Egisto Lancerotto: differenze tra le versioni

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{{F|pittori italiani|gennaio 2017}}
{{W|pittori|gennaio 2017}}
{{Bio
|Nome = Egisto Rinaldo
|Cognome = Lancerotto
|Sesso = M
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|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Egisto Lancerotto - She loves me.jpg
|Didascalia = ''M'ama... non m'ama...''
}}
[[File:Egisto Lancerotto - She loves me.jpg|miniatura|Egisto Lancerotto - M’ama... non m’ama...]]
 
==Biografia==
Nato a [[Noale]] da Marianna Scattagia e Giuseppe, impiegato dell'[[Impero austro-ungarico|Impero Asburgico]] che nel [[1853]] si trasferisce a [[Venezia]] per motivi di lavoro<ref>{{Cita web|url=https://www.bellunopress.it/2017/04/20/mostra-di-egisto-lancerotto-nella-regina-delle-ville-venete-villa-pisani-a-stra-dall8-aprile-al-25-giugno/|titolo=Mostra di Egisto Lancerotto nella regina delle ville venete, Villa Pisani a Stra. Dall’8 aprile al 25 giugno|sito=https://www.bellunopress.it|accesso=25 maggio 2022}}</ref><ref>Questo cambiamento viene motivato dalla soppressione del distretto, in seguito alle vicende legate all'attività del patriota risorgimentale [[Pietro Fortunato Calvi]], nativo di [[Noale]], che verrà poi ritratto da Lancerotto in uno dei quadri della collezione comunale</ref>, dal [[1867]] al [[1874]] frequenta l'[[Accademia di belle arti di Venezia|Accademia di belle arti]], dove è allievo di [[Napoleone Nani]], [[Michelangelo Grigoletti]], [[Federico Moja]] e [[Pompeo Marino Molmenti]]<ref>{{Cita web|url=https://www.trevisotoday.it/eventi/mostra-egisto-lancerotto-riese-pio-x-2018.html|titolo=Mostra "Egisto Lancerotto - Un pittore veneto ai tempi di Pio X"|sito=https://www.trevisotoday.it|accesso=25 maggio 2022}}</ref>; quest'ultimo ha una notevole influenza sullo sviluppo artistico di Lancelotto, che indirizza il suo stile verso le dinamiche [[Verismo|veriste]] proprie della contemporanea ''Scuola veneziana''.
Egisto Lancerotto trascorre la sua infanzia a Noale fino al 1853, quando il padre Giuseppe, impiegato dell'Impero Asburgico nel Distretto di Noale, fu costretto a trasferirsi a Venezia per motivi di lavoro.
 
Dopo un primo successo conquistato con l'opera storica ''L'assedio di Firenze'', negli [[Anni 1870|anni Settanta]] svolge attività didattiche all'interno della stessa [[Accademia di belle arti di Venezia]] come assistente ai corsi di pittura, mentre negli [[Anni 1880|anni ottanta]] ottiene l'apprezzamento di pubblico e critica attraverso importanti affermazioni alle Promotrici di [[Venezia]] e di [[Milano]], dove espone opere di soggetto verista quali ''Felicità Materna'', ''Caccia al Selvatico'', ''I piccoli pittori'', ''La regata Veneziana'' e il trittico ''Scuola di Pittura'', dove sono rappresentate ambientazioni domestiche e rurali, popolari e legate ai costumi cittadini, scene di vita quotidiana e mondana veneziane.
Questo cambiamento fu motivato dalla soppressione del distretto, in seguito alle vicende legate all'attività del patriota risorgimentale Pietro Fortunato Calvi nativo di questo Comune (che sarà poi ripreso da Egisto in uno dei quadri della collezione comunale).
 
