Invincibile Armata: differenze tra le versioni
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|Tipo = Battaglia 
|Nome del conflitto = Battaglia di [[Gravelines|Gravelinga]] 
|Parte_di = della [[ 
| 
|Didascalia = 
|Data = 8 agosto 1588 
|Luogo = [[Canale della Manica]] presso [[Gravelines|Gravelinga]] 
|Esito = Decisiva vittoria inglese<ref>Whiting, pp. 237- 
|Schieramento1 = *{{Bandiera|ENG}} [[Regno di Inghilterra|Inghilterra]] 
*[[File:Statenvlag.svg|20px|border]] [[Repubblica delle Sette Province Unite|Province Unite]] 
|Schieramento2 = *[[File:Flag of New Spain.svg 
*[[File:Flag Portugal (1578).svg|border|20px]] [[Regno del Portogallo|Portogallo]] 
*[[File:Bandera de Nápoles - Trastámara.svg|border|20px]] [[Regno di Napoli]] 
*[[File:Flag of the Duchy of Parma.svg 
*[[File:Flag of the Grand Duchy of Tuscany (1562-1737).svg 
*[[File:Kingdom of Savoy.svg|border|20px]] [[Ducato di Savoia]] 
|Comandante1 = [[Charles Howard, I conte di Nottingham]]<br />[[Francis Drake]]<br>[[Justinus van Nassau]]▼ 
▲|Comandante1 = [[Charles Howard, I conte di Nottingham]]<br />[[Francis Drake]] 
|Comandante2 = [[Alonso Pérez de Guzmán y Sotomayor|Duca di Medina Sidonia]]<br />[[Juan Martínez de Recalde]]<br />[[Miguel de Oquendo y Segura]] 
|Effettivi1 = 34 vascelli<ref>Colin Martin, Geoffrey Parker, ''The Spanish Armada'', Penguin Books, 1999, ISBN 1-901341-14-3, p. 40.</ref><br />163 vascelli mercantili armati<br /><small> 
|Effettivi2 = 22 [[galeoni]]<br />108 vascelli mercantili armati<ref>Colin Martin, Geoffrey Parker,''The Spanish Armada'', Penguin Books, 1999, ISBN 1-901341-14-3, pp. 10, 13, 19, 26.</ref> 
|Perdite1 = 50-100 morti<ref>Lewis, Michael, ''The Spanish Armada'', New York: T.Y. Crowell Co., 1968, p. 184.</ref><br />400 feriti<br />8 navi incendiarie bruciate<ref>John Knox Laughton, ''State Papers Relating to the Defeat of the Spanish Armada, Anno 1588'', pubblicato per la Navy Records Society, 1895, vol. II, pp. 8–9.</ref><br />'''Epidemia:''' {{formatnum:6000}}/{{formatnum:8000}} morti 
|Perdite2 = Oltre 600 morti<br />800 feriti<ref>Lewis, p. 182.</ref><br />397 prigionieri<br />5 navi affondate o catturate<ref>Aubrey N. Newman, David T. Johnson, P.M. Jones (1985), ''The Eighteenth Century Annual Bulletin of Historical Literature'' 69 (1), 108 {{doi|10.1111/j.1467-8314.1985.tb00698}}.</ref><br />'''Tempesta/malattia:'''<br />51 navi affondate<br />10 gravemente danneggiate<ref>Lewis, p. 208.</ref><br />{{formatnum:20000}} morti<ref>Lewis, pp. 208- 
}} 
{{Campagnabox Guerra anglo-spagnola (1585-1604)}} 
[[File:Spanish Armada.jpg|thumb|''La sconfitta dell'Invincibile Armada'', 8 agosto [[1588]] di [[Philippe-Jacques de Loutherbourg]], dipinto nel [[1796]].|227x227px]] 
La [[guerra anglo-spagnola (1585-1604)|guerra anglo-spagnola]], avvenuta tra il 1585 e il 1604 
==  
=== I presupposti === 
