Repubblica di Weimar: differenze tra le versioni
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{{NN|storia contemporanea|febbraio 2021|note insufficienti, intere sezioni senza note}}
{{Stato storico
|nomeCorrente =
|
|nomeUfficiale = ''Deutsches Reich''
|linkBandiera = Flag_of_Germany_(3-2_aspect_ratio).svg
|paginaBandiera = Bandiera tedesca
|linkStemma =
|paginaStemma = Stemma della Germania
|linkLocalizzazione = Weimar Republic 1930.svg
|didascaliaLocalizzazione = La Repubblica di Weimar nel 1930
|linkMappa = Karte des Deutschen Reiches, Weimarer Republik-Drittes Reich 1919–1937.svg
|inno = ''[[Das Lied der Deutschen]]''<br />
|motto = ''Einigkeit und Recht und Freiheit''<br/>(''Unità, giustizia e libertà'')
|lingua = [[lingua tedesca|
|capitale principale = {{simbolo|Seal of Berlin 1920.png}} [[Berlino]]
|forma di stato = [[Democrazia|Stato democratico]]▼
|capitaleAbitantiAnno = [[1934]]
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]]
|titolo capi di stato = [[Capi di Stato del Reich|
|elenco capi di stato = [[
|titolo capi di governo = [[Cancellieri del Reich|
|elenco capi di governo = vedi [[Cancellieri del Reich#Repubblica di Weimar|lista]]
|organi deliberativi = [[Reichstag (
|inizio = 9 novembre [[1918]]
|primo capo di stato =
|evento iniziale = [[Rivoluzione di novembre]]
|fine = 30 gennaio [[1933]] (''de facto'') con [[Adolf Hitler]]<br />23 maggio [[1945]] (''de iure'')
|ultimo capo di stato =
|evento finale = [[Machtergreifung|Nomina di
[[Capitolazione della Germania nazista|Resa incondizionata della Germania]] e scioglimento del governo da parte delle Forze Alleate (1945, de iure)
|area geografica =
|territorio originale =
|superficie massima = {{M|468787|
|periodo massima espansione = 1925
|popolazione = {{formatnum:64115604}}<ref>https://ourworldindata.org/grapher/population-past-future?tab=table&time=earliest..1925&country=~IND</ref>
▲|popolazione = {{formatnum:62411000}}
|periodo popolazione = [[1925]]
|moneta = [[Papiermark]] <small>(1919-1923)</small><br />[[Rentenmark]] <small>(1923-1924)</small><br />[[Reichsmark]] <small>(1924-1933)</small>
|stato precedente = {{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Impero tedesco]]
|stato successivo = {{
|stato attuale = {{DEU}}<br/>{{POL}}<br/>{{RUS}}
|portale = Germania
|festa =
}}
'''Repubblica di Weimar''' (in [[lingua tedesca]] ''Weimarer Republik'' {{IPA|[ˈvaɪ̯maʁɐ ʁepuˈbliːk]}}) è la denominazione non ufficiale con cui viene normalmente indicato il '''Reich tedesco''' (in tedesco ''[[Deutsches Reich]]'') nel periodo tra il novembre 1918 e il 1933. Deve il suo nome alla città di [[Weimar]], dove si riunì l'[[Assemblea nazionale di Weimar|assemblea nazionale]] che redasse la nuova [[Costituzione di Weimar|costituzione]] dello Stato tedesco a seguito della conclusione della [[prima guerra mondiale]] e l'esito della [[Rivoluzione di novembre]], scoppiata all'inizio del novembre 1918 e causa principale dell'abdicazione al trono di [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] e proclamazione della Prima Repubblica Tedesca.
Il primo tentativo di stabilire una [[democrazia liberale]] in Germania fu un periodo di
▲Il primo tentativo di stabilire una [[democrazia liberale]] in Germania fu un periodo di grande tensione e di conflitto interno nonché di grave [[Grande depressione|crisi economica]], che si concluse con l'ascesa al potere di [[Adolf Hitler]] e del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]] nel [[1933]]. Anche se tecnicamente la [[Costituzione di Weimar|costituzione del 1919]] non venne mai revocata del tutto fino a dopo la [[seconda guerra mondiale]], le misure legali prese dal governo nazista nel 1933, comunemente note come ''[[Gleichschaltung]]'', in effetti distrussero tutti i meccanismi forniti da un normale sistema democratico ed è quindi comune segnare il 1933 come la fine della Repubblica di Weimar.
