Repubblica di Weimar: differenze tra le versioni

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{{NN|storia contemporanea|febbraio 2021|note insufficienti, intere sezioni senza note}}
{{F|stati scomparsi|giugno 2012}}
{{Stato storico
|nomeCorrente = Reich tedesco<br /><small>Repubblica di Weimar</small>
|nomeUfficialenomeCompleto = [[Deutsches Reich tedesco]]
|nomeUfficiale = ''Deutsches Reich''
|linkBandiera = Flag_of_Germany_(3-2_aspect_ratio).svg
|paginaBandiera = Bandiera tedesca
|linkStemma = Wappen Deutsches Reich (Weimarer Republik)Coat_of_arms_of_Germany.svg
|paginaStemma = Stemma della Germania
|linkLocalizzazione = Weimar Republic 1930.svg
|didascaliaLocalizzazione = La Repubblica di Weimar nel 1930
|linkMappa = Karte des Deutschen Reiches, Weimarer Republik-Drittes Reich 1919–1937.svg
|inno = ''[[Das Lied der Deutschen]]''<br /><small>''Il[[File:German Cantonational deianthem Tedeschi''</small>performed by the US Navy Band.ogg]]
|motto = ''Einigkeit und Recht und Freiheit''<br/>(''Unità, giustizia e libertà'')
|motto =
|lingua = [[lingua tedesca|tedescoTedesco]]
|capitale principale = {{simbolo|Seal of Berlin 1920.png}} [[Berlino]]
|popolazionecapitaleAbitanti = {{formatnum:624110004187000}}
|forma di stato = [[Democrazia|Stato democratico]]
|capitaleAbitantiAnno = [[1934]]
|forma di stato = [[Democrazia|Stato democraticoRepubblica]]
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]]
|titolo capi di stato = [[Capi di Stato del Reich|ReichspräsidentPresidente]]
|elenco capi di stato = [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]]<br />[[Paul von Hindenburg]]
|titolo capi di governo = [[Cancellieri del Reich|RegierungschefCancelliere]]
|elenco capi di governo = vedi [[Cancellieri del Reich#Repubblica di Weimar|lista]]
|organi deliberativi = [[Reichstag (istituzione)#Nella Repubblica di Weimar)|Reichstag]]
|inizio = 9 novembre [[1918]]
|primo capo di stato = <br /><small>[[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]]
|evento iniziale = [[Rivoluzione di novembre]]
|fine = 30 gennaio [[1933]] (''de facto'') con [[Adolf Hitler]]<br />23 maggio [[1945]] (''de iure'')
|fine = 2 agosto [[1934]]
|ultimo capo di stato = <br /><small>[[Paul vonKarl HindenburgDönitz]]
|evento finale = [[Machtergreifung|Nomina di [[Adolf Hitler]] a Führercancelliere del popoloReich]] (1933, de tedescofacto)
 
[[Capitolazione della Germania nazista|Resa incondizionata della Germania]] e scioglimento del governo da parte delle Forze Alleate (1945, de iure)
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|periodo massima espansione = 1925
|popolazione = {{formatnum:64115604}}<ref>https://ourworldindata.org/grapher/population-past-future?tab=table&time=earliest..1925&country=~IND</ref>
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|moneta = [[Papiermark]] <small>(1919-1923)</small><br />[[Rentenmark]] <small>(1923-1924)</small><br />[[Reichsmark]] <small>(1924-1933)</small>
|stato precedente = {{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Impero tedesco]]
|stato successivo = {{Bandiera|DEU 1933-19451935}} [[Germania nazista]]
|stato attuale = {{DEU}}<br/>{{POL}}<br/>{{RUS}}
|portale = Germania
|festa =
}}
'''Repubblica di Weimar''' (in [[lingua tedesca]] ''Weimarer Republik'' {{IPA|[ˈvaɪ̯maʁɐ ʁepuˈbliːk]}}) è la denominazione non ufficiale con cui viene normalmente indicato il '''Reich tedesco''' (in tedesco ''[[Deutsches Reich]]'') nel periodo tra il novembre 1918 e il 1933. Deve il suo nome alla città di [[Weimar]], dove si riunì l'[[Assemblea nazionale di Weimar|assemblea nazionale]] che redasse la nuova [[Costituzione di Weimar|costituzione]] dello Stato tedesco a seguito della conclusione della [[prima guerra mondiale]] e l'esito della [[Rivoluzione di novembre]], scoppiata all'inizio del novembre 1918 e causa principale dell'abdicazione al trono di [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] e proclamazione della Prima Repubblica Tedesca.
 
Il primo tentativo di stabilire una [[democrazia liberale]] in Germania fu un periodo di grandegrandi tensionecambiamenti sociali e culturali, ma anche di conflittoconflitti internointerni, nonchéche disi graveconcluse con il crollo dell'economia tedesca, a causa della [[Grande depressione|crisi economica scoppiata nel 1929]], cheil siprogressivo conclusedeteriorarsi condella vita politica del paese a partire dalla nomina di [[Heinrich Brüning|Brüning]] a Cancelliere, e l'ascesa al potere di [[Adolf Hitler]] e del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]] nel [[gennaio 1933]]. Anche se tecnicamente la [[Costituzione di Weimar|costituzione del 1919]] non venne mai revocata del tutto fino a dopo la [[seconda guerra mondiale]], le misure legali prese dal governo nazista nel 1933, comunemente note come ''[[Gleichschaltung]]'', in effetti distrussero tutti i meccanismi forniti da un normale sistema democratico ed è quindi comune segnare il 1933 come la fine della Repubblica di Weimar.
'''Repubblica di Weimar''' (in [[lingua tedesca]] ''Weimarer Republik'') è la denominazione con cui viene normalmente indicato il [[Reich tedesco]] nel periodo tra il [[1919]] ed il [[1933]].
1918-19: Il Biennio Rosso in Germania assume aspetti di Guerra Civile
Disordini e assalti a fabbriche
Incendi alle case 1919: Costituzione di Weimar (regione della Turingia in Germania)
Forma di governo = Repubblica Federale
Il Presidente è eletto dal popolo
Il Cancelliere è il capo del governo, eletto dal Presidente e controllato dal Parlamento ma Continuano i disordini → la Repubblica è debole
Nazionalisti: il governo ha concluso una pace frettolosa
Rivoluzionari: la politica di Weimar è arretrata
Entrambi i partiti accusano la Repubblica di essere sottomessa
alla volontà di Francia e Gran Bretagna.
1923: La Germania non riesce a pagare i debiti di guerra → Francia e Belgio occupano la Ruhr Il governo tedesco fa una resistenza passiva senza risultati e Si rafforzano i gruppi nazionalisti tedeschi
Al governo viene eletto Stresemann
Riapertura trattative con la Francia
Respinta del Putch di Monaco (colpo di stato - 8/9 novembre 1923) organizzato dal Partito Nazionalsocialista degli Operai → arresto di Hitler In carcere scrive il “Mein kampf” (La mia battaglia) in cui progetta le basi del Nazismo
Ripartenza dell’economia tedesca con l’aiuto degli USA
1929: Riduzione del debito pubblico → La Francia abbandona le zone occupate.
La Repubblica di Weimar è malvista dai militari, nazionalisti, classe media e industriali
e la crisi economica degli USA del 1929 avrà effetti catastrofici sulla Germania.
Il primo tentativo di stabilire una [[democrazia liberale]] in Germania fu un periodo di grande tensione e di conflitto interno nonché di grave [[Grande depressione|crisi economica]], che si concluse con l'ascesa al potere di [[Adolf Hitler]] e del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]] nel [[1933]]. Anche se tecnicamente la [[Costituzione di Weimar|costituzione del 1919]] non venne mai revocata del tutto fino a dopo la [[seconda guerra mondiale]], le misure legali prese dal governo nazista nel 1933, comunemente note come ''[[Gleichschaltung]]'', in effetti distrussero tutti i meccanismi forniti da un normale sistema democratico ed è quindi comune segnare il 1933 come la fine della Repubblica di Weimar.
 
L'indicazione [[Weimar]] deriva dalla omonima città, dove si tenne un'assemblea nazionale per redigere una nuova [[Costituzione di Weimar|costituzione]] dopo la sconfitta tedesca nella [[prima guerra mondiale]].
 
== Storia ==
=== La formazione (1918-1919) ===
{{vedi anche|Rivoluzione di novembre}}
Dal [[1916]] in poi, l'[[Impero tedesco]] era stato di fatto governato dai militari guidati dall{{'}}''[[Oberste Heeresleitung]]'' (OHL, Comando Supremo dell'Esercito) tramite il Capo di Stato Maggiore [[Paul von Hindenburg]], coadiuvato dal collega [[Erich Ludendorff]], che avevano finito con l'assumere una preminenza tale da condizionare irrevocabilmente le scelte del potere politico (si è parlato in tal senso di una "dittatura silenziosa" imposta dai generali nel corso della fase finale della guerra)<ref>{{Cita libro|titolo=Parlamenti di guerra (1914-1945): Caso italiano e contesto europeo|autore=M. Meriggi|url=https://books.google.com.mt/books?id=ZZE-DwAAQBAJ&pg=PA55&lpg=PA55&dq=hindenburg+governo+guerra+dittatura+%22silenziosa%22&source=bl&ots=0BoxU4IcBp&sig=ACfU3U3XVLEIGiXGqrXg-SPulMLkGRcMRw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiog_v9l5PxAhXFyqQKHVGbBmgQ6AEwB3oECAgQAw#v=onepage&q=hindenburg%20governo%20guerra%20dittatura%20%22silenziosa%22&f=false|accesso=13 giugno 2021|anno=2017|editore=Fed0A - Federico II University Press|p=55|ISBN=978-88-6887-019-5}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.karmak.org/archive/2003/01/history/silentdict.html|titolo=WWI: The Silent Dictatorshop|autore=G. Rempel|accesso=2021-06-13|lingua=EN}}</ref>. Quando divenne evidente che la [[prima guerra mondiale]] era persa, l'OHL richiese che venisse instaurato un governo civile. Ogni tentativo di continuare la guerra, dopo che la [[Bulgaria]] aveva abbandonato gli [[Imperi centrali]], avrebbe provocato l'occupazione del territorio nazionale. Il nuovo [[cancelliere]] del ''[[Impero tedesco|Reich]]'', principe [[Maximilian von Baden]], offrì quindi un [[cessate il fuoco]] al Presidente [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Woodrow Wilson]], il 34 ottobre 1918<ref>{{Cita libro|titolo=La grande storia della prima guerra mondiale|autore=[[1918Martin Gilbert|M. Gilbert]]|anno=1998|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Milano|p=1384|ISBN=9788852050435}}</ref>.
 
