Mantova: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
[[Immagine:MANTOVApiazzaerbe.jpg|thumb|center|500px|Piazza delle Erbe]]
{{Divisione amministrativa
|Nome = Mantova
|Panorama = Dsc 1150 Mantua.jpg
|Didascalia = Veduta aerea della città
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Voce stemma = Stemma di Mantova
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Mantova
|Amministratore locale = [[Mattia Palazzi]]
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 15-6-2015
|Data rielezione = 23-9-2020
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = ''nessuna'';<ref>
[http://www.comuni-italiani.it/statuto/020/030/a2.html Comune di Mantova - Articolo 2 dello Statuto]</ref> vedi [[#Geografia antropica|elenco quartieri]]
|Divisioni confinanti = [[Bagnolo San Vito]], [[Borgo Virgilio]], [[Curtatone]], [[Porto Mantovano]], [[Roncoferraro]], [[San Giorgio Bigarello]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2388
|Nome abitanti = mantovani
|Patrono = [[Anselmo di Lucca|sant'Anselmo]]
|Festivo = 18 marzo
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Mantua (province of Mantua, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Mantova nell'omonima provincia
}}
 
{{ComuneUNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nomeComune = Mantova
|linkStemmanome = Mantova-Stemma.png e [[Sabbioneta]]
|nomeInglese = Mantua and Sabbioneta
|siglaRegione = LOM
|immagine = piazza sordello.jpg
|siglaProvincia = MN
|anno = 2008
|latitudineGradi = 45
|tipologia = Culturali
|latitudineMinuti = 10
|criterio = (ii) (iii)
|latitudineSecondi = 0
|pericolo =
|longitudineGradi = 10
|link = 1287
|longitudineMinuti = 48
}}
|longitudineSecondi = 0
[[File:Mantova al crepuscolo.jpg|miniatura|Mantova al crepuscolo]]
|mappaX = 105
[[File:Castello di San Giorgio - Mantova.jpg|miniatura|Vista notturna del [[Castello di San Giorgio (Mantova)|castello di San Giorgio]]]]
|mappaY = 67
'''Mantova''' ({{audio|It-Mantova.ogg}}, ''Màntua'' in [[dialetto mantovano]]<ref>{{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola|}}</ref>, ''Mantua'' in [[lingua latina|latino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> capoluogo dell'[[Provincia di Mantova|omonima provincia]] in Lombardia. Nei pressi della città nacque il poeta romano [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].
|altitudine = 19
|superficie = 63
|abitanti = 47.810
|anno = 2006
|densita = 736
|quartieri = <!-- elenco dei quartieri, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->Belfiore, Borgo Angeli, Borgo Belgioioso, Borgochiesanuova, Cinciana, Cittadella, Dosso del Corso, Due Pini, Frassino, Lunetta, Te Brunetti, Trincerone, Valletta Valsecchi, Valletta Paiolo, Virgiliana
|frazioni = <!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->Castelletto Borgo, Formigosa, Cittadella, Lunetta, Frassino, Gambarara, Virgiliana
|comuniLimitrofi = [[Bagnolo San Vito]], [[Curtatone]], [[Porto Mantovano]], [[Roncoferraro]], [[San Giorgio di Mantova]], [[Virgilio (MN)|Virgilio]]
|cap = 46100
|prefisso = 0376
|istat = 020030
|fiscale = E897
|nomeAbitanti = mantovani
|patrono = [[Sant'Anselmo da Baggio]]
|festivo = [[18 marzo]]
|sito = http://www.comune.mantova.it
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
 
Dal luglio [[2008]] è stata inserita nella lista dei [[patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].<ref>Delibera d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO in data 7 luglio 2008 nel corso della 32ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Quebec City</ref><ref>[http://www.mantovasabbioneta-unesco.it/ www.mantovasabbioneta-unesco.it]</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://whc.unesco.org/fr/list/1287|titolo = Mantua and Sabbioneta|accesso = 13 aprile 2015|data = |lingua = en|sito = UNESCO}}</ref> Data la sua importanza come capitale del prima [[Marchesato di Mantova|marchesato]] e poi [[ducato di Mantova]], è rappresentata tra le quattordici città nobili del [[Vittoriano]], come simbolo di "madre nobile" e precursore della successiva [[Monarchia Sabauda|monarchia sabauda]] e dell'[[unità d'Italia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/page/vittoriano|titolo=I Simboli della Repubblica - il Vittoriano|autore=Segretariato generale della Presidenza della Repubblica-Servizio sistemi informatici|sito=Quirinale|accesso=31 marzo 2020}}</ref>
'''Mantova''' (''Mantua'' in [[lingua latina|latino]], probabile latinizzazione dell'originale toponimo etrusco, mantenuto anche in [[dialetto mantovano|mantovano]] e in numerose lingue straniere) è un comune di 47.810 abitanti, capoluogo dell'omonima [[provincia di Mantova|provincia]].
 
Nel [[2016]], il [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]] ha insignito Mantova del titolo di [[capitale italiana della cultura]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/10/27/cultura/mantova-la-capitale-della-cultura-lT27ZYeKmlNw5coN890xoJ/pagina.html|titolo=Mantova è la capitale italiana della cultura 2016|sito=LaStampa.it|accesso=4 agosto 2016}}</ref><ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo|titolo=Decreti PCM 26 febbraio 2016 Conferimento del titolo di "Capitale italiana della cultura" per gli anni 2016 e 2017 alle città di Mantova e Pistoia|url=http://www.capitalicultura.beniculturali.it/getFile.php?id=37|accesso=22 giugno 2017|dataarchivio=19 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919042328/http://www.capitalicultura.beniculturali.it/getFile.php?id=37|urlmorto=sì}}</ref> Nel [[2017]] Mantova e la sua provincia, insieme a quelle di [[Provincia di Bergamo|Bergamo]], [[Provincia di Brescia|Brescia]] e [[Provincia di Cremona|Cremona]], sono state premiate come [[Regione Europea della Gastronomia]] sotto il nome di Lombardia Orientale.<ref>[http://www.eastlombardy.it/it/ East Lombardy 2017. European region of gastronomy.]</ref> Mantova è stata inoltre [[Capitale europea dello sport#Città dello Sport|città europea dello sport]] nel [[2019]].<ref>[http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2017/10/21/news/citta-dello-sport-mantova-conquista-il-titolo-per-il-2019-1.16022681?refresh_ce Città dello sport. Mantova conquista il titolo per il 2019.]</ref>
==Profilo di Mantova==
La definizione più calzante fatta a riguardo di questa città è quella di un inglese contemporaneo, [[Aldous Huxley]] ([[1894]]-[[1963]]), narratore e saggista. L'ha chiamata la ''città più romantica del mondo''. Ad affascinare Huxley sono stati principalmente i monumenti, i canneti lungo il [[Mincio]], i fiori di loto, la nebbia, la surreale patina del tempo che avvolge ogni strada e piazza, la storia, la semplicità dei suoi cittadini.
In questa chiave Mantova è stata cantata anche dal più discusso dei poeti francesi, [[Charles Baudelaire]], il quale vi scoprì ''un mondo addormentato in una calda luce''.
 
Mantova è l'unica città, intesa come museo urbano diffuso, presente sulla piattaforma [[Google Arts & Culture]],<ref>[https://www.google.com/culturalinstitute/beta/project/mantova-capitale-della-cultura?hl=it Google Arts&Culture Mantova Capitale della Cultura 2016.]</ref> con più di 1.000 opere digitalizzate e 40 mostre virtuali allestite in 8 differenti musei virtuali.
[[Immagine:Mantova Skyline.jpg|thumb|left|460px|Mantova, ponte e castello di San Giorgio]]
 
== Geografia fisica ==
Mantova si trova nella Lombardia sud-orientale, non lontano dal [[lago di Garda]] e dal confine con le regioni [[Veneto]] ed [[Emilia-Romagna]]. Le città di riferimento più vicine sono [[Verona]], 40&nbsp;km a nord-est, [[Brescia]], 70&nbsp;km a nord-ovest, e [[Modena]], 65&nbsp;km a sud.
 
=== Territorio ===
==== Idrografia ====
{{Citazione|Non molto ha corso, ch'el trova una lama,<br />ne la qual si distende e la 'mpaluda|[[Dante Alighieri]], ''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', [[Inferno - Canto ventesimo|canto XX]], [[s:Divina Commedia/Inferno/Canto XX#78|vv. 79-80]]}}
[[File:lagodimantovaautunno.JPG|thumb|left|upright=0.9|Mantova: visione autunnale del lago]]
 
Nel [[XII secolo]] l'architetto e ingegnere idraulico [[Alberto Pitentino]], su incarico del Comune di Mantova, organizzò un sistema di difesa della città curando la sistemazione del fiume [[Mincio]] in modo da circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d'acqua, così da formare [[Laghi di Mantova|quattro laghi]]: Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo; Mantova, di fatto, era un'isola.
Colpiti dal suo languore decadente furono poi anche [[Charles Dickens]] - che ''cantò'' gli ''irreali laghi di canne e di giunchi'') - e [[Giovanni Comisso]] (per il quale forte è la suggestione dei ''tozzi salici spogli biancheggianti tra la palude e il cielo'').
 
Alla campagna si accedeva attraverso due ponti – il [[Ponte dei Mulini]] e il [[Ponte di San Giorgio (Mantova)|Ponte di San Giorgio]] – ancora esistenti.
 
In [[età comunale]] venne tracciato il Rio, un canale che taglia in due la città, collegando il lago Inferiore a quello Superiore. Altre [[diga|dighe]] e [[Chiusa (ingegneria)|chiuse]] consentirono un'adeguata difesa dalle acque.<br />
Mantova nel suo tessuto urbano ha incantato scrittori e poeti di ogni tempo e luogo. <br/>
[[File:Mantova - Profilo di Mantova.jpg|upright=1.2|thumb|Profilo di Mantova]]
Per restare soltanto ai più recenti: [[Michele Saponaro]], che vi ha colto ''un senso religioso sospeso tra i solchi e il cielo''; [[Alfredo Panzini]] che la trovò ''piena di un'apparente provinciale lietezza''; il poeta [[Guido Piovene]] - ammirato dalla sua bellezza ''orchestrata nel sogno''; per [[Corrado Alvaro]] questa città è un ''paradiso di malinconia''; mentre [[Orio Vergani]] la vide «''fasciata da una solitudine come destin''».
Nel [[XVII secolo]] una forte inondazione diede inizio a una rapida decadenza: il [[Mincio]], trasportando i materiali solidi, trasformò i laghi in paludi malsane che condizionarono ogni ulteriore sviluppo; fu prosciugato, allora, il lago Paiolo a sud, in modo che la città restasse bagnata dall'acqua solo su tre lati – come una penisola – ed oggi ancora si presenta così.<br />
Sono, quindi, tre gli specchi d'acqua, non d'origine naturale, ricavati nell'ansa del fiume [[Mincio]] che danno a Mantova una caratteristica del tutto particolare, che ad alcuni sembra quasi magica in quanto compare come una città nata dall'acqua. Nel 1984 è stato istituito il [[Parco regionale del Mincio]]<ref>Legge Regione Lombardia 8 settembre 1984 n.47</ref> di cui il territorio del Comune di Mantova fa parte.
<!--[[File:MantovaLoto.jpg|thumb{{subst:#ifeq:{{subst:#expr: (((220 / 220) round 1) <= 1.1) and (((220 / 220) round 1) >= 0.9)}}|0|{{subst:!}}upright{{subst:#ifeq:{{subst:#expr: (((220 / 220) round 1) <= 0.8) and (((220 / 220) round 1) >= 0.7)}}|0|={{subst:#expr: (220 / 220) round 1}}}}}}|Mantova, Loto sul lago Superiore]]-->
 
==== GeografiaFlora e fauna ====
[[File:Mantova - Loti inverno.jpg|thumb|Frutti del [[Nelumbo nucifera|loto]] appassiti in inverno, sul Lago Superiore]]
<!-- [[Immagine:Mantua1 BMK.jpg|thumb|right|180px|Piazza Sordello]] -->
Flora e fauna del territorio ruotano inevitabilmente attorno alla presenza a Mantova dei laghi e delle acque che la cingono. Nei laghi mantovani sono insolitamente presenti i fiori di loto (''[[Nelumbo nucifera]]''), originari del Sud Est asiatico. Dalle sponde del parco pubblico di Belfiore, sul lago Superiore, è ben visibile l'isola galleggiante dei fiori di loto con la spettacolare fioritura in luglio-agosto-settembre. La loro bellezza è indubbia ma dal punto di vista ambientale l'introduzione del fior di loto è stata un'operazione discutibile dato che si tratta di una [[specie aliena]] dotata di forte capacità infestante che fa sì che siano oggetto di massicci interventi periodici di sfalcio per preservare l'integrità dei laghi. La loro introduzione in Italia è opera nel 1914 dei [[Fratelli di San Francesco Saverio|padri Saveriani]] di [[Parma]] che decisero di utilizzare la fecola ottenuta dai [[Rizoma|rizomi]] a scopo alimentare, come da secoli facevano i cinesi. Maria Pellegreffi, giovane laureata in Scienze Naturali si occupò del trapianto dei rizomi nel Lago Superiore di Mantova nel 1921. La farina non ebbe successo nella cucina mantovana ma il fiore colonizzò i laghi. Il paesaggio emozionante e surreale che la distesa di fiori di loto concorre a creare ha dato vita anche a una leggenda sulla loro nascita in territorio. Si racconta che un giovane viaggiando per l'oriente conobbe una ragazza dagli occhi a mandorla e con la pelle profumata come i petali del fior di loto. Venuta a Mantova, la povera ragazza, nello specchiarsi nel lago, vi cadde, perdendo la vita. Il ragazzo allora gettò dei semi del fiore nel lago in modo che, fiorendo ogni estate, potessero ricordare con il loro profumo e la loro delicata bellezza la sua sposa e sconfitto dal dolore si tolse la vita sparendo anch'egli nelle acque del lago<ref>[http://www.mantovanotizie.com/guida-mantova/laghi-mantova Mantova notizie. Mantova, Città dei Tre Laghi.]</ref>.
 
[[File:Mantovaflora e fauna.jpg|thumb|left|upright=1.3|Fauna e flora acquatica lacustre]]
=== Evoluzione orografica ===
[[Immagine:Mantova Porto Catena.JPG|thumb|left|240px|Mantova Porto Catena]]
Nel [[XII secolo]] l'architetto ed ingegnere idraulico [[Alberto Pitentino]], su incarico del Comune di Mantova, organizzò un sistema di difesa della città curando la sistemazione del fiume [[Mincio]] in modo da circondare completamente il centro abitato con quattro specchi d'acqua, così da formare quattro laghi: ''Superiore'', ''di Mezzo'', ''Inferiore'' e ''Paiolo''; vista in lontananza, Mantova sembrava un'[[isola]].
Alla campagna si accedeva attraverso ponti, due dei quali - il ''Ponte dei Molini'' e il ''Ponte di San Giorgio'' - al giorno d'oggi sono ancora esistenti.
In età comunale venne tracciato il ''Rio'', un canale che taglia in due la città, collegando il lago Inferiore a quello Superiore. Altre [[diga|dighe]] e [[Chiusa (ingegneria)|chiuse]] consentirono una adeguata difesa dalle acque.
 
Oltre al re incontrastato del lago, è facile vedere le specie autoctone come la castagna d'acqua (''[[Trapa natans]]''), detta anche ''trigöl'', particolarmente sviluppata sul lago di Mezzo con i suoi frutti forma di piramide e commestibili, le isolette di ranuncolo d'acqua (''[[Nuphar luteum]]'') con i loro fiori di colore giallo dorato, che aprendosi solo in parte mantengono la particolare forma rotondeggiante e le ninfee bianche con un fiore profumato che forma raggruppamenti vegetali assieme alle altre [[Nymphaea alba|ninfee]] ed erbe galleggianti ([[Hydrocharis morsus-ranae|morso di rana]], [[Salvinia natans|salvinia]], [[ceratofillo|Ceratophyllum demersum]] etc).<br />
Nel [[XVII secolo]] una forte inondazione diede inizio ad una rapida decadenza: il [[Mincio]], trasportando i materiali solidi, trasformò i laghi in paludi malsane che condizionarono ogni ulteriore sviluppo; fu prosciugato, allora, il lago Paiolo a sud, in modo che la città restò bagnata dall'acqua solo su tre lati - come una penisola - ed oggi ancora si presenta così.
Sul margine, assieme alle canne palustri, [[Salix|salici piangenti]] e [[Carex|cariceti]] (la famosa ''carésa'' utilizzata per impagliare sedie e confezionare cappelli e altri prodotti artigianali), cresce l'[[Hibiscus|ibisco]] di palude, autoctono e molto raro, che si trova oltre che nelle Valli del Mincio solo in [[Toscana]], [[Friuli]] e [[Veneto]].
 
Ormai scomparsa in questi territori, come in quasi in tutta Italia, la scargia<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/scargia/ ''scargia'' - www.treccani.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (''[[Stratiotes aloides]]'').<br />
Sono, quindi, tre gli specchi d'acqua, non d'origine naturale, ricavati nell'ansa del fiume [[Mincio]] cha danno a Mantova una caratteristica del tutto particolare, che ad alcuni sembra quasi magica in quanto compare come una città nata dall'acqua. Nel [[1984]] è stato istituito il [[Parco del Mincio]] di cui il territorio del Comune di Mantova fa parte.
Gli uccelli trovano nei canneti e nelle acque del territorio palustre il luogo ideale per deporre le uova e trovare cibo. È la fauna aviare quindi quella più rappresentativa della zona anche più limitrofa alla città.
 
L'[[Ardea purpurea|airone rosso]], le [[Gallinula chloropus|gallinelle d'acqua]], le [[Fulica atra|folaghe]] con tipico piumaggio nero in contrasto con il bianco che si estende sulla regione frontale, e altri anseriformi utilizzano il lago per "fabbricare" nidi galleggianti al limitare del canneto sulla riva o su accumuli vegetali mai troppo al largo, l'[[Ardea cinerea|airone cenerino]] invece, nidifica sugli alberi vicini ai numerosi corsi d'acqua per l'irrigazione che si ramificano per i campi della provincia, luoghi di nidificazione e di caccia anche delle poiane, dei tarabusi e delle più "riservate" civette.
 
La famiglia degli aironi presenti nelle acque del Parco del Mincio, oltre al rosso e al cenerino comprende anche le [[Egretta garzetta|garzette]], [[Podiceps cristatus|svassi]], [[Ardeola ralloides|sgarze ciuffetto]] e le [[Nycticorax|nitticore]]. Solitamente questi uccelli si osservavano solo nei mesi tra aprile e settembre perché sono specie migratorie, ma negli ultimi anni hanno preferito sostare anche d'inverno.
 
Tra le canne si nascondono i nidi della [[Acrocephalus scirpaceus|cannaiola]] e del [[Panurus biarmicus|basettino]].
Ma le dolci acque del lago e delle paludi del Mincio e del Po sono popolate anche dal [[Ameiurus melas|pesce gatto]], [[Tinca tinca|tinca]], [[Cyprinus carpio|carpa]], [[Perca fluviatilis|persico sole]], [[Anguilla anguilla|anguilla]], [[Esox lucius|luccio]] e [[Silurus glanis|siluro]].
 
È possibile navigare i laghi di Mantova, con crociere che permettono di vedere tutta la città dall'acqua. Unendo l'aspetto storico, artistico e architettonico alla natura di un'oasi naturale più unica che rara.
 
Lepri, fagiani e volpi possono essere i protagonisti di qualche incontro notturno nelle campagne mantovane, ma anche dei lupi (se ne contano, a seconda delle versioni, tra pochi esemplari<ref>{{cita|Gazzetta di Mantova|21 novembre 23}}.</ref> e qualche decina<ref>{{cita|mantovauno|14 novembre 2023}}.</ref> in provincia, concentrati quasi completamente sulle colline mantovane nel nord della provincia).<br />
Rimpinzate dalle generose mani dei visitatori anche [[Anatra|anatre]] e [[Cygnus (zoologia)|cigni]] sono da annoverare tra le specie presenti in "suolo" virgiliano, popolando, ormai senza troppi timori della presenza umana, le sponde dei laghi e regalando un forse inatteso contatto con la natura al turista della città d'arte.
 
==== Sismologia ====
[[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 3.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/lombardia/32-mantova/|titolo=Zona Sismica. Mantova|accesso=11 marzo 2012}}</ref>
 
Il [[Terremoto dell'Emilia del 2012|terremoto dell'Emilia]] del maggio [[2012]] ha provocato danni rilevanti agli edifici storici della città.<ref>{{cita news |url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/06/01/news/allarme-per-una-lesione-nella-camera-degli-sposi-del-mantegna-1.5184512|autore=[[Stefano Scansani]]|titolo=Allarme per una lesione nella Camera Picta di Mantegna|accesso=3 giugno 2012|pubblicazione=[[Gazzetta di Mantova]]|data=1º giugno 2012 |dataarchivio=2 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120602042703/http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/06/01/news/allarme-per-una-lesione-nella-camera-degli-sposi-del-mantegna-1.5184512|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/01/i-gioielli-rinascimentali-di-mantova-danneggiati-dal-terremoto/249178/|autore=Emanuele Salvato |titolo=I gioielli rinascimentali danneggiati dal terremoto|accesso=3 giugno 2012|pubblicazione=[[Il fatto quotidiano]]|giorno=1|mese=06|anno=2012}}</ref><ref>[http://www.informazione.it/a/5097916D-82F9-45E8-93CD-936D08C67475/Terremoto-a-Mantova-danni-crolla-cupolino-di-Santa-Barbara Terremoto a Mantova. I danni]</ref>
 
[[File:Mantova banner 2.JPG|upright=3.9|thumb|center|Il profilo di Mantova]]
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Mantova}}
 
Essendo una città dell'entroterra del [[Nord Italia]], ha un clima subcontinentale dove a gennaio non sono infrequenti le nevicate. Essendo circondata da un lago porta come conseguenza che, in tutti i periodi dell'anno, il clima sia caratterizzato da una forte umidità: d'inverno si manifesta con grande frequenza il fenomeno della nebbia. Insistendo in uno spazio chiuso, com'è la [[Pianura Padana]], d'estate il clima è afoso e umido, con poca ventilazione.
La minima storica si ebbe il 16 febbraio 1929 con 19 gradi sotto zero mentre la massima si registrò il 7 luglio 1957 con 38,2 gradi all'ombra.
Negli inverni degli anni dal 1930 al 1955 era abbastanza usuale che i laghi attorno alla città gelassero, almeno in parte; dopo una gelata eccezionale nel rigidissimo inverno 1985, una nuova gelata completa della superficie lacustre, prolungatasi per più di una settimana, si ebbe nella prima quindicina di febbraio 2012.
{{ClimaAnnuale
| nome = Mantova
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 4.0
| tempmax02 = 7.2
| tempmax03 = 12.7
| tempmax04 = 17.4
| tempmax05 = 22.5
| tempmax06 = 26.9
| tempmax07 = 29.6
| tempmax08 = 28.6
| tempmax09 = 24.1
| tempmax10 = 17.6
| tempmax11 = 10.6
| tempmax12 = 5.5
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = −1.3
| tempmin02 = 0.3
| tempmin03 = 4.5
| tempmin04 = 8.5
| tempmin05 = 13.0
| tempmin06 = 16.8
| tempmin07 = 19.0
| tempmin08 = 18.5
| tempmin09 = 15.4
| tempmin10 = 10.3
| tempmin11 = 5.1
| tempmin12 = 0.6
| pioggia01 = 43
| pioggia02 = 41
| pioggia03 = 47
| pioggia04 = 56
| pioggia05 = 62
| pioggia06 = 58
| pioggia07 = 44
| pioggia08 = 47
| pioggia09 = 54
| pioggia10 = 68
| pioggia11 = 63
| pioggia12 = 51
| giornipioggia01 = 6
| giornipioggia02 = 6
| giornipioggia03 = 7
| giornipioggia04 = 8
| giornipioggia05 = 9
| giornipioggia06 = 7
| giornipioggia07 = 5
| giornipioggia08 = 5
| giornipioggia09 = 6
| giornipioggia10 = 7
| giornipioggia11 = 8
| giornipioggia12 = 7
| vento01 = W
| intensità01 = 3.0
| vento02 = W
| intensità02 = 3.3
| vento03 = E
| intensità03 = 3.4
| vento04 = E
| intensità04 = 3.5
| vento05 = E
| intensità05 = 3.1
| vento06 = E
| intensità06 = 3.0
| vento07 = E
| intensità07 = 3.0
| vento08 = E
| intensità08 = 2.8
| vento09 = E
| intensità09 = 2.8
| vento10 = E
| intensità10 = 3.0
| vento11 = W
| intensità11 = 3.3
| vento12 = W
| intensità12 = 3.2
}}<ref>Dati meteorologici di Mantova - media trentennale di riferimento 1961-1990</ref>
 
== Origini del nome ==
[[File:Manto BnF Français 599 fol. 25v.jpg|thumb|upright=1|[[Manto]] nel ''[[De mulieribus claris]]'' di [[Giovanni Boccaccio]]]]
Il mito della fondazione della città è legato a doppio filo con la storia della profetessa [[Manto]],<ref>{{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola}}</ref> che la tradizione greca vuole figlia dell'indovino tebano [[Tiresia]].
Le vicende narrate nel mito vedono una dicotomia di questo personaggio (come anche accadde per quello di [[Longino]]): fonti greche narrano che Manto, fuggita da [[Tebe (città greca antica)|Tebe]], si fermò in Anatolia, nell'attuale [[Turchia]]; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva.
Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale ''Tybris'' (il [[Tevere]]) re degli Etruschi, e il loro figlio [[Ocno]] (detto anche [[Bianore]]) avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume [[Mincio]] chiamandola, in onore della madre, Mantua. Questa versione mitica della fondazione della città di Mantova è riportata nell'[[Eneide]] di [[Virgilio]]. Secondo un'altra teoria, Mantova trae l'origine del suo nome da ''[[Mantus|Manth]]'', dio [[Etruschi|etrusco]], signore dei morti del pantheon tirreno.
 
