Giovanni Raboni: differenze tra le versioni
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{{N|biografie|luglio 2022}}
{{Bio
|Nome = Giovanni
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|AnnoMorte = 2004
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = poeta
|Attività2 = scrittore
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|Immagine = Giovanni Raboni 1988.jpg
}}
Compagno della poetessa e traduttrice [[Patrizia Valduga]], la loro relazione è durata dal 1981 fino alla sua morte.
== Biografia ==
Giovanni Raboni nacque a [[Milano]] il 22 gennaio 1932, secondogenito di Giuseppe, impiegato come funzionario al Comune di Milano, e Matilde Sommariva, proveniente da una famiglia portata verso il mondo artistico. In famiglia riceve un'educazione [[cattolicesimo|cattolica]]. Nel [[1938]] venne iscritto presso la [[Scuola elementare]] "Cardinale F. Borromeo" che
Nell'ottobre del [[1942]], in seguito al primo [[bombardamento]] diurno su Milano, il padre condusse la famiglia a [[Sant'Ambrogio Olona]], una frazione distante circa un chilometro da [[Varese]], dove Giovanni frequenterà la quinta elementare. Nel [[1943]], per frequentare la [[scuola media]], Giovanni avrebbe dovuto recarsi a Varese, ma il padre preferisce che studi privatamente a Sant'Ambrogio visti i pericoli della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] ancora in corso.
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Sono questi anni sereni, pur nella consapevolezza di quanto stava accadendo, e di grandi letture grazie alla passione del padre per la [[letteratura]] [[Europa|europea]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]], soprattutto per la [[narrativa]] [[Russia|russa]] e [[Francia|francese]]. In questi anni legge [[Marcel Proust|Proust]], [[Charles Dickens|Dickens]], [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij|Dostoevskij]] e quando il cugino Giandomenico Guarino, attento lettore della narrativa e [[poesia]] contemporanea, si rifugia a Sant'Ambrogio dopo l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre]], Giovanni inizia a leggere [[Guido Piovene|Piovene]], [[Dino Buzzati|Buzzati]], [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], [[Salvatore Quasimodo|Quasimodo]], [[Vincenzo Cardarelli|Cardarelli]] e [[Eugenio Montale|Montale]] del quale il poeta dice:
{{citazione|So di dover molto a Montale, me ne accorgo quando lo rileggo, anche se non è stato un autore da me amato quanto [[Thomas Eliot|Eliot]] e [[Vittorio Sereni|Sereni]], ma ha agito eccome... soprattutto l'espressione dei limiti, il fatto che non si possono avere troppe pretese nel [[XX secolo|Novecento]] per la poesia come fonte di verità|Giovanni Raboni
Il padre sceglieva i libri per la famiglia prestando attenzione alle novità dell'[[editoria]] ed era riuscito anche a procurarsi una copia clandestina di ''Americana'', l'[[antologia]] curata da [[Elio Vittorini]] che nel [[1941]] era stata sequestrata dalla [[censura]] [[fascismo|fascista]] per poi essere ripubblicata nel [[1942]] da [[Bompiani]], pur con l'eliminazione di molte note critiche. In questo periodo anche la [[musica]] lo appassionava e aveva iniziato, anche per desiderio della madre, a studiare il [[pianoforte]], studio che però dovette interrompere a causa dello sfollamento.
Subito dopo la [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]] la famiglia di Giovanni ritornò a vivere a Milano e nell'autunno del [[1945]] il giovane verrà iscritto al [[Liceo classico Giuseppe Parini|
Continuano intanto le letture di importanti scrittori, come [[Ernest Hemingway|Hemingway]], [[John Steinbeck|Steinbeck]], [[William Faulkner|Faulkner]], [[William Saroyan|Saroyan]], che venivano pubblicati in quegli anni tradotti dall'editoria italiana. Non smetterà inoltre di leggere sistematicamente i poeti italiani contemporanei che in quegli anni pubblicarono molte tra le loro più significative opere e continuerà a leggere Vittorini e a scoprire le importanti [[rivista|riviste]] dell'epoca come ''[[Il Politecnico (rivista)|Il Politecnico]]'', ''[[Costume (rivista)|Costume]]'', diretta da [[Carlo Bo]], ''[[La Rassegna d'Italia]]'', ''[[Società (rivista)|Società]]'' e soprattutto le riviste politico-culturali di [[Sinistra (politica)|sinistra]].
