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{{Bio
|Titolo =
|Nome = George Jacques
|Cognome = Nelson Caffieri
|CognomePrima =
|PreData=
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = M
|LuogoNascita = HartfordParigi
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita = 2925 maggioagosto
|AnnoNascita = 19081678
|NoteNascita =
|LuogoMorte = Parigi
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = 523 marzonovembre
|AnnoMorte = 19861755
|NoteMorte =
|Epoca = 19001600
|Epoca2 = 1700
|Attività = architettoebanista
|Attività2 = graficoscultore
|Attività3 = designer
|Nazionalità = statunitensefrancese
|NazionalitàNaturalizzato =
|PostNazionalità = di origine [[italia]]na
|Immagine = BubbleJacques lampCaffiéri, Twelve-light Georgechandelier Nelson(1751).jpgJPG
|Didascalia = BubbleLampadario, lampbronzo dorato e ferro battuto, [[1947]]Wallace Collection
}}
 
== Biografia ==
Jacques Caffieri fu nipote di Daniele, capostipite della famiglia di origine [[Napoli|napoletana]] che trasferitasi in Francia ebbe una parte preponderante nello svolgimento dell'arte decorativa dal [[XVII secolo]] al [[XVIII secolo]].<ref name="le muse" />
[[File:Circular.jpg|thumb|Divano Marshmallow]]
[[File:George nelson & ass. per miller furniture co., scrivania modello 4658, zeeland MI 1946, con lampada anywhere di greta von nessen per nessen studio inc., NY 1951.jpg|thumb|Scrivania con lampada Anywhere, [[1951]]]]
[[File:George nelson associates tramite howard miller clock company, kite clock n. 2201, zeeland MI 1952-53.jpg|thumb|Orologio, [[1953]]]]
{{Citazione|Un buon design, come una buona pittura, cucina, architettura o qualsiasi altra cosa che ti piace, è una manifestazione della capacità delle spirito umano di trascendere i suoi limiti.<ref name =arreda>{{Cita web | url=https://www.arredativo.it/2016/pezzi-storici/storia-del-design-pezzi-storici/design-le-icone-firmate-george-nelson/ | titolo=Il design e le icone firmate da George Nelson | accesso= 11 aprile 2019}}</ref>|George Nelson}}
 
GeorgeSuo Nelsonpadre nacquefu ad[[Filippo HartfordCaffieri]] nelche, dopo aver servito [[Connecticutpapa Alessandro VII]], ilfu 29portato maggioin 1908Francia dal cardinal [[Giulio Mazzarino]], ed entrò al servizio del re [[Luigi XIV di Francia]] intorno al [[1660]].<ref name="le muse" /><ref name =desibrit>{{Cita web | url=httphttps://www.designindexbritannica.itcom/designertopic/design/georgeCaffieri-nelson.htmlfamily#ref234841 | titolo=GeorgeCaffiéri Nelsonfamily | accesso=20 11novembre aprile2020 2019| lingua=en}}</ref>
 
Jacques si dimostrò un bronzista di grande bravura,<ref name="le muse" />divenendo un maestro dello stile [[rococò]], che ha riscattato dalla banalità con la sua gestione vigorosa e spontanea di motivi di pergamena e altri elementi decorativi.<ref name =brit />
Fu insieme a [[Charles Eames]], uno dei massimi esponenti del [[Movimento Moderno|modernismo americano]], definito come «Il creatore di cose belle e pratiche»,<ref name =desi /> contribuendo a trasformare con successo il product design, il graphic design e il design di interni.<ref name =arreda />
 
Decorò con applicazioni di metallo mobili, caminetti e orologi (è autore tra l'altro della [[commode]] della [[Wallace Collection]] a [[Londra]], del [[scrivania|bureau]] della [[collezione Metternich]] di [[Vienna]], dell'orologio della camera del [[Delfino (onorificenza)|Delfino]] a [[Versailles]]) eseguì cornici e candelabri, busti e ritratti di bronzo (''Zeffiro e Flora'' a Versailles; ''I baroni Bezenval'' nella collezione Broglie di Parigi).<ref name="le muse" /><ref name =brit />
George Nelson studiò architettura presso l'[[Università Yale]], dove si è laureato nel [[1928]], dopo di che ottenne una laurea in belle arti nel [[1931]].<ref name =desi /><ref name =vitra>{{Cita web | url=https://www.vitra.com/en-us/corporation/designer/details/george-nelson | titolo=George Nelson | lingua = en | accesso= 11 aprile 2019}}</ref>
 