Il mito della fondazione di Mantova trova spazio anche nella [[Divina Commedia]] di [[Dante Alighieri]] nel [[Inferno - Canto ventesimo|XX Canto dell'Inferno]], nel quale [[Dante]] stesso e la sua guida mantovana [[Virgilio]] incontrano gli indovini. Proprio indicando una di queste anime, Virgilio descrive i dintorni della città, il [[Lago di Garda]] ed il corso del Mincio che si tuffa nel [[Po]] a [[Governolo]] per affermare, riferendosi alla leggenda dell'indovina Manto:
{{Citazione|''Fer la città sovra quell'ossa morte; <br>e per colei che 'l loco prima elesse, <br>Mantüa l'appellar sanz'altra sorte''|[[Dante Alighieri]], [[Divina Commedia]]-[[Inferno - Canto ventesimo|XX Canto dell'Inferno]].}}
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Cronologia di Mantova|Storia di Mantova|Quartieri storici di Mantova|Stemma di Mantova}}
=== Il mito della fondazione ===
[[File:Main stages of development of the historic centre and water system of Mantua 2008 Touring Club Italiano GR Lombardia@0771.tif|thumb|Mappa delle principali fasi di sviluppo del centro storico e il sistema delle acque di Mantova]]
Il mito della fondazione della città è legato a doppio filo con la storia della profetessa [[Manto]], che la tradizione greca vuole figlia dell'indovino tebano [[Tiresia]].
Lo scrittore latino [[Servio Mario Onorato]] dice che Mantova era una delle città fondate dall'antico popolo degli [[Umbri]]. Venne successivamente abitata dagli [[Etruschi]], ai quali seguirono i [[Celti]]. I [[Civiltà romana|Romani]] provvidero alla loro cacciata iniziando opere di fortificazione. Durante questo periodo ebbe i natali il poeta [[Virgilio]] (70 a.C.-19 a.C.).
Le vicende narrate nel mito vedono una dicotomia di questo personaggio (come anche accadde per quello di [[Longino]]): fonti greche narrano che Manto, fuggita da [[Tebe]], si fermò nell'attuale [[Turchia]]; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva. La consonanza tra ''Manto'' e il nome della città virgiliana avvalora la seconda versione del mito.
[[File:Grande stemma di Casa Gonzaga (post 1530).svg|miniatura|Stemma dei [[Gonzaga]] successivo all'anno [[1530]].]]
Secondo un'altra teoria Mantova trae l'origine del suo nome da ''Mantu'', dio [[Etruschi|etrusco]], signore dei morti del pantheon tirreno.
[[File:Matania Edoardo - I martiri di Belfiore, a Mantova - xilografia - 1887.jpg|upright=0.7|thumb|I [[martiri di Belfiore]] condotti al patibolo.]]
 
Nell'anno [[1000]] iniziò su Mantova il dominio dei [[Canossa (famiglia)|Canossa]]: [[Tedaldo di Canossa]] prima e la contessa [[Matilde di Canossa|Matilde]] ampliarono le loro proprietà e provvidero all'edificazione di chiese e conventi. Dopo la morte di Matilde nel [[1115]], seguirono frequenti scontri con le popolazioni confinanti: [[Verona|veronesi]], [[Cremona|cremonesi]] e [[Reggio Emilia|reggiani]]. [[Ezzelino III da Romano|Ezzelino da Romano]] nel [[1246]] conquistò la città col suo esercito ma dopo due mesi di battaglie venne sconfitto e cominciò per Mantova un'epoca di benessere. In questo periodo venne eretto il ''Palazzo del podestà'' e il ''[[Ponte dei Mulini]]'' e la città venne dotata di possenti mura.
=== Dalle origini etrusche al Comune medievale ===
Il primo villaggio risale a circa il [[2000 a.C.]] Nel [[VI secolo a.C.]] si sviluppò la città etrusca.
Dopo la dominazione della tribù dei [[Galli]] Cenomani vi fu la conquista dei [[Storia romana|Romani]]. Il territorio mantovano fu colonizzato dai soldati [[veterano|veterani]] di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]]. Il [[15 ottobre]] del [[70 a.C.]] ad Andes, piccolo villaggio nei pressi di Mantova, identificabile con l'odierna [[Pietole]], nacque [[Publio Virgilio Marone]] ''(Mantua me genuit)''.
 
Nel [[1276]] iniziò l'ascesa di una delle famiglie più potenti del tempo, i [[Bonacolsi]], che costruirono importanti palazzi merlati. Il 16 agosto [[1328]] venne ferito a morte l'ultimo dei Bonacolsi, [[Rinaldo dei Bonacolsi|Rinaldo]] detto "Passerino" ad opera di [[Ludovico I Gonzaga|Luigi Gonzaga]], spalleggiato dalla famiglia [[Della Scala]] di Verona, che ambiva ad impossessarsi della città.
Caduto l'[[Impero Romano]], Mantova fu invasa da [[Goti]], [[Bizantini]], [[Longobardi]] e [[Franchi]].
Intorno all'[[1000|anno mille]], Mantova entrò a far parte per lungo tempo dei possedimenti dei [[Canossiani|Canossa]], la cui ultima rappresentante fu la contessa [[Mathilde di Canossa|Mathilde]] alla cui morte, avvenuta nel [[1115]], la città si costituì in libero [[Comune]].
 
Iniziava così la plurisecolare dominazione della famiglia [[Gonzaga]], che regnò su Mantova fino al [[1707]]. Fu il periodo più importante di Mantova che divenne una delle città più in vista e uno dei massimi centri d'arte in Europa. [[Pisanello]], [[Leon Battista Alberti]], [[Andrea Mantegna]], [[Giulio Romano]] e [[Luca Fancelli]] lasciarono un'impronta indelebile nell'architettura della città.
=== I Gonzaga ===
[[Immagine:Mantova1.jpg|right|300px|thumb|Palazzo Bonacolsi]]
[[Immagine:Cacciatabonacolsi.jpg|300px|thumb|[[Domenico Morone]], ''La cacciata dei Bonacolsi'' (Mantova, Palazzo Ducale)]]
Nel [[1273]] Pinamonte [[Bonacolsi (dinastia)|Bonacolsi]] iniziò il periodo in cui Mantova fu sotto la la guida di una [[Elenco dei Duchi di Mantova|Signoria]].
Il [[16 agosto]] [[1328]] Rinaldo, detto ''il Passerino'', l'ultimo dei [[Bonacolsi (dinastia)|Bonacolsi]], fu ucciso durante una rivolta popolare che portò i [[Gonzaga (dinastia)|Corradi da Gonzaga]], inizialmente contadini che si arricchirono grazie al loro commercio dei prodotti ricavati dai campi, ad acquisire il potere. Essendo originari di [[Gonzaga]], furono ben presto identificati con l' appellativo del solo toponimo di provenienza, divenendo una delle più celebri e longeve famiglie del Rinascimento italiano.
 
Mantova subì una guerra di successione e un saccheggio a opera dei [[lanzichenecchi]], che nel [[1630]] diffusero la peste. Iniziò il lento declino di Mantova, accompagnato dal tramonto della signoria dei Gonzaga<ref>Giuliano Annibaletti, ''Un declino irreversibile? I rapporti tra Mantova e l'[[Sacro Romano Impero|Impero]] tra il 1627 e il 1708'', Annali di storia moderna e contemporanea, 15, 2009 (Milano: Vita e Pensiero, 2009).</ref> che, nel 1707, lasciò la città in mano agli austriaci. Seguì la dominazione francese e nuovamente austriaca nel [[1815]], quando Mantova divenne caposaldo del [[Fortezze del Quadrilatero|Quadrilatero]], assieme a [[Peschiera del Garda|Peschiera]], [[Verona]] e [[Legnago]].
Inizialmente Capitani del Popolo, nel [[1433]] Gianfrancesco Gonzaga, dopo il matrimonio del figlio [[Ludovico II Gonzaga|Ludovico]] con Barbara di Brandeburgo nipote dell'Imperatore germanico [[Sigismondo del Sacro Romano Impero|Sigismondo]], ottenne il titolo di [[Marchese]].
La politica gonzaghesca era una tenace difesa di un continuo equilibrio tra le potenze confinanti: Repubblica di Venezia, Milano, Ferrara e i possedimenti pontifici.
Nel [[1459]] [[Papa Pio II]] convocò una grande [[Dieta (storia)|Dieta]] in Mantova nel corso della quale proclamò una crociata contro i [[impero ottomano|Turchi]]. Per lunghi decenni tra le massime entrate nei bilanci gonzagheschi erano le condotte militari, proventi derivanti dal capitanato degli eserciti di stati alleati.
Il culmine del prestigio per i Gonzaga si ebbe con [[Federico II Gonzaga|Federico II]], figlio di [[Isabella d'Este (marchesa di Mantova)|Isabella d'Este]], che dal [[1530]] divenne [[Duchi di Mantova|Duca di Mantova]], titolo concesso dall'[[Carlo V del Sacro Romano Impero|Imperatore Carlo V]]dopo aver ricevuto un ingente somma. Nel [[1536]] in seguito al matrimonio tra [[Federico II Gonzaga|Federico II]] e Margherita Paleologo ci fu l'annessione del lontano Marchesato (poi Ducato) del [[Monferrato]].
 
L'ultimo dei Gonzaga-Nevers, [[Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers|Ferdinando Carlo]] riparò a [[Venezia]] nel 1701.
Nel [[1627]], estinta la linea primogenita, il ducato passerà ad un ramo cadetto della famiglia, i [[Gonzaga-Nevers]], [[Francia|francesi]]. La successione di un "francese", Carlo I, in un feudo imperiale, tra l'altro di enorme importanza strategica non poté che originare una forte reazione dell'Imperatore germanico. Nel [[1630]] [[Sacro Romano Impero|l'Imperatore]] nel corso della [[seconda guerra di successione del Monferrato]] ([[1627]]-[[1631]]) inviò un esercito di 36.000 [[Lanzichenecchi]], i quali presero d'assalto la città, devastandola e diffondendo la [[peste]]. Mantova ne uscì profondamente cambiata: i fasti di un tempo e il prestigio resteranno solo un vago ricordo.
 
Nel [[1852]] avvenne l'eccidio dei [[Martiri di Belfiore]], che anticipò l'unità nazionale. Nel [[1866]] Mantova entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
L'ultimo dei Gonzaga-Nevers, Ferdinando Carlo, si dimostrò politicamente inetto e inadeguato al ruolo. Si alleò con i francesi, al tempo della [[guerra di successione spagnola]]. Per paura del castigo imperiale, si rifugiò a [[Venezia]], portando con sé quadri, gioielli, monili e denaro. Alla sua morte, nel [[1708]], venne dichiarato decaduto per fellonia e la sua famiglia perse tutti i diritti sul Ducato di Mantova che passò alla [[casa d'Austria]] e nel [[1745]] fu unito allo Stato di [[Milano]].
[[File:Mantova-Stemma.svg|miniatura|153x153px|Stemma del comune]]
 
=== Simboli ===
=== Periodo austriaco e Risorgimento italiano ===
Stranamente la città è catalogata come [[Guelfi e ghibellini#Maggiori città ghibelline|città ghibellina]], ma lo [[Stemma di Mantova|stemma]] è tipicamente guelfo (anti-imperiale come quello di Milano o di Genova).
Gli austriaci tennero Mantova per quasi un secolo, dal [[1707]] al [[1797]], periodo durante il quale principalmente su impulso dell'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]], si impegnarono a ridare dignità alla città. Questa prima fase di dominazione austriaca si concluse con l'avvento delle truppe di [[Napoleone Bonaparte]], a seguito di un lunghissimo assedio, durato dal [[4 giugno]] [[1796]] al [[2 marzo]] [[1797]]. Durante la dominazione francese il [[20 febbraio]] [[1810]] l'eroe della lotta armata tirolese contro gli invasori [[Andreas Hofer]] venne fucilato a Mantova, evento tanto tragico e significativo che ''L'inno del [[Tirolo]]'' è una canzone che parla di Hofer martire a Mantova.
 
;Blasonatura stemma
Con il [[Congresso di Vienna]] del [[1815]] gli Austriaci ripresero possesso di Mantova e ne fecero uno dei capisaldi del famoso ''[[quadrilatero fortificato|quadrilatero]]'' difensivo costituito dalle altre tre piazzaforti di [[Peschiera]], [[Verona]], [[Legnago]]. Le angherie dei regnanti generarono moti liberali e cominciarono a diffondersi le idee d'indipendenza ed unità d'Italia. In questa atmosfera, negli anni successivi la sconfitta subita nella [[Prima guerra di indipendenza italiana|Prima guerra d'Indipendenza]] ([[1848]]/[[1849]]), avvenne l'esecuzione dei [[Martiri di Belfiore]], da molti ritenuta una delle pagine più tristi, ma al tempo stesso più gloriose del [[Risorgimento]] italiano, che d'altronde interessò il territorio della provincia di Mantova anche durante la [[Seconda guerra di indipendenza italiana|Seconda guerra di Indipendenza ]] ([[1859]]).
{{Citazione|D'argento alla croce piena di rosso accantonata alla destra del capo della testa di Virgilio al naturale posta di fronte, attorcigliata di un serto di alloro, con ornamenti esteriori da città.<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/020/030/stemma.html|Comuni italiani: blasonatura stemma e gonfalone di Mantova|10 marzo 2012}}</ref>}}
;Blasonatura gonfalone
{{Citazione|Drappo bianco bordato di rosso, caricato nel centro dello stemma con l'iscrizione centrata in oro: "Città di Mantova".}}
[[File:Mantova-Gonfalone.png|sinistra|miniatura|358x358px|Gonfalone comunale]]
 
=== Onorificenze ===
Nel [[1866]] Mantova, assieme al [[Veneto]], entra a far parte del [[Regno d'Italia]].
{{Onorificenze
|immagine=Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza=Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}
 
Il comune di Mantova si fregia fin dall'antichità del [[titolo di città]], confermato con Imperial regia Patente del 24 aprile [[1815]].{{Onorificenze
=== Onorificenze conferite alla città ===
|immagine = Ribbon for the Calabrian-Sicilian earthquake - 2nd type.png
La città di Mantova è la '''26^ tra le 27''' [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]]. Periodo, definito dalla [[Casa Savoia]], compreso tra i motti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel [[1918]].
|nome_onorificenza = Grande medaglia d'argento di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Alla Città di Mantova
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911 <ref>''Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19110603&numeroGazzetta=130&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&numPagina=1&edizione=0&rangeAnni= n. 130 del 3 giugno 1911].</ref> (già di Bronzo, Regio Decreto 5 giugno 1910 <ref>Regio decreto del 5 giugno 1910 ''che approva gli annessi elenchi degli enti e delle persone ai quali vennero conferite medaglie ed attestazioni di menzione onorevole per l'opera da essi data in occasione del terremoto del 28 dicembre 1908'', pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario1/1/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19100605&numeroGazzetta=131&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo=0&edizione=0&elenco30giorni=&home=&numPagina=1 n. 131 (straordinario) del 5 giugno 1910]</ref>
}}La città di Mantova è la 26ª tra le 27 [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]]. Periodo, definito dalla [[Casa Savoia]], compreso tra i moti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.
 
{{Onorificenze
Una ulteriore onorificenza, la medaglia di bronzo al merito civile, è stata concessa alla città virgiliana il [[31 marzo]] 2005 per l'azione meritoria svolta dalla popolazione in favore dei soldati italiani e alleati reclusi nei [[campi di concentramento]] tedeschi nel periodo 1943-45.
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|motivazione = In ricompensa del sacrificio da essa compiuta per la causa della redenzione nazionale. Mantova fu uno dei centri più importanti del movimento carbonaro e molti furono i mantovani coinvolti nei moti del 1821 e volontari nella prima guerra d'indipendenza. Proprio nelle file della Legione Bersaglieri Mantovani, comandata dal generale Longoni, combatté Goffredo Mameli nell'aprile del 1848. La notizia della sconfitta di Custoza colse la colonna mantovana alle porte della città che, con Verona, Peschiera e Legnago costituiva il temibilissimo Quadrilatero fortificato austriaco
|data = San Rossore, Regio Decreto 15 luglio 1926, n. 1343<ref>[https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1926-08-11&atto.codiceRedazionale=026U1342&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=0&qId=7f1dbf88-51f1-4f1a-80cc-ad17749b2f43&tabID=0.12418615577930603&title=lbl.dettaglioAtto Concessione della medaglia d'oro alla città di Mantova per benemerenze patriottiche durante il periodo del risorgimento]</ref>
}}
Un'ulteriore onorificenza, la [[Città decorate al merito civile|medaglia di bronzo al merito civile]], è stata concessa alla città virgiliana il 31 marzo [[2005]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/144329|titolo=Le onorificenze della Repubblica Italiana|accesso=17 maggio 2022}}</ref> per l'azione meritoria svolta dalla popolazione in favore dei soldati italiani e alleati reclusi nei [[Campo di concentramento|campi di concentramento]] tedeschi nel periodo 1943-45.
{{Onorificenze
|immagine = Merito civile bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al merito civile
|collegamento_onorificenza = Merito_civile
|motivazione = La popolazione mantovana, con encomiabile spirito altruistico ed eccezionale abnegazione si prodigava nell'offrire rifugio assistenza e nascondiglio ai soldati italiani ed alleati prigionieri nei campi di concentramento tedeschi. Luminoso esempio di amor patrio e di solidarietà umana. 1943-1945, Mantova
|luogo = Roma, Decreto del Presidente della Repubblica, 31 marzo 2005
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
==Evoluzione demografica==
=== Architetture religiose ===
{{Demografia/Mantova}}
[[File:Duomo di Mantova.JPG|thumb|Duomo]]
[[File:MantovaBasilicaSantAndrea cutnpaste over intrusions.jpg|thumb|Basilica di Sant'Andrea]]
; [[Duomo di Mantova|Cattedrale di San Pietro (Duomo)]]: dedicato a San Pietro, l'attuale [[Duomo di Mantova|duomo]] in stile romanico con aggiunte gotiche, fu costruito tra il [[1395]] e il [[1401]] dopo che un incendio, secoli prima, aveva distrutto un precedente tempio paleocristiano. Fu ristrutturato nel [[1545]] da [[Giulio Romano]], che lasciò intatta la facciata ma modificò le forme, ispirandosi alle basiliche paleocristiane. L'attuale facciata, in [[marmo di Carrara]], risale al [[1761]]. Il fianco presenta inserti gotici come rosoni, cuspidi e pinnacoli, resti dell'antica facciata. All'interno si può ammirare il soffitto a cassettoni che sovrasta le tre navate: la principale è ornata di statue di sibille e profeti risalenti al Cinquecento. Sotto l'altare maggiore è conservato il corpo incorrotto di [[Sant'Anselmo da Baggio]] patrono della città. La Cattedrale, ubicata nella monumentale piazza [[Sordello da Goito|Sordello]], è la sede vescovile di Mantova.
 
; [[Basilica di Sant'Andrea (Mantova)|Basilica di Sant'Andrea]]: progettata da [[Leon Battista Alberti]], fu edificata a partire dal [[1472]] e conclusa 328 anni dopo con la costruzione della [[cupola]] su disegni di [[Filippo Juvarra]]. Nella [[cripta]] è custodita all'interno dei Sacri Vasi la [[reliquia]] del ''[[Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo|Preziosissimo Sangue di Cristo]]'' portato a Mantova dal centurione romano [[Longino]]. In una delle cappelle è conservato il [[Cappella funeraria di Andrea Mantegna|monumento funebre]] di [[Andrea Mantegna]], sovrastato dall'effigie in bronzo del pittore della corte dei [[Gonzaga]].
== Monumenti e luoghi d'interesse artistico ==
*'''Piazza [[Sordello da Goito|Sordello]]''': antico fulcro della vita artistica e politica di Mantova, delimitata da palazzi merlati, accoglie tra gli altri edifici il Palazzo Ducale, il Duomo e il palazzo vescovile.
[[Immagine:piazza sordello.jpg|thumb|left|280px|Piazza Sordello]]
 
; [[Basilica palatina di Santa Barbara]]: chiesa della corte dei [[Gonzaga]] fu voluta dal duca [[Guglielmo Gonzaga|Guglielmo]] che incaricò del progetto l'architetto mantovano [[Giovan Battista Bertani]]. Parte integrante del [[Palazzo Ducale di Mantova|Palazzo Ducale]], l'edificazione della chiesa fu conclusa nel [[1572]].
 
[[File:46100 Mantua, Province of Mantua, Italy - panoramio (16).jpg|thumb|Rotonda di San Lorenzo e Torre dell'Orologio in Piazza delle Erbe]]
[[Immagine:Mantua2 BMK.jpg|thumb|200px|Palazzo Ducale]]
; [[Rotonda di San Lorenzo]]: è la chiesa più antica della città, costruita nell'[[XI secolo]] durante la dominazione dei [[Canossa (famiglia)|Canossa]]<ref>{{Cita libro|titolo = Diocesi di Mantova|autore = [[Roberto Brunelli]] |curatore = Adriano Caprioli, Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro|editore = La Scuola|città = Brescia|anno = 1986|volume = 8|opera = Storia religiosa della Lombardia|p = 26|ISBN = 88-350-7765-6}}</ref>. A pianta centrale rotonda, la Rotonda di San Lorenzo è posta ad un livello più basso di [[Piazza delle Erbe (Mantova)|Piazza delle Erbe]] e conserva al suo interno un [[matroneo]] e tracce di affreschi di scuola [[arte bizantina|bizantina]] risalenti ai secoli XI-[[XII secolo|XII]]. Nel corso dei secoli subì trasformazioni radicali; sconsacrata, divenne magazzino tanto che all'inizio del Novecento risultava inglobata in edifici successivi alla sua costruzione. Espropriati nel 1908, la rotonda di San Lorenzo fu restaurata e riaperta nel 1911 e infine riconsegnata alla sua destinazione religiosa originaria nel 1926.
*'''[[Palazzo Ducale di Mantova|Palazzo Ducale]]'''
Per il Palazzo Ducale di Mantova è forse più giusto parlare di ''città-palazzo'', in quanto il complesso architettonico è costituito da numerosi edifici collegati tra loro da corridoi e gallerie, ed arricchito da cortili interni, alcuni pensili, e vasti giardini. Già prima dell'avvento al potere dei Gonzaga erano stati edificati i primi nuclei del Palazzo, ma la storia del complesso si identifica soprattutto con quella della famiglia che governò la città fino al 1707. Tra le altre, celeberrima è la cosiddetta [[Camera Picta|''Camera degli Sposi'' (Camera picta)]] nel castello di San Giorgio, parte della "''città-palazzo''", affrescata da [[Andrea Mantegna]] e dedicata a [[Ludovico Gonzaga]] e a sua moglie [[Barbara di Brandeburgo]]. Diventata Mantova austriaca, le ristrutturazioni sono proseguite fino alla seconda metà del [[XVIII secolo]] per opera dei governatori inviati dall'Imperatore.
 
[[File:Mantova, san sebastiano, esterno 04.jpg|thumb|Tempio di San Sebastiano]]
[[Immagine:Duomodimantova.jpg|right|250px|thumb|Duomo]]
; [[Chiesa di San Sebastiano (Mantova)|Chiesa di San Sebastiano]]: iniziata nel [[1460]] da [[Luca Fancelli]] su progetto di [[Leon Battista Alberti]], fu completata nel [[1529]]. Sconsacrata nel [[XVIII secolo]] fu adibita a diversi usi fino al 1925 quando, dopo un discutibile [[restauro]] che ha aggiunto le due scalinate d'ingresso, è stata trasformata in [[famedio]] dei caduti mantovani di tutte le guerre.
*'''[[Duomo di Mantova|Duomo]]'''
Dedicato a San Pietro, l'attuale Duomo in stile romanico con aggiunte gotiche, fu costruito tra il [[1395]] e il [[1401]] dopo che un incendio, secoli prima, aveva distrutto un precedente tempio paleocristiano. Fu ristrutturato nel [[1545]] da [[Giulio Romano]], che lasciò intatta la facciata ma modificò le forme, ispirandosi alle basiliche paleocristiane. L'attuale facciata, in marmo di [[Carrara]] risale al [[1761]]. Il fianco presenta inserti gotici come rosoni, cuspidi e pinnacoli, resti dell'antica facciata. All'interno si può ammirare il soffitto a cassettoni che sovrasta le tre navate: la principale è ornata di statue di sibille e profeti risalenti al Cinquecento. Sotto l'altare maggiore è conservato il corpo incorrotto di [[Sant'Anselmo da Baggio]] patrono della città.
 
; [[Sinagoga Norsa Torrazzo]]: fu trasferita e fedelmente ricostruita nella sua attuale ubicazione, quando fu decisa la demolizione del quartiere ebraico, tra il 1899 e il 1902.
 
; [[Seminario vescovile di Mantova|Seminario vescovile]]: l'edificio, situato accanto al [[Duomo di Mantova|Duomo]] in Via Fratelli Cairoli, fu ristrutturato nel [[1825]] in stile neoclassico come si rileva in particolare nella facciata e nel cortile interno.
 
