Massimo Alberini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: spazio dopo segni di punteggiatura |
m WPCleaner v2.05 - fix maiuscolo - Grande Depressione |
||
| (6 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate) | |||
Riga 21:
== Biografia ==
Massimo Alberini nacque a [[Padova]] l'11 aprile 1909, giorno di Pasqua, primogenito dei tre figli (oltre a Massimo, Anna Maria e Myriam) di Ida Sardena e di Ugo, dipendente della [[Banca Commerciale Italiana]].
L'impiego in banca indusse la famiglia a trasferirsi a [[Verona]] nel 1911. Poi, in seguito allo scoppio della prima guerra mondiale e al richiamo alle armi del padre, tra il 1915 e il 1917 gli Alberini prima tornarono a Padova, poi si spostarono a
Dopo la guerra Ugo viene trasferito dalla Commerciale a [[Tortona]] e quindi a [[Modena]], finché nell'aprile 1923 viene promosso direttore a [[Taranto]], e la famiglia sempre lo segue in questi spostamenti.
Durante il periodo modenese, agli inizi degli anni '20, il giovane Massimo si appassiona al [[cinema]], e comincia uno studio che lo porterà
Completati gli studi tecnici, nel 1927 Massimo viene assunto alla Commerciale e assegnato alla sede di Verona, mentre il resto della famiglia segue il padre, promosso alla più importante sede di [[Imperia]]. L'anno successivo Massimo li raggiungerà, grazie al trasferimento alla filiale di [[Sanremo]].
Ma il rapporto con il [[Veneto]] non è esaurito: nell'agosto 1929 Massimo frequenta la Scuola allievi ufficiali di [[Castel San Pietro (Verona)|Castel San Pietro]] a Verona, per poi tornare l'anno seguente in [[Liguria]] a svolgere il servizio militare come sottotenente del 41º Fanteria presso il battaglione distaccato a [[Porto Maurizio]], presso [[Imperia]].
In quei mesi si era in preda alla [[Grande
Col matrimonio, si trasferisce ad Alessandria, dove fonda il primo cineclub d'Italia e comincia le prime collaborazioni giornalistiche su temi culturali e cinematografici per la rivista di [[Leo Longanesi]] “Omnibus” e, dopo il viaggio a Milano del 1938 nella sede del “Corriere della
Il ritorno
Ma nello stesso anno in Europa
Tornato a casa, riprende l'attività giornalistica collaborando stabilmente col “Corriere della
Nel 1953 fu chiamato da [[Orio Vergani]] a far parte del gruppo dei fondatori dell'”[[Accademia italiana della cucina]]”.
Nel 1957 all'Alberini fu offerto il posto di responsabile dell'ufficio pubblicità della Galbani, e la famiglia si trasferì prima a Melzo e poi a Milano, città che rendeva più facili i contatti col mondo giornalistico e dell'editoria con cui collaborò ininterrottamente per quasi cinquant'anni.
===Morte===
A Milano risiedette fino alla
È sepolto al cimitero veneziano di San Michele.
== Gli studi ==
Dopo gli studi presso l'Istituto Tecnico "Jacopo Barozzi" di Modena
Ma in seguito il suo più maturo interesse di studioso e di divulgatore si rivolse soprattutto in tre direzioni: la cucina; il circo; il collezionismo “minore”.
Gli studi sulla cucina italiana presero le mosse dall'incontro con l'ingegner Vincenzo Agnesi; dopo alcuni anni di incarichi all'ufficio vendite, col trasferimento
Diffondendosi la notizia di questi studi, molti intenditori segnalavano all'Alberini la presenza, presso antiquari italiani e stranieri, di opere pittoriche che rappresentavano il mondo della pasta, e che gli Agnesi acquisirono; inoltre la ricerca si estese ai principali archivi fotografici. A questa attività si affiancarono altre iniziative culturali, come il premio giornalistico Bagutta-Agnesi, assegnato per la prima volta nel 1949 a [[Marino Moretti]] e [[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]], e le cene sul tema “Gli umoristi incontrano gli spaghetti” offerte dagli Agnesi ai disegnatori convenuti a Bordighera per il salone dell'umorismo nel periodo 1950-1955. Tutto il materiale raccolto fu utilizzato per allestire a [[Bordighera]] nell'estate del 1954 la “Mostra storica degli spaghetti”.
Riga 49:
Tutto questo lavoro fece dell'Alberini uno dei maggiori esperti di storia della cucina italiana, e i risultati dei suoi studi si sono divulgati attraverso le innumerevoli conferenze cui partecipò come relatore, negli articoli per quotidiani e riviste e nelle moltissime pubblicazioni di cui fu autore.
Il ritorno
Anche all'arte circense egli dedicò studi accurati, cercando e raccogliendo libri sconosciuti nelle vecchie librerie di Parigi e dando conto dei principali avvenimenti legati a quel mondo nei suoi articoli sul “Corriere”, unico giornalista italiano, in quegli anni, a scrivere di circo. Tutto il prezioso materiale raccolto sul circo fu dallo stesso Alberini donato all'[[Accademia del circo]] di Cesenatico.
Riga 56:
== Le principali pubblicazioni ==
Cucina: storia e tradizioni
* LIGURI A TAVOLA. Itinerario gastronomico da Nizza a Lerici, Longanesi e C., Milano,
* PIEMONTESI A TAVOLA. Itinerario gastronomico da Novara alle Alpi Longanesi e C., Milano,
* EMILIANI E ROMAGNOLI A TAVOLA. Itinerario gastronomico da Piacenza a Viserba Longanesi e C., Milano, 1969
* BREVIARIO DELLA CUCINA PIEMONTESE, Motta, Milano, 1969
Riga 84:
=== Opere a cura di Massimo Alberini ===
* [[Carlo Nascia]], Li quattro banchetti per le quattro stagioni dell'anno (2 volumi), Forni, Sala Bolognese, 1981
* August Escoffier, Il libro dei menù, Serra e Riva, Milano, 1983
* Le migliori ricette della scuola del Gritti, Acanthus, Milano, 1987
| |||