Collaborò con lui il figlio Philippe che alla morte del padre adottò uno [[stile]] più lineare e puro.<ref name="le muse" />
Un anno dopo vinse il premio Roma.<ref name =desi />
 
Un altro suo figlio fu [[Jean-Jacques Caffieri|Jean-Jacques]], diventò uno dei maggiori scultori del [[XVIII secolo]] in Francia.<ref name="le muse">{{cita libro | capitolo=Caffieri | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=II |p=512}}</ref><ref name =brit />
Quando venne in [[Europa]], pur soggiornando a [[Roma]], viaggiò in numerosi paesi per incontrare e intervistare architetti pionieri modernisti.<ref name =desi /><ref name =vitra /><ref name =lacasa>{{Cita web | url=http://www.lacasainordine.it/2018/05/icone-di-design-george-nelson/ | titolo=Icone di Design – George Nelson
| accesso= 11 aprile 2019}}</ref>
 
<gallery widths="154px" heights="200px" perrow="5" caption=" Jacques Caffieri " mode="packed">
Pochi anni dopo è tornato negli Stati Uniti per dedicarsi inizialmente alla scrittura e attraverso la pubblicazione dei suoi articoli e saggi, introdusse [[Walter Gropius]], [[Ludwig Mies van der Rohe]], [[Le Corbusier]] e [[Gio Ponti]] nell'[[America del Nord]].<ref name =desi /><ref name =lacasa />
Jacques Caffiéri, Twelve-light chandelier (1751).JPG|Candelabro, bronzo dorato e farro battuto, Wallace Collection 
Clock by Jacques Caffieri, movement by Julien Le Roy, enamelling by Antoine-Nicolas Martinière, Paris, 1748-1749 - Waddesdon Manor - Buckinghamshire, England - DSC07646.jpg|Orologio, 1748-1749
Jacques caffieri, orologio da parete, parigi 1750 ca.jpg|Orologio da parete, 1750 circa 
Louis XV. Commode (Jones Collection).jpg|Comò con pannelli di raffinata lacca antica e tumuli di Caffieri, Jones Collection, S. Kensington Museum
</gallery>
 
Ha difeso a volte con determinazione i principi modernisti e nel [[1941]] attirò l'attenzione popolare con diversi concetti innovativi.<ref name =desi />
 
Esordì, dal [[1935]], alla redazione del ''Architectural Forum'',<ref name =vitra /> dopo di che il suo lavoro fu soprattutto legato alla Herman Miller, azienda per la quale progettò prodotti celebri, creato arredi per la casa e l'ufficio, oltre che curato il noto catalogo del 1941, con cui venne lanciata l'azienda.<ref name =arreda /><ref name =lacasa />
 
Sotto la sua direzione del dipartimento Design, dal [[1947]] al [[1972]] vennero creati prodotti che hanno fatto scuola, firmati grazie alla collaborazione di maestri modernisti del design come Ray e Charles Eames, [[Harry Bertoia]], [[Richard Schultz]], [[Donald Knorr]], e [[Isamu Noguchi]].<ref name =arreda />
 
<ref name =TrecE>{{Treccani |cacrilione_%28Enciclopedia-Italiana%29| accesso=16 novembre 2020}}</ref>
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], nel suo libro ''Casa di domani'' introdusse i concetti di "family room" e di "storagewall", approfonditi ed ampliati con i brillanti collaboratori.<ref name =desi />
 
<ref name="josé">{{Cita libro | autore=José María Azcárate | titolo=Arte gótico en España | editore=Cátedra | città=Madrid | anno=2000 | p=328 | lingua=es}}</ref>
Stabilì nuovi standard per il coinvolgimento del design in tutte le attività della società, e così facendo ha aperto la strada alla pratica della gestione dell'immagine aziendale e ai programmi di grafica,<ref name =desi />così come ideò un'immagine coordinata aziendale chiara, che andasse dalla progettazione degli arredi alla comunicazione fino all'allestimento.<ref name =lacasa />
 