[[File:Mantova, piazza matilde di canossa, madonna del terremoto.jpg|thumb|Chiesa della Madonna del Terremoto]]
* [[Chiesa di Sant'Apollonia Vergine e Martire (Mantova)|Chiesa di Sant'Apollonia]] – via Benzoni 20
* [[Chiesa di San Barnaba (Mantova)|Chiesa di San Barnaba]] – piazza Bazzani
* [[Chiesa di Santa Caterina (Mantova)|Chiesa di Santa Caterina]] – corso Garibaldi
* [[Chiesa di San Cristoforo (Mantova)|Chiesa di San Cristoforo]] – via Acerbi
* [[Chiesa di Sant'Egidio (Mantova)|Chiesa di Sant'Egidio]] – via Frattini
* Chiesa di San Filippo Neri – via Pasquale Miglioretti (Borgochiesanuova)
* [[Chiesa di San Francesco (Mantova)|Chiesa di San Francesco]] – piazza san Francesco d'Assisi 5
* [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Mantova)|Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] – via Trento 1
* Chiesa di San Giuseppe Artigiano – via Indipendenza
* [[Chiesa di San Leonardo (Mantova)|Chiesa di San Leonardo]] – piazza San Leonardo
* [[Chiesa di San Luigi Gonzaga (Mantova)|Chiesa di San Luigi Gonzaga]] - via Semeghini Defendi 8 (Te Brunetti)
* [[Chiesa della Madonna del Terremoto]] – piazza Canossa
* Chiesa di Santa Maria degli Angeli – via della Certosa (Borgo Angeli)
* Chiesa di Santa Maria dei Miracoli - piazza Frassino 2 (Frassino)
* [[Chiesa di Santa Maria del Gradaro]] – via Gradaro
* [[Chiesa di Santa Maria della Carità (Mantova)|Chiesa di Santa Maria della Carità]] – via Corridoni 33
* Chiesa di Santa Maria del Carmine
* [[Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Mantova)|Chiesa di Santa Maria della Vittoria]] – via Fernelli
* [[Chiesa di San Martino (Mantova)|Chiesa di San Martino]] – via Pomponazzo
* [[Chiesa di San Maurizio (Mantova)|Chiesa di San Maurizio]] – via Chiassi
* Chiesa di San Michele Arcangelo - via Verona 47 (Cittadella)
* [[Chiesa di Ognissanti (Mantova)|Chiesa di Ognissanti]] – corso Vittorio Emanuele 146
* [[Chiesa di Sant'Orsola (Mantova)|Chiesa di Sant'Orsola]] – corso Vittorio Emanuele 53
* [[Chiesa di Santa Paola]] – piazza dei Mille
* Chiesa di San Pio X papa - viale don Luigi Sturzo 22
* [[Chiesa dei Santi Simone e Giuda (Mantova)|Chiesa dei Santi Simone e Giuda]] – via Fernelli
* [[Chiesa di Santo Spirito (Mantova)|Chiesa di Santo Spirito]] – via Vittorino da Feltre
* [[Chiesa di Santa Teresa (Mantova)|Chiesa di Santa Teresa]] – via Mazzini
* Chiesa della Santissima Trinità - Via Roberto Ardigò. Costruita nella seconda metà del Cinquecento come chiesa del collegio gesuitico, dopo la soppressione ottocentesca, è oggi parte dell'Archivio di Stato.<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviodistatomantova.beniculturali.it/it/97/la-nostra-sede|titolo=La nostra sede}}</ref> Per questa chiesa era stato realizzato il ciclo di tele di Rubens con il ''Battesimo di Cristo'', oggi al [[Museo reale di belle arti di Anversa|Museo reali di belle arti]] di [[Anversa]], la ''[[Trasfigurazione (Rubens)|Trasfigurazione]]'' al [[Musée des beaux-arts (Nancy)|Musée des beaux-arts]] di [[Nancy]] e la [[Trinità adorata dalla famiglia Gonzaga]] ancora a Mantova in [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]]. Nella Scuola inferiore della chiesa era collocata in antico la ''Presentazione della Vergine al Tempio'' dipinta da [[Domenico Fetti]] nel 1615 -1616 circa, oggi anch'essa in Palazzo Ducale.<ref>Roberta Piccinellii, ''Domenico Fetti, Presentazione della Vergine al Tempio'', in ''Federico Barocci 1535-1612. L'incanto del colore. Una lezione per due secoli'', catalogo di mostra a cura di A. Giannotti e C. Pizzorusso, Milano 2009, pagg. 282 - 283.</ref>
 
==== Edifici religiosi scomparsi ====
[[Immagine:Gigants1.jpg|250px|left|thumb|Palazzo Te: Sala dei Giganti]]
* [[Chiesa delle Quarant'ore]]
* [[Chiesa di San Domenico (Mantova)|Chiesa di San Domenico]]
* Chiesa di San Giovanni al Tempio
* [[Chiesa di Sant'Agnese (Mantova)|Chiesa di Sant'Agnese]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Capo di Bove]]
* [[Chiesa di Santo Stefano (Mantova)|Chiesa di Santo Stefano]]
* [[Oratorio di Santa Maria del Melone]]
 
=== Architetture civili ===
*'''[[Palazzo Te]]'''
{{vedi anche| Sala dei giganti}}
Palazzo Te è opera di [[Giulio Romano]] che nel [[1525]] lo ideò su commissione del marchese Federico II [[Gonzaga]] che lo utilizzò per i suoi svaghi. Vi fece dimorare l'amante "ufficiale" Isabella Boschetti. Il "Palazzo dei lucidi inganni" sorgeva al centro di un'isola ricca di boschi e circondata dalle acque di un lago, ora prosciugato: misterioso, ricco di simboli e di miti che risaltano nelle sale stupendamente affrescate anche dallo stesso [[Giulio Romano]], come la celeberrima ''[[sala dei giganti]]'' e quella di [[Amore e Psiche]] e, non ultima, la ''sala dei cavalli'' che celebra le scuderie gonzaghesche all'epoca famose in tutta Europa.
[[File:Mantua2 BMK.jpg|thumb|Palazzo del Capitano, primo nucleo d'epoca [[bonacolsi]]ana di Palazzo Ducale]]
[[Immagine:basilicasantandrea.jpg|190px|right|thumb|Sant'Andrea]]
; [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]]: è forse più giusto parlare di "città-palazzo", in quanto il complesso architettonico è costituito da numerosi edifici collegati tra loro da corridoi e gallerie, ed arricchito da cortili interni, alcuni pensili, e vasti giardini. La reggia dei Gonzaga, per estensione dei tetti, è la seconda in [[Europa]] superata unicamente dal [[Vaticano]]. Non appare improprio definire la reggia gonzaghesca come i ''Palazzi Ducali'', stante l'abitudine di quasi ogni Duca di edificare una propria dimora che si andava aggregando a quanto precedentemente costruito. Già prima dell'avvento al potere dei Gonzaga erano stati edificati i primi nuclei del Palazzo, ma la storia del complesso si identifica soprattutto con quella della famiglia che governò la città fino al 1707. Tra le altre, celeberrima è la cosiddetta [[Camera Picta|''Camera degli Sposi'' (Camera picta)]] nel [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]], parte della "città-palazzo", affrescata da [[Andrea Mantegna]] e dedicata a [[Ludovico III Gonzaga]] e a sua moglie [[Barbara di Brandeburgo]]. Diventata Mantova austriaca, le ristrutturazioni sono proseguite fino alla seconda metà del [[XVIII secolo]] per opera dei governatori inviati dall'Imperatore.
[[File:Gigants1.jpg|thumb|Palazzo Te: Sala dei Giganti]]
[[File:Palazzo Te Mantova 2.jpg|thumb|Palazzo Te]]
[[File:Palazzo Bonacolsi.JPG|thumb|Palazzo Bonacolsi]]
 
; [[Palazzo Te]]: è opera di [[Giulio Romano]] che nel [[1525]] lo ideò su commissione del marchese Federico II [[Gonzaga]] che lo utilizzò per i suoi svaghi. Vi fece dimorare l'amante "ufficiale" [[Isabella Boschetti]]. Il "Palazzo dei lucidi inganni" sorgeva al centro di un'isola ricca di boschi e circondata dalle acque di un lago, ora prosciugato: misterioso, ricco di simboli e di miti che risaltano nelle sale stupendamente affrescate anche dallo stesso [[Giulio Romano]], come la celeberrima [[Sala dei Giganti|Sala dei giganti]] e quella di [[Amore e Psiche]] e, non ultima, la [[sala dei cavalli]] che celebra le scuderie gonzaghesche all'epoca famose in tutta Europa.
 
; [[Palazzo della Ragione (Mantova)|Palazzo della Ragione]]: fu edificato quand'era podestà [[Guido II da Correggio|Guido da Correggio]] ([[1242]]), in [[Comune medievale|epoca comunale]], con funzioni pubbliche e allo scopo di consentire le assemblee e le adunanze cittadine. Al piano terreno il palazzo ospitava, come ora, numerose botteghe, mentre nell'ampio salone al piano superiore, si amministrava la giustizia. Sulle pareti di questo ambiente sono visibili i resti di affreschi medievali della fine del XII e del XIII secolo recentemente restaurati. A questo salone si accede tramite una ripida scala posta sotto la [[Torre dell'Orologio (Mantova)|Torre dell'Orologio]] innalzata nel Quattrocento, epoca alla quale risalgono anche i portici che si affacciano su Piazza Erbe. Il Palazzo è ora adibito a sede espositiva ospitando mostre d'arte organizzate dal Comune di Mantova.
*'''[[Sant'Andrea (Mantova)|Basilica di Sant'Andrea]]'''
[[File:Mantova palazzo della ragione.jpg|thumb|upright=3|center|Piazza delle Erbe con Palazzo del Podestà, Palazzo della Ragione, Torre dell'Orologio e Rotonda di San Lorenzo]]
Progettata da [[Leon Battista Alberti]], fu edificata a partire dal [[1472]] e conclusa 328 anni dopo con la costruzione della [[cupola]] su disegni di [[Filippo Juvarra]]. Nella [[cripta]] è custodita all'interno dei Sacri Vasi la [[reliquia]] del ''Preziosissimo Sangue di [[Cristo]]'' portato a Mantova dal centurione romano [[Longino]]. In una delle cappelle è conservato il monumento funebre di [[Andrea Mantegna]], sovrastato dall'effigie in bronzo del pittore della corte dei [[Gonzaga]].
 
; [[Palazzo Bonacolsi]] (Castiglioni): si trova in [[Piazza Sordello]], fu edificato da [[Pinamonte dei Bonacolsi]] intorno al [[1272]] e riadattato da [[Ludovico I Gonzaga|Luigi Gonzaga]] dopo la conquista del potere nel [[1328]]. È stato l'antica dimora della famiglia [[Bonacolsi]], che governò la città dal [[1272]] al [[1328]]. Il palazzo è attualmente ancora dimora della famiglia dei conti [[Castiglione (famiglia)|Castiglioni]], discendente da [[Baldassarre Castiglione]], uomo politico e studioso del [[XVI secolo]], autore de ''[[Il Cortegiano]]''. Al piano terra l'originario portone dell'ingresso con grande arco sesto acuto bicolore e decorato con scudi con lo stemma dei Bonacolsi.
[[File:Monumento a Virgilio in Piazza Broletto (Mantova).jpg|thumb|[[Publio Virgilio Marone]], Palazzo del Podestà]]
 
; [[Palazzo del Podestà (Mantova)|Palazzo del Podestà]]: detto anche "Palazzo del Broletto", fu costruito nel [[1227]], committente il bresciano [[Laudarengo Martinengo]] nominato [[podestà (medioevo)|podestà]] di Mantova<ref>[http://books.google.it/books?id=NFZJAAAAcAAJ&pg=RA1-PA8&lpg=RA1-PA8&dq=Martinengo+podest%C3%A0+di+Mantova&source=bl&ots=M_pfiRT2Pc&sig=UqDR8vULg0s7syG7irxdQLN2cW8&hl=it&sa=X&ei=RCSRUbDbO-Hm7AbkpIAo&ved=0CDoQ6AEwAg#v=onepage&q=Martinengo%20podest%C3%A0%20di%20Mantova&f=false Carlo d'Arco, ''Monumenti di pittura e scultura trascelti in Mantova o nel suo territorio''.]</ref>. Dal [[1462]] fu sottoposto ad un'importante ristrutturazione a opera di [[Giovanni da Arezzo]] su incarico di [[Ludovico III Gonzaga]].
 
; [[Museo della Città - Palazzo di San Sebastiano|Palazzo di San Sebastiano]]: fu costruito tra il [[1506]] e il [[1508]] per volere del marchese [[Francesco II Gonzaga|Francesco II]] che lo abitò e vi morì nel [[1519]]. Fu utilizzato dai Gonzaga per trent'anni e già nel [[1536]] abbandonato e spogliato dai successivi duchi.<br />Nel salone principale del palazzo vi erano le nove tele del [[Mantegna]] raffiguranti ''I Trionfi di Cesare'' che furono vendute alla corona inglese ed oggi sono conservate ad [[Hampton Court]]. Subì molteplici trasformazioni fino al [[1998]] quando sono iniziati i restauri. Dal [[2005]] è adibito a Museo della Città. Nelle sale che conservano ancora tracce di affreschi del glorioso passato come la Camera del Crogiuolo, la Camera delle Frecce, la Camera del Sole e nella Loggia dei Marmi, sono esposti dipinti, statue, busti, fregi e altri reperti architettonici.
 
; [[Palazzo d'Arco]]: fu costruito nel 1784 su un preesistente palazzo del [[XV secolo]] dall'architetto [[Antonio Colonna (architetto)|Antonio Colonna]] per la famiglia di origini trentine [[D'Arco]]. Caratterizzato dall'ampia facciata neoclassica ispirata all'arte del [[Andrea Palladio|Palladio]], il palazzo è sede museale per i tesori d'arte che contiene: tuttora arredato con i mobili della casata ospita importanti collezioni artistiche tra cui spiccano le tele settecentesche di [[Giuseppe Bazzani]], una biblioteca di oltre seimila volumi e una collezione di strumenti scientifici. Nella Sala dello Zodiaco sono visibili affreschi (1520) attribuiti a [[Giovanni Maria Falconetto]]. Nel Palazzo vi si celebrò nel [[1810]] il processo a [[Andreas Hofer]] eroe dell'indipendenza tirolese contro la dominazione francese.
*'''Piazza delle Erbe'''
Da sempre luogo di scambi commerciali, si apre a sud con la Casa di Boniforte (o Casa del Mercante) del [[1455]], continua con la [[Arte romanica|romanica]] Rotonda di San Lorenzo, la Torre dell'Orologio, il Palazzo della Ragione e si chiude con Palazzo Broletto (o del Podestà) edificato nel [[XII secolo]] che la separa e dà il nome all'adiacente piazza.
[[Immagine:piazzadelleerbeMN.jpg|270px|left|thumb|Piazza delle Erbe: Rotonda di San Lorenzo e Torre dell'orologio]]
*'''[[Rotonda di San Lorenzo]]'''
È la chiesa più antica della città, costruita nel [[XI secolo]] durante la dominazione dei [[Canossa]]. A pianta centrale rotonda, è posta ad un livello più basso di [[Piazza delle Erbe (Mantova)|Piazza delle Erbe]] e conserva al suo interno un [[matroneo]] e tracce di affreschi di scuola [[arte bizantina|bizantina]] risalenti ai secoli XI-[[XII secolo|XII]]. Nel corso dei secoli subì trasformazioni radicali; sconsacrata, divenne magazzino tanto che all'inizio del [[1900]] risultava inglobata in edifici successivi alla sua costruzione. Solo dall'inizio del [[XX secolo]] la rotonda di San Lorenzo è stata restaurata e riconsegnata alla sua destinazione religiosa originaria.
 
; [[Casa del Mantegna]]: dimora del pittore [[Andrea Mantegna]], sorse su un terreno donato dal marchese Ludovico Gonzaga che lo nominò pittore di corte nel [[1457]]. È un edificio quadrato di mattoni rossi con al centro un cortile cilindrico spalancato su un tondo di cielo, riproposto nella celeberrima ''[[Camera degli sposi]]'' in Palazzo Ducale.
*'''[[Torre dell'Orologio (Mantova)|Torre dell'Orologio]]'''
La Torre, a pianta rettangolare, fu eretta nel [[1472]] su progetto di [[Luca Fancelli]] e l'orologio a funzionamento meccanico progettato da Bartolomeo Manfredi vi fu collocato l'anno successivo. Nella nicchia sottostante, ricavata nel [[1639]], è stata collocata una statua della Madonna Immacolata.
 
[[File:MantovaCasadiRigoletto.jpg|thumb|Casa di Rigoletto]]
*'''[[Palazzo della Ragione (Mantova)|Palazzo della Ragione]]'''
; [[Casa di Rigoletto]]: [[Giuseppe Verdi]] ne musicò la storia e i mantovani gli diedero la residenza; verso la fine di Piazza Sordello si trova la casa del "[[Rigoletto]]", il buffone di corte Gonzaga.<br />Il personaggio ha in realtà poco di mantovano, l'[[Rigoletto|omonima opera di Verdi]] infatti venne tratta da un [[dramma]] di [[Victor Hugo]] e riadattata in territorio mantovano, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova, e cambiando il nome del protagonista da [[Triboulet]] a Rigoletto.<br />La struttura [[XV secolo|quattrocentesca]] accoglie la scultura del Rigoletto, opera di Aldo Falchi, sistemata nel piccolo cortile interno.
Fu edificato intorno al [[1250]].Al piano terreno il palazzo ospitava, come ora, numerose botteghe, mentre nell'ampio salone al piano superiore, si amministrava la giustizia. Vi si accede tramite una ripida scala posta sotto la Torre dell'Orologio. Nel salone sono visibili i resti di affreschi di grande interesse storico recentemente restaurati.
 
==== Altri palazzi e dimore storiche ====
*'''Palazzo del Podestà'''
; [[Casa della beata Osanna Andreasi|Casa della Beata Osanna Andreasi]]: in via Frattini 9. Si tratta di un esempio unico di dimora mantovana costruita nel [[XV secolo]], in stile [[Luca Fancelli|fancelliano]], dove visse la beata [[Osanna Andreasi]] componente di un'illustre famiglia che fu partecipe della classe dirigente e culturale dello Stato gonzaghesco.
Il Palazzo del Podestà fu costruito nel [[XII secolo]] unitamente alla torre civica ed era il centro amministrativo del comune di Mantova. Ha subito rifacimenti e modifiche architettoniche anche a causa dei numerosi incendi accaduti nel corso dei secoli. Unito al palazzo degli ex Magazzini Generali in piazza [[Broletto]] con la costruzione dell'[[Arengario]] e successivamente al palazzo della Ragione, verso piazza Erbe. Negli ultimi tre secoli è stato destinato a svariati usi tra cui anche quale carcere. Al piano terra, il Palazzo del Podestà ospita il museo dedicato a [[Tazio Nuvolari]] e a [[Learco Guerra]].
; [[Casa Bertani|Casa del Bertani]]: in via Trieste 8. Fu dimora di [[Giovan Battista Bertani]], architetto al servizio dei duchi [[Gonzaga]], che tra il [[1554]] e il [[1556]] trasformò il preesistente edificio del [[1300]] di proprietà dei marchesi Striggi. Singolare fu l'idea di inserire nella facciata due lapidi con incisi testi di [[Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio]] e due colonne ioniche, delle quali una segata a metà con incisioni e decorazioni che didatticamente riportano le regole desumibili dal trattato vitruviano, ''[[De architectura]]''. Successivamente la proprietà della casa del Bertani cambiò numerose volte rivivendo una nuova breve stagione artistica quando negli anni cinquanta del [[XX secolo]] fu acquistata dal pittore mantovano [[Vindizio Nodari Pesenti]].
[[File:Mantova-Casa del Mercante.jpg|thumb|Casa del Mercante|265x265px]]
; [[Casa di Giulio Romano]]: sita in via Carlo Poma 18, fu [[Federico II di Mantova|Federico Gonzaga]] a convincere Giulio Pippi detto [[Giulio Romano]] a venire a Mantova. Abbisognando di un'abitazione Giulio Romano, nell'anno [[1544]], nell'allora Contrada Larga, si costruì la dimora che nonostante un intervento nell'Ottocento dell'architetto [[Paolo Pozzo]], mantiene inalterato lo stile architettonico del Romano.
; [[Casa del Mercante]]: Angolo tra piazza delle Erbe e piazza Mantegna. È detta anche "Casa di Boniforte da [[Concorezzo]]", antico proprietario che la fece costruire nell'anno [[1455]]. L'edificio è caratterizzato da una sorprendente facciata tutta in cotto con decorazioni di stile veneziano.
; [[Casa del mercato]]: in piazza Marconi. L'edificio, presumibilmente corrispondente alla ''Domus Mercati'', fu riedificato nel [[1462]] dall'architetto [[Luca Fancelli]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/luca-fancelli_(Dizionario-Biografico)|titolo=Fancelli Luca}}</ref> su committenza del marchese [[Ludovico III Gonzaga|Ludovico Gonzaga]]. Durante i lavori di restauro (1997-2001), sono tornati alla luce importanti affreschi attribuiti alla scuola di [[Andrea Mantegna]].<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/dicembre/24/Mantegna_ultima_scoperta_co_0_95122411998.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105020522/http://archiviostorico.corriere.it/1995/dicembre/24/Mantegna_ultima_scoperta_co_0_95122411998.shtml|titolo=Mantegna, l'ultima scoperta|editore=[[Corriere della Sera]]|data=24 dicembre 1995|urlmorto=sì|dataarchivio=5 novembre 2012}}</ref>
; Casa del Rabbino: in via Giuseppe Bertani 54. Fu edificata negli anni intorno al [[1680]] dall'architetto fiammingo [[Frans Geffels]], a Mantova come prefetto delle Fabbriche Gonzaghesche. Edificio di quattro piani, la facciata è caratterizzata da pannelli in stucco che raffigurano luoghi ed episodi biblici. Fu costruita all'interno del [[Ghetto di Mantova|ghetto]] istituito alcuni decenni prima, accogliendo, come da tradizione, le famiglie dei capi religiosi della folta [[Comunità ebraica di Mantova|comunità ebraica mantovana]].
[[File:Mantova-Ospedale Grande S. Leonardo.jpg|thumb|Ospedale Grande di San Leonardo]]
; [[Ospedale Grande di San Leonardo]]: in [[piazza Virgiliana]]. Voluto da [[Ludovico III Gonzaga]] per pubblica assistenza e terminato intorno al [[1470]] per opera dell'architetto [[Luca Fancelli]],<ref>Touring Club Italiano, ''Lombardia'', p. 550, Milano, 1970.</ref> nel [[1797]] fu trasformato in carcere e successivamente in caserma. Attualmente ospita uffici della [[Polizia di Stato]].
; [[palazzo dell'Accademia nazionale virgiliana|Palazzo dell'Accademia]]: in via Accademia, piazza Dante. Su progetto di [[Giuseppe Piermarini]] del 1770, fu l'architetto [[Paolo Pozzo]] ad occuparsi, tra [[1773]] e [[1775]], dei lavori di ricostruzione del palazzo di origine medievale che era diventato prima sede dell'[[Accademia degli Invaghiti]] e poi della Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere, attuale [[Accademia nazionale virgiliana|Accademia Nazionale Virgiliana]]. L'edificio di [[Neoclassicismo|stile neoclassico]] include un tipico esempio di [[Barocco]] rappresentato dal [[teatro Scientifico|teatro Scientifico dell'Accademia]] detto del Bibiena, dal nome dell'architetto [[Antonio Bibiena]] che lo costruì fra [[1767]] e [[1769]]
; Palazzo dell'agricoltura: in piazza Martiri di Belfiore. Fu edificato nel [[1926]]-[[1927|27]] come ''Palazzo dei Sindacati'' su progetto dell'ing. Carlo Finzi. Assunse l'attuale denominazione divenendo sede delle maggiori organizzazioni provinciali legate all'agricoltura come il [[Consorzio agrario|Consorzio Agrario]], la [[Unione coltivatori italiani|Federazione Coltivatori Diretti]], la Federazione degli Agricoltori e l'Ispettorato Agrario.
; Palazzo della Banca d'Italia: In via Baldassare Castiglioni 3. Fu edificato tra il [[1914]] e il [[1923]] su progetto dell'architetto [[Gaetano Moretti]] esponente del ''[[Liberty]]'' e dell'[[Eclettismo]]. Quest'ultimo stile si evidenzia nelle finiture e nelle decorazioni delle facciate che richiamano le architetture gotica, barocca, rinascimentale ed esotica. Costruito per ospitare la sede provinciale della [[Banca d'Italia]], cessò tale funzione alla fine del 2008 con la chiusura della filiale di Mantova dell'Istituto d'emissione. Nel frattempo, il 29 gennaio [[2007]] il palazzo fu classificato d'interesse storico-artistico dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
[[File:MantovaPalazzoCanossa.jpg|thumb|Palazzo Canossa]]
; [[Palazzo Canossa (Mantova)|Palazzo Canossa]]: sito in piazza Canossa. Il palazzo fu costruito nel [[XVII secolo|Seicento]] su committenza dei marchesi [[Canossa (famiglia)|Canossa]], famiglia di antica stirpe proveniente da [[Verona]]. La facciata, in [[bugnato]], richiama le soluzioni cinquecentesche di [[Giulio Romano]] ed è caratterizzata da un portale di marmo guardato a vista da due cani usciti dallo stemma di famiglia. Altro dettaglio di particolare valore architettonico è un monumentale scalone barocco che conduce al piano nobile del palazzo.
; Palazzo Capilupi: in via Concezione. Divenne dimora della nobile [[Capilupi|famiglia Capilupi]] nel [[1414]]. Il portale d'entrata fu progettato da [[Giulio Romano]].
; [[Palazzo Cavriani]]: in via Trento. Fu dal Quattrocento dimora della nobile famiglia [[Cavriani]]. Venne ricostruito nel [[1756]] dall'architetto [[Alfonso Torreggiani]]. L'esterno presenta una serie di finestre con robuste inferriate, mentre quelle del piano superiore hanno coperture triangolari e a semiluna. L'interno si apre con un ampio salone ricco di stucchi e affreschi di pittori mantovani tra i quali [[Giuseppe Bazzani]] e [[Francesco Maria Raineri]].
[[File:Palazzo Municipale di Mantova.jpg|thumb|Palazzo Municipale]]
; [[Palazzo Colloredo]]: in via Carlo Poma 11. Il palazzo noto anche come "palazzo [[Guerrieri Gonzaga|Guerrieri-Gonzaga]]", fu acquistato da Giovanni Battista Guerrieri nel [[1599]] che ne affidò la ristrutturazione all'architetto [[Antonio Maria Viani]]. La facciata pre-barocca è caratterizzata e decorata da dodici [[erme]] realizzate in malta di calce con una finitura superficiale in marmorino alternanti figure maschili e femminili. Divenuto proprietà dei conti [[Colloredo]] con Carlo Ludovico Colloredo marito di Eleonora Gonzaga (1699-1779) della linea di [[Gonzaga di Vescovato|Vescovato]], il 30 marzo [[1872]] viene acquistato dal Comune e destinato a sede degli Uffici Giudiziari del [[Tribunale]]. Da allora divenne il "Palazzo di Giustizia" della città.
; [[Palazzo Guidi di Bagno|Palazzo Di Bagno]]: in via Principe Amedeo 30,32. Palazzo settecentesco ha subito intervento ottocenteschi sui prospetti per opera dell'architetto [[Giovanni Cherubini]]. I locali interni sono stati decorati da pittori di valore come [[Giuseppe Bazzani]] e [[Giovanni Cadioli]]. Attualmente è sede della Prefettura e dell'Amministrazione Provinciale.
[[File:Mantova-Palazzo Sordi.jpg|thumb|Palazzo Sordi]]
; [[Palazzo Municipale (Mantova)|Palazzo Municipale]]: in via Roma 39. È sede di uffici e della sala consigliare del comune di Mantova. Il palazzo che apparteneva dal [[XV secolo|secolo XV]] al ramo dei [[Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo|Gonzaga di Bozzolo]], dopo numerosi passaggi di proprietà, fu acquistato dalla civica amministrazione nel 1819, la quale ne dispose la ristrutturazione, sia interna che esterna, tra 1825 e 1832, con affidamento dell'incarico all'architetto neoclassico [[Gian Battista Vergani]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ercolano Marani|titolo=IL PALAZZO MUNICIPALE DI MANTOVA|rivista=Città di Mantova|editore=Comune di Mantova|numero=n.2, giugno 1963|pp=24-27|accesso=27 gennaio 2018|url=http://digilib.bibliotecateresiana.it/sfoglia_rivista.php?g=CittaDiMantova&sg=1963&identifier=CittaDiMantova_1963}}</ref>
; [[Palazzo Sordi]]: in via Pomponazzo 23. Fu il primo marchese del casato dei Sordi, Benedetto, a volere la costruzione del palazzo omonimo. Commissionò il progetto e il seguimento dei lavori, iniziati nel [[1680]], all'architetto fiammingo [[Frans Geffels]], prefetto delle fabbriche gonzaghesche. Ne nacque uno dei rari esempi di barocco della città Virgiliana. Di particolare valore sopra il portale d'ingresso, un tondo con ''La Madonna col Bambino'', [[altorilievo]] di [[Giovanni Battista Barberini]], opera inserita in una facciata d'[[ordine dorico]] e ad intonaco e parzialmente a [[bugnato]] rustico ricca di altre decorazioni e bassorilievi in marmo e stucco. Il Palazzo è privato e quindi chiuso al pubblico.
[[File:Palazzo valenti Gonzaga.jpg|thumb|Palazzo Valenti Gonzaga]]
; [[Palazzo Valenti Gonzaga]] : in via [[Pietro Frattini]] 7. Residenza dei marchesi [[Valenti Gonzaga]] fin dal [[1500]], il palazzo fu oggetto di una radicale trasformazione nel [[XVII secolo]], costituendo un impianto architettonico gigantesco, fastoso all'esterno, stupefacente il cortile interno riccamente decorato a stucco, e ricco d'affreschi e statue d'autore all'interno. Rappresenta da allora uno degli esempi più importanti di architettura e decorazioni del periodo [[barocco]] a Mantova. Come per altre opere di tale stile, l'autore fu l'architetto [[Frans Geffels]] ([[1625]]-[[1694]]). Recentemente restaurato, è adibito ad uffici.
; [[Pescherie di Giulio Romano|Pescherie]]: denominate anche ''Loggia di Giulio Romano'', furono appunto progettate dal grande architetto del [[manierismo]]. L'opera, eseguita del [[1536]], consistette nella trasformazione del ponte medievale che attraversava il Rio con la costruzione di due porticati paralleli che furono destinati al commercio del pesce.
[[File:Scorcio di Mantova.jpg|thumb|Il Rio visto dal ponte delle Pescherie]]
; Villa Nuvolari: in viale Piave 28. Originariamente denominata Villa Rossini; fu infatti commissionata dal campione di tiro a volo Romolo Rossini, all'architetto Luigi Corsini, nel [[1926]]. La sua costruzione iniziò nel [[1929]], mentre negli anni quaranta fu acquistata da [[Tazio Nuvolari]], il quale non vi visse mai, limitandosi ad utilizzarne il giardino come autorimessa. Alla morte del campione automobilistico, la vedova Carolina Nuvolari cedette la villa all'ospedale cittadino ''Carlo Poma'' in cambio di un vitalizio. Dal [[2005]] l'edificio è diventato sede di istituti bancari<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2017/11/11/mantova-la-bcc-di-rivarolo-si-allarga-in-citta-filiale-a-villa-nuvolari-16.html?ref=search|titolo=La Bcc di Rivarolo si allarga in città. Filiale a Villa Nuvolari|pubblicazione=Gazzetta di Mantova|data=11 novembre 2017|accesso=12 novembre 2017}}</ref>.
 
