Margaret Hamilton (scienziata): differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = MargarettaMargaret bellaHeafield
|Cognome = Hamilton
|Sesso = F
|LuogoNascita = Paoli (Indiana)
|LuogoNascitaLink = Paoli (Indiana)
|GiornoMeseNascita = 17 agosto
|AnnoNascita = 1936
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|Epoca2 = 2000
|Attività = informatica
|Attività2 = ingegnereingegnera
|Attività3 = imprenditrice
|Nazionalità = statunitense
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|Didascalia = Margaret Hamilton nel 1995
}}
È stata la direttrice del ''Software Engineering Division'' del MIT ''Instrumentation Laboratory'', che sviluppò il software di bordo per il [[programma Apollo]]<ref name=klabs>NASA Office of Logic Design "[http://klabs.org/home_page/hamilton.htm About Margaret Hamilton]" (Accesso: 3 febbraio 2010)</ref>. Il team della Hamilton ha risolto le complicazioni relative allo sbarco dell'Apollo 11 sulla Luna, garantendo il successo della missione.<ref name=honors>Michael Braukus NASA News "[http://www.nasa.gov/home/hqnews/2003/sep/HQ_03281_Hamilton_Honor.html NASA Honors Apollo Engineer]" (3 settembre 2003)</ref> Nel 1986, la Hamilton ha fondato la ''Hamilton Technologies, Inc.'' nella città di Cambridge, Massachusetts. La società nacque per sviluppare il cosiddetto ''Universal Systems Language'' basato sul paradigma di ''Development Before the Fact (DBTF)'' per la progettazione di sistemi e di software.<ref name=USL>M. Hamilton, W.R. Hackler (Dicembre 2008). "Universal Systems Language: Lessons Learned from Apollo". IEEE Computer. doi:10.1109/MC.2008.541</ref>
 
È stata la direttrice del ''Software Engineering Division'' del MIT ''Instrumentation Laboratory'', che sviluppò il software di bordo per il [[programma Apollo]]<ref name=klabs>NASA Office of Logic Design "[http://klabs.org/home_page/hamilton.htm About Margaret Hamilton]" (Accesso: 3 febbraio 2010)</ref>. Il team della Hamilton hafu risoltoin grado di risolvere le complicazioni relative allo sbarco dell'Apollo 11 sulla Luna, garantendo il successo della missione.<ref name=honors>{{Cita web|lingua=EN|autore=Michael Braukus (NASA News "[http)|url=https://www.nasa.gov/home/hqnews/2003/sep/HQ_03281_Hamilton_Honor.html |titolo=NASA Honors Apollo Engineer|sito=[[NASA]" (]|data=3 settembre 2003)|accesso=31 marzo 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230809154756/https://www.nasa.gov/home/hqnews/2003/sep/HQ_03281_Hamilton_Honor.html|dataarchivio=9 agosto 2023|urlmorto=sì}}</ref> Nel 1986, la Hamilton ha fondatofondò la ''Hamilton Technologies, Inc.'' nella città di Cambridge, Massachusetts. La società nacque per sviluppare il cosiddetto ''Universal Systems Language'' basato sul paradigma di ''Development Before the Fact (DBTF)'' per la progettazione di sistemi e di software.<ref name="USL">M{{Cita pubblicazione|nome=Margaret H. |cognome=Hamilton,|nome2=William W.R. |cognome2=Hackler (Dicembre |data=2008). "-12|titolo=Universal Systems Language: Lessons Learned from Apollo". IEEE |rivista=Computer. |volume=41|numero=12|pp=34-43|accesso=2024-08-17|doi:=10.1109/MC.2008.541|url=http://ieeexplore.ieee.org/document/4712498/}}</ref>
La Hamilton ha pubblicato più di 130 articoli, atti e relazioni su vari argomenti; ha lavorato a 60 progetti ed è stata coinvolta in sei grandi programmi.
 
La Hamilton haHa pubblicato più di 130 articoli, atti e relazioni su vari argomenti; ha lavorato a 60 progetti ed è stata coinvolta in sei grandi programmi.
 
== Biografia ==
=== Formazione ===
Nata a [[Paoli (Indiana)]] da Kenneth Heafield e Ruth Ester Heafield (nata Partington)<ref>Tiffany K. Wayne (2011). [https://books.google.it/books?id=gPGZJ_YuMwgC&pg=PA480&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false American Women of Science Since 1900. ABC-CLIO]. pp. 480–1. ISBN 978-1-59884-158-9.</ref>, si è diplomata alla Hancock High School nel 1954; successivamente si è laureata in matematica presso l'[[Università del Michigan]] e ha poi conseguito la laurea in matematica e filosofia presso l'Earlham College nel 1958<ref name=earlham>"[http://www.earlham.edu/alumni/homecoming-and-reunions/alumni-awards/award-recipient-archives/2009-outstanding-alumni-and-distinguished-service-awards/ 2009 Outstanding Alumni and Distinguished Service Awards] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150518094553/http://www.earlham.edu/alumni/homecoming-and-reunions/alumni-awards/award-recipient-archives/2009-outstanding-alumni-and-distinguished-service-awards/ |data=18 maggio 2015 }}". Earlham College. Accesso 15 dicembre 2014.</ref>. Fino alla laurea ha, per un breve periodo, ha insegnato matematica e francese alle scuole superiori, allo scopo di sostenere il marito nei suoi studi di primo livello a Harvard, con lo scopo di conseguire un titolo di secondo livello in un secondo momento. Si è trasferita a [[Boston (Massachusetts)]] con l'intenzione di fare ricerca nell'ambito della [[matematica pura]] alla [[Brandeis University]]. Nel 1960 ha ottenuto un impiego temporaneo al [[Massachusetts Institute of Technology]] (MIT) per sviluppare software per le previsioni meteo per i calcolatori [[LGP-30]] e [[PDP-1]] per un progetto del professor [[Edward Norton Lorenz]], del dipartimento di meteorologia.<ref>Steven Levy (1984), Hackers: Doubleday. ISBN 0-385-19195-2</ref> A quel tempo, informatica e ingegneria del software non erano ancora discipline universitarie; al contrario, i programmatori si sono formatiformavano facendo esperienza sul campo.<ref name=klabs/>
 
=== Progetto SAGE ===
Dal 1961 al 1963, laMargaret Hamilton ha lavorato al progetto [[Semi Automatic Ground Environment]] (SAGE) presso i ''Lincoln Labs''. Il progetto SAGE era un'estensione del progetto [[Whirlwind I|Whirlwind]], avviato dal MIT e volto allo sviluppo di un sistema informatico per le previsioni e simulazioni meteorologiche. Il SAGE èera stato quindi sviluppato ad uso militare, come sistema di difesa antiaerea in previsione di possibili attacchi sovietici durante la [[guerra fredda]]. Hamilton disse in merito al suo lavoro per il progetto:
{{citazione
|Quello che erano soliti fare quando entravi, senza esperienza, in questa organizzazione, era di assegnarti un programma che nessuno era in grado nemmeno di capire come far funzionare. Quando ero alle prime armi lo diedero anche a me, e quel che successe è che si trattava di un programma pieno d'insidie e la persona che lo aveva realizzato si era divertitodivertita a [[commento (informatica)|commentare il codice]] in greco e in latino. Così, fui assegnata a questo programma e riuscii a farlo funzionare. Addirittura riportava l'output in greco e latino. Fui la prima a riuscire a farlo funzionare
|Margaret Hamilton alla prima conferenza dell{{'}}''[[Apollo Guidance Computer]] History Project''<ref>{{Cita web|titolo= AGC - Conference 1: Margaret Hamilton's introduction|url= http://authors.library.caltech.edu/5456/1/hrst.mit.edu/hrs/apollo/public/conference1/hamilton-intro.htm|sito= authors.library.caltech.edu|accesso= 9 dicembre 2015}}</ref>
|What they used to do when you came into this organization as a beginner, was to assign you this program which nobody was able to ever figure out or get to run. When I was the beginner they gave it to me as well. And what had happened was it was tricky programming, and the person who wrote it took delight in the fact that all of his comments were in Greek and Latin. So I was assigned this program and I actually got it to work. It even printed out its answers in Latin and Greek. I was the first one to get it to work
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== NASA ==
[[File:Margaret Hamilton in action.jpg|thumb|Hamilton nell'[[Apollo Command/Service Module]]]]
Hamilton è entrataentrò quindi al [[Charles Stark Draper Laboratory]] al MIT, che all'epoca stava lavorando alle missioni [[programma Apollo|Apollo]], dove divenne infine direttrice e supervisore dello sviluppo software per i programmi Apollo e [[Skylab]].<ref>{{Cita web|titolo=Margaret Hamilton|url=http://www2.cambridgema.gov/historic/cwhp/bios_h.html#Hamilton|sito=Cambridge Women's Heritage Project|accesso=23 dicembre 2014|dataarchivio=10 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180310005012/http://www2.cambridgema.gov/historic/cwhp/bios_h.html#Hamilton|urlmorto=sì}}</ref> Alla [[NASA]], il team diretto da Hamilton era responsabile dello sviluppo del software che avrebbe guidato le capsule del programma Apollo nella navigazione e nell'atterraggio sulla Luna, enonché le sue molteplici varianti usate in altri progetti successivi, tra i quali [[Skylab]].<ref name=klabs/>
 
=== Apollo 11 ===
[[File:Margaret Hamilton - restoration.jpg|thumb|Margaret Hamilton nel 1969, accanto al codice sorgente del software dell'[[Apollo Guidance Computer]]<ref>Dylan, Matthews (May{{Cita web|url=https://www.vox.com/2015/5/30, 2015). "/8689481/margaret-hamilton-apollo-software|titolo=Meet Margaret Hamilton, the badass '60s programmer who saved the moon landing".|autore=Dylan http://www.vox.com/Matthews|sito=Vox|data=2015/5/-05-30/8689481/margaret|lingua=en|accesso=2024-hamilton08-apollo-software. Vox.17}}</ref>]]
Le scelte progettuali del gruppo di Hamilton e del sistema operativo di [[J. Halcombe Laning]] si sono rivelaterivelarono cruciali, e, in uno dei momenti critici durante lo svolgimento della missione [[Apollo 11]], hannone evitatoevitarono l'abbandono della missione.<ref>[http://klabs.org/history/apollo_11_alarms/eyles_2004/eyles_2004.htm Tales From The Lunar Module Guidance Computer]. Retrieved January 29, 2016</ref><ref name=HQ_03281/> Tre minuti prima dell'atterraggio del [[Modulo Lunarelunare Apollo|lander]] sulla superficie lunare, sono scattatiscattarono diversi allarmi in quanto il computer era sovraccarico di dati in ingresso, a causa del fatto che il sistema [[radar]] di [[rendezvous]] (non necessario in fase di atterraggio) stava aggiornando un contatore, impegnando il computer in [[cycle stealing]]. Tuttavia, grazie allo scheduler [[scheduling pre-emptive a priorità fissa|pre-emptive a priorità fissa]], i processi impegnati nell'atterraggio, a priorità maggiore, hanno interrottointerruppero i processi a priorità minore.<ref name=HQ_03281/> Il difetto è stato attribuito poi ad una [[checklist]] errata.
 
{{citazione
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Dal 1976 al 1984 Hamilton è stata [[amministratore delegato|CEO]] di una società da lei cofondata, chiamata Higher Order Software (HOS), che si occupava di prevenzione e resistenza agli errori software, sulla base della sua esperienza maturata al MIT.<ref>{{Cita web|url=http://authors.library.caltech.edu/5456/1/hrst.mit.edu/hrs/apollo/public/people/mhamilton.htm|titolo=AGC Biography - Margaret Hamilton|cognome=|nome=|data=|accesso=}}</ref> La società ha sviluppato un prodotto chiamato USE.IT, basato su metodologia HOS.<ref>M. Hamilton, S. Zeldin (1976) "Higher order software—A methodology for defining software" ''IEEE Transactions on Software Engineering'', vol. SE-2, no. 1, Mar. 1976.</ref><ref>Thompson, Arthur A.; Strickland, A. J., (1996), "Strategic Management: Concepts and Cases", McGraw-Hill Companies, ISBN 0-256-16205-0</ref><ref name="Barrett2004">{{Cita libro|autore=Rowena Barrett|titolo=Management, Labour Process and Software Development: Reality Bites|url=https://books.google.com/books?id=JWgAUAqhiv8C&pg=PA42|data=1º giugno 2004|editore=Routledge|isbn=978-1-134-36117-5|p=42}}</ref>
 
Nel 1986 ha fondato ed è divenuta CEO della Hamilton Technologies, a [[Cambridge (Massachusetts)]]. La società è nata sulla base del [[Universal Systems Language]] (USL) e del suo ambiente automatizzato, 001 Tool Suite, basato sul paradigma di progettazione e sviluppo software da lei sviluppato, ''development before the fact'' (DBTF).<ref name="USL" /><ref>Krut, Jr., B., (1993) “[http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ADA293427 Integrating 001 Tool Support in the Feature-Oriented Domain Analysis Methodology] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130626171927/http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=ADA293427 |data=26 giugno 2013 }}” (CMU/SEI-93-TR-11, ESC-TR-93-188), Pittsburgh, SEI, Carnegie Mellon University.</ref><ref>Ouyang, M., Golay, M.W. (1995), ''[httphttps://dspace.mit.edu/handle/1721.1/67642 An Integrated Formal Approach for Developing High Quality Software of Safety-Critical Systems]'', Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA, Report No. MIT-ANP-TR-035.</ref><ref>Software Productivity Consortium, (SPC) (December 1998), ''Object-Oriented Methods and Tools Survey'', Herndon, VA.SPC-98022-MC, Version 02.00.02.</ref>
 
== Eredità ==
[[File:Margaret Hamilton 1989.jpg|upright=0.8|thumbnail|Foto ufficiale per la [[NASA]] (1989)]]
Hamilton ha reso popolare l'espressione "[[ingegneria del software]]" (''software engineering''),<ref name=50th>{{Cita web |url=httphttps://www.nasa.gov/50th/50th_magazine/scientists.html |titolo=NASA Engineers and Scientists-Transforming Dreams Into Reality |cognome=Rayl |nome=A.J.S. |data=16 ottobre 2008 |sito=50th Magazine |editore=[[NASA]] |accesso=27 dicembre 2014 |dataarchivio=22 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170522150608/https://www.nasa.gov/50th/50th_magazine/scientists.html |urlmorto=sì }}</ref> precedentemente coniato da Anthony Oettinger.<ref>[https://dl.acm.org/citation.cfm?id=363717&picked=prox&cfid=747373433&cftoken=55351641/ ACM Digital Library] accessed January 24, 2016</ref><ref>[{{Cita web|url=https://bertrandmeyer.com/2013/04/04/the-origin-of-software-engineering/ |titolo=The origin of "software engineering"]|sito=Bertrand accessedMeyer's Januarytechnology+ 24, 2016blog|data=2013-04-04|lingua=en|accesso=2024-08-17}}</ref> All'epoca l'ingegneria del software non era considerata con la stessa serietà di altre discipline ingegneristiche e non era vista come una scienza. Lei usava l'espressione "ingegneria del software" per distinzione rispetto all'ingegneria dell'hardware, e con il tempo l'ingegneria del software ha acquisito la sua dignità scientifica.<ref>{{Cita web|url=https://medium.com/@verne/margaret-hamilton-the-engineer-who-took-the-apollo-to-the-moon-7d550c73d3fa#.cgnapquz2|titolo=Margaret Hamilton, the Engineer Who Took the Apollo to the Moon|cognome=Verne|data=25 dicembre 2014|sito=Medium|accesso=29 aprile 2016}}</ref> Nel suo lavoro al MIT ha preso parte alla definizione dei principi fondamentali della programmazione, lavorando sui primi computer mobili.<ref name="wired.com">{{Cita web|url=httphttps://www.wired.com/2015/10/margaret-hamilton-nasa-apollo/#slide-1|titolo=Her Code Got Humans on the Moon—And Invented Software Itself|sito=WIRED|lingua=en|accesso=29 aprile 2016}}</ref> Il suo contributo va oltre il semplice successo delle missioni lunari, ma insieme a tante colleghe ingegnere rappresenta una figura simbolica nella conquista tutt'oratuttora in corso della [[parità di genere]] nelle [[discipline [[STEM]].<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.wired.com/insights/2014/08/software-woman-heart-lunar-triumph/|titolo=Software — and a Woman — at the Heart of Lunar Triumph|sito=WIRED|lingua=en|accesso=29 aprile 2016}}</ref>
 
== Vita privata ==
Conobbe suo marito, James Cox Hamilton, al Earlham College. Si sposarono verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]], dopo aver conseguito il [[bachelor]] a Heafield. Ebbero una figlia di nome Lauren che, in seguito, sposò il miliardario [[James Cox Chambers]]. Hamilton non ebbe problemi nel proseguimento della sua carriera alla NASA durante la maternità, e nel fine settimana spesso portava Lauren nei laboratori e passava del tempo con lei mentre lavorava alla programmazione del software Apollo.<ref name="wired.com"/> In seguito divorziò dal marito.<ref name=JCH_obit>{{Cita news|cognome1=Stickgold |nome1=Emma |titolo=James Cox Hamilton, at 77; lawyer was quiet warrior for First Amendment |url=httphttps://www.bostonglobe.com/metro/2014/08/30/james-cox-hamilton-mentor-young-lawyers-also-handled-aclu-cases/CGoF5qLYsNnUEap7BuTrGJ/story.html |accesso=15 dicembre 2014 |pubblicazione=Boston Globe|data=31 agosto 2014}}</ref>
 
== Riconoscimenti ==
[[File:Hamilton Medal of Freedom from Obama.jpg|thumb|Margaret Hamilton mentre riceve la [[Medaglia presidenziale della libertà]]]]
* Nel 1986 ha ricevuto l'[[Augusta Ada Lovelace Award]] dalla [[Association for Women in Computing]].<ref name="earlham" /><ref>{{Cita web|lingua=EN|url=http://www.awc-hq.org/ada-lovelace-awards.html|titolo=Ada Lovelace Award|cognomesito=Association for Women in Computing|nomeaccesso=31 marzo 2025|dataurlarchivio= https://web.archive.org/web/20120305205426/http://www.awc-hq.org/ada-lovelace-awards.html|accessodataarchivio=5 marzo 2012|urlmorto=no}}</ref>
* Nel 2003 ha ricevuto il [[NASA Exceptional Space Act Award]] per contributi scientifici e tecnici. Il premio includeva una somma pari a {{formatnum:37200}} [[dollaro statunitense|USD]], la massima somma elargita in premio dalla NASA ad un singolo individuo in tutta la sua storia.<ref name=HQ_03281>''Michael Braukus'' NASA News [httphttps://www.nasa.gov/home/hqnews/2003/sep/HQ_03281_Hamilton_Honor.html "NASA Honors Apollo Engineer"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20230809154756/https://www.nasa.gov/home/hqnews/2003/sep/HQ_03281_Hamilton_Honor.html |data=9 agosto 2023 }} (Sept. 3, 2003)</ref><ref name="apolo11">NASA Press Release [http://history.nasa.gov/alsj/a11/a11Hamilton.html "NASA Honors Apollo Engineer"] (September 03, 2003)</ref><ref>NASA Administrator Sean O'Keefe has commented saying "The concepts she and her team created became the building blocks for modern software engineering. It's an honor to recognize Ms. Hamilton for her extraordinary contributions to NASA.".</ref>
* Nel 2009 ha ricevuto dal [[Earlham College]] l'Outstanding Alumni Award.<ref name="earlham" />
* Nel 2016, il 22 novembre, ha ricevuto dal [[Presidente degli Stati Uniti]] [[Barack Obama]] la [[Medaglia presidenziale della libertà]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/feature/margaret-hamilton-apollo-software-engineer-awarded-presidential-medal-of-freedom|titolo=Margaret Hamilton, Apollo Software Engineer, Awarded Presidential Medal of Freedom|data=22/11/16|accesso=23/11/16|dataarchivio=22 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161122234944/https://www.nasa.gov/feature/margaret-hamilton-apollo-software-engineer-awarded-presidential-medal-of-freedom/|urlmorto=sì}}</ref>, la più alta onorificenza che possa essere data ad un civile americano, per il suo fondamentale contributo nelle missioni Apollo.
 
==Pubblicazioni==
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[[Categoria:Pionieri dell'informatica]]