Isadora Duncan: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 14 settembre
|AnnoMorte = 1927
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = danzatrice
|Nazionalità = statunitense
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== Biografia ==
Nata a [[San Francisco]], ultima di quattro figli, da madre [[Irlanda|irlandese]] (Mary Isadora Gray) e padre [[Scozia|scozzese]] (Joseph Charles Duncan, che abbandonò la famiglia quando lei aveva tre anni dopo uno scandalo bancario<ref>
[[File:AX Isadora Duncan Tomb crop.jpg|upright=0.8|left|thumb|La tomba di Isadora Duncan nel
Negli ultimi anni della sua vita, la fama che l'aveva sempre accompagnata iniziò a declinare. Nell'ultima tournée in America i critici non risparmiarono critiche impietose ai suoi capelli tinti e alla sua figura ormai appesantita. Tornata ancora una volta in Europa, si divise tra Nizza e Parigi, spesso ubriaca e con problemi economici<ref name=ED/>.
=== La morte ===
== La sua arte ==
[[File:1923. Esen duncan.jpg|thumb|Isadora Duncan e [[Sergej Esenin]], 1923.]]
Le sue prime esibizioni si svolsero negli [[Stati Uniti]] alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], ma non furono molto apprezzate. Nel [[1900]]
Fu artefice di una radicale rottura nei confronti della [[danza accademica]]: abolì nei propri spettacoli le [[scarpette da punta]], che considerava innaturali, e gli artificiosi costumi indossati dalle ballerine del [[XIX secolo]], preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordavano il [[peplo]] dell'[[antica Grecia]], e danzando a piedi nudi. Scelte che si coniugavano con l'esigenza di favorire la libertà e l'espressività dei movimenti.
Le sue "danze libere" furono interpretazioni emotive
La Duncan desiderava fortemente creare la danza del futuro ispirandosi alla [[Plasticità (arte)|plasticità]] dell'[[arte greca]], basandosi sul sentimento e sulla passione dettati dalla natura e dalla forza della [[musica]]. La sua importanza nella [[storia della danza]] è grande, sia per l'interesse che seppe suscitare nelle platee di tutto il mondo
Nella sua autobiografia "My life" (in italiano "La mia vita"), scrisse: " I realised that the only dance masters I could have were Jean-Jacques Rousseau ("Emile"), Walt Whitman and Nietzsche" (trad. Mi resi conto che i soli maestri di danza che potessi avere erano
Anche la compagnia dei [[Balletti Russi]] di [[Sergej Djaghilev]] ne fu influenzata notevolmente.
Sergej Djagilev e [[Mikhail Fokin]] la videro ballare per la prima volta a [[Pietroburgo]] nel [[1905]] e ne rimasero molto colpiti. Per
== Omaggi ==
* Nel 1968 fu realizzato un film ispirato alla biografia della Duncan, intitolato ''[[Isadora]]'', diretto da [[Karel Reisz]] e interpretato da [[Vanessa Redgrave]] nella parte della celeberrima danzatrice.
* Nella celebre serie di romanzi "[[Una serie di sfortunati eventi|Una Serie di sfortunati eventi]]" di [[Lemony Snicket]], e nella [[Una serie di sfortunati eventi (serie televisiva)|relativa serie]] di [[Netflix]], dal quinto libro "L'Austera Accademia" i tre fratelli protagonisti Baudelaire, diventano molto amici di una coppia di fratelli trigemini, Isadora e Duncan Quagmire (Pantano nella versione Italiana), le cui sventure sono molto simili a quelle occorse ai personaggi principali. Questi assumeranno sempre più rilevanza nel prosieguo della serie. I loro nomi accomunati, Isadora e Duncan, sono un omaggio dell'autore alla celebre ballerina.<ref>{{Cita web|url=https://snicket.fandom.com/wiki/Isadora_Quagmire#Trivia|titolo=Isadora Quagmire, Trivia, Wiki Snicket Fandom|sito=https://snicket.fandom.com/|lingua=en|citazione=Isadora and her brother Duncan are named after Isadora Duncan (1877-1927), an American-born modern dancer from the Victorian era. Duncan died tragically when her long flowing scarf became caught in the open-spoked wheel of a car in which she was a passenger, breaking her neck}}</ref>
* Il cantautore statunitense [[Vic Chesnutt]] le dedicò una canzone contenuta nel suo disco d'esordio, [[Little (album)|Little]], pubblicato nel 1990.
* Il suo nome è citato nella poesia Fever 103° (Febbre a 40°) di Sylvia Plath: "Love, love, the low smokes roll / From me like Isadora's scarves, I'm in a fright / One scarf will catch and anchor in the wheel" (vv.11-13, ''Collected Poems'', 2002, London, Faber and Faber, p.231).
== Opere letterarie ==
* ''La mia vita'', Roma, Savelli Editore, Collana Cultura Politica, 1980
* {{Cita libro |titolo=La mia vita |città=Roma |editore=Dino Audino |anno=2003 |isbn=88-86350-82-1}}
* ''L'arte della danza'', Palermo, L'epos, 2007 (a cura di Eleonora Barbara Nomellini e Patrizia Veroli)
[[File:Piatto di copertina della prima edizione italiana.jpg|centro|miniatura]]
==Note==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro |autore=Selene Ballerini |titolo=Isadora Duncan La pagana figlia del Sole: Vita, amori e misteri della danzatrice scalza |città=Catania |editore=Associazione Akkuaria |anno=2021}}
* {{Cita libro |autore=Leonetta Bentivoglio |titolo=La danza contemporanea |città=Milano |editore=Longanesi |anno=1985}}
* {{Cita libro |capitolo=Isadora |titolo=Teatro |autore=Maura Del Serra |città=Pistoia |editore=Petite Plaisance |anno=2015}}
* {{Cita libro |autore=Sabrina Jones |titolo=[[Isadora Duncan. Una biografia disegnata]] |città=Rimini |editore=NdA Press |anno=2011 |isbn=978-88-89035-61-0}}
* {{Cita libro |autore=[[Alberto Savinio]] |capitolo=Isadora Duncan |titolo=Narrate, uomini, la vostra storia |
* {{Cita libro |autore=Victor Seroff |titolo=Isadora Duncan |città=Milano |editore=Dall'Oglio Editore |anno=1974}}
* [[Max Niehaus]]: ''Isadora Duncan. Triumph und Tragik einer legendären Tänzerin.'' Heyne, München 1992, ISBN 978-3-45303-031-2.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Memorialisti statunitensi]]
[[Categoria:Morti per incidente stradale]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Père-Lachaise]]
[[Categoria:Scalzisti]]
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