[[File:Mantova - Palazzo Cervetta.jpg|thumb|Palazzo Cervetta]]
*'''[[Torre della Gabbia]]'''
* [[Ca' degli Uberti]] – piazza Sordello
La torre venne costruita dai Bonacolsi nei primi anni del ‘300 ma acquisì il suo nome quando, nel XVI secolo, il duca Guglielmo Gonzaga fece edificare la grande gabbia in ferro come "carcere all'aperto". Nella gabbia venivano esposti alla pubblica piazza i condannati e a volte vi rimanevano anche per lungo tempo, famoso è il caso di un borsaiolo dell'epoca, un tal Marchino Ziganti, che vi fu lasciato per ben tre mesi.
* [[Casa della Cervetta]] – piazza delle Erbe
* [[Casa di Antimaco|Casa di Marco Antonio Antimaco]] – via Porto
* Casa de' Speziali – via Giovanni Chiassi
* Casa Nuvolari – Viale Rimembranze 1<ref>[https://internoverde.it/casa-nuvolari/ Casa Nuvolari.]</ref>
* [[Casa Tortelli]] – piazza Broletto
* Casa Viani-Talarico – piazza Marconi 13, forse dipinta dal Mantegna<ref>[https://artsandculture.google.com/story/pwVBFJIh27E1LA?hl=it Facciate dipinte. Casa Talarico.]</ref>
* [[Palazzo Acerbi (Mantova)|Palazzo Acerbi]] – piazza Sordello
* [[Palazzo Aldegatti]] - Via Chiassi 20
* [[Palazzo Andreani]], detto anche "Palazzo della Camera di Commercio" – via Calvi
* Palazzo [[Andreasi (famiglia)|Andreasi]] – via Cavour
* [[Palazzo Arrivabene]], attribuito a [[Luca Fancelli]] – via Giovanni Arrivabene
* Palazzo Benzoni – via Mazzini
* [[Palazzo Bianchi]], detto anche "palazzo vescovile" – piazza Sordello
* Palazzo Biondi – via Cavriani
* Palazzo Bonoris – via Cavour
* Palazzo Cadenazzi-Risi – via Cavour
* Palazzo Cantone del Bonsignore del XVIII secolo – via Giulio Romano
* Palazzo Cantoni-Marca – via Giovanni Chiassi
* [[Palazzo del Capitano (Mantova)|Palazzo del Capitano]], in seguito parte del "palazzo Ducale" – piazza Sordello
* Palazzo Capilupi De Grado - piazza San Giovanni
* Palazzetto dei conti Casali – via Fratelli Bandiera
* [[Palazzo del Mago]] – piazza San Leonardo
* [[Palazzo del Massaro]] – [[Piazza Broletto (Mantova)|piazza Broletto]]
* Palazzo [[Gonzaga di Vescovato]] – via Principe Amedeo
* Palazzo [[Guerrieri Gonzaga|Guerrieri]] da Fermo – Via Fratelli Bandiera
* Palazzo Mainoldi, adibito nell'Ottocento a [[carcere della Mainolda]] – Via della Mainolda
* Palazzo Nievo - Via Ippolito Nievo
* Palazzo Plattis poi Siliprandi - via Giovanni Arrivabene<ref>{{Cita web|url=https://archivio.festivaletteratura.it/luoghi/9023-palazzo-plattis-via-giovanni-arrivabene-2-mantova|titolo=Palazzo Plattis
Via Giovanni Arrivabene, 2, Mantova|sito=archivio.festivaletteratura.it|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>
* Palazzo di San Cristoforo – via Giulio Romano
* [[Palazzo Strozzi (Mantova)|Palazzo Strozzi]] – corso Vittorio Emanuele
* [[Palazzo degli Studi (Mantova)|Palazzo degli Studi]] – via Roberto Ardigò
* Palazzo Valentini, già dimora di famiglia dell'artista Chiara Ajkun – corso Vittorio Emanuele 52
 
==== Ponti ====
<!--[[Image:Tempio di San Sebastiano.JPG|thumb|right|180px|Tempio di San Sebastiano]]-->
[[File:Mantova-Ponte di S. Giorgio.jpg|thumb|Ponte di San Giorgio]]
*'''[[San Sebastiano (Mantova)|Tempio di San Sebastiano]]'''
Iniziato nel 1460 su progetto di [[Leon Battista Alberti]], fu completato nel [[1529]] sconsacrato nel [[XVIII secolo]] adibito a diversi usi fino al [[1925]] quando, dopo un discutibile [[restauro]] che ha aggiunto le due scalinate d'ingresso, è stato trasformato in [[famedio]] dei caduti mantovani di tutte le guerre.
 
; [[Ponte dei Mulini]]: il ponte fu progettato dall'ingegnere [[Alberto Pitentino]], costruito nel [[XII secolo]] allo scopo di regolare le acque del fiume [[Mincio]] ed evitarne l'impaludamento. Fu quindi creato artificialmente un dislivello di alcuni metri tra il [[lago Superiore (Mantova)|lago Superiore]] e il [[lago di Mezzo (Mantova)|lago di Mezzo]], che dall'anno [[1229]] alimentò 12 mulini. L'antica costruzione medievale andò distrutta dai bombardamenti aerei della [[seconda guerra mondiale]].
*'''Palazzo di San Sebastiano''' (Largo [[XXIV Maggio]])
Costruito tra il [[1506]] e il [[1508]] per volere di Francesco II che lo abitò e vi morì nel [[1519]]. Abbandonato e spogliato dai successivi duchi, nel salone principale del palazzo vi erano le nove tele del [[Mantegna]] raffiguranti ''I Trionfi di Cesare'' vendute alla corona inglese ed oggi a Hampton Court, ha subito molteplici trasformazioni fino al [[1998]] quando sono iniziati i restauri. Dal 2005 è adibito a Museo della Città, nelle sale che conservano ancora tracce del glorioso passato sono esposti dipinti, statue, busti, fregi e altri reperti architettonici.
 
; [[Ponte di San Giorgio (Mantova)|Ponte di San Giorgio]]: il ponte era incluso nel sistema militare difensivo unendo il borgo fortificato di San Giorgio con la [[Palazzo Ducale (Mantova)|corte dei Gonzaga]]. Dapprima in legno, fu edificato in muratura da [[Ludovico II Gonzaga|Ludovico Gonzaga]] sul finire del [[XIV secolo]], così dividendo il lago di Mezzo dal [[lago Inferiore (Mantova)|lago Inferiore]]. Nel [[1922]] le arcate furono interrate e il ponte assunse la forma attuale.
*'''[[Casa del Mantegna]]''' (situata in via Acerbi n.47).
Dimora del pittore [[Andrea Mantegna]], sorse su un terreno donato dal marchese [[Ludovico Gonzaga]] che lo nominò pittore di corte nel [[1457]]. È un edificio quadrato di mattoni rossi con al centro un cortile cilindrico spalancato su un tondo di cielo, riproposto nella celeberrima ''[[Camera degli sposi]]'' in Palazzo Ducale.
 
==== Teatri ====
*'''[[Palazzo D'Arco]]'''
[[File:Mantova-Teatro Bibiena.jpg|thumb|Teatro Bibiena]]
Fu costruito nel 1784 su un preesistente palazzo del [[XV secolo]] dall'architetto [[Antonio Colonna]] per la famiglia di origini trentine dei [[D'Arco]]. Caratterizzato dall'ampia facciata neoclassica ispirata all'arte del [[Palladio]], il Palazzo è sede museale per i tesori d'arte che contiene: tuttora arredato con i mobili della casata ospita importanti collezioni artistiche tra cui spiccano le tele settecentesche di [[Giuseppe Bazzani]], una biblioteca di oltre seimila volumi e una collezione di strumenti scientifici. Vi si celebrò nel [[1810]] il processo a [[Andreas Hofer]] eroe tirolese.
; [[Teatro Bibiena]]: in via Accademia 47. Il "Teatro Scientifico dell'Accademia", capolavoro di [[Antonio Galli da Bibbiena|Antonio Bibiena]] ([[1697]]-[[1774]]) fu inaugurato il 3 dicembre [[1769]]. Poche settimane dopo, il 16 gennaio [[1770]], ospitò un concerto del giovane [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], non ancora quattordicenne. L'austera facciata [[Neoclassicismo|neoclassica]], opera del [[Giuseppe Piermarini|Piermarini]], sembra celare la fantasiosa espressione tardo[[barocco|barocca]] del teatro che tanto entusiasmo suscitò in Mozart padre. Nello stesso edificio ha sede l'[[Accademia Nazionale Virgiliana]] fondata nel 1768.
 
; [[Teatro Sociale (Mantova)|Teatro Sociale]]: in piazza Cavallotti. Il Teatro Sociale nacque per iniziativa di un gruppo di cittadini costituenti una società di novanta palchettisti. L'architetto [[Luigi Canonica]] fu incaricato di progettare un teatro di gusto neoclassico che dopo quattro anni di lavoro fu aperto al pubblico la sera del 26 dicembre [[1822]]. La sala del Teatro Sociale di Mantova è composta da cinque ordini: tre ordini di palchi, due ordini di gallerie (loggia, loggione). Canonica decise di affidarsi all'Hayez per le decorazioni interne. Il Teatro Sociale è tuttora aperto ed in funzione. È un teatro privato, posseduto da circa ottanta palchettisti che ne curano la manutenzione ed il buon funzionamento. È un teatro riconosciuto dalla legge 14 agosto 1967 nº800 come uno dei 29 Teatri di Tradizione italiani<ref>{{Cita web|url = http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/index.php/teatri-di-tradizione/74-teatri-di-tradizione-quali-sono|titolo = Teatri di tradizione: quali sono|accesso = 28 ottobre 2015|dataarchivio = 9 marzo 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190309125301/http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/index.php/teatri-di-tradizione/74-teatri-di-tradizione-quali-sono|urlmorto = sì}}</ref>.
*'''[[Teatro Scientifico (Mantova)|Teatro Bibiena]]'''
Il ''[[Teatro]] Scientifico dell'Accademia'', capolavoro di [[Antonio Galli da Bibbiena|Antonio Bibiena]] ([[1697]]-[[1774]]) fu inaugurato il [[3 dicembre]] [[1769]]. Poche settimane dopo, il [[16 gennaio]] [[1770]], ospitò un concerto del giovane [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], non ancora quattordicenne. L'austera facciata [[neoclassico|neoclassica]], opera del [[Giuseppe Piermarini|Piermarini]], sembra celare la fantasiosa espressione tardo[[barocco|barocca]] del teatro che tanto entusiasmo suscitò in Mozart padre. Nello stesso edificio ha sede l'[[Accademia Nazionale Virgiliana]] fondata nel 1768.
 
; Teatro di Corte dei Gonzaga: non è più attivo dal 1896. L'area ora occupata dal [[Museo archeologico nazionale di Mantova]] era inclusa nel perimetro del [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] e a partire dal [[1549]], committente il cardinale [[Ercole Gonzaga]] e progettista l'architetto [[Giovan Battista Bertani]], su quest'area sorse il primo teatro della Corte dei Gonzaga. Andato distrutto da un incendio fu ricostruito tra il [[1591]] e il [[1592]]. Un terzo teatro progettato dall'architetto [[Antonio Maria Viani]] fu inaugurato nel [[1608]] con la rappresentazione della tragedia di [[Claudio Monteverdi]] ''[[L'Arianna]]''. In epoca austriaca un quarto teatro, Nuovo Teatro Arciducale, fu inaugurato il 27 febbraio [[1733]]. I primi disegni furono di [[Ferdinando Galli da Bibbiena]] e il lavoro fu portato a termine da un suo allievo, [[Andrea Galluzzi]]. Un quinto teatro, su disegno di [[Giuseppe Piermarini]], ebbe la luce il 10 maggio [[1783]]. Il Regio, così venne denominato nel corso del secolo XIX, a causa della concorrenza del nuovo [[Teatro Sociale (Mantova)|Teatro Sociale]] venne abbandonato poco alla volta. Nel [[1896]] il Teatro Regio, venduto dal demanio, fu acquistato dal Comune di Mantova che lo trasformò radicalmente prima a mercato dei bozzoli, poi a mercato ortofrutticolo ed infine destinato alla funzione attuale di sede del Museo Archeologico Nazionale di Mantova.
===Musei e gallerie===
* [[Palazzo Ducale di Mantova|Palazzo Ducale]] - Piazza Sordello, 40
* [[Palazzo Te]] - Viale Te, 19
* [[Museo della Città]] - Palazzo di San Sebastiano - Largo XXIV maggio,12
* [[Museo Archeologico Nazionale di Mantova|Museo Archeologico Nazionale]]- Piazza Castello
* [[Museo Diocesano di Arte Sacra "F. Gonzaga"]] - Piazza Virgiliana, 55
* [[Palazzo d'Arco]] - Piazza Carlo d'Arco, 4
* [[Accademia nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti]] - via Accademia, 47
* [[Rotonda di San Lorenzo]] - Piazza Erbe
* [[Casa del Mantegna]] - via G. Acerbi, 47
* [[Sinagoga ebraica "Norsa Torrazzo"]] - via Gilberto Govi, 13
* [[Collezione numismatica Banca Agricola Mantovana]] - Corso V. Emanuele II, 13
* [[Galleria "Arte e Arti" Il patrimonio artistico della Camera di Commercio]] - via Pier Fortunato Calvi, 28
* [[Casa della Beata Osanna Andreasi]] - via Pietro Frattini, 9
* [[Museo Tazio Nuvolari e Learco Guerra]] - Piazza Broletto, 9
* [[Galleria Storica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]] - Largo Vigili del Fuoco, 1
 
==== FloraTorri e Faunacivili ====
[[File:Lombardia Mantova2 tango7174.jpg|thumb|Torre dell'Orologio]]
[[Immagine:MantovaLoto.jpg|thumb|right|240px|Mantova, Loto sul lago Superiore]]
[[File:Torre del Palazzo del Podestà.JPG|thumb|Torre del Palazzo del Podestà]]
Sorprendentemente nei laghi mantovani sono presenti i fiori di [[loto]], originari del Sud Est asiatico. Dalle sponde del parco pubblico di Belfiore, sul lago Superiore, è ben visibile l'isola galleggiante dei fiori di loto con la spettacolare fioritura dei mesi estivi. La loro introduzione è opera di una giovane laureata in Scienze Naturali di [[Parma]], Anna Maria Pellegreffi, che nel [[1921]] volle tentare l'esperimento di ricavare dal rizoma la farina di loto per la panificazione. La farina non ebbe successo nella gastronomia, mantovana mentre il fiore colonizzò gran parte dei laghi mantovani. Autoctona invece la [[castagna d'acqua]], detta anche ''Trigol'', particolarmente sviluppata sul lago di Mezzo. Entrambe le piante citate, dato il loro grande sviluppo, sono oggetto di massicci interventi periodici di sfalcio per preservare l'integrità degli stessi laghi.
 
; [[Torre dell'Orologio (Mantova)|Torre dell'Orologio]]: la torre, a pianta rettangolare, fu eretta nel [[1472]] su progetto di [[Luca Fancelli]] e l'orologio a funzionamento meccanico progettato da [[Bartolomeo Manfredi (matematico)|Bartolomeo Manfredi]] vi fu collocato l'anno successivo. Nella nicchia sottostante, ricavata nel [[1639]], è stata collocata una statua della [[Immacolata Concezione|Madonna Immacolata]].
 
; Torre del Podestà: la "Torre Civica" del Broletto (altro nome della torre), alla quale è addossata [[Casa Tortelli]], si erge sulla [[Piazza Broletto (Mantova)|piazza omonima]], ha un'altezza di quasi 47 metri e dall'anno [[1227]] su iniziativa del [[Podestà di Mantova|podestà]] [[Laudarengo Martinengo]], è parte integrante del maestoso [[Palazzo del Podestà (Mantova)|Palazzo del Podestà]]. Sul lato verso piazza Broletto spicca l'arma del podestà [[Gabriello Ginori]], del [[1494]].
 
; [[Torre degli Zuccaro]]: la torre, alta 42 metri, fu edificata nella prima metà del [[XII secolo]]. Le prime testimonianze scritte sono del [[1143]]. Sorge in via [[Enrico Tazzoli (presbitero)|Enrico Tazzoli]]. Il nome gli deriva dalla famiglia che ne sarebbe stata proprietaria, anche se la fantasia popolare ha alimentato l'idea che il nome nascesse dalla presenza di zucchero immagazzinato nei pressi, infatti è detta "''Tor dal Sücar''" nel dialetto locale. Venne acquistata da [[Pinamonte dei Bonacolsi]] nel [[1273]] dalla famiglia dei Ripalta.
 
; [[Torre dei Gambulini]]: la torre, alta 37 metri, sorge in via [[Roberto Ardigò|Ardigò]]. Da documentazione dell'epoca era già esistente nel [[1200]], derivando il nome dalla famiglia che la possedeva. Da questi ceduta alla famiglia Ripalta e poi ai da Oculo, nel [[1289]] divenne proprietà dei [[Gonzaga]], non ancora [[sovrani di Mantova]]. L'edificio annesso alla torre divenne dimora saltuaria di [[Aloisio Gonzaga]], signore di [[Castel Goffredo]]<ref>{{cita libro|Roggero|Roggeri|I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po|2008|p.43|Cinisello Balsamo|coautori=Leandro Ventura}}</ref>. Qui mori il 30 novembre [[1526]] il condottiero [[Giovanni dalle Bande Nere]]. Successivamente fu accorpata al collegio e al convento dei [[Compagnia di Gesù|gesuiti]] e dal [[1883]] è parte del complesso dell'[[Archivio di Stato di Mantova]].<br />Negli ultimi tempi è stato lanciato il progetto di trasformare la torre in una terrazza panoramica che consenta la visione a 360 gradi del centro storico di Mantova<ref name="Gazzetta di Mantova">{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2010/03/04/NT1PO_NT101.html|titolo=Torre Gambulini Terrazza sul centro alta 32 metri|editore=[[Gazzetta di Mantova]]|data=4 marzo 2010|accesso=13 marzo 2010|dataarchivio=15 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015084919/http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2010/03/04/NT1PO_NT101.html|urlmorto=sì}}</ref>.
; [[Torre del Salaro]]: del XIII secolo, fu utilizzata come deposito del [[sale]].
; Torre degli Arrivabene: la torre angolare sorge in via Arrivabene e venne eretta contemporaneamente all'omonimo palazzo di [[Arrivabene|famiglia]], attribuito a [[Luca Fancelli]], nel [[1481]].
; [[Chiesa di San Domenico (Mantova)|Torre di San Domenico]]: Sorge a fianco delle [[Pescherie di Giulio Romano]] ed è quanto resta della [[Chiesa di San Domenico (Mantova)|chiesa]] e del convento di San Domenico eretti in stile gotico nel [[1466]].
* Torre civica del Palazzo del Podestà
* [[Casa torre dei Boateri]], del XIII secolo
 
==== Cartiera Burgo ====
L'edificio fu progettato da [[Pier Luigi Nervi]] su commissione delle [[Cartiere Burgo]] e realizzato tra il [[1961]] e il [[1964]]. L'obbiettivo prioritario era quello di collocare in un unico ambiente lungo 250 metri, un'unica macchina a ciclo continuo per trasformare la pasta di legno in carta da giornale. La soluzione trovata da Nervi per la copertura ha fatto sì che la costruzione fosse denominata ''"fabbrica sospesa"'' in particolare per i quattro cavi d'acciaio sospesi a due telai di cemento armato alti 50 metri.<br />Il 9 febbraio [[2013]] le macchine della cartiera Burgo si sono fermate segnando la fine della produzione di carta<ref>{{cita news|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_14/cartiere-burgo-chiude-storica-nervi-architetto-2113549487828.shtml|autore=Valeria Dalcore|titolo=Chiude la storica cartiera Burgo. Dal 9 febbraio stop alle macchine|accesso=17 febbraio 2013|data=14 gennaio 2013|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]}}</ref>. Nel [[2015]] lo stabilimento è acquisito dal gruppo trevigiano [[Pro Gest]] della famiglia Zago per essere riconvertito nella produzione di carta riciclata per imballaggi con il nome di Pro Gest Mantova e con un investimento di 150 milioni di euro.<ref>[http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2015/07/01/mantova-la-burgo-e-di-zago-nel-2016-si-riparte-11.html?ref=search La Burgo è di Zago: nel 2016 si riparte.]</ref>.
 