Il 28 ottobre [[1918]] la costituzione del 1848 venne emendata per rendere il ''Reich'' una democrazia parlamentare<ref>{{Cita web|url=https://www.bundestag.de/en/parliament/history/parliamentarism/empire/empire-200352|titolo=The Empire (1871-1918)|accesso=2021-07-10|lingua=EN}}</ref>: diversamente da quanto previsto dalla costituzione del 1871, il Cancelliere avrebbe risposto al Parlamento, il ''[[Reichstag (istituzione)#Nella Repubblica di Weimar)|Reichstag]], ''<ref>{{Cita web|url=https://www.history.com/this-day-in-history/weimar-constitution-adopted-in-germany|titolo=Weimar Constitution adopted in Germany|accesso=2021-07-10|lingua=EN}}</ref>, e non più all'Imperatore.<ref>Va; va notato che il potere legislativo durante il periodo 1871-1918 spettava al parlamento che, approvando o meno le iniziative di legge proposte dal Cancelliere, poteva condizionare l'azione dell'esecutivo, così potendo produrre, addirittura, una crisi di governo.</ref> Il piano allora in corso che prevedeva di trasformare la Germania in una [[monarchia parlamentare]] anche ''[[de iure]]'' divenne ben presto obsoleto, mentre la nazione scivolava in uno stato di caos. La Germania accoglieva peraltro moltissimi soldati di ritorno dal fronte, molti dei quali erano feriti sia fisicamente che psicologicamente.
[[File:Flag of Germany (3-2 aspect ratio).svg|thumb|left|Bandiera della Repubblica di Weimar. Proibita dal 1935 dalle autorità naziste.]]
 
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1976-067-10A, Matrosen-Aufstand.jpg|thumb|left|Marinai ammutinati]]
Il piano allora in corso che prevedeva di trasformare la Germania in una [[monarchia parlamentare]] anche ''[[de iure]]'' divenne ben presto obsoleto, mentre la nazione scivolava in uno stato di caos. La Germania accoglieva peraltro moltissimi soldati di ritorno dal fronte, molti dei quali erano feriti sia fisicamente che psicologicamente.
 
La ribellione esplose quando, il 29 ottobre, il comando militare, senza essersi consultato con il governo, ordinò alla [[Hochseeflotte|Flotta d'alto mare]] (''Hochseeflotte'') una sortita che non solo era senza speranza da un punto di vista militare, ma che avrebbe anche portato sicuramente a un arresto dei negoziati di pace. Gli equipaggi di due navi ormeggiate a [[Wilhelmshaven]] (gli [[Incrociatore da battaglia|incrociatori]] ''[[SMS Derfflinger|Derfflinger]]'' e ''[[SMS Von der Tann|Von der Tann]]'') si ammutinarono<ref>{{Cita web|url=https://www.historytoday.com/archive/mutiny-wilhelmshaven-1918|titolo=Mutiny at Wilhelmshaven, 1918|autore=D. Woodward|accesso=2021-07-10|lingua=EN}}</ref>. Quando i militari arrestarono circa mille marinai e li fecero trasportare a [[Kiel]], la rivolta locale si trasformò in una ribellione generale, che dilagò rapidamente in gran parte della [[Germania]]. Altri marinai, soldati e persino operai solidarizzarono con gli arrestati, iniziando a eleggere consigli di lavoratori e soldati modellati sui [[soviet]] della [[Rivoluzione Russa]] del [[1917]] e presero il potere civile e militare in molte città. Il 7 novembre la rivoluzione aveva raggiunto [[Monaco di Baviera]], provocando la fuga di [[Ludovico III di Baviera]] in qualità di primo monarca tedesco decaduto<ref>{{Cita web|url=https://alphahistory.com/weimarrepublic/kiel-mutiny/|titolo=The Kiel mutiny|accesso=2021-07-10|lingua=EN}}</ref>.
 
Inizialmente le richieste dei consigli erano modeste, limitandosi alla liberazione dei marinai arrestati. Contrariamente alla Russia dell'anno precedente, i consigli non erano controllati da un partito comunista. Nonostante ciò, il vicino sorgere della Russia bolscevica causò grande tensione nelle classi medio alte che temevano forse una prossima trasformazione della nazione in una Repubblica [[Socialismo|Socialista]]. A quel tempo la rappresentanza politica della classe operaia era divisa; una fazione definitasi "Social Democratici Indipendenti" (l'[[Partito Socialdemocratico Indipendente di Germania|Unabhängige Sozialdemokratische Partei Deutschlands]], USPD) si era separata dai [[Partito Socialdemocratico di Germania|Socialdemocratici]] e spingeva verso un sistema di stampo socialista. I restanti "Social Democratici Maggioritari" (MSPD), che appoggiavano un sistema parlamentare, decisero di mettersi alla testa del movimento allo scopo di non perdere la loro influenza e, sempre il 7 novembre, chiesero all'Imperatore [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] di abdicare. Il 9 novembre 1918 la Repubblica venne proclamata da [[Philipp Scheidemann]], affacciatosi a una finestra del [[Reichstag (edificio)|palazzo del ''Reichstag'']] di [[Berlino]]. Due ore dopo una "Repubblica Socialista" venne proclamata, a poche centinaia di metri, da un balcone del [[Castello di Berlino]] da [[Karl Liebknecht]]<ref>{{Cita web|url=https://www.assemblea.emr.it/cittadinanza/per-approfondire/formazione-pdc/viaggio-visivo/lideologia-nazista-e-il-razzismo-fascista/la-germania-tra-nazionalismo-e-comunismo/la-repubblica-di-weimar/approfondimenti/la-proclamazione-della-repubblica|titolo=La proclamazione della Repubblica|accesso=2021-07-16}}</ref>.
 
[[File:Ausrufung Republik Scheidemann.jpg|thumb|Philipp Scheidemann proclama la Repubblica dal Reichstag]]
A quel tempo la rappresentanza politica della classe operaia era divisa; una fazione definitasi "Social Democratici Indipendenti" (l'[[Partito Socialdemocratico Indipendente di Germania|Unabhängige Sozialdemokratische Partei Deutschlands]], USPD) si era separata dai [[Partito Socialdemocratico di Germania|Socialdemocratici]] e spingeva verso un sistema di stampo socialista. I restanti "Social Democratici Maggioritari" (MSPD), che appoggiavano un sistema parlamentare, decisero di mettersi alla testa del movimento allo scopo di non perdere la loro influenza e, sempre il 7 novembre, chiesero all'Imperatore [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] di abdicare. Il 9 novembre 1918 la Repubblica venne proclamata da [[Philipp Scheidemann]], affacciatosi a una finestra del [[Reichstag (edificio)|palazzo del ''Reichstag'']] di [[Berlino]]. Due ore dopo una "Repubblica Socialista" venne proclamata, a poche centinaia di metri, da un balcone del [[Castello di Berlino]] da [[Karl Liebknecht]].
{{Storia della Germania}}
Sempre il 9 novembre, con un atto discutibile dal punto di vista legale, il "''Reichskanzler"'' Principe Maximilian von Baden, trasferì i propri poteri a [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]], capo della MSPD. Fu evidente che questo atto non sarebbe stato sufficiente a soddisfare le masse, sicché il giorno dopo venne eletto un governo rivoluzionario, il "Consiglio dei Commissari del Popolo" (''Rat der Volksbeauftragten''), composto da membri della MSPD e della USPD e guidato da Ebert per la MSPD e da [[Hugo Haase]] per la USPD. Anche se il nuovo governo venne confermato dal consiglio dei lavoratori e dei soldati di Berlino, fu avversato dagli [[spartachisti]], l'ala sinistra della USPD guidata da [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]]. Ebert chiese la convocazione di un Congresso Nazionale dei Consigli, che ebbe luogo dal 16 al 20 dicembre [[1918]], e nel quale la MSPD aveva la maggioranza. Ebert riuscì a imporre rapide elezioni per un'Assemblea Nazionale che doveva dar vita a una costituzione per un sistema parlamentare, marginalizzando così il movimento che richiedeva una Repubblica Socialista.
 
Sempre il 9 novembre, con un atto discutibile dal punto di vista legale, il "''Reichskanzler"'' Principe Maximilian von Baden, trasferì i propri poteri a [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]], capo della MSPD<ref name="Formigoni">{{cita libro | nome= Guido| cognome= Formigoni| titolo= Storia della politica internazionale nell'età contemporanea (1815-1992)| anno= 2000| editore= Il Mulino| città= Bologna| ISBN= 88-15-07617-4|pagina= 274}}</ref>. Fu evidente che questo atto non sarebbe stato sufficiente a soddisfare le masse, sicché il giorno dopo venne eletto un governo rivoluzionario, il "Consiglio dei Commissari del Popolo" (''Rat der Volksbeauftragten''), composto da membri della MSPD e della USPD e guidato da Ebert per la MSPD e da [[Hugo Haase]] per la USPD. Anche se il nuovo governo venne confermato dal consiglio dei lavoratori e dei soldati di Berlino, fu avversato dagli [[spartachisti]], l'ala sinistra della USPD guidata da [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]]. Ebert chiese la convocazione di un Congresso Nazionale dei Consigli, che ebbe luogo dal 16 al 20 dicembre [[1918]], e nel quale la MSPD aveva la maggioranza. Ebert riuscì a imporre rapide elezioni per un'Assemblea Nazionale che doveva dar vita a una costituzione per un sistema parlamentare, marginalizzando così il movimento che richiedeva una Repubblica Socialista.
Per assicurarsi che il suo governo fosse in grado di mantenere il controllo sulla nazione, Ebert fece un patto con l'OHL, ora guidato dal successore di Ludendorff, il generale [[Wilhelm Groener]]. Il [[Patto Ebert-Groener]] essenzialmente stabiliva che il governo non avrebbe cercato di riformare l'esercito fino a quando l'esercito avesse giurato di difendere il governo. Da una parte, questo accordo simboleggiava l'accettazione di un nuovo governo da parte dei militari, calmando le preoccupazioni della classe media; dall'altra parte, venne considerato un tradimento degli interessi dei lavoratori da parte della sinistra; inoltre stabiliva l'Esercito come un gruppo indipendente e conservatore all'interno dello stato, in grado di influenzare il destino della neonata Repubblica. Questo fu uno dei tanti passi che determinò la permanente suddivisione della rappresentanza politica della classe operaia in SPD e comunisti. La divisione divenne definitiva dopo che Ebert fece richiesta all'OHL di truppe per sedare un altro ammutinamento di soldati a Berlino, il 23 novembre [[1918]], nel quale i soldati in rivolta avevano catturato il comandante della città e chiuso la ''Reichskanzlei'', nella quale il Consiglio dei Deputati del Popolo risiedeva. L'intervento fu brutale, con parecchi morti e feriti. Ciò indusse l'estrema sinistra a invocare la scissione dalla MSPD che, nella loro visione, era sceso a patti con i militari controrivoluzionari per sopprimere la rivoluzione. La USPD lasciò quindi il Consiglio dei Deputati del Popolo dopo solo sette settimane. La spaccatura si approfondì quando, nel mese di dicembre, la [[Partito Comunista di Germania|Kommunistische Partei Deutschlands]] (KPD) venne formata da un certo numero di gruppi di sinistra, inclusa l'ala sinistra della USPD e i gruppi Spartachisti.
 
