Francesco Barozzi: differenze tra le versioni

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|Immagine = Francesco barozzi.jpg
}}
[[File:Coat of Arms of the House of Barozzi.svg|thumb|120px|Stemma Barozzi]]
[[Image:Barozzi - Admirandum illud geometricum problema tredecim modis demonstratum, 1586 - 1213027.jpg|thumb|''Admirandum illud geometricum problema tredecim modis demonstratum'', 1586]]
Proveniva da una [[Barozzi (famiglia)|famiglia]] [[patriziato veneziano|patrizia]] con importanti possedimenti a [[Creta (Grecia)|Creta]], e dopo gli studi all'[[Università di Padova]] visse a [[Venezia]], con frequenti viaggi nei suoi possedimenti. Non ebbe alcuna posizione accademica, ma siSi occupò attivamente di studi scientifici e fueterogeni in corrispondenza con numerosidei matematici contemporanei, tra cui iltipici dell'[[gesuitiUmanesimo (XIX secolo)|gesuitaumanesimo]] che contribuirono alla [[Cristofororivoluzione Clavioscientifica]].
 
==Studi di matematica e geometria==
Si formò e insegnò le [[matematica|scienze matematiche]] nella stessa [[Università di Padova]].<ref>{{Cita libro|titolo=Rivista d'Italia|url=https://books.google.it/books?id=CqlUpk6hPzgC&q=francesco+barozzi&dq=&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&sa=X&ved=2ahUKEwjW3-Oln-n6AhWtxAIHHXnFAo84MhDoAXoECAkQAw#francesco%20barozzi|accesso=2022-10-18|data=1922|editore=soc. ed. Dante Alighieri|lingua=it}}</ref>
 
Insieme a [[Federico Commandino]] a [[Urbino]], fu capofilaCapofila negli studi che consentirono la rinascita della [[geometria]] sulla base della conoscenza delle opere di [[Euclide]]. Collaborò insieme a [[Federico Commandino]].
 
Tradusse dal [[Lingua greca|greco]] in [[Lingua latina|latino]] il "''[https://www.e-rara.ch/zut/wihibe/content/titleinfo/9323800 Procli Diadochi Lycii in primum Euclidis elementorum librum commentariorum ad universam mathematicam disciplinam principium eruditionis tradentium libri IV]''", un "Commentario a Euclide" del [[Filosofia|filosofo]] [[Neoplatonismo|neoplatonico]] [[Proclo|Proclo Diadoco]] (V secolo d.C.), pubblicato a Venezia nel [[1560]] (l'anno precedente aveva tenuto delle lezioni sull'opera all'Università di Padova)<ref>''Lectiones in Procli Commentarios in Primum Librum Euclidis Elementorum quas publice in Gymnasio Patavino profitebatur anno Christi Natali 1559'', edite da Anna de Pace in appendice a ''Le matematiche e il mondo. Ricerche su un dibattito in Italia nella seconda metà del Cinquecento'', Milano, Franco Angeli, 1993, pp. 349-430.</ref>. Il libro suscitò vivaci discussioni sulla certezza delle dimostrazioni matematiche, e sul loro rapporto con la [[logica aristotelica]]. A [[Daniele Barbaro]] dedicò il suo "''Opusculum: in quo una Oratio et due Questiones, altera de Certitude et altera de Medietate Mathematicarum continentur''" ("Opuscolo in cui si tratta un Discorso e due Questioni, una sulla Certezza e l'altra sulla Medietà delle Matematiche"). Tradusse inoltre opere di [[Erone di Alessandria]] (I secolo d.C.), di [[Pappo di Alessandria]] (IV secolo d.C.) e di [[Archimede|Archimede di Siracusa]] (III secolo a.C.).
 
Scrisse inoltre una "''Cosmographia in quatuor libros distributa summo ordine, miraque facilitate, ac brevitate ad magnam Ptolemaei mathematicam constructionem, ad universamque astrologiam institutens''", pubblicata nel [[1585]], sulla [[cosmografia]] e la matematica del sistema [[Claudio Tolomeo|tolemaico]], ed una "''Admirandum illud geometricum problema tredecim modis demonstratum quod docet duas lineas in eodem plano designare, quae nunquam invicem coincidant, etiam si in infinitum protrahantur: et quanto longius producuntur, tanto sibiinuicem propiores euadant''", del [[1586]], in cui si descrivono i 13 modi per disegnare due [[lineeRetta|rette parallele]].
 
==Epistemologia e Astronomia==
==Opere==
Affrontò uno studio approfondito sulla [[epistemologia]], sulle dimostrazioni matematiche ed il grado di certezza da attribuire applicando il principio della teoria aristotelica<ref>{{Cita libro|nome=Salvatore|cognome=Cicenia|titolo=Questioni di epistemologia didattica|url=https://books.google.it/books?id=Xr9DLCNXaooC&pg=PA120&lpg=PA120&dq=francesco+barozzi+epistemologia&source=bl&ots=aMSVUmG03I&sig=ACfU3U0Rm1cCCFxKMljsM3LBmON4t8OnyA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjVi7aow_XsAhXFyYUKHaMbBioQ6AEwEXoECAYQAQ#v=onepage&q=francesco%20barozzi%20epistemologia&f=false|accesso=2020-11-09|data=2012|editore=Armando Editore|lingua=it|ISBN=978-88-6677-233-0}}</ref>.
 