Molto attivo a [[Ferrara]]<ref>{{Cita web|url=http://www2.comune.noale.ve.it/biblioteca/lancerotto.htm|titolo=Pinacoteca LANCEROTTO|sito=http://www2.comune.noale.ve.it|accesso=6 giugno 2022}}</ref>, dove è legato alla Società Promotrice di belle arti ''Benvenuto Tisi da Garofalo'', partecipa a mostre su tutto il territorio nazionale ed europeo ([[Vienna]], [[Monaco di Baviera]], [[Berlino]], [[Anversa]], [[San Pietroburgo]]; nel [[1897]] avviene l'esordio alla [[Biennale di Venezia]], dove l'emergenza delle nuove correnti pittoriche lo relega alla definizione ormai superata di ''passatista'': la sua opera ''Chioggiotti in porto'' non viene accettata a quattro edizioni della stessa [[Biennale di Venezia|Biennale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.culturaveneto.it/uploads/attachments/cl0tiqe8k005sw36z1bmbat84-vita-lancerotto-sintesi.pdf|titolo=EGISTO LANCEROTTO: IN OMAGGIO ALLE COLLEGHE ARTISTE|sito=https://www.culturaveneto.it|accesso=24 maggio 2022}}</ref>.
A Venezia Lancerotto frequenta l'Accademia di Belle Arti, dove trova come insegnanti Napoleone Nani, Michelangelo Grigoletti, Federico Moja e soprattutto Pompeo Marino Molmenti, che maggiormente influenzò l'opera pittorica del giovane. A tale periodo risalgono, tra l'altro, i due nudi maschili e "L'Assedio di Firenze" di proprietà comunale.
La predisposizione del nostro andava però alle "scene di genere" dove prevalevano le rappresentazioni di vita quotidiana.
 
Nei primi anni del 1900 si trasferisce in [[Brianza]], dove frequenta i colleghi [[Leonardo Bazzaro]], [[Cesare Tallone]] ed [[Emilio Gola]] e tiene corsi di pittura<ref name="A">''Lettere e arti, Egisto Lancerotto e la sua ultima opera'' Sylvius D. Paoletti, 8 febbraio 1890, p. 60</ref>; in questo periodo prosegue nella sua attività pittorica, focalizzandosi sulla rappresentazione di ritratti femminili<ref>{{Cita web|url=https://www.scienzaveneto.it/blog/architettura-e-arte/in-omaggio-alle-colleghe-artiste/|titolo=Egisto Lancerotto|sito=https://www.scienzaveneto.it|accesso=25 maggio 2022}}</ref>, dove traspare la viva sensualità e maliziosità delle protagoniste, mentre al contempo cerca di rinnovarsi con nuove opere rivolte a istanze [[Simbolismo|simboliste]] e [[Divisionismo|divisioniste]].
Questo filone "verista" lo fece conoscere al grande pubblico negli anni ottanta attraverso le grandi mostre di Milano, Torino, Venezia dove trova numerosi acquirenti. Sono riconducibili a quegli anni alcuni dipinti del lascito noalese quali: "Felicità Materna", "Scuola di Pittura", "Caccia al Selvatico".
 
Colpito nel [[1910]] da una grave malattia al petto, è costretto a frequenti ricoveri: nel [[1912]] si trasferisce in una casa-studio situata al [[Lido di Venezia]] e appositamente progettata dall'amico ingegner Sicher, dove prosegue l'attività di maestro di pittura.
Di quegli anni sono alcune opere tra i più riusciti quali "I piccoli pittori", "La regata Veneziana" e il trittico "Scuola di Pittura".
Muore in povertà<ref name="B">''Egisto Lancerotto. Un protagonista in cerca del suo pubblico. Catalogo della mostra "Lancerotto, il ritorno di un protagonista, Villa Pisani'' Camillo Tonini, Edizioni Stilus 2017, p. 22</ref> nel [[1916]] all'Ospedale Civile di [[Venezia]].
La critica non sempre accolse e stimò i lavori di Lancerotto, soprattutto per quel suo ripetere soggetti, scene e atteggiamenti.
Ebbe modo di esporre a più riprese nella città di Verona che molto apprezzò la sua pittura e dove riscontrò un discreto successo di vendita. La sua ingente attività e presenza alle mostre lo rendono sempre più conosciuto, spingendolo a esposizioni fino a Firenze, Roma, Genova, Bologna.
Non per questo trascurò rassegne internazionali come quella Universale di Parigi nel 1878 e a quella del 1889, Anversa nel 1885, Londra 1884 e 1888, Nizza e Monaco di Baviera.
La città che più spesso vide le opere di Lancerotto è certamente Ferrara, grazie all'attività della società "Benvenuto Tisi de Garofalo", promotore di belle arti, la cui sede era presso Palazzo dei Diamanti.
Questo rapporto, iniziato nel 1877, durò fino alla sua morte.
Grazie al carteggio conservato presso l'Archivio di Stato di Ferrara è stato possibile ricostruire l'attività e la vita di Egisto.
 