<ref name="joaquin">{{Cita libro | autore=Joaquín Yarza Luaces | capitolo=Baja Edad Media. Los siglos del gótico | titolo=Manual del Arte Español| editore=Sílex | città=Madrid | anno=2003 | p=347 | lingua=es}}</ref>
Come architetto realizzò numerose residenze private. La Sherman Fairchild House (1941), con il suo preciso razionalismo,<ref name ="le muse">{{cita libro | capitolo=George Nelson | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1967 | volume=VIII |p=241}}</ref> attirò un grande interesse e il suo modello di casa sperimentale ([[1957]]), con il quale si dedicò alla industrializzazione edilizia,<ref name ="le muse" /> esemplificò la sua predilezione per i materiali più adatti alle nuove regole, per la progettazione con elementi modulari, per gli edifici prefabbricati, le planimetrie flessibili, le stanze quadrate componibili.<ref name =vitra /><ref name ="le muse" />
 
<ref name =oxford>{{Cita web | url=https://www.oxforddnb.com/view/10.1093/ref:odnb/9780198614128.001.0001/odnb-9780198614128-e-4280 | titolo=Byron, Henry James | accesso=27 ottobre 2020}}</ref>
Fu una delle voci più autorevoli sul design e sull'architettura negli Stati Uniti del [[XX secolo]]; si dedicò all'insegnamento, scrisse numerosi [[Saggio|saggi]], organizzò importanti convegni.<ref name =desi />
 
<ref name =findagrave>{{Cita web | url=https://it.findagrave.com/memorial/18500682/henry-james-byron | titolo=Henry James Byron | accesso=15 novembre 2020}}</ref>
Tra i prodotti disegnati da George Nelson per la Herman Miller vi fu la Basic Cabinet Series,<ref name =lacasa /> prodotta dal [[1946]] al [[1958]], oltre all'Herman Miller's Action Office, e nel [[1970]] il Nelson Workspaces, un originale sistema per ufficio, costituito da una serie di elementi modulari che potevano essere liberamente combinati.<ref name =arreda />
<ref name =theo>{{Cita web | url=https://theodora.com/encyclopedia/b2/henry_james_byron.html | titolo=Henry James Byron | accesso=27 ottobre 2020}}</ref>
 
<ref name=TrecDBI />
Tra i suoi progetti più noti vi sono il divano Marshmallow,<ref name =lacasa /> la Coconut Chair,<ref name =lacasa /> il gruppo di linee di contatto, i suoi orologi<ref name =lacasa /> e molti altri prodotti che sono diventati punti di riferimento nel design del XX secolo.<ref name =desi /><ref name =arreda />
 
<ref name=TrecDBI>{{DBI|nome=Buzzi, Lelio|nomeurl=lelio-buzzi|accesso=15 novembre 2020}}</ref>
Durante la sua carriera Nelson ha prodotto design per arredamento, costruzioni e grafica, una dozzina di libri, tra i quali ''Problemi di design'' (''Problems of design'', 1957)<ref name ="le muse" /> e numerosi articoli per riviste.<ref name =lacasa />
 
George Nelson morì a New York nel 1986.<ref name="le =desimuse" />
 
<ref name =cultgen>{{Cita web | url=http://www.culturagenova.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/architetture.do;jsessionid=B8DBF8348B3B591E886B149A72EEC072.node1?contentId=27602&localita=2193&area=213 | titolo=Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata | accesso=27 ottobre 2020}}</ref>
== Opere ==
 
<ref name="le muse" />
* ''Slat Bench a/k/a Platform Bench #'' (1946);
 
* ''Basic Cabinet Series #'' (1946);
<ref name =virgilio>{{Cita web | url=http://xoomer.virgilio.it/pazecchi/Bussolin.html| titolo=Storia del vetro di Murano | accesso=31 ottobre 2020}}</ref>
* Divani, sedie, divani e pezzi per la camera da letto (1946);
 
* ''Bubble Lamp #'' (1947);
 
* ''Ball clock #'' ([[1950]]);
 
* ''Rosewood Group'' ([[1952]]);
<ref name =brit>{{Cita web | url=https://www.britannica.com/topic/Caffieri-family#ref234841 | titolo=Caffiéri family | accesso=20 novembre 2020 | lingua=en}}</ref>
* ''Executive Office Group'' (1952);
 