Il progetto originario del re per l'invasione dell'Inghilterra (che fondeva i piani proposti dal [[Alessandro Farnese|duca di Parma]] e dal [[Álvaro de Bazán (1526-1588)|marchese di Santa Cruz]]) era di raccogliere almeno 500 navi a [[Lisbona]] e quindi farle navigare in formazione fino al [[canale della Manica]]. Una volta arrivate avrebbero dovuto imbarcare nelle [[Fiandre]] l'esercito della coalizione che si era creato contro l'odiata [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]]<ref>Elisabetta I era odiata da tutta l'[[Europa]] cattolica, per le sue persecuzioni ai danni dei cattolici, cosicché si era formata contro di lei una coalizione guidata da Filippo II che aveva come obbiettivo la conquista e la conversione di tutta l'Inghilterra. Di questa alleanza facevano parte anche [[Don Giovanni de' Medici|Giovanni de' Medici]], [[Alessandro Farnese]],  
A comandare queste truppe fu uno dei nobili che avevano aderito all'impresa, il duca di Parma. Ma le frequenti incursioni di Sir [[Francis Drake]] in Spagna<ref>Elisabetta I affidò a Drake 25 vascelli e gli ordinò di attaccare le navi spagnole per rendere difficile la realizzazione dell'imponente flotta. Drake compì incursioni a [[Cadice]], dove sorprese 80 navi spagnole e affondò l'ammiraglia più altre 23 e ne catturò 6; al porto di [[Sagres]], espugnandolo; a Lisbona, dove però fallì l'impresa; e nelle [[Azzorre]]. Per oltre un mese Drake impedì a chiunque di navigare nei pressi della Spagna e solo lo [[scorbuto]] lo fermò uccidendo più della metà dell'equipaggio della sua nave costringendolo a rientrare alla base nel porto di [[ 
=== L'attacco all'Inghilterra === 
L'inizio dell'impresa venne rinviato per l'improvvisa morte avvenuta nel 1588 di [[Álvaro de Bazán (1526-1588)|Álvaro de Bazán]], comandante designato dell'"Armada", ed al suo posto venne individuato [[Alonso Pérez de Guzmán y Sotomayor]]. Il secondo tentativo avvenne nel maggio del [[1588]] ma la flotta venne sorpresa da una bufera e dovette rifugiarsi nel porto di [[La Coruña]] per riparare i danni subiti. 
Finalmente al terzo tentativo il 28 maggio 
[[File:Routes of the Spanish Armada (it). 
Il primo attacco inglese contro l'Invincibile Armata avvenne il 30 luglio mentre le navi spagnole passavano davanti a [[Devon]]. Infatti la flotta inglese, forte di 200 vascelli e ormeggiata a [[Plymouth]]<ref>Per l'occasione tutta la popolazione maschile delle città sulla Manica (compresi i cattolici che non volevano essere conquistati da un re straniero) venne militarizzata e preparata ad affrontare eventuali operazioni di sbarco del nemico.</ref>, contava fra le proprie forze almeno tre navi che ─ oltre ad avere comandanti di valore ─ potevano considerarsi delle vere e proprie macchine da guerra dell'epoca: l' 
Gli spagnoli nelle battaglie navali usavano ancora il “vecchio sistema” di abbordare le navi per conquistarle utilizzando i cannoni solo per indebolire il nemico (come nella [[battaglia di Lepanto]] del [[1571]]) 
Le navi inglesi 
Inoltre nelle navi spagnole erano ancora molto diffusi i piccoli cannoni (falconi, falconetti, mignon) con funzione anti-uomo, mentre la marina britannica disponeva soprattutto di cannoni pesanti, con proiettili tra le 18 e le 42 libbre (e forse anche 60). Il volume di fuoco della flotta inglese non fu comunque mai inferiore a una bordata ogni 4 minuti circa, con rare eccezioni di fuoco più veloce. Gli spagnoli invece tiravano molto lentamente, e di solito dopo una [[Salva (armi da fuoco)|salva]] a segno cercavano di manovrare per andare all'abbordaggio. 