La città natale di [[Noale]] ha onorato la sua memoria istituendo una collezione composta da 24 disegni e 70 tele, in prevalenza ritratti e scene di vita quotidiana, gran parte oggetto di un lascito dello stesso artista al comune.
Sulla base di questi documenti si può attestare che Lancerotto abbia svolto per alcuni anni, l'attività di insegnamento all'Accademia di Venezia, in qualità di assistente ai corsi di pittura e che qui avesse inizialmente uno studio proprio, trasferito poi al Lido.
La Quadreria Civica ''Lancerotto'' è attualmente custodita nei locali del Municipio presso [[Palazzo della Loggia (Noale)|Palazzo della Loggia]], mentre altre opere si trovano nella Biblioteca comunale di Palazzo Scotto<ref>{{Cita web|url=https://www.culturaveneto.it/it/web/cultura/museo-egisto-lancerotto-di-noale/|titolo=MUSEO "EGISTO LANCEROTTO" DI NOALE|sito=https://www.culturaveneto.it|accesso=24 maggio 2022}}</ref>.
 
== Stile ==
I rapporti con la fondazione "Tisi" contribuiscono in maniera importante a mantenere gli affari commerciali, invero non sempre all'altezza delle aspettative dato che qualche volta Lancerotto scrive al Segretario Droghetti per lamentarsi delle offerte ricevute, ritenute inadeguate rispetto all'effettivo valore del quadro.
Lancerotto viene identificato come appartenente alla ''Scuola Veneziana del Vero''<ref>{{Cita web|url=http://www.culturaitalia.it/opencms/it/contenuti/eventi/_I_maestri_del_colore___la_scuola_veneziana_del_Vero.html?language=it|titolo="I maestri del colore", la scuola veneziana del Vero|sito=http://www.culturaitalia.it|accesso=6 giugno 2022}}</ref>, gruppo di artisti (tra i quali [[Guglielmo Ciardi]], [[Giacomo Favretto]], [[Alessandro Milesi]] ed [[Ettore Tito]]) formatisi presso [[Accademia di belle arti di Venezia]] molto vicini alla corrente [[Macchiaioli|macchiaiola]], declinata in chiave coloristica tipicamente veneziana e concentrandosi prevalentemente su tematiche di genere.
 
Lancerotto si focalizza su una pittura prevalentemente di interni che illustra intimi affetti familiari (''Primi passi'', ''Felicità materna'')<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.noale.ve.it/c027026/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20132|titolo=100 anni di Egisto Lancerotto|sito=https://www.comune.noale.ve.it|accesso=6 giugno 2022}}</ref> e ritratti femminili con maliziosi giochi di seduzione (''Idillio'', ''Fidanzati nel parco''), descrivendone la profonda componente emozionale e sentimentale.
All'inizio degli anni '90 la sua pittura diventa troppo veloce, corriva e di scarsa qualità, evidentemente il desiderio di vendere lo induceva a una sovraproduzione.
 