Per assicurarsi che il suo governo fosse in grado di mantenere il controllo sulla nazione, Ebert fece un patto con l'OHL, ora guidato dal successore di Ludendorff, il generale [[Wilhelm Groener]]. Il [[Patto Ebert-Groener]] essenzialmente stabiliva che il governo non avrebbe cercato di riformare l'esercito fino a quando l'esercito avesse giurato di difendere il governo<ref>{{Cita web|url=https://it.dayreplay.com/birthday/person/wilhelm-groener-57513|titolo=Wilhelm Groener Compleanno, Data di Nascita|accesso=2021-07-19}}</ref>. Da una parte, questo accordo simboleggiava l'accettazione di un nuovo governo da parte dei militari, calmando le preoccupazioni della classe media; dall'altra parte, venne considerato un tradimento degli interessi dei lavoratori da parte della sinistra; inoltre stabiliva l'Esercito come un gruppo indipendente e conservatore all'interno dello stato, in grado di influenzare il destino della neonata Repubblica. Questo fu uno dei tanti passi che determinò la permanente suddivisione della rappresentanza politica della classe operaia in SPD e comunisti.
In gennaio ci furono ulteriori tentativi di stabilire uno stato socialista da parte dei lavoratori nelle strade di Berlino, ma questi tentativi [[Rivolta spartachista|vennero soffocati]] nel sangue dalle unità paramilitari dei ''[[Freikorps]]'', truppe composte da ex-soldati e volontari solitamente di estrema destra. Gli scontri culminarono il 15 gennaio con la morte di [[Rosa Luxemburg]] e di [[Karl Liebknecht]]. Con l'affermazione di Ebert, gli assassini non vennero processati davanti a una corte civile, ma davanti a una militare, il che portò alla comminazione di pene molto lievi, che non portarono precisamente a una maggiore accettazione di Ebert da parte della sinistra. Le [[Elezioni federali tedesche del 1919|elezioni dell'Assemblea Nazionale]] avvennero il 19 gennaio [[1919]]. In questa occasione i nuovi partiti della sinistra, inclusi la USPD e la KPD, furono a malapena in grado di organizzarsi, permettendo la costituzione di una solida maggioranza delle forze moderate. Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato ''Repubblica di Weimar'' (in tedesco: ''Weimarer Republik''). La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale, nel quale il ''Reichstag'' era eletto con un sistema proporzionale. Durante i dibattiti di Weimar, le lotte continuarono. [[Repubblica Bavarese dei Consigli|Una Repubblica Sovietica venne dichiarata a Monaco di Baviera]], solo per essere abbattuta dai ''Freikorps'' e da unità dell'esercito regolare; combattimenti sporadici continuarono a scoppiare in giro per il paese.
 
Per assicurarsi che il suo governo fosse in grado di mantenere il controllo sulla nazione, Ebert fece un patto con l'OHL, ora guidato dal successore di Ludendorff, il generale [[Wilhelm Groener]]. Il [[Patto Ebert-Groener]] essenzialmente stabiliva che il governo non avrebbe cercato di riformare l'esercito fino a quando l'esercito avesse giurato di difendere il governo. Da una parte, questo accordo simboleggiava l'accettazione di un nuovo governo da parte dei militari, calmando le preoccupazioni della classe media; dall'altra parte, venne considerato un tradimento degli interessi dei lavoratori da parte della sinistra; inoltre stabiliva l'Esercito come un gruppo indipendente e conservatore all'interno dello stato, in grado di influenzare il destino della neonata Repubblica. Questo fu uno dei tanti passi che determinò la permanente suddivisione della rappresentanza politica della classe operaia in SPD e comunisti. La divisione divenne definitiva dopo che Ebert fece richiesta all'OHL di truppe per sedare un altro ammutinamento di soldati a Berlino, il 23 novembre [[1918]], nel quale i soldati in rivolta avevano catturato il comandante della città e chiuso la ''Reichskanzlei'', nella quale il Consiglio dei Deputati del Popolo risiedeva. L'intervento fu brutale, con parecchi morti e feriti. Ciò indusse l'estrema sinistra a invocare la scissione dalla MSPD che, nella loro visione, era sceso a patti con i militari controrivoluzionari per sopprimere la rivoluzione. La USPD lasciò quindi il Consiglio dei Deputati del Popolo dopo solo sette settimane. La spaccatura si approfondì quando, nel mese di dicembre, la [[Partito Comunista di Germania|Kommunistische Partei Deutschlands]] (KPD) venne formata da un certo numero di gruppi di sinistra, inclusa l'ala sinistra della USPD e i gruppi Spartachisti.
Ci furono scontri anche nelle province orientali della Germania, che erano fedeli all'Imperatore e non volevano far parte della Repubblica: la [[Grande Sollevazione Polacca]] nella [[Provincia di Posen]] e tre [[sollevazioni slesiane]] nella [[Slesia Superiore]]. Nel frattempo, in assenza di una delegazione di pace tedesca in [[Francia]], le potenze vincitrici firmavano il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], minacciando il governo tedesco che, se non avesse a sua volta firmato, la Germania sarebbe stata nuovamente invasa. Furono imposte (Diktat) pesanti riduzioni dell'esercito tedesco, altrettanto pesanti pagamenti per le riparazioni, e la cosiddetta clausola della "Germania come unica responsabile dello scoppio della guerra", che venne inserita su insistenza francese nonostante la contrarietà del presidente statunitense Wilson. Particolarmente pesanti sul piano morale risultavano l'articolo 227, in forza del quale l'ex imperatore Guglielmo II veniva messo in stato d'accusa di fronte a un venturo Tribunale Internazionale ''"per offesa suprema alla morale internazionale"'' e l'art. 231, in cui appunto "''la Germania riconosce che essa e i suoi alleati sono responsabili per aver causato tutti i danni subìti dai Governi Alleati e associati e dai loro cittadini a seguito della guerra, che a loro è stata imposta dall'aggressione della Germania e dei suoi alleati"''.
 
In gennaio ci furono ulteriori tentativi di stabilire uno stato socialista da parte dei lavoratori nelle strade di Berlino, ma questi tentativi [[Rivolta spartachista|vennero soffocati]] nel sangue dalle unità paramilitari dei ''[[Freikorps]]'', truppe composte da ex-soldati e volontari solitamente di estrema destra. Gli scontri culminarono il 15 gennaio con la morte di [[Rosa Luxemburg]] e di [[Karl Liebknecht]]<ref>{{Cita web|url=https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/accadde-che/15-gennaio-1919-muore-rosa-luxemburg/|titolo=15 gennaio 1919: muore Rosa Luxemburg|accesso=2021-07-19|data=2019-01-15|dataarchivio=19 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210719211855/https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/accadde-che/15-gennaio-1919-muore-rosa-luxemburg/|urlmorto=sì}}</ref>. Con l'affermazione di Ebert, gli assassini non vennero processati davanti a una corte civile, ma davanti a una militare, il che portò alla comminazioneirrogazione di pene molto lievi, che non portarono precisamente a una maggiore accettazione di Ebert da parte della sinistra<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/friedrich-ebert_%28Dizionario-di-Storia%29/|titolo=Ebert, Friedrich|accesso=2021-07-16}}</ref>. Le [[Elezioni federali tedesche del 1919|elezioni dell'Assemblea Nazionale]] avvennero il 19 gennaio [[1919]]. In questa occasione i nuovi partiti della sinistra, inclusi la USPD e la KPD, furono a malapena in grado di organizzarsi, permettendo la costituzione di una solida maggioranza delle forze moderate. Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato ''Repubblica di Weimar'' (in tedesco: ''Weimarer Republik''). La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale, nel quale il ''Reichstag'' era eletto con un sistema proporzionale. Durante i dibattiti di Weimar, le lotte continuarono. [[Repubblica Bavarese dei Consigli|Una Repubblica Sovietica venne dichiarata a Monaco di Baviera]], solo per essere abbattuta dai ''Freikorps'' e da unità dell'esercito regolare; combattimenti sporadici continuarono a scoppiare in giro per il paese.
L'accettazione del Trattato rappresenta una sorta di "peccato originale" della Repubblica di Weimar, che alienò subito il favore di gran parte della popolazione tedesca, e che infine favorì l'impetuosa ascesa elettorale dei nazisti. A testimonianza dell'odio che il Trattato suscitò in terra tedesca può ricordarsi che nel 1921 venne assassinato [[Matthias Erzberger]] (politico cattolico che materialmente lo aveva firmato), mentre nel 1922 analoga sorte spettò a [[Walther Rathenau]] (ministro degli esteri di Weimar impegnatosi a pagare regolarmente le riparazioni di guerra alla Francia). [[Adolf Hitler]] avrebbe più tardi dato la colpa alla Repubblica e alla sua democrazia per questo trattato. Il Primo Presidente della Germania, [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]] della MSPD, firmò la nuova costituzione tedesca l'11 agosto [[1919]].
 
Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato ''Repubblica di Weimar'' (in tedesco: ''Weimarer Republik''). La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale, nel quale il ''Reichstag'' era eletto con un sistema proporzionale. Durante i dibattiti di Weimar, le lotte continuarono. [[Repubblica Bavarese dei Consigli|Una Repubblica Sovietica venne dichiarata a Monaco di Baviera]], solo per essere abbattuta dai ''Freikorps'' e da unità dell'esercito regolare; combattimenti sporadici continuarono a scoppiare in giro per il paese.
 