=== Architetture militari ===
{{vedi anche|Mura di Mantova}}
[[File:Mantova-Castel San Giorgio.jpg|thumb|Castello di San Giorgio]]
; [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]]: maniero a difesa della città-fortezza di Mantova, venne edificato dal [[1395]] al [[1406]] da [[Bartolino da Novara]] su committenza di [[Francesco I Gonzaga]] sulle rovine della [[Chiesa di Santa Maria di Capo di Bove]].
[[File:Mantova-Rocca Sparafucile.JPG|thumb|Rocca di Sparafucile]]
; [[Rocca di Sparafucile]]: eretta in epoca medievale, era parte delle fortificazioni orientali di Mantova, in particolare adibita alla difesa del [[Ponte di San Giorgio (Mantova)|ponte di San Giorgio]], tanto da essere a lungo esclusivamente denominata ''Rocchetta di San Giorgio''. La sua attuale denominazione si affermò successivamente all'ambientazione sulla "deserta sponda del [[Mincio]]", dell'osteria del sicario Sparafucile, luogo del tragico epilogo del ''[[Rigoletto]]'', una delle più note [[Opera|opere]] di [[Giuseppe Verdi]].
 
; [[Forte di Pietole]]: il forte di [[Pietole]], pur sorgendo oggigiorno nel comune di [[Borgo Virgilio]], faceva parte del sistema difensivo della città di Mantova insieme al Castello di San Giorgio e al [[Forte di Belfiore]]. Fu costruito dai [[Francia|francesi]] nel [[1808]].<ref>Vedi [http://www.anticheporte.it/Gli_Appunti/appunti%2039/appunti_39_7.pdf appunti sul Forte di Pietole] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121102115136/http://www.anticheporte.it/Gli_Appunti/appunti%2039/appunti_39_7.pdf |data=2 novembre 2012 }}.</ref>
 
==== Torri difensive ====
; [[Torre della Gabbia]]: la torre venne innalzata dai Bonacolsi negli ultimi decenni del [[XIII secolo]] e acquisì la denominazione attuale nel [[1576]] quando il duca [[Guglielmo Gonzaga]] fece costruire la grande gabbia in ferro con funzione di "carcere all'aperto" dove i condannati venivano esposti al pubblico ludibrio.
; [[Torre di Sant'Alò]] o Torre Nuova: la torre è una costruzione del [[1370]] sita in Piazza Arche, che faceva parte del sistema difensivo della città.
; [[Casa torre dei Bonacolsi]]: la torre, che sorge al termine di vicolo Bonacolsi, fa parte del [[Palazzo Bonacolsi]], del [[XIII secolo]].
 
==== Porte ====
[[File:Mantova-Voltone di San Pietro.JPG|thumb|Voltone di San Pietro]]
; [[Porta Giulia (Mantova)|Porta Giulia]]: Porta Giulia è l'unica attuale testimonianza delle fortificazioni d'epoca medievale e rinascimentale. Già esistente in epoca bonacolsiana, fu rifatta nell'anno [[1549]], probabilmente progettata da [[Giulio Romano]]. Deve il nome all'esistenza, all'epoca della sua prima edificazione, dell'attigua chiesa di Santa Giulia, successivamente andata distrutta.
 
; [[Voltone di San Pietro]]: "Voltone di San Pietro" o "Porta di San Pietro", sino alla fine del [[XIII secolo]], era una delle tre antiche porte<ref>Le altre due erano: Porta San Giorgio e Porta Sant'Agnese</ref> che, inserita nella prima cinta muraria della città, chiudeva l'accesso a Piazza San Pietro (ora [[Piazza Sordello]]), centro della ''civitas vetus''.
 
; Portali delle Aquile: i due "Portali delle Aquile", muniti di cancellate, avevano la funzione di delimitare lo spazio paesistico circostante [[Palazzo Te]]. Il progetto dei portali e dell'area verde che contemplasse viale alberati da adibire al pubblico passeggio, fu affidato nel [[1805]] a [[Giovanni Antonio Antolini]], ''Regio Architetto ed Ispettore dei Reali Palazzi di Mantova''. Le aquile che sormontano i portali, furono disegnate dall'architetto bolognese e scolpite nel [[1808]] dal veronese Gaetano Muttoni. Nel [[1990]] i Portali delle Aquile furono restaurati su iniziativa del [[Fondo Ambiente Italiano|F.A.I. Fondo per l'Ambiente Italiano]].
 
=== Piazze e vie ===
 
[[File:Mantova-piazza sordello7.jpg|thumb|[[Piazza Sordello]]]]
 
; [[Piazza Sordello]]: è l'antico fulcro della vita artistica e politica di Mantova, di dimensioni modeste (150 × 60&nbsp;m) accoglie tra i principali edifici monumentali della città, come il [[Palazzo Ducale di Mantova|Palazzo Ducale]] (Palazzo del Capitano e ''Domus Magna''), il palazzo Acerbi, al cui interno è collocata la [[cappella Bonacolsi]], sovrastato dalla [[Torre della Gabbia]], il palazzo [[Bonacolsi]] (ora [[Baldassarre Castiglione|Castiglioni]]), la sede vescovile di palazzo Bianchi (dal nome della famiglia che lo edificò nel Settecento) e il [[Duomo di Mantova|Duomo]]. Una recente casuale scoperta archeologica (dicembre 2006) ha riportato alla luce i pavimenti a mosaico e i resti di una ''[[Domus|domus romana]]'' d'età imperiale attualmente visitabile all'interno di una struttura provvisoria.
 
; [[Via Broletto]]: importante arteria viaria che collega [[Piazza delle Erbe (Mantova)|Piazza delle Erbe]] a [[Piazza Sordello]], passando sotto il [[Voltone di San Pietro]].
 
; [[Piazza Broletto (Mantova)|Piazza Broletto]]: con l'ampliamento della città al di là del primitivo nucleo storico, verso l'anno [[1190]], fu creata Piazza Broletto che ancora oggi è attorniata da edifici del periodo comunale come il Palazzo del Massaro, l'Arengario e il [[Palazzo del Podestà (Mantova)|Palazzo del Podestà]], detto anche ''Palazzo del Broletto'', con la Torre Comunale. Sulla facciata di quest'ultimo palazzo, spicca una statua duecentesca di scuola veronese raffigurante ''[[Statua di Virgilio in cattedra|Virgilio in cattedra]]'', tradizionalmente chiamata nel dialetto locale "la vecia" (la vecchia). Al centro della piazza dal [[1894]] è stata posta una fontana con vasca in marmo veronese e tre delfini posti verticalmente.
 
; [[Piazza delle Erbe (Mantova)|Piazza Erbe]]: da sempre luogo di scambi commerciali, si apre a sud con la "Casa di Giovan Boniforte da Concorezzo" (o "Casa del Mercante") del [[1455]], continua con la [[Arte romanica|romanica]] [[Rotonda di San Lorenzo]], la Torre dell'Orologio, il Palazzo della Ragione e si chiude con Palazzo Broletto (o del Podestà) edificato nel [[XII secolo]], che la separa e dà il nome all'adiacente piazza.
[[File:Mantova-Antica edicola liberty.jpg|thumb|Mantova, antica edicola dei giornali in piazza Canossa.]]
; [[Matilde di Canossa|Piazza Matilde di Canossa]]: Sulla piazza si affacciano il seicentesco [[Palazzo Canossa (Mantova)|Palazzo Canossa]], la [[chiesa della Madonna del Terremoto]] e, sul terzo lato, un palazzo porticato del [[1720]]. Dal [[XVI secolo|Cinquecento]] ai giorni nostri la piazza cambiò nome diverse volte assumendo in sequenza le denominazioni di ''Plateola cum uno puteo'' (piazzetta col pozzo), "piazza alberriggia" e, nel [[XVII secolo]], "piazza del fieno" quando con la costruzione di Palazzo Canossa si trasformò in modo definitivo. Sulla piazza è anche presente un'[[Edicola di piazza Canossa|antica edicola]] [[liberty]] di giornali, risalente al [[1882]] e restaurata a cura del [[Fondo Ambiente Italiano|FAI Fondo Ambiente Italiano]]<ref>[http://www.fondoambiente.it/Cosa-facciamo/Index.aspx?q=antica-edicola-dei-giornali-bene-fai F.A.I. Mantova, antica edicola dei giornali.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170317091100/http://www.fondoambiente.it/cosa-facciamo/Index.aspx?q=antica-edicola-dei-giornali-bene-fai |data=17 marzo 2017 }}</ref>.
 
; [[Piazza Virgiliana]]: in origine esisteva il porto dell'"Ancona" con il tempo parzialmente interrato. Piazza Virgiliana fu voluta dal generale [[Sextius Alexandre François de Miollis]], governatore durante l'occupazione francese, che indusse le autorità cittadine a trasformare lo spazio informe, spesso parzialmente sommerso dalle esondazione del ''lago di Mezzo'', in una piazza adibita alle esercitazioni militari e a ospitare un [[Monumento a Virgilio (Mantova)|monumento]] che ricordasse essere Mantova la patria di [[Virgilio]]. L'incarico fu dato all'architetto [[Paolo Pozzo]]. Furono colmati gli avvallamenti e demolite costruzione di scarso valore che cingevano lo spiazzo per consentire l'inserimento di alberi, piante e arbusti. Il monumento inaugurato nel [[1801]], fu distrutto nel [[1919]] per essere sostituito dall'attuale opera in [[marmo di Carrara]], il cui progetto fu affidato all'architetto [[Luca Beltrami]]. L'inaugurazione avvenne nel [[1927]].
* Piazza 80º Fanteria
* Piazza Leon Battista Alberti
* Piazza Anconetta
* Piazza Ferrante Aporti
* Piazza Arche
* Piazza Cesare Bazzani
* Piazza Canonica San Pietro
* [[Piazza Castello (Mantova)|Piazza Castello]]
* Piazza Felice Cavallotti
* Piazza Concordia
* Piazza Carlo d'Arco
* Piazza dei Filippini
* Piazza dei Mille
* Piazza Teofilo Folengo
* Piazza Lega Lombarda anche ''Piazza Pallone''
* Piazza Andrea Mantegna
* Piazza Martiri di Belfiore
* Piazza Guglielmo Marconi già ''Piazza Purgo''
* Piazza Giovanni Paccagnini già ''Piazza Paradiso''
* Piazza Polveriera
* Piazza San Francesco d'Assisi
* Piazza San Giovanni
* Piazza San Leonardo
* Piazza Santa Barbara
* Piazza Adolfo Viterbi
 
=== Parchi e aree verdi ===
 
* Parco Valletta [[Martiri di Belfiore]], sulla riva destra del Lago Superiore, parco paesaggistico romantico realizzato dallo Stato verso al metà degli anni '50 del [[XX secolo]] sui detriti e materiali di riporto delle demolizioni in città; superficie 81.000 mq con circa 950 alberi.<ref>{{Cita web|url=https://www.mantovacittaverde.it/green-areas/#/district/3|titolo=parco Valletta Martiri di Belfiore|sito=www.mantovacittaverde.it/|accesso=10 agosto 2023}}</ref>
* Parco Costa Brava, con circa 450 alberi, sulla riva destra del Lago Superiore.
* Giardini [[Francesco Bartoli]], lungolago Arlecchino, sulla riva destra del Lago Superiore.
* Giardini Luigi Fraccalini, lungolago Mincio, con circa 400 alberi, sulla riva destra del Lago di Mezzo.
* Giardini Marani, lungolago dei Gonzaga, con circa 250 alberi, sulla riva destra del Lago Inferiore.
* Parco di via Diga Masetti con più di mille alberi, sulla riva destra del Lago Inferiore.
* Area verde Campo Canoa, sulla riva sinistra del Lago Inferiore.
* Giardini [[Tazio Nuvolari]]
* Giardini di viale Piave con circa 400 alberi.
* Giardini del [[Palazzo Te|Te]]
* Parco di via [[Pietro Torelli]] con quasi 500 alberi e un percorso di [[pump track]] al suo interno.
* [[Bosco Virgiliano|Parco Bosco Virgiliano]] con quasi 3000 alberi.
* Giardini di piazza dei Mille
* Giardini di piazza Anconetta
* Giardini di [[piazza Virgiliana]], con più di 400 alberi.
* Giardini di piazza Lega Lombarda, all'interno del complesso monumentale di [[Palazzo Ducale (Mantova)|palazzo Ducale]].
* Giardini Valentini
* Giardini di corso [[Giacomo Matteotti]], lungorio IV Novembre.
* Giardini [[Andreas Hofer]] in località Cittadella.
* Area verde di via Val d'Ossola.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Mantova}}
 
I comuni di [[Porto Mantovano]], [[Curtatone]], [[Borgo Virgilio]], [[San Giorgio Bigarello]], [[Roncoferraro]], [[Bagnolo San Vito]] e [[Marmirolo]], adiacenti alla città, costituiscono con il comune di Mantova un'unica zona residenziale. In questa conurbazione, alla data del 01/01/15, sono risultati {{formatnum:127569}} residenti, divisi in {{formatnum:48747}} abitanti del Comune cittadino e {{formatnum:78822}} dell'[[hinterland]]. Questa evoluzione demografica ha suscitato opinioni favorevoli alla trasformazione di comune cittadino e hinterland in un'unica municipalità, denominata indicativamente come "Grande Mantova".
 
La mobilità della popolazione residente nel territorio comunale della città di Mantova, negli ultimi decenni, è stata caratterizzata da una fase d'immigrazione negli anni cinquanta e sessanta del [[XX secolo]]. La crescita della popolazione di circa {{formatnum:12000}} unità tra i [[Istat|censimenti Istat]] del [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|1951]] e del [[1971]] fu dovuto a nuovi insediamenti industriali e allo sviluppo del terziario cittadino che hanno rappresentato una valida alternativa per la popolazione rurale della provincia mantovana ormai non più assorbita da un settore agricolo velocemente meccanizzatosi.
 
Dai dati ISTAT [[1971]] ai dati del [[2001]], il decremento della popolazione si fece rilevante, circa {{formatnum:19000}} abitanti, la gran parte dei quali emigrata nei territori dei comuni confinanti, comunque all'interno dell'ipotetica "Grande Mantova".
 
Il declino demografico si arresta nel primo decennio del [[XXI secolo]], conseguenza di una rilevante immigrazione dall'estero che è andata a compensare la perseverante mobilità in uscita a favore dei comuni dell'hinterland dei cittadini di nazionalità italiana.
 
Alla fine del [[2010]] risultavano residenti nel comune di Mantova {{formatnum:48611}} abitanti, di cui {{formatnum:26129}} femmine e {{formatnum:22482}} maschi. Il numero delle famiglie continua ad aumentare ({{formatnum:23312}}), aumento soprattutto dovuto al regolare ''trend'' in diminuzione del numero di componenti delle famiglie mantovane: 2,05.
 
Ad inizio 2011 si è costituito con atto notarile, un comitato a favore dell'unificazione nell'unico comune di Mantova dei quattro comuni circostanti (Curtatone, Porto Mantovano, San Giorgio di Mantova, Virgilio). Tuttavia, ad oggi, questo progetto non si è concretizzato a causa di divergenze di carattere politico delle diverse amministrazioni comunali. Questo "distacco" ha portato i comuni confinanti di San Giorgio di Mantova a fondersi con i più distanti e decentrati [[Bigarello]], per dar vita al comune di [[San Giorgio Bigarello]] a partire dal 1º gennaio 2019, e Virgilio con [[Borgoforte (Borgo Virgilio)|Borgoforte]] per dar vita al comune di [[Borgo Virgilio]], a partire dal 4 febbraio 2014. Questo avvicendarsi allontana le prospettive di una reale fusione in un unico ente locale dei comuni della "Grande Mantova".
 
A partire dagli [[anni 2010]], la popolazione del comune capoluogo ha ripreso ad aumentare, per la prima volta dagli anni Settanta, lentamente ma in maniera costante, grazie all'apprezzabile contributo migratorio (sia dall'Italia che dall'estero), in parte compensato dal saldo naturale negativo. Questa crescita, tuttavia, ha subìto un rallentamento a causa del diffondersi della pandemia da [[COVID-19]] negli anni 2020 e 2021 che ha portato il trend, in crescita da quasi una decina d'anni, a subire una battuta d'arresto.
 
Sempre a partire dagli anni 2010 c'è stato un incremento nel [[tabagismo]], soprattutto negli adolescenti tra i 14 e i 20 anni, secondo un'indagine del Hbsc<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettadimantova.it/territorio-mantovano/adolescenti-mantova-fumo-sigarette-1.12384261|titolo=Un adolescente mantovano su quattro fuma: «Addio generazione smoke-free»|sito=Gazzetta di Mantova|data=2024.06.02T09:29:49+0200|lingua=it|accesso=10 luglio 2024}}</ref>
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
La popolazione comunale è stata caratterizzata negli anni 2000, da una crescente [[immigrazione]] dall'estero. Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 8174, ovvero il 16,67% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=11 luglio 2025}}</ref>
 
* [[Marocco]] 946
* [[Brasile]] 704
* [[Romania]] 679
* [[Ucraina]] 638
* [[Tunisia]] 498
* [[Albania]] 460
* [[Cina]] 421
* [[Bangladesh]] 381
* [[Georgia]] 361
* [[Nigeria]] 358
 
=== Religione ===
{{vedi anche|Disciplini del Mantovano}}
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* [[4º Reggimento artiglieria controaerei "Peschiera"]]
==== Strutture ospedaliere ====
* [[Ospedale Carlo Poma]]
 
== Cultura ==
===Università Istruzione ===
==== Biblioteche e archivi ====
La Fondazione Università di Mantova (sostenuta dalla Provincia di Mantova, il Comune di Mantova, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Mantova e l’Associazione degli Industriali della Provincia di Mantova) è stata costituita il [[20 dicembre]] [[2001]] ed è riconosciuta dalla Regione Lombardia.
{{Div col|cols=2}}
La Fondazione Università di Mantova ha sostituito il Consorzio Universitario Mantovano, attivo dal 1992 al 2001.
* [[Archivio di Stato di Mantova]] - Via Roberto Ardigò, 11
* Archivio comunale di Mantova - Corso G. Garibaldi, 88 - Piazza B. Aliprandi, 3
* Archivio storico diocesano di Mantova - piazza Sordello, 15
* Archivio della [[Comunità ebraica di Mantova]] - via Gilberto Govi, 13
* [[Biblioteca Teresiana]] - Via Roberto Ardigò, 13
* [[Biblioteca Mediateca Gino Baratta]] - Corso Garibaldi, 88
* Biblioteca dell'Istituto mantovano di storia contemporanea - Corso Garibaldi, 88
* Biblioteca del [[Palazzo Te|Museo civico di Palazzo Te]] - Viale Te 13
* Biblioteca dell'[[Accademia Nazionale Virgiliana]] - Via Accademia 47
* Biblioteca dell'[[Politecnico di Milano|Università Politecnico di Milano]]-Polo regionale di Mantova - Via Scarsellini, 15
* Biblioteca [[Fondazione Banca Agricola Mantovana|Fondazione Bam]] - Corso Vittorio Emanuele II, 13
* Biblioteca dell'Azienda ospedaliera [[Carlo Poma]] - Viale Albertoni 1
* Centro di ricerca sull'emigrazione lombarda - Associazione mantovani nel mondo onlus - Via Mazzini 22
{{Div col end}}
 
==== Scuole ====
Facoltà attive:
Scuole secondarie di secondo grado:
*Facoltà di Architettura
* Liceo "Virgilio", classico e linguistico<ref>{{cita web|url=http://www.liceovirgiliomantova.gov.it/|titolo=Liceo Classico "Virgilio" - Mantova|sito=liceovirgiliomantova.gov.it|accesso=4 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181201120309/https://www.liceovirgiliomantova.gov.it/|dataarchivio=1 dicembre 2018|urlmorto=sì}}</ref>
*Facoltà di Ingegneria
* Liceo scientifico "Belfiore"<ref>{{cita web|url=http://www.liceobelfiore.gov.it/|titolo=Liceo Belfiore - Mantova|sito=liceobelfiore.gov.it|accesso=4 luglio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714152839/http://www.liceobelfiore.gov.it/|dataarchivio=14 luglio 2014}}</ref>
*Facoltà di Medicina e Chirurgia
* Istituto superiore "Enrico Fermi" (istituto tecnico settore tecnologico, liceo scientifico delle scienze applicate)<ref>{{cita web|url=http://www.fermimn.gov.it/|titolo=Home page dell'Istituto Superiore Enrico Fermi Mantova|sito=fermimn.gov.it|accesso=4 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140621072415/http://www.fermimn.gov.it/|dataarchivio=21 giugno 2014|urlmorto=sì}}</ref>
* Liceo "Isabella d'Este" e Istituto superiore" Carlo d'Arco"<ref>{{cita web|url=http://www.arcoeste.gov.it/|titolo=Liceo Isabella d'Este'|sito=arcoeste.it|accesso=4 luglio 2014|dataarchivio=4 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151104015924/http://www.arcoeste.gov.it/|urlmorto=sì}}</ref>
* Istituto tecnico economico "Alberto Pitentino"<ref>{{cita web|url=http://www.pitentino.gov.it/|titolo=Istituto Tecnico Economico Statale Alberto Pitentino Mantova|sito=pitentino.gov.it|accesso=29 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161002181944/http://www.pitentino.gov.it/|dataarchivio=2 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>
* Istituto tecnico economico tecnologico "Andrea Mantegna"<ref>{{cita web|url=http://www.itasmantegna.it/|titolo=ITAS Mantegna - Mantova|sito=itasmantegna.gov.it|accesso=29 settembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170610122546/http://itasmantegna.it/|dataarchivio=10 giugno 2017}}</ref>
* Istituto d'istruzione superiore "San Giovanni Bosco" (ex IPSIA "Leonardo da Vinci")<ref>{{cita web|url=http://www.istitutosgbosco.gov.it/index.php|titolo=Istituto San Giovanni Bosco|sito=istitutosgbosco.gov.it|accesso=4 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140710131440/http://www.istitutosgbosco.gov.it/index.php|dataarchivio=10 luglio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
* Istituto superiore "Bonomi-Mazzolari" (istituto professionale di Stato per abbigliamento, moda, servizi commerciali, sociali e turistici)<ref>{{cita web|url=http://www.isboma.gov.it/|titolo=Istituto Superiore Bonomi Mazzolari|sito=isboma.gov.it|accesso=4 luglio 2014}}</ref>
* Istituto e liceo statale d'arte "G.Romano"<ref>{{cita web|url=https://www.liceoartisticomantovaeguidizzolo.edu.it/|titolo=Istituto Statale Giulio Romano|accesso=29 settembre 2016}}</ref>
* Istituto d'istruzione superiore "Strozzi"<ref>{{cita web|url=http://www.isstrozzi.gov.it/|titolo=Istituto Agrario - Pietro Antonio Strozzi|sito=isstrozzi.gov.it|accesso=4 luglio 2014|dataarchivio=14 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714184254/http://www.isstrozzi.gov.it/|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Conservatorio Lucio Campiani|Conservatorio di Musica "Lucio Campiani"]]<ref>{{cita web|url=http://www.conservatoriomantova.com|titolo=Conservatorio di Musica "Lucio Campiani", Mantova|sito=conservatoriomantova.com|accesso=4 luglio 2014}}</ref>
* Istituti "Redentore" (licei classico, linguistico, scientifico e liceo linguistico quadriennale)<ref>{{cita web|url=http://www.istitutiredentore.it/|titolo=Istituti Redentore|sito=istitutiredentore.it|accesso=1º gennaio 2020}}</ref>
* [[Istituti Santa Paola|Istituti "Santa Paola]]" Mantova<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutisantapaola.com/#|titolo=Istituti Santa Paola - Mantova|accesso=28 ottobre 2018}}</ref>, fondati da don [[Antonio Bottoglia]] negli anni [[1960|Sessanta]]<ref>{{Cita web |url=https://www.diocesidimantova.it/partecipa/appuntamenti/dettaglio/festa-per-don-antonio-bottoglia/ |titolo=Diocesi di Mantova. Festa per don Antonio Bottoglia. |accesso=11 aprile 2019 |dataarchivio=11 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190411164328/https://www.diocesidimantova.it/partecipa/appuntamenti/dettaglio/festa-per-don-antonio-bottoglia/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
===Istituzioni= culturaliUniversità ====
[[Fondazione UniverMantova]] è, dal giugno 2015, la nuova denominazione della ''Fondazione Università di Mantova'', che era stata costituita il 20 dicembre [[2001]], la quale aveva a sua volta sostituito il Consorzio Universitario Mantovano, attivo dal 1992 al 2001. Suo scopo principale è promuovere e gestire il sistema universitario mantovano, costituito da corsi di laurea istituiti dal [[Politecnico di Milano]], dall'[[Università degli Studi di Brescia]], dall'[[Università degli Studi di Milano]], dall'[[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia]] e dall'[[Università degli Studi della Repubblica di San Marino]].<ref>{{cita web|url=http://www.polo-mantova.polimi.it/|titolo=Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Mantova|accesso=16 settembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.unimn.it/index.php/didattica-universitaria|titolo=Didattica Universitaria: La nostra offerta formativa|accesso=6 luglio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170317115313/http://www.unimn.it/index.php/didattica-universitaria|dataarchivio=17 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.asst-mantova.it/formazione-universitaria|titolo=Formazione universitaria – ASST Mantova|accesso=2 gennaio 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.unimn.it/images/Fondazione/laFondazione/LineeProgrammatiche/2016_Linee_programmatiche.pdf|titolo=Linee Programmatiche 2016/2018|accesso=15 aprile 2017|formato=pdf}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.unimn.it/images/unimore/Ingegneria-informatica-invito-19-02-2018-WEB.pdf|titolo=Invito: conferenza stampa. Lunedì 19 febbraio 2018|accesso=21 febbraio 2018|formato=pdf}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.unimn.it/index.php/universita/corsi-di-laurea-in-costruzioni-e-gestione-del-territorio|titolo=Corso di Laurea in Costruzioni e Gestione del Territorio|accesso=16 settembre 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2017/09/23/news/una-laurea-per-i-geometri-nasce-il-corso-triennale-1.15892451|titolo=Una laurea per i geometri. A Mantova nasce il corso triennale|pubblicazione=[[Gazzetta di Mantova]]|data=23 settembre 2017|accesso=16 settembre 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.vocedimantova.it/articoli/5929064/Open-Day-2018-per-il-corso-di-laurea-triennale-|titolo=Open Day 2018 per il corso di laurea triennale|pubblicazione=[[La Voce di Mantova]]|data=3 settembre 2018|accesso=16 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180917000238/http://www.vocedimantova.it/articoli/5929064/Open-Day-2018-per-il-corso-di-laurea-triennale-|dataarchivio=17 settembre 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.unibs.it/news-delle-strutture/nuova-sede-mantova|titolo=Nuova sede a Mantova|data=21 giugno 2019|accesso=2 gennaio 2020|dataarchivio=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200103202434/https://www.unibs.it/news-delle-strutture/nuova-sede-mantova|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.unibs.it/economia-e-gestione-aziendale-con-indirizzo-economia-e-gestione-delle-attivit%C3%A0-culturali-novit%C3%A0/la-sede-di-mantova|titolo=Economia e gestione aziendale con indirizzo in economia e gestione delle attività culturali – La sede di Mantova|accesso=2 gennaio 2020|urlmorto=sì}}</ref>
* Accademia Nazionale Virgiliana di Scienza Lettere ed Arti - via Accademia, 47
* Società per il Palazzo Ducale di Mantova, fondata nel 1902 - Via Certosa, 7
* Centro Internazionale d'Arte e Cultura di Palazzo Te - Viale Te, 19
* Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo - Largo XXIV maggio, 13
* Fondazione Centro Studi Leon Battista Alberti - Largo XXIV maggio, 13
* Istituto Franchetti - via Pescheria, 22
 
Con l'anno accademico 2018-19 è stato inaugurato il corso di laurea magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali degli Istituti Santa Paola Mantova.<ref>{{cita web|url=https://restauro.istitutisantapaola.com/index.php?option=com_content&view=article&id=197&Itemid=524|titolo=Restauratore di beni culturali – Laurea magistrale|accesso=27 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Igor Cipollina|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/10/27/news/mantova-dieci-matricole-e-la-lezione-di-daverio-per-la-nuova-laurea-1.17397191|titolo=Mantova, dieci matricole e la lezione di Daverio per la nuova laurea|pubblicazione=gazzettadimantova.gelocal.it|data=27 ottobre 2018|accesso=28 ottobre 2018}}</ref>
===Festival e manifestazioni===
<!--[[Immagine:Carlo Lucarelli.JPG|thumb|right|150px|[[Carlo Lucarelli]], giallista, tra il pubblico di Festivalletteratura]]-->
 
==== Istituzioni culturali ====
*'''[[Festivaletteratura]]''', dal [[1997]] si svolgono incontri con autori, reading, spettacoli, concerti, laboratori per adulti e bambini.
 