Nella sua maturità si spinge, con scarso successo, in direzione di suggestioni moderniste legate al [[Simbolismo]]<ref>{{Cita web|url=https://polomusealeveneto.beniculturali.it/eventi-e-mostre/lancerotto-il-ritorno-di-un-protagonista-museo-nazionale-di-villa-pisani-stra-8|titolo=LANCEROTTO. Il ritorno di un protagonista|sito=https://polomusealeveneto.beniculturali.it|accesso=6 giugno 2022}}</ref>, con una stesura cromatica larga e pastosa.
I rapporti con i propri familiari furono certamente buoni, sia con i genitori che con le sorelle Angela, Teresa e Caterina. Particolarmente significativi furono i ritratti che Egisto eseguì loro; quelli del "Padre Giuseppe" e della "Madre Marianna" figurano nella Civica Quadreria Noalese e si distinguono per la vivacità e l'intensità degli sguardi.
 
== Opere principali ==
Nel 1897 Lancerotto partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia, tale avvenimento costituì una consacrazione della fama per l'artista, ma al contempo ne segnò anche il declino: la vetrina internazionale evidenziava infatti il prorompere di una pittura più moderna che andava imponendosi.
*''Ritratto di Guglielmo Ciardi'' (1870-1875), olio su tela, [[Ca' Pesaro|Museo di Ca' Pesaro, Venezia]];
 
*''Dilettante di pittura'' (1874), olio su tela, collezione privata;
Per un breve periodo Lancerotto abbandonò la città lagunare (1905), che certamente gli era prodiga di riconoscimenti, e soggiornò in Brianza, testimoniato da almeno due quadri conservati a Noale "In Brianza" e "Matrimonio in Brianza". Tele di questo periodo si trovano tra l'altro presso la "Galleria Civica d'Arte Moderna di Milano" e al Quirinale a Roma.
*''Ritratto di Teresa Lancerotto'' (1876), olio su tela, collezione privata;
 
*''Ragazza veneziana'' (1876), olio su tavola, collezione privata;
Iscrittosi giovanissimo all'[[Accademia di Belle Arti]] di Venezia, esordì con il dipinto ''Episodio dell'assedio di Torino'' (Noale, Municipio), dal vivace colorismo di ispirazione favrettiana. Negli anni a venire, espose a [[Vienna]], [[Parigi]], [[Monaco di Baviera]] e fu presente regolarmente, all'Internazionale di Venezia. Negli [[anni 1880|anni '80]] del [[XIX secolo]] si orientò verso scene di vita veneziana, riproducendone il folklore, ed assolate scene [[impressionismo|impressioniste]]. Predilesse il dipinto di genere, gli interni con figure ed i ritratti femminili, che ritrasse con maliziosa femminilità.
*''Ritratto di Angela Lancerotto'' (1876), olio su tela, collezione privata;
 
*''La tombola'' (1879), olio su tela, collezione privata;
La città di Noale ha voluto onorare la memoria del pittore di origine noalese, istituendo un museo, ancora in fase di allestimento, in cui è rappresentata la produzione dell'artista con 24 disegni e 70 tele, in prevalenza ritratti e scene di vita quotidiana. Lancerotto ldovette la sua fama proprio alle raffigurazioni di vita popolare e alla capacità di fermare con pochi tocchi il lento fluire del tempo, secondo quel “verismo” che lo contraddistinse e lo portò ad esporre alla [[Biennale di Venezia]].
*''Ritratto di Giuseppe Lancerotto'' (1880), olio su tela, collezione privata;
 