Ci furono scontri anche nelle province orientali della Germania, che erano fedeli all'Imperatore e non volevano far parte della Repubblica: la [[Grande Sollevazione Polacca]] nella [[Provincia di Posen]] e tre [[sollevazioni slesiane]] nella [[Slesia Superiore]]. Nel frattempo, in assenza di una delegazione di pace tedesca in [[Francia]], le potenze vincitrici firmavano il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattatotrattato di Versailles]], minacciando il governo tedesco che, se non avesse a sua volta firmato, la Germania sarebbe stata nuovamente invasa. Furono imposte (Diktat) pesanti riduzioni dell'esercito tedesco, altrettanto pesanti pagamenti per le riparazioni, e la cosiddetta clausola della "Germania come unica responsabile dello scoppio della guerra", che venne inserita su insistenza francese nonostante la contrarietà del presidente statunitense Wilson. Particolarmente pesanti sul piano morale risultavano l'articolo 227, in forza del quale l'ex imperatore Guglielmo II veniva messo in stato d'accusa di fronte a un venturo Tribunale Internazionale ''"per offesa suprema alla morale internazionale"'' e l'art. 231, in cui appunto "''la Germania riconosce che essa e i suoi alleati sono responsabili per aver causato tutti i danni subìti dai Governi Alleati e associati e dai loro cittadini a seguito della guerra, che a loro è stata imposta dall'aggressione della Germania e dei suoi alleati"''<ref>{{Cita libro|titolo=Atlante del Ventesimo secolo 1919-1945: I documenti essenziali|autore=V. Vidotto|wkautore=Vittorio Vidotto|url=https://books.google.com.mt/books?id=JJ2ODAAAQBAJ&pg=PT24&lpg=PT24&dq=vidotto+atlante+xx+secolo+versailles+art+231&source=bl&ots=rz4M2lQwKI&sig=ACfU3U0GiZl1aDyXgRMBcpuoVCtdfZr3Ag&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjUhIGfjNfyAhUe_rsIHT6UAYIQ6AF6BAgjEAM#v=onepage&q=vidotto%20atlante%20xx%20secolo%20versailles%20art%20231&f=false|accesso=29 agosto 2021|anno=2010|editore=Laterza|città=Roma-Bari|ISBN=9788858124451}}</ref>.
 
L'accettazione del Trattato rappresenta una sorta di "peccato originale" della Repubblica di Weimar, che alienò subito il favore di gran parte della popolazione tedesca, e che infine favorì l'impetuosa ascesa elettorale dei nazisti. A testimonianza dell'odio che il Trattato suscitò in terra tedesca può ricordarsi che nel 1921 venne assassinato [[Matthias Erzberger]] (politico cattolico che materialmente lo aveva firmato)<ref>{{Cita web|url=https://it.alphahistory.com/weimarrepublic/matthias-erzberger/|titolo=Matthias Erzberger|autore=J. Llewellyn, S. Thompson|accesso=2021-07-16|data=2019-09-20|urlmorto=sì}}</ref>, mentre nel 1922 analoga sorte spettò a [[Walther Rathenau]] (ministro degli esteri di Weimar impegnatosi a pagare regolarmente le riparazioni di guerra alla Francia)<ref>{{Cita web|url=https://www.dhm.de/lemo/kapitel/weimarer-republik/innenpolitik/rathenau|titolo=Die Ermordung Walter Rathenaus|autore=V. Hierholzer|accesso=2021-07-16|lingua=DE|data=2000-06-06}}</ref>. [[Adolf Hitler]] avrebbe più tardi dato la colpa alla Repubblica e alla sua democrazia per questo trattato. Il Primo Presidente della Germania, [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]] della MSPD, firmò la nuova costituzione tedesca l'11 agosto [[1919]].
 
=== I primi anni: conflitto interno (1919-1923) ===
Fin dall'inizio, la Repubblica fu posta sotto grande pressione tanto dagli estremisti di destra quanto da quelli di sinistra. La sinistra accusava i Socialdemocratici al potere di aver tradito gli ideali del movimento operaio, patteggiandoparteggiando con i poteri del vecchio stato invece di mettere in atto una rivoluzione comunista. La destra si opponeva a un sistema democratico, perché avrebbe preferito mantenere uno stato autoritario come l'Impero del 1871. Per minare la credibilità della Repubblica, la destra, specialmente i militari, la accusavano di essere responsabile della sconfitta della prima guerra mondiale propagandando il mito sociale della ''[[Dolchstoßlegende]]''.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 119-1983-0007, Kapp-Putsch, Marinebrigade Erhardt in Berlin.jpg|thumb|upright=1.2|Folla fa da ala alla [[Marine-Brigade Ehrhardt]] durante il putsch di Kapp]]
 
Il 13 marzo [[1920]] ebbe luogo il "[[Putsch di Kapp]]", che coinvolse la presa di [[Berlino]] da parte di un gruppo di truppe dei ''[[Freikorps]]'' e l'insediamento di [[Wolfgang Kapp]], un giornalista di destra, come Cancelliere del nuovo governo<ref>{{Cita web|url=https://www.sapere.it/enciclopedia/Kapp%2C+Wolfgang.html|titolo=Kapp, Wolfgang|accesso=2021-08-05}}</ref>.
I ''Freikorps'', che avevano propri progetti per il potere, gli si rivoltarono contro. Ebert poté solo ritirare il suo [[parlamento]] da Berlino e riunirlo a [[Dresda]], da dove il governo indisse uno [[sciopero generale]]. Questo ebbe successo nel fermare completamente l'economia e il governo Kapp collassò già il 17 marzo.
 
Il 6 giugno [[1920]] si tenne la [[Elezioni federali tedesche del 1920|seconda tornata di elezioni]] della Repubblica, la prima dall'emanazione della Costituzione: esse confermarono Ebert alla guida del governo e, nonostante un calo di consensi, la supremazia dei socialdemocratici. Ispirate dal successo dello sciopero generale, nel [[1920]] si ebbero alcune sollevazioni comuniste nella [[Regione della Ruhr|Ruhr]], quando {{formatnum:50000}} persone formarono un'Armata Rossa e presero il controllo della regione. L'esercito regolare e i ''[[Freikorps]]'' misero fine alla sollevazione senza ricevere ordini dal governo. Altre ribellioni comuniste vennero inscenate nel marzo [[1921]] in [[Sassonia]] e nella città di [[Amburgo]].
 
Per il [[1923]] la Repubblica non poteva più permettersi di tener fede ai pagamenti delle riparazioni di guerra stabilite a Versailles e il nuovo governo divenne insolvente. Come risposta, nel gennaio del [[1923]], le truppe francesi e belghe [[Occupazione della Ruhr|occuparono la Ruhr]], la regione a quell'epoca più importante dal punto di vista industriale, prendendo il controllo delle industrie minerarie e manifatturiere<ref>{{Cita web|url=https://it.alphahistory.com/weimarrepublic/ruhr-occupation/|titolo=L'occupazione della Ruhr|autore=J. Llewellyn, S. Thompson|accesso=2021-08-29|editore=Alpha History|data=2019-09-25}}</ref>. Nel gennaio del 1923 vennero di nuovo indetti alcuni scioperi e venne incoraggiata la resistenza passiva. Gli scioperi durarono per otto mesi, causando grave sofferenza all'economia e determinando la necessità di importazioni.
 
Poiché anche gli operai in sciopero venivano pagati dallo stato, venne stampata [[valuta]] aggiuntiva che innescò un processo di [[iperinflazione]]. Il valore del [[Papiermark]] crollò da 4,2 per ogni [[dollaro statunitense]] a {{formatnum:1000000}} di marchi per dollaro nell'agosto 1923 e a {{formatnum:4200000000000}} per dollaro il 20 novembre. Il 1º dicembre venne introdotta una nuova valuta con il tasso di cambio di {{formatnum:1000000000000}} di vecchi marchi per 1 nuovo marco, il [[Rentenmark]]. I pagamenti delle riparazioni vennero ripresi e la Ruhr restituita alla Germania.
 
Il 1923 vide anche un attacco dalla destra che prese forma nel [[Putsch della birreria di Monaco|Putsch della Birreria]], messo in piedi da [[Adolf Hitler]] a [[Monaco di Baviera]]. Nel [[1920]] il [[Partito Tedesco dei Lavoratori]] (DAP) si trasformò nel [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]] (NSDAP) — il partito nazista — che sarebbe divenuto la forza motrice del collasso della Repubblica di Weimar. Hitler divenne Segretario del partito nel luglio [[1921]]. Nel novembre di quell'anno vennero fondate le [[Sturmabteilung|SA]] (''Sturmabteilung''), che avrebbero agito come l'esercito personale di Hitler nella sua lotta per il potere.
 
Quindi, l'8 novembre [[1923]], il ''[[Kampfbund]]'' in combutta con [[Erich Ludendorff]] assunse la direzione di un incontro del Primo Ministro bavarese, [[Gustav von Kahr]], in una birreria di Monaco. Ludendorff e Hitler dichiararono un nuovo governo e pianificarono di prendere il controllo di Monaco il giorno seguente. I {{formatnum:3000}} rivoltosi vennero fermati da cento poliziotti e Hitler venne arrestato e condannato a cinque anni di prigione, ma ne scontò solo uno, una sentenza molto lieve. Dopo il fallimento del Putsch della Birreria, il suo imprigionamento e il successivo rilascio, Hitler si concentrò sui metodi legali per ottenere il potere.
 
=== L'epoca d'oro di Stresemann (1923-1929) ===
[[Gustav Stresemann]] era il leader del [[Partito Popolare Tedesco]], di formazione democratico-liberale. Fu cancelliere per un breve periodo nel [[1923]] e ricoprì il ruolo di Ministro degli Esteri ([[1923]]-[[1929]]). Formò un governo di grande coalizione con il ''Zentrum'' e i socialisti. Questo periodo fu di relativa stabilità per la Repubblica di Weimar, con un minor numero di sollevazioni e l'inizio di un'apparente ripresa economica.
[[File:5000 marchi 1922.jpg|left|thumb|{{formatnum:5000}} marchi del 1922 (fronte)]]
La politica di Stresemann aveva come fine la riapertura del dialogo con le potenze straniere e il risollevamento economico della nazione. La sua prima mossa fu quella di emettere una nuova valuta, il ''[[Rentenmark]]'', per arrestare l'iperinflazione che stava paralizzando la [[Società civile|società]] e l'[[economia]] tedesca. Questo scopo fu raggiunto e Stresemann si rifiutò ripetutamente di emettere altra valuta, che era stata la causa iniziale della precedente [[spirale inflattiva]]. Per stabilizzare ulteriormente l'economia, ridusse le spese e la [[burocrazia]] e al tempo stesso aumentò le [[tassa|tasse]].
[[File:5000 marchi 1922 (retro).jpg|thumb|5000 marchi del 1922 (retro)]]
 
Il governo cercò anche di mettere fine al conflitto con la Francia e risolse la questione della resistenza passiva della Ruhr. Inoltre, represse senza mezzi termini tutti i tentativi di opposizione degli estremisti di destra e sinistra. Durante questo periodo venne creato anche il [[piano Dawes]] per permettere alla Germania di mantenersi in grado di pagare le riparazioni di guerra, che vennero dilazionate<ref>{{cita|Formigoni|p. 311|Formigoni}}.</ref>. La maggior parte dei finanziamenti necessari a far ripartire l'industria produttiva tedesca sarebbero stati messi a disposizione proprio dagli Stati Uniti che, in questo modo, avrebbero potuto collocare i capitali eccedenti, investendoli in Germania in cambio di grandi profitti. Ma, soprattutto, consentendo alla Germania di pagare le riparazioni, gli Stati Uniti rendevano possibile il pagamento degli ingenti debiti contratti, durante la guerra, da parte di Francia, Gran Bretagna e Italia, nei loro confronti.
 