== Storia ==
=== La formazione (1918-1919) ===
{{vedi anche|Rivoluzione di novembre}}
Dal
Il 28 ottobre
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1976-067-10A, Matrosen-Aufstand.jpg|thumb|left|Marinai ammutinati]]
La ribellione esplose quando, il 29 ottobre, il comando militare, senza essersi consultato con il governo, ordinò alla [[Hochseeflotte|Flotta d'alto mare]] (''Hochseeflotte'') una sortita che non solo era senza speranza da un punto di vista militare, ma che avrebbe anche portato sicuramente a un arresto dei negoziati di pace. Gli equipaggi di due navi ormeggiate a [[Wilhelmshaven]] (gli [[Incrociatore da battaglia|incrociatori]] ''[[SMS Derfflinger|Derfflinger]]'' e ''[[SMS Von der Tann|Von der Tann]]'') si ammutinarono<ref>{{Cita web|url=https://www.historytoday.com/archive/mutiny-wilhelmshaven-1918|titolo=Mutiny at Wilhelmshaven, 1918|autore=D. Woodward|accesso=2021-07-10|lingua=EN}}</ref>. Quando i militari arrestarono circa mille marinai e li fecero trasportare a [[Kiel]], la rivolta locale si trasformò in una ribellione generale, che dilagò rapidamente in gran parte della [[Germania]]. Altri marinai, soldati e persino operai solidarizzarono con gli arrestati, iniziando a eleggere consigli di lavoratori e soldati modellati sui [[soviet]] della [[Rivoluzione Russa]] del
Inizialmente le richieste dei consigli erano modeste, limitandosi alla liberazione dei marinai arrestati. Contrariamente alla Russia dell'anno precedente, i consigli non erano controllati da un partito comunista. Nonostante ciò, il vicino sorgere della Russia bolscevica causò grande tensione nelle classi medio alte che temevano forse una prossima trasformazione della nazione in una Repubblica [[Socialismo|Socialista]]. A quel tempo la rappresentanza politica della classe operaia era divisa; una fazione definitasi "Social Democratici Indipendenti" (l'[[Partito Socialdemocratico Indipendente di Germania|Unabhängige Sozialdemokratische Partei Deutschlands]], USPD) si era separata dai [[Partito Socialdemocratico di Germania|Socialdemocratici]] e spingeva verso un sistema di stampo socialista. I restanti "Social Democratici Maggioritari" (MSPD), che appoggiavano un sistema parlamentare, decisero di mettersi alla testa del movimento allo scopo di non perdere la loro influenza e, sempre il 7 novembre, chiesero all'Imperatore [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] di abdicare. Il 9 novembre 1918 la Repubblica venne proclamata da [[Philipp Scheidemann]], affacciatosi a una finestra del [[Reichstag (edificio)|palazzo del ''Reichstag'']] di [[Berlino]]. Due ore dopo una "Repubblica Socialista" venne proclamata, a poche centinaia di metri, da un balcone del [[Castello di Berlino]] da [[Karl Liebknecht]]<ref>{{Cita web|url=https://www.assemblea.emr.it/cittadinanza/per-approfondire/formazione-pdc/viaggio-visivo/lideologia-nazista-e-il-razzismo-fascista/la-germania-tra-nazionalismo-e-comunismo/la-repubblica-di-weimar/approfondimenti/la-proclamazione-della-repubblica|titolo=La proclamazione della Repubblica|accesso=2021-07-16}}</ref>.
[[File:Ausrufung Republik Scheidemann.jpg|thumb|Philipp Scheidemann proclama la Repubblica dal Reichstag]]
{{Storia della Germania}}▼
Sempre il 9 novembre, con un atto discutibile dal punto di vista legale, il "''Reichskanzler"'' Principe Maximilian von Baden, trasferì i propri poteri a [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]], capo della MSPD. Fu evidente che questo atto non sarebbe stato sufficiente a soddisfare le masse, sicché il giorno dopo venne eletto un governo rivoluzionario, il "Consiglio dei Commissari del Popolo" (''Rat der Volksbeauftragten''), composto da membri della MSPD e della USPD e guidato da Ebert per la MSPD e da [[Hugo Haase]] per la USPD. Anche se il nuovo governo venne confermato dal consiglio dei lavoratori e dei soldati di Berlino, fu avversato dagli [[spartachisti]], l'ala sinistra della USPD guidata da [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]]. Ebert chiese la convocazione di un Congresso Nazionale dei Consigli, che ebbe luogo dal 16 al 20 dicembre [[1918]], e nel quale la MSPD aveva la maggioranza. Ebert riuscì a imporre rapide elezioni per un'Assemblea Nazionale che doveva dar vita a una costituzione per un sistema parlamentare, marginalizzando così il movimento che richiedeva una Repubblica Socialista.▼
▲Sempre il 9 novembre, con un atto discutibile dal punto di vista legale, il "''Reichskanzler"'' Principe Maximilian von Baden, trasferì i propri poteri a [[
Per assicurarsi che il suo governo fosse in grado di mantenere il controllo sulla nazione, Ebert fece un patto con l'OHL, ora guidato dal successore di Ludendorff, il generale [[Wilhelm Groener]]. Il [[Patto Ebert-Groener]] essenzialmente stabiliva che il governo non avrebbe cercato di riformare l'esercito fino a quando l'esercito avesse giurato di difendere il governo. Da una parte, questo accordo simboleggiava l'accettazione di un nuovo governo da parte dei militari, calmando le preoccupazioni della classe media; dall'altra parte, venne considerato un tradimento degli interessi dei lavoratori da parte della sinistra; inoltre stabiliva l'Esercito come un gruppo indipendente e conservatore all'interno dello stato, in grado di influenzare il destino della neonata Repubblica. Questo fu uno dei tanti passi che determinò la permanente suddivisione della rappresentanza politica della classe operaia in SPD e comunisti. La divisione divenne definitiva dopo che Ebert fece richiesta all'OHL di truppe per sedare un altro ammutinamento di soldati a Berlino, il 23 novembre [[1918]], nel quale i soldati in rivolta avevano catturato il comandante della città e chiuso la ''Reichskanzlei'', nella quale il Consiglio dei Deputati del Popolo risiedeva. L'intervento fu brutale, con parecchi morti e feriti. Ciò indusse l'estrema sinistra a invocare la scissione dalla MSPD che, nella loro visione, era sceso a patti con i militari controrivoluzionari per sopprimere la rivoluzione. La USPD lasciò quindi il Consiglio dei Deputati del Popolo dopo solo sette settimane. La spaccatura si approfondì quando, nel mese di dicembre, la [[Partito Comunista di Germania|Kommunistische Partei Deutschlands]] (KPD) venne formata da un certo numero di gruppi di sinistra, inclusa l'ala sinistra della USPD e i gruppi Spartachisti.▼
Per assicurarsi che il suo governo fosse in grado di mantenere il controllo sulla nazione, Ebert fece un patto con l'OHL, ora guidato dal successore di Ludendorff, il generale [[Wilhelm Groener]]. Il [[Patto Ebert-Groener]] essenzialmente stabiliva che il governo non avrebbe cercato di riformare l'esercito fino a quando l'esercito avesse giurato di difendere il governo<ref>{{Cita web|url=https://it.dayreplay.com/birthday/person/wilhelm-groener-57513|titolo=Wilhelm Groener Compleanno, Data di Nascita|accesso=2021-07-19}}</ref>. Da una parte, questo accordo simboleggiava l'accettazione di un nuovo governo da parte dei militari, calmando le preoccupazioni della classe media; dall'altra parte, venne considerato un tradimento degli interessi dei lavoratori da parte della sinistra; inoltre stabiliva l'Esercito come un gruppo indipendente e conservatore all'interno dello stato, in grado di influenzare il destino della neonata Repubblica. Questo fu uno dei tanti passi che determinò la permanente suddivisione della rappresentanza politica della classe operaia in SPD e comunisti.
In gennaio ci furono ulteriori tentativi di stabilire uno stato socialista da parte dei lavoratori nelle strade di Berlino, ma questi tentativi [[Rivolta spartachista|vennero soffocati]] nel sangue dalle unità paramilitari dei ''[[Freikorps]]'', truppe composte da ex-soldati e volontari solitamente di estrema destra. Gli scontri culminarono il 15 gennaio con la morte di [[Rosa Luxemburg]] e di [[Karl Liebknecht]]. Con l'affermazione di Ebert, gli assassini non vennero processati davanti a una corte civile, ma davanti a una militare, il che portò alla comminazione di pene molto lievi, che non portarono precisamente a una maggiore accettazione di Ebert da parte della sinistra. Le [[Elezioni federali tedesche del 1919|elezioni dell'Assemblea Nazionale]] avvennero il 19 gennaio [[1919]]. In questa occasione i nuovi partiti della sinistra, inclusi la USPD e la KPD, furono a malapena in grado di organizzarsi, permettendo la costituzione di una solida maggioranza delle forze moderate. Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato ''Repubblica di Weimar'' (in tedesco: ''Weimarer Republik''). La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale, nel quale il ''Reichstag'' era eletto con un sistema proporzionale. Durante i dibattiti di Weimar, le lotte continuarono. [[Repubblica Bavarese dei Consigli|Una Repubblica Sovietica venne dichiarata a Monaco di Baviera]], solo per essere abbattuta dai ''Freikorps'' e da unità dell'esercito regolare; combattimenti sporadici continuarono a scoppiare in giro per il paese.▼
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Ci furono scontri anche nelle province orientali della Germania, che erano fedeli all'Imperatore e non volevano far parte della Repubblica: la [[Grande Sollevazione Polacca]] nella [[Provincia di Posen]] e tre [[sollevazioni slesiane]] nella [[Slesia Superiore]]. Nel frattempo, in assenza di una delegazione di pace tedesca in [[Francia]], le potenze vincitrici firmavano il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], minacciando il governo tedesco che, se non avesse a sua volta firmato, la Germania sarebbe stata nuovamente invasa. Furono imposte (Diktat) pesanti riduzioni dell'esercito tedesco, altrettanto pesanti pagamenti per le riparazioni, e la cosiddetta clausola della "Germania come unica responsabile dello scoppio della guerra", che venne inserita su insistenza francese nonostante la contrarietà del presidente statunitense Wilson. Particolarmente pesanti sul piano morale risultavano l'articolo 227, in forza del quale l'ex imperatore Guglielmo II veniva messo in stato d'accusa di fronte a un venturo Tribunale Internazionale ''"per offesa suprema alla morale internazionale"'' e l'art. 231, in cui appunto "''la Germania riconosce che essa e i suoi alleati sono responsabili per aver causato tutti i danni subìti dai Governi Alleati e associati e dai loro cittadini a seguito della guerra, che a loro è stata imposta dall'aggressione della Germania e dei suoi alleati"''.▼
▲In gennaio ci furono ulteriori tentativi di stabilire uno stato socialista da parte dei lavoratori nelle strade di Berlino, ma questi tentativi [[Rivolta spartachista|vennero soffocati]] nel sangue dalle unità paramilitari dei ''[[Freikorps]]'', truppe composte da ex-soldati e volontari solitamente di estrema destra. Gli scontri culminarono il 15 gennaio con la morte di [[Rosa Luxemburg]] e di [[Karl Liebknecht]]<ref>{{Cita web|url=https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/accadde-che/15-gennaio-1919-muore-rosa-luxemburg/|titolo=15 gennaio 1919: muore Rosa Luxemburg|accesso=2021-07-19|data=2019-01-15|dataarchivio=19 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210719211855/https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/accadde-che/15-gennaio-1919-muore-rosa-luxemburg/|urlmorto=sì}}</ref>. Con l'affermazione di Ebert, gli assassini non vennero processati davanti a una corte civile, ma davanti a una militare, il che portò alla
L'accettazione del Trattato rappresenta una sorta di "peccato originale" della Repubblica di Weimar, che alienò subito il favore di gran parte della popolazione tedesca, e che infine favorì l'impetuosa ascesa elettorale dei nazisti. A testimonianza dell'odio che il Trattato suscitò in terra tedesca può ricordarsi che nel 1921 venne assassinato [[Matthias Erzberger]] (politico cattolico che materialmente lo aveva firmato), mentre nel 1922 analoga sorte spettò a [[Walther Rathenau]] (ministro degli esteri di Weimar impegnatosi a pagare regolarmente le riparazioni di guerra alla Francia). [[Adolf Hitler]] avrebbe più tardi dato la colpa alla Repubblica e alla sua democrazia per questo trattato. Il Primo Presidente della Germania, [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]] della MSPD, firmò la nuova costituzione tedesca l'11 agosto [[1919]].▼
Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato ''Repubblica di Weimar'' (in tedesco: ''Weimarer Republik''). La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale, nel quale il ''Reichstag'' era eletto con un sistema proporzionale. Durante i dibattiti di Weimar, le lotte continuarono. [[Repubblica Bavarese dei Consigli|Una Repubblica Sovietica venne dichiarata a Monaco di Baviera]], solo per essere abbattuta dai ''Freikorps'' e da unità dell'esercito regolare; combattimenti sporadici continuarono a scoppiare in giro per il paese.
▲Ci furono scontri anche nelle province orientali della Germania, che erano fedeli all'Imperatore e non volevano far parte della Repubblica: la [[Grande Sollevazione Polacca]] nella [[Provincia di Posen]] e tre [[sollevazioni slesiane]] nella [[Slesia Superiore]]. Nel frattempo, in assenza di una delegazione di pace tedesca in [[Francia]], le potenze vincitrici firmavano il [[
▲L'accettazione del Trattato rappresenta una sorta di "peccato originale" della Repubblica di Weimar, che alienò subito il favore di gran parte della popolazione tedesca, e che infine favorì l'impetuosa ascesa elettorale dei nazisti. A testimonianza dell'odio che il Trattato suscitò in terra tedesca può ricordarsi che nel 1921 venne assassinato [[Matthias Erzberger]] (politico cattolico che materialmente lo aveva firmato)<ref>{{Cita web|url=https://it.alphahistory.com/weimarrepublic/matthias-erzberger/|titolo=Matthias Erzberger|autore=J. Llewellyn, S. Thompson|accesso=2021-07-16|data=2019-09-20|urlmorto=sì}}</ref>, mentre nel 1922 analoga sorte spettò a [[Walther Rathenau]] (ministro degli esteri di Weimar impegnatosi a pagare regolarmente le riparazioni di guerra alla Francia)<ref>{{Cita web|url=https://www.dhm.de/lemo/kapitel/weimarer-republik/innenpolitik/rathenau|titolo=Die Ermordung Walter Rathenaus|autore=V. Hierholzer|accesso=2021-07-16|lingua=DE|data=2000-06-06}}</ref>. [[Adolf Hitler]] avrebbe più tardi dato la colpa alla Repubblica e alla sua democrazia per questo trattato. Il Primo Presidente della Germania, [[
=== I primi anni: conflitto interno (1919-1923) ===
Fin dall'inizio, la Repubblica fu posta sotto grande pressione tanto dagli estremisti di destra quanto da quelli di sinistra. La sinistra accusava i Socialdemocratici al potere di aver tradito gli ideali del movimento operaio,
[[File:Bundesarchiv Bild 119-1983-0007, Kapp-Putsch, Marinebrigade Erhardt in Berlin.jpg|thumb|upright=1.2|Folla fa da ala alla [[Marine-Brigade Ehrhardt]] durante il putsch di Kapp]]
Il 13 marzo
I ''Freikorps'', che avevano propri progetti per il potere, gli si rivoltarono contro. Ebert poté solo ritirare il suo [[parlamento]] da Berlino e riunirlo a [[Dresda]], da dove il governo indisse uno [[sciopero generale]]. Questo ebbe successo nel fermare completamente l'economia e il governo Kapp collassò già il 17 marzo.
Il 6 giugno
Per il
Poiché anche gli operai in sciopero venivano pagati dallo stato, venne stampata [[valuta]] aggiuntiva che innescò un processo di [[iperinflazione]]. Il valore del [[Papiermark]] crollò da 4,2 per ogni [[dollaro statunitense]] a {{formatnum:1000000}} di marchi per dollaro nell'agosto 1923 e a {{formatnum:4200000000000}} per dollaro il 20 novembre. Il 1º dicembre venne introdotta una nuova valuta con il tasso di cambio di {{formatnum:1000000000000}} di vecchi marchi per 1 nuovo marco, il [[Rentenmark]]. I pagamenti delle riparazioni vennero ripresi e la Ruhr restituita alla Germania.
Il 1923 vide anche un attacco dalla destra che prese forma nel [[Putsch della birreria di Monaco|Putsch della Birreria]], messo in piedi da [[Adolf Hitler]] a [[Monaco di Baviera]]. Nel
Quindi, l'8 novembre
=== L'epoca d'oro di Stresemann (1923-1929) ===
[[Gustav Stresemann]] era il leader del [[Partito Popolare Tedesco]], di formazione democratico-liberale. Fu cancelliere per un breve periodo nel
[[File:5000 marchi 1922.jpg|left|thumb|{{formatnum:5000}} marchi del 1922 (fronte)]]
La politica di Stresemann aveva come fine la riapertura del dialogo con le potenze straniere e il risollevamento economico della nazione. La sua prima mossa fu quella di emettere una nuova valuta, il ''[[Rentenmark]]'', per arrestare l'iperinflazione che stava paralizzando la [[Società civile|società]] e l'[[economia]] tedesca. Questo scopo fu raggiunto e Stresemann si rifiutò ripetutamente di emettere altra valuta, che era stata la causa iniziale della precedente [[spirale inflattiva]]. Per stabilizzare ulteriormente l'economia, ridusse le spese e la [[burocrazia]] e al tempo stesso aumentò le [[tassa|tasse]].
[[File:5000 marchi 1922 (retro).jpg|thumb|5000 marchi del 1922 (retro)]]▼
Il governo cercò anche di mettere fine al conflitto con la Francia e risolse la questione della resistenza passiva della Ruhr. Inoltre, represse senza mezzi termini tutti i tentativi di opposizione degli estremisti di destra e sinistra. Durante questo periodo venne creato anche il [[piano Dawes]] per permettere alla Germania di mantenersi in grado di pagare le riparazioni di guerra, che vennero dilazionate<ref>{{cita|Formigoni|p. 311|Formigoni}}.</ref>. La maggior parte dei finanziamenti necessari a far ripartire l'industria produttiva tedesca sarebbero stati messi a disposizione proprio dagli Stati Uniti che, in questo modo, avrebbero potuto collocare i capitali eccedenti, investendoli in Germania in cambio di grandi profitti. Ma, soprattutto, consentendo alla Germania di pagare le riparazioni, gli Stati Uniti rendevano possibile il pagamento degli ingenti debiti contratti, durante la guerra, da parte di Francia, Gran Bretagna e Italia, nei loro confronti.
▲[[File:5000 marchi 1922 (retro).jpg|thumb|{{formatnum:5000}} marchi del 1922 (retro)]]
Nel 1925, dunque, l'economia e il sistema finanziario tedesco sembravano aver superato il momento più difficile. Intanto, Stresemann strinse con il ministro degli esteri francese Briand una serie di accordi che normalizzarono finalmente i rapporti tra le due nazioni. Nell'ottobre del 1925, infatti, si giunse alla firma degli Accordi di Locarno, cui aderirono anche Inghilterra, Italia, Belgio e Polonia. Con questo trattato la Germania riconosceva la perdita dell'Alsazia e della Lorena, accettava la smilitarizzazione della Renania ma non assumeva impegni riguardo alle frontiere orientali. Questo fu un vero e proprio successo per la Germania di Stresemann, la quale non veniva più considerata come una nazione sconfitta, ma come un interlocutore a livello internazionale.▼
▲Nel 1925, dunque, l'economia e il sistema finanziario tedesco sembravano aver superato il momento più difficile. Intanto, Stresemann strinse con il ministro degli esteri francese Briand una serie di accordi che normalizzarono finalmente i rapporti tra le due nazioni. Nell'ottobre del 1925, infatti, si giunse alla firma degli [[Accordi di Locarno]], cui aderirono anche Inghilterra, Italia, Belgio e Polonia. Con questo trattato la Germania riconosceva la perdita dell'Alsazia e della Lorena, accettava la smilitarizzazione della Renania ma non assumeva impegni riguardo alle frontiere orientali. Questo fu un vero e proprio successo per la Germania di Stresemann, la quale non veniva più considerata come una nazione sconfitta, ma come un interlocutore a livello internazionale.
La Germania fu ammessa nella [[Società delle Nazioni]], firmò un patto di neutralità con l'[[Unione Sovietica]] e il [[disarmo]] venne bloccato. Infine, il 24 luglio 1929 entrò in vigore il [[Patto Briand-Kellog]], per il quale i sottoscrittori (tra cui, oltre alla Germania, alla Francia e agli Stati Uniti, anche il Giappone, la Russia e l'Italia) si impegnavano a rinunciare alla guerra e risolvere i contrasti per via diplomatica. Quello stesso anno, la morte di Stresemann segnò la fine dell'"epoca d'oro" della Repubblica di Weimar.▼
▲
=== Il collasso e l'ascesa di Hitler (1929-1933) ===
Gli ultimi anni della Repubblica di Weimar furono caratterizzati da un'instabilità politica superiore a quella degli anni precedenti. Il 29 marzo
Dopo che un decreto impopolare per risanare le finanze del ''Reich'' non trovò l'appoggio del ''Reichstag'', Hindenburg stabilì un provvedimento di emergenza basato sull'articolo 48 della costituzione. Il decreto venne di nuovo invalidato il 18 luglio 1930 da un'esigua maggioranza del ''Reichstag'' con il supporto di [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]], [[Partito Comunista di Germania|KPD]] e delle allora piccole [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|NSDAP]] e [[Partito Popolare Nazionale Tedesco|DNVP]]. Immediatamente dopo, Brüning sottomise al ''Reichstag'' il decreto presidenziale con il quale veniva sciolto.
Le successive elezioni generali del ''Reichstag'', il 14 settembre
Dal 1930 al 1933, Brüning tentò di risanare lo stato, che si trovava in una situazione disastrosa e senza una maggioranza in parlamento, governando con l'aiuto dei decreti presidenziali di emergenza. In quel periodo, la [[grande depressione]] raggiunse il culmine.
Il rovescio economico durò fino alla seconda metà del 1932. Per quel tempo, la Repubblica di Weimar aveva perso tutta la credibilità nei confronti della maggioranza dei tedeschi. Mentre gli studiosi sono in grande disaccordo sulla valutazione da dare alla politica di Brüning, {{Senza fonte|si può tranquillamente dire che contribuì al declino della Repubblica}}. Se a quell'epoca esistessero, o meno, delle alternative, rimane oggetto di ampio dibattito
Hindenburg incaricò quindi come nuovo ''Reichskanzler'' [[Franz von Papen]], che aveva il supporto di Hitler, ma a prezzo di una serie di richieste:
* il ''Reichstag'' sarebbe stato sciolto di nuovo per indire nuove elezioni;
* il bando delle [[Sturmabteilung|SA]], imposto dopo gli scontri di strada, doveva essere
* il governo socialista della [[Stato
Le elezioni generali per il ''Reichstag'' del 31 luglio
Il 4 gennaio
[[File:Bundesarchiv Bild 102-14439, Rede Adolf Hitlers zum Ermächtigungsgesetz.jpg|thumb|upright=1.2|Il discorso di Hitler durante la seduta per l'approvazione del [[Decreto dei pieni poteri]]]]
Quando il piano venne finalmente presentato a Hindenburg, questi nominò Hitler come il nuovo ''Reichskanzler'' il 30 gennaio
Le successive elezioni del ''Reichstag'', il 5 marzo
== Ragioni del crollo ==
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La Repubblica di Weimar ebbe alcuni tra i più gravi problemi economici mai sperimentati nella storia di una democrazia occidentale. L'iperinflazione rampante, la massiccia disoccupazione e il grave abbassamento della qualità della vita, confrontati con il periodo precedente alla [[prima guerra mondiale]], furono i fattori principali del collasso. Con la [[grande depressione]] degli [[anni 1930|anni trenta]], le istituzioni della Repubblica in quanto tali vennero incolpate da molti per i problemi economici; questo è evidente nei risultati elettorali, dove i partiti politici che volevano lo smantellamento completo della Repubblica, sia a destra che a sinistra dell'arco costituzionale, resero impossibile la formazione di una maggioranza stabile in parlamento.
In questo contesto, il [[
Oggi molti storici concordano che molti industriali identificarono la Repubblica con i sindacati e i socialdemocratici, poiché furono questi che stabilirono le concessioni sociali del
L'abuso
=== Problemi istituzionali ===
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Viene comunemente accettato che la costituzione del 1919 avesse una serie di debolezze fondamentali, che resero l'instaurazione di una dittatura troppo facile. Che una costituzione differente avrebbe potuto evitare il Terzo Reich è però discutibile; in ogni caso, la costituzione del 1949 (il ''[[Grundgesetz]])'' riconobbe queste critiche e può essere vista come una risposta forte a quelle pecche.
* L'istituzione del ''Reichspräsident'' veniva frequentemente vista come un ''[[surrogato]]'', un tentativo di rimpiazzare l'Imperatore (''"Ersatzkaiser"'', "sostituto Imperatore"), che aveva abdicato nel 1918, con un'istituzione similarmente forte e autoritaria<ref>C. Paul Vincent. ''A Historical Dictionary of Germany's Weimar Republic, 1918-1933'' [First Edition], 0313273766, 978031327376 Greenwood Press
* L'SPD, avendo costruito quella che viene definita "[[
* Il ''Reichstag'' poteva rimuovere il ''Reichskanzler'' dal suo ufficio anche se non era in grado di accordarsi su un successore. Questo [[mozione di sfiducia|voto di sfiducia]] "distruttivo" portò a molti Cancellieri in rapida successione e aggiunse un altro fattore di instabilità politica alla Repubblica. Come risultato, il ''[[Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania|Grundgesetz]]'' del 1949 stabilì che un Cancelliere poteva essere dimesso dal Parlamento solo se un successore veniva eletto contestualmente; è la cosiddetta [[sfiducia costruttiva]]<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00737441.pdf|titolo=Riforma elettorale: in tema di 'Ispano-tedesco' - Il sistema elettorale di Germania e Spagna|curatore=L. Borsi|accesso=2021-08-05|formato=PDF|editore=[[Senato della Repubblica]]|p=12}}</ref>.
* La costituzione prevedeva che in caso di dimissioni o morte del Presidente, il ''Reichskanzler'' (Cancelliere) ne avrebbe assunto l'ufficio (e, soprattutto, ne avrebbe avuto i poteri) fino all'elezione di un nuovo Presidente. Questo permise a Hitler di unire di fatto gli uffici di ''Reichskanzler'' e ''Reichspräsident'' dopo la morte di Hindenburg nel 1934. Comunque, per quell'epoca, l'impianto della futura dittatura si stava già radicando, e questa clausola non può quindi essere considerata, da sola, come unica causa dell'affermazione del potere del nazismo.
* Nel ''[[Reichstag (
=== Visioni personalistiche ===
Alcuni storici preferiscono spostare lo sguardo analitico dai grandi eventi, ricercando piuttosto le cause dell'ascesa del nazismo negli individui e nelle decisioni che presero. Per esempio, la politica economica di Brüning nel 1930-1933 è stata oggetto di un ampio dibattito
Un'altra focalizzazione è su [[Paul von Hindenburg]], che divenne ''Reichspräsident'' nel
== Geografia antropica ==
===
{{vedi anche|
{|class="wikitable sortable"
!Land || Superficie<br />(km²) || Abitanti<ref group="N">Dati del [[1925]]</ref> || Densità<br />(ab./km²) || Capitale
|-----
| [[Stato
| align="right" | {{formatnum:351045}} || align="right" | 143 || [[Dessau]]
|-----
| [[Repubblica di Baden]] (''Republik Baden'') || align="right" |
| align="right" | {{formatnum:2312500}}
| align="right" | 153 || [[Karlsruhe]]
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| [[
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| [[
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| align="right" | 137 || [[Braunschweig]]
|-----
| [[Brema (stato)|Città libera anseatica di
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|-----
| [[Amburgo|Città libera e anseatica di
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| [[Stato
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|-----
| [[
| align="right" |
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| [[Città libera di Lubecca|Città libera e anseatica di Lubecca]] (''Freie und Hansestadt Lübeck'') || align="right" | 297,71
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| [[Stato
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| [[
| align="right" |
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|-----
| [[Turingia|Land di
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| [[
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| '''''[[Deutsches Reich]]''''' || align="right" | '''
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|
| align="right" | ''
| align="right" | ''402'' ||
|}
== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura di Weimar}}
Durante la Repubblica di Weimar la [[Germania]] conobbe un'intensa fase di espansione artistica, culturale e scientifica. Il nuovo clima di libertà politica, contrastante con l'assolutismo del ''Reich'' guglielmino, contribuì a fare di [[Berlino]] il motore di una rivoluzione culturale di portata europea<ref>{{cita|Sabbatucci-Vidotto|p. 63|Sabbatucci-Vidotto}}.</ref>. I 14 anni della Repubblica di Weimar furono infatti caratterizzati da una notevole produzione intellettuale: gli artisti tedeschi diedero importanti contributi nei campi della [[letteratura]], dell'[[arte]], dell'[[architettura]], della [[musica]], della [[drammaturgia]] e nel nuovo mezzo che in quegli anni si stava affermando, il [[cinema]]. Il [[filosofo]] [[Ernst Bloch]] descrisse quel periodo come una "nuova
Fra le opere di tale periodo possono essere segnalate le [[caricatura|caricature]] politiche di [[Otto Dix]]<ref>{{Cita web|url=https://www.moma.org/artists/1559|titolo=Otto Dix|accesso=2021-08-29|lingua=EN|editore=[[Museum of Modern Art|MoMA]]}}</ref>, [[John Heartfield]] e [[George Grosz]]<ref>{{Cita web|url=https://www.christies.com/features/10-things-to-know-about-George-Grosz-7883-1.aspx|titolo=10 things to know about George Grosz|autore=A. Smart|accesso=2021-08-29|lingua=EN|editore=[[Christie's]]|data=2020-01-09}}</ref>, il movimento artistico della [[nuova oggettività]]<ref>{{Cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/venezia/mostra-nuova-oggettivit%C3%A0-arte-in-germania-al-tempo-della-repubblica-di-weimar-14531|titolo=NUOVA OGGETTIVITÀ. ARTE IN GERMANIA AL TEMPO DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR|accesso=2021-08-29}}</ref>, film come ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' di [[Fritz Lang]] e molte altre opere prodotte dalla [[
==
=== Partiti ===
I principali partiti durante la Repubblica di Weimar erano:
Riga 273 ⟶ 267:
* [[Partito Tedesco-Hannoveriano]]
* [[Schleswig-Holsteinische Bauern- und Landarbeiterdemokratie]]
* [[Partito Comunista di Germania]]
* [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]]
* [[Partito della Classe Media Tedesca]]
* [[Partito Tedesco dei Lavoratori]]
* [[Partito Popolare Conservatore (Germania)|Partito Popolare Conservatore]]
* [[Partito Popolare Cristiano (Germania)|Partito Popolare Cristiano]]
* [[Partito Popolare Tedesco della Libertà]]
=== Elezioni politiche ===
Le consultazioni elettorali nella Repubblica di Weimar si ebbero
* [[Elezioni
* [[Elezioni
* [[Elezioni
* [[Elezioni
* [[Elezioni presidenziali
* [[Elezioni
* [[Elezioni
* [[Elezioni presidenziali
* [[Elezioni
* [[Elezioni
* [[Elezioni
{| width=90% class="wikitable"
|- style="font-weight: bold; text-align: right; color: black
| style="background-color: #f2f2f2;" |<ref>
| colspan="8" style="background-color: #f2f2f2;" | <div align="center">Elezioni tenute il</div>
|- style="background-color: #f2f2f2; font-weight: bold; text-align: center;"
| width="300" align="left" | Partiti politici del [[Reichstag (
| width="100" align="center" | 6 giugno<br />[[1920]]
| width="100" align="center" | 4 maggio<br />[[1924]]
Riga 365 ⟶ 366:
|-
| colspan=9 style="font-size: 90%; padding: 5px; background-color: #f5f5f5;" |
* (*) Include il Partito popolare bavarese (BVP), una derivazione del ''Zentrum'' dal quale si distaccò nel
* (**) Le elezioni vennero tenute dopo il [[decreto dell'incendio del Reichstag]] e l'arresto dei deputati comunisti. Il KPD venne però formalmente sciolto solo dopo le elezioni del 1933 per agevolare l'approvazione del [[decreto dei pieni poteri]] visto che ovviamente i deputati comunisti eletti non poterono esercitare la loro opposizione essendo già in [[campo di concentramento]] o in fuga dalla Germania.
|}
==== Le elezioni del 1919 ====
{{Vedi anche|Elezioni
Le
Le elezioni si svolsero col [[sistema elettorale proporzionale]]: la nazione era stata divisa in 38 distretti, ognuno dei quali esprimeva un numero di seggi in proporzione al numero di abitanti. Non era prevista alcuna soglia di sbarramento e infatti partiti dal consenso minuscolo riuscirono ad ottenere seggi in [[Parlamento]]: i partiti piccolissimi furono premiati mentre quelli grandi furono sfavoriti. Ne conseguì una Camera frastagliatissima e molto debole (caratteristiche queste che i governi di Weimar pre-[[Nazismo|nazisti]] non persero mai o quasi mai).
Le consultazioni furono un'incognita fino all'ultimo: si era conclusa da poche settimane la [[prima guerra mondiale]] e non era prevedibile quale sarebbe stata la reazione del popolo. L'affluenza fu dell'83% e la [[Sinistra (politica)|sinistra]] [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]] del [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]], pur non presentandosi unita all'appuntamento, tentò di sfondare: vinse, ma senza maggioranza assoluta.
Dopo che i risultati furono noti, [[
== Note ==
;Note al testo
<references />▼
<references group="N"/>
;Fonti
== Bibliografia ==
Riga 390 ⟶ 394:
* Hagen Schulze, ''La repubblica di Weimar - La Germania dal 1918 al 1933'', Bologna, Il Mulino, 1993
* {{Cita libro|autore=Detlev J. K. Peukert|traduttore=Cirillo|titolo=La repubblica di Weimar|edizione=Collana Nuova Cultura|città=Torino|editore=Bollati Boringhieri|anno=1996|isbn=978-88-339-0970-7}}
* [[Heinrich August Winkler]], ''La repubblica di Weimar'', Roma, Donzelli, 1998
* Martin Broszat, ''Da Weimar a Hitler'', Roma/Bari, Laterza, 2000
* {{Cita libro|autore=[[Ernst Nolte]]|traduttore=F. Coppellotti|titolo=La Repubblica di Weimar. Un'instabile democrazia fra Lenin e Hitler|città=Milano|editore=Christian Marinotti|anno=2006|isbn=978-88-8273-065-9}}
Riga 399 ⟶ 403:
* [[Ciro Sbailò]], ''Weimar. Un laboratorio per il costituzionalismo europeo'', Città Aperta - Kore University Press, Troina, 2007
* Eric D. Weitz, ''La Germania di Weimar. Utopia e tragedia'', Einaudi, Torino, 2008
* Cindy Skach, ''Borrowing Constitutional Designs: Constitutional Law in Weimar Germany and the French Fifth Republic'',
* Malte König, ''La Repubblica di Weimar: una rassegna storiografica'', in: ''Nuova Informazione Bibliografica'' 17.3, 2020, pp. 529-542
== Voci correlate ==
* [[Cancellieri del Reich]]
* [[Costituzione di Weimar]]
* [[Cultura di Weimar]]
* [[Cooperazione cino-tedesca]]
Riga 409 ⟶ 414:
* [[Decreto dell'incendio del Reichstag]]
* [[Divisioni amministrative della Repubblica di Weimar]]
* [[Elezioni federali tedesche del 1919]]▼
* [[Germania nazista]]
* [[Kuhle Wampe]]
* [[Reichstag (Repubblica di Weimar)]]
* [[Storia della Germania]]
▲*[[Elezioni federali tedesche del 1919]]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.lwl.org/westfaelische-geschichte/portal/Internet/ku.php?tab=que&ID=843|titolo=La costituzione del Reich Tedesco (Costituzione di Weimar, versione completa in tedesco)}}
{{Stati della Repubblica di Weimar}}
{{Partiti politici della Repubblica di Weimar}}
▲{{Storia della Germania}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Germania|Grande Guerra|nazismo}}
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[[Categoria:Stati dissolti negli anni 1930]]
[[Categoria:Repubblica di Weimar| ]]
[[Categoria:Storia della Germania]]
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