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Nacque in questo periodo anche la passione per il [[cinema]] e iniziò così a frequentare con il fratello Fulvio, utilizzando le tessere omaggio della Segreteria generale del Comune, le [[sala cinematografica|sale cinematografiche]] e nel [[1946]] ebbe l'opportunità di partecipare al "Festival internazionale ''50 anni del cinema''. Sempre in questi anni sviluppò anche l'amore per la musica riuscendo ad ascoltare dal vivo opere indimenticabili grazie ai "Concerti sinfonici di primavera per l'Anno Santo 1950". Nel [[1949]] parteciperà ai "Concorsi studenteschi di poesia e novellistica e pittura e disegno" e verrà premiato al "Teatro della Basilica" con ''Poesia per Bianca'' da una commissione composta da autorevoli letterati come [[Carlo Bo]], [[Angelo Romanò]], [[Davide Turoldo]], [[Orio Vergani]].
Nel [[1950]], preparatosi da privatista, sostenne con l'amico Lampugnani gli [[esame di maturità|esami di maturità]] al liceo Carducci e tra agosto e settembre si recherà con il padre a [[Venezia]] per una breve vacanza. Nell'autunno si iscrisse alla [[Facoltà universitaria|Facoltà]] di [[Giurisprudenza]] e iniziò a frequentare Bianca Bottero studentessa alla facoltà di [[
Completati
Al centro di tutta l'opera di Raboni è Milano e la città continuò ad essere fino all'ultimo la protagonista della sua opera.
{{Citazione|... Eh sì, il Naviglio è a due passi, la nebbia era più forte/ prima che lo coprissero, la piazza/ piena di bancarelle con le luci/ a acetilene, le padelle nere/ delle castagne arrosto, i mangiatori/ di chiodi e di stoviglie/ non era certo un posto da passarci/ insieme a una ragazza. Ma così/ come hanno fatto, abbattere case,/ distruggere quartieri, qui e altrove/ (la Vetra, Fiori Chiari, il Bottonuto),/ a cosa serve?...<ref>Giovanni Raboni, ''Risanamento'', da ''Le case della Vetra'', vv.6-11, ''Tutte le poesie (1951-1998)'', Milano, Garzanti, 2000, p.41</ref>}}
Nel 1958 si sposa con Bianca Bottero, madre dei suoi tre figli: Lazzaro, Pietro e Giulia. Quest'ultima, nata a Camogli il 26 gennaio del 1963, è poi divenuta docente universitaria di Filologia<ref>{{Cita web|url=http://www.giovanniraboni.it/Biography.aspx|titolo=Giovanni Raboni|
Nel [[1969]] conobbe, in casa di [[Angelo Maria Ripellino]], la slavista [[Serena Vitale]]. L'anno successivo i due iniziarono una lunga convivenza che sfociò nelle nozze del [[1979]]<ref>{{cita news|url=http://www.giovanniraboni.it/Biography.aspx
Negli [[anni 1970|anni settanta]] Raboni assume anche la direzione [[editoriale]] della [[Collana editoriale|collana]] di poesia "I quaderni della Fenice" per la [[casa editrice]] [[Guanda]] svolgendo una funzione importante per la [[poesia]] [[italia]]na di quegli anni, quella di [[
[[File:Raboni Manzoni.jpg|thumb|left|upright=0.8|Raboni con [[Giacomo Manzoni]]]]
Raboni entra nel comitato [[direttore generale|direzionale]] del [[Piccolo Teatro di Milano]], scrive svariati testi [[teatro|teatrali]] tra i quali ''Alcesti o la recita dell'esilio'', che viene accolto molto bene sia dalla critica sia dal pubblico e, nella sua molteplicità d'interessi, continua a scrivere poesie tra le quali ''Canzonelle mondi'' nel [[1985]], ''Versi guerrieri e amorosi'' nel [[1990]], ''Ogni terzo pensiero'' nel [[1993]] (con la quale vince il [[Premio Viareggio]] per la poesia), ''Quare tristis'' nel [[1998]] e ''Barlumi di Storia'' nel [[2002]].
Una delle sue ultime composizioni è la nota ''Canzone del danno e della beffa'', pubblicata postuma dal ''[[Corriere della Sera]]'' nel novembre del [[2004]]<ref>
Giovanni Raboni muore il 16 settembre 2004 a [[Fontanellato]] in seguito ad un [[infarto|attacco cardiaco]].
▲Giovanni Raboni muore il 16 settembre 2004 a [[Fontanellato]] in seguito ad un [[infarto|attacco cardiaco]] nella convinzione che la [[morte]], nella sua inesorabile fatalità, bisogna attenderla con sereno distacco, come scrive nei versi conclusivi della sua ultima opera, ''Barlumi di storia'' <ref>Giovanni Raboni, ''Barlume di storia'', Mondatori, Milano, 2002</ref>.
