita al massimo della loro espressione di cultura e dove sorsero i loro più grandi centri: vaste ed articolate strutture architettoniche, stuccate e colorate, con ardite attuazioni del tipo "a falsa volta", unite fra loro - ed è il fatto più mirabile - da strade lastricate che attraversano la giungla.
==Periodo Classico==
 
== Periodo Classico (250 d.C. - 900 d.C.) ==
Nel secondo periodo, quello Classico, i Maya raggiunsero il loro massimo splendore (nell'odierno Guatemala) con la [[architettura|costruzione]] di Stati dominanti. Con il finire del [[IX secolo]], però, queste città furono tutte abbandonate, ma il motivo non è ben chiaro: forse per [[terremoto|terremoti]], modificazioni del [[clima]], [[epidemia|epidemie]], [[guerra civile|guerre civili]]. Dal [[X secolo]] i Maya non costruirono più monumenti; così in questa età ha termine il periodo di massimo splendore.
 
Nel secondo periodo, quello Classico, i Maya raggiunsero il loro massimo splendore (nell'odierno Guatemala) con la [[architettura|costruzione]]formazione di Staticittà-stato dominanti. Con il finire del [[IX secolo]], però, queste città furono tutte abbandonate, ma il motivo non è ben chiaro: forse per [[terremoto|terremoti]], modificazioni del [[clima]], [[epidemia|epidemie]], [[guerra civile|guerre civili]]. Dal [[X secolo]] i Maya non costruirono più monumenti; così in questa età ha termine il periodo di massimo splendore.
 
[[File:Copán_Maya_stelae_2.jpg|thumb|Una stele di Copán]]
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Solo un'attenta analisi degli sviluppi urbani permette di riacquisire il discorso unitario del progetto iniziale maya: progetto che si perse nel dispiegarsi degli eventi e nel sovrapporsi di nuovi poteri. La ricchezza architettonica di [[Tikal]] non ci restituirebbe altrimenti l'equilibrio delle masse delle [[acropoli]], disposte invece puntualmente sul solito asse nord-sud; e non sarebbe possibile ricavarne la stessa disposizione nelle complesse strutture di grandi piazze, cortili e piattaforme sovrapposte di [[Palenque]], come di [[Copán]].
 
== Periodo Postclassico (900 d.C. - 1539 d.C.) ==
Il terzo periodo, o Postclassico, vede il centro della civiltà dei Maya spostarsi più a settentrione, nella regione dello [[Yucatán]]. Le condizioni ambientali influirono in senso negativo sulla cultura dei Maya, infatti quando arrivarono gli Spagnoli la civiltà era già in piena decadenza.
 
Verso il [[X secolo]] d.C. tutte le grandi città vengono rapidamente abbandonate. Per quasi duecento anni, lo Yucatán fiorisce e si sviluppano centri come [[Uxmal]] e nel nord-est della penisola yucateca [[Chichén Itzá]]. Per molti anni gli studiosi pensavano che questo sviluppo dipendesse dall'arrivo di gruppi di [[Toltechi]] in fuga dalla distruzione di [[Tollan|Tula]]. Oggi si sa che Tula appartiene alla fase archeologica immediatamente successiva a [[Chichén Itzá]]. Fu semmai [[Chichén Itzá]] ad influenzare Tula ed altri siti del [[Messico]] centrale come [[Xochicalco]].
 
La fine della fioritura classica maya fu sicuramente il prodotto di molte cause, tutte in qualche modo legate alla tipologia del costrutto economico e sociale di questo popolo mesoamericano. La fortuna delle sue città era nata e cresciuta sul consenso conquistato dalla sapienza della sua [[sacerdote|classe sacerdotale]] nelle [[sacro|cose sacre]] e in quelle della [[natura]]. Come al tempo degli [[Olmechi]], il capo-sacerdote era ancora il punto regolatore fra gli uomini e il [[divinità|divino]]. Il consenso entrò in crisi quando la tecnologia agricola fu insufficiente a coprire le esigenze economiche: crollo economico, carestie, rivolte, guerre fecero sgretolare nel giro di pochi decenni il mondo maya, costruito in secoli di paziente fatica.
 
==Le città Maya==
Ai Maya si devono numerosi centri urbani tra i più spettacolari dell'antichità: [[Tikal]], [[Palenque]], [[Yaxchilán]], [[Copán]], [[Piedras Negras]], [[Uxmal]], [[Chichén Itzá]] per citare solo i più grandiosi.
 
La memoria della cultura maya è scolpita chiaramente e ampiamente sui [[tempio|templi]], sui [[palazzo|palazzi]], sulle [[piramidepiramidi mesoamericane|piramidi]], e soprattutto è descritta nei [[Scrittura maya|geroglifici]] delle [[stele|steli]], sulle quali con accuratezza sono segnate le date, sono raffigurati gli eventi ed è ritratta la vita della gente.
 