* [[Accademia Nazionale Virgiliana|Accademia nazionale virgiliana di scienza lettere ed arti]] – via Accademia<ref>[http://www.accademianazionalevirgiliana.org/ Il sito dell'Accademia]</ref>
*'''[[Ludicamente Mantova|Ludicamente]]''', rassegna ospitata dal [[2003]] nelle piazze di Mantova , dedicata interamente al gioco non tecnologico. Un appuntamento imperdibile per giocatori e curiosi che vogliano avvicinarsi all'universo ludico senza tecnologia nel modo più diretto e coinvolgente: giocando. Il suo successo ha aperto la strada per la nascita, nel [[2006]], di altre manifestazioni ludiche più settoriali come [[Mantova Comics|Mantova Comics & Games]], salone del fumetto e del gioco che si tiene al PalaBAM.
* Società per il Palazzo ducale di Mantova, fondata nel 1902 – via Certosa<ref>[http://www.societapalazzoducalemantova.it/ Sito della Società per il Palazzo ducale di Mantova]</ref>
* Centro internazionale d'arte e cultura di palazzo Te – viale Te<ref>[http://www.centropalazzote.it/ Sito del Centro internazionale d'arte e cultura di palazzo Te]</ref>
* [[Fondazione Mantova capitale europea dello spettacolo|Fondazione "Umberto Artioli" Mantova capitale europea dello spettacolo]] – largo XXIV Maggio<ref>[http://www.capitalespettacolo.it/ Sito della Fondazione "Umberto Artioli" Mantova capitale europea dello spettacolo]</ref>
* Fondazione centro studi "[[Leon Battista Alberti]]" – largo XXIV Maggio<ref>{{cita web|url=http://www.fondazioneleonbattistaalberti.it/|titolo=Sito della Fondazione centro studi Leon Battista Alberti}}</ref>
* Fondazione istituto "[[Giuseppe Franchetti]]" – via Pescheria<ref>{{cita web|url=http://www.istitutofranchetti.it/|titolo=Sito della Fondazione istituto Giuseppe Franchetti}}</ref>
* Accademia teatrale "[[Francesco Campogalliani]]" – teatrino di palazzo d'Arco<ref>{{cita web|url=http://www.teatro-campogalliani.it/|titolo=Sito Teatro Campogalliani}}</ref>
* Associazione culturale Mantova ebraica – via Gilberto Govi<ref>{{cita web|url=http://moked.it/mantovaebraica/|titolo=Sito di Mantova ebraica}}</ref>
* [[Fondazione Banca Agricola Mantovana]] – corso Vittorio Emanuele II<ref>{{cita web|url=http://www.fondazione.bam.it/|titolo=Sito della Fondazione Banca Agricola Mantovana}}</ref>
* Fondazione Comunità mantovana – via Portazzolo
 
==== Musei e gallerie ====
*'''[[Mantova Musica Festival]]''', nato nel [[2004]], sulle orme dell'ormai consolidatosi Festival letterario, è una rassegna di musica interessata alle nuove tendenze e frontiere, l'elettronica, il [[jazz]] e la musica contemporanea e poi anche spazio a dibattiti, presentazioni di libri, bande musicali, satira e l'incontro tra la musica e il teatro.
[[File:Mantova-Casa del Mantegna.jpg|thumb|upright=1.1|Casa del [[Andrea Mantegna|Mantegna]]]]
[[File:Museo Tazio Nuvolari.jpg|thumb|[[Tazio Nuvolari|Museo Tazio Nuvolari]]]]
* [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale - Complesso Museale Mantova]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mantovaducale.beniculturali.it/it/|titolo=http://www.mantovaducale.beniculturali.it/}}</ref> – piazza Sordello
* [[Museo civico di Palazzo Te]]
* [[MACA - Mantova Collezioni Antiche]] – largo XXIV Maggio
** [[Raccolta egizia Giuseppe Acerbi]] – largo XXIV Maggio
* [[Museo archeologico nazionale di Mantova|Museo Archeologico Nazionale]] – piazza Castello
* [[Museo diocesano Francesco Gonzaga]] – piazza Virgiliana
* [[Palazzo d'Arco|Museo di Palazzo d'Arco]] – piazza Carlo d'Arco
* [[Accademia Nazionale Virgiliana|Accademia nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti]] – via Accademia
* [[Rotonda di San Lorenzo]] – piazza Erbe
* Torre dell'Orologio e Museo del Tempo – piazza Erbe
* [[Casa del Mantegna]] – via G. Acerbi
* [[Casa della Beata Osanna Andreasi]] – via Pietro Frattini
* [[Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Mantova)|Madonna della Vittoria]], ex chiesa di Santa Maria della Vittoria – via Claudio Monteverdi
* [[Sinagoga Norsa Torrazzo|Sinagoga ebraica "Norsa Torrazzo"]] – via Gilberto Govi
* [[Galleria storica del corpo nazionale dei vigili del fuoco|Galleria Storica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]] – largo Vigili del Fuoco
* [[Museo numismatico della Fondazione Banca Agricola Mantovana|Collezione numismatica della Fondazione Banca Agricola Mantovana]] – corso Vittorio Emanuele II
* Galleria d'Arte della [[Banca Agricola Mantovana#Fondazione Banca Agricola Mantovana|Fondazione BAM]] – corso Vittorio Emanuele II
* [[Galleria Arte e Arti della Camera di commercio di Mantova|Galleria "Arte e Arti" - Il patrimonio artistico della Camera di commercio]] – via Pier Fortunato Calvi
* [[Palazzo Valenti Gonzaga|Galleria Museo di Palazzo Valenti Gonzaga]] – via Pietro Frattini
* [[Museo Tazio Nuvolari e Learco Guerra]]<ref>L'attuale nuova sede è stata inaugurata al pubblico il 16 novembre 2012</ref>, ex [[chiesa del Carmelino]], Via Giulio Romano – ang. via Nazario Sauro
* Parco della Scienza – viale Mincio
* [[Gazzetta di Mantova|Museo della Gazzetta di Mantova]] – piazza Mozzarelli<ref>{{cita news|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/tempo-libero/2015/04/02/news/mantova-il-museo-della-gazzetta-e-realta-1.11164656|titolo=Mantova, il museo della Gazzetta è realtà: visite dal 3 aprile|pubblicazione=http://gazzettadimantova.gelocal.it/|autore=|data=2 aprile 2015|accesso=8 aprile 2015}}</ref>
* Museo Virgilio – Palazzo del Podestà, Piazza delle Erbe
* Museo del ciclismo<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/mantova-musei-e-monumenti/museo-del-ciclismo-l-guerra|titolo=Museo del Ciclismo "L. Guerra"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/mantova-musei-e-monumenti/andreas-hofer-mantova-mito-memoria|titolo=Andreas Hofer Mantova Mito Memoria}}</ref>
* Andreas Hofer Mantova Mito Memoria
* Museo d'arte contemporanea<ref>{{Cita web|url=https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2025/01/storico-palazzo-mantova-museo-arte-contemporanea/|titolo=In uno storico palazzo di Mantova aprirà un importante museo d’arte contemporanea}}</ref>
 
=== Media ===
*'''[[Madonnari|Concorso Madonnari]]''' dal 1973, ogni anno nel piazzale del Santuario delle Grazie nel comune di Curtatone, decine i pittori, provenienti da tutto il mondo, dipingono coi gessetti sull'asfalto del piazzale del Santuario durante la Fiera di Ferragosto.
 
==== Stampa ====
Tra il [[settembre]] [[2006]] ed il [[gennaio]] [[2007]], la città - assieme a [[Verona]] e [[Padova]] - ha organizzato un [http://www.andreamantegna2006.it percorso culturale] sull'arte di [[Andrea Mantegna]], in occasione del quinto centenario della morte, avvenuta proprio a Mantova.
* ''[[Gazzetta di Mantova]]''
* ''[[La Voce di Mantova]]''
* ''[[La Cittadella (settimanale)|La Cittadella]]''
* ''[[Il Giorno|Il Giorno (ed. locale di Mantova)]]''
* ''La nuova Cronaca di Mantova''
 
==== SportPeriodici Online ====
* ''L'Altra Mantova''
La squadra di calcio della città è tornata in serie B durante la stagione 2004/2005, dopo ben 32 anni di assenza. La cadetteria è stata conquistata al termine dei play-off, giocati e vinti contro Frosinone e Pavia. La stagione 2005/2006 ha visto il Mantova mancare di poco l'immediata promozione alla serie A nella finale dei play-off con il Torino, vittoria per 4-2 a Mantova e sconfitta a Torino per 3-1 dopo i tempi supplementari. L'[[Associazione Calcio Mantova]], nella sua lunga storia, ha disputato 7 campionati di [[Serie A (calcio)|Serie A]] e 9 campionati di [[Serie B (calcio)|Serie B]]. Il calcio virgiliano ha raggiunto l'apice nell'arco di tempo che va dal campionato 1958/1959 a quello del 1961/1962, grazie ad una superformazione passata alla storia con l'appellativo di Piccolo Brasile, tanto giocava a memoria e in maniera divina. Quella squadra passò in quattro anni dalla quarta serie all'Olimpo del calcio. Da allora, i biancorossi (questi i colori sociali dell' [[Associazione Calcio Mantova]]) hanno vivacchiato per anni in [[Serie C (calcio)|Serie C]], subendo l'onta di due fallimenti e risollevandosi solo in questi anni, grazie all'arrivo di Alberto Castagnaro e Fabrizio Lori. Al primo si deve il ritorno in C1 (2003/2004), al secondo il passaggio dalla C1 alla B (Castagnaro in questo caso era Vice Presidente). Doveroso ricordare anche Romano Freddi, che seppur poco amato dalla piazza fu l'artefice della salvaguardia del calcio a Mantova, quando nell'estate del [[1994]] la società fallì.
* ''Mantova Notizie''
* ''Mantovauno''
 
==== Televisione ====
Oltre all'[[Associazione Calcio Mantova]], e sempre in ambito calcistico [[Roberto Boninsegna]] che è arrivato fino alla [[Nazionale di calcio italiana]], militando in grandi squadre di [[Serie A (calcio)|Serie A]] come [[Cagliari Calcio|Cagliari]], [[Internazionale Football Club|Inter]], [[Juventus Football Club|Juventus]],
* [[Telemantova]]
la città vanta altre importanti figure distintesi in ambito sportivo. Il più famoso è senz'altro [[Tazio Nuvolari]], conosciuto anche come il ''Mantovano volante''. Nel 1931 [[Learco Guerra]] vinse il [[Campionato del mondo di ciclismo]], a [[Copenaghen]] ([[Danimarca]]). Nello stesso anno viene istituita la [[maglia rosa ]] quale simbolo del primato in classifica ed è proprio Learco Guerra ad indossarla per primo risultando vincitore della tappa inaugurale del [[Giro d'Italia|19°Giro d`Italia]], partita da Milano e conclusasi nella natia Mantova. Più volte il "Giro" farà tappa a Mantova, l'ultima volta il [[31 maggio]] [[1989]]. L'11ª tappa del [[Giro d'Italia]] 1989 si è conclusa a Mantova con la vittoria dello [[Svizzera|svizzero]] [[Urs Freuler]].
==== Editoria ====
Ai due "campioni", Nuvolari e Guerra, è dedicato un museo, sito in Piazza Broletto n° 9 a Mantova.
* [[Universitas Studiorum]]
 
=== Arte ===
Buona anche la tradizione sportiva per quanto riguarda la [[pallavolo|pallavolo maschile]]: per un breve periodo, sul finire degli anni ottanta, la città ebbe anche due formazioni nella [[Campionato italiano maschile di pallavolo|massima serie]], anche se entrambe si trovarono invischiate sul fondo della classifica. Tra alti e bassi arriviamo alla stagione 2006/07, culminata con la vittoria del Top Team Volley dei play-off promozione e l'approdo della compagine al campionato di Serie [[Campionato italiano maschile di pallavolo|A2]]. Lo stesso Top Team volley ha vinto la Coppa Italia di serie B nel 2006 e nel 2007.
{{vedi anche|Rinascimento mantovano}}
=== Cinema ===
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''' , un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Lombardia|giugno 2013|arg2=storia del cinema}}
Lista dei maggiori film e [[miniserie televisive]] che hanno avuto Mantova come set:<ref>{{cita web|url=https://www.mantovafilmcommission.it/mantova-nei-film/|titolo=Film girati nella provincia di Mantova dal 1948}}</ref>
* ''[[Il mulino del Po (film)|Il mulino del Po]]'', 1948, di [[Alberto Lattuada]], con [[Carla Del Poggio]], [[Jacques Sernas]].
* ''[[Sensualità (film)|Sensualità]]'', 1952, di [[Clemente Fracassi]], con [[Marcello Mastroianni]], [[Amedeo Nazzari]].
* ''[[Senso (film)|Senso]]'', 1954, di [[Luchino Visconti]], con [[Alida Valli]].
* ''[[Guerra e pace (film 1956)|Guerra e pace]]'', 1956, di [[King Vidor]], con [[Audrey Hepburn]], [[Henry Fonda]].
* ''[[Le italiane e l'amore]]'', 1961, di Zavattini, [[Gian Vittorio Baldi|Baldi]], [[Francesco Maselli|Maselli]], [[Giulio Questi|Questi]], [[Gianfranco Mingozzi|Mingozzi]].
* ''[[La marcia su Roma]]'', 1962, di [[Dino Risi]]; attori protagonisti [[Vittorio Gassman]] e [[Ugo Tognazzi]].
* ''[[La visita (film 1963)|La visita]]'', 1963, di [[Antonio Pietrangeli]], con [[Sandra Milo]].
* ''[[La parmigiana]]'', 1963, di [[Antonio Pietrangeli]], con [[Catherine Spaak]], [[Nino Manfredi]].
* ''[[Extraconiugale]]'', 1965, di [[Mino Guerrini|Mino Guerini]], con [[Gastone Moschin]].
* ''[[Le stagioni del nostro amore (film)|Le stagioni del nostro amore]]'', 1965, di [[Florestano Vancini]]; attore protagonista [[Enrico Maria Salerno]].
* ''[[Strategia del ragno]]'', 1970, di [[Bernardo Bertolucci]], con [[Alida Valli]].
* ''[[Addio fratello crudele]]'', 1971, di [[Giuseppe Patroni Griffi]], con [[Fabio Testi]].
* ''Incontro'', 1971, di [[Piero Schivazappa|Piero Schivazeppa]].
* ''[[Il diavolo nel cervello]]'', 1972, di [[Sergio Sollima]], attrice protagonista [[Stefania Sandrelli]].
* ''[[I racconti romani di una ex novizia]]'' (in origine ''I racconti romani di Pietro l’Aretino''), 1972, di [[Pino Tosini]].<ref>{{Cita web|url=https://www.mantovafilmcommission.it/mantova-nei-film/|titolo=Mantova nei film|autore=Ufficio Stampa Mantova Film Commission|data=23 maggio 2017|accesso=18 gennaio 2024}}</ref>, con [[Gino Cervi]].
* ''[[Il potere]]'', 1974, di e con [[Augusto Tretti]].
* ''[[Salò o le 120 giornate di Sodoma]]'', 1975, di [[Pier Paolo Pasolini]], con [[Paolo Bonacelli]].
* ''[[Povero Cristo]]'', 1975, di [[Pier Carpi]], con [[Mino Reitano]].
* ''[[Novecento (film)|Novecento]]'', 1976, di [[Bernardo Bertolucci]]; attori protagonisti [[Robert De Niro]] e [[Gérard Depardieu]].
* ''[[Gran bollito]]'', 1977, di [[Mauro Bolognini]]; attrice protagonista [[Shelley Winters]], [[Max von Sydow]].
* ''[[Ligabue (miniserie televisiva)|Ligabue]]'', 1977, di [[Salvatore Nocita]], con [[Alessandro Haber]].
* ''[[Il corpo della ragassa]]'', 1979, di [[Pasquale Festa Campanile]] con [[Enrico Maria Salerno]] e [[Lilli Carati]].
* ''[[Delitto di stato (miniserie televisiva)|Delitto di stato]]'', 1982, di [[Gianfranco De Bosio]], miniserie TV in cinque puntate.
* ''[[La Certosa di Parma]]'', 1982, di [[Mauro Bolognini]], miniserie TV in sei puntate.
* ''[[Don Camillo (film 1983)|Don Camillo]]'', 1983, di [[Terence Hill]].
* ''[[Oddio, ci siamo persi il papa|Oddio ci siamo persi il Papa]]'' (Saving Grace), 1984, diretto da [[Robert M. Young]], TV, con [[Giancarlo Giannini]].
* ''[[Domani mi sposo]]'', 1984, di [[Francesco Massaro]], con [[Claudio Bisio]].
* ''Melodramma,'' 1984, di [[Sandro Bolchi]], TV.
* ''Lucidi inganni,'' 1985, di [[Franco Piavoli]].
* ''[[Miss Arizona (film 1987)|Miss Arizona]]'', 1987, di [[Pál Sándor]], con [[Marcello Mastroianni]], [[Alessandra Martines]].
* ''Rigoletto'', 1984, di [[Jean-Pierre Ponnelle|Jean Pierre Ponnelle]], TV.
* ''[[La partita (film 1988)|La partita]]'', 1988, di [[Carlo Vanzina]], con [[Matthew Modine]], [[Faye Dunaway]].
* ''[[I promessi sposi (miniserie televisiva 1989)|I promessi sposi]]'', 1989, di [[Salvatore Nocita]], miniserie TV, sceneggiato televisivo, con [[Danny Quinn]], [[Alberto Sordi]], [[Burt Lancaster]].
* ''[[Solo per dirti addio]]'', 1991 regia di [[Sergio Sollima]], miniserie TV.
[[File:Il portaborse.png|thumb|Scena finale de ''[[Il Portaborse]]'' in Piazza Canossa]]
* ''[[Il Portaborse]]'', 1991, di [[Daniele Luchetti]]; attori protagonisti [[Silvio Orlando]] e [[Nanni Moretti]].
* ''[[La famiglia Ricordi]]'', 1995, di [[Mauro Bolognini]], miniserie TV in quattro puntate, con [[Luca Barbareschi]], [[Alessandro Gassmann]].
* ''[[Il goal del martin pescatore]]'', 1996, di [[Ruggero Miti]] con [[Mara Venier]].
* ''[[Marquise (film)|Marquise]]'', 1997, di [[Véra Belmont]], con [[Sophie Marceau]].
* ''[[Radiofreccia (film)|Radiofreccia]]'', 1998, di [[Luciano Ligabue]], con [[Stefano Accorsi]].
* ''[[Monella]]'', 1998, di [[Tinto Brass]] e [[Pier Carpi]], con [[Serena Grandi]].
* ''[[Viola bacia tutti]]'', 1998, di [[Giovanni Veronesi]], con [[Asia Argento]], [[Valerio Mastandrea]], [[Rocco Papaleo]].
* ''[[Amor nello specchio]]'', 1999, di Salvatore Maira; attrice protagonista [[Anna Galiena]].
* ''[[Il mestiere delle armi]]'', 2001, di [[Ermanno Olmi]].
* ''[[Prima dammi un bacio]]'', 2003, di [[Ermanno Olmi]], con [[Luca Zingaretti]], [[Stefania Rocca]].
* ''[[Renzo e Lucia]]'', 2004, di [[Francesca Archibugi]], miniserie TV in due puntate, con [[Stefania Sandrelli]], [[Laura Morante]], [[Paolo Villaggio]].
* ''L'uomo dell’argine,'' 2004, di [[Gilberto Squizzato]], TV.
* ''[[Agata e la tempesta]]'', 2004, di [[Silvio Soldini]], con [[Giuseppe Battiston]], [[Claudio Santamaria]], [[Marina Massironi]].
* ''[[Monamour]]'', 2005, di [[Tinto Brass]].
* ''Immagina Mantova'', 2005, di [[Giancarlo Zagni]], documentario.
* ''[[Centochiodi|Cento Chiodi]]'', 2006, di [[Ermanno Olmi]], con [[Raz Degan]].
* ''[[Sandrine nella pioggia]]'', 2007, di [[Tonino Zangardi]], con [[Adriano Giannini]], [[Alessandro Haber]].
* ''[[Rigoletto a Mantova]]'', 2010, di [[Marco Bellocchio]], film televisivo in diretta, trasposizione dell'omonima opera di [[Giuseppe Verdi]].
* [[11 settembre 1683|''Undici settembre 1683'']], 2012, di [[Renzo Martinelli]], con [[F. Murray Abraham]], [[Enrico Lo Verso]].
* ''[[Romeo and Juliet (film 2013)|Romeo and Juliet]],'' 2012/2013, di [[Carlo Carlei]], con [[Ed Westwick]], [[Damian Lewis]], [[Laura Morante]].
*''Angeli lontani,'' [[2015]], (L’Aria Gjakova) di Gjergj Xhuvani.
*''Quando corre Nuvolari,'' 2016, di [[Tonino Zangardi]], docufiction.
*''Isabella D’Este'', 2016, di Fedora Sasso per [[Rai Storia|RAI Storia]], docufiction.
*''[[I Medici (serie televisiva)|I Medici]], Masters of Florence'', 2017, Serie TV a cura di S. Mimica - Gezzan, con [[Richard Madden]], [[Dustin Hoffman]].
*''Bellini e Mantegna'', 2018, documentario per la TV tedesca a cura di Tag Traum e G&E Production Service.
*''[[Sei in un Paese meraviglioso (programma televisivo)|Sei in un paese meraviglioso]]'', 2018, documentario per [[Sky Arte]].
*''[[Il processo (serie televisiva)|Il Processo]]'', 2019, di [[Stefano Lodovichi]], serie televisiva, con [[Vittoria Puccini]], [[Francesco Scianna]].
*''Il Capitano dei ghiacci'', 2019, docufilm per [[History (Italia)|History Channel]].
*''[[Rapito (film)|Rapito]]'', 2023, di [[Marco Bellocchio]].
*''[[Leopardi - Il poeta dell'infinito]]'', 2025, serie televisiva di [[Sergio Rubini]].
 