{{citazione|"Si farà una gran fatica, qualcuno / direbbe che si muore / ma a quel punto /ogni cosa che poteva succedere / sarà successa e noi / davanti agli occhi non avremo / che la calma distesa del passato /... ./ E tutto, anche le foglie che crescono, / anche i figli che nascono / tutto, finalmente, senza futuro".}}
Riposa, tumulato nella cripta del [[Famedio]], al [[cimitero monumentale di Milano]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.turismoletterario.com/tl/95-luoghi/326-cimitero-monumentale-milano-luoghi.html|titolo=Cimitero monumentale di Milano|pubblicazione=|data=|accesso=3 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170303131636/http://www.turismoletterario.com/tl/95-luoghi/326-cimitero-monumentale-milano-luoghi.html|dataarchivio=3 marzo 2017|urlmorto=sì}}</ref>.
La sua ultima compagna, con lui dal 1981 sino alla sua morte, la poetessa [[Patrizia Valduga]], ha scritto la postfazione alla sua ultima raccolta poetica, dal titolo ''Ultimi versi'', edita postuma nel [[2006]].
Nei due anni prima della morte aveva fatto parte della giuria dei [[Premio Mondello|premi Mondello]] e del [[premio Bagutta]].
== La poetica ==
{{...|
== Opere principali ==
=== Poesia ===
* ''Il catalogo è questo: quindici poesie''
* ''L'insalubrità dell'aria'', All'insegna del pesce d'oro, [[Vanni Scheiwiller]], Milano, [[1963]]
* ''Le case della Vetra'', [[Arnoldo Mondadori Editore]], Milano, [[1966]]
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* ''Versi guerrieri e amorosi'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], Torino, [[1990]]
* ''Un gatto più un gatto'', con illustrazioni di [[Nicoletta Costa]], Mondadori, [[1991]]
* ''Ogni terzo pensiero'',
* ''Ogni terzo pensiero'', Mondadori, Milano, [[1993]].
* ''Devozioni perverse'', [[Rizzoli]], Milano, [[1994]]
* ''Nel libro della mente'', con sette incisioni di Attilio Steffanoni, All'insegna del pesce d'oro, Vanni Scheiwiller, [[1997]]
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=== Saggistica ===
* ''Poesia degli anni sessanta'', [[Editori Riuniti]],
* ''Poesia italiana contemporanea'', [[Sansoni]],
* ''Quaderno in prosa'', Collana Letteratura n.3, Lampugnani Nigri, Milano,
* ''Baj. Idraulica'' con [[Gillo
* ''La poesia che si fa. Critica e storia del Novecento poetico italiano 1959-2004'', Collana Saggi, Garzanti, Milano,
* {{Cita libro|titolo=Baudelaire (e Flaubert). La carne si fa parola|altri=Postfazione e cura di [[Patrizia Valduga]]|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2021|isbn=978-88-062-5070-6}}
=== Narrativa ===
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=== Traduzioni principali ===
* [[Gustave Flaubert]], ''[[L'educazione sentimentale]]'', Milano, Garzanti, 1966.
* [[Philippe Labro]], ''Bilancio di maggio'', Milano, Mondadori, 1968.
* [[Louis Aragon]], ''Bianca e l'oblio'', Milano, Mondadori, 1969.
* [[Francis Simons]], ''Discorso sull'infallibilità'', Milano, Mondadori, 1969. (con Riccardo Mainardi)
* [[François Mauriac]], ''Un adolescente d'altri tempi'', Milano, Mondadori, 1971.
* [[Charles Baudelaire]], ''Poesie e prose'',
* [[Stanley Ellin]], ''La specialità della casa e altre storie del mistero'', Milano, Mondadori, 1973. (con [[Aldo Camerino]])
* [[Guillaume Apollinaire]], ''Bestiario, o il corteggio d'Orfeo'', Parma, Guanda, 1977.
* [[Jacques Prévert]], ''Poesie'', Parma, Guanda, 1979. (con [[Maurizio Cucchi]])
* [[Guillaume Apollinaire]], ''Alcools'', Milano, Il Saggiatore, 1981. (con [[Vittorio Sereni]])
* [[Louis-Ferdinand Céline]], ''Mea culpa'', Parma, Guanda, 1982.