Benché continuassero a cannoneggiare il nemico, gli inglesi non riuscirono a fare molti danni nelle file della flotta del duca di Medina-Sedonia (le cui navi si trovavano sopravento), che in questa prima battaglia perse solo due galeoni, uno catturato da Drake e l'altro esploso per un guasto. 
Le schermaglie fra le due flotte continuarono fino al [[2 agosto]], giorno in cui l'''Armada'' cercò di distruggere con un contrattacco improvviso l'avanguardia inglese comandata da [[Martin Frobisher]] che, grazie alla marea e ai venti a lui favorevoli, riuscì a salvarsi. 
Finalmente il [[6 agosto]] l'''Armada'' gettò l'ancora al largo di [[Calais]] per imbarcare l'esercito (le truppe di [[Alessandro Farnese]] non erano riuscite ad arrivare al punto d'incontro). La notte del [[7 agosto 
=== Il fallimento ===▼ 
L'Armada spagnola non era stata realmente battuta sul mare, pur avendo subito danni pesanti e perdite dolorose, aveva però perso la speranza di sconfiggere gli inglesi, manovrava ormai a fatica e avrebbe dovuto aprirsi la strada combattendo per raggiungere le coste dei Paesi Bassi. Decise quindi di desistere dall'impresa e cercò faticosamente di riorganizzarsi. 
▲== Il fallimento == 
▲L'Armada spagnola non era stata realmente battuta sul mare, pur avendo subito danni pesanti e perdite dolorose, aveva però perso la speranza di sconfiggere gli inglesi, manovrava ormai a fatica e avrebbe dovuto aprirsi la strada combattendo per raggiungere le coste dei Paesi Bassi. Decise quindi di desistere dall'impresa e cercò faticosamente di riorganizzarsi. allah akbar 
Ormai il tentativo di imbarcare le truppe con la conseguente invasione era fallito, così i galeoni spagnoli cercarono di ritornare in patria ma a causa dei venti contrari decisero di puntare verso nord, navigando tra gli arcipelaghi delle [[Isole Orcadi|Orcadi]] e delle [[Isole Shetland|Shetland]] per poi dirigersi a sud veleggiando ad ovest dell'[[Irlanda]]. 
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Il 10 agosto la flotta inglese si avvicinò per tentare un attacco alle navi spagnole rimaste attardate, ma Medina Sidonia riuscì a ricompattare le sue squadre e si preparò a dar nuovamente battaglia, cui gli inglesi tuttavia preferirono sottrarsi e quindi, dopo un fiacco scambio di cannonate, le due flotte si separarono definitivamente. 
Delle 138 navi  
Grazie a questo importantissimo successo, l'Inghilterra della regina 
== Note == 
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== Bibliografia == 
* ''L'Invencible Armada, 1588'', Madrid, ed. del Prado, 2004 
* Paolo Cau, ''Battaglie'', Giunti Ed., Firenze, 2006. 
* Giuliano Da Frè, ''Storia delle battaglie sul mare: da Salamina alle Falkland'', Odoya, Bologna 2014. 
* Philip Gosse, ''Storia della pirateria'', Bologna, Odoya, 2008, ISBN 978-88-6288-009-1. 
* George C. Kohn, ''Dizionario delle Guerre'', Armenia Ed., 1989. 
* Lorenzo Vincenti, ''La vita di Elisabetta I'', A.  
* Antonio Martelli, ''La disfatta dell'Invincibile  
* David Howarth, ''L'invincibile Armada'', Milano, Mondadori, 1984. 
* Colin Martin, [[Geoffrey Parker]], ''The Spanis h Armada'', Penguin B ooks, 1999, ISBN 1-901341-14-3. 
== Voci correlate == 
* [[Armada Española]] 
* [[Armata navale]] 
== Altri progetti == 
{{interprogetto 
== Collegamenti esterni == 
* {{Collegamenti esterni}} 
{{Controllo di autorità}} 
{{Portale|guerra|marina| 
[[Categoria:Storia dell'Inghilterra]] 
[[Categoria:Spagna degli Asburgo]] 
[[Categoria:Battaglie della Guerra anglo-spagnola (1585-1604)|Gravelinga]] 
[[Categoria:Armada Española]] 
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