=== Cucina ===
La serie A2 fu conquistata per due volte, a cavallo dell'anno [[2000]], anche dal [[scacchi|Circolo Scacchistico Mantovano]] che, rinato nel [[1995]], è stato in grado di organizzare a Mantova nel 1996 la finale del 56° [[Campionato italiano di scacchi|Campionato Italiano Assoluto]] di scacchi e la finale del 28° [[Campionato Italiano Femminile di Scacchi|Campionato Femminile]].
{{vedi anche|Cucina mantovana}}
Fra i prodotti tipici della cucina mantovana troviamo:
{{Div col|cols=2}}
* [[Mantovana (gastronomia)|Mantovana]] (pane)
;Antipasti
* [[Bevr'in vin|Sorbir d'agnoli]]
* [[Salame mantovano|Salumi mantovani]] e [[Grana Padano|grana]]
* Polenta, [[Gras pìstà|grasso pestato]]<ref>[https://books.google.it/books?id=HVBlN3OBSfMC&pg=PA164&dq=Gras+p%C3%ACst%C3%A0+cucina+mantovana&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjWk6usi4jYAhWF7xQKHav8BckQ6AEINzAD#v=onepage&q=Gras%20p%C3%ACst%C3%A0%20cucina%20mantovana&f=false Touring Club Italiano. Po di Lombardia.]</ref> e schiacciatine
;Primi piatti
* [[Tortelli di zucca]]
* [[Agnolini]] in brodo
* [[Risotto alla pilota]]
* [[Risotto col puntèl]]
* [[Capunsei]]
* [[Frittata con le rane|Frittata mantovana con le rane]]<ref name="Brunetti">{{cita|Brunetti|p. 224.|cidBrunetti}}</ref>
* Frittata con i saltarèi (gamberetti di lago)<ref name="Brunetti" />
;Secondi piatti
* [[Luccio in salsa]]
* [[Stufato d'asino|Stracotto d'asino]]
* {{Senza fonte|Cospettone con polenta}}
* Cappone alla Stefani<ref>{{Cita web|url=https://stellasenzaglutine.com/2014/04/26/insalata-di-cappone-alla-stefani-senza-glutine/|titolo=Insalata di cappone alla Stefani, senza glutine |autore=StellaSenzaGlutine.com|sito=StellaSenzaGlutine.com|data=26 aprile 2014|accesso=25 agosto 2016}}</ref>
* Anguilla marinata<ref>{{cita|Brunetti|p. 223.|cidBrunetti}}</ref>
* {{Senza fonte|Schiacciata con cipolle e greppole}}
;Dolci
* [[Sbrisolona]]
* [[Anello di Monaco]] (dolce stagionale del periodo natalizio)
* Caldi dolci (stagionali del periodo di [[ognissanti]] e del [[Commemorazione dei defunti|giorno dei morti]]<ref name=autogenerato1>{{Cita web |url=http://www.cucinamantovana.it/dolci.htm |titolo=Cucina Mantovana - Dolci<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=10 giugno 2014 |dataarchivio=11 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150211184551/http://www.cucinamantovana.it/dolci.htm |urlmorto=sì }}</ref>)
* [[Elvezia (gastronomia)|Torta Elvezia]]
* [[Sugolo|Sugolo d'uva]]
* [[Bussolano]]
* [[Fiapòn]]<ref>{{cita|Brunetti|pp. 231-232.|cidBrunetti}}</ref>
* [[Torta di tagliatelle]]
* [[Bignolata mantovana]]<ref name=autogenerato1 />
* [[Torta greca]]<ref>[https://books.google.it/books?id=EYz7qJ4ewbgC&pg=PA108&dq=torta+greca+mantovana&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjjpNKh7qLOAhWHtBoKHbgSDVQQ6AEIIDAB#v=onepage&q=torta%20greca%20mantovana&f=false T.C.I. Mantova e Provincia.]</ref>
* [[Torta delle rose]]<ref>[http://ricette.giallozafferano.it/Torta-delle-rose.html Ricetta Torta delle rose - Le Ricette di GialloZafferano.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita web|url=http://accademiascalchi.altervista.org/download/tortarose.pdf|titolo=Accademia Gonzaghesca degli Scalchi. Torta delle rose Gonzaga|accesso=23 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita web | url = http://www.turismo.mantova.it/index.php/approfondimenti/scheda/id/358 | titolo = Gastronomia | data = 13 aprile 2013 | accesso = 25 novembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20130413061825/http://www.turismo.mantova.it/index.php/approfondimenti/scheda/id/358 | dataarchivio = 13 aprile 2013 }}</ref><ref>[http://cucina.corriere.it/libri/cards/gli-aristopiatti-nobilta-italiana-tavola/torta-rose-isabella-d-este.shtml Corriere della Sera, cucina. Gli Aristopiatti, la nobiltà a tavola dai Gonzaga al Gattopardo.]</ref>
* [[Buffetta mantovana]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gustoblog.it/post/97518/buffetta-mantovana-la-torta-con-luva-tipica-e-strepitosa|titolo=Buffetta mantovana: la torta con l’uva tipica è strepitosa|sito=Gustoblog|accesso=22 marzo 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20241211043825/https://www.gustoblog.it/post/97518/buffetta-mantovana-la-torta-con-luva-tipica-e-strepitosa|dataarchivio=11 dicembre 2024|urlmorto=no}}</ref>{{Div col end}}
<gallery perrow="4">
 
File:Tortelli.jpg|Tortelli di zucca
Buona anche la tradizione nel [[rugby]], grazie al Rugby Mantova. La compagine biancorossa, pur non arrivando mai oltre la serie B, vanta un buon seguito ed una storia iniziata nel 1974.
File:Risotto (1).jpg|Risotto alla pilota
File:Sbrisolona.jpg|Sbrisolona mantovana
</gallery>
 
===Personaggi famosiEventi ===
* [[Mantova Comics & Games]] (febbraio), salone del fumetto e del gioco, dal 2006 si tiene annualmente al [[PalaBam]] idealmente proseguendo [[LudicaMente Mantova|Ludicamente]], rassegna che fu ospitata per alcuni anni dal 2003 nelle piazze di Mantova, dedicata interamente al gioco non tecnologico.
*[[Publio Virgilio Marone]] in latino Publius Vergilius Maro (Andes, 15 ottobre 70 a.C. - Brindisi, 21 settembre 19 a.C.)
* [[Gran Premio Nuvolari]]. Dal 1991 competizione di regolarità riservata alle auto storiche
*[[Giovanni Chiassi]] (Mantova, [[15 gennaio]] [[1932]] - [[Bezzecca|Locca di Bezzecca]], [[21 luglio]] [[1866]])
* [[Festival Teatro - Arlecchino d'Oro|Premio Arlecchino d'Oro]] (giugno), nato nel 1999 per iniziativa del "Centro Studi Mantova Capitale Europea dello Spettacolo" ora Fondazione, ha lo scopo di rendere omaggio a [[Tristano Martinelli]], attore mantovano a cui si deve l'invenzione della maschera di [[Arlecchino]]. Inserito nel programma di una rassegna di teatro, musica e danza, il premio viene consegnato ad un artista del mondo dello spettacolo di valore e fama internazionale. Dal 2006 il premio è inserito nel [[Festival Teatro - Arlecchino d'Oro]], che la [[Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo]] organizza e dirige negli ultimi dieci giorni di giugno su mandato del Comune di Mantova.
*[[Carlo Poma]] (Mantova 1823 - Belfiore,Mantova 7 dicembre 1852), medico,uno dei [[Martiri di Belfiore]]
* [[Incontro Nazionale dei Madonnari]] (14 e 15 agosto) dal 1973, ogni anno nel piazzale del [[Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Curtatone)|Santuario della Beata Vergine delle Grazie nel comune di Curtatone]], decine di pittori, provenienti da tutto il mondo, dipingono coi gessetti sull'asfalto del piazzale del Santuario durante la Fiera di Ferragosto.
* [[Festivaletteratura]] (settembre), dal 1997 organizza e ospita incontri con autori, reading, spettacoli, concerti, laboratori per adulti e bambini.
* Segni d'infanzia (novembre), festival internazionale d'arte e teatro per l'infanzia. Nato nel 2006 da un'idea di Dario Moretti, Segni d'infanzia è un grande evento artistico rivolto al mondo dell'infanzia, con particolare attenzione ai bambini dai 18 mesi ai 12 anni. La direzione artistica ed organizzativa del festival, promosso dal Comune di Mantova, è di Teatro all'improvviso, compagnia professionale di Teatro per ragazzi.
* Mantova Medievale: dal 2006 si ripete ogni anno, col sostegno del Comune, fra il mese di agosto e il mese di settembre, l'edizione di ''Mantova Medievale'', una manifestazione organizzata da ''La Compagnia della Rosa a.d. 1403''. Negli spazi adiacenti al lungolago Gonzaga e al prato antistante il [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]] viene allestito un villaggio medievale. Rievocatori provenienti da tutta Italia e da paesi europei tra cui Portogallo, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca animano l'accampamento e mostrano i loro equipaggiamenti. Le attrazioni più attese sono il lancio della scure danese, il tiro con l'arco e i giochi di abilità medievali. A conclusione della manifestazione davanti al castello di San Giorgio viene inscenata la battaglia campale.<ref>[http://www.mantovamedievale.it/sito/index.php?page=programma-2013 Mantova Medievale: Programma 2013] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140326211456/http://www.mantovamedievale.it/sito/index.php?page=programma-2013 |data=26 marzo 2014 }}</ref>
* [[Mantova Musica Festival]]: per quattro edizioni dal [[2004]] fu organizzata, sulle orme del consolidato e più noto festival letterario mantovano, una rassegna di musica interessata alle nuove tendenze e frontiere: l'elettronica, il [[jazz]] e la musica contemporanea. Con spazi per dibattiti, presentazioni di libri, bande musicali, satira e l'incontro tra la musica e il teatro.
* [[Mantova Chamber Music Festival|Trame Sonore]], festival di musica da camera tra maggio e giugno di ogni anno, organizzata dall'Orchestra da Camera di Mantova.
* Mantova fu la prima città italiana ad avere la sua controparte fedele in ''[[Second Life]]''. Riproduceva quanto più fedelmente possibile la Mantova reale, utilizzando misure, foto e disposizione degli edifici come dal vero. Operante su tre livelli, centro storico, Palazzo Te e Castello di San Giorgio, si estendeva su due Sim. Furono ricostruiti il museo [[Tazio Nuvolari]], il Teatro Bibiena, la Basilica di Sant'Andrea. La Sim era teatro di eventi culturali e di aggregazione avendo la possibilità di proporre manifestazioni reali e virtuali.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/agosto/28/Mantova_virtuale_offre_suoi_muri_co_7_070828026.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203030928/http://archiviostorico.corriere.it/2007/agosto/28/Mantova_virtuale_offre_suoi_muri_co_7_070828026.shtml|pubblicazione=[[Corriere della Sera|archiviostorico.corriere.it]]|autore=Luca Angelini|titolo=Mantova virtuale offre i suoi muri ai graffitarigiorno=28|mese=8|anno=2007|accesso=25 maggio 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=3 dicembre 2013}}</ref>
* Mostre:
** Nel [[2002]] presso le Fruttiere di Palazzo Te e a Palazzo Ducale è stata allestita la [[Collezioni Gonzaga|Celeste Galeria]], Il museo dei Duchi di Mantova. 5 anni di studi scientifici, 60 studiosi coinvolti nelle ricerche, 519.000 visitatori, con una media giornaliera di 3923 biglietti per la mostra che ha riportato nella sua cornice ideale, da tutto il mondo, parte della prestigiosa e imponente [[collezioni Gonzaga|collezione dei Gonzaga]] della seconda metà del [[XVII secolo|Seicento]].
** Tra il settembre [[2006]] ed il gennaio [[2007]], la città – assieme a [[Verona]] e [[Padova]] – ha organizzato un percorso culturale<ref>{{Cita web |url=http://www.andreamantegna2006.it/ |titolo=MANTEGNA - Padova, Eremitani - Verona, Gran Guardia - Mantova, Palazzo Te |accesso=11 dicembre 2021 |dataarchivio=9 maggio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070509121654/http://www.andreamantegna2006.it/ |urlmorto=sì }}</ref> sull'arte di [[Andrea Mantegna]], in occasione del quinto centenario della morte, avvenuta proprio a Mantova. Già nel [[1961]] venne realizzata un'esposizione che meritò a Mantova l'appellativo di "Città del Mantegna". Per una mostra pittorica quello fu il primo grande evento di massa che portò nella città virgiliana più di 200&nbsp;000 visitatori.
 
== Geografia antropica ==
===Personaggi sportivi famosi===
=== Urbanistica ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
=== Quartieri ===
Elenco dei quartieri con relativi residenti al 31/12/2019.<ref>
[http://www.comuni-italiani.it/statuto/020/030/a2.html Elenco quartieri Statuto di Mantova (Art. 2 Statuto)]</ref>
* ''Centro'' – (ab. {{formatnum:16745}})
* ''Valletta Paiolo'' – (ab. {{formatnum:6998}})
* ''Lunetta'' – (ab. {{formatnum:3917}})
* ''Valletta Valsecchi'' – (ab. {{formatnum:2959}})
* ''Colle Aperto'' – (ab. {{formatnum:1902}})
* ''Borgo Pompilio'' – (ab. {{formatnum:2193}})
* ''Borgo Chiesanuova'' – (ab. {{formatnum:2104}})
* ''Te Brunetti'' – (ab. {{formatnum:1283}})
* ''Castelnuovo Angeli'' – (ab. {{formatnum:1347}})
* ''[[Cittadella (Mantova)|Cittadella]]'' – (ab. {{formatnum:1248}})
* ''Dosso del Corso'' – (ab. {{formatnum:1411}})
* ''[[Belfiore (Mantova)|Belfiore]]'' – (ab. 870)
* ''Formigosa'' – (ab. 766)
* ''Frassino'' – (ab. 739)
* ''Castelletto Borgo'' – (ab. 480)
* ''Gambarara'' – (ab. 490)
* ''Virgiliana'' – (ab. 539)
* ''Ponte Rosso'' – (ab. 357)
* ''[[Valdaro]]'' – (ab. 219)
 
*[[Tazio Nuvolari]] (Castel d'Ario, 16 novembre 1892 - Mantova, 11 agosto 1953)
*[[Sergio Paganella]] (1911-1992)
*[[Learco Guerra]] (San Nicolò Po, MN, 14 ottobre 1902 - Milano, 7 febbraio 1963)
*[[Roberto Boninsegna]] (Mantova, 13 novembre 1943)
== Economia ==
[[File:UngarischeÖlraffinerieMOLmantua2017-07-14-17-59-30.jpg|thumb|Veduta aerea del polo chimico e Porto Valdaro di Mantova]]
L'economia cittadina, oltre che sul commercio al dettaglio e sui servizi del [[terziario]], è basata sulle attività connesse all'[[allevamento]] e all'[[agricoltura]] e alle industrie trasformatrici delle loro produzioni: si parla soprattutto della produzione di [[burro]], [[formaggio]] e di [[salume|salumi]] (tra cui spicca il [[Salame Mantovano]]).A Mantova ha sede una delle più importanti [[Borsa Merci]] agricole della ricca e fertile [[pianura Padana]]. Molto attivo anche il settore dell'abbigliamento, con alcuni importanti insediamenti presenti nel territorio del Comune ( nel nord della provincia sono presenti molti tra i produttori più famosi di collant da donna ), e quello meccanico. Impossibile non citare la Cartiera Burgo e le industrie chimiche e petrolchimiche, installatesi nel dopoguerra e ancora oggi ubicate a pochi chilometri dal centro storico.
Ricoprono un ruolo importante nell'economia cittadina il commercio al dettaglio e i servizi del [[Settore terziario|terziario]]. Tra questi ultimi risaltano la testata giornalistica locale "[[La Gazzetta di Mantova|Gazzetta di Mantova]]", considerato il più antico quotidiano d'Italia, e la [[Banca Agricola Mantovana]] fondata nel [[1871]] che, in seguito ad un'[[Offerta pubblica di acquisto]] del 1999, è entrata a far parte del gruppo bancario [[Banca Monte dei Paschi di Siena|Montepaschi]]. Il processo di acquisizione si è concluso con la fusione per incorporazione di Banca Agricola Mantovana Spa in [[Banca Monte dei Paschi di Siena]] avvenuta il 22 settembre [[2008]]. Dall'anno [[2000]] opera con sede in Mantova e alcune altre filiali in provincia, la [[Banca Popolare di Mantova]] ceduta nel [[2008]] dal [[Banco Popolare]] alla [[Banca Popolare di Milano]].
Rilevanti sono le attività connesse all'[[allevamento]] e all'[[agricoltura]] e alle industrie trasformatrici delle loro produzioni: si parla soprattutto della produzione di [[burro]], [[formaggio]] e di [[salume|salumi]] (tra cui spicca il [[Salame mantovano]]). L'importanza del settore economico primario per l'economia mantovana è dimostrata dalla presenza a Mantova di una delle più importanti [[borsa merci]] agricole della [[Pianura Padana]] che dal 30 settembre 2010 è sede della Commissione Unica Nazionale dei suini da macello<ref>{{Cita web |url=https://unastranagioia.files.wordpress.com/2012/05/paolo-steffan-alcune-lucciole-per-nievo-poeta-articolo-pdf1.pdf |titolo=Saggio introduttivo alla poesia nieviana con analisi di alcuni testi del canzoniere ''Le lucciole'' |accesso=26 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029193635/http://unastranagioia.files.wordpress.com/2012/05/paolo-steffan-alcune-lucciole-per-nievo-poeta-articolo-pdf1.pdf |dataarchivio=29 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>. Il primo ottobre 2006 esordisce a Mantova il primo [[mercato contadino]] italiano che anticipò il decreto ministeriale che solo alla fine del 2007 ne regolamenterà l'attività.
 
Nei primi anni del secondo dopoguerra s'insediarono la [[Cartiera Burgo]] e industrie chimiche e petrolchimiche. La prima fu la società di raffinamento del petrolio [[ICIP]], oggi [[IES]] Italiana Energia e Servizi s.p.a., che costruita a partire dal [[1947]] iniziò la produzione il 20 dicembre [[1953]] ed è stata acquisita nell'anno [[2007]] dal gruppo ungherese MOL. Importante insediamento chimico è la [[Versalis]] del gruppo [[Eni]] che continua l'attività dello stabilimento chimico sorto nel [[1956]] su iniziativa della [[Edison (azienda)|Edison]], proseguita poi sotto altre denominazioni come [[Montedison]], [[Montedipe]] e Polimeri Europa.
==Amministrazione comunale==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Fiorenza Brioni<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|DataElezione=18/04/2005 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|TelefonoComune=0376 3381 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=sportellounico@domino.comune.mantova.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
Molto attivi anche il settore dell'abbigliamento, con importanti insediamenti presenti nel territorio comunale della città, [[Lubiam]], Valstar e [[Corneliani (azienda)|Corneliani]], in particolare specializzati nella moda per uomo, e il settore meccanico dove spiccano la [[Belleli (azienda)|Belleli]], passata attraverso una grave crisi negli anni passati, e la [[SOGEFI]], ormai multinazionale attiva nella componentistica per autoveicoli quotata presso la [[Borsa di Milano]] fin dal [[1986]] che nel [[2008]] ha annunciato la chiusura, definitivamente portata a termine nel gennaio dell'anno successivo, dello storico primo stabilimento mantovano.
 
Nel settore dell'[[artigianato]] sono ancora diffuse e rinomate le antiche lavorazioni della [[ceramica]] e della [[porcellana]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p= 14}}</ref>
== Gemellaggi ==
[[Immagine:citta gemellate.jpg|thumb|right|200px|Targhe delle città gemellate]]
*[[Immagine:Flag of France.svg|20px]] [[Nevers]], [[Francia]]
*[[Immagine:Flag of France.svg|20px]] [[Charleville-Mézières]], [[Francia]]
*[[Immagine:Flag of Germany.svg|20px]] [[Weingarten]], [[Germania]]
*[[Immagine:Flag of Russia.svg|20px]] [[Pushkin]], [[Russia]]
*[[Immagine:Flag of the United States.svg|20px]] [[Madison (Wisconsin)|Madison]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
*[[Immagine:Flag of Japan.svg|20px]] [[Azuchi]], [[Giappone]]
*[[Immagine:Flag of Romania.svg|20px]] [[Oradea]], [[Romania]]
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Mantova è attraversata dalle ex strade statali:
* [[Strada statale 10 Padana Inferiore|10 Padana Inferiore]], [[Strada statale 62 della Cisa|62 della Cisa]], [[Strada statale 236 Goitese|236 Goitese]], [[Strada statale 420 Sabbionetana|420 Sabbionetana]] e [[Strada statale 482 Alto Polesana|482 Alto Polesana]].
 
Due sono i caselli autostradali dell'[[Autostrada A22 (Italia)|autostrada A22 Modena-Brennero]], denominati ''Mantova nord'' e ''Mantova sud'', ubicati nei limitrofi comuni di [[San Giorgio di Mantova]] e [[Bagnolo San Vito]], sui quali gravita il traffico della città.
<!--==Galleria fotografica==
 
<gallery>
Mantova è servita anche da due tangenziali:
Immagine:MantovaCasadiRigoletto.jpg|Casa di Rigoletto
Immagine:MantovaCastellodiSanGiorgio.jpg|Castello di San Giorgio
* [[Tangenziale nord di Mantova]], che attraversa i comuni di Mantova, San Giorgio, Porto Mantovano e Marmirolo.
Immagine:MantovaCastellodiSanGiorgioParticolare2.jpg|Castello di San Giorgio particolare
* [[Tangenziale Sud di Mantova]], che attraversa i comuni di Mantova, Borgo Virgilio e Curtatone.
Immagine:MantovaCastellodiSanGiorgioParticolare.jpg|Castello di San Giorgio particolare
 
</gallery>-->
=== Ferrovie e tranvie ===
La [[stazione di Mantova]], servita da relazioni regionali svolte da [[Trenitalia]], [[Trenord]] e [[Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna|Tper]]. Posto sulla [[Ferrovia Verona-Mantova-Modena|linea Verona-Modena]], tale impianto è altresì origine delle linee [[Ferrovia Mantova-Monselice|per Monselice]] e [[Ferrovia Cremona-Mantova|per Cremona]]. Un'altra linea, la [[ferrovia Mantova Peschiera]], fu in esercizio fra il [[1934]] e il [[1967]].
 
Sulla linea per Monselice è presente una seconda stazione, [[stazione di Mantova Frassine|Mantova Frassine]], dalla quale si dirama il raccordo per il [[porto di Valdaro]].
 
Sulla linea Verona-Modena il 9 dicembre [[2012]], è stata aperta all'esercizio la [[stazione di Borgochiesanuova|fermata di Borgochiesanuova]]<ref>RFI Spa, ''Circolare Territoriale VR 20/2012''. p. 2.</ref>.
 
Altre due stazioni sono presenti nell'hinterland cittadino: la [[stazione di Sant'Antonio Mantovano]] nel comune di Porto Mantovano e quella di [[Stazione di Levata|Levata]] nel comune di Curtatone.
 
In passato Mantova fu interessata anche dal percorso di alcune tranvie extraurbane, la [[Tranvia Brescia-Mantova-Ostiglia|linea Brescia-Mantova-Ostiglia]], esercita a vapore dalla [[Società Italiana Tramvie e Autovie di Lombardia e Romagna]], attiva fra il [[1882]] e il [[1933]], e le linee per [[Tranvia Mantova-Asola|Asola]] e [[Tranvia Mantova-Viadana|Viadana]], in carico alle Tranvie Provinciali Mantovane, attive fra il [[1886]] e il [[1953]] nella loro parte terminale, elettrificata nel [[1926]].
 
Entro il 2023 Mantova sarà collegata direttamente a [[Reggio Emilia]] e alla [[stazione di Reggio Mediopadana]], sottostante quella di [[Stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana|Reggio Emilia AV Mediopadana]], via [[Suzzara]] e [[Guastalla]] in poco più di un'ora di viaggio. Attualmente il collegamento è già esistente, ma molto più lento (da due ore a due ore e quaranta) a causa del doppio cambio a Suzzara e a Guastalla, dei lunghi tempi di attesa e per i treni diesel attualmente utilizzati.
Una volta elettrificate la [[ferrovia Reggio Emilia-Guastalla]] (entro l'estate 2020) e almeno la tratta fra Guastalla e Suzzara della [[ferrovia Parma-Suzzara]]-[[Poggio Rusco]] (entro il 2022), sarà invece possibile un collegamento diretto e veloce.<ref>{{cita web| autore=TPER| url=https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2019/08/26/news/da-mantova-a-reggio-emilia-direttamente-in-treno-bonaccini-annuncia-obiettivo-vicino-1.37384277| titolo=Collegamento ferroviario diretto Mantova Reggio Emilia Mediopadana obiettivo vicino| data=26 agosto 2019| accesso=2 novembre 2019}}</ref><ref>{{cita web| autore=TPER| url=http://www.bolognatoday.it/cronaca/linee-ferroviarie-elettrificate-in-tre-anni.html| titolo=linee ferroviarie elettrificate in Emilia-Romagna nel prossimo triennio| data=5 ottobre 2019| accesso=3 novembre 2019}}</ref>
 
=== Porti ===
Il porto di Mantova è situato in località ''Valdaro'' all'imbocco del canale Mantova-[[Venezia]], noto anche come [[Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco|idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante]], che consente a navi della V classe per 365 giorni all'anno il collegamento diretto col mar [[Adriatico]], distante 135&nbsp;km, e con la [[laguna di Venezia]]. La conca di San Leone nei pressi di [[Governolo]] mette in collegamento il porto di Mantova tramite il canale [[Fissero]] col [[Po|fiume Po]]. Un raccordo ferroviario unisce il porto alla linea [[Ferrovia Mantova-Monselice|Mantova-Monselice]].
 
Porto Catena è l'antico porto commerciale di Mantova, già attivo dal [[1200]], ora adibito a sole funzioni turistiche. È situato in una piccola insenatura del [[lago Inferiore (Mantova)|lago Inferiore]] nella quale s'immette il Rio, canale artificiale che attraversa la città dal XII secolo.
 
=== Mobilità urbana ===
{{vedi anche|Rete tranviaria di Mantova}}
La città è dotata di un servizio di autobus gestito dall'[[APAM]], acronimo di ''Azienda Pubblici Autoservizi Mantova''. Il servizio di trasporto pubblico urbano che interessa anche il territorio dei comuni limitrofi quali Porto Mantovano, San Giorgio di Mantova, Bigarello, Borgo Virgilio e Curtatone, ossia la cosiddetta "Grande Mantova", è fornito attraverso corse di nove linee. L'APAM adempie anche alla gestione di una rete linee interurbane, in massima parte con capolinea nel capoluogo.
 