* [[Jean Racine]], ''[[Fedra (Racine)|Fedra]]'', Teatro Stabile Torino, 1983; Milano, BUR, 1984.
* [[Charles Baudelaire]] ''[[I fiori del male]] e altre poesie'', Torino, Einaudi, [Raboni licenziò 5 versioni rivedute: 1987, 1992, 1999]
* [[Paul Claudel]], ''Cantico di mezzogiorno'', Salone Pier Lombardo, 1988.
* [[Victor Hugo]], ''Ruy Blas'', Teatro Stabile Torino, 1995; Torino, Einaudi, 1996.
* [[Marcel Proust]], ''[[Alla ricerca del tempo perduto]]'', Mondadori ("[[I Meridiani]]"), 1983-1998<ref>Si tratta della prima edizione del romanzo-fiume tradotta in [[lingua italiana|italiano]] da una sola persona. Preceduta in altre lingue solo da pochi esempi: da Albert Gyergyai in [[lingua ungherese|ungherese]] (1961-83), da Gunnel Vallquist in [[lingua svedese|svedese]] (1965-83), da Anne-Lisa Amadou in [[lingua norvegese|norvegese]] (1984) e da Mahdī Saḥābī in [[lingua persiana|persiano]] (1991), e seguita, considerando soltanto la [[lingua italiana]], solo da quella di Maria Teresa Messi Somaini (2006).</ref>
* [[Euripide]], ''Ecuba'', Teatro di Roma, 1994.
* [[Gustave Flaubert]], ''Tre racconti'', 2000.
* [[Jean-Charles Vegliante]], ''Nel lutto della luce'', Torino, Einaudi, 2004
* [[Thomas Stearns Eliot]], ''Assassinio nella cattedrale'', Teatro Biondo Stabile di Palermo, 2006.
* {{Cita libro|titolo=Teatro. Testi e traduzioni|altri=|edizione=Collana Oscar Baobab. Moderni|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2024|isbn=978-88-047-7772-4}}
== Riconoscimenti ==
Raboni ottenne durante la sua carriera letteraria numerosi [[premio|premi]].
* Nel 1986 gli è stato assegnato il Premio Camaiore<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.camaiore.lu.it/it/arte-cultura/premio-letterario-camaiore |titolo=Giuria Popolare XXXI Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini: come farne parte |accesso=26 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190526104555/http://www.comune.camaiore.lu.it/it/arte-cultura/premio-letterario-camaiore |dataarchivio=26 maggio 2019 |urlmorto=sì }}</ref>
* Nel 1994 ha vinto il [[Premio Viareggio]] per la poesia<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150218231451/http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|dataarchivio = 18 febbraio 2015|urlmorto = no}}</ref>
* Nel 1994 ha ricevuto il [[Premio Grinzane Cavour]] per la traduzione
* Nel 1994 gli è stato assegnato il [[Aristeion Prize]]
* Nel 1997 ha vinto il [[Premio Mondello]]
* Nel 1997 ha ricevuto la Medaglia d’oro di Riconoscenza della Provincia di Milano<ref>[https://www.google.com/webhp?hl=it&tab=gw&gws_rd=ssl Giovanni Raboni, Bioggrafia dettagliata]</ref>
* Nel 1998 gli è stato assegnato il [[Premio Bagutta]]
* Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Alberto Moravia
* Nel 2003 aveva ricevuto il [[premio Librex Montale]]
* Nel 2003 gli è stato assegnato il [[Premio Brancati]] per la poesia<ref>{{Cita web|url = http://www.comune.zafferana-etnea.ct.it/Manifestazioni/Albo_doro_brancati.aspx|titolo = Albo d'oro premio Brancati|sito = comune.zafferana-etnea.ct.it|accesso = 14 ottobre 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190430182005/http://www.comune.zafferana-etnea.ct.it/Manifestazioni/Albo_doro_brancati.aspx|dataarchivio = 30 aprile 2019|urlmorto = sì}}</ref>
* Nel 2009 gli viene attribuito l'[[Ambrogino d'oro]] - Medaglia d'oro alla memoria
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Piergiorgio Bellocchio, ''L'itinerario poetico di Raboni'', «Quaderni piacentini», XIV, 57, novembre 1974-gennaio 1975, pp. 147–153; poi in Id., ''L'astuzia delle passioni 1962-1983'', Rizzoli, Milano 1995, pp. 116–128; infine (ma parzialmente) in TP97 (pp. 317–327) e in TP00 (pp.