Sotto gli influssi della potente cultura irradiata da questi centri, gli antichi Maya realizzarono uno dei complessi di cultura materiale e di cultura teorica più raffinato dell'[[Storia dell'uomo|umanità]]. Teorici puri, anche, paradossalmente, quando realizzavano cose concrete, furono al contempo straordinari artisti e scienziati acutissimi, raffinatissimi esecutori e teorizzatori senza pari, raggiungendo in tutti i campi quelle che appaiono essere - almeno secondo certi canoni - le vette più alte del loro tempo. D'altro canto sono anche passati alla storia per una religione violenta che prevedeva [[sacrificio umano|sacrifici umani]] anche collettivi. Sono state ritrovate infatti dagli archeologi fosse con migliaia di teschi umani.
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Il tipo di [[governo]] Maya era semplice. Il [[popolo]] sembra che desiderasse di essere governato il meno possibile. Difatti, i Maya non costituirono mai un [[impero]]: la loro organizzazione era basata su un insieme di città-Stato.
 
Si ebbero semplicemente tante [[città-Stato]] affini a quelle dell'[[antica [[Grecia]] o dell'[[Italia]] [[Medioevo|medievale]], che condividevano la [[religione]], la [[cultura]] e la [[Lingua (linguistica)|lingua]], ma erano ciascuna sovrana dei propri diritti e dotata di leggi proprie.
 
Ogni città-Stato era governata da un capo ereditario, che esercitava funzioni amministrative, esecutive e probabilmente anche religiose. Sotto di lui, la [[nobiltà]] presiedeva alle piccole municipalità che si affollavano intorno al centro cittadino: quei nobili facevano da giudici, da esattori delle tasse e da custodi dell'ordine.
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Nel commercio le città erano rivali, ma l'assenza quasi totale di scene di battaglia sulle steli lascia arguire che raramente la loro rivalità conduceva alla [[guerra]].
 
Alcune città furono molto grandi per l'epoca. Tikal, ad esempio, nel periodo classico arrivò a 60.000{{formatnum:60000}} abitanti. Secondo alcune stime, in quel periodo la popolazione dello Yucatán era tripla di quella odierna.
 
La prosperità della campagna si riversava nelle città. I coltivatori e i mietitori di mais, alimento principale dei Maya, diedero un impulso decisivo alla formazione della cultura, finanziando il lavoro dei sacerdoti [[scienziato|scienziati]], che indagavano i misteri della terra e delle stelle, sviluppavano un [[Cosmologia (filosofia)religiosa|sistema cosmologico]], approfondivano lo studio dell'[[astrologia maya|astronomia]], della [[scrittura maya|scrittura]] e della [[sistema di numerazione maya|matematica]].
 
Sul finire del periodo classico, la giungla s'impadronì delle città maya. La loro scomparsa è attestata dalle ultime date delle steli. Copán fu abbandonata intorno all'800; l'ultima stele di Tikal risale all'anno 869 d.C..
 
Non è ben chiaro perché le città furono abbandonate.
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L'uomo comune era di solito un coltivatore di mais: doveva raccoglierne a sufficienza per nutrire se e la sua famiglia, per pagare il tributo ai governanti, ai nobili e ai sacerdoti. Forse questo impegno occupava metà del suo tempo e lo lasciava libero nell'altra metà di dedicare allo stato il resto delle energie. Il suo tempo libero permise la costruzione delle grandi piramidi, dei templi, dei palazzi e delle corti signorili.
 
C'erano infine gli [[schiavo|schiavi]], che comprendevano [[prigioniero|prigionieri]] di guerra, condannati per delitti comuni e gente acquistata da altre zone o rapita con la forza.
 
I Maya furono un popolo pulito: il bagno giornaliero che oggi è di regola, pare fosse parte integrante della tradizione ereditata.
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Alle battute partecipavano dai 50 ai 100 cacciatori, che dovevano osservare la [[Predazione|preda]], attirarla con [[richiamo (caccia)|richiami]] speciali, tendere le reti o le [[trappola per animali|trappole]] e spingerla verso di esse o verso cacciatori appostati tra la vegetazione. Prima di iniziare bisognava chiedere con appositi rituali il permesso e il favore alle divinità protettrici dei monti e degli animali; dopo la conclusione, bisognava rendere loro grazie con altri rituali.
 
Le [[piumaggio|piume]] degli [[uccello|uccelli]] venivano ereditate da padre in figlio, come anche gli alberi, dove nidificavano e i luoghi dove si abbeveravano. Gli uccelli non venivano mai uccisi. Le piume appaiono un po' dappertutto, e anche come motivo ornamentale nella ceramica, nell'[[arte lapidaria]], negli stucchi, nei codici e nelle strutture architettoniche. Le piume servivano anche come parte della [[Dote (diritto)|dote]] che i vassalli consegnavano al momento del matrimonio della figlia del loro signore. Addirittura le multe venivano pagate con piume o uccelli vivi.
 
Per quanto riguarda la [[pesca (attività)|pesca]] i maya non ebbero problemi per reperire pesci, vista l'abbondanza di fiumi e laghi nel loro territorio e la vicinanza del [[mare]].