[[File:5000 marchi 1922 (retro).jpg|thumb|{{formatnum:5000}} marchi del 1922 (retro)]]
Nel 1925, dunque, l'economia e il sistema finanziario tedesco sembravano aver superato il momento più difficile. Intanto, Stresemann strinse con il ministro degli esteri francese Briand una serie di accordi che normalizzarono finalmente i rapporti tra le due nazioni. Nell'ottobre del 1925, infatti, si giunse alla firma degli Accordi di Locarno, cui aderirono anche Inghilterra, Italia, Belgio e Polonia. Con questo trattato la Germania riconosceva la perdita dell'Alsazia e della Lorena, accettava la smilitarizzazione della Renania ma non assumeva impegni riguardo alle frontiere orientali. Questo fu un vero e proprio successo per la Germania di Stresemann, la quale non veniva più considerata come una nazione sconfitta, ma come un interlocutore a livello internazionale.
 
Nel 1925, dunque, l'economia e il sistema finanziario tedesco sembravano aver superato il momento più difficile. Intanto, Stresemann strinse con il ministro degli esteri francese Briand una serie di accordi che normalizzarono finalmente i rapporti tra le due nazioni. Nell'ottobre del 1925, infatti, si giunse alla firma degli [[Accordi di Locarno]], cui aderirono anche Inghilterra, Italia, Belgio e Polonia. Con questo trattato la Germania riconosceva la perdita dell'Alsazia e della Lorena, accettava la smilitarizzazione della Renania ma non assumeva impegni riguardo alle frontiere orientali. Questo fu un vero e proprio successo per la Germania di Stresemann, la quale non veniva più considerata come una nazione sconfitta, ma come un interlocutore a livello internazionale.
La Germania fu ammessa nella [[Società delle Nazioni]], firmò un patto di neutralità con l'[[Unione Sovietica]] e il [[disarmo]] venne bloccato. Infine, il 24 luglio 1929 entrò in vigore il [[Patto Briand-Kellog]], per il quale i sottoscrittori (tra cui, oltre alla Germania, alla Francia e agli Stati Uniti, anche il Giappone, la Russia e l'Italia) si impegnavano a rinunciare alla guerra e risolvere i contrasti per via diplomatica. Quello stesso anno, la morte di Stresemann segnò la fine dell'"epoca d'oro" della Repubblica di Weimar.
 
LaNel 1926 la Germania fu ammessa nella [[Società delle Nazioni]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/societa-delle-nazioni_%28Dizionario-di-Storia%29/|titolo=Società delle nazioni|accesso=2021-08-05}}</ref>, firmò un patto di neutralità con l'[[Unione Sovietica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.periodicodaily.com/trattato-di-berlino-accordo-unione-sovietica-e-germania/|titolo=Trattato di Berlino: accordo Unione Sovietica e Germania|autore=E. Canini|accesso=2021-08-05|data=2021-04-24}}</ref> e il [[disarmo]] venne bloccato. Infine, il 24 luglio 1929 entrò in vigore il [[Patto Briand-Kellog]], per il quale i sottoscrittori (tra cui, oltre alla Germania, alla Francia e agli Stati Uniti, anche il Giappone, la Russia e l'Italia) si impegnavano a rinunciare alla guerra e risolvere i contrasti per via diplomatica<ref>{{cita|Formigoni|p. 312|Formigoni}}.</ref>. Quello stesso anno, la morte di Stresemann segnò la fine dell'"epoca d'oro" della Repubblica di Weimar.
 
=== Il collasso e l'ascesa di Hitler (1929-1933) ===
Gli ultimi anni della Repubblica di Weimar furono caratterizzati da un'instabilità politica superiore a quella degli anni precedenti. Il 29 marzo [[1930]] l'esperto di finanza [[Heinrich Brüning]] fu nominato da [[Paul von Hindenburg]] successore del Cancelliere Müller, dopo mesi di lobbismo politico del generale [[Kurt von Schleicher]] in favore dei militari. Ci si aspettava che il nuovo governo portasse a uno spostamento verso il conservatorismo, basato sui poteri speciali garantiti dal ''[[Capi di Stato della Germania (1871-1945)|Reichspräsident]]'' in base alla costituzione, in quanto non godeva del supporto della maggioranza nel ''Reichstag''<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Heinrich-Bruning|titolo=Heinrich Brüning|accesso=2021-08-29|lingua=EN}}</ref>.
[[File:Bundesarchiv Bild 102-03497A, Berlin, Propaganda zur Reichstagswahl.jpg|thumb|31 luglio [[1932]], propaganda elettorale.]]
Dopo che un decreto impopolare per risanare le finanze del ''Reich'' non trovò l'appoggio del ''Reichstag'', Hindenburg stabilì un provvedimento di emergenza basato sull'articolo 48 della costituzione. Il decreto venne di nuovo invalidato il 18 luglio 1930 da un'esigua maggioranza del ''Reichstag'' con il supporto di [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]], [[Partito Comunista di Germania|KPD]] e delle allora piccole [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|NSDAP]] e [[Partito Popolare Nazionale Tedesco|DNVP]]. Immediatamente dopo, Brüning sottomise al ''Reichstag'' il decreto presidenziale con il quale veniva sciolto.
 
Le successive elezioni generali del ''Reichstag'', il 14 settembre [[1930]], risultarono un terremoto politico: il 18,3% dei voti andarono alla NSDAP, cinque volte in più della percentuale del 1928 (2,5%)<ref>{{Cita libro|titolo=Storia contemporanea - Il Novecento|autore=[[Giovanni Sabbatucci|G. Sabbatucci]]|autore2=[[Vittorio Vidotto|V. Vidotto]]|anno=2012|editore=Ed. Laterza|città=Roma-Bari|p=115|ISBN=978-88-420-8742-7}}</ref>. Questo ebbe conseguenze devastanti per la Repubblica: non c'era una maggioranza nel ''Reichstag'' neanche per la Grande Coalizione e questo incoraggiò i sostenitori della NSDAP a manifestare le loro richieste di potere con una violenza e un terrore crescenti. A partire dal 1930 la Repubblica scivolò sempre più in uno stato di [[guerra civile]].
 
Dal 1930 al 1933, Brüning tentò di risanare lo stato, che si trovava in una situazione disastrosa e senza una maggioranza in parlamento, governando con l'aiuto dei decreti presidenziali di emergenza. In quel periodo, la [[grande depressione]] raggiunse il culmine. InSeguendo lineaun conapproccio lebasato teoriesull'austerità economichee liberali rivelatesile poipolitiche disastrosedeflazionistiche, secondoBrüning cuitagliò unadrasticamente minorela spesa pubblica avrebbee avviatoaumentò la ripresapressione economicafiscale, Brüningcon tagliòconseguenze drasticamentedisastrose leper spesel'economia statalinazionale.<ref>{{en}} Si[[Roger aspettavaMyerson]], che''[http://home.uchicago.edu/~rmyerson/research/weimar.pdf laPolitical crisiEconomics economicaand sarebbethe perWeimar unDisaster]'', certo2004, tempop. peggiorata4</ref> primaAlla base di iniziaretale adeliberata miglioraredecisione, vi era l'ottenimento della sospensione dei pagamenti delle riparazioni di guerra.<ref>Myerson, p. 4</ref> Tra le altre cose, il ''Reich'' bloccò completamente tutte le concessioni pubbliche per l'assicurazione obbligatoria sulla disoccupazione che era stata introdotta solo nel 1927, il che risultò in maggiori contributi da parte dei lavoratori e minori benefici per i disoccupati, non esattamente una misura popolare.
 
Il rovescio economico durò fino alla seconda metà del 1932. Per quel tempo, la Repubblica di Weimar aveva perso tutta la credibilità nei confronti della maggioranza dei tedeschi. Mentre gli studiosi sono in grande disaccordo sulla valutazione da dare alla politica di Brüning, {{Senza fonte|si può tranquillamente dire che contribuì al declino della Repubblica}}. Se a quell'epoca esistessero, o meno, delle alternative, rimane oggetto di ampio dibattito,. quelQuel che è certo è che, a causa del taglio drastico della spesa effettuato in uno stato già in crisi, il livello di disoccupazione in soli 3 anni peggiorò incredibilmente, arrivando a sfiorare il 40%, giustificando il tutto con la promessa di una ripresa economica che mai ci fu. Il disastro sociale così causato può considerarsi uno dei motivi principali che crearono l'humus adattoadatta all'ascesa successiva del partito nazional-socialista di Hitler. Nell'aprile del 1932, [[Elezioni presidenziali tedesche del 1932|Hindenburg venne rieletto]] [[Capi di Stato della Germania (1871-1945)|Reichspräsident]], superando al secondo turno Hitler per sei milioni di voti. Nonostante Brüning avesse appoggiato fortemente la rielezione di Hindenburg, ne perse la fiducia, e dovettesi dimettersidimise il 30 maggio.
 
Hindenburg incaricò quindi come nuovo ''Reichskanzler'' [[Franz von Papen]], che aveva il supporto di Hitler, ma a prezzo di una serie di richieste:
 
* il ''Reichstag'' sarebbe stato sciolto di nuovo per indire nuove elezioni;
* il bando delle [[Sturmabteilung|SA]], imposto dopo gli scontri di strada, doveva essere toltorevocato;
* il governo socialista della [[Stato Liberolibero di Prussia|Prussia]] sarebbe stato dismessodeposto con decreto d'emergenza. (''[[Colpo di Stato in Prussia|Preußenschlag]]'')
 
Le elezioni generali per il ''Reichstag'' del 31 luglio [[1932]] portarono il 37,2% dei voti alla NSDAP. Hitler ora richiedeva di essere nominato cancelliere, ma la richiesta venne rifiutata da Hindenburg il 13 agosto. Non c'era ancora una maggioranza al ''Reichstag'' per nessun governo; come risultato, il ''Reichstag'' fu sciolto nuovamente e si rifecero le elezioni con la speranza che ne risultasse una maggioranza stabile. Ma non fu così; il 6 novembre [[1932]] le elezioni diedero il 33,0% dei voti allo NSDAP, che perse più del 4%. Il 3 dicembre Franz von Papen si dimise, sostituito come ''Reichskanzler'', dal generale von Schleicher. Il suo audace piano di formare una maggioranza all'interno del ''Reichstag'', riunendo i sindacalisti di sinistra dei vari partiti, compresi quelli della NSDAP guidati da Gregor Strasser, non ebbe successo.
 