Inserì la [[gnomonica]] tra le discipline che compongono l'[[astronomia]]; il suo intento fu quello di salvaguardare l'autonomia dell ' astronomia.<ref>{{Cita libro|titolo=Nuncius|url=https://books.google.it/books?id=lcgEAAAAIAAJ&q=barozzi&dq=barozzi&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwizwt6XkpLxAhVQzaQKHUd-AkI4MhDoATABegQIBxAC|accesso=2021-06-12|data=1989|editore=L.S. Olschki|lingua=it}}</ref>
 
==Antiquaria ed esoterismo==
 
Si occupò anche di [[antiquaria]], copiando iscrizioni greche di Creta. La sua collezione di manoscritti greci (ereditata e ingrandita dal nipote Iacopo Barozzi, e portata quindi dopo la sua morte in [[Inghilterra]]) fu acquistata nel [[1629]] dall'[[Università di Oxford]], dove tuttora si trova presso la ''Bodleian Library''.
 
Secondo lo scrittore greco [[Nikolaos Panagiotakis]], fu l'unico dei nobili veneziani che contribuì al rinascimento cretese mettendo a contatto Creta con le correnti spirituali dell'Europa.<ref>{{Cita libro|autore=Nikolaos Panagiotakis|titolo=Educazione durante la dominazione veneziana. Creta: storia e cultura.|data=1988|pp=p. 182|volume=Volume II}}</ref>
 
Ebbe inoltre fama di mago e si occupò di [[esoterismo]], con il "Pronostico Universale di tutto il mondo", una compilazione delle profezie di [[Nostradamus]] per gli anni [[1565]]-[[1570]], pubblicato a [[Bologna]] nel [[1566]], che utilizzava traduzioni precedenti. Pubblicò inoltre nel [[1577]] una speciale edizione degli ''Oracula Leonis'', profezie criptiche attribuite all'[[Imperatori bizantini|imperatore bizantino]] [[Leone VI il Saggio|Leone VI]], dedicata al governatore di Creta Giacomo Foscarini ("Codice Bute").
 
Nel [[1572]] pubblicò un manuale sulla [[ritmomachia]] cioè una battaglia di consonanze di numeri<ref>{{Cita libro|titolo=Dizionario delle scienze matematiche pure ed applicate: 2: BAC-COM.|url=https://books.google.it/books?id=l2g6Tez3G_IC&dq=francesco+barozzi+astronomia&hl=it&source=gbs_navlinks_s|accesso=2021-11-30|data=1840|editore=V. Batelli e compagni|lingua=it}}</ref>, un gioco medioevale legato alle arti del [[quadrivium]], che viene ritenuto ''antiquissimo givocco pythagoreo''.
 
Fu processato dall'[[Inquisizione]] una prima volta nel [[1583]] e una seconda nel [[1587]]: trovato colpevole di aver causato una tempesta a Creta, dovette pagare una multa di 100 ducati.
 
== Opere ==
*{{Cita libro|lingua=la
|editore=apud Gratiosum Perchacinum, sumptibus Io. Baptistae Fantini Patauini
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|data=1598
|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=8190&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL4&pds_handle=}}
==Antiquaria ed esoterismo==
 
== Onorificenze ==
Si occupò anche di [[antiquaria]], copiando iscrizioni greche di Creta. La sua collezione di manoscritti greci (ereditata e ingrandita dal nipote Iacopo Barozzi, e portata quindi dopo la sua morte in Inghilterra) fu acquistata nel [[1629]] dall'[[Università di Oxford]], dove tuttora si trova presso la ''Bodleian Library''.
A Francesco Barozzi è stato dedicato il [[Cratere meteoritico|cratere]] lunare [[cratere Barocius|Barocius]], di 82&nbsp;km di diametro.
 
Ebbe inoltre fama di mago e si occupò di [[esoterismo]], con il "Pronostico Universale di tutto il mondo", una compilazione delle profezie di [[Nostradamus]] per gli anni [[1565]]-[[1570]], pubblicato a [[Bologna]] nel [[1566]], che utilizzava traduzioni precedenti. Pubblicò inoltre nel [[1577]] una speciale edizione degli ''Oracula Leonis'', profezie criptiche attribuite all'[[Imperatori bizantini|imperatore bizantino]] [[Leone VI il Saggio|Leone VI]], dedicata al governatore di Creta Giacomo Foscarini ("Codice Bute").
 
Nel [[1572]] pubblicò un manuale sulla [[ritmomachia]], un gioco medioevale legato alle arti del [[quadrivium]], che viene ritenuto ''antiquissimo givocco pythagoreo''.
 
== Note ==
Fu processato dall'[[Inquisizione]] una prima volta nel [[1583]] e una seconda nel [[1587]]: trovato colpevole di aver causato una tempesta a Creta, dovette pagare una multa di 100 ducati.
<references/>
 
== Onorificenze ==
A Francesco Barozzi è stato dedicato il cratere lunare [[cratere Barocius|Barocius]], di 82&nbsp;km di diametro.
 
==Bibliografia==
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[[Categoria:Traduttori dal greco al latino]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Padova]]