L'azienda [[ATV (Verona)|ATV]] adempie invece al collegamento con la città di [[Verona]] attraverso l'itinerario per [[Castelbelforte]].
 
La [[rete tranviaria di Mantova]], attiva fra il [[1908]] e il [[1953]], era un insieme di relazioni costituito da due linee prettamente urbane di pertinenza comunale e da ulteriori tre a carattere suburbano gestite dalla [[Provincia di Mantova|Provincia]], realizzate in parte sfruttando le infrastrutture delle preesistenti tranvie a vapore.
 
=== Piste ciclabili ===
{{vedi anche|Pista ciclabile del Mincio}}
 
=== Aeroporti ===
{{vedi anche|Aeroporto di Mantova-Migliaretto}}
Mantova è servita dall'[[Aeroporto di Verona-Villafranca]], che dista circa {{M|30|u=km}} dal centro cittadino e opera un servizio d'importanza strategica per le [[Provincia di Verona|province di Verona]], Mantova, [[provincia di Brescia|Brescia]], [[Provincia di Trento|Trento]] e [[Provincia di Bolzano|Bolzano]]. L'aeroporto è collegato giornalmente con le principali località nazionali ([[Roma]], [[Palermo]], [[Catania]], [[Napoli]], [[Olbia]], [[Bari]], [[Cagliari]]) oltre che con alcune internazionali come [[Amsterdam]], [[Londra]], [[Parigi]], [[Barcellona]], [[Francoforte sul Meno]], [[Mosca-Domodedovo]], [[Bruxelles]], [[Bucarest]], [[Varsavia]], ed è raggiungibile in auto attraverso l'[[Autostrada A22 (Italia)|A22]] oppure la SR62.
 
=== Aviosuperfici ===
La città di Mantova dispone di alcune [[Aviosuperficie|aviosuperfici]] e campi volo, anche nell'ambito della propria provincia. Il locale Aero Club ha sede presso l'Aviosuperficie Città di Curtatone ed è intitolato al Generale Pilota Alessandro Bladelli, mantovano tra i fondatori della Pattuglia Acrobatica [[Getti Tonanti]], antesignana delle attuali [[Frecce Tricolori]]. Presso l'Aviosuperficie Città di Curtatone si svolgono attività di volo a motore sia con [[Ultraleggero|ultraleggeri]] che [[aviazione generale]].
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Mantova}}
[[File:citta gemellate.jpg|thumb|upright=1.1|Targhe delle città gemellate]]
=== Gemellaggi ===
Mantova è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Francia|Nevers|1959}}<ref name="Mantova. Gemellaggi">{{Cita web |url=http://www.cittadimantova.it/it/doc-s-127-489-1-gemellaggi.aspx |titolo=Mantova. Gemellaggi |accesso=25 luglio 2012 |dataarchivio=26 maggio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120526030221/http://www.cittadimantova.it/it/doc-s-127-489-1-gemellaggi.aspx |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Charleville-Mézières|1959}}<ref>{{cita web|url=https://aiccrelombardia.files.wordpress.com/2010/09/lista_aiccre_lombardia.pdf|titolo=Gemellaggi della Regione Lombardia}}</ref>
* {{Gemellaggio|Russia|Puškin (oblast' di Leningrado)|1993}}<ref name="cittadimantova.it">[http://www.cittadimantova.it/it/doc-s-127-489-682-381-1.aspx Mantova. Gemellaggi]</ref>
* {{Gemellaggio|Germania|Weingarten|1998}}<ref name="Mantova. Gemellaggi"/>
* {{Gemellaggio|USA|Madison (Wisconsin)|2001}}<ref name="cittadimantova.it"/>
* {{Gemellaggio|Giappone|Ōmihachiman|2005}}<ref name="cittadimantova.it"/><ref>Dal 21/03/2010 nasce la città di Omihachiman comprendente il territorio di [[Azuchi]] originariamente gemellata con la città di Mantova dal 2005</ref>
* {{Gemellaggio|Romania|Oradea|2005}}<ref>{{cita web|url=http://www.oradea.ro/pagina/orase-infratite|titolo=città gemellate con Oradea dal suo sito ufficiale|accesso=22 gennaio 2012}}</ref>
* {{Gemellaggio|Brasile|Vitória}}<ref>{{pt}}[http://www.seculodiario.com.br/arquivo/2005/marco/10/noticiario/ultimas/06.asp La proposta di gemellaggio risale al 2005.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304140320/http://www.seculodiario.com.br/arquivo/2005/marco/10/noticiario/ultimas/06.asp |data=4 marzo 2016 }}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Casale Monferrato|2010}}<ref>{{Cita news|url=http://www.ilmonferrato.it/articolo.php?ARTUUID=271DFF96-2C88-4848-8800-3866F0B6E7C2&MUUID=0B0F293F-2C0F-49E1-83D6-3AFEBD8F0BE4|accesso=23 gennaio 2012|titolo=Gemellaggio Casale-Mantova nel nome dei Gonzaga |pubblicazione=Il Monferrato}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Giulianova|2012}}<ref>{{Cita news|url=http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/03/03/news/giulianova-e-mantova-firmano-il-gemellaggio-1.5056121|accesso=25 luglio 2012|titolo=Giulianova e Mantova firmano il gemellaggio|pubblicazione=il Centro|dataarchivio=26 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140326212840/http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2012/03/03/news/giulianova-e-mantova-firmano-il-gemellaggio-1.5056121|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Mantova fa parte dell'[[Associazione nazionale città del pane]].
 
== Sport ==
La città di Mantova vanta importanti figure distintisi in ambito sportivo. Il più famoso è senz'altro [[Tazio Nuvolari]], conosciuto anche come il ''Mantovano volante''. Ai due "campioni" mantovani per eccellenza, Nuvolari e il ciclista [[Learco Guerra]], è dedicato un museo provvisoriamente ospitato in alcune stanze del [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] in [[piazza Sordello]].
 
=== Calcio ===
Il {{Calcio Mantova|N}}, fondato nel [[1911]], ha disputato 12 campionati di [[Serie A]], dei quali 5 di [[Prima Divisione]] negli [[anni 1920|anni venti]], e 17 campionati di [[Serie B]]. Il calcio virgiliano ha raggiunto l'apice nell'arco di tempo che va dal campionato [[Serie C 1958-1959|1958/1959]] a quello del [[Serie A 1961-1962|1961/1962]], grazie ad una superformazione passata alla storia con l'appellativo di ''Piccolo Brasile'' guidata da [[Edmondo Fabbri]], futuro c.t. della [[Nazionale di calcio dell'Italia]]. Quella squadra passò in quattro anni dalla quarta serie all'Olimpo del calcio. Dopo due retrocessioni consecutive, dal [[Serie B 1972-1973|1973]] i biancorossi (questi i colori sociali dell'{{Calcio Mantova|N}}) hanno vivacchiato per anni in [[Serie C]], subendo l'onta di due fallimenti ([[1983]],1994) e risollevandosi in seguito all'arrivo dei presidenti Alberto Castagnaro e [[Fabrizio Lori]]. Al primo si deve il ritorno in C1 (2003/2004), al secondo il passaggio dalla C1 alla B. Doveroso ricordare anche Romano Freddi, che seppur poco amato dalla piazza, fu l'artefice della salvaguardia del calcio a Mantova, quando nell'estate del [[1994]] la società per la seconda volta fallì.<br />
La squadra di calcio della città era tornata in [[Serie B]] alla conclusione della stagione [[Serie C1 2004-2005|2004/2005]], dopo ben 32 anni di assenza. La cadetteria fu conquistata al termine dei play-off, giocati e vinti contro [[Frosinone Calcio|Frosinone]] e {{Calcio Pavia|N}}. La stagione [[Serie B 2005-2006|2005/2006]] ha visto il {{Calcio Mantova|N}} mancare di poco l'immediata promozione alla [[Serie A]] nella finale dei play-off con il {{Calcio Torino|N}}, vittoria per 4-2 a Mantova e sconfitta a Torino per 3-1 dopo i tempi supplementari.<br />
Dopo cinque anni di discreti campionati in [[Serie B]], alla fine del [[Serie B 2009-2010|campionato 2009/2010]], l'{{Calcio Mantova|N}} retrocesse in [[Lega Italiana Calcio Professionistico|Lega Pro]]. Il 30 giugno [[2010]] la squadra virgiliana non riuscì ad iscriversi al campionato di Lega Pro, scomparendo in tal modo dal calcio professionistico. Fallita l'A.C.Mantova, il calcio rinacque come [[Mantova Football Club]] che subito vinse il campionato di serie D riportando immediatamente il calcio virgiliano tra i professionisti, in [[Lega Pro 2014-2015|Lega Pro]], ma dopo alcune stagioni tormentate da svariati cambi di gestione risultati fallimentari, nell'estate del 2017 i biancorossi vengono esclusi dalla [[Lega Pro|Serie C]] dopo essersi salvati sul campo ripartendo nuovamente dalla [[Serie D]] con il nome di ''[[Mantova 1911]].''
Dopo esser ripartito dalla Serie D, il Mantova nella stagione [[Serie D 2020-2021|2020/2021]] ottenne la promozione in [[Serie C]], nel campionato [[Serie C 2022-2023|2022/2023]] retrocesse sul campo in Serie D, ma fu ripescata il 24 luglio 2023 e nella stagione di [[Serie C 2023-2024|Serie C 2023/2024]], ottenne la promozione diretta in [[Serie B]], ritornandoci dopo 14 anni di assenza.
 
In ambito calcistico Mantova ha dato i natali a [[Roberto Boninsegna]] arrivato fino alla [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale di calcio italiana]], militando in grandi squadre di [[Serie A]] come [[Cagliari Calcio|Cagliari]], {{Calcio Inter|N}}, [[Juventus Football Club|Juventus]].
 
=== Pallavolo ===
 
Buona la tradizione sportiva mantovana per quanto riguarda la [[pallavolo|pallavolo maschile]]. La [[Pallavolo Mantova]] conquistò la Serie A1 alla fine del campionato 1986-87. Disputò due campionati nella [[Campionato italiano maschile di pallavolo|massima serie]], venendo poi sostituita per tre anni dalla Gabbiano Virgilio, comunque invischiate entrambe sul fondo della classifica.<br />
Negli anni novanta la Pallavolo Mantova ha militato diverse volte in serie A2.<br />
Con la stagione 2006/07, culminata con la vittoria dei play-off promozione, c'e l'approdo del [[Top Team Volley Mantova]] al campionato di Serie [[Campionato italiano maschile di pallavolo|A2]]. Lo stesso Top Team Volley ha vinto la Coppa Italia di Serie B nel 2006 e nel 2007.
 
=== Pallacanestro ===
Dal 2012 Mantova ospita anche la [[Pallacanestro Mantovana]], nota fino al 2013 come Pallacanestro Primavera Mirandola dell'omonima [[Mirandola|cittadina modenese]], attualmente militante nella [[Serie A2 2016-2017 (pallacanestro maschile)|A2 Gold]] e che disputa le gare interne al [[PalaBam]]. Inoltre è presente la società San Pio X che milita in C silver con una notevole attività giovanile.
 
=== Ciclismo ===
Nel 1931 [[Learco Guerra]] vinse il [[Campionato del mondo di ciclismo]], a [[Copenaghen]] ([[Danimarca]]). Nello stesso anno viene istituita la [[maglia rosa]] quale simbolo del primato in classifica ed è proprio Learco Guerra ad indossarla per primo risultando vincitore della tappa inaugurale del [[Giro d'Italia|19º Giro d'Italia]], partita da Milano e conclusasi nella natia Mantova. Il "Giro" ha concluso una tappa a Mantova in dieci occasioni. Nel [[1963]] la città virgiliana è stata solamente sede di partenza della tappa conclusasi a [[Treviso]].
 
Mantova è stata negli anni città di arrivo delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1923|1923]]
|9ª
|[[Trieste]]
|357
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Sivocci]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1931|1931]]
|1ª
|[[Milano]]
|206
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|-
|[[Giro d'Italia 1935|1935]]
|2ª
|[[Cremona]]
|175
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1946|1946]]
|16ª-2ª
|[[Verona]]
|72
|{{bandiera|ITA}} [[Elio Bertocchi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|-
|[[Giro d'Italia 1956|1956]]
|5ª
|[[Voghera]]
|198
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Miguel Poblet]]
|{{bandiera|ITA}} [[Alessandro Fantini (ciclista)|Alessandro Fantini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1967|1967]]
|15ª
|[[Lido degli Estensi]]
|164
|{{bandiera|ITA}} [[Michele Dancelli]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José Pérez Francés]]
|-
|[[Giro d'Italia 1971|1971]]
|11ª
|[[Sestola]]
|199
|{{bandiera|ITA}} [[Marino Basso]]
|{{bandiera|ITA}} [[Claudio Michelotto]]
|-
|[[Giro d'Italia 1981|1981]]
|16ª
|[[Milano]]
|178
|{{bandiera|ITA}} [[Claudio Torelli]]
|{{bandiera|ITA}} [[Silvano Contini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1983|1983]]
|1ª
|[[Brescia]] ''(cron. a squadre)''
|70
|{{bandiera|ITA}} [[Bianchi-Piaggio]]
|{{bandiera|SWE}} [[Tommy Prim]]
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]
|11ª
|[[Riccione]]
|244
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Urs Freuler]]
|{{bandiera|NLD}} [[Erik Breukink]]
|}
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1923|1923]]
|10ª
|[[Milano]]
|341,3
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1931|1931]]
|2ª
|[[Ravenna]]
|216
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|-
|[[Giro d'Italia 1935|1935]]
|3ª
|[[Rovigo]]
|162
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1946|1946]]
|17ª
|[[Milano]]
|176
|{{bandiera|ITA}} [[Oreste Conte]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|-
|[[Giro d'Italia 1956|1956]]
|6ª
|[[Rimini]]
|228
|{{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Minardi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Alessandro Fantini (ciclista)|Alessandro Fantini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1963|1963]]
|15ª
|[[Treviso]]
|155
|{{bandiera|ITA}} [[Franco Magnani (ciclista)|Franco Magnani]]
|{{bandiera|ITA}} [[Franco Balmamion]]
|-
|[[Giro d'Italia 1967|1967]]
|16ª
|[[Verona]] ''(cron. individuale)''
|45
|{{bandiera|DNK}} [[Ole Ritter]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|-
|[[Giro d'Italia 1981|1981]]
|17ª
|[[Borno]]
|215
|{{bandiera|ITA}} [[Benedetto Patellaro]]
|{{bandiera|ITA}} [[Silvano Contini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1983|1983]]
|2ª
|[[Comacchio]]
|192
|{{bandiera|ITA}} [[Guido Bontempi]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Urs Freuler]]
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]
|12ª
|[[Mira (Italia)|Mira]]
|148
|{{bandiera|ITA}} [[Mario Cipollini]]
|{{bandiera|NLD}} [[Erik Breukink]]
|}
Nel [[2008]] con un crono prologo di fronte a [[Palazzo Te]] vinto dall'olandese [[Mirjam Melchers]], è partito il "[[Giro d'Italia femminile 2008|Giro d'Italia femminile]]".
Sullo stesso viale Te, nel 2015, si è conclusa la terza tappa del [[Giro Rosa 2015]], la [[Curtatone]] > Mantova, con vittoria dell'olandese [[Lucinda Brand]].
 
Mantova è stata anche sede d'arrivo di un'importante corsa ciclistica, la [[Milano-Mantova]], disputata a partire dal [[1906]] per 24 volte e disputata per l'ultima volta nel [[1962]] con vittoria di [[Pierino Baffi]].
 
=== Canottieri Mincio ===
La società [[Canottieri Mincio]] nasce nel 1883 come una società polisportiva. Le sue origini sono legate agli [[sport]], in particolare quelli acquatici: [[nuoto]], [[tuffi]], [[Vela (sport)|vela]], [[canottaggio]] e [[canoa/kayak|canoa]] sono le discipline che la distinguono e che hanno esportato il suo nome in [[Italia]] e nel [[mondo]]. Diverse sono anche le personalità che ne hanno fatto la storia: da [[Gabriele D'Annunzio]], che nel 1928 coniò il motto della società (ancora oggi in uso) "''Perseverando arrivi''", ad Azeglio Mondini, classe [[1923]] che dal [[1937]] fu un grande maestro di canottaggio e che formò sportivi d'alto livello come Marco Penna; oppure Giacomo Bottoli ed Andrea Bonezzi (velisti d'alto livello) e Bruno Pizzamiglio che diede vita alla scuola mantovana di tuffi dove sono nati grandi sportivi come Francesco Priori e Massimo Nibioli.
 
=== Motocross ===
Mantova ha acquisito negli ultimi anni una notevole importanza nell'ambito delle competizioni di [[motocross]] disputate nel circuito del Migliaretto. Nel 1991, 1996, 1998, 2000, 2007, 2008 si è svolto il gran premio d'Italia, nel 2010, 2015 e 2016 il gran premio di Lombardia, prove facenti parte del [[Campionato mondiale di motocross]].
 
=== Altri sport ===
Discreta la tradizione del [[rugby]] mantovano, grazie al "Rugby Mantova", società sportiva nata nel 1975 che gareggia stabilmente nella serie B nazionale. Il Rugby Mantova ha partecipato con una piccola quota alla [[Franchigia (sport)|franchigia]] italiana di [[rugby a 15]] capitanata dal [[Rugby Viadana]], denominata [[Aironi Rugby]], che partecipò per due anni alla [[Celtic League]].
 
In tarda primavera a Mantova viene disputata la stracittadina "Minciomarcia", corsa podistica non agonistica aperta a tutti. Giunta nel 2011 alla 38ª edizione, vede la partecipazione di un numero di partecipanti spesso superiore a {{formatnum:5000}}. Dal [[1987]], con la vittoria nella prima edizione del maratoneta [[Orlando Pizzolato]], viene disputata una corsa competitiva denominata "Maratonina di Mantova". Dopo alcuni anni di sospensione è stata disputata in via continuativa dal 1997, giungendo nel 2011 alla sua 20ª edizione.
 
La serie A2 fu conquistata per due volte, a cavallo dell'anno [[2000]], dal "Circolo Scacchistico Mantovano" che, rinato nel [[1995]], fu in grado di organizzare a Mantova nel [[1996]] la finale del 56º [[Campionato italiano di scacchi|Campionato Italiano Assoluto di scacchi]] e la finale del 28º [[Campionato italiano femminile di scacchi|Campionato italiano Femminile]]. Vi è stata altra breve presenza in serie A2 nell'anno [[2010]].
 
Dal 2013 a Mantova è attiva una squadra di [[calcio a 5]] che partecipa al campionato nazionale di serie B e gioca le partite interne al palazzetto dello sport del quartiere di Lunetta, il [[PalaLù]].<ref>{{cita news|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/sport/2013/05/07/news/il-mantova-calcio-a-5-partecipera-al-campionato-di-d-1.7020469|pubblicazione=[[La Gazzetta di Mantova|gazzettadimantova.gelocal.it/]]|autore=|titolo=Il Mantova calcio a 5 parteciperà al campionato di D|data=7 maggio 2013|accesso=27 maggio 2013}}</ref>
 
=== Impianti sportivi ===
* [[Stadio Danilo Martelli]] è il principale impianto sportivo della città. Inaugurato negli anni '30, subì numerose ristrutturazioni nel corso degli anni per stabilizzare la struttura, di cui l'ultima nel corso dell'estate 2024. Ci gioca al suo interno le partite il {{Calcio Mantova|N}} ed ha una capienza di {{formatnum:14822}} posti a sedere.
* [[PalaBam]], principale palazzetto dello sport di Mantova, inaugurato nel settembre [[2005]], deve il suo nome all'acronimo BAM della [[Banca Agricola Mantovana]] istituto di credito cittadino incorporato nel [[2008]] da [[Banca Monte dei Paschi di Siena|Banca MPS]]. Ha una capienza di quasi {{formatnum:4000}} spettatori che con tribune mobili poste sul parterre, raggiunge la cifra di {{formatnum:5000}}. Il PalaBam ha spesso ospitato concerti e spettacoli teatrali di richiamo nazionale e internazionale anche nell'attiguo centro fieristico che ospita esposizione di settore tra le quali ha acquisito rinomanza nazionale [[Mantova Comics & Games]].
* [[PalaLù]] è il secondo palazzetto dello sport di Mantova, risiedente nel quartiere popolare di Lunetta. Inaugurato nel 2012, al suo interno ci giocano le partite della [[Pallamano femminile mantovana]].
* Campo scuola ''Tazio Nuvolari'' è un impianto per l'atletica leggera dotato di manto in [[tartan]] situato in Via Learco Guerra nei pressi del [[bosco Virgiliano]].
* Campo da motocross ''Tazio Nuvolari'', in Via Learco Guerra, località Migliaretto, è un impianto agonistico che ospita anche competizioni del [[Campionato mondiale di motocross]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Bartolomeo|Arrighi|Mantova e la sua provincia|1859||Mantova|cid=cidArrighi2}} {{NoISBN}}.
* {{cita libro|Maria|Bellonci|I segreti dei Gonzaga|1979|Milano}}
* {{cita libro|Renato|Berzaghi|Il Palazzo Ducale di Mantova|1992|Milano}}
* {{cita libro|||Cucina mantovana di principi e di popolo. Testi antichi e ricette tradizionali|1981||Mantova|curatore=Gino Brunetti|cid=cidBrunetti}} {{NoISBN}}
* {{cita libro|Giuseppe|Coniglio|I Gonzaga|1967|Milano}}
* {{cita libro|Luigi|Lonardo|Mezzo secolo di storia mantovana 1945-1995|1998|Milano}}
* {{cita libro|Daniele|Lucchini|Ascesa e declino di una capitale. Storia di Mantova nelle pagine di chi ne ha scritto|2008|Mantova|ISBN=978-88-6909-339-5}}
* {{cita libro|||Mantova, le arti, Medioevo|1960||Mantova|curatore=Giovanni Paccagnini; Ercolano Marani; Chiara Perina}}
* {{cita libro|Pierino|Pelati|Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica|1996||Asola}}
* {{cita libro|Romolo|Quazza|Mantova attraverso i secoli|1978|Bozzolo}}
* {{cita libro|Roggero|Roggeri|I Gonzaga delle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po|2008|p.43|Cinisello Balsamo|coautori=Leandro Ventura}}
* {{cita libro|Giovanni|Telò|Chiesa e Fascismo in una provincia rossa-Mantova 1919-1928|1987|Mantova}}
* {{cita libro|autore=Guido Vigna|titolo=Storia di Mantova|editore=Camunia|città=Milano|data= 1989|ISBN= 978-8877670410}}
* {{cita libro|autore=Guido Vigna|titolo=Storia di Mantova - Da Manto a capitale della cultura|data=2016|collana= Nodi|editore= Marsilio|ISBN= 978-88-317-2437-1}}
* {{Cita news |lingua = it|url = https://mantovauno.it/cronaca/non-piu-di-30-i-lupi-nel-mantovano-6-avvistati-a-marcaria-crescono-i-timori-i-consigli-della-polizia-ambientale/|titolo = Non più di 30 i lupi nel Mantovano, 6 avvistati a Marcaria. Crescono i timori. I Consigli della Polizia Ambientale|pubblicazione = Mantovauno|città = Mantova|data = 14 novembre 2023|accesso = 29 febbraio 2024|cid = mantovauno 2023|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20240229175647/https://mantovauno.it/cronaca/non-piu-di-30-i-lupi-nel-mantovano-6-avvistati-a-marcaria-crescono-i-timori-i-consigli-della-polizia-ambientale/|urlmorto = no}}
* {{Cita news|lingua = it|autore = Francesco Romani |url = https://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2023/11/21/mantova-lupi-nel-mantovano-meno-di-10-esemplari-nelle-aree-dove-vivono-e-strage-di-nutrie-18.html |titolo = Lupi, nel Mantovano meno di 10 esemplari Nelle aree dove vivono è strage di nutrie|pubblicazione = Gazzetta di Mantova|città = Mantova|data = 21 novembre 2023|accesso = 29 febbraio 2024|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20240229182405/https://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2023/11/21/mantova-lupi-nel-mantovano-meno-di-10-esemplari-nelle-aree-dove-vivono-e-strage-di-nutrie-18.html|cid = Gazzetta di Mantova}}
 
== Voci correlate ==
* [[Associazione nazionale città del pane]]
*[[Duchi di Mantova]]
* [[CarloCronologia di DusiMantova]]
* [[Ducato di Mantova]]
* [[Gonzaga]]
* [[Laghi di Mantova]]
* [[Marchesato di Mantova]]
* [[Monetazione di Mantova]]
* [[Museo diffuso del Risorgimento]]
* [[Rinascimento mantovano]]
* [[Sovrani di Mantova]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonswikt=Mantova|n=Categoria:Mantova|q|q_preposizione=su|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.turismo.mantova.it/ Provincia di Mantova - Servizio Turismo]
* {{ToponimoLombardia|7000046}}
* [http://www.mantova.com Mantova.com]
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
* [http://www.a-mantova.com A Mantova]
{{Comuni della provincia di Mantova}}
* [http://www.mangiareamantova.com/ Mangiare a Mantova]
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
* [http://www.gazzettadimantova.quotidianiespresso.it/ Gazzetta di Mantova]
{{Capitali italiane della cultura}}
* [http://www.festivaletteratura.it/ Festivaletteratura]
{{Parco regionale del Mincio}}
* [http://www.societapalazzoducalemantova.it/ Società per il Palazzo Ducale di Mantova]
* [http://www.andreamantegna2006.it/ Mostra Andrea Mantegna 2006]
* [http://community.webshots.com/album/556928152XzVrJs/ Foto notturne di Mantova]
* [http://www.acmantova.it Associazione Calcio Mantova]
* [http://www.leomantovaducale.it/ Leo Club Mantova Ducale]
 
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