Il 4 gennaio [[1933]], Hitler si incontrò in segreto con von Papen in casa del banchiere di [[Colonia (città)|Colonia]] [[Kurt von Schroeder]]. Si accordarono sulla formazione di un [[Membri del Governogoverno Hitler|governo di coalizione]]: oltre a Hitler, solo altri due membri della NSDAP avrebbero fatto parte del governo del ''Reich'' ([[Wilhelm Frick]] come Ministro degli Interni e [[Hermann Göring]] come Commissario per la Prussia), con von Papen come Vicecancelliere di Hitler. Del nuovo gabinetto avrebbe fatto parte anche l'influente magnate dei media [[Alfred Hugenberg]], che era segretario dell'altro partito di destra dell'epoca, il DNVP<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Alfred-Hugenberg|titolo=Alfred Hugenberg|accesso=2021-08-29|lingua=EN}}</ref>.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 102-14439, Rede Adolf Hitlers zum Ermächtigungsgesetz.jpg|thumb|upright=1.2|Il discorso di Hitler durante la seduta per l'approvazione del [[Decreto dei pieni poteri]]]]
 
Quando il piano venne finalmente presentato a Hindenburg, questi nominò Hitler come il nuovo ''Reichskanzler'' il 30 gennaio [[1933]]. Anche se von Hindenburg diffidava di Hitler e disapprovava fortemente la violenza politica dei nazisti, e aveva sconfitto Hitler nelle elezioni presidenziali del 1932, condivise, sia pure con riluttanza, la teoria di von Papen secondo cui, con il supporto popolare ai nazisti che stava scemando, Hitler poteva essere controllato come Cancelliere. Questa data viene comunemente considerata come l'inizio della [[Germania nazista]] e venne di conseguenza battezzata ''[[Machtergreifung]]'' ("presa del potere") dalla [[propaganda]] nazista]]. Il nuovo governo instaurò la [[dittatura]] con una serie di misure in rapida successione seguendo la filosofia della ''[[Gleichschaltung]]''. Il 27 febbraio [[1933]] l'edificio del ''[[Reichstag (edificio)|Reichstag]]'' venne [[Incendio del Reichstag|ridotto in cenere]], della qual cosa i nazisti si avvantaggiarono con il [[Decreto dell'incendio del Reichstag]], ciò gli permise di eliminare dal [[Reichstag (istituzioneRepubblica di Weimar)|Reichstag]] tutti i deputati aderenti al Partito Comunista, così da potersi avvantaggiare nella votazione per la [[Legge dei pieni poteri]].
 
Le successive elezioni del ''Reichstag'', il 5 marzo [[1933]], portarono il 43,9% dei voti allo NSDAP; vennero piantati gli ultimi chiodi nella bara della Repubblica di Weimar,. conSeguì l'approvazione della ''Ermächtigungsgesetz'', la [[legge dei pieni poteri]] (grazie all'appoggio del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]], del [[Partito Popolare Nazionale Tedesco]], alle minacce per conseguire l'appoggio verso il [[Partito di Centro Tedesco]]) del 23 marzo [[1933]], che diede formalmente a Hitler il potere di governare per decreto e di smantellare a tutti gli effetti i resti della costituzione di Weimar,. venneroVennero sciolti tutti i partiti di sinistra, e poi tutti tranne, ovviamente, quello Nazista,; vennero proibite le libertà di stampa e di pensiero, i sindacati, e tutte quelle associazioni non riconosciute dal governo. inoltreInoltre, vennero proibite tutte le proteste e gli scioperi. Alla morte di Hindenburg, il 2 agosto [[1934]], Hitler fuse assieme gli uffici di [[Capi di Stato della Germania (1871-1945)|Reichspräsident]] e di ''Reichskanzler,'' e si reinsediòreinsediandosi con il nuovo titolo di ''[[Führer]] und Reichskanzler''.
 
== Ragioni del crollo ==
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La Repubblica di Weimar ebbe alcuni tra i più gravi problemi economici mai sperimentati nella storia di una democrazia occidentale. L'iperinflazione rampante, la massiccia disoccupazione e il grave abbassamento della qualità della vita, confrontati con il periodo precedente alla [[prima guerra mondiale]], furono i fattori principali del collasso. Con la [[grande depressione]] degli [[anni 1930|anni trenta]], le istituzioni della Repubblica in quanto tali vennero incolpate da molti per i problemi economici; questo è evidente nei risultati elettorali, dove i partiti politici che volevano lo smantellamento completo della Repubblica, sia a destra che a sinistra dell'arco costituzionale, resero impossibile la formazione di una maggioranza stabile in parlamento.
 
In questo contesto, il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattatotrattato di Versailles]] era considerato dal popolo tedesco come un documento punitivo e degradante, che costringeva la nazione a cedere aree ricche di risorse e a pagare somme enormi a titolo di riparazione di guerra. Queste riparazioni punitive non solo danneggiarono pesantemente l'economia tedesca, ma causarono anche grande costernazione e risentimento da parte della popolazione.
 
Oggi molti storici concordano che molti industriali identificarono la Repubblica con i sindacati e i socialdemocratici, poiché furono questi che stabilirono le concessioni sociali del [[1918]] e del [[1919]]. Ma anche se alcuni videro Hitler come un mezzo per abolirle, la Repubblica era instabile ancor prima che certi industriali iniziassero ad appoggiare Hitler. A parte ciò, anche chi sostenne la nomina di Hitler non voleva il nazismo nella sua interezza e considerava Hitler solo come una soluzione temporanea nella propria ricerca dell'abolizione della Repubblica. Certamente, il supporto dell'industria non è sufficiente da solo a spiegare l'appoggio a Hitler da parte di consistenti fette della popolazione, che comprendevano molti operai che si erano allontanati dai partiti di sinistra. L'appoggio a Hitler dalle parti socialmente più deboli della popolazione fu guadagnato dal Führer grazie a una politica economica fortemente espansiva, totalmente contraria rispetto a quella di Bruning, in cui grazie all'aumento della spesa pubblica e di interventi statali mirati si ridusse notevolmente il tasso di disoccupazione e di povertà, creando lavoro per molti e avvicinandosi a livelli da piena occupazione.
 
L'abuso deldella [[signoraggio]]stampa di denaro da parte del governo della repubblica di Weimar tra il [[1922]] e il [[1923]] causò una drammatica [[Spirale inflattiva|spirale iperinflattiva]].<ref name="David Romer 1996">David Romer, ''Advanced Macroeconomics'', McGraw-Hill, 1996, ISBN 0070536678 (chapter 9, ''Inflation and monetary policy'', section 7, ''Seignorage and Inflation'', pag. 420).</ref><ref name="Maurice Obstfeld 1996">Maurice Obstfeld, Kenneth S. Rogoff, ''Foundations of International Macroeconomics'', Massachusetts Institute of Technology, 1996, ISBN 0262150476 (chapter 8, ''Money and Exchange Rates under Flexible Prices'', section 2, ''The Cagan Model of Money and Prices'', paragraph 6, ''Seigniorage'', pag. 523).</ref>.
 
=== Problemi istituzionali ===
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Viene comunemente accettato che la costituzione del 1919 avesse una serie di debolezze fondamentali, che resero l'instaurazione di una dittatura troppo facile. Che una costituzione differente avrebbe potuto evitare il Terzo Reich è però discutibile; in ogni caso, la costituzione del 1949 (il ''[[Grundgesetz]])'' riconobbe queste critiche e può essere vista come una risposta forte a quelle pecche.
 
* L'istituzione del ''Reichspräsident'' veniva frequentemente vista come un ''[[surrogato]]'', un tentativo di rimpiazzare l'Imperatore (''"Ersatzkaiser"'', "sostituto Imperatore"), che aveva abdicato nel 1918, con un'istituzione similarmente forte e autoritaria<ref>C. Paul Vincent. ''A Historical Dictionary of Germany's Weimar Republic, 1918-1933'' [First Edition], 0313273766, 978031327376 Greenwood Press , 1997.</ref>. Questo risulta molto evidente nell'articolo 48 della costituzione, che dava al Presidente il potere di ''"fare i passi necessari'' se ''l'ordine pubblico e la sicurezza fossero stati seriamente disturbati o in pericolo"''. Anche se era inteso solo come clausola d'emergenza, questo articolo venne usato anche in anni precedenti al 1933 per emanare decreti senza il supporto del parlamento e rese la ''[[Gleichschaltung]]'' più facile. Per esempio, il [[Decreto dell'incendio del Reichstag]] venne emanato in base all'articolo 48.
* L'SPD, avendo costruito quella che viene definita "[[Democraziademocrazia contrattata|Democrazia Contrattata]]", tentava di non scontentare nessuna delle componenti di questo contratto formale, riducendosi a un'amministrazione senza svolte o prese di posizioniposizione decisive, e suscitando di conseguenza l'ostilità delle fazioni più estremiste: i conservatori, che vedevano nell'SPD socialista un fallimento, e i socialisti stessi, alcuni dei quali si divisero dal partito per creare il KPD, nel 1919 protagonista, poco dopo, del biennio di conflitti sociali ispirati anche all'esperienza sovietica e che diedero adito ai [[Freikorps]], cui molti membri entreranno poi nelle [[Sturmabteilung|SA]] ed [[SS]], di imporre l'ordine pubblico con l'uso della forza.
* Il ''Reichstag'' poteva rimuovere il ''Reichskanzler'' dal suo ufficio anche se non era in grado di accordarsi su un successore. Questo [[mozione di sfiducia|voto di sfiducia]] "distruttivo" portò a molti Cancellieri in rapida successione e aggiunse un altro fattore di instabilità politica alla Repubblica. Come risultato, il ''[[Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania|Grundgesetz]]'' del 1949 stabilì che un Cancelliere poteva essere dimesso dal Parlamento solo se un successore veniva eletto contestualmente; è la cosiddetta [[sfiducia costruttiva]]<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00737441.pdf|titolo=Riforma elettorale: in tema di 'Ispano-tedesco' - Il sistema elettorale di Germania e Spagna|curatore=L. Borsi|accesso=2021-08-05|formato=PDF|editore=[[Senato della Repubblica]]|p=12}}</ref>.
* La costituzione prevedeva che in caso di dimissioni o morte del Presidente, il ''Reichskanzler'' (Cancelliere) ne avrebbe assunto l'ufficio (e, soprattutto, ne avrebbe avuto i poteri) fino all'elezione di un nuovo Presidente. Questo permise a Hitler di unire di fatto gli uffici di ''Reichskanzler'' e ''Reichspräsident'' dopo la morte di Hindenburg nel 1934. Comunque, per quell'epoca, l'impianto della futura dittatura si stava già radicando, e questa clausola non può quindi essere considerata, da sola, come unica causa dell'affermazione del potere del nazismo.
* Nel ''[[Reichstag (istituzione)#Nella Repubblica di Weimar)|Reichstag]]'', il parlamento della Repubblica, era rappresentato un grande numero di partiti anche assai piccoli; ciò rendeva una necessità di coalizione tra tali partiti, difficile però da realizzare dato che molte frazioni avevano un'ideologia estremista; di qui il problema che non si era in grado di ottenere una maggioranza in grado di agire. Dal punto di vista del dopoguerra, passato il periodo della Costituzione di Weimar, il problema istituzionale sarebbe stato in seguito superato considerando che una [[Sistema proporzionale#Il sistema proporzionale|rappresentanza proporzionale]] senza alcun sistema di sbarramento avrebbe significato il pericolo di ingovernabilità. Una tale soglia venne quindi istituita a partire dal 1949, stabilendo che sarebbero stati rappresentati solo i partiti che avessero conseguito almeno il cinque per cento dei voti.
 