*''Il barcaiolo'' (1880), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it">{{Cita web|url=http://www2.comune.noale.ve.it/tel/Piazza%20castello/Pinacoteca%20Egisto%20Lancerotto/Seconda%20pagina.htm|titolo=Pinacoteca Egisto Lancerotto|sito=https://www.comune.noale.ve.it/|accesso=24 maggio 2022}}</ref>;
Tra le sue opere principali:
*''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Egisto_lancerotto,_giovane_donna_in_piedi.jpg Giovane donna in piedi]'' (1880), olio su tela, [[Ca' Rezzonico|Museo di Ca' Rezzonico, Venezia]];
*Chioggiotti in porto (Venezia, Galleria d'Arte moderna);
*''Piccoli pittori (A piè d'un ponte)'' (1881), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Ballo di nozze;
*''Ritratto di Antonio Prandstraller'' (1882), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Da Mestre a Venezia;
*''Ritratto di Marie de Holas'' (1882), olio su tela, collezione privata;
*I piccoli pittori;
*''Ritratto di Riccardo Wagner'' (1882), acquarello, [[Gran Teatro La Fenice|Teatro La Fenice, Venezia]];
*Delusione;
*''Visita al museo'' (1882), olio su tela, collezione privata;
*Dopo la disputa;
*''Ritratto di Virginia Prandstaller'' (1883), olio su tela, collezione privata;
*Popolani a Venezia;
*''L'assedio di Firenze'' (1883), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Festa al sole;
*''Donna in veranda'' (1884), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Danzatori in erba;
*''Convegno (Idillio al cancello)'' (1884), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*La vedova;
*''Riposo'' (1884), olio su tela, collezione privata;
*Scuola di pittura;
*''Delusione- Al mattino dopo un ballo (L'alba)'' (1885), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Breve respiro;
*''Ritratto di Angela'' (1885), olio su tela, collezione privata;
*Le Amiche;
*''Felicità materna (Compiacenze materne)'' (1886), olio su tela, collezione privata;
*In Brianza;
*''La lettrice'' (1886), olio su tela, collezione privata;
*Caccia al selvatico;
*''L'anticamera dello studio'' (1886), olio su tela, [[Palazzo del Quirinale|Palazzo del Quirinale, Roma]];
*La dormiente;
*''Dormiente'' (1886), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Ritratto della madre Marianna;
*''Scuola di pittura'' (1886), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Il nonno Malato;
*''Regata veneziana'' (1887), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Ritratto del padre Giuseppe;
*''La farfalla'' (1888), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*Regata veneziana.
*''Mamma felice'' (1888), olio su tela, collezione privata;
*''Coscritti'' (1889), olio su tela, collezione privata;
*''Colombi di San Marco'' (1889), olio su tavola, collezione privata;
*''Ritratto della madre Marianna'' (1890), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Ritratto del padre Giuseppe'' (1890), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''In famiglia'' (1890), olio su tela, collezioni ITIS, [[Trieste]];
*''Ritratto di Maria Vian'' (1890), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Ritratto di ragazzina'' (1890), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Autoritratto'' (1890-1900), olio su tela, [[Ca' Pesaro|Museo di Ca' Pesaro, Venezia]];
*''La fioraia'' (1890), olio su tela, collezione Banco BPM, [[Milano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.patrimonioculturale.bancopopolare.it/BPGallery/opera.htm?idOpera=1261&from=Fulltextsearch&from_numPage=&from_id=&prev_id=|titolo=Lancerotto Egisto (Noale, Venezia 1847 - Venezia 1916)|sito=http://www.patrimonioculturale.bancopopolare.it|accesso=17 maggio 2022}}</ref>;
*''La figlia del pescatore'' (1890-1900), olio su tela, collezione Banco BPM, [[Milano]]<ref>{{Cita web|url=http://www.patrimonioculturale.bancopopolare.it/BPGallery/opera.htm?idOpera=1264&from=Fulltextsearch&from_numPage=&from_id=&prev_id=|titolo=Lancerotto Egisto (Noale, Venezia 1847 - Venezia 1916)|sito=http://www.patrimonioculturale.bancopopolare.it|accesso=17 maggio 2022}}</ref>;