* ''Miniature Cases #'' ([[1954]]);
<ref name =gater>{{Cita libro | autore=Sir George Gater | autore2=Walter H. Godfrey London County Council | titolo=Survey of London: Volume 24: The parish of St Pancras part 4: King’s Cross Neighbourhood | editore=London County Council | anno=1952 | p=36 | lingua=en}}</ref>
* ''Steel-frame Group'' (1954);
 
* ''Nelson End Table (e tavolino basso) #'' (1954);
<ref name="jones">{{Cita libro | autore=Edward Jones | autore2=Christopher Woodward | titolo=A Guide to the Architecture of London | editore=Weidenfeld & Nicolson | città=Londra | anno=1992 | p=357 | lingua=en}}</ref>
* ''Sedia Flying Duck'' ([[1955]]);
 
* ''Coconut Chair #'' (1955);
<ref name =google>{{Cita web | url=https://books.google.it/books?id=UusIAAAAIAAJ&pg=PA799&dq=&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false | titolo=The Gentleman's Magazine, and Historical Chronicle, for the Year ..., Volume 215 | accesso=15 ottobre 2020 | pp=798-802 | anno=1863 | lingua=en}}</ref>
* ''Thin Edge Cases #'' ([[1956]]);
 
* ''Kangaroo Chair'' (1956);
<ref name="cherry">{{Cita libro | autore=Bridget Cherry | autore2=Nikolaus Pevsner | titolo=London 2: South. The Buildings of England| editore=Penguin Books | città=Londra | anno=1990 | p=618 | lingua=en}}</ref>
* ''Swagged-Leg (a/k/a/ Swag Leg) Group #'' ([[1958]]);
 
* ''Comprehensive Storage System (CSS)'' ([[1959]]);
<ref name =sap>{{Cita web | url=https://www.sapere.it/enciclopedia/Budal%2C+Andrej.html | titolo=Budal, Andrej | accesso=15 ottobre 2020}}</ref>
* ''Catenary Group'' ([[1963]]);
 
* ''Action Office I'' ([[1964]]).
== Opere ==
* Ventidue tazze (Kỳlikes);
* Piatto proveniente dall'Acropoli di Atene.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
*{{Cita libro | autore=Alcouffe Daniel |autore2=Dion-Tenenbaum Anne |autore3=Lefébure Amaury | titolo= Le Mobilier du musée du Louvre| editore=Éditions Faton | anno=1993 | città=Parigi| lingua=fr}}
== Voci correlate ==
* {{cita testo |lingua = francese |autore=François De Salverte |titolo=Les ébénistes du 18 siècle: leurs œuvres et leurs marques |data=1962 |editore=de Nobele |città=Paris |SBN =IT\ICCU\SBL\0657926}}
* [[Storia dell'architettura]]
* {{cita testo |lingua = francese |autore=Pierre Kjellberg |titolo=Le mobilier français du XVIIIème siècle: dictionnaire des ébénistes et des menuisiers |data=1998 |editore=Les éditions de l'amateur |città=Paris |SBN =IT\ICCU\BVE\0216411}}
*{{Cita libro | autore= Pierre Kjellberg | titolo= Le Mobilier Français du XVIII Siècle | editore=Les Editions de l'Amateur | anno=2008 | città=Parigi| lingua=fr}}
*{{Cita libro | autore= Pierre Kjellberg| titolo= Le meuble français et européen du Moyen Âge à nos jours| editore=Les Editions de l'Amateur | anno=2011 | città=Parigi| lingua=fr}}
*{{Cita libro | autore=Daniel Meyer | titolo=Mobilier de Versailles du xviie et xviiie siècles | editore=Faton | anno=2002 | città=Digione| lingua=fr}}
* {{cita testo |lingua = francese |autore=Jean Nicolay |titolo=L'art et la maniere des maitres ebenistes francais au XVIIIème siecles |data=1956 |editore=Guy Le Prat |città=Paris |SBN =IT\ICCU\VEA\0093968}}
*{{Cita libro | autore=J. Justin Storck | titolo=Le Dictionnaire Pratique de Menuiserie, Ébénisterie, Charpente | anno=1900 | città=Parigi| lingua=fr}}
 
== Voci correlate ==
==Altri progetti==
* [[Ebanisteria]]
{{interprogetto|commons=Category:George Nelson}}
* [[Stile Luigi XVI]]
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.georgenelson.org/georgenelsonbiography.html|titolo=Biografia al sito georgenelson.org|lingua=en}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|architetturaarte|designscultura}}