=== Visioni personalistiche ===
Alcuni storici preferiscono spostare lo sguardo analitico dai grandi eventi, ricercando piuttosto le cause dell'ascesa del nazismo negli individui e nelle decisioni che presero. Per esempio, la politica economica di Brüning nel 1930-1933 è stata oggetto di un ampio dibattito. Si può affermare che essa abbia portato molti a identificare la Repubblica con i tagli alla spesa sociale e a un'economia estremamente liberista.
 
Un'altra focalizzazione è su [[Paul von Hindenburg]], che divenne ''Reichspräsident'' nel [[1925]]. Egli era certamente rappresentativo del vecchio e autoritario Impero del 1871, ed è difficile etichettarlo come un democratico che sosteneva la Repubblica del 1919. Hindenburg era molto anziano, avendo passato gli 80 anni d'età negli [[anni 1930|anni trenta]], e ciò fa sorgere dei dubbi sulla sua lucidità. Egli non fu, comunque, un nazista. Ci si può chiedere se un presidente differente, con solide convinzioni democratiche avrebbe permesso al Parlamento di essere così evidentemente raggirato con l'uso dei decreti permessi dall'articolo 48; più specificamente, un presidente diverso, avrebbe firmato il [[Decreto dell'incendio del Reichstag]]? Si è anche speculato sul perché Hindenburg abbia nominato Hitler ''Reichskanzler'' il 30 gennaio [[1933]]; dopo tutto, Hindenburg attese un giorno e mezzo prima di prendere la decisione. Alcuni ritengono che, se Hitler non fosse divenuto Cancelliere, nei mesi seguenti sarebbe continuato il calo di voti che lo NSDAP aveva registrato, per la prima volta, nelle elezioni del novembre 1932.
 
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni amministrativeStati ===
{{vedi anche|Divisioni amministrativeStati della Repubblica di Weimar}}
{|class="wikitable sortable"
!Land || Superficie<br />(km²) || Abitanti<ref group="N">Dati del [[1925]]</ref> || Densità<br />(ab./km²) || Capitale
|-----
| [[Stato Liberolibero di Anhalt]] (''Freistaat Anhalt'') || align="right" | 2&nbsp;313,{{formatnum:2313.58}}
| align="right" | {{formatnum:351045}} || align="right" | 143 || [[Dessau]]
|-----
| [[Repubblica di Baden]] (''Republik Baden'') || align="right" | 15&nbsp;069,{{formatnum:15069.87}}
| align="right" | {{formatnum:2312500}}
| align="right" | 153 || [[Karlsruhe]]
|-----
| [[Libero Baviera|Stato libero di Baviera]] (''Freistaat Bayern'') || align="right" | 75&nbsp;996,{{formatnum:75996.47}}
| align="right" | {{formatnum:7379600}}
| align="right" | 97 || [[Monaco di Baviera|Monaco]]
|-----
| [[Libero Stato libero di Brunswick]] (''Freistaat Braunschweig'')
| align="right" | 3&nbsp;672,{{formatnum:3672.05}} || align="right" | {{formatnum:501875}}
| align="right" | 137 || [[Braunschweig]]
|-----
| [[Brema (stato)|Città libera anseatica di [[Brema]] (''Freie Hansestadt Bremen'') || align="right" | 257,32
| align="right" | {{formatnum:338846}} || align="right" | 1&nbsp;322{{formatnum:1322}} || [[Brema]]
|-----
| [[Amburgo|Città libera e anseatica di [[Amburgo]] (''Freie und Hansestadt Hamburg'') || align="right" | 415,26
| align="right" | {{formatnum:1132523}}
| align="right" | 2&nbsp;775{{formatnum:2775}} || [[Amburgo]]
|-----
| [[Stato Popolarepopolare d'Assia]] (''Volksstaat Hessen'') || align="right" | 7&nbsp;691,{{formatnum:7691.93}}
| align="right" | {{formatnum:1347279}}
| align="right" | 167 || [[Darmstadt]]
|-----
| [[Libero Stato libero di Lippe]] (''Freistaat Lippe'') || align="right" | 1&nbsp;215,{{formatnum:1215.16}}
| align="right" | 163&nbsp;648{{formatnum:163648}} || align="right" | 135 || [[Detmold]]
|-----
| [[Città libera di Lubecca|Città libera e anseatica di Lubecca]] (''Freie und Hansestadt Lübeck'') || align="right" | 297,71
| align="right" | {{formatnum:127971}} || align="right" | 430 || [[Lubecca]]
|-----
| [[Libero Stato libero di Meclemburgo-Schwerin]] (''Freistaat Mecklenburg-Schwerin'') || align="right" | 13&nbsp;126,{{formatnum:13126.92}}
| align="right" | {{formatnum:674045}}
| align="right" | 51 || [[Schwerin]]
|-----
| [[Libero Stato libero di Meclemburgo-Strelitz]] (''Freistaat Mecklenburg-Strelitz'') || align="right" | 2&nbsp;929,{{formatnum:2929.50}}
| align="right" | {{formatnum:110269}}
| align="right" | 38 || [[Neustrelitz]]
|-----
| [[Libero Stato libero di Oldenburg]] (''Freistaat Oldenburg'')
| align="right" | 6&nbsp;423,{{formatnum:6423.98}} || align="right" | {{formatnum:545172}}
| align="right" | 85 || [[Oldenburg (Oldenburg)|Oldenburg]]
|-----
| [[Stato Liberolibero di Prussia]] (''Freistaat Preußen'')<ref group="N">I dati del Land [[Stato libero di Waldeck-Pyrmont]] sono(''Freistaat giàWaldeck'') sono inseriti fra quelli della Prussia.</ref> || align="right" | 292&nbsp;695,{{formatnum:292695.36}}
| align="right" | {{formatnum:38175986}}
| align="right" | 130 || [[Berlino]]
|-----
| [[Libero Sassonia|Stato libero di Sassonia]] (''Freistaat Sachsen'') || align="right" | 14&nbsp;986,{{formatnum:14986.31}}
| align="right" | {{formatnum:4992320}}
| align="right" | 333 || [[Dresda]]
|-----
| [[Libero Stato libero di Schaumburg-Lippe]] (''Freistaat Schaumburg-Lippe'') || align="right" | 340,30
| align="right" | 48&nbsp;046{{formatnum:48046}}
| align="right" | 141 || [[Bückeburg]]
|-----
| [[Turingia|Land di [[Turingia]] (''Land Thüringen'') || align="right" | 11&nbsp;176,{{formatnum:11176.78}}
| align="right" | {{formatnum:1607329}}
| align="right" | 137 || [[Weimar]]
|-----
| [[Libero Stato Popolarelibero dipopolare del Württemberg]] (''Volksstaat Württemberg'') || align="right" | 19&nbsp;507,{{formatnum:19507.63}}
| align="right" | {{formatnum:2580235}}
| align="right" | 132 || [[Stoccarda]]
|-----
| '''''[[Deutsches Reich]]''''' || align="right" | '''468&nbsp;116,{{formatnum:468116.13}}'''
| align="right" | '''{{formatnum:62410619}}'''
| align="right" | '''134''' || '''[[Berlino]]'''
|-----
| ''[[Saarland|BacinoTerritorio della Saar]]''<ref>Ildel bacino della Saar]] (td. ''das SaargebietSaarbeckengebiet'')<ref tornògroup="N">Tornò alla Germania solo dopo un [[plebiscito della Saar|plebiscito popolare]] nel [[1935]].</ref> || align="right" | ''1&nbsp;910,{{formatnum:1910.49}}''
| align="right" | ''768&nbsp;000{{formatnum:768000}}''
| align="right" | ''402'' || ''[[Saarbrücken]]''
|}
 
== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura di Weimar}}
Durante la Repubblica di Weimar la [[Germania]] conobbe un'intensa fase di espansione artistica, culturale e scientifica. Il nuovo clima di libertà politica, contrastante con l'assolutismo del ''Reich'' guglielmino, contribuì a fare di [[Berlino]] il motore di una rivoluzione culturale di portata europea<ref>{{cita|Sabbatucci-Vidotto|p. 63|Sabbatucci-Vidotto}}.</ref>. I 14 anni della Repubblica di Weimar furono infatti caratterizzati da una notevole produzione intellettuale: gli artisti tedeschi diedero importanti contributi nei campi della [[letteratura]], dell'[[arte]], dell'[[architettura]], della [[musica]], della [[drammaturgia]] e nel nuovo mezzo che in quegli anni si stava affermando, il [[cinema]]. Il [[filosofo]] [[Ernst Bloch]] descrisse quel periodo come una "nuova "età di [[Pericle]]"<ref>{{Cita web|url=https://berlinomagazine.com/11-luoghi-di-berlino-dove-rivivere-la-repubblica-di-weimar/|titolo=Dieci luoghi di Berlino dove rivivere l’atmosfera della Repubblica di Weimar|autore=F. Zeppieri|accesso=2021-08-29|data=2017-11-11}}</ref>.
 