*''Contadini friulani'' (1892), olio su tela, Civici musei di Storia ed Arte, [[Trieste]];
*''La vedova'' (1897), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Chioggiotti in porto'' (1897), olio su tela, [[Ca' Pesaro|Museo di Ca' Pesaro, Venezia]];
*''In Brianza'' (1905), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Matrimonio in Brianza'' (1905), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Primi passi'' (1909), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Ritratto di Carlo Prandstraller'' (1910), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''La vendemmiatrice'' (1910), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Ritratto di Adele Sicher'' (1914), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Idillio'' (1916), olio su tela, Comune di [[Noale]]<ref>{{Cita web|url=https://artbonus.gov.it/1477-dipinto-idillio-di-egisto-lancerotto.html|titolo=Dipinto Idillio di Egisto Lancerotto|sito=https://artbonus.gov.it|accesso=17 maggio 2022}}</ref>;
*''Autoritratto'' (1919), olio su tavola, collezione privata;
*''Ritratto di donna a figura intera'' (non datata), olio su tela, [[Ca' Pesaro|Museo di Ca' Pesaro, Venezia]];
*''L'ora del pasto delle galline'' (non datata), olio su tela, [[Ca' Pesaro|Museo di Ca' Pesaro, Venezia]];
*''[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Egisto_lancerotto,_ritratto_di_giovane_donna_con_rosa_sui_capelli.jpg Ritratto di giovane donna con rosa sui capelli]'' (non datata), olio su tela, [[Ca' Rezzonico|Museo di Ca' Rezzonico, Venezia]];
*''Odalisca'' (non datata), olio su tela, [[Ca' Rezzonico|Museo di Ca' Rezzonico, Venezia]];
*''Nudo di donna con pappagallo'' (non datata), olio su tela, [[Ca' Rezzonico|Museo di Ca' Rezzonico, Venezia]];
*''Ritratto di Pietro Fortunato Calvi'' (non datata), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Uomo sdraiato'' (non datata), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />;
*''Ritratto del senatore Verga'' (non datata), olio su tela, collezione civica, [[Noale]]<ref name="www2.comune.noale.ve.it" />.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Giacomo Dal Maistro, ''Cinquantenario della morte del pittore noalese Egisto Lancerotto'', Marcon & Trevisan, Scorzé, 1968;
* Comacchio Stangherlin, ''Egisto Lancerotto pittore nativo di Noale 1847-1916''. Asolo Ricerche d’Archivio, Padova, 1988;
* Luisa Turchi, ''Egisto Lancerotto nelle Collezioni private. 1847-1916 nel centenario della morte'', Stilus, Scandolara di Zero Branco, 1996;
* Lucio Scardino, ''La Civica Quadreria di Egisto Lancerotto'', Liberty House, Ferrara, 1999;
* Monica Pregnolato, ''Egisto Lancerotto, in Ottocento veneto il trionfo del colore- biografie degli artisti, Fondazione Cassamarca, Treviso, 2004;
* Anna Maria Spiazzi e Monica Pregnolato, ''Quaderni della Collezione Civica di Noale Egisto Lancerotto', Bortolato, Noale, 2011;
* Monica Pregnolato, ''Egisto Lancerotto e l’assedio di Firenze'', Città di Noale, Assessorato alla Cultura, 2012;
* Luisa Turchi, ''Egisto Lancerotto nelle collezioni private 1847 – 1916 nel Centenario della morte'', Stilus, Scandolara di Zero Branco, 2016;
* Monica Pregnolato e Camillo Tonini, ''Lancerotto, il ritorno di un protagonista'', Stilus, Treviso, 2017.
* "''[https://www.academia.edu/43373355/Catalogo_della_mostra_Omaggio_alla_Donna_Soggetti_femminili_nella_pittura_veneta_tra_Ottocento_e_Novecento_da_Lancerotto_a_Milesi_a_cura_di_Marco_Dolfin_e_Luca_Sperandio Omaggio alla Donna, Soggetti femminili nella pittura veneta tra Ottocento e Novecento, da Lancerotto a Milesi]''" a cura di Marco Dolfin e Luca Sperandio, catalogo della mostra alla Provvederia di Mestre, 2019.
 
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.comune.noale.ve.it/biblioteca/lancerotto.htm | 2 = Comune Noale: Lancerotto | accesso = 29 aprile 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160518060726/http://www2.comune.noale.ve.it/biblioteca/lancerotto.htm | dataarchivio = 18 maggio 2016 | urlmorto = sì }}
 
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