*
* Elio Gioanola, ''Giovanni Raboni'', in ''Poesia italiana del Novecento. Testi e commenti'', a cura di E. Gioanola, Librex, Milano 1986, pp. 816–823 (commento a ''Città dall'alto''; ''Il cotto e il vivo''; ''Vivo, stando in campagna, la mia morte''; ''Sogno di via dei Serpenti'').
* Giorgio Luzzi (a cura di), “Introduzione”, in ''Poesia italiana 1941-1988: la via lombarda. Diciannove poeti contemporanei scelti, antologizzati e introdotti da Giorgio Luzzi'', Marcos y Marcos, Milano 1989 (anche in tiratura riservata a Giampiero Casagrande Editore, Lugano 1989, ISBN 88-7795-031-5, p. 24 sgg. Si veda anche la nota di Luzzi che introduce la sezione antologica dedicata a Raboni (pp. 167-184).
▲* Piergiorgio Bellocchio, ''L'itinerario poetico di Raboni'', «Quaderni piacentini», XIV, 57, novembre 1974-gennaio 1975, pp. 147–153; poi in Id., ''L'astuzia delle passioni 1962-1983'', Rizzoli, Milano 1995, pp. 116–128; infine (ma parzialmente) in TP97 (pp. 317–327) e in TP00 (pp. 387–397).
* Pier Vincenzo Mengaldo, ''Giovanni Raboni'', in Id., ''Profili di critici del Novecento'', Bollati Boringhieri, Torino 1998, pp. 107–11.
* Fabio Magro, ''Un luogo della verità umana. La poesia di Giovanni Raboni'', Pasian Di Prato (Udine), Campanotto, 2008.▼
* Jean-Charles Vegliante, «Raboni e l'anagramma della poesia», in A. Dolfi (a cura di), ''Il commento. Riflessioni e analisi sulla poesia del Novecento'', Roma, Bulzoni, 2011, p. 501-514.▼
* Concetta Di Franza, «Prosa e poesia in Giovanni Raboni. Il fascino discreto di una naturalezza straniata», in ''Esperienze Letterarie'', a. XXXVI, 2011, n. 2, pp. 115–126.▼
* Adele Dei e Paolo Maccari (a cura di), ''Per Giovanni Raboni. Atti del Convegno di studi, Firenze, 20 ottobre 2005'', Roma, Bulzoni, 2006 ISBN 978-88-7870-164-9.
▲*
▲* Jean-Charles Vegliante, «Raboni e l'anagramma della poesia», in
▲* Concetta Di Franza, «Prosa e poesia in Giovanni Raboni. Il fascino discreto di una naturalezza straniata», in ''Esperienze Letterarie'', a. XXXVI, 2011, n. 2, pp.
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* ''[http://www.andreatemporelli.com/2016/09/16/giovanni-raboni/ Anacronismo e realtà].'' Un saggio sulla poesia di Giovanni Raboni
* {{cita web|http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_raboni.htm|Approfondimento}}
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* {{cita web|url=http://www.leparoleelecose.it/?p=16122|titolo=Un'intervista}}
* [http://www.leparoleelecose.it/?p=16364 Un articolo] di Niccolò Scaffai sull'opera poetica di Raboni
* [https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_10/giovanni-raboni-l-uomo-che-aveva-letto-tutto-cosi-stronco-umberto-eco-e-schindler-s-list-fu-cacciato-da-avvenire-per-aver-difeso-i-diavoli-6370bdd8-5fb2-403f-bd8a-eccb7567cxlk.shtml?refresh_ce Roberta Scorranese, "Giovanni Raboni: l'uomo che aveva letto tutto"]
{{Premio Grinzane Cavour / Traduzioni}}
{{Premio Mondello}}
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{{Portale|biografie|letteratura}}
[[Categoria:Vincitori del Premio Bagutta]]▼
[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio]]▼
[[Categoria:Vincitori del Premio Grinzane Cavour]]▼
[[Categoria:Francesisti italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Francesisti italiani del XXI secolo]]
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero Monumentale di Milano]]
[[Categoria:Studenti del Liceo classico Giuseppe Parini]]
[[Categoria:Studenti del Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Milano]]
[[Categoria:Traduttori dal francese all'italiano]]
[[Categoria:Traduttori dal greco all'italiano]]
[[Categoria:Traduttori dall'inglese all'italiano]]
[[Categoria:Traduttori italiani]]
▲[[Categoria:Vincitori del Premio Bagutta]]
▲[[Categoria:Vincitori del Premio Grinzane Cavour]]
▲[[Categoria:Vincitori del Premio Viareggio per la poesia]]
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