Fra le opere di tale periodo possono essere segnalate le [[caricatura|caricature]] politiche di [[Otto Dix]]<ref>{{Cita web|url=https://www.moma.org/artists/1559|titolo=Otto Dix|accesso=2021-08-29|lingua=EN|editore=[[Museum of Modern Art|MoMA]]}}</ref>, [[John Heartfield]] e [[George Grosz]]<ref>{{Cita web|url=https://www.christies.com/features/10-things-to-know-about-George-Grosz-7883-1.aspx|titolo=10 things to know about George Grosz|autore=A. Smart|accesso=2021-08-29|lingua=EN|editore=[[Christie's]]|data=2020-01-09}}</ref>, il movimento artistico della [[nuova oggettività]]<ref>{{Cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/venezia/mostra-nuova-oggettivit%C3%A0-arte-in-germania-al-tempo-della-repubblica-di-weimar-14531|titolo=NUOVA OGGETTIVITÀ. ARTE IN GERMANIA AL TEMPO DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR|accesso=2021-08-29}}</ref>, film come ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' di [[Fritz Lang]] e molte altre opere prodotte dalla [[UniversumUFA Film(azienda)|UFA]], il movimento architettonico e progettuale del [[Bauhaus]], il teatro epico di [[Bertolt Brecht]], il [[Movimento Moderno|funzionalismo]] di [[Ernst May]] e [[Bruno Taut]] e il [[cabaret]] decadente documentato da [[Christopher Isherwood]]. In campo musicale emergevaemersero lale musicaopere di Paul Hindemith, di [[Kurt Weill]] e quella [[Atonalità|atonale]] e [[modernismo (musica)|moderna]] di [[Alban Berg]], [[Arnold Schönberg]] e [[Anton Webern]], questi ultimi tre peraltro austriaci, e cresciuti personalmente e musicalmente a Vienna.
 
== PartitiPolitica ==
 
=== Partiti ===
I principali partiti durante la Repubblica di Weimar erano:
 
Riga 273 ⟶ 267:
* [[Partito Tedesco-Hannoveriano]]
* [[Schleswig-Holsteinische Bauern- und Landarbeiterdemokratie]]
* [[Partito Comunista di Germania]]
* [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]]
* [[Partito della Classe Media Tedesca]]
* [[Partito Tedesco dei Lavoratori]]
* [[Partito Popolare Conservatore (Germania)|Partito Popolare Conservatore]]
* [[Partito Popolare Cristiano (Germania)|Partito Popolare Cristiano]]
* [[Partito Popolare Tedesco della Libertà]]
 
=== Elezioni politiche ===
Le consultazioni elettorali nella Repubblica di Weimar si ebbero nelil:
 
* [[Elezioni federalidell'Assemblea tedeschenazionale tedesca del 1919|19 gennaio 1919 (Assemblea Nazionale)]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del 1920|6 giugno 1920]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del maggio 1924|4 maggio 1924]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del dicembre 1924|7 dicembre 1924]]
* [[Elezioni presidenziali tedeschein Germania del 1925|29 marzo e 26 aprile 1925 (presidenziali)]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del 1928|20 maggio 1928]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del 1930|14 settembre 1930]]
* [[Elezioni presidenziali tedeschein Germania del 1932|13 marzo e 10 aprile 1932 (presidenziali)]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del luglio 1932|31 luglio 1932]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del novembre 1932|6 novembre 1932]]
* [[Elezioni federaliparlamentari tedeschein Germania del marzo 1933|5 marzo 1933]]
 
{| width=90% class="wikitable"
|- style="font-weight: bold; text-align: right; color: black
| style="background-color: #f2f2f2;" |<ref>Fonte: Rielaborazione dei dati presenti in: {{en}} ''[httphttps://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Holocaust/parties.html Political Parties in the Reichstag]'' dal sito web «Jewish Virtual Library». Altre informazioni sono disponibili a questi indirizzi: {{de}} [http://www.gonschior.de/weimar/Deutschland/Uebersicht_RTW.html Deutschland: Übersicht der Reichstagswahlen 1919-1933], {{cita web|url=http://www.geschichte-pirna.de/wahlergebnisse.htm|titolo=Copia archiviata|accesso=16 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110519050942/http://www.geschichte-pirna.de/wahlergebnisse.htm|dataarchivio=19 maggio 2011|urlmorto=sì}} e [http://wbenjamin.org/weimar.html#revolution Walter Benjamin - Biographie et Présentation] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110522071111/http://wbenjamin.org/weimar.html|data=22 maggio 2011}}. Riportato il 14 novembre 2006.</ref>
| colspan="8" style="background-color: #f2f2f2;" | <div align="center">Elezioni tenute il</div>
|- style="background-color: #f2f2f2; font-weight: bold; text-align: center;"
| width="300" align="left" | Partiti politici del [[Reichstag (istituzioneRepubblica di Weimar)|Reichstag]]
| width="100" align="center" | 6 giugno<br />[[1920]]
| width="100" align="center" | 4 maggio<br />[[1924]]
Riga 365 ⟶ 366:
|-
| colspan=9 style="font-size: 90%; padding: 5px; background-color: #f5f5f5;" |
* (*) Include il Partito popolare bavarese (BVP), una derivazione del ''Zentrum'' dal quale si distaccò nel [[1919]] per sviluppare una corrente politica più conservatrice, di matrice cattolica e più orientata ai problemi della [[Baviera]].
* (**) Le elezioni vennero tenute dopo il [[decreto dell'incendio del Reichstag]] e l'arresto dei deputati comunisti. Il KPD venne però formalmente sciolto solo dopo le elezioni del 1933 per agevolare l'approvazione del [[decreto dei pieni poteri]] visto che ovviamente i deputati comunisti eletti non poterono esercitare la loro opposizione essendo già in [[campo di concentramento]] o in fuga dalla Germania.
|}
 
==== Le elezioni del 1919 ====
{{Vedi anche|Elezioni federalidell'Assemblea tedeschenazionale tedesca del 1919}}
Le '''elezioni legislative tedesche del 1919''' si svolsero il 19 gennaio e furono le prime consultazioni politiche della Repubblica di Weimar. Ad esse seguì la prima sessione dell'Assemblea nazionale che si adoperò come assemblea costituente della neonata repubblica di [[Germania]].
 
Le elezioni si svolsero col [[sistema elettorale proporzionale]]: la nazione era stata divisa in 38 distretti, ognuno dei quali esprimeva un numero di seggi in proporzione al numero di abitanti. Non era prevista alcuna soglia di sbarramento e infatti partiti dal consenso minuscolo riuscirono ad ottenere seggi in [[Parlamento]]: i partiti piccolissimi furono premiati mentre quelli grandi furono sfavoriti. Ne conseguì una Camera frastagliatissima e molto debole (caratteristiche queste che i governi di Weimar pre-[[Nazismo|nazisti]] non persero mai o quasi mai).
 
Le consultazioni furono un'incognita fino all'ultimo: si era conclusa da poche settimane la [[prima guerra mondiale]] e non era prevedibile quale sarebbe stata la reazione del popolo. L'affluenza fu dell'83% e la [[Sinistra (politica)|sinistra]] [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]] del [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]], pur non presentandosi unita all'appuntamento, tentò di sfondare: vinse, ma senza maggioranza assoluta.
 
Dopo che i risultati furono noti, [[Friedrich Ebert (padre)|Friedrich Ebert]] venne nominato [[Capi di Stato del Reich#Repubblica%20di%20Weimar%20 di Weimar (1919-1933)|presidente]]<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/biography/Friedrich-Ebert|titolo=Friedrich Ebert|autore=M. Freund|accesso=2021-07-16|lingua=EN}}</ref>.
 
== Note ==
;Note al testo
<references />
<references group="N"/>
;Fonti
<references />
 
== Bibliografia ==
Riga 390 ⟶ 394:
* Hagen Schulze, ''La repubblica di Weimar - La Germania dal 1918 al 1933'', Bologna, Il Mulino, 1993
* {{Cita libro|autore=Detlev J. K. Peukert|traduttore=Cirillo|titolo=La repubblica di Weimar|edizione=Collana Nuova Cultura|città=Torino|editore=Bollati Boringhieri|anno=1996|isbn=978-88-339-0970-7}}
* [[Heinrich August Winkler]], ''La repubblica di Weimar'', Roma, Donzelli, 1998
* Martin Broszat, ''Da Weimar a Hitler'', Roma/Bari, Laterza, 2000
* {{Cita libro|autore=[[Ernst Nolte]]|traduttore=F. Coppellotti|titolo=La Repubblica di Weimar. Un'instabile democrazia fra Lenin e Hitler|città=Milano|editore=Christian Marinotti|anno=2006|isbn=978-88-8273-065-9}}
Riga 399 ⟶ 403:
* [[Ciro Sbailò]], ''Weimar. Un laboratorio per il costituzionalismo europeo'', Città Aperta - Kore University Press, Troina, 2007
* Eric D. Weitz, ''La Germania di Weimar. Utopia e tragedia'', Einaudi, Torino, 2008
* Cindy Skach, ''Borrowing Constitutional Designs: Constitutional Law in Weimar Germany and the French Fifth Republic'', 0691123454, 9780691123455 Princeton, University Press, 2005
* Malte König, ''La Repubblica di Weimar: una rassegna storiografica'', in: ''Nuova Informazione Bibliografica'' 17.3, 2020, pp.&nbsp;529-542
 
== Voci correlate ==
* [[Cancellieri del Reich]]
* [[Costituzione di Weimar]]
* [[Cinema tedesco d'avanguardia]]
* [[Cultura di Weimar]]
* [[Cooperazione cino-tedesca]]
Riga 409 ⟶ 414:
* [[Decreto dell'incendio del Reichstag]]
* [[Divisioni amministrative della Repubblica di Weimar]]
* [[Elezioni federali tedesche del 1919]]
* [[Germania nazista]]
* [[Kuhle Wampe]]
* [[Reichstag (Repubblica di Weimar)]]
* [[Storia della Germania]]
*[[Elezioni federali tedesche del 1919]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Weimar Republicinterprogetto|s=Germania, Repubblica di Weimar - Costituzione|commons_preposizione=sulla|s_preposizione=dedicata alla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.lwl.org/westfaelische-geschichte/portal/Internet/ku.php?tab=que&ID=843|titolo=La costituzione del Reich Tedesco (Costituzione di Weimar, versione completa in tedesco)}}
 
{{Stati della Repubblica di Weimar}}
{{Partiti politici della Repubblica di Weimar}}
{{Storia della Germania}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Germania|Grande Guerra|nazismo}}
Riga 426 ⟶ 436:
[[Categoria:Stati dissolti negli anni 1930]]
[[Categoria:Repubblica di Weimar| ]]
[[Categoria:Storia contemporanea europea]]
[[Categoria